#Ottavio Missoni
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perfettamentechic · 8 months ago
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9 maggio … ricordiamo …
9 maggio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Joaquin Romaguera, Joaquin Fidel Romaguera, attore e tenore statunitense. Artista di lunga data con la New York City Opera dagli anni ’60 agli anni ’80. Romaguera ha iniziato la sua carriera all’età di 18 anni. Il compagno di vita di Romaguera è stato il parrucchiere di Broadway Robert W. Cybula.  (n. 1932) 2020: Geno Silva, attore statunitense.  (n. 1948) 2020: Antonio Palazzi, gastronomo…
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robythechief · 3 months ago
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Milano 1985 - Da sinistra: Laura Biagiotti, Mario Valentino, Gianni Versace, Krizia, Paola Fendi, Valentino Garavani, Gianfranco Ferrè, Mila Shon, Giorgio Armani, Ottavio Missoni, Franco Moschino e Luciano Soprani. Foto di Adriana Mulassano.
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canesenzafissadimora · 6 months ago
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Guardi che la lettura è miracolosa. Con pochi euro si può passare una serata con il signor Voltaire mentre tante volte ti siedi al bar a parlare con un coglione qualsiasi.
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Ottavio Missoni
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viendiletto · 11 months ago
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Ottavio Missoni, nato a Ragusa di Dalmazia da padre giuliano e madre sebenicense, esule da Zara. La Voce del Popolo, 24 aprile 2010
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alonewolfr · 8 months ago
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Sette giorni fanno una settimana, quattro settimane diventano un mese e dodici mesi un anno. Se nella vita riesci a mettere insieme una serie di belle giornate, sei a cavallo.
|| Ottavio Missoni
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allyouknowisalie · 6 months ago
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Giorgio Lotti. Rosita Jelmini kissing her husband, the Yugoslav-born Italian stylist Ottavio Missoni in the backstage of a fashion show. Milan, March 1984
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Asti, "Giornata del Ricordo", che commemora la tragedia delle Foibe
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Asti, "Giornata del Ricordo", che commemora la tragedia delle Foibe Sabato 10 febbraio, per celebrare la "Giornata del Ricordo", che commemora la tragedia delle Foibe in cui migliaia di italiani vennero trucidati dalle milizie jugoslave di Tito, l'Assessorato alla Cultura dwle Comune di Asti, in collaborazione con il format "La grande Storia" organizza un incontro con il professor Marco Cuzzi, intitolato "UN TRENO DALLE FOIBE". Il professor Cuzzi, profondo conoscitore delle vicende legate al confine orientale e vincitore del " Premio Acqui Storia" 2023, dialogherà con Vanni Cornero e Gianfranco Imerito sul tema dell'esodo forzato della popolazione di origine italiana da Istria e Dalmazia dopo il secondo conflitto mondiale. Le violenze e le stragi perpetrate dalle formazioni titine costrinsero decine di migliaia di italiani che abitavano quelle regioni a cercar scampo nella fuga, abbandinando le loro case ed ogni altro avere. La propaganda jugoslava, per giustificare un così massiccio esodo, aveva però etichettato gli esuli come persone legate all'ex regime fascista o di sentimenti nazionalistici non compatibili con le linee politiche del nuovo governo comunista di Tito. L'odissea dei profughi proseguì amaramente anche in Italia, dove nel clima politico teso dell'immediato dopoguerra, la distorta versione dei fatti diffusa dalle autorità jugoslave fu accettata strumentalmente da molti esponenti del PCI, dando origine ad episodi drammatici in cui i treni stipati di esuli vennero respinti dalle stazioni e fatti vagarw in condizioni disumane lungo la Penisola, meritandosi l'appellativo di "treni della vergogna". Tra le migliaia di fuggitivi c'erano molte persone che sarebbero divenute celebri, come il campione di boxe Nino Benvenuti, lo scrittore Enzo Bettiza, lo stilista Ottavio Missoni, il musicista Sergio Endrigo, sino alla famiglia dello chef Joe Bastianich. "Il Comune di Asti sostiene fortemente l'iniziativa promossa nell'ambito della rassegna 'La Grande storia' - hanno commentato il Sindaco Maurizio Rasero e l'Assessore alla Cultura Paride Candelaresi. E' necessario attribuire il giusto riconoscimento di memoria ad una tragedia, troppo a lungo dimenticata, che ha duramente caratterizzato la nostra storia nazionale recente. Il dramma delle foibe, l'esodo degli istriani dalle loro terre che ha coivolto migliaia di persone deve offrirci un'occasione di riflessione per far sì che odio e pulizia etnica non si ripetano più". L'incontro, introdotto dal Sindaco di Asti Maurizio Rasero e dall'Assessore alla Cultura Paride Candelaresi, si terrà nella Sala Pastrone del Teatro Alfieri alle 17 di sabato 10 febbraio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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nexthlive · 2 years ago
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NEXTH Season 4: The best is yet to come. [nexth.city] LIFESTYLE - 85. M Missoni | Youthful and playful take on Missoni's signature knitwear
M Missoni is a fashion brand that offers a youthful and playful take on Missoni's signature knitwear. The brand was founded in 1998 by Margherita Missoni, the granddaughter of the founders of the Italian fashion house Missoni. M Missoni is known for its cool, free-spirited, and colorful designs, which often feature bold prints, bright colors, and innovative textures. The brand's collections include clothing, accessories, and footwear, and are popular among fashion-forward women who appreciate the brand's unique and eye-catching aesthetic. M Missoni's designs are a perfect blend of luxury, creativity, and playfulness, making them a favorite among those who want to stand out from the crowd.
Missoni, on the other hand, is a luxury fashion brand that was founded in 1953 by Ottavio and Rosita Missoni. The brand is famous for its distinctive zigzag patterns, colorful designs, and use of luxurious fabrics. Missoni offers a range of clothing, accessories, and home decor items, and is beloved by fashion-forward individuals who appreciate the brand's unique and timeless style. Both M Missoni and Missoni are renowned for their use of bright colors, bold prints, and innovative textures, and have a loyal following of fans who appreciate their creative and distinctive designs.
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carsthatnevermadeitetc · 2 years ago
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Autobianchi Y10 Missoni, 1987. The Y10 replaced the A112 and was the last car to wear an Autobianchi badge. It was sold as a Lancia in many markets but in Italy, Portugal, France, and Japan (!) it was an Autobianchi. Wedge styling, applied to a small hatchback, resulted in a low drag coefficient of 0.31. The vertical tailgate was finished in black satin, regardless of the colour chosen for the body. Fashion designer Ottavio Missoni collaborated for a special edition, all finished in Memphis Blue, with "Missonato" velvet stripe fabric on the seats.
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fashionbooksmilano · 3 years ago
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Missoni e Tiziano
Colore e luce dal Rinascimento veneziano alla moda del’900
a cura di Massimiliano Capella, Enrico Giustacchini
Grafo / Fondazione Giacomini-Meo, Brescia 2004, 80 pagine, brossura, 48 ill.col 1 b/n,  23x27 cm., ISBN  978-8873856368
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
Villa Mazzucchelli a Ciliverghe Di Mazzano (BS) ospita sino a febbraio 2005 la mostra “Missoni e Tiziano. Colore e luce dal Rinascimento veneziano alla moda del ‘900”, una esposizione organizzata dalla Fondazione Giacobini- Meo e curata da Massimiliano Capella e Enrico Giustacchini. La mostra, allestita nella Sala delle Colonne delle antiche scuderie, vuole evidenziare lo stretto legame tra l’arte pittorica tipica della Venezia del 1500 e l’arte legata alla moda e al colore di uno dei maggiori esponenti del Made in Italy: Ottavio Missoni. Così accanto a cinque dipinti di Tiziano, di Paris Bordon e del Tintoretto (quattro ritratti e un’immagine sacra, tutti realizzati tra gli anni Trenta e Settanta del 1500), il visitatore potrà ammirare una serie di dipinti, collage, arazzi e bozzetti, oltre agli inconfondibili abiti, realizzati da Ottavio Missoni tra il 1960 e il 1990. Una carrellata di opere artistiche che parlano e raccontano non solo “Missoni stilista”, ma anche "Missoni pittore”, un artista più completo, insomma che nel 2003 ha presentato per la prima volta cinque sue opere grafiche (due acqueforti e tre serigrafie) realizzate nel biennio 2002/03. Completano la mostra dodici pannelli fiammati di arte contemporanea, realizzati con passione e la consueta colorata creatività dallo stilista famoso per le righe multicolor.
18/02/22
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perfettamentechic · 2 years ago
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9 maggio … ricordiamo …
9 maggio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2020: Geno Silva, attore statunitense.  (n. 1948) 2020: Antonio Palazzi, gastronomo italiano.  (n. 1936) 2017: Michael Parks, attore e cantante statunitense.  (n. 1940) 2016: Fatima Robin’s, nome d’arte di Fatima Ben Embarek, è stata una cantante e circense tedesca. (n. 1930) 2015: Elizabeth Wilson, attrice statunitense, la cui carriera ha spaziato per sette decenni tra cinema, teatro e…
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ma-pi-ma · 6 years ago
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Guardi, che la letteratura è miracolosa. Con pochi euro si può passare la serata col signor Voltaire, mentre tante volte ti siedi al bar a parlare con un coglione qualsiasi.
Ottavio Missoni, intervista a Vanity Fair
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canesenzafissadimora · 2 years ago
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Guardi che la lettura è miracolosa. Con pochi euro si può passare una serata col signor Voltaire mentre tante volte ti siedi al bar a parlare con un coglione qualsiasi.
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Ottavio Missoni.
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perdosognicomebattiti · 6 years ago
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La vita è una sequela di fatti, alcuni belli, altri meno. A me affascina la casualità di questi fatti. Se penso di essere sposato da 57 anni con una donna che ho conosciuto sotto la statua di Cupido in Trafalgar Square, penso che il caso sia una cosa meravigliosa.
-Ottavio Missoni
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viendiletto · 1 year ago
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L’ultimo Tricolore nel cielo di Zara
Macerie. Macerie. Macerie. E dalle campagne le truppe partigiane di Tito che avanzavano verso la città deserta, abbandonata da quasi tutti gli abitanti dopo mesi di bombardamenti a tappeto.
Questo era ciò che vedeva dalla cima del campanile del Duomo di Zara il Tenente dei Carabinieri Ignazio Terranova il 31 ottobre 1944. Zara diventata la “Dresda dell’Adriatico” sotto i bombardamenti anglo-americani, la città italiana con più vittime civili in percentuale: il  10% dei suoi 20.000 abitanti morì sotto le bombe. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì la Medaglia d’Oro al Valor Militare al gonfalone della Città di Zara per ricordare il suo martirio, ma non è ancora stato possibile consegnare ufficialmente questa onorificenza.
Ancor prima che la motonave Toscana attirasse l’attenzione dell’opinione pubblica sull’esodo che si stava consumando da Pola nel dopoguerra, fu la nave Sansego a portare in esilio migliaia di zaratini a guerra in corso, con il rischio di attacchi aerei o di cannoneggiamenti partigiani dalla costa. Approdavano ad Ancona e Trieste i primi profughi di quello che sarebbe diventato l’Esodo di 350.000 istriani, fiumani e dalmati, mentre Zara, città simbolo della presenza italiana autoctona in Dalmazia, continuava a subire bombardamenti affinchè qualcuno potesse dire: “Zara è morta, d’ora in poi ci sarà solamente Zadar”.
Il nazionalismo croato dietro la bandiera rossa dell’esercito partigiano jugoslavo avrebbe così completato la snazionalizzazione della Dalmazia avviatasi con l’editto del Consiglio della Corona emanato dall’Imperatore asburgico Francesco Giuseppe il 12 novembre 1866.
In mezzo a questa desolazione e nel momento in cui Zara per prima tra le città italiane del confine orientale avrebbe sperimentato cosa significava “Liberazione” per i “titini”, il Tenente Terranova issò sul campanile del Duomo il Tricolore. Quel Tricolore, che nel novembre 1918 aveva salutato le navi della Marina da Guerra italiana che approdavano in città alla fine della Prima guerra mondiale, veniva esposto per l’ultima volta sul cielo di Zara. Nei giorni seguenti si avviò l’epurazione politica da parte dell’OZNA, la polizia segreta titoista, la quale fece rapidamente circa 200 vittime nel capoluogo dalmata tra deportati verso l’ignoto, annegati in mare con una pietra al collo (“il mare Adriatico è stata la nostra foiba” commentava Ottavio Missoni, esule dalmata e a lungo Sindaco del Libero Comune di Zara in Esilio) e fucilati, tra i quali Ignazio Terranova, il quale aveva in precedenza fatto parte del comitato clandestino antitedesco sorto in città.
Una storia che la nipote Maria Carmela Terranova ha voluto ricordare con un libro che è stato anche presentato alla Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale, una storia che ha portato al conferimento di un riconoscimento alla memoria nel corso delle cerimonie istituzionali del Giorno del Ricordo, una storia che vogliamo ricordare oggi, 7 gennaio, Giornata nazionale della bandiera.
Lorenzo Salimbeni
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alonewolfr · 8 months ago
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Sette giorni fanno una settimana, quattro settimane diventano un mese e dodici mesi un anno. Se nella vita riesci a mettere insieme una serie di belle giornate, sei a cavallo.
|| Ottavio Missoni
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