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#Polemicas denuncias
adribosch-fan · 1 year
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La gestión de la que Larreta no quiere que se hable: Las polémicas denuncias por manejos mafiosos al frente del PAMI 
La intervención del PAMI del entonces presidente Fernando De la Rúa sigue despertando controversias hasta el día de hoy. La gestión de Larreta en el año 2000 fue marcada por las denuncias de incumplimiento de deudas en perjuicio de la Fundación Favaloro y otros prestadores de salud. Tras el triunfo electoral del radicalismo y la Alianza anti-menemista en 1999, el presidente Fernando De la…
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primepaginequotidiani · 2 months
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PRIMA PAGINA La Stampa di Oggi giovedì, 25 luglio 2024
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dravolobones666 · 4 months
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aca la denuncia para leer porfavor abran los ojos
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gcorvetti · 9 months
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Percorsi.
In questi giorni ho visto svariati post un pò qua e su FB sulla commemorazione fascista, partendo dal fatto che a quanto pare non sia una cosa del tutto nuova visto che la fanno da anni e che a quanto pare è una di quelle notizie spalmate online per distrarre e che è ovviamente da denuncia visto che in Italia come in Germania esistono delle leggi contro l'apologia del fascismo e del nazismo, ultimamente l'Australia ha legiferato contro i simboli nazisti, finisci nel marsupio col pigiama a strisce direttamente e senza passare dal via. Ma vorrei fare una polemica a chi si indigna online, questo è il massimo che si fa oramai, avete mai pensate al perché noi abbiamo ancora quei trogloditi col braccio teso e la Germania no? Anche se il neo nazismo in questi ultimi anni si è proliferato nel vecchio continente come un cancro, le madri dei deficienti sono sempre in cinta. Le camicette nere nello stivale non furono processati come avvenne a Norimberga, almeno non duramente come in quel caso, si ok, qualcuno è stato giustiziato in pubblica piazza stile rivoluzione francese, ma mi pare il minimo che si meritavano. Il processo non venne fatto semplicemente perché gli yankee hanno bisogno di manovalanza di basso rango per i lavori sporchi e per destabilizzare, un classico senza tempo, infatti alcuni di quelli che erano fascisti poi finirono, sempre per mano dello zio sam, nelle forze dell'ordine, nei servizi segreti e molti anche in politica. Non è un accanimento contro gli americani il mio, almeno non tutti gli americani statunitensi, solo con quelli che governano e che come burattini vengono manovrati dalle lobby e dalla massoneria. La storia è chiara, avete presente gladio e l'operazione stay behind? Andate a documentarvi se non sapete di cosa sto parlando. L'Italia per nostra sfortuna ha una posizione geografica così favorevole che è stata colonizzata per prima, perché non sono venuti a liberarci ma a conquistarci semplicemente perché l'Europa è un boccone ghiotto e non può, NON PUO', essere una potenza mondiale, semplicemente perché è la matrice di questa parte di mondo oramai marcio denominato occidente. Quindi per chiudere sto discorso che ho altro da fare, non amminchiatevi sempre col dito quando la luna è chiaramente visibile e ringraziate sempre gli yankee per come ci hanno messo sull'incudine e martellati per benino, la melona e l'andazzo odierno è solo una conseguenza che passa nelle decadi ed è erede diretta del nano di arcore.
Cambiando discorso, Lunedì sono andato a prendere il midi controller e ieri mi sono messo a smanettare un pò, tra installazione e scaricamento dei vari programmi, alcuni in realtà inutili perché sono solo dei demo di software a pagamento (con prezzi onestamente assurdi, 500€ per uno strumento virtuale mi compro na chitarra nuova), quindi mi sono cimentato un pò, un bel pò fino a sera e dopo cena fino all'una :D. E' un giocattolino interessante con delle potenzialità enormi, oggi però ho il noioso compito della pulizia della casa, ma ho in programma la lettura del manuale (vi ho già detto che sono uno di quelli che adora i manuali, se non servivano non li creavano). Quindi bando alle ciance, eccola lo so la foto non è delle migliori ma non sono un fotografo.
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paoloxl · 11 months
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pollicinor · 9 months
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Tutti a prendere in giro i Carabinieri, e invece...
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crazy-so-na-sega · 2 years
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Siamo nel 1996. Sulla rivista di studi culturali Social Text, giornale accademico divulgato dalla Duke University Press, e nato nel 1979 dalle intenzioni di un collettivo editoriale indipendente, viene pubblicato un articolo firmato dal noto fisico Alan Sokal (1955): Transgressing the Boundaries: Toward a Transformative Hermeneutics of Quantum Gravity (La trasgressione dei confini: verso un’ermeneutica trasformativa della gravità quantistica).
La terminologia utilizzata attinge, fin dal titolo, al sempre più AMBIGUO vocabolario del postmodernismo, particolarmente amato in ambito accademico americano e ormai ben oltre il nativo recinto della critica letteraria e filosofica. Le intenzioni espresse (ma come vedremo non quelle reali) dall’autore sarebbero quelle di indagare le implicazioni ideologiche, filosofiche e politiche delle nuove teorie e considerazioni della fisica contemporanea, con particolare riferimento alla gravità quantistica.
Il grande inganno di Sokal
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Tali intenzioni vengono reputate ATTENDIBILI dagli editori del Social Text, che decidono di pubblicare SENZA VERIFICARE l’impronta reale dal pezzo o accertarne i presupposti scientifici (una sorta di revisione cieca priva di qualunque forma di peer review) . Appropriandosi di FORMULE TIPICHE dell’imperante relativismo culturale, sapientemente mescolate al gergo scientifico, Sokal sostiene che «la “realtà” fisica, non meno che la “realtà” sociale, è in fin dei conti una costruzione sociale e linguistica, lungi dall’essere oggettiva, riflette e codifica le ideologie dominanti e le relazioni di potere tipiche della cultura che l’ha generata» e aggiunge che «le verità della scienza sono intrinsecamente dipendenti dal contesto teorico usato e quindi autoreferenziali […] pur nel loro innegabile valore, non possono rivendicare una posizione conoscitiva privilegiata rispetto alle narrazioni controegemoniche che vengono prodotte in comunità dissidenti o marginalizzate» (Alan Sokal e Jean Bricmont, Imposture intellettuali, Garzanti, Milano 1999, p. 218).
Essendo, dunque, FINTAMENTE ALLINEATO al pensiero accademico relativista, e manifestando la modalità di transposizione terminologica e concettuale tipica degli ADEPTI  del postmodernismo, l’articolo viene LETTO E APPREZZATO, fino a quando l’autore stesso non svela la beffa rilasciando una dichiarazione in A Physicist Experiments with Cultural Studies, un contro-articolo pubblicato sulla rivista Lingua Franca, che svela la “truffa” e lo SCOPO PARODICO del primo.
Attacco al postmodernismo
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(Sokal e Bricmont)
Il vero intento di Sokal, infatti, è quello di SBUGIARDARE la temperie culturale dominante, denunciandone L'ASSURDITA' e l’evanescenza di metodi e contenuti fondati su arroganza intellettuale, vuota retorica, DIVAGAZIONE LINGUISTICA superficialità, IGNORANZA, VOLUTA INCOMPRENSIBILITA' in cui «allusioni, metafore e giochi di parole sostituiscono la prova e la logica».
La protesta è CONTRO LA STRUMENTALIZZAZIONE politico-ideologica tipica del relativismo, argomento che l’autore approfondisce insieme al collega belga Jean Bricmont (1952) nel libro Impostures Intellectuelles (1997), pubblicato sulla scia della polemica innescata con gli articoli , e nel quale i due analizzano i testi di alcuni dei padri fondatori del postmodernismo e del POSTUMANESIMO come Jacques Lacan (1901-1981), Jean Baudrillard (1929-2007) e anche Gilles Deleuze (1925-1995).
La denuncia di un abuso filosofico
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L’analisi minuziosa delle loro opere evidenzierebbe, per Sokal e Bricmont, ricercata ambiguità espositiva, conoscenza superficiale degli ambiti scientifici saccheggiati, imitazione illogica e priva di contenuti del linguaggio scientifico e isolamento macchinoso di METAFORE TRATTE DA CONTESTI DIVERSI, ponendole al di fuori del loro valore e significato originale, tutto con lo scopo di DECOSTRUIRE – e dunque negare – la realtà oggettiva per dare autorevolezza a un relativismo sfamato di autoritarismo filosofico. L’abuso dei significati scientifici genera così dei non significati, sollecitando la fluidità dei valori, dell’etica, dell’identità individuale, sociale, perfino sessuale.
Le analogie linguistiche – e concettuali – ricamate con innumerevoli stilemi retorici tra scienza, filosofia, sociologia, o anche psicologia, non sembrano essere altro, alla fine, che sovrascritture per dare autorevolezza a teorie che scientificamente non ne hanno, poiché prive di qualunque base empirica. Il risultato sarebbe un «minestrone di idee, spesso malamente formulate, che possono essere raggruppate sotto il nome di relativismo e che sono attualmente piuttosto influenti in alcuni settori accademici delle scienze umane e sociali» (Imposture intellettuali, op. cit. p. 58).
L’ambiguità del relativismo
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Il problema è, però, che i testi postmodernisti accuratamente letti e smontati dagli autori di Imposture Intellettuali sono la base di gran parte della cultura contemporanea, dove sembra non esserci più un rapporto equanime fra l’idea e la realtà. Il relativismo estetico, cognitivo, morale o etico che sia, e che fonda il postmoderno, ha per Sokal «conseguenze enormi sulla cultura in generale e sul modo di pensare della gente»; non può dare vita a una conoscenza oggettiva del mondo, anzi conduce al nichilismo, alla deframmentazione della verità e all’annullamento della ragione, contribuendo alla deriva scientifica e ontologica.
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dal manicomio è tutto....bye.
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m2024a · 2 months
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"Khelif? Un bravo pugile uomo". E Trump annuncia la stretta: "Con me non succederà" Non si placano le polemiche su Imane Khelif. La pugile algerina ieri ha battuto per 5-0 l'ungherese Anna Luca Hamori, assicurandosi una medaglia certa alle Olimpiadi di Parigi. Ma la sua partecipazione alla categoria 66 kg continua a essere elemento di discussione. Sulla questione è intervenuto Donald Trump che, in occasione di un suo comizio ad Atlanta, ha parlato della recente sfida sul ring che ha visto la pugile italiana Angela Carini abbandonare l'incontro. L'ex presidente degli Stati Uniti si è dunque focalizzato sull'incontro olimpico di pugilato femminile, definendo Khelif "un pugile uomo" e spiegando ai presenti la dinamica che ha portato l'atleta azzurra a lasciare il campo di combattimento. La campionessa italiana - ha affermato il candidato dei repubblicani per la Casa Bianca - ha dovuto affrontare "una persona che ha fatto la transizione, un bravo pugile uomo che l'ha colpita così forte che non sapeva cosa stesse accadendo". "Lui l'ha colpita con due diretti e lei ha detto 'sono fuori'", ha aggiunto. Il tycoon ha così ricostruito i contorni della sfida tra Carini e Khelif che nei giorni scorsi ha scatenato la bufera: non si tratta di una semplice polemica sportiva legata alle Olimpiadi, ma è diventata una vera e propria questione mondiale su cui anche la politica è intervenuta. In molti hanno chiesto al Comitato olimpico internazionale di riflettere sulla presenza dell'algerina sul ring contro le donne: l'Ungheria ha alzato lo scontro con tanto di lettera al Cio, mentre il Comitato olimpico di Algeri sta pensando di sporgere denuncia contro Hamori accusandola di dichiarazioni "offensive" contro l'avversaria. Inoltre Trump ha colto l'occasione per lanciare un avvertimento su quella che, dal suo punto di vista, potrebbe essere la deriva con cui gli Stati Uniti potrebbero fare i conti in caso di vittoria dei democratici alle elezioni presidenziali di novembre: "Quello che sta succedendo alle Olimpiadi di Parigi accadrà anche qui con Kamala Harris". E poi ha scandito a chiare lettere una promessa davanti al suo pubblico: "Con me gli uomini non parteciperanno agli sport femminili". Nel corso degli ultimi anni il dibattito politico in America è stato assai animato sulla partecipazione degli atleti transgender agli sport femminili. "Non permetteremo agli uomini di giocare negli sport femminili, questo finirà immediatamente", ha garantito Trump a luglio. Nelle scorse ore The Donald ha ribadito l'intenzione di "proteggere donne e ragazze". Un portavoce ha spiegato che il tycoon non tollererà che gli uomini gareggino negli sport femminili, una realtà bollata come "folle e ingiusta che è stata lasciata emergere a causa di politici della sinistra radicale come Kamala Harris".
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newsnoshonline · 4 months
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Chi possiede la tua voce? La denuncia di Scarlett Johansson OpenAI solleva interrogativi La voce di Scarlett Johansson: chi ne possiede i diritti? La polemica scatenata dalla somiglianza della voce di Scarlett Johansson con quella di un chatbot di OpenAI ha acceso il dibattito sui diritti delle persone sulla propria personalità. Le leggi attuali sono in grado di proteggere l’aspetto e la voce di un individuo? Leggi e diritti: protezione della personalità L’argomento verrà affrontato da Carys Craig, esperto di proprietà intellettuale, durante un evento dell’Ordine degli avvocati canadesi. Negli Stati Uniti, membri del Congresso hanno già chiesto una legislazione federale per tutelare tali diritti, sottolineando l’importanza di agire per rafforzare la privacy.
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Denunciò The Sun per averlo spiato, il tabloid risarcisce Hugh Grant con una “somma ingente”
È stata chiusa con una transazione extra giudiziale l’azione legale avviata da tempo nel Regno Unito da Hugh Grant contro il Sun, accusato dal celebre attore – come da altri vip in passato e nel presente – d’intrusioni e intercettazioni illegali ripetute in violazione della privacy. La denuncia di Grant – da anni in polemica aperta con il sensazionalismo e i metodi dei tabloid della stampa…
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lamilanomagazine · 6 months
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Trump posta immagine di Biden con mani e piedi legati, è polemica: «Incita all’odio»
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Trump posta immagine di Biden con mani e piedi legati, è polemica: «Incita all’odio». È polemica negli Stati Uniti per un video postato da Donald Trump sul suo social Truth. Nel filmato si vede l'immagine, dipinta sul portellone posteriore di un pick-up, di Joe Biden disteso su un fianco e legato con una corda mani e piedi. Puntuale la denuncia di Michael Tyler, direttore delle comunicazioni della campagna di Biden: «Trump incita regolarmente alla violenza politica ed è ora che la gente lo prenda sul serio, basta chiedere ai poliziotti del Campidoglio che sono stati attaccati mentre proteggevano la nostra democrazia il 6 gennaio». Gli ha risposto il portavoce della campagna del tycoon, Steven Cheung: «Quell’immagine era sul retro di un pick-up che viaggiava lungo l'autostrada. I democratici e pazzi lunatici non solo hanno invocato una spregevole violenza contro il presidente Trump e la sua famiglia, ma stanno effettivamente utilizzando come arma il sistema giudiziario contro di lui». Trump ha una lunga storia nel condividere e promuovere immagini violente dei suoi nemici. In ottobre ha postato un video manipolato in cui lanciava una pallina da golf che colpiva Biden gettandolo a terra (simile a quello del 2017 con Hillary Clinton come bersaglio). I clip in cui mostra che il suo avversario balbetta e inciampa non si contano più. Lo scorso aprile invece pubblicò un'immagine di sé con in mano una mazza accanto al procuratore di Manhattan Alvin Bragg, mentre nel 2017 si calò nei panni di un lottatore di wrestling che picchiava un uomo il cui volto era coperto dal logo dell'odiata Cnn.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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notiziariofinanziario · 9 months
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Starbucks si trova al centro di una polemica alquanto spinosa
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In una denuncia presentata lo scorso dicembre un gruppo di tutela dei consumatori ha dichiarato che l'app di Starbucks costringe gli utenti in un circolo vizioso di acquisti. Impedendo ai clienti di utilizzare il credito della propria Starbucks Card, quando questo è inferiore al prezzo più basso presente nel menù, l'applicazione li costringe ad aggiungere sempre nuovo denaro per gli acquisti, pena la perdita di quanto accumulato. Secondo quanto riportato da Gizmodo, agli utenti viene richiesto di caricare 25 dollari alla volta sulla carta, anche se le bevande più economiche hanno un costo minimo di 3 dollari. E se il saldo sulla carta è inferiore a questa cifra, i fondi dei clienti rimangono inutilizzabili, almeno fino a questi non decidono di trasferirvi altro denaro. Considerando che l'app di Starbucks non consente nè di combinare questi fondi con altri metodi di pagamento, nè di utilizzarli come mancia, è evidente che sia impossibile azzerare il saldo della Starbucks Card. E questo, secondo quanto riportato nella denuncia, sarebbe da considerare un comportamento ingannevole da parte della nota catena di caffè nei confronti dei consumatori, costretti a dipendere da caffè e Frappuccini. Di tutta risposta, un portavoce di Starbucks ha fatto sapere che i clienti possono comunque recarsi in un negozio fisico e chiedere a un barista di azzerare il saldo della carta, utilizzandola in combinazione a un altro metodo di pagamento. Anche se non è ancora chiaro perché questa cosa non possa essere fatta direttamente dall'app mobile. Ma di questo, così come dell'intera procedura che si cela dietro gli acquisti dall'applicazione, se ne occuperà il procuratore generale di Washington, chiamato a giudicare se Starbucks ha davvero assunto un atteggiamento ingannevole nei confronti dei consumatori, spingendoli a fare sempre più acquisti per esaurire i propri fondi digitali. Read the full article
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joex92 · 1 year
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ivanreydereyes · 1 year
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Michael HUTCHENCE de INXS y OASIS (antes THE RAIN) aparte de la famosa polemica de cuando les entrego un premio x cd (WHAT'S THE STORY) MORNING GLORY?.. diciendo NOEL GALLAGHER alguien q era PASADO (o que habia sido) no deberia entregar un premio a ALGUIEN QUE ES (o PRESENTE).. lo cual dicen q se tomo Venganza HUTCHENCE en el cd y cancion ELEGANTLY WASTED xq dicen q se entiende I AM BETTER THAN OASIS.. estando en un bar en DUBLIN con BONO de U2 y LIAM GALLAGHER se tuvo q ir HUTCHENCE x no romperle la CARA pues ya estaria muy borracho como cuando unos italianos le desdentaron x mi 31 cumple o en 2002 jaja.. Aunque 15 años despues contaron q no fue por la pelea con 6 italianos en ALEMANIA sino q agredio a un policia ALEMAN y que estando en la comisaria e inconsciente se los sacaron con un alicate
X cierto..en una de mis DETENCIONES cuando estaba con la MOVIDA CONTRA MI PADRE O SU EMPRESA..solo x RESISTIRME..me dijo un POLICIA Q AHORA EN LA COMISARIA DE ALCOBENDAS [frente al CC GRAN MANZANA] donde nacieron las hermanas CRUZ..me iban a dar LA DEL PULPO y le dije que me gusta a LA GALLEGA jaja..luego solo me puso tan apretadas las ESPOSAS q fui a mi 32 cumple con la herida y al q invite a GLORIA LLANOS E ISABEL ACOSTA [a la me folle con camiseta del 23 BECKHAM recién fichado x REAL MADRID pues se la puso tras ducharnos] xq me las encontré en el MC DONALDS del CC LA GRAN MANZANA tras pasar la noche en comisaría xq NO FUE CAPAZ DE SACARME mi abogado JOSE MARIA SERRA NOHALES del DESPACHO JUSTA CAUSA [q me dijo q íbamos a PEGAR LAS HOSTIAS DESDE SU DESPACHO y le denuncie x DESLEALTAD archivando la denuncia fernando GRANDE MARLASKA actual ministro del INTERIOR como archivo el juez Carlos "VALLE""MUÑOZ_TORRERO"=Apellidos de cruce de calles de SEVILLA ..su QUERELLA CRIMINAL CONTRA MI xq le AMENAZE DE MUERTE sino me devolvía el DINERO tras el archivo de MARLASKA..y juez q en el 88 encarcelo X ABORTOS ILEGALES a mi psikiatra PAULA MONMENEU GOICOETXEA q escribió en la cárcel MAL BAJIO: ESCENAS DE UNA CARCEL DE MUJERES]..Y ME PERDI EL MARSELLA VS REAL MADRID [26_11_03] y regalandome JESUS BENITO CASERO x mi 32 cumple un RELOJ ROSA de la Argentina CHENOA de Operacion Triunfo q toco en grupo QUO VADIS [=A DONDE VAS..pues a crucificarme de nuevo xq una sola x lo visto no fue suficiente]
Por cierto..la noticia del encarcela_miento de mi psikistra por mi juez jaja..venia junto a sentencia contra empresa de TABACO en EEUU xq la mujer de un tipo murió y cobro 400.000 $
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kritere · 1 year
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C’è CasaPound dietro la festa del libro pagata con 40mila da Regione Abruzzo e Comune de L’Aquila
DIRETTA TV 17 Luglio 2023 Dopo l’esclusione di Franco Nerozzi a seguito della denuncia di Fanpage.it in merito alle dichiarazioni sugli ebrei, non si placano le polemiche sul festival L’Aquila Città del Libro. Carte alla mano dietro alla manifestazione finanziata con 40.000 euro di fondi pubblici c’è CasaPound. 16 CONDIVISIONI La polemica sulla manifestazione L’Aquila Città del Libro non si…
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et3rnauta · 1 year
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Tanto tuonò che piovve. Al termine del vertice Nato di Vilnius, Giorgia Meloni si presenta, dopo tempo, di fronte ai giornalisti e questa volta non può evitare le tensioni interne della sua maggioranza. Nello staff della presidente del Consiglio pesano gli ultimi sondaggi che danno Fratelli d’Italia in caduta dell’1,8% perso in una sola settimana, passando dal 29,2% al 27,4%. Inevitabile quindi partire dal caso che si è abbattuto sul presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Il caso La Russa
“Per quello che riguarda il caso di Leonardo Apache La Russa, comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda”, dice Giorgia Meloni, che aggiunge: “Tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi”. È il classico colpo al cerchio e alla botte, uscendo dall’ambito politico (nelle vesti di madre) per poi rientrarci per rimanere in quello istituzionale. La notizia però c’è: anche Giorgia Meloni, come molti italiani, trova inopportuno che il presidente del Senato sia intervenuto in una questione giudiziaria. Con buona pace dei commentatori stesi di questi giorni.
Meloni e il caso Santanchè
Stessa strategia di mischiare pubblico e privato quando Meloni parla del caso Santanchè: “La questione Santanchè è extrapolitica, – dice Meloni – non riguarda la sua attività di ministro che sta facendo molto bene. È una questione molto complessa, va vista nel merito quando il merito sarà completamente conosciuto, ma credo che questo competa alle aule dei tribunali e non alle trasmissioni tv. L’anomalia è che al ministro non viene notificata l’indagine, ma viene notificata a un quotidiano il giorno stesso in cui lei va in Aula per l’informativa. Io segnalo un problema di procedura”.
Anche in questo caso il sottotesto è chiaro: Santanchè è più che in bilico. Come poi si possa pensare che una persona inopportuna come imprenditrice possa essere opportuna come ministra rimane un mistero che Santanchè non dirime.
Il pretesto per Meloni sulla magistratura
Il caso Delmastro invece diventa la leva per attaccare la magistratura. E questa volta non sono presunte “fonti” da Palazzo Chigi. Meloni difende il sottosegretario spiegando che “il giudice non dovrebbe sostituirsi al pm”, provando anche a correggere le parole del suo ministro Nordio. Nel merito (un sottosegretario che rivela informazioni secretate a un compagno di partito) nessuna risposta.
Proprio sullo scontro con la magistratura Meloni alza i toni: “Noi abbiamo un programma chiaro, un mandato che ci è stato dato dai cittadini, lo realizzeremo perché siamo persone che mantengono gli impegni e conveniamo che in Italia la giustizia ha bisogno di correttivi, va resa più veloce, efficiente, deve essere e apparire imparziale”, ha continuato Meloni da Vilnius. “Approfitto per fare chiarezza. Ci sono state molte polemiche, ho letto cose curiose. Non c’è dal mio punto di vista alcun conflitto con la magistratura. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura credo che rimarrà deluso”.
Chissà come rimarrà delusa la presidente del Consiglio quando si accorgerà che lo scontro è già iniziato da un pezzo. Infine la presidente del Consiglio ci fa sapere che vede “molto più allarmismo sul fronte italiano che in Ue” parlando di “una polemica dell’opposizione”. E invece il Pnrr è molto semplice, come tutti gli scambi di denaro. Se non arrivano i soldi qualcosa non funziona. E Giorgia Meloni dovrebbe sapere che a preoccuparsi sono quelli che devono riceverli, molto di più di quelli che li devono dare.
G. Cavalli
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