#Parco dei Lagoni
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Percorso storico-archeologico al Parco dei Lagoni
Dal punto d’accesso in via Gattico, si inizia il percorso salendo lungo “Stra’ di Pianel da Gatic”, seguendo questa strada per gran parte del suo tracciato fino all’incrocio con “Stra’ di Sell”. Durante il tragitto, si passa accanto a “Motto Lagoni”, nei pressi del quale si trova il primo dei pannelli che attirano l’attenzione dei visitatori sulle antiche civiltà presenti nell’area e dei resti di…
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🗻 LA VALLE DEL DIAVOLO. MONTECERBOLI In Toscana si trova la famosa Valle del Diavolo, un luogo che sembra uscito da un racconto fantastico, caratterizzato da soffioni boraciferi e geyser. Questo paesaggio, con colonne di vapore bianco che si innalzano verso il cielo, avrebbe ispirato Dante Alighieri nella descrizione del suo Inferno. La Valle del Diavolo, con le sue atmosfere spettrali, include diverse località, tra cui Montecerboli, una frazione di Pomarance (Pisa). Il nome stesso richiama Cerbero, il guardiano dell’Inferno dantesco. Montecerboli è noto per il suo centro storico medievale e per i numerosi soffioni boraciferi che emettono gas e vapori dal sottosuolo. A Larderello, altra frazione di Pomarance, si deve la trasformazione industriale dei soffioni boraciferi grazie a François Jacques de Larderel nel 1800. Questa zona è diventata la prima al mondo a sfruttare l’energia geotermica per la produzione di elettricità. Il Museo della Geotermia di Larderello racconta questa storia, mostrando strumenti originali e modelli che illustrano la ricerca e l’utilizzo dell’energia geotermica. Nonostante i cambiamenti avvenuti nel tempo, la Valle del Diavolo mantiene i suoi caratteristici lagoni e soffioni boraciferi. Nei pressi di Larderello, a Sasso Pisano, frazione di Castelnuovo di Val di Cecina, il Parco delle Fumarole offre ancora oggi uno spettacolo naturale di queste manifestazioni geotermiche, visitabile in ogni periodo dell’anno. 🇬🇧 In Tuscany there is the famous Devil's Valley, a place that seems to have emerged from a fantastic story, characterized by boraciferous shower heads and geysers. This landscape, with columns of white steam rising towards the sky, would have inspired Dante Alighieri in the description of his Inferno. The Devil's Valley, with its ghostly atmospheres, includes several locations, including Montecerboli, a hamlet of Pomarance (Pisa). The name itself recalls Cerberus, the guardian of Dante's Hell. Montecerboli is known for its medieval historic center and for the numerous boraciferous shower heads that emit gases and vapors from underground. Larderello, another hamlet of Pomarance, was responsible for the industrial transformation of boraciferous shower heads thanks to Francois Jacques de Larderel in 1800. This zone became the first in the world to harness geothermal energy for electricity generation. The Larderello Geothermal Museum tells this story, showing original tools and models illustrating the research and use of geothermal energy. Despite the changes that have occurred over time, the Devil's Valley maintains its characteristic boraciferous lagoons and shower heads. Near Larderello, in Sasso Pisano, a hamlet of Castelnuovo di Val di Cecina, the Fumarole Park still offers a natural spectacle of these geothermal events today, which can be visited at any time of the year.
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l'appennino in autunno
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A short morning hike (cut short due to mosquitoes). #italy #italia #hiking (at Parco naturale dei Lagoni di Mercurago) https://www.instagram.com/p/CQS_WZjFvh6/?utm_medium=tumblr
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Quando una persona decide di partire per una vacanza solitamente i primi nomi che balzano all’occhio sono quelli di città blasonate come Roma, Milano, New York, Parigi o ancora isole glamour come i Caraibi, ma se hai pianificato di andare in Toscana non può sfuggirti una gita nel piccolo paesino di Larderello, una frazione del paese di Pomarance, a pochi passi dalla splendida Pisa, conosciuta da tutti come la città dalla Torre Pendente. Cosa rende Larderello così tanto attrattiva? Come mai dovresti includerla nella meta del tuo prossimo viaggio? Scopriamo insieme la storia, le attrattive e le curiosità che ruotano attorno alla “città elettrica” e alle incredibili bellezze naturali che la circondano. Larderello: storia e curiosità di un paesino nato dal nulla Larderello deve il suo nome a François Jacques de Larderel un industriale livornese di origine francese che intorno agli anni venti dell’800 sviluppò l’estrazione dell’acido borico dai fanghi dei lagoni. Lo stabilimento situato a Larderello si sviluppò talmente tanto da poter vantare di essere la prima industria al mondo a sfruttare l’energia geotermica per la produzione di energia elettrica. Dal 1905, oltre ai lagoni si è cominciato a sfruttare l’energia dei gas prodotta dai soffioni, grazie anche all’intervento del principe Piero Ginori-Conti. Ad oggi sul territorio, sono dislocate oltre 30 centrali elettriche, alimentate dalla potenza del vapore prelevato dal sottosuolo. Cosa fare e cosa vedere a Larderello Crateri di acqua calda che ribolle all’impazzata, vapori bianchi che vanno e vengono continuamente, un panorama evocativo che ci ricorda l’inferno. Larderello è questo e molto di più. Larderello è un paese che ha saputo ispirare tanti poeti tra cui ricordiamo Dante Aligheri che proprio ammirando il paesaggio di Larderello si ispirò per narrare l’inferno nella celebre Divina Commedia. Proprio questa ispirazione dantesca ha dato il nome alla valle che racchiude Larderello che è stata rinominata la “Valle del Diavolo”. Larderello si trova sulle colline metallifere a circa 390 metri di altezza e consta di poco meno di 1.000 abitanti e attualmente è in parte di proprietà dell’Enel. Grazie alla ricchezza dei suoi terreni, è in grado di produrre circa il 10% del fabbisogno dell’energia geotermica mondiale, illuminando milioni di case italiane. Larderello è però è un paesino che offre a chi lo visita, paesaggi mozzafiato e edifici dal grande valore storico e culturale. Vediamo insieme cosa non dovresti escludere nella tua visita in questo singolare paesino collinare. I Soffioni boraciferi I celebri soffioni boraciferi situati nel territorio di Larderello, sono fluidi che sgorgano incessantemente dal terreno sia grazie a spaccature naturali, sia grazie a spaccature create artificialmente. La loro composizione è costituita in prevalenza da vapore acqueo e da una piccola parte da anidride carbonica, idrogeno solforato, metano, mercurio e tante altre sostanze tra cui è compresa una piccola quantità di ammoniaca. Il fluido sgorga ad una pressione in grado di raggiungere una pressione compresa tra i 4 e le 14 atmosfere, con una emissione che va dalle 15 alle 350 tonnellate all’ora di vapore, ed una temperatura in grado di raggiungere la bellezza di 130-160 °C. Il lagone Il lagone è una manifestazione endogena del terreno tipica della zona di Larderello e dintorni. Consiste in un’emissione di fluido caldo dalla componente non molto diversa da quella dei soffioni boraciferi, con la differenza che include una presenza particolarmente elevata di Sali minerali, tra cui il sale di boro. Visivamente appare come un grande lago naturale. Le Sorgenti Termali Tra lagoni e soffioni boraciferi potevano mancare le sorgenti termali? Certo che no. Poco lontano da Larderello, nella località di Sasso Pisano, è possibile trovare le terme libere meno conosciute della Toscana. Meno blasonate rispetto alle località di Saturnia e Bagni San Filippo, la grande attrattiva delle sorgenti termali situate in questa zona, consiste in un’atmosfera naturale, intima e completamente isolata dal caos che solitamente ci si aspetterebbe di trovare in questo tipo di ambienti. Degne di nota sono le recenti scoperte di antiche terme di origine etrusco-romana denominate “Bagnore”. Questa antica struttura è articolata in vari settori con elementi che vanno dal II a.c. per arrivare al IV secolo d.c. Oltre alle terme naturali è possibile immergersi nell’acqua calda termale presso i Lavatoi del Cimitero, tra i quali ne possiamo trovare uno recentemente restaurato. Fumarole o Putizze? C’è una sottile differenza tra la fumarola e la putizza, così viene chiamata nelle zone toscane dove sorge Larderello. Più precisamente la fumarola è uno scorcio del terreno, dal quale fuoriesce gas a temperature elevate. Se nel gas tuttavia è contenuta un’alta quantità di acido solfidrico, questa manifestazione geotermica prende il nome da putizza. A causa dell’elevata temperatura del gas che fuoriesce dal terreno, l’area è priva di vegetazione che però aumenta se ci si scosta di qualche chilometro pur essendo poco variegata. I musei di Larderello e dintorni Oltre alla natura sconfinata e ai numerosi fenomeni geotermici affascinanti di cui questa zona abbonda, è possibile visitare numerosi musei che ti permetteranno di scoprire ancora di più questo territorio tra cui segnaliamo il museo della Geotermia di Larderello che raccoglie numerose foto, macchinari e tanto altro ancora. Se invece vuoi continuare ad immergerti nella natura, il Parco Tematico delle Fumarole di Sasso Pisano e il Parco Naturalistico delle Biancane di Monterotondo a due passi da Larderello, possono essere ciò che fa per te. https://ift.tt/2lr9ppg Cosa vedere a Larderello tra soffioni e lagoni Quando una persona decide di partire per una vacanza solitamente i primi nomi che balzano all’occhio sono quelli di città blasonate come Roma, Milano, New York, Parigi o ancora isole glamour come i Caraibi, ma se hai pianificato di andare in Toscana non può sfuggirti una gita nel piccolo paesino di Larderello, una frazione del paese di Pomarance, a pochi passi dalla splendida Pisa, conosciuta da tutti come la città dalla Torre Pendente. Cosa rende Larderello così tanto attrattiva? Come mai dovresti includerla nella meta del tuo prossimo viaggio? Scopriamo insieme la storia, le attrattive e le curiosità che ruotano attorno alla “città elettrica” e alle incredibili bellezze naturali che la circondano. Larderello: storia e curiosità di un paesino nato dal nulla Larderello deve il suo nome a François Jacques de Larderel un industriale livornese di origine francese che intorno agli anni venti dell’800 sviluppò l’estrazione dell’acido borico dai fanghi dei lagoni. Lo stabilimento situato a Larderello si sviluppò talmente tanto da poter vantare di essere la prima industria al mondo a sfruttare l’energia geotermica per la produzione di energia elettrica. Dal 1905, oltre ai lagoni si è cominciato a sfruttare l’energia dei gas prodotta dai soffioni, grazie anche all’intervento del principe Piero Ginori-Conti. Ad oggi sul territorio, sono dislocate oltre 30 centrali elettriche, alimentate dalla potenza del vapore prelevato dal sottosuolo. Cosa fare e cosa vedere a Larderello Crateri di acqua calda che ribolle all’impazzata, vapori bianchi che vanno e vengono continuamente, un panorama evocativo che ci ricorda l’inferno. Larderello è questo e molto di più. Larderello è un paese che ha saputo ispirare tanti poeti tra cui ricordiamo Dante Aligheri che proprio ammirando il paesaggio di Larderello si ispirò per narrare l’inferno nella celebre Divina Commedia. Proprio questa ispirazione dantesca ha dato il nome alla valle che racchiude Larderello che è stata rinominata la “Valle del Diavolo”. Larderello si trova sulle colline metallifere a circa 390 metri di altezza e consta di poco meno di 1.000 abitanti e attualmente è in parte di proprietà dell’Enel. Grazie alla ricchezza dei suoi terreni, è in grado di produrre circa il 10% del fabbisogno dell’energia geotermica mondiale, illuminando milioni di case italiane. Larderello è però è un paesino che offre a chi lo visita, paesaggi mozzafiato e edifici dal grande valore storico e culturale. Vediamo insieme cosa non dovresti escludere nella tua visita in questo singolare paesino collinare. I Soffioni boraciferi I celebri soffioni boraciferi situati nel territorio di Larderello, sono fluidi che sgorgano incessantemente dal terreno sia grazie a spaccature naturali, sia grazie a spaccature create artificialmente. La loro composizione è costituita in prevalenza da vapore acqueo e da una piccola parte da anidride carbonica, idrogeno solforato, metano, mercurio e tante altre sostanze tra cui è compresa una piccola quantità di ammoniaca. Il fluido sgorga ad una pressione in grado di raggiungere una pressione compresa tra i 4 e le 14 atmosfere, con una emissione che va dalle 15 alle 350 tonnellate all’ora di vapore, ed una temperatura in grado di raggiungere la bellezza di 130-160 °C. Il lagone Il lagone è una manifestazione endogena del terreno tipica della zona di Larderello e dintorni. Consiste in un’emissione di fluido caldo dalla componente non molto diversa da quella dei soffioni boraciferi, con la differenza che include una presenza particolarmente elevata di Sali minerali, tra cui il sale di boro. Visivamente appare come un grande lago naturale. Le Sorgenti Termali Tra lagoni e soffioni boraciferi potevano mancare le sorgenti termali? Certo che no. Poco lontano da Larderello, nella località di Sasso Pisano, è possibile trovare le terme libere meno conosciute della Toscana. Meno blasonate rispetto alle località di Saturnia e Bagni San Filippo, la grande attrattiva delle sorgenti termali situate in questa zona, consiste in un’atmosfera naturale, intima e completamente isolata dal caos che solitamente ci si aspetterebbe di trovare in questo tipo di ambienti. Degne di nota sono le recenti scoperte di antiche terme di origine etrusco-romana denominate “Bagnore”. Questa antica struttura è articolata in vari settori con elementi che vanno dal II a.c. per arrivare al IV secolo d.c. Oltre alle terme naturali è possibile immergersi nell’acqua calda termale presso i Lavatoi del Cimitero, tra i quali ne possiamo trovare uno recentemente restaurato. Fumarole o Putizze? C’è una sottile differenza tra la fumarola e la putizza, così viene chiamata nelle zone toscane dove sorge Larderello. Più precisamente la fumarola è uno scorcio del terreno, dal quale fuoriesce gas a temperature elevate. Se nel gas tuttavia è contenuta un’alta quantità di acido solfidrico, questa manifestazione geotermica prende il nome da putizza. A causa dell’elevata temperatura del gas che fuoriesce dal terreno, l’area è priva di vegetazione che però aumenta se ci si scosta di qualche chilometro pur essendo poco variegata. I musei di Larderello e dintorni Oltre alla natura sconfinata e ai numerosi fenomeni geotermici affascinanti di cui questa zona abbonda, è possibile visitare numerosi musei che ti permetteranno di scoprire ancora di più questo territorio tra cui segnaliamo il museo della Geotermia di Larderello che raccoglie numerose foto, macchinari e tanto altro ancora. Se invece vuoi continuare ad immergerti nella natura, il Parco Tematico delle Fumarole di Sasso Pisano e il Parco Naturalistico delle Biancane di Monterotondo a due passi da Larderello, possono essere ciò che fa per te. Larderello è un piccolo paese toscano nei dintorni di Pisa, famoso per soffioni boraciferi, lagoni e acque termali che sgorgano dal terreno.
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Il parco naturalistico delle Biancane è un'area naturale nei pressi del centro di Monterotondo Marittimo in cui sono ubicate le caratteristiche "biancane", che rappresentano uno dei tanti siti in cui la geotermia caratterizza fortemente il paesaggio al confine fra le province di Pisa e Grosseto. Si ha infatti la presenza di diverse tipologie di manifestazioni geotermiche come soffioni, fuoriuscite di vapore dal terreno, putizze e fumarole. Il nome deriva dal colore bianco delle rocce che caratterizza tutto il paesaggio; infatti, le emissioni di idrogeno solforato causano una reazione chimica con il calcare trasformandolo in gesso. Il vapore che esce dalle fratture delle rocce ha una temperatura di circa 100 °C ed è costituito per il 95% da vapore acqueo e per il restante da anidride carbonica, metano, ammoniaca, acido solfidrico responsabile del caratteristico odore di uova marce, acido borico, azoto, idrogeno ed in minor misura elio, argon, radon ed altri. Le Biancane con i suoi Lagoni rappresentano una delle aree di competenza del Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane. Le “biancane” sono il luogo insolito raccontato questa settimana dall’inserto Tempo Libero del Tirreno 🔸🔸🔸🔸🔸🔸🔸🔸🔸🔸🔸 🔸 🖋🖋🖋🖋 🔸 🔸 @iltirreno seguite la nostra galleria di immagini 🔸 🔝🔝🔝 e segnalateci scatti da selezionare 📸📸 🔸 🔸 🔸 🔸 🔸 🔸 #biancane #monterotondo #geotermia #parco #igersgrosseto #tempolibero https://ift.tt/2WvkZfR
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RAMBO ? #travelitaly #travel_lovers #travelgram #goldenretriever #pavel #dogsofinsta #dogsofinstaworld #instagood #instalike #instadaily #instacool #instanature #nature #lagomaggiore #italia #italy #lagonidimercurago #instadog #instapic #picoftheday (presso Parco Naturale Dei Lagoni)
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. 📍Antico Porto Commerciale - veduta sulla Rocca di Angera . 🗺 Arona (Novara - Piemonte) . 📷 @francesco_eri x Turismoitalia . . La città di Arona è situata sulla sponda piemontese del lago Maggiore ed è attraversata dal torrente Vevera, che qui sfocia nel lago. All'intorno si estendono i bassi rilievi collinari di origine morenica (chiamati "motti"), inglobati nel Parco naturale dei Lagoni di Mercurago dove, nel 1860, venne individuato il primo insediamento palafitticolo rinvenuto in Italia. Anche la maggior parte del territorio comunale è di tipo collinare, con altitudini che vanno progressivamente degradando da nord verso sud (e da ovest verso est nel centro abitato) dai 513 m di Motto Mirabello (presso la frazione Dagnente) fino ai 195 m in riva al lago. . . Incorniciata dalle Prealpi lombarde, la Rocca di Angera domina l’estremità meridionale del Lago Maggiore. Stupefacente è il percorso all'interno delle solenni Sale Storiche, abbellite da preziosi affreschi, antiche tele e decorazioni originarie. All'interno della Rocca è ospitato il Museo della bambola e del giocattolo che ripercorrendo la storia del gioco dal XVIII secolo fino ai giorni nostri. Circondato dalle mura merlate, il Giardino medievale illustra le peculiarità del giardino nel Medioevo dal punto di vista storico e botanico. . Www.Turismoitalia.it il portale turistico Italiano. #tourism #turismo #italy #italia @turismoitalia #turismoitalia #mytravelgram #city #turistipercaso #ilikeitaly #visititaly #igitaly #italygram #ig_italy #italyporn http://www.turismoitalia.it #arona #roccadiangera #piemonte #novara (presso Arona, Italy)
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CamminarNarrando 2023 in Piemonte
Per il progetto Nati per Leggere Ovest Ticino 2023 il mese di maggio vedrà una novità per tutti i piccoli lettori e i loro genitori, infatti da sabato 6 maggio partirà la manifestazione CamminarNarrando. In questi mesi è stata realizzata una mappa dei luoghi della narrazione, dove ogni comune del coordinamento ha individuato un luogo in cui si potrà camminare con i bambini in fascia, o con il passeggino o per mano per i più grandicelli e allo stesso tempo ascoltare una storia. Alcuni di questi luoghi già si rivolgono alle famiglie e rientrano nella rete Famiglie al museo come il Museo Civico Archeologico Etnografico di Oleggio, mentre altri si trovano all’interno di aree naturalistiche protette, tra cui Villa Picchetta a Cameri o la riserva del Monte Solivo di Borgo Ticino e le sette Fontane di Galliate. Questi luoghi sono parte di una mappa cartacea e digitale che sarà distribuita capillarmente e, nel corso dell’anno, verrà realizzata almeno una lettura per ogni luogo, creando una sorta di percorso fisico e narrativo fruibile sia durante gli incontri, sia individualmente. Durante gli incontri le famiglie partecipanti riceveranno uno zainetto in cotone con logo NPL e materiale informativo sul progetto. I bambini che potranno partecipare a tutti gli incontri o raccoglieranno 14 timbrini sul passaporto partecipando ad altre iniziative Nati per Leggere dei Comuni entro la fine dell’anno riceveranno una mini carriola piena di libri. Tutte le attività sono svolte da Maria Teresa Praitano e Lucia Maccagnola e sono state pensate in sintonia con i luoghi dove si svolgeranno. Il primo appuntamento sarà sabato 6 maggio, alle 10.30, davanti al lagone grande nel parco dei lagoni di Mercurago, e poi seguiranno tutti gli appuntamenti fino all’autunno inoltrato. L’Assessore alla Cultura del Comune di Arona, Chiara Autunno, ha detto che “Un passaporto e una mappa che accompagnano i più piccoli nel fantastico mondo della fantasia, in viaggio con e attraverso i libri. L’iniziativa è stata pensata in collaborazione con le diverse realtà che aderiscono al progetto Nati per Leggere con lo scopo di avvicinare i bambini e le bambine già in tenera età ai libri e alla lettura, con un approccio ludico. Promuovere la lettura fin da subito è uno dei doni più belli che possiamo fare loro”. Read the full article
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Lo spettacolo del Lago Maggiore - Arona - Piemonte - Italia - Time Lapse di 24 ore CONDIVIDI Arona è un comune italiano di 13.930 abitanti della provincia di Novara in Piemonte. Quinta città della provincia per popolazione, oggi è un centro turistico-terziario sulle sponde piemontesi del lago Maggiore, il cui sviluppo è stato favorito dalla sua posizione sulla via del Sempione e dal comodo collegamento con Milano (autostradale e ferroviario). Nel comune si trova il Parco naturale dei Lagoni di Mercurago, compreso tra i "siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi", dal 2011 nell'elenco del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. insignito della Bandiera Arancione è entrato nel prestigioso circuito del Touring Club Italiano. Premiato per il valore e la varietà dell’offerta storico-culturale, per il contesto paesaggistico di pregio del lago Maggiore, per l’attenzione al turista e per le sue zone pedonali, Arona è per la verità un borgo molto famoso tra i piemontosi e i lombardi. Si tratta infatti di uno tra i principali centri turistici del lago Maggiore, ed è la meta indicata da chiunque sia in cerca di un weekend di relax in uno straordinario scenario naturale. Sventola all’entrata della spiaggia delle Rocchette ad Arona la Bandiera Blu 2019 assegnata per il secondo anno dalla Fee Italia, Fondazione per l’educazione ambientale. Per info: [email protected] #arona #ilovearona #lagomaggiore #igers_piemonte #piemonte #personalreporter #reporter #news #photo #video #spot #tv #style #movie #image #instagood #photography #photooftheday #picture #regia #cam #italy #world #lifestyle #assovibra #timelapse #piemonteturismo #borghiitaliani #lake (presso Lago Maggiore - Arona) https://www.instagram.com/p/B6_cTkYH8s2/?igshid=4vnngf94bb9e
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Importante centro turistico sul Lago Maggiore, #Arona è entrata a far parte del circuito del Touring Club Italiano.
Insieme a Guarene e ad Entracque, Arona è il nuovo borgo piemontese ad essere stato insignito della Bandiera Arancione entrando quindi nel prestigioso circuito del Touring Club Italiano.
Premiato per il valore e la varietà dell’offerta storico-culturale, per il contesto paesaggistico di pregio del lago Maggiore, per l’attenzione al turista e per le sue zone pedonali, Arona è per la verità un borgo molto famoso tra i piemontesi e i lombardi.
Si tratta infatti di uno tra i principali centri turistici del lago Maggiore, ed è la meta indicata da chiunque sia in cerca di un weekend di relax in uno straordinario scenario naturale.
La storia del borgo è una storia antica: reperti archeologici rinvenuti nella frazione di Lagone raccontano l’estistenza di un primordiale villaggio su palafitte, la prima civiltà d’Italia ad essersi così sviluppata.
Il suo feudo fu a lungo nelle mani della ricca e potente famiglia dei Borromeo: San Carlo Borromeo nacque qui, nel castello, nel 1538.
Dichiarata “città” nel 1744 da Carlo Emanuele III di Savoia, Arona ha infatti un centro storico ricchissimo d’attrazioni.
Ci sono tante chiese e piazze, sul suo territorio: la chiesa dei SS. Martiri custodisce le spoglie dei patroni del borgo e conserva, sopra l’altare maggiore, un capolavoro quattrocentesco di scuola leonardesca; la Collegiata della Natività di Maria Vergine è la chiesa parrocchiale e, originariamente, era in stile gotico-bizantino.
C’è poi il cuore medievale della cittadina, piazza del Popolo, e c’è il Civico Museo Archeologico che ricostruisce il passato del Basso Verbano e ospita il calco della celebre ruota dei Lagoni di Mercurago.
Tuttavia, il più iconico monumento di Arona è la colossale statua di S. Carlo Borromeo, alta 20 metri su un basamento di 11.
Immancabili sono una visita alla Rocca di Arona – fortificazione eretta dai Longobardi intorno all’anno Mille -, e una passeggiata nel Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, ricca di pascoli, di stagni e di paludi. A ingresso libero, il parco è Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
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Arona: il nuovo borgo Bandiera Arancione del Piemonte
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