#Oscar L. Costo

[movie-titlecards]

Encrypt (2003)

My rating: 6/10

Amusingly cheesy post-apocalyptic dungeon crawler that does feel a bit like a video game early on, but moves past that into very silly action movie territory soon enough. It's not good, but it's kind of fun.

[claudiodangelo59]

30 AGOSTO, 2014

MUORE A BOLZANO A 94 ANNI IL GENERALE DEI PARACADUTISTI FERRUCCIO BRANDI

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE NELLA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN (1942), NEL 1979 PADRINO DEL GIURAMENTO DEL 160° CORSO “PATRIA E DOVERE” DELL’ACCADEMIA MILITARE DI MODENA

Il Generale Ferruccio Brandi è stato un Generale italiano dei Paracadutisti, già distintosi come Ufficiale durante la seconda guerra mondiale, dove meritò la Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Tra il 1969 e il 1973 fu il Generale Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Nacque a TRIESTE il 9 novembre 1920 figlio di Oscar e Virginia Malusà, e mentre era iscritto alla facoltà di economia e commercio dell'Università di TRIESTE, nel 1938 si arruolò come volontario nel Regio Esercito, in qualità di Allievo Ufficiale di complemento.

Nell'aprile 1939 fu promosso Aspirante, assegnato al 152º Reggimento fanteria "Sassari", venendo promosso al grado di Sottotenente nell'ottobre dello stesso anno.

Trattenuto in servizio attivo, nel 1940 frequentò il corso di paracadutismo a TARQUINIA, al termine del quale viene assegnato come Comandante del III° Plotone, 6ª Compagnia, II Battaglione del 187° Reggimento Paracadutisti.

Al seguito della Divisione Paracadutisti "Folgore" viene trasferito in AFRICA SETTENTRIONALE ITALIANA, dove combatte durante la BATTAGLIA di EL ALAMEIN.

Si distinse nei combattimenti di DEIR el MUNASSIB e QUOTA 187 (22 - 24 ottobre 1942) rimanendo gravemente ferito il giorno 24, colpito al volto da un proiettile di mitragliatrice.

Catturato dai britannici nel corso dei combattimenti, al termine della degenza presso il 9º Ospedale Generale del IL CAIRO fu trasferito in un campo di prigionia, rientrando in ITALIA nel marzo 1945 per continuare le cure.

Riprese a studiare ottenendo la Laurea in Economia e Commercio nel 1947, rientrando in servizio attivo presso l'Esercito Italiano nel marzo 1950, assegnato al 182º Reggimento fanteria "Garibaldi" in qualità di Capitano in servizio permanente effettivo.

Nel 1953 prese servizio presso il Comando Forze Interalleate Sud Europa, frequentando successivamente i corsi della Scuola di Guerra e dell'Istituto Stati Maggiori Interforze.

Nel 1963, mentre ricopriva l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata di fanteria "Avellino", viene trasferito a domanda, a PISA per ricoprire l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata Paracadutisti allora in fase di costituzione.

Tra il 1964 e il 1965 continuò a ricoprire tale incarico mentre il Comando della Brigata Paracadutisti veniva trasferito a LIVORNO.

Tra il 1966 e il 1967 ricoprì l'incarico di Comandante della Scuola Militare di Paracadutismo di PISA, e tra il 1968 e il 1969 quello di Comandante del 1º Reggimento Paracadutisti a LIVORNO.

Tra il 1969 e il 1975 fu Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Nel novembre del 1971 prende parte all'aviolancio durante la sciagura della MELORIA, occupandosi poi della pietosa opera di recupero delle salme e all'assistenza dei familiari delle vittime.

L’8 aprile 1979 presenziò in Piazza Roma a MODENA alla cerimonia di Giuramento del 160° Corso “Patria e Dovere” dell’Accademia Militare come PADRINO del CORSO in rappresentanza dell’Istituto del Nastro Azzurro.

Dopo essersi congedato nel 1983 ricoprì ancora alti incarichi, come quello di Commissario per le Onoranze dei Caduti in Guerra e Presidente Onorario dell'Associazione Paracadutisti in congedo, fino a raggiungere il grado di Generale di Corpo d'Armata.

Si spense a 94 anni a BOLZANO il 30 agosto 2014 lasciando la moglie signora Frieda Fischnaller.

Era stato decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

“Comandante di plotone paracadutisti, attaccato da preponderanti forze corazzate, rincuorava ed incitava col suo eroico esempio i dipendenti a difendere a qualsiasi costo la posizione affidatagli. Sorpassato dai carri, raccolti i pochi superstiti, li guidava in furioso contrassalto, riuscendo a fare indietreggiare le fanterie avversarie seguite dai mezzi corazzati. Nuovamente attaccato da carri, con titanico valore, infliggeva ad essi gravi perdite ed, esaurite le munizioni anticarro, nello estremo tentativo di immobilizzarli, si lanciava contro uno di questi e con una bottiglia incendiaria lo metteva in fiamme. Nell’ardita impresa veniva colpito da raffica di mitragliatrice che gli distaccava la mandibola; dominando il dolore si ergeva fra i suoi uomini, e con la mandibola penzolante, orrendamente trasfigurato, con i gesti seguitava a dirigerli, e ad incitarli alla lotta, tra fondendo in essi il suo sublime eroismo. Col suo stoicismo e col suo elevato spirito combattivo salvava la posizione aspramente contesa e, protraendo la resistenza per più ore, oltre le umane possibilità, s’imponeva all’ammirazione dello stesso avversario. I suoi paracadutisti, ammirati e orgogliosi, chiesero per lui la più alta ricompensa. El Munassib (Africa Settentrionale), 24 ottobre 1942”

(DPR 11 aprile 1951)

[newsintheshell]

J-POP Manga, tutti gli annunci per il 15° anniversario della casa editrice

Fra i titoli in arrivo nei prossimi mesi ci sono 86, Shadows House, Kusuriya no Hitorigoto e il webtoon BJ Alex!

J-POP Manga festeggia i suoi primi 15 anni debuttando su Twitch, la nuova casa digitale di Edizioni BD e J-POP Manga. Durante il corso della ”Quinceanera” Marco Schiavone, Georgia Cocchi Pontalti e Jacopo Costa Buranelli hanno fatto gli onori di casa, accogliendo amici e collaboratori della casa editrice e “regalando” a sorpresa 10 nuovi titoli che usciranno nel 2021.

MISSION: YOZAKURA FAMILY di Hitsuji Gondaira

Il nuovo shonen targato Shueisha! Taiyo Asano è uno studente liceale molto timido e l'unica persona con cui riesce a parlare è la sua amica d'infanzia, Mutsumi Yozakura, la ragazza più popolare della scuola. Il rapporto tra i due procede normalmente fino al giorno in cui Taiyo scopre la verità sulla famiglia di Mutsumi. La casata Yozakura è infatti una famiglia composta dalle migliori spie del mondo! Senza contare che il capo famiglia, il fratello maggiore Kyoichiro, ha sviluppato un ossessivo istinto protettivo nei confronti della sorella e considera il ragazzo come una minaccia per l’incolumità di Mutsumi. Fin dove si spingerà Taiyo per salvare la sua migliore amica dalle folli missioni che la sua famiglia svolge quotidianamente?! Azione adrenalinica, commedia familiare e molto altro: la missione ha inizio!

6 volumi - In corso - Uscita prevista: autunno

86 – EIGHTY-SIX di Asato Asato e Motoki Yoshihara

La Repubblica di San Magnolia è una nazione unita sotto una bandiera dai cinque colori, con un governo solido e dedito al mantenimento del benessere dei suoi orgogliosi cittadini. Da 9 anni questo paese è in guerra con il suo vicino, l'Impero Giad, che dispone di un’avanzata tecnologia bellica consistente in una serie di droidi militari auto-guidati chiamati Legion. In risposta alla minaccia, la Repubblica innalza un muro difensivo attorno ai suoi 85 distretti e respinge l'attacco nemico utilizzando i Juggernaut, comandati a distanza dagli Handler, strateghi militari localizzati nel centro di comando della capitale. Ufficialmente la Repubblica ottiene vittorie senza perdite ma la verità è ben diversa... ogni Juggernaut è infatti pilotato dai cittadini abbandonati nell’86esimo distretto: i Colorata, una minoranza discriminata e perseguitata dal governo in mano alla maggioranza Alba. Abbandonati fuori dalle mura e obbligati a battersi per la difesa della Repubblica che non li considera neanche umani, Shin “The Undertaker” e i suoi compagni d’arme dovranno affidarsi alla guida della giovane Handler, Lena Milìzé, appartenente ad una casata nobiliare degli Alba. Riusciranno i due comandanti a cambiare le sorti della guerra e a far cessare le discriminazioni del governo di San Magnolia?!

2 volumi - In corso - Uscita prevista: maggio

PORNOGRAPHIC PICTURES di Osamu Tezuka

Uno dei manga autobiografici di Osamu Tezuka, sullo sfondo della società giapponese dalla fine della seconda guerra mondiale al suo dopoguerra. In questa raccolta sono raccontate le vicende di alcuni uomini di Osaka, devastata dopo il conflitto, che  resistono imperterriti alla disperazione di quei giorni funesti. Un orfano in cerca di vendetta, un ladro di alimentari, un uomo d’affari che approfitta della crisi nazionale per fare soldi e molti altri. Lo stesso Tezuka si fa protagonista della sua opera attraverso il personaggio di Osamu Takatsuka.  

Volume unico - Uscita prevista: estate

YAKEPPACHI NO MARIA di Osamu Tezuka

Yakeno Yahachi, un vivace ragazzino noto come "Yakeppachi" dà origine a una bella ragazza di nome Maria mentre è in trance; la sua personalità è identica a Yakeppachi. Maria in realtà, è l’ "ectoplasma" di Yakeppachi, una sostanza filamentosa e simile alla nebbia che viene generata dal mezzo spirituale durante una seduta spiritica, chiamata anche "corpo astrale". Prendendo la forma di una bambola donatale dal padre di Yakeno, Maria inizia ad andare a scuola con il ragazzo, portando caos e bizzarrie all’interno dell’istituto. Riusciranno i due a convivere e a superare la marea di problemi che la loro relazione causerà? Un bizzarro manga di educazione sessuale creato dal “Dio del Manga” appartenente al periodo dell’Ero Guru Nonsense (fine anni ‘60 e inizio anni ‘70), in cui gli autori di manga cominciavano ad abbattere i tabù dell’epoca per dimostrare una volta per tutte che il manga poteva dimostrarsi molto più che semplice fumetto per ragazzi.

Volume unico - Uscita prevista: estate

LE ROSE DI VERSAILLES EXTRA di Ryoko Ikeda

La mitica avventura di Oscar e degli altri protagonisti della Versailles di Riyoko Ikeda continua e si completa in questo nuovo indispensabile cofanetto della Lady Oscar Collection! Dopo aver concluso nel 1973 la saga portante, dal 1984 al 2018 la Ikeda è tornata in più occasioni a narrare nuove storie delle "Rose di Versailles", in una lunga sequenza di racconti che approfondiscono e proseguono le vicende della serie originale: "La Duchessa in nero", "Le Storie Gotiche" e gli "Episodes". Anche per questi splendidi extra arriva finalmente l'edizione definitiva, con pagine a colori, in Italia!

Box - Uscita prevista: estate

DAISY JEALOUSY di Ogeretsu Tanaka

Una nuova opera dalla Dea dello yaoi, Ogeretsu Tanaka (Yarichin Bitch Club, Neon Sing Amber, Escape Journey) che con il suo stile di disegno inconfondibile continua a esplorare le sfaccettature dell’amore, senza mai dimenticarsi una buona dose di erotismo. Misaki, che ama i videogiochi fin dall'infanzia, aspira a far parte della società Gold Games e per questa ragione si iscrive a una scuola di design. Lì incontra Kaname, talentuoso designer emergente, un rivale su cui vuole prevalere; la frustrazione generata dalla sua differenza di abilità cresce in Misaki fino a quando non esplode di gelosia... Kaname si sta solo prendendo gioco di Misaki o non percepisce i suoi veri sentimenti? 

Volume unico - Uscita prevista: estate

KAORI NO KEISHOU – THE INHERITANCE OF AROMA di Hyuuga Natsu,  Ikki Nanao e Nekokurage

Maomao, ragazza addestrata dal padre nell'arte delle erbe medicinali, viene rapita e venduta come serva nel palazzo interno dell’Imperatore. Decisa a ogni costo a non farsi notare più del necessario, nasconde la sua intelligenza e le sue competenze, non riuscendo però a ingannare il capo eunuco Jinshi, che la osserva svelare la "maledizione" dietro alle misteriose morti dei neonati eredi imperiali. Viene così promossa ad assistente assaggiatore del cibo destinato alle nobili consorti dell'imperatore, e i suoi giorni tranquilli sono destinati a finire…

7 volumi - In corso - Uscita prevista: estate

KUSURIYA NO HITORIGOTO – THE PHARMACISTS’S MONOLOGUE di Hyuuga Natsu, Ikki Nanao e Nekokurage

Maomao, ragazza addestrata dal padre nell'arte delle erbe medicinali, viene rapita e venduta come serva nel palazzo interno dell’Imperatore. Decisa a ogni costo a non farsi notare più del necessario, nasconde la sua intelligenza e le sue competenze, non riuscendo però a ingannare il capo eunuco Jinshi, che la osserva svelare la "maledizione" dietro alle misteriose morti dei neonati eredi imperiali. Viene così promossa ad assistente assaggiatore del cibo destinato alle nobili consorti dell'imperatore, e i suoi giorni tranquilli sono destinati a finire…

7 volumi - In corso - Uscita prevista: estate

SHADOWS HOUSE di Somato

Emilico è una giovane e allegra bambola vivente, assistente personale della nobile Kate Shadow. Quest’ultima è una delle regali ombre senza volto che vivono in una vasta villa, in cui le bambole viventi, come Emilico, trascorrono gran parte del loro tempo a ripulire la fuliggine emessa all'infinito dai loro misteriosi padroni. Quali pericoli e oscuri segreti incontreranno lei e Kate, mentre diventano profondamente coinvolte nei meccanismi interni della società delle ombre? 

6 volumi - In corso - Uscita prevista: aprile

BJ ALEX di Mingwa

Dopo Killing Stalking e Blood Bank, arriva il nuovo BL targato Lezhin che ha fatto impazzire il mondo! Ogni sera alle 22.00, Dong Gyun si chiude nella sua stanza e guarda uno spettacolo di Cam Boy dal vivo condotto dal suo BJ (Broadcast Jokey) preferito: Alex. Alex, con indosso una maschera a proteggere la sua privacy, si spoglia in cambio di donazioni sfoggiando il suo fisico scultoreo e molto altro... causando tumulti nel cuore del timido Dong Gyun, che si ritrova vittima di un'inevitabile cotta per un ragazzo di cui non conosce né il volto, né l'identità. Una sera, Dong Gyun beve troppo a un ritrovo con i colleghi dell'università, e quando si risveglia, con lui c'è un bellissimo ragazzo senza maglietta che somiglia molto al suo Alex...

Uscita prevista: autunno

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Autore: SilenziO)))  - Twitter @s1lenzi0​

[COMUNICATO STAMPA]

[lecameleontv]

Titre V.O. : The Pretender [Official Website] Titre V.F. : Le Caméléon

Projet 2024. La série a été rediffusée à partir du lundi 27 juin 2022 sur 6ter à la TV française. à 16h20. Elle a été également rediffusée (2021/2022) à la TV U.S..

Créateurs : Steven Long Mitchell et Craig Van Sickle

Création Consultant :  Rick Wallace et  Chris Ruppenthal

Scénaristes : Tommy Thompson (13 épisodes), Javier Grillo-Marxuach (3 épisodes), Juan Carlos Coto (11 épisodes), Mark M. Dodson (7 épisodes), Harry Dunn (6 épisodes), Lawrence Meyers (6 épisodes), Daniel Trully (6 épisodes), Dave Alan Johnson, Andrew Dettmann (5 épisodes), Tony Blake (3 épisodes), Paul Jackson (3 épisodes), Kimberly Costello (2 épisodes), Tyler Bensiger (2 épisodes), Chris Ruppenthal (2 épisodes) ...

Réalisation : Frederick King Keller (20 épisodes), James Whitmore Jr (8 épisodes), Terrence O'Hara (7 épisodes), Chuck Bowman (6 épisodes), Rodney Charters (5 épisodes), Steven Long Mitchell (5 épisodes), Michael Lange (4 épisodes), Scott Lautanen (4 épisodes), Michael Zinberg (3 épisodes), Joe Napolitano (3 épisodes), Ian Toynton (2 épisodes), Vern Gillum (2 épisodes), Krishna Rao (2 épisodes), Michael Klick (2 épisodes), Rick Wallace (1 épisode),  Gabrielle Beaumont (1 épisode), Jon Koslowsky (1 épisode), Jesús Salvador Treviño (1 épisode), Thomas J. Wright, Jim Charleston, Oscar L. Costo, Charles Siebert, Anson Williams, David Jackson, ...

1er Assistant Réalisateur :  Michael Klick (25 épisodes)

Producteurs : Marianne Canepa (58 épisodes), Jan DeWitt (15 épisodes), Juan Carlos Coto (12 épisodes), Daniel Trully (12 épisodes), Andrew Dettmann (12 épisodes), Michael Klick (3 épisodes), Jon Koslowsky (3 épisodes), Rick Wallace (1 épisode) ...

Producteurs délégués : Steven Long Mitchell et Craig Van Sickle , Fred King Keller, Juan Carlos Coto (22 épisodes), Tommy Thompson (3 épisodes), Jan DeWitt (22 épisodes), Daniel Truly, Andrew Dettmann, Michael Klick (7 épisodes), Rick Wallace (1 épisode) ...

Producteur co-délégués : Tommy Thompson (55 épisodes), Ian Toynton (11 épisodes), Mark M. Dodson (3 épisodes)

Producteur superviseur : Kimberly Costello (7 épisodes), Juan Carlos Coto (3 épisodes), Daniel Trully (3 épisodes), Andrew Dettmann (3 épisodes)

Producteur consultant : Tony Blake (22 épisodes), Paul Jackson (22 épisodes)

Direction de la photographie : Rodney Charters (3 épisodes)

Edition : Scott Boyd (21 épisodes), Jon Koslowsky, Javier Grillo-Marxuach Editeur délégué :  Lawrence Meyers

Direction de la distribution : Tory Herald (saison 2), Sharon Bialy (saison 2 à 4), John A. Aiello (saison 4)...

Nb de saisons : 4 Incursions/Crossovers : Profiler (3) Nb de TVfilms : 2 (Caméléon contre Caméléon / L’Antre du Diable) Nb de romans : 2 (Renaissance / Saving Luke) Nb de roman graphique : 1

Où voir les acteurs cette semaine à la TV française ?

Distribution principale :  Michael T Weiss --- Jarod Andrea Parker --- Mlle Parker Patrick Bauchau --- Sydney Jon Gries --- Broots Richard Marcus --- Dr Raines Paul Dillon --- Angelo Ryan Merriman --- Jarod enfant/adolescent Ashley Peldon --- Mlle Parker enfant Harve Presnell --- M. Parker James Denton --- Lyle Pamela Gidley --- Brigitte

Distribution secondaire/Invités exceptionnels :  Alex Wexo --- Sydney jeune Willie Gault --- le nettoyeur Willie Sam Ayers --- le nettoyeur Sam Kim Myers --- Margaret, la mère de Jarod Jason Brooks --- Thomas Christopher Tyler --- Ethan Jeffrey Donovan --- Kyle Darren Kennedy --- George Stamatis George Lazenby --- le major Charles Zachary Brown --- Kyle enfant Jonathan Osser ---  Keene Curtis --- Fenigor Kelsey Mulrooney --- Debbie Amir AboulEla --- le nettoyeur Gar Leigh Taylor Young --- Michelle Stamatis Lenny Von Dohlen --- M. Cox Leland Orser --- Argyle Marisa Petroro --- Emily Jake Lloyd --- Timmy Haley Joel Osment --- Davey Simpkins

Le Centre -

Saison 1 : Épisodes 01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 07 - 08 - 09 - 11 - 12 - 13 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 22.  Saison 2 : Episodes 01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 06 - 07 - 09 - 10 - 11 - 13 - 14 - 15 - 16 - 19 - 20 - 21 - 22. Saison 3 : Episodes 01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 06 - 07 - 08 - 09 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 17 - 20 - 22. Saison 4 : Episodes 01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 07 - 08 - 09 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 18 - 19 - 20. Téléfilm n°1 - Téléfilm n°2.

Rediffusion U.S. de la série sur H&I en 2019/2020/2021. Rediffusion Fr de la série sur 6ter en 2022, sur AB1 en 2021 et RTL9 de 2019 à 2021.

Date présentation 2001 : 41ème Festival de la Télévision de Monte-Carlo.

source : imdb

[vittoriano-arredamenti]

Specializzati nella distribuzione organizzata di mobili e complementi d’arredo ad un costo competitivo e accessibile con 55 anni di attività. La storia di vittoriano arredamenti è quella di un uomo, che con tenacia, partendo da zero ha creduto in un grande progetto . E’ infatti il 1963 quando Cav. Vittoriano Noè Melazzini , fondatore di “VITTORIANO ARREDAMENTI”, si insedia a Robbio , piccola cittadina , nella lombardia laboriosa del boom economico .Da lì a breve, inizia l’avventura e la storia di questa premiata ditta. Spinto dalla mentalità imprenditoriale aperta e alla spiccata inventiva , “Vittoriano” creò una delle prime realtà nella costruzione di armadi completamente personalizzabili , riscuotendo in pochi anni diversi riconoscimenti tra cui il rinomato premio nazionale , l’ “oscar dell’arredamento ” istituito a Roma .

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[libromundoes]

10 de las mejores novelas de Italia: quién te llevará allí | Viaje

Lantes de Covid-19, siempre había cosas malas en la prensa con respecto a Italia: corrupción, mafia, burocracia. Pero, cada vez que iba allí, la vida parecía funcionar de todos modos. Las personas pueden ser pobres, pero se sientan al sol, beben y conversan; la música y la cultura son un derecho de nacimiento; la derecha parece estar ascendiendo, pero en el terreno se siente bendecida con idealistas con visión de futuro: posee casi cuatro veces más tierra orgánica que en el Reino Unido, por ejemplo. Por ahora, mi remedio para los síntomas de abstinencia que siento es visitarlo por escrito. Muchos escritores han puesto libros en Italia, lamento dejar de lado a The Pregnant Widow de Martin Amis (Calabria) y How to Be The Two de Ali Smith (Ferrara), pero aquí están mis 10 principales romanze italiane.

No puedo dejar de lado a mi querida Sicilia, y eso, por supuesto, debe significar el inspector Montalbano. Las historias son conocidas por muchos en el Reino Unido gracias a las adaptaciones televisivas, con sus tomas aéreas de Ragusa y otros lugares encantadores en el sureste de la isla, así que ¿por qué no pasar más tiempo? bajo este sol del sur con uno de los libros de Andrea Camilleri? Un elenco excéntrico de personajes mantiene las cosas ligeras, y también hay alegría en la obsesión del detective con la comida: casi puedes saborear el vino tinto y el arancini frito. Pero es Sicilia, así que la oscuridad acecha: mafia, tráfico de personas, drogas, racismo. Es difícil elegir una novela, pero esta, que trata sobre un cargamento de refugiados, tiene la distinción de haber enojado al líder derechista Matteo Salvini con su mensaje pro migrante.

Se hizo en el escenario y en la televisión, pero la historia de Elena Ferrante (la primera de su tetralogía napolitana) sobre la pobreza, amici y los mafiosos en Nápoles en el siglo XX se saborean aún mejor en forma de libro (aunque parece ser el único en encontrar la torpe traducción de Anne Goldstein). Los lectores pueden imaginar a Lenù y Lila creciendo en medio de calles estrechas aferradas a la lavandería, pero de hecho, el "distrito" sin nombre del libro no es el centro histórico sino Rione Luzzatti, un suburbio del Era fascista más allá de la estación principal. Desde allí, los lectores siguen a las heroínas mientras montan expediciones a través del túnel y a lo largo del Stradone en el distrito central de Mercato, en el rico Vomero e, inevitablemente, en las playas de la bella Ischia.

Una escena de la adaptación cinematográfica de 2017 de Call Me by Your Name. Fotografía: Sony / Rex

La película ganadora del Oscar de Luca Guadagnino en 2017 es una interpretación razonablemente precisa de esta tierna novela adulta, pero para reducir costos, el director filmó en lugares cercanos a su hogar en Lombardía, y fanáticos privados de magníficas vistas. El libro está ubicado en la costa cerca de la frontera francesa, y el brillante Mar de Liguria es casi un personaje en sí mismo. Sientes la grava caliente picar sobre las piernas desnudas mientras los jóvenes protagonistas (Elio y Oliver) viajan a calas soleadas de arena, el impacto de una bebida helada en un jardín sombreado. Un escenario importante es "La berm de Monet", un acantilado aislado que Elio afirma que es el lugar desde donde el impresionista pintó su Vista de Bordighera (la postal colgaba conmovedoramente El estudio de Oliver décadas después).

Una habitación con vistas de EM Forster

La película de 1985 de una habitación con vistas. Fotografía: Allstar / Goldcrest Films

La novela Forster de 1908 captura la alegría de escapar del frío Blighty para la exuberante Italia. Las experiencias del ingenio Lucy Honeychurch en Florencia son (veloces Fiats y ruidosas Vespas) poco cambiadas: el impresionante Duomo con su interior oscuro, las orillas del Arno donde camina con George Emerson Y las vistas son más gloriosas desde la colina de Fiesole, donde Lucy cae en una terraza cubierta de violetas y en los brazos de su esposo. Después de una segunda mitad de rodaje principalmente en Surrey, el libro felizmente nos lleva de regreso a Florencia, donde Lucy, de luna de miel, mira por la ventana de la Pensión Bertolini, a cierta vista.

Dirígete a la Florencia de los Medici con esta cautivadora historia de la ardiente Alessandra que se dirige a una ciudad que se ha "encerrado" por el celo del fundamentalista religioso Girolamo. Savonarola Dunant detalla rivalidades, política y drama dentro del palacio familiar, en un vecindario recientemente rico al este del Duomo, cuyos lugareños pueden ejecutar "antorchas en grandes canastas de hierro para iluminar el recién llegados ". Pero en la búsqueda del amor y el arte, la heroína, inusualmente para una mujer joven, también logra recorrer la ciudad en todo su esplendor, crueldad, calor veraniego y … el plaga

Canale Grande, Trieste. Fotografía: Julien Fromentin / Getty Images

Trieste apenas había aparecido en el radar británico en la ciudad antes de este milenio, pero viví allí durante un tiempo como estudiante y me encantó encontrar esta novela ubicada principalmente en Las colinas de piedra caliza al norte de la ciudad. La dramática historia de la Primera Guerra Mundial sobre el amor entre un conductor de ambulancia estadounidense y una enfermera británica nos lleva de Friuli al hospital de Milán, de regreso a Milán. antes y un escape de la película de acción a través de las corrientes del río Tagliamento cerca de Udine, antes de un emotivo final en Suiza. Otra recomendación es que el régimen de Mussolini prohibió el libro.

Suena tan atractivo hoy como lo fue cuando este libro fue publicado en 1922: "Para aquellos que disfrutan de la wistaria y el sol". Pequeño castillo medieval italiano junto al Mediterráneo en alquiler amueblado para el mes de abril. Las mujeres tentadas a deshacerse de la húmeda y triste Gran Bretaña son mayores que Lucy Honeychurch y luchan. "Sería realmente desinteresado irse y estar un poco feliz", dijo uno, "porque volveríamos mucho mejor". Déjese llevar por las descripciones sensuales del castillo, los jardines y los olivares que conducen al mar: "El sol ardía en geranios escarlatas, arbustos y capuchinas en grandes montones, y preocupaciones tan brillantes que parecían quemar … todos superándose a sí mismos en colores vivos y feroces. "

El nombre de la rosa por Umberto Eco

Sacra di San Michele. Fotografía: Alamy

Si condujo desde Turín a los Alpes occidentales, es posible que haya visto un imponente complejo en la cima de una montaña, el Sacra di San Michele. Fue el monasterio benedictino que inspiró la primera novela de Umberto Eco (publicada en 1980 y luego filmada con Sean Connery y Christian Bale), pero para mí, también me recuerda a la famosa abadía de Pomposa, cerca de Ferrara y un cientos de otras pilas medievales. El exitoso y académico escritor transmite brillantemente esculturas y frescos a través de la forma en que sorprenden la mente del joven novato Adso. Esta mezcla de historia y misterio es una forma legible de entrar en los escritos de Eco sobre el amor, el aprendizaje y la búsqueda de significado, mientras evoca los mundos. paisajes antiguos y dramáticos que Italia hace tan bien.

Con cuerpos descubiertos en canales, plazas e incluso en la Ópera La Fenice, la Venecia del comisario Guido Brunetti tiene, algo así como el Oxford del inspector Morse, una tasa sorprendentemente alta de asesinatos intrigantes. Las 29 novelas de detectives de Donna Leon están instaladas en o cerca de la ciudad en la que ha vivido durante décadas y tienen una apasionada base de admiradores en todas partes excepto Italia (nunca se han traducido al italiano). Los amantes de La Serenissima en su región menos turística adorarán esta historia, que se desarrolla en el oscuro clima de febrero, con acqua alta (inundaciones) en la ciudad (como sucedió el otoño pasado). Con la comida aún más importante que la vida y la muerte en Italia, el libro se abre de manera sugerente con la cantante de ópera Flavia en su cocina, cortando cebollas, ajo y tomates. y "dos berenjenas con un fondo gordo".

Vista de la ciudad y el campo, desde Giardini Carducci, Perugia, Umbría. Fotografía: Ian Dagnall / Alamy

Umbría se llamó la nueva Toscana hace 20 años, pero su capital artística y fortificada, Perugia, todavía se subestima, a pesar de los vuelos baratos al aeropuerto de San Francesco d'Assisi. El escritor más vendido Dibdin se trasplantó a la ciudad como profesor de inglés en la universidad en la década de 1980 y, en este documento, su primera novela Aurelio Zen, el detective veneciano, aparece inesperadamente en la ciudad conocida por "chocolates, etruscos, este gran pintor, radios y gramófonos". , Universidad de extranjeros, ropa deportiva ". Podría recomendar todos los 11 libros Zen complejos, satíricos y a veces surrealistas de Dibdin, ya que cada uno está en una parte diferente de Italia: Vendetta en la maravillosa Cerdeña, por ejemplo, o A Long Finish entre los viñedos de Piamonte .

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[ocioenlinea]

Terrorífica y fantástica

La exposición En Casa con mis monstruos de Guillermo del Toro visita el Museo de las Artes

Desde junio el Museo de los Artes (MUSA) acoge la exposición En Casa con mis monstruos de Guillermo del Toro y transforma sus salas en El Laberinto del Fauno, en la covacha de Frankenstein, en la sala de Poe y sobre todo en un pedacito de la imaginación del director tapatío.

En la muestra se encuentran piezas que le han servido de inspiración y otras que acercan al proceso creativo de Del Toro a través de vestuarios, libretas, dibujos, objetos personales y personajes de sus películas.

Raúl Padilla López, presidente de la Fundación de la Universidad de Guadalajara, recuerda que “cada rincón del museo y de la rambla estarán invadidos por objetos, trajes y colecciones del mundo fantástico y onírico que ha poblado la filmografía de Guillermo del Toro” y destacó que Guadalajara será el último lugar en donde se exhibirá por última vez.

Eugenio Caballero, curador de la muestra y director de arte del **Laberinto del Fauno explica que “las piezas de esta exposición están dispuestas en ocho salas que obedecen a tres ejes que se entrecruzan: El primero se refiere a Guillermo como coleccionista: está conformado por piezas de autores que son fuente de inspiración e influencia en su trabajo. El segundo, nos cuenta de su faceta como artista: piezas creadas y diseñadas por él y sus colaboradores para la realización de sus historias y películas. El tercero está compuesto por obras seleccionadas especialmente para esta exposición, en su mayoría de arte mexicano que viven en el imaginario de Guillermo o que temáticamente dialoga con su universo”.

El director de arte y ganador de un Oscar aseguró que “La obra de Guillermo está poblada por personajes singulares, espacios misteriosos y atmósferas densas; sus historias nos muestran que la belleza es muy distinta a lo que creemos y nos conectan con nuestra propia imperfección. Del Toro vive y respira sus historias”.

Estrella Araiza, directora del FICG, leyó las palabras que Guillermo del Toro envió para la última exposición: “La decisión de hacerlo en Guadalajara es obviamente personal. Recuerdo una exhibición de grabados de Piranesi en el Instituto Cultural Cabañas, recuerdo cómo me conmovió a nivel creativo”.

“Esta exposición lleva la misma intención: promover en los artistas jóvenes un amor por las imágenes y recordarles que el estímulo y la creación pueden venir de fuentes de cultura académica o cultura popular; mezclar a Julio Ruelas con Chango García Cabral o a Piranesi con el Santo, otorga validez a la latitud de las influencias con las que tropezamos en la vida y que nos hacen quienes somos. Ojalá y en algún rincón de esta visita encuentren la inspiración en lo monstruoso y la belleza de lo oscuro y lo olvidado”, concluye.

Para generar un recorrido sensorial e inolvidable, se evocan en el MUSA espacios de la casa de Guillermo del Toro; los tapices, recubrimientos y colores acercan al público a la experiencia de recorrer este laberinto, además se utiliza el ambiente sonoro diseñado por el músico y ganador de varios premios de la Academia, Gustavo Santaolalla.                                

La exposición consta de 951 piezas divididas en ocho salas que corresponden a distintas facetas y etapas de la vida de Guillermo del Toro: la infancia; el cuarto de lluvia (Poe y selección de obras originales de concept art de sus películas, así como obras de Julio Ruelas y Paul Julian; la sala victoriana; la sala de magia y ocultismo; la sala de cine comics y pop; la sala de Frankenstein; la sala Los Otros/ Nosotros/ Los Monstruos y la sala de la muerte y el más allá.

La exposición inicia en el Cubo, que está en una carpa que se encuentra en la Rambla Cataluña, a un costado del museo, que cuenta con espacio de paquetería, taquilla y cafetería, allí se encuentran los guías y habrá un pasillo que conduce al museo, La duración aproximada es una hora, visitas guiadas, en grupos de 25 personas.

Las ocho salas se distribuyen en:

Sala Uno. Infancia e inocencia

Las piezas agrupadas en esta sala evocan el universo visual que rodeó a Guillermo del Toro durante su niñez o se relacionan temáticamente con la infancia. Piezas centrales del Laberinto del Fauno se mezclan con arte original de las películas clásicas de animación e ilustraciones para oscuros cuentos infantiles.

Sala Dos. Cuarto de lluvia

En esta sala se encuentra la recreación de un rincón del llamado Cuarto de lluvia que existe en la casa de Guillermo The Bleak House en donde Edgar Allan Poe preside la lluviosa escena. También se encuentra una selección de obras originales de concept art de todas sus películas, así como obras de Julio Ruelas y Paul Julian.

Sala Tres. Victoriana

Guillermo del Toro está profundamente influenciado por la época victoriana. Esta sala lleva al espectador a la atmósfera de este periodo. Cuadros de Arthur Rackham se mezclan con piezas de utilería y vestuarios de la película Crimson Peak y una pieza homenaje al escritor inglés Charles Dickens.

Sala Cuatro. Magia y Ocultismo

Aquí se muestran piezas relacionadas con la alquimia y la magia, utilería de Hellboy y la Invención de Cronos así como arte religioso y popular, destacan la escultura homenaje a H. P. Lovecraft, piezas de José Clemente Orozco y las placas originales de grabados de José Guadalupe Posada y Manuel Manilla alusivas al tema.

Verán también el fantasma de Santi, personaje del Espinazo del Diablo.

Sala Cinco. Cine, cómics y pop

En esta sala se encuentran piezas de Utilería y vestuario de Pacific Rim, La forma del Agua, El Laberinto del Fauno y Hellboy.

Dibujos originales de los principales artistas del cómic dialogan con obras de Abel Quezada, Chango García Cabral y el universo de la lucha libre.

Vemos el puesto de periódicos donde Guillermo compraba sus cómics cuando era niño y esculturas sobre las películas de Ray Harrihausen.

Sala Seis. Frankenstein

Esculturas de gran formato y pinturas de uno de sus monstruos favoritos se combinan con la obra de Diego Rivera, Bernie Wrightson y José María Velasco.

Como en un laboratorio científico, hay expuestas ceras anatómicas, especímenes de laboratorio y muestras patológicas.

Junto con la mandrágora del Laberinto del Fauno está la prótesis que usó Marisa Paredes en El espinazo del diablo.

Sala Siete. Los Otros/ Nosotros/ Los Monstruos

En este espacio encontramos distintas manifestaciones de los monstruos de Guillermo, sumados a estos, encontramos el cuadro de la Bruja de Goitia, grabados de Goya y el guardián de la paz de Siqueiros.

Destacan las esculturas del Hombre Anfibio de La Forma del Agua, los personajes de la película Freaks de Tod Browning y el hombre Elefante.

Sala Ocho. Muerte y más allá

Aquí se muestran obras relacionadas con la vida después de la muerte y con la muerte misma, dibujos y esculturas de los vampiros de Guillermo creados para Blade y The Strain conviven con el cadáver que cargaba Hellboy y con los grabados de Manilla y Posada.

Los infiernos de Wayne Barlowe enmarcan al Hombre Pálido del Laberinto del Fauno.

Las libretas

Dos objetos centrales en la colección de Guillermo son sendas libretas donde él plasma sus ideas que después se convertirán en sus películas. Estas Libretas pueden ser consultadas digitalmente por los asistentes.

EN CASA CON MIS MONSTRUOS

H: L-D, de 10:00 a 18:00 h

Horario para discapacitados: 11:00 y 16:00 h

Clausura: 27 de octubre de 2019

MUSA, Av. Juárez 975, Centro, Guadalajara

Edad mínima: 3 años y edad mínima recomendada: 10 años

Precio: entrada general $180, estudiantes y maestros $150, discapacitados $150. Los boletos están disponibles en ticketmaster y en taquilla (los boletos con descuento sólo se venden en taquilla). Los lunes la entrada es gratis.

Los boletos tienen fecha y horario. Sólo se podrá ingresar a la exposición en el horario marcado; no hay reembolsos ni devoluciones. Se recomienda llegar al menos con una hora de anticipación

http://www.encasaconmismonstruos.com/

 Recomendaciones

·         Llevar ropa y calzado cómodos

·         Comprar los boletos en línea, ya que las filas serán largas

·         Llegar con anticipación de una hora. Las visitas tienen fecha y hora y no hay reembolso del costo del boleto.

·         No llevar cosas ni cargar cosas. Habrá servicio de paquetería, pero no se puede introducir mochilas, carreolas, cámaras profesionales, comida ni bebida.

·         Se puede tomar fotografías con el celular en las zonas que esté permitido

·         Se recomienda revisar las redes sociales y la página oficial, ya que habrá visitas nocturnas y el boleto del museo sirve para ver una función de película en el cineforo (cartelera www.cineforo.udg.mx/)

·         Llevar dinero en efectivo. Habrá área de cafetería y de suvenires.

Gustavo Rodríguez. No.1133. 310519

[calabriawebtvcom]

Quanto vale il guardaroba superchic

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Quanto vale il guardaroba superchic

Otto i mesi di gravidanza che Meghan Markle ha trascorso sotto i riflettori dei media di tutto il mondo. Otto i mesi che hanno voluto sorridente e affabile la futura mamma del primo erede del principe Harry, impeccabile negli outfit premaman che hanno fasciato le forme sempre più morbide della dolce attesa lunga ancora un mese.

Un guardaroba ricchissimo – nel senso di variegato, ma non solo – quello di Meghan Markle, che da quando si è presentata al Galà dei ‘100 Days to Peace’ con un abito blu di Jason Wu che metteva in evidenza il primo accenno di rotondità (era settembre scorso), a quando ha partecipato alla funzione nell’abbazia di Westminster per il Commonwealth Day griffata Victoria Beckham, ha sfoggiato ben 75 outfit, la maggior parte dei quali ben lontani dal concetto di ‘low cost’ che fa tanto amica del popolo.

Ora la duchessa di Sussex è ufficialmente a riposo in vista della nascita del royal baby che dovrebbe avvenire intorno al 21 aprile. E ora che non c’è più nulla da aspettarsi, visto che – salvo sorprese – la prossima volta che ricomparirà gli occhi del mondo avrà in braccio il piccolo, il motore di ricerca Love The Sales ha pensato bene di fare un po’ di conti in tasca alla nobile mammina che per quella serie di abiti sempre sfiorati all’altezza ventre da mani ingioiellate e smaltate avrebbe speso la bellezza di quasi mezzo milione di sterline.

(Meghan e Harry al Commonwealth Day)

Meghan pronta al parto: la conferma di Harry durante una visita ufficiale

Meghan Markle, il guardaroba premaman vale quasi mezzo milione di sterline

Per la precisione, 478.920 sterline (ovvero una media di 6.385 sterline per outfit, pari a 553.036 euro complessivi e a 7.372 euro per outfit) sarebbe il valore degli outfit elegantissimi della moglie di Harry, un terzo del quale è dato dai gioielli debitamente in pendant.

Il meno caro è quello da 24,99 sterline (28 euro), il più costoso ha un valore di 10 mila (11.545 euro): tutti raggiungono un totale che – spiega Love The Sale, pur senza specificare a quale delle tre gravidanze si riferisca – ha superato di oltre sette volte quello della cognata  Kate Middleton.

(Meghan Markle ai Geographic Society Awards indossa un abito di Oscar de la Renta)

Meghan Markle incinta, l’abito più costoso

L’abito più costoso indossato da Markle nel corso di questi mesi è stato creato per lei dalla maison Oscar de la Renta: secondo infatti il Daily Mail, il tulle con uccelli ricamati vale circa 10mila sterline (11.545 euro), le scarpe da sera nere col fiocco di Aquazzura 490 sterline (565 euro), per un totale (gioielli esclusi) di 10.490 sterline (12.100 euro).Tra gli abiti dal costo meno impegnativo, invece, ci sono stati il vestito a pois di & Other Stories (79 sterline, indossato durante il viaggio in Australia e Nuova Zelanda) e il tubino di H&M da andato sold out in tutto il mondo nel giro di 24 ore.

Meghan Markle ‘spendacciona’: “Dovrebbe imparare la differenza tra un reale e una celebrità”

Meghan Markle e gli abiti premaman: chi paga?

I brand che con le loro creazioni hanno contribuito a rendere la royal mummy bellissima, elegantissima, raffinatissima hanno ovviamente beneficiato dell’effetto Meghan, considerando il desiderio di emulazione (tante volte fermo all’intenzione di un sogno irrealizzabile, ché pochi alla fine si possono permettere gli stessi abiti) dei fan della duchessa corsi anche solo ad informarsi su marchi e stilisti. Ma sbaglia chi pensa che siano gli stessi designer a fornire ai reali i propri prodotti per avere un generoso tornaconto in pubblicità.

I membri della famiglia reale inglese, infatti, non possono accettare abiti dagli stilisti come qualsiasi star, per cui devono pagarli attingendo dai propri conti personali, proprio come i comuni clienti di un negozio qualsiasi.

Il “gruzzoletto” alleggerito da cotanta spesa è quello della Markle e di Harry, dunque.. E in un sussulto di fantasiosa visione, adesso, ci piace immaginare così il futuro papà, con la faccia attonita mentre consulta l’estratto conto, si mette le mani nei capelli e sospira…

[claudiodangelo59]

OGGI, 30 AGOSTO, ITALIANO RICORDA…

2014

STORIA DELL’ESERCITO ITALIANO

MUORE A BOLZANO A 94 ANNI IL GENERALE DEI PARACADUTISTI

FERRUCCIO BRANDI

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE

NELLA BATTAGLIA DI

EL ALAMEIN (1942),

NEL 1979 PADRINO DEL GIURAMENTO DEL

160° CORSO “PATRIA E DOVERE” DELL’ACCADEMIA MILITARE DI MODENA.

Il Generale Ferruccio Brandi è stato un Generale italiano dei Paracadutisti, già distintosi come Ufficiale durante la seconda guerra mondiale, dove meritò la Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Tra il 1969 e il 1973 fu il Generale Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Nacque a TRIESTE il 9 novembre 1920 figlio di Oscar e Virginia Malusà, e mentre era iscritto alla facoltà di economia e commercio dell'Università di TRIESTE, nel 1938 si arruolò come volontario nel Regio Esercito, in qualità di Allievo Ufficiale di complemento.

Nell'aprile 1939 fu promosso Aspirante, assegnato al 152º Reggimento fanteria "Sassari", venendo promosso al grado di Sottotenente nell'ottobre dello stesso anno.

Trattenuto in servizio attivo, nel 1940 frequentò il corso di paracadutismo a TARQUINIA, al termine del quale viene assegnato come Comandante del III° Plotone, 6ª Compagnia, II Battaglione del 187° Reggimento Paracadutisti.

Al seguito della Divisione Paracadutisti "Folgore" viene trasferito in AFRICA SETTENTRIONALE ITALIANA, dove combatte durante la BATTAGLIA di EL ALAMEIN.

Si distinse nei combattimenti di DEIR el MUNASSIB e QUOTA 187 (22 - 24 ottobre 1942) rimanendo gravemente ferito il giorno 24, colpito al volto da un proiettile di mitragliatrice.

Catturato dai britannici nel corso dei combattimenti, al termine della degenza presso il 9º Ospedale Generale del IL CAIRO fu trasferito in un campo di prigionia, rientrando in ITALIA nel marzo 1945 per continuare le cure.

Riprese a studiare ottenendo la Laurea in Economia e Commercio nel 1947, rientrando in servizio attivo presso l'Esercito Italiano nel marzo 1950, assegnato al 182º Reggimento fanteria "Garibaldi" in qualità di Capitano in servizio permanente effettivo.

Nel 1953 prese servizio presso il Comando Forze Interalleate Sud Europa, frequentando successivamente i corsi della Scuola di Guerra e dell'Istituto Stati Maggiori Interforze.

Nel 1963, mentre ricopriva l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata di fanteria "Avellino", viene trasferito a domanda, a PISA per ricoprire l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata Paracadutisti allora in fase di costituzione.

Tra il 1964 e il 1965 continuò a ricoprire tale incarico mentre il Comando della Brigata Paracadutisti veniva trasferito a LIVORNO.

Tra il 1966 e il 1967 ricoprì l'incarico di Comandante della Scuola Militare di Paracadutismo di PISA, e tra il 1968 e il 1969 quello di Comandante del 1º Reggimento Paracadutisti a LIVORNO.

Tra il 1969 e il 1973 fu Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Nel novembre del 1971 prende parte all'aviolancio durante la sciagura della MELORIA, occupandosi poi della pietosa opera di recupero delle salme e all'assistenza dei familiari delle vittime.

L’8 aprile 1979 presenziò in Piazza Roma a MODENA alla cerimonia di Giuramento del 160° Corso “Patria e Dovere” dell’Accademia Militare come PADRINO del CORSO in rappresentanza dell’Istituto del Nastro Azzurro.

Dopo essersi congedato nel 1983 ricoprì ancora alti incarichi, come quello di Commissario per le Onoranze dei Caduti in Guerra e Presidente Onorario dell'Associazione Paracadutisti in congedo, fino a raggiungere il grado di Generale di Corpo d'Armata.

Si spense a 94 anni a BOLZANO il 30 agosto 2014 lasciando la moglie signora Frieda Fischnaller.

Era stato decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

“Comandante di plotone paracadutisti, attaccato da preponderanti forze corazzate, rincuorava ed incitava col suo eroico esempio i dipendenti a difendere a qualsiasi costo la posizione affidatagli. Sorpassato dai carri, raccolti i pochi superstiti, li guidava in furioso contrassalto, riuscendo a fare indietreggiare le fanterie avversarie seguite dai mezzi corazzati. Nuovamente attaccato da carri, con titanico valore, infliggeva ad essi gravi perdite ed, esaurite le munizioni anticarro, nello estremo tentativo di immobilizzarli, si lanciava contro uno di questi e con una bottiglia incendiaria lo metteva in fiamme. Nell’ardita impresa veniva colpito da raffica di mitragliatrice che gli distaccava la mandibola; dominando il dolore si ergeva fra i suoi uomini, e con la mandibola penzolante, orrendamente trasfigurato, con i gesti seguitava a dirigerli, e ad incitarli alla lotta, tra fondendo in essi il suo sublime eroismo. Col suo stoicismo e col suo elevato spirito combattivo salvava la posizione aspramente contesa e, protraendo la resistenza per più ore, oltre le umane possibilità, s’imponeva all’ammirazione dello stesso avversario. I suoi paracadutisti, ammirati e orgogliosi, chiesero per lui la più alta ricompensa. El Munassib (Africa Settentrionale), 24 ottobre 1942” (DPR 11 aprile 1951)

[paoloxl]

Sciopero a Ryanair: personale a terra. L'ipocrisia della politica, invece, sempre in alta quota Lo sciopero a Ryanair e l'ipocrisia di Poletti, Calenda & Delrio Per la giornata del 15 Dicembre è stato indetto uno sciopero del trasporto aereo che interesserà anche Ryanair. I giornali già parlano di un “Venerdi nero” per il trasporto in arrivo. La compagnia low-cost irlandese porta avanti da sempre una politica di non dialogo con i propri dipendenti. Negli anni è riuscita ad evitare la formazione di un’organizzazione sindacale e la firma di un contratto nazionale, potendo così approfittare del lavoro degli equipaggi e del personale di terra. La politica aziendale è durissima, i contratti sono fumosi e non garantiscono diversi diritti base del mondo del lavoro. Come sottolinea lo stesso personale di volo, lo sciopero di domani non ha come obiettivo l’aumento di retribuzione, ma il riconoscimento sindacale e la spinta ad una formulazione e firma di un contratto nazionale comune. Determinante sarà la partecipazione di steward e hostess che non hanno mai preso parte a vertenze lavorative. Lo sciopero non sarà solo Italiano, anche i lavoratori di Ryanair di Irlanda, Germania e Portogallo hanno lanciato una giornata di astensione dal lavoro. I vertici di Ryanair per scoraggiare la partecipazione allo sciopero hanno inviato una lettera, firmata dal capo del personale Eddie Wilson, a tutti gli equipaggi italiani, in cui viene detto chiaramente che chi prenderà parte all’agitazione subirà delle ritorsioni sullo status del proprio posto di lavoro. I provvedimenti che la compagnia ipotizza sono: il cancellamento della turnazione 5/3 (5 giorni lavorativi e tre di riposo), degli aumenti di stipendio, dei trasferimenti richiesti e delle promozioni. La lettera ha causato critiche a Ryanair da parte sia dei sindacati che delle istituzioni e di quasi tutti i partiti politici; sul ruolo e sulle dichiarazioni di questi torneremo a breve. La vicenda della compagnia low-cost si inserisce nel tracciato della nuova politica di gestione del lavoro che è stata inaugurata nell’ultimo decennio, sia per merito della crisi economica, sia per l’appoggio ricevuto dalle riforme degli stati europei del mercato del lavoro (es. il Jobs Act in Italia e Loi Travail in Francia). Interessanti, in questo senso, sono le dichiarazioni Michael O’Leary, amministratore delegato dell’azienda, che sostiene con estrema tranquillità che loro non violano nessuna legge europea sul lavoro e che anzi semplicemente la applichino. Attraverso un complesso meccanismo di smembramento dei contratti, di creazione di holding interinali terze e all’appoggio di paradisi fiscali, come nel caso dei big dell’informatica come Apple e Google, la multinazionale riesce ad eludere il fisco degli stati europei e di pagare pochissimo per i contratti dei propri lavoratori, che raramente sono dipendenti diretti dell’azienda. La scorsa estate un centinaio di piloti aveva abbandonato proprio per quest’ultimo motivo l’azienda, questi erano, e sono a tutt’oggi, costretti ad aprire una partita iva in Irlanda per ricevere non una busta paga, ma dei “rimborsi spese” per la durata dei voli e per la propria prestazione lavorativa. Ryanair è la più grossa compagnia aerea a basso costo d’Europa ed è in continua crescita, come del resto tutto il mercato del trasporto aereo. Ma da questa crescita economica, che si inserisce in un più grande quadro generale di ripresa delle economie occidentali, chi ci guadagna? La domanda è essenziale per comprendere appieno la risposta così arrogante della multinazionale ai suoi equipaggi. Ci guadagnano loro. Intendendo per loro, ovviamente, i gruppi dirigenti, i fondi di investimento e gli istituti finanziari. La ripresa non sta comportando in alcun modo un aumento delle retribuzioni e quindi delle condizioni di vita di chi non detiene grossi capitali economici. Chi parla di ricadute a cascata non fa che cercare di mascherare quella che è palesemente solo ed esclusivamente una ripresa dei profitti. Sull’onda di questo rilancio e grazie allo sblocco normativo permesso dalle riforme del lavoro, le grosse multinazionali sanno di avere il coltello dalla parte del manicopoiché sono ora in grado non solo di ricattare i dipendenti ma di mettere in scacco intere economie. Qualcosa che dovrebbe far riflettere, anche, sulle tanto decantate opportunità della “turistificazione” delle nostre città, in particolare del Meridione, dal momento che il turismo rappresenta e sempre di più rappresenterà un asse di sviluppo strategico sui cui stanno invastendo le élite politico-imprenditoriali del nostro paese ("Facciamo del Sud una gigantesca Sharm El Sheik" Oscar Farinetti dixit). Veniamo dunque a queste tanto gridate e tuonate ire di esponenti del governo e dei partiti. Siamo sotto elezioni e la politica sa perfettamente qual è la condizione sociale del paese, non ci si può più permettere sparate come quelle sullo sciopero della logistica del 16 Giugno. Soprattutto per il Pd e i partitucoli “di sinistra” a lui affini che rischiano di prendere l’ennesima batosta elettorale, mantenere i toni degli scorsi mesi sul mondo del lavoro rischierebbe di essere non controproducente ma delirante. Dunque una spazzata, una bella riverniciatura ed ecco che risbucano fuori dall’armadio i paladini del lavoro onesto e dello sciopero, ovviamente quello inserito all’interno dello spazio legalitario. Ma sono le loro stesse dichiarazioni a mettere in luce la strumentalità con cui viene affrontata la questione Ryanair. Polettis’insorge a difesa del diritto di sciopero, facendo finta di non vedere che a Ryanair si stanno mobilitando CONTRO la contrattazione aziendale e lo smantellamento del contratto nazionale ossia esattamente contro gli interventi legislativi di cui si è fatto sistematicamente promotore lui e il Partito democratico, che porta ormai da anni avanti una battaglia culturale ancor prima che politica per il decentramento dei rapporti sindacali quando non per il rapporto diretto tra azienda e dipendenti, diventati cosi sempre più isolati e ricattabili. Il ministro dei trasporti Delrio parla invece di “inaccettabile minaccia” da parte dell’azienda. Ma come? Non era lui che aveva chiuso l’anno scorso con la vergognosa marchetta in cui diceva, testuali parole, “salutiamo positivamente il piano industriale 2017 di Ryanair, che permette più voli, più opportunità al turismo e soprattutto più occupazione”? Arriva poi il ministro dello sviluppo economico Calenda: “Non è un mio ambito di responsabilità – dichiara - ma ritengo che si debba intervenire. Non si può stare sul mercato prendere i vantaggi e non rispettare le regole”. Ecco questo è il punto, il motivo per cui i ministri si sentono offesi e traditi, Ryanair prende almeno 80 milioni di euro di finanziamenti all’anno da ciascun aeroporto (che sono in gestione a gruppi pubblici quindi dello Stato) in cui ha il proprio hub, per garantire la propria presenza e i collegamenti nazionali ed europei. In un concatenarsi di dichiarazioni di esponenti di governo in cui sembra si faccia a gara a chi riesce ad apparire il più intransigente, nessuno sembra voler assumersi la responsabilità materiale sia di affrontare direttamente i vertici della multinazionale irlandese, sia dell’approvazione del JobsAct, legge che ha dato il via definitivo alla “liberalizzazione” del mercato del lavoro. D’altronde serve ricordare che chi lo ha formulato, scritto ed approvato sono le medesime persone e formazioni politiche oggi al governo? Lo sciopero di domani si sta delineando come uno dei punti di scontro nel dibattito politico verso le elezioni della primavera, verrà messo in piedi il solito finto teatrino degli integerrimi politici che non accettano le imposizioni di grossi gruppi aziendali salvo poi, quando il caso si sgonfierà e lo scoop giornalistico passerà, ritornare a varare leggi che permettono la gestione aziendale come quella di Ryanair e anzi finanziarle per fare in modo che concedano la loro presenza nel mercato italiano. Come se fosse uno sforzo così difficile e oneroso entrare in una economia sconquassata dalla crisi economica e che promette lauti profitti economici! Ciò che veramente è interessante, al di là del solito vergognoso show delle istituzioni, è lo sciopero in sé e le ricadute che esso può avere nel panorama delle lotte del mondo del lavoro.  Come prima dicevamo l’adesione di soggetti nuovi alle agitazioni lavorative può rappresentare uno scatto in più. Le vertenze degli ultimi mesi si stanno verificando sempre più spesso nelle grosse aziende e multinazionali, smascherando la retorica su tecnologia, innovazione & futuro e mettendo in luce lo sfruttamento umano di cui questi giganti si avvalgono per permettere il loro funzionamento

[estudiodedecoracion]

Philippe Starck

Philippe Starck. Diseñador industrial, de mobiliario y productos.

Philippe Starck, Philippe Patrick Starck (1949, París) es un diseñador industrial francés reconocido mundialmente desde el comienzo de su carrera, en la década de 1980, por sus interiores y muebles, productos, diseño industrial y arquitectura.

Es actualmente uno de los más famosos diseñadores / arquitectos, y también uno de los más mediáticos, de nuestro tiempo.

Sus diseños se pueden encontrar en una gran variedad de utensilios, muebles, interiores y edificios; la productividad y la originalidad de sus ideas lo colocan en la cima de la escena actual. Es el ejemplo prototípico de diseñador estrella.

Philippe Starck es hijo de un ingeniero aeronáutico y estudió en la École de Nissim de Camondo en París.

Starck se define a sí mismo como autodidacta y en 1968 fundó con 19 años de edad su primera empresa, que produjo objetos hinchables.

En 1969 Philippe Starck se convirtió en director artístico del sector de mobiliario de la firma Pierre Cardin.

En 1974 se estableció en los Estados Unidos y dos años más tarde volvió a París. Su fama surgió en estos años setenta y ochenta por el diseño de interiores de bares y locales de ocio nocturno en París. Así proyectó su primer night club, La Main Bleu, y el local nocturno Les Bains-Douches.

En 1979, mientras trabajaba para Adidas, Starck creó su primera empresa de diseño industrial, Starck Product -que después de la novela de Philip K. Dick cambió de nombre a Ubik– y comenzó a trabajar con fabricantes italianos como Driade; Alessi; Kartell, e internacionales como Drimmer de Austria, y Vitra en Alemania.

En 1983, el presidente francés François Mitterrand, por recomendación de su Ministro de Cultura, Jack Lang, eligió a Starck para renovar los apartamentos privados del presidente en el Palais de Élysée.

Al año siguiente diseñó el interior del Café Costes en París, que causó un grandísimo impacto a mediados de los años 80, y se encargó de los interiores del Caffé Manin en Tokio.

Con el paso del tiempo la producción de Philippe Starck se ha ampliado para incluir muebles, decoración, arquitectura, mobiliario urbano, industria (turbinas eólicas, cabinas fotográficas…), accesorios de baño, cocinas, revestimientos de suelo y paredes, iluminación, electrodomésticos, equipo de oficina como grapadoras.

Utensilios diversos, juguetes, cristalería (botellas de perfume, espejos…), diseño gráfico y publicación, incluso alimentos (pasta Panzani, Yule Logs para Lenôtre & Frey…), y vehículos para la tierra, Mar, aire y espacio (bicicletas, motos, yates, aviones…).

Durante los últimos treinta años Philippe Starck ha estado diseñando hoteles en todo el mundo, y ha trabajado para democratizar los llamados hoteles “de diseño“, hoteles de calidad, impactantes por su estética pero accesibles por su precio.

Comenzó con la decoración de los interiores del Hotel Royalton (1988) de Nueva York, que fue una revolución y un referente en su momento; el Paramount en Nueva York, que ofrecía habitaciones a 100 dólares la noche, convirtiéndose en un clásico en su género; el Delano en Miami (1995); el Mondrian en Los Ángeles, y el St Martin’s Lane en Londres (1999), por nombrar sólo algunos.

Los edificios de Starck, aunque muchos de ellos están dedicados a oficinas, se salen de los parámetros que tenemos establecidos para tal fin y son contagiosamente vitales. Así, los edificios que él diseñó en Japón, a partir de 1989, fueron contra el compendio de formas tradicionales.

El primero, Nani Nani, para Rikugo en Tokio, es una estructura antropomórfica, revestida de un material vivo como el cobre que evoluciona con el tiempo. La tesis es : el diseño debe ocupar su lugar dentro del ambiente de trabajo pero sin afectarlo. Un objeto debe servir a su contexto y formar parte de él.

Un año más tarde diseñó el Asahi Beer Hall, más conocido como La Fiamma, para la empresa Asahi también en Tokio, con una escultural llama dorada como remate de su cubierta.

En 1991 participó junto con Alessandro Mendini en la construcción del Groningen Museum, y en 1992 construyó el edificio de oficinas Le Baron Vert en Osaka para Meisei y se ocupó de una serie de residencias particulares, como Lemoult (París), L’Angle (Amberes), y 18 Maisons de rapport en Los Ángeles.

En Francia diseñó la ampliación de la Escuela Nacional Superior de Artes Decorativas (ENSAD) en París (1998).

Además se ocupó del diseño de interiores de los restaurantes Teatriz y de Ramses en Madrid, y también fue el responsable por ejemplo de la decoración del restaurante Bon en Moscú.

De los proyectos más recientes en España, realizó La Alhondiga en Bilbao, que es un centro cultural y de ocio de 43.000 metros cuadrados que se inauguró en 2010.

Starck, que ama los barcos y el mar, diseñó la nueva infraestructura para el puerto de Port Adriano en la bahía suroeste de Palma de Mallorca, inaugurado en 2012 y fue también el director artístico del interior. También diseñó el yate de Steve Jobs, “Venus”, que se botó en octubre de 2012.

En noviembre de 2012, Starck publicó su primer libro de entrevistas “Impression d’Ailleurs“, con Gilles Vanderpooten. En él, expresa su visión de los desafíos que vamos a vivir en el mundo por venir -la ecología, la solidaridad, la juventud, la ciencia- y, como humanista que es, sugiere formas en las que podemos enfrentarlos/confrontarlos.

Philippe Starck fue el primer diseñador que participó en las charlas de TED (tecnología, hospitalidad y diseño).

Junto a su trabajo, Philippe Starck se asoció con Mustache Bikes para diseñar una cartera de cuatro e-bikes (M.A.S.S. Lodo, ​​Asfalto, Arena y Nieve) que utilizan un motor eléctrico de Bosch.

Starck ayudó a diseñar el Xiaomi Mi MIX smartphone, que destaca por tener una 6.4 “superficie de pantalla entera“.

Múltiples y exitosas creaciones a nivel mundial han reafirmado su fama e inconfundible estilo minimalista y funcionalista/moderno. Y con los años sus obras han ido evolucionando hacia un humanismo extremo y un profundo respeto por la naturaleza.

Philippe Starck está fascinado por la eficiencia de los métodos de producción actuales que hacen posible la creación de muebles y objetos de bajo costo.

Su concepto de “diseño democrático” lo llevó a centrarse en los bienes de consumo producidos en masa en lugar de piezas únicas, buscando maneras de reducir los costos y mejorar la calidad de los bienes para el mercado de masas.

A través de su concepto de diseño democrático, Starck ha hecho campaña para conseguir objetos bien diseñados que no estén sólo dirigidos a rentas con niveles elevados de ingresos.

Philippe Starck ha expresado este planteamiento como un ideal utópico, pero él se acercó en la práctica a esta utopía al aumentar las cantidades de producción de algunos de sus diseños para recortar costos.

Una de las formas en las que Philippe Starck ha ahorrado para que el público tenga más fácil acceso a sus piezas es su línea de muebles de plástico para Karttel, que produce piezas como la silla Louis y Victoria Ghost, de las que se han vendido más de un millón de unidades.

A veces los mensajes políticos subversivos también se pueden encontrar en sus proyectos, como por ejemplo la lámpara Gun para Flos (2005), o las lámparas que imaginó con la artista americana Jenny Holzer, también para Flos/Baccarat (2009), en las que se incluyen textos móviles como si fueran panales electrónicos inteligentes de luces leds.

Con preocupaciones medioambientales y ecológicas, creó a finales de los años 1990 el catálogo Good Goods con La Redoute, y también fundó AOA, una empresa de alimentos orgánicos.

Sus últimos diseños ecológicos son el coche eléctrico V + Volteis; o la bicicleta Pibal para la ciudad de Burdeos.

Posee innumerables premios y reconocimientos, en Francia, los Estados Unidos e Italia como Creador del Año; Gran Premio del Diseño Industrial; Oscar del Diseño; Comendador de las Artes y Letras; Compas de Oro, y otros.

Su obra se encuentra en muchas de las colecciones de museos europeos y americanos, entre los que se encuentra el Museo Nacional de Arte Moderno (al que ha donado varias piezas, en particular prototipos) de París; el Museo de las Artes Decorativas también de París; el MOMA y el Museo de Brooklyn en la ciudad de Nueva York; en el Vitra Design Museum de Basilea, y el Museo del Diseño de Londres.

Más de 660 de sus diseños fueron inventariados en colecciones públicas francesas en el año 2011.

Philippe Starck (pág. web).

Philippe Starck y su silla “Victoria Ghost” para Karttel.

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B

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Benjamin Hubert

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C

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Charles Rennie Mackintosh

Charles y Ray Eames

Claudio Colucci

D

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E

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F

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G

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H

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J

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K

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Kelly Wearstler

Kiki Van Eijk

Konstantin Grcic

L

Le Corbusier

Lex Pott

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Lucas Muñoz Muñoz

Ludovica y Roberto Palomba

M

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Maarten Van Severen

Marc Newson

Marcel Breuer

Matali Crasset

Matteo Thun

Mattia Bonetti

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Michael Anastassiades.

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N

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Nendo

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O

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Ora Ïto

OS and OOS

P

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Paolo Lomazzi

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Patrick Norguet

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Q

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R

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S

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T

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U

Ueli y Susi Berger

UUfie

V

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Vincenzo de Cotiis

Vladimir Kagan

Von Pelt

W

William Plunkett

William Sawaya

X

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Xavier Mañosa

Y

Yrjo Kukkapuro

Yves Béhar

Z

Zaha Hadid

Zanuso

from http://decorador.online/disenadores-destacados/philippe-starck/

[memecineastaypierre]

Usted no quiere perder estos 10 secuencias de películas que salen en 2018 Mani 15 de agosto de 2017 Hollywood Gossip , Noticias de la película Deja un comentario 9 Vistas Este año, muchos espectadores y fanáticos se sintieron decepcionados con tantos fracasos de taquilla como Power Rangers, Life, Ghost In The Shell, Baywatch e incluso el Rey Arturo de Guy Ritchie : Legend of the Sword . Estas películas de gran presupuesto no logró impresionar a la audiencia y algunos incluso no podían recuperar su costo. Todavía hay un buen número de buenas películas programadas para salir este año como Annabelle: Creación , TI, Liga de la Justicia y Star Wars: The Last Jedi para que pueda decir que 2017 no ha sido una decepción completa. Pero 2018, por otro lado, ya está buscando realmente impresionante y está alineado con algunas de las secuelas de películas más esperadas (PARCELAS EXPLICADAS) que simplemente no puede permitirse perder. 10. Misión Imposible 6 Misión Imposible 6 VHN En primer lugar, es Misión Imposible 6. Tom Cruise hará su regreso como imparable, Ethan Hunt junto a Ving Rhames , Simon Pegg , Rebecca Ferguson y Alec Baldwin . Hombre de Acero el actor Henry Cavill se unirá a la franquicia y, posiblemente, asumir el papel de Jeremy Renner que no irán apareciendo en MI: 6 como que va a ser ocupados de disparo Vengadores 4 . Si piensas que Mission Impossible 5 - Nation Rouge tiene algunas acrobacias locas, Cruise es, según se informa, va a empujar los límites aún más y está listo para realizar el truco más peligroso de su vida en Misión Imposible 6. La película está programada para llegar a los cines 27 de julio de 2018. 9. Bumblebee Película Transformers spin off, la película Bumblebee finalmente está sucediendo. Paramount Pictures hizo el anuncio oficial a principios de este mes y también reveló que la película será encabezada por la WWE Superstar John Cena y el talentoso Hailee Steinfeld . Bumblebee película se establece en 1987 y tiene lugar antes de los acontecimientos de la actual franquicia Transformers . Esta vez, el director Travis Knight ( Coraline, Kubo y las dos cuerdas ) dirigirá la película en lugar de la franquicia regular Michael Bay, que servirá como productor ejecutivo junto al legendario Steven Spielberg . El resto de los miembros del reparto son también nuevos a la licencia y la trama parece interesante también. La película de Bumblebee se estrenará el 21 de diciembre de 2018. 8. X-Men: Los nuevos mutantes X-Men: Se dice que los Nuevos Mutantes reinician la franquicia multimillonaria de X-Men . Como el título sugiere, la película introducirá nuevos mutantes a la franquicia de X-Men cada vez mayor . Naturalmente, algunas caras frescas han sido llevadas a bordo, incluyendo la estrella de Mais de los Juegos de Tronos Maisie Williams , la estrella de Split Anya Taylor-Joy y la Reina del Sur , Alice Braga . Hay rumores de que James McAvoy, que interpreta al profesor X en la franquicia X-Men , puede aparecer en este reinicio junto con algunos de los X-Men: estrellas del Apocalipsis, pero aún no es oficial. La película está programada para su lanzamiento el 13 de abril de 2018 . 7. Los Increíbles 2 Los fans han estado exigiendo la secuela de la exitosa película de animación de Pixar Los Increíbles (2004) por un largo tiempo. Finalmente, The Incredibles 2 saldrá el 15 de junio de 2018 , después de una brecha de 14 años. La familia de superhéroes va a tener la voz original más de fundición a saber Craig T. Nelson como el Sr. Increíble, Holly Hunter como Elastigirl y Samuel L. Jackson como Frozone. Asegúrese de marcar sus calendarios. 6. Mary Poppins vuelve Emily Blunt volverá como la enigmática y mágica niñera, Mary Poppins una vez más en el musical Mary Poppins Returns. La película está ambientada en la depresión de la década de 1930 en Londres. Los niños han crecido y después de que la familia de Banks pasa por una pérdida personal, la niñera vuelve a sus vidas. Ella utiliza sus habilidades mágicas de una manera única con el fin de establecer la familia en el camino correcto y próspero. Mary Poppins Returns será lanzado el día de Navidad de 2018 . 5. Cincuenta sombras liberadas La tercera y última película de la franquicia de Fifty Shades se estrenará el 9 de febrero de 2018 . Anastasia ( Dakota Johnson ) y Christian ( Jamie Dornan ) son una pareja ahora y viven felices juntos, pero las cosas toman un giro para peor cuando el pasado de Christian vuelve y devasta a Anastasia. 4. Bestias fantásticas y dónde encontrarlas 2 El ganador del Oscar, Eddie Redmayne, volverá a aparecer como Newt Scamander en la serie sin título Fantastic Beasts y Where to Find Them . Esta vez, Scamander unirá fuerzas con un joven Albus Dumbledore con el fin de frustrar los planes malvados de Gellert Grindelwald ( Johnny Depp ) en 1920 en París. El guión ha sido escrito por nada menos que por la fenomenal J. K Rowling . Asegúrese de revisar esta película el 16 de noviembre de 2018 . 3. Mundo jurásico: Reino caído La quinta entrega de la exitosa franquicia Jurassic Park llegará a los cines el 22 de junio de 2018 y se titula Jurassic World: Fallen Kingdom. Los actores Chris Pratt (Owen) y Bryce Dallas Howard (Claire) del éxito de los años 2015, Jurassic World volverán a interpretar sus papeles. Según se informa, los actores James Cromwell (The Green Mile, Babe) y Justice Smith (The Get Down) también serán presentados en roles no revelados. 2. Deadpool 2 Ryan Reynolds ' Deadpool 2 hará su camino a los cines de todo el mundo en 1 de junio de, 2018 . Con la adición de los nuevos personajes de Marvel, Domino (Zazie Beetz) y Cable (Josh Brolin), es seguro decir que Deadpool 2 va a ser más grande y más dinero que el primero. Recientemente, la trágica noticia de la muerte de una mujer del doblez de Deadpool 2 que duplica para Zazie Beetz vino del conjunto de Vancouver de la película. La producción se ha detenido comprensiblemente, por ahora, sin embargo, según Fox, el lanzamiento de la película no será pospuesto. 1. Los Vengadores: Infinity War Sin lugar a dudas, la película más esperada de 2018, Avengers: Infinity War llegará a los cines el 25 de abril de 2018. Según los directores, Anthony y Joe Russo, Avengers: Infinity War contará con casi 70 personajes y remodelará la MCU como la conocemos. Naturalmente, Marvel está manteniendo la trama de Avengers: Infinity War un secreto muy bien guardado, pero hay rumores de que varios personajes principales morirán mientras luchan contra el más poderoso villano de Marvel, Thanos ( Josh Brolin ) . No sólo eso, el jefe de desarrollo visual de Marvel, Ryan Meinerding recientemente publicó un cartel que revela a Steve Rogers (Chris Evans) como Nomad y Blonde Black Widow. Hay un montón de otras grandes películas programadas para gracia de la gran pantalla en 2018. Háganos saber qué película está emocionado por la mayoría y estar atento a más y más recientes noticias de Hollywood. @MEMEIMSORRYy

[herretes]

Cálculos del organismo dan cuenta de que los alimentos sufren un aumento diario de 1,20%, mientras que la canasta básica familiar sube cada día 1,33%, porcentaje similar a la inflación anual de Ecuador.

Al margen de la bizantina discusión de si Venezuela cayó o no en hiperinflación, las estadísticas del Cendas apuntan a una escalada de precios tan perniciosa como la vivida en 2016 y prevé que al cierre de este año la canasta alimentaria familiar alcanzará los 3,17 millones de bolívares.

“Estamos previendo un escenario muy negativo de repetirse la tendencia del año pasado”, dijo Oscar Meza, director del Centro de Documentación y Análisis Social (Cendas) de la Federación Venezolana de Maestros durante su intervención en el foro que sobre dolarización de la economía organizó Cedice Libertad.

De acuerdo con sus estimaciones, los diferentes aumentos que decretará el Ejecutivo elevarán el salario mínimo a unos 100 mil bolívares, monto que se diluirá por efecto de la inflación y hará necesario invertir 31,7 salarios básicos para cubrir los costos de alimentación de una familia promedio de cinco miembros.

Recordó que mientras en 1990 apenas se necesitaban 2,24 salarios mínimos para adquirir los nutrientes esenciales para la familia, al cierre de 2016 se requerían más de 20 salarios, mientras que para cubrir la canasta básica se precisan 27,4 salarios al monto actual.

De igual manera, estima que este año el bono de alimentación se elevará por encima de 233.300 bolívares, con lo cual el sueldo nominal del trabajador ascendería a 333.300 bolívares, lo que apenas alcanzaría para cubrir 10,5% del costo de la canasta alimentaria.

El Cendas prevé que la canasta básica familiar (que incluye servicios) se ubique por encima de los Bs 6,3 millones si el cálculo se realiza con base en los indicadores adoptados por la Comisión Económica para América Latina y el Caribe (Cepal).

Meza indicó que al día de hoy los alimentos sufren un incremento diarios de 1,2%, mientras que la canasta básica familiar sube 1,33% cada día, “el mismo nivel de inflación que tiene Ecuador al año”, dijo.

El Interés

La entrada Cendas prevé que canasta alimentaria alcance Bs 3,17 millones este año aparece primero en Noticias Diarias de Venezuela.

[claudiodangelo59]

OGGI, 30 AGOSTO, ITALIANO RICORDA…

2014

l’Accademia Militare racconta….

MUORE A BOLZANO A 94 ANNI IL

GENERALE DEI PARACADUTISTI

FERRUCCIO BRANDI

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE

NELLA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN (1942),

NEL 1979 PADRINO DEL GIURAMENTO DEL

160° CORSO “PATRIA E DOVERE”

DELL’ACCADEMIA MILITARE DI MODENA.

Il Generale Ferruccio Brandi è stato un Generale italiano dei Paracadutisti, già distintosi come Ufficiale durante la seconda guerra mondiale, dove meritò la Medaglia d'Oro al Valor Militare a vivente.

Tra il 1969 e il 1973 fu il Generale Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Nacque a TRIESTE il 9 novembre 1920 figlio di Oscar e Virginia Malusà, e mentre era iscritto alla facoltà di economia e commercio dell'Università di TRIESTE, nel 1938 si arruolò come volontario nel Regio Esercito, in qualità di Allievo Ufficiale di complemento.

Nell'aprile 1939 fu promosso Aspirante, assegnato al 152º Reggimento fanteria "Sassari", venendo promosso al grado di Sottotenente nell'ottobre dello stesso anno.

Trattenuto in servizio attivo, nel 1940 frequentò il corso di paracadutismo a TARQUINIA, al termine del quale viene assegnato come Comandante del III° Plotone, 6ª Compagnia, II Battaglione del 187° Reggimento Paracadutisti.

Al seguito della Divisione Paracadutisti "Folgore" viene trasferito in AFRICA SETTENTRIONALE ITALIANA, dove combatte durante la BATTAGLIA di EL ALAMEIN.

Si distinse nei combattimenti di DEIR el MUNASSIB e QUOTA 187 (22 - 24 ottobre 1942) rimanendo gravemente ferito il giorno 24, colpito al volto da un proiettile di mitragliatrice.

Catturato dai britannici nel corso dei combattimenti, al termine della degenza presso il 9º Ospedale Generale del IL CAIRO fu trasferito in un campo di prigionia, rientrando in ITALIA nel marzo 1945 per continuare le cure.

Riprese a studiare ottenendo la Laurea in Economia e Commercio nel 1947, rientrando in servizio attivo presso l'Esercito Italiano nel marzo 1950, assegnato al 182º Reggimento fanteria "Garibaldi" in qualità di Capitano in servizio permanente effettivo.

Nel 1953 prese servizio presso il Comando Forze Interalleate Sud Europa, frequentando successivamente i corsi della Scuola di Guerra e dell'Istituto Stati Maggiori Interforze.

Nel 1963, mentre ricopriva l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata di fanteria "Avellino", viene trasferito a domanda, a PISA per ricoprire l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata Paracadutisti allora in fase di costituzione.

Tra il 1964 e il 1965 continuò a ricoprire tale incarico mentre il Comando della Brigata Paracadutisti veniva trasferito a LIVORNO.

Tra il 1966 e il 1967 ricoprì l'incarico di Comandante della Scuola Militare di Paracadutismo di PISA, e tra il 1968 e il 1969 quello di Comandante del 1º Reggimento Paracadutisti a LIVORNO.

Tra il 1969 e il 1973 fu Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Nel novembre del 1971 prende parte all'aviolancio durante la sciagura della MELORIA, occupandosi poi della pietosa opera di recupero delle salme e all'assistenza dei familiari delle vittime.

L’8 aprile 1979 presenziò in Piazza Roma a MODENA alla cerimonia di Giuramento del 160° Corso “Patria e Dovere” dell’Accademia Militare come Padrino del Corso e rappresentante dell’Istituto del Nastro Azzurro.

Dopo essersi congedato nel 1983 ricoprì ancora alti incarichi, come quello di Commissario per le Onoranze dei Caduti in Guerra e Presidente Onorario dell'Associazione Paracadutisti in congedo, fino a raggiungere il grado di Generale di Corpo d'Armata.

Si spense a 94 anni a BOLZANO il 30 agosto 2014 lasciando la moglie signora Frieda Fischnaller.

Era stato decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

“Comandante di plotone paracadutisti, attaccato da preponderanti forze corazzate, rincuorava ed incitava col suo eroico esempio i dipendenti a difendere a qualsiasi costo la posizione affidatagli. Sorpassato dai carri, raccolti i pochi superstiti, li guidava in furioso contrassalto, riuscendo a fare indietreggiare le fanterie avversarie seguite dai mezzi corazzati. Nuovamente attaccato da carri, con titanico valore, infliggeva ad essi gravi perdite ed, esaurite le munizioni anticarro, nello estremo tentativo di immobilizzarli, si lanciava contro uno di questi e con una bottiglia incendiaria lo metteva in fiamme. Nell’ardita impresa veniva colpito da raffica di mitragliatrice che gli distaccava la mandibola; dominando il dolore si ergeva fra i suoi uomini, e con la mandibola penzolante, orrendamente trasfigurato, con i gesti seguitava a dirigerli, e ad incitarli alla lotta, tra fondendo in essi il suo sublime eroismo. Col suo stoicismo e col suo elevato spirito combattivo salvava la posizione aspramente contesa e, protraendo la resistenza per più ore, oltre le umane possibilità, s’imponeva all’ammirazione dello stesso avversario. I suoi paracadutisti, ammirati e orgogliosi, chiesero per lui la più alta ricompensa. El Munassib (Africa Settentrionale), 24 ottobre 1942” (DPR 11 aprile 1951)

[claudiodangelo59]

OGGI, 30 AGOSTO, ITALIANO RICORDA…

2014

l’Accademia Militare racconta….

MUORE A BOLZANO A 94 ANNI IL GENERALE DEI PARACADUTISTI

FERRUCCIO BRANDI

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE NELLA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN (1942),

PADRINO DEL GIURAMENTO DEL 160° CORSO “PATRIA E DOVERE” DELL’ACCADEMIA MILITARE DI MODENA NEL 1979.

Il Generale Ferruccio Brandi è stato un Generale italiano dei Paracadutisti, già distintosi come Ufficiale durante la seconda guerra mondiale, dove meritò la Medaglia d'Oro al Valor Militare a vivente.

Tra il 1969 e il 1973 fu il Generale Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Nacque a TRIESTE il 9 novembre 1920 figlio di Oscar e Virginia Malusà, e mentre era iscritto alla facoltà di economia e commercio dell'Università di TRIESTE, nel 1938 si arruolò come volontario nel Regio Esercito, in qualità di Allievo Ufficiale di complemento.

Nell'aprile 1939 fu promosso Aspirante, assegnato al 152º Reggimento fanteria "Sassari", venendo promosso al grado di Sottotenente nell'ottobre dello stesso anno.

Trattenuto in servizio attivo, nel 1940 frequentò il corso di paracadutismo a TARQUINIA, al termine del quale viene assegnato come Comandante del III° Plotone, 6ª Compagnia, II Battaglione del 187° Reggimento Paracadutisti.

Al seguito della Divisione Paracadutisti "Folgore" viene trasferito in AFRICA SETTENTRIONALE ITALIANA, dove combatte durante la BATTAGLIA di EL ALAMEIN.

Si distinse nei combattimenti di DEIR El MUNASSIB e QUOTA 187 (22-24 ottobre 1942) rimanendo gravemente ferito il giorno 24, colpito al volto da un proiettile di mitragliatrice.

Catturato dai britannici nel corso dei combattimenti, al termine della degenza presso il 9º Ospedale Generale del IL CAIRO fu trasferito in un campo di prigionia, rientrando in ITALIA nel marzo 1945 per continuare le cure.

Riprese a studiare ottenendo la Laurea in Economia e Commercio nel 1947, rientrando in servizio attivo presso l'Esercito Italiano nel marzo 1950, assegnato al 182º Reggimento fanteria "Garibaldi" in qualità di Capitano in servizio permanente effettivo.

Nel 1953 prese servizio presso il Comando Forze Interalleate Sud Europa, frequentando successivamente i corsi della Scuola di Guerra e dell'Istituto Stati Maggiori Interforze.

Nel 1963, mentre ricopriva l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata di fanteria "Avellino", viene trasferito a domanda, a PISA per ricoprire l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata Paracadutisti allora in fase di costituzione.

Tra il 1964 e il 1965 continuò a ricoprire tale incarico mentre il Comando della Brigata Paracadutisti veniva trasferito a LIVORNO.

Tra il 1966 e il 1967 ricoprì l'incarico di Comandante della Scuola Militare di Paracadutismo di PISA, e tra il 1968 e il 1969 quello di Comandante del 1º Reggimento Paracadutisti a LIVORNO.

Tra il 1969 e il 1973 fu Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Nel novembre del 1971 prende parte all'aviolancio durante la sciagura della MELORIA, occupandosi poi della pietosa opera di recupero delle salme e all'assistenza dei familiari delle vittime.

L’8 aprile 1979 presenziò in Piazza Roma a MODENA alla cerimonia di Giuramento del 160° Corso “Patria e Dovere” dell’Accademia Militare come Padrino del Corso e rappresentante dell’Istituto del Nastro Azzurro.

Dopo essersi congedato nel 1983 ricoprì ancora alti incarichi, come quello di Commissario per le Onoranze dei Caduti in Guerra e Presidente Onorario dell'Associazione Paracadutisti in congedo, fino a raggiungere il grado di Generale di Corpo d'Armata. Si spense a 94 anni a BOLZANO il 30 agosto 2014 lasciando la moglie signora Frieda Fischnaller.

Era stato decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

“Comandante di plotone paracadutisti, attaccato da preponderanti forze corazzate, rincuorava ed incitava col suo eroico esempio i dipendenti a difendere a qualsiasi costo la posizione affidatagli. Sorpassato dai carri, raccolti i pochi superstiti, li guidava in furioso contrassalto, riuscendo a fare indietreggiare le fanterie avversarie seguite dai mezzi corazzati. Nuovamente attaccato da carri, con titanico valore, infliggeva ad essi gravi perdite ed, esaurite le munizioni anticarro, nello estremo tentativo di immobilizzarli, si lanciava contro uno di questi e con una bottiglia incendiaria lo metteva in fiamme. Nell’ardita impresa veniva colpito da raffica di mitragliatrice che gli distaccava la mandibola; dominando il dolore si ergeva fra i suoi uomini, e con la mandibola penzolante, orrendamente trasfigurato, con i gesti seguitava a dirigerli, e ad incitarli alla lotta, tra fondendo in essi il suo sublime eroismo. Col suo stoicismo e col suo elevato spirito combattivo salvava la posizione aspramente contesa e, protraendo la resistenza per più ore, oltre le umane possibilità, s’imponeva all’ammirazione dello stesso avversario. I suoi paracadutisti, ammirati e orgogliosi, chiesero per lui la più alta ricompensa. El Munassib (Africa Settentrionale), 24 ottobre 1942” (DPR 11 aprile 1951)