#Pasquale Vitagliano
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mayolfederico · 4 years ago
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ventitré settembre
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Giuseppe Bazzani, Sant’Antonio da Padova con il Bambino Gesù, 1740-1750
  Autobiografia
Quando, raramente, parlava di se stessa, mia madre raccontava: Lamia vita è stata triste e calma, sempre in punta di piedi camminavo. Ma quando mi arrabbiavo e pestavo un po’ i piedi, le tazze della mamma sulla credenza si mettevano a tintinnare e io dovevo sorridere.
Raccontava che al momento…
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collective-interest · 4 years ago
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DUE PERSONAGGI DEL PROCESSO “ARPALO” NEL FONDO CIPRIOTA CHE VUOLE I BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA
La confisca, avvenuta a dicembre 2020, è stata imponente, per un valore di 300 milioni di euro: 52 società, 20 imprese individuali, una quota societaria, 34 immobili, 6 autoveicoli, 19 rapporti finanziari e numerosi orologi e preziosi. I beni erano di proprietà di personaggi coinvolti nell’operazione Babylonia datata 2017: si tratta di Gaetano Vitagliano e Andrea Scanzani. Bar come il “Mizzica!” di via Catanzaro 36 e di Piazza Acilia, acquisiti dal gruppo Vitagliano, o il “Macao” di via del Gazometro frequentato dai vip della movida romana e la catena di bar “Babylon Cafe”.
L’operazione Babylonia colpì un sodalizio fondato da appartenenti alla camorra vicini al clan scissionista dei Mazzarella e uno pugliese della Sacra corona unita, con a capo il defunto Giuseppe Cellamare. Gli arresti, come riportano le cronache di quattro anni fa, interessarono due “associazioni”: una con base a Monterotondo (in provincia di Roma), l’altra estesa in tutta Roma dedita al reinvestimento di capitali in attività commerciali e immobiliari.
Processualmente, per Vitagliano e Scanzani, l’esito è stato favorevole. Arrestati su richiesta della DDA di Roma, entrambi sono stati assolti in Appello dall’aggravante mafiosa. Vitagliano condannato a 4 anni per riciclaggio, Scanzani assolto da tutti i reati.
Ora, però, in merito alla confisca che è stata concretizzata ed eseguita dalla Guardia di Finanza di Roma, Il Fatto rivela almeno due particolari rilevanti e inquietanti ricostruendo il filo delle assegnazioni di quei beni e scoprendo che alcuni degli affidatari sono riferibili a un fondo cipriota al cui interno, in posti apicali, ci sono due persone sotto processo per reati importanti quali bancarotta fraudolenta e riciclaggio.
Andando a ritroso nelle scatole societarie, il giornale diretto da Marco Travaglio rivela che nell’elenco delle 40 società da riassegnare dopo le operazioni Babylonia e Babylonia 2, ce ne sono 21 che interessano la Compendi Riuniti srl. Il 16 febbraio 2021, infatti, il Tribunale di Roma ha autorizzato gli amministratori giudiziari a “procedere alla sottoscrizione dei contratti di affitto di azienda contenenti l’opzione di acquisto”.
DI SOCIETÀ IN SOCIETÀ – La ricostruzione viene fatta attraverso semplici visure camerali che svelano che la Compendi Riuniti srl è stata costituita l’11 febbraio 2021 ed è partecipata al 100% dalla Ristrutturazioni Industriali Riunite Spa. Quest’ultima società, nata il 9 dicembre 2020, è stata rilevata per l’80%, dopo una settimana dalla sua costituzione, dalla Nio Job Capital Invest Ltd controllata dalla Nio Global Fund Limited. Entrambe non sono altro che fondi di investimento basati nella capitale dell’isola di Cipro, Nicosia, più volte finita all’attenzione di inchieste giornalistiche e istruttorie europee per “vivacità” in termini di società sospette e riciclaggio.
Ed è proprio nella Nio Global Fund Limited, la società all’inizio della filiera di società che hanno opzionato l’acquisto dei beni confiscati alla camorra, che tra i direttori spunta un uomo che non passa inosservato alle latitudini pontine: si tratta di Max Pietro Maria Spiess (figlio di Giangiorgio Spiess, lo storico storico avvocato di Licio Gelli in Svizzera) destinatario nel 2018 di una misura agli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Latina, su richiesta dei sostituti procuratori della Procura di Latina Luigia Spinelli, Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo.
L’inchiesta che lo vedo sotto processo è la nota “Arpalo”, l’operazione eseguita dallo SCO della Polizia di Latina e dalla Polizia tributaria della Guardia di Finanza, che terremotò e mise fine al complesso sistema creato dall’ex deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta tra cooperative false, giri di soldi che andavano in Svizzera per tornare puliti in Italia e rapporti opachi con Costantino “Cha Cha” Di Silvio e il suo sodalizio, ossia quello dei Travali. Nel processo Arpalo, i rapporti con il clan di origine rom non rientrano (anche se sono stati chiamati a testimoniare gli ex affiliati, ora pentiti, Renato Pugliese e Agostino Riccardo), ma a farla da padrone sono quelli che la Procura di Latina ha ritenuto essere i marchingegni di natura fiscale, tributaria ecc. che hanno interessato anche la squadra del Latina Calcio, di cui Maietta, come noto, fu Presidente.
Spiess è alla sbarra nel processo Arpalo per bancarotta in quanto controllava la Smc Trust, ereditata dal padre e alla quale Maietta si sarebbe rivolto per portare a compimento le operazioni illecite connotate da un imponente flusso di denaro.
Ecco, allora, che la Smc Trust, secondo la ricostruzione camerale de Il Fatto, avrebbe una “parente cipriota”, strettamente legata: la Smc Med Trustees (Cy) Ltd, che compare nelle visure dei fondi Nio Job e Nio Global, ossia le società a cui ora il Tribunale di Roma vuole affidare i beni confiscati alla camorra.
NON SOLO SPIESS – C’è di più perché tra i direttori della Nio Global c’è anche Augusto Bizzini, anche lui con interessi del Smc Trust Group di Spiess, e, come quest’ultimo, posto agli arresti domiciliari nell’operazione Arpalo, accusato dalla Procura di Latina di riciclaggio transnazionale. Bizzini è a processo proprio come Spiess, Maietta e tutti gli altri.
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redblooddd · 2 years ago
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Ci vorrebbe un notte di sonno di sonno e di riposo.
Una notte senza paure, ci vorrebbe una notte di sonno, che si potesse anche vedere.
Ci vorrebbe una notte stellata.
La notte e le stelle, e un riposo senza paure.
Ci vorrebbe una notte che rendesse sontuose le rovine, e ragionevoli le disperazioni.
Se solo ci fosse una notte di silenzio o di parole piene di silenzi.
La notte, il silenzio e il sonno.
Pasquale Vitagliano
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jamesmills969 · 4 years ago
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DUE PERSONAGGI DEL PROCESSO “ARPALO” NEL FONDO CIPRIOTA CHE VUOLE I BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA
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Beni confiscati alla camorra a Roma affidati a un fondo cipriota riconducibile a due personaggi coinvolti nel processo “Arpalo”
La confisca, avvenuta a dicembre 2020, è stata imponente, per un valore di 300 milioni di euro: 52 società, 20 imprese individuali, una quota societaria, 34 immobili, 6 autoveicoli, 19 rapporti finanziari e numerosi orologi e preziosi. I beni erano di proprietà di personaggi coinvolti nell’operazione Babylonia datata 2017: si tratta di Gaetano Vitagliano e Andrea Scanzani. Bar come il “Mizzica!” di via Catanzaro 36 e di Piazza Acilia, acquisiti dal gruppo Vitagliano, o il “Macao” di via del Gazometro frequentato dai vip della movida romana e la catena di bar “Babylon Cafe”.
L’operazione Babylonia colpì un sodalizio fondato da appartenenti alla camorra vicini al clan scissionista dei Mazzarella e uno pugliese della Sacra corona unita, con a capo il defunto Giuseppe Cellamare. Gli arresti, come riportano le cronache di quattro anni fa, interessarono due “associazioni”: una con base a Monterotondo (in provincia di Roma), l’altra estesa in tutta Roma dedita al reinvestimento di capitali in attività commerciali e immobiliari.
Processualmente, per Vitagliano e Scanzani, l’esito è stato favorevole. Arrestati su richiesta della DDA di Roma, entrambi sono stati assolti in Appello dall’aggravante mafiosa. Vitagliano condannato a 4 anni per riciclaggio, Scanzani assolto da tutti i reati.
Ora, però, in merito alla confisca che è stata concretizzata ed eseguita dalla Guardia di Finanza di Roma, Il Fatto rivela almeno due particolari rilevanti e inquietanti ricostruendo il filo delle assegnazioni di quei beni e scoprendo che alcuni degli affidatari sono riferibili a un fondo cipriota al cui interno, in posti apicali, ci sono due persone sotto processo per reati importanti quali bancarotta fraudolenta e riciclaggio.
Andando a ritroso nelle scatole societarie, il giornale diretto da Marco Travaglio rivela che nell’elenco delle 40 società da riassegnare dopo le operazioni Babylonia e Babylonia 2, ce ne sono 21 che interessano la Compendi Riuniti srl. Il 16 febbraio 2021, infatti, il Tribunale di Roma ha autorizzato gli amministratori giudiziari a “procedere alla sottoscrizione dei contratti di affitto di azienda contenenti l’opzione di acquisto”.
DI SOCIETÀ IN SOCIETÀ – La ricostruzione viene fatta attraverso semplici visure camerali che svelano che la Compendi Riuniti srl è stata costituita l’11 febbraio 2021 ed è partecipata al 100% dalla Ristrutturazioni Industriali Riunite Spa. Quest’ultima società, nata il 9 dicembre 2020, è stata rilevata per l’80%, dopo una settimana dalla sua costituzione, dalla Nio Job Capital Invest Ltd controllata dalla Nio Global Fund Limited. Entrambe non sono altro che fondi di investimento basati nella capitale dell’isola di Cipro, Nicosia, più volte finita all’attenzione di inchieste giornalistiche e istruttorie europee per “vivacità” in termini di società sospette e riciclaggio.
Ed è proprio nella Nio Global Fund Limited, la società all’inizio della filiera di società che hanno opzionato l’acquisto dei beni confiscati alla camorra, che tra i direttori spunta un uomo che non passa inosservato alle latitudini pontine: si tratta di Max Pietro Maria Spiess (figlio di Giangiorgio Spiess, lo storico storico avvocato di Licio Gelli in Svizzera) destinatario nel 2018 di una misura agli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Latina, su richiesta dei sostituti procuratori della Procura di Latina Luigia Spinelli, Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo.
L’inchiesta che lo vedo sotto processo è la nota “Arpalo”, l’operazione eseguita dallo SCO della Polizia di Latina e dalla Polizia tributaria della Guardia di Finanza, che terremotò e mise fine al complesso sistema creato dall’ex deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta tra cooperative false, giri di soldi che andavano in Svizzera per tornare puliti in Italia e rapporti opachi con Costantino “Cha Cha” Di Silvio e il suo sodalizio, ossia quello dei Travali. Nel processo Arpalo, i rapporti con il clan di origine rom non rientrano (anche se sono stati chiamati a testimoniare gli ex affiliati, ora pentiti, Renato Pugliese e Agostino Riccardo), ma a farla da padrone sono quelli che la Procura di Latina ha ritenuto essere i marchingegni di natura fiscale, tributaria ecc. che hanno interessato anche la squadra del Latina Calcio, di cui Maietta, come noto, fu Presidente.
Spiess è alla sbarra nel processo Arpalo per bancarotta in quanto controllava la Smc Trust, ereditata dal padre e alla quale Maietta si sarebbe rivolto per portare a compimento le operazioni illecite connotate da un imponente flusso di denaro.
Ecco, allora, che la Smc Trust, secondo la ricostruzione camerale de Il Fatto, avrebbe una “parente cipriota”, strettamente legata: la Smc Med Trustees (Cy) Ltd, che compare nelle visure dei fondi Nio Job e Nio Global, ossia le società a cui ora il Tribunale di Roma vuole affidare i beni confiscati alla camorra.
NON SOLO SPIESS – C’è di più perché tra i direttori della Nio Global c’è anche Augusto Bizzini, anche lui con interessi del Smc Trust Group di Spiess, e, come quest’ultimo, posto agli arresti domiciliari nell’operazione Arpalo, accusato dalla Procura di Latina di riciclaggio transnazionale. Bizzini è a processo proprio come Spiess, Maietta e tutti gli altri.
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marcogiovenale · 3 years ago
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mg, tre testi + un'annotazione, su lpls
mg, tre testi + un’annotazione, su lpls
grazie a Pasquale Vitagliano per aver pubblicato su LPLS tre testi, tratti da Strettoie (Arcipelago Itaca), Delle osservazioni (Blonk) e La gente non sa cosa si perde (Tic). qui il link: lapoesiaelospirito.it/2022/01/14/poesia-italiana-del-xxi-secolo-61/ _
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alemicheli76 · 3 years ago
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Il blog consiglia "Tutti i cadaveri mentono" di Pasquale Vitagliano, Giazira Scritture. Da non perdere!
Il blog consiglia “Tutti i cadaveri mentono” di Pasquale Vitagliano, Giazira Scritture. Da non perdere!
“La loro famiglia, in quegli anni, era un caso raro, e per questo,ma non solo, la loro storia è davvero singolare” “Ho quasi l’idea che oggi si potrebbe benissimo concepire un’epoca nella quale non si scriverebbero più opere nel senso tradizionale del termine, ma si riscriverebbero senza posa le opere del passato”, ha scritto Roland Barthes. Ecco che l’epopea di una famiglia numerosa del Sud…
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ultimenotiziepuglia · 5 years ago
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puglialink · 6 years ago
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notiziebari · 7 years ago
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Pasquale Vitagliano presenta il suo ultimo romanzo, "Sodoma", edito da Castelvecchi (2017)."In Sodoma si raccontano le vicende di un ospedale pugliese, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, la sua evoluzione e il suo declino, attraverso scelte amministrative, scientifico-tecnologiche e soprattutto...
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befilter · 7 years ago
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Pasquale A. Vitagliano, DDS
New doctor profile has been published on https://befilter.com/doctor/pasquale-vitagliano-dds/
Pasquale A. Vitagliano, DDS
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#Doctor #PlasticSurgeon #Surgeon #Beauty #Body #BeFilter
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cristinacusani · 7 years ago
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12 VOLTE LA CARTA
“QUESTO NON E’ UN LAVORO MA UNA LAVORAZIONE”
Mercoledì 29 novembre dalle ore 18:00 alle ore 21:00
Archivio Fotografico Parisio
Piazza Plebiscito, Napoli
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Sono stata invitata dalla casa editrice artigiana Il Filo di Partenope a partecipare al progetto “Questo non è un lavoro ma una lavorazione” che parte da “12 volte la carta” di Valerio Magrelli, piccolo libro d’artista pubblicato nel 2014 nella collana Ex-voto, in cui l’autore racconta appunta la carta attraverso dodici frammenti di scrittura propri e presi in prestito da altri. Il libro si presta a sua volta ad essere tradotto dagli artisti attraverso il proprio linguaggio che dialogando con il testo traduce ma sopratutto spovrappone e contamina.
Dal mio intervento è venuta fuori l’opera “Quando la carta…”  Ragionando sui diversi utilizzi della carta, mi sono soffermata a pensare a quando la carta era l’unico modo per comunicare a distanza. Il mio intervento è stato quello di inserire 12 fotografie d’epoca e cartoline postali applicandole sulle pagine in modo che se ne possa vedere solo il retro. Le frasi scritte sul retro di ognuna di queste immagini dialogano con il testo di Magrelli, alcune sono di saluto, altre descrivono l’immagine stessa che noi però non possiamo vedere. In un momento in cui la comunicazione è basata sul bombardamento di immagini ho deciso invece di far parlare la carta.
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Verrà presentato il flusso nomade e creativo di artisti che sono stati coinvolti nella costruzione del progetto di un ARAZZO LIBRESCO accompagnato da un’interpretazione musicale di 12 volte la carta a cura di Antonio Onorato Partecipano al progetto: Ilaria Abbiento, Marisa Albanese, Fulvio Ambrosio, Andrea Aquilanti, Chiara Arturo, Michele Attianese, Luigi Auriemma, Pasquale Autiero, Mario Avallone, Vittorio Avella, Mathelda Balatresi, Clarissa Baldassarri, Cristina Balsotti, Aniello Barone, Andrea Bove, Giuliana Calomino, Gerardo Cibelli, Chiara Coccorese, Cristina Cusani, Nunzio De Martino, Valentina De Rosa, Pina Della Rossa, Elisabetta Diamanti, Enzo Distinto, Danilo Donzelli, Susy D’Urzo, Maurizio Esposito, Ivana Fabbricino, Marina Falco, Paolo Fiorellini, Lino Fiorito, Anna Fusco, Claudia Guastini, Stefano Lanzardo, Christian Leperino, Lucrezia Longobardi, Fabrizio Monsellato, Claudia Mozzillo, Antonio Onorato, Vincenzo Pagliuca, Renata Petti, Caroline Peyron, Felix Policastro, Agostino Rampino, Vincenzo Rusciano, Vincenzo Russo, Antonello Scotti, Lucia Sforza, Fabio Sironi, Mario Spada, Donatella Spaziani, Giovanni Timpani, Giuliano Tomaino, Salvatore Vitagliano, Francesco Vizioli, Angelo Volpe, Andreas Zampella, Angela Zurlo
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quotidianolanotte · 7 years ago
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Napoli,uccide la zia 61enne: arrestato il 39enne Pasquale De Liguori NAPOLI, 8 OTT -Ha ucciso con efferati colpi di coltello la zia 61enne R,Rosa Vitagliano e ferito l'altra zia,Maria,di 71 anni.
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redblooddd · 2 years ago
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Ci vorrebbe un notte di sonno di sonno e di riposo.
Una notte senza paure, ci vorrebbe una notte di sonno, che si potesse anche vedere.
Ci vorrebbe una notte stellata.
La notte e le stelle, e un riposo senza paure.
Ci vorrebbe una notte che rendesse sontuose le rovine, e ragionevoli le disperazioni.
Se solo ci fosse una notte di silenzio o di parole piene di silenzi.
La notte, il silenzio e il sonno.
Pasquale Vitagliano
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allnews24 · 7 years ago
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Napoli, portato in carcere il 39enne di Ponticelli che ha ucciso la zia per motivi economici
Napoli, portato in carcere il 39enne di Ponticelli che ha ucciso la zia per motivi economici
E’ stato trasferito nel carcere di Poggioreale con le accuse di omicidio e tentativo di omicidio aggravato da futili motivi il 39enne Pasquale De Liguori, bloccato nella tarda serata di ieri dai carabinieri nel quartiere di Ponticelli, alla periferia di Napoli, e ritenuto responsabile dell’uccisione con colpi di coltello della zia Rosa Vitagliano, di 61 anni, e del ferimento di un’altra zia,…
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redblooddd · 4 years ago
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Ci vorrebbe un notte di sonno di sonno e di riposo.
Una notte senza paure, ci vorrebbe una notte di sonno, che si potesse anche vedere.
Ci vorrebbe una notte stellata.
La notte e le stelle, e un riposo senza paure.
Ci vorrebbe una notte che rendesse sontuose le rovine, e ragionevoli le disperazioni.
Se solo ci fosse una notte di silenzio o di parole piene di silenzi.
La notte, il silenzio e il sonno.
Pasquale Vitagliano
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redblooddd · 4 years ago
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Ci vorrebbe un notte di sonno di sonno e di riposo.
Una notte senza paure, ci vorrebbe una notte di sonno, che si potesse anche vedere.
Ci vorrebbe una notte stellata.
La notte e le stelle, e un riposo senza paure.
Ci vorrebbe una notte che rendesse sontuose le rovine, e ragionevoli le disperazioni.
Se solo ci fosse una notte di silenzio o di parole piene di silenzi.
La notte, il silenzio e il sonno.
Pasquale Vitagliano
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