#Nicola Genga
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Un passaggio decisivo nella storia del Fronte Nazionale fu l’VIII Congresso Nazionale
Nell’aprile del 1972 per iniziativa di Ordre nouveau nasce il Front National alla cui presidenza viene chiamato Jean Marie Le Pen. La scelta del più giovane deputato del movimento poujadista, che non si era mai mescolato nella galassia semi-terrorista della destra eversiva francese, rappresenta un tentativo di un’ala di ON di ricompattare la destra francese su posizioni più legaliste.I temi forti…
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#1972#1981#1984#1988#1990#Alain de Benoist#antiamericanismo#antiestablishment#antisemitismo#congresso#destra#elezioni#europee#Francia#fronre#immigrati#Jean Marie Le Pen#Marine Le Pen#musulmani#nazionale#Nicola Genga#Ordre nouveau#Valentina Marini Agostini
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Un passaggio decisivo nella storia del Fronte Nazionale fu l’VIII Congresso Nazionale
Nell’aprile del 1972 per iniziativa di Ordre nouveau nasce il Front National alla cui presidenza viene chiamato Jean Marie Le Pen. La scelta del più giovane deputato del movimento poujadista, che non si era mai mescolato nella galassia semi-terrorista della destra eversiva francese, rappresenta un tentativo di un’ala di ON di ricompattare la destra francese su posizioni più legaliste.I temi forti…
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Un passaggio decisivo nella storia del Fronte Nazionale fu l’VIII Congresso Nazionale
Nell’aprile del 1972 per iniziativa di Ordre nouveau nasce il Front National alla cui presidenza viene chiamato Jean Marie Le Pen. La scelta del più giovane deputato del movimento poujadista, che non si era mai mescolato nella galassia semi-terrorista della destra eversiva francese, rappresenta un tentativo di un’ala di ON di ricompattare la destra francese su posizioni più legaliste.I temi forti…
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Un passaggio decisivo nella storia del Fronte Nazionale fu l’VIII Congresso Nazionale
Nell’aprile del 1972 per iniziativa di Ordre nouveau nasce il Front National alla cui presidenza viene chiamato Jean Marie Le Pen. La scelta del più giovane deputato del movimento poujadista, che non si era mai mescolato nella galassia semi-terrorista della destra eversiva francese, rappresenta un tentativo di un’ala di ON di ricompattare la destra francese su posizioni più legaliste.I temi forti…
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Bari, Festa del Dialetto barese all'auditorium dell'Archivio di Stato
Bari, Festa del Dialetto barese all'auditorium dell'Archivio di Stato Anche quest'anno il 17 gennaio sarà una giornata di cultura e tradizione all'insegna della valorizzazione delle lingue locali e popolari per la ricorrenza in tutta Italia della Festa del Dialetto. A Bari la festa sarà onorata, come di consueto, dalla commissione Culture del Comune di Bari, presieduta da Giuseppe Cascella, dalla consigliera incaricata dal sindaco Loredana Battista e dalle associazioni riunite nel progetto oMaggio a Bari, ideato e coordinato da Vito Signorile, direttore del centro polivalente di cultura Gruppo Abeliano, con la collaborazione di Nicola Cutino, direttore dell'associazione Mondo Antico e tempi moderni e in collaborazione con l'Archivio di Stato diretto da Adriano Buzzanca. La manifestazione, a ingresso libero, si svolgerà nell'auditorium dell'Archivio di Stato (in via Pietro Oreste 45), a partire dalle ore 10, con la sessione inaugurale durante la quale ci saranno gli interventi delle autorità e degli organizzatori, alla presenza degli alunni degli istituti Duse, Marco Polo e Marconi-Hack che declameranno propri componimenti in vernacolo. Nel pomeriggio, dalle ore 17, sarà la volta degli autori e delle associazioni del territorio, le cui poesie si alterneranno alle performances di Enzo Vacca, Antonella Genga e Brando Rossi. L'edizione 2024 della "Festa del Dialetto", oltre a sottolineare l'importanza del vernacolo come linguaggio comunicativo quotidiano e veicolo di creazione letteraria, si caratterizza come particolarmente improntata al dialogo intergenerazionale e alla riscoperta dei luoghi che conservano e tramandano il patrimonio culturale della comunità locale, come la struttura dell'Archivio di Stato di Bari.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Appello per la liberazione immediata di Dana Lauriola firmato da oltre un centinaio di membri del corpo accademico, giuristi, intellettuali ed esponenti del mondo della cultura. Dana, attivista notav, è detenuta in carcere da ormai quasi sei mesi per aver parlato in un megafono durante una manifestazione contro il raddoppio della Torino-Lione
Alla Ministra della Giustizia
prof. Marta Cartabia
Al Garante nazionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
Mauro Palma
Al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per il Piemonte
Bruno Mellano
e, per conoscenza
Al Tribunale di sorveglianza di Torino
Dana Lauriola, militante No Tav, è in carcere dal 17 settembre 2020 ‒ e, dunque, da quasi sei mesi ‒ in esecuzione di una condanna a due anni di reclusione per il reato di violenza privata (per il quale, con il bilanciamento tra aggravanti e attenuanti, la pena prevista dalla legge parte da 15 giorni).
I fatti per cui è stata condannata risalgono a nove anni fa e sono stati commessi nel corso di una manifestazione di protesta e di solidarietà con Luca Abbà, agricoltore valsusino in quei giorni in bilico tra la vita e la morte dopo essere rimasto folgorato su un traliccio dell’alta tensione su cui si stava arrampicando, inseguito da un agente di polizia, in un’azione dimostrativa contro l’apertura del cantiere della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione. La manifestazione si concluse con il blocco, per alcuni minuti, delle sbarre dei caselli di accesso all’autostrada Torino-Bardonecchia. Il danno subito dalla società concessionaria dell’autostrada per il mancato pagamento del pedaggio da parte degli automobilisti in transito è stato quantificato dal tribunale in 777 euro e a Dana Lauriola è stato contestato «di avere, usando un megafono, intimato agli automobilisti di transitare ai caselli senza pagare il pedaggio, indicando le ragioni della protesta». Diventata definitiva la sentenza, Dana Lauriola ha chiesto di scontare la pena in misura alternativa, ma il Tribunale di sorveglianza di Torino ha respinto l’istanza, pur in assenza di precedenti condanne definitive e nonostante l’esistenza di un lavoro stabile di notevole responsabilità e le valutazioni ampiamente favorevoli dei servizi sociali dell’amministrazione della giustizia. La motivazione del rigetto è che Dana Lauriola «non ha preso le distanze» dal movimento No Tav e che il suo domicilio «coincide con il territorio scelto come teatro di azione dal movimento No Tav, il quale ha individuato il cantiere di Chiomonte per la realizzazione della futura linea dell’Alta Velocità come scenario per frequenti manifestazioni e scontri con le Forze dell’ordine».
La vicenda ci lascia sbigottiti/e e preoccupati/e, come cittadini e cittadine impegnati/e nell’associazionismo, nella politica, nell’informazione, nel mondo dell’arte e della cultura. Per la sorte di Dana e per il trattamento del dissenso nel nostro Paese.
Non entriamo, qui, nel merito della qualificazione giuridica dei fatti e di altri aspetti (pur inquietanti) inerenti la ritenuta responsabilità di Dana e la concezione del concorso di persone nel reato sottesa alla condanna, ma denunciamo, da un lato, l’evidente sproporzione tra i fatti (commessi senza violenza alle persone e con un danno patrimoniale di assoluta modestia) e la pena e, dall’altro, la sorprendete anomalia della mancata concessione di una misura alternativa al carcere (pur consentita dalla legge e coerente con le condizioni soggettive di Dana). Il nostro stupore e la nostra preoccupazione, poi, aumentano guardando alle motivazioni con cui l’istanza di misura alternativa è stata respinta: Dana non può beneficiare della pena alternativa e, quindi, merita il carcere per aver tenuto fermi i propri «ideali politici» e la propria opposizione al Tav e perché abita nella valle in cui ci sono i suoi affetti, i suoi interessi, i suoi compagni di vita e di militanza!
Percepiamo la carcerazione di Dana come una grave ingiustizia sul piano personale e come un pesante attacco alla libertà di tutti di manifestare ed esprimere le proprie idee e di dissentire da scelte politiche ritenute sbagliate e dannose. La nostra denuncia e la nostra preoccupazione sono condivise dalla grande maggioranza di una valle che da trent’anni chiede inutilmente di essere ascoltata e da molti cittadini e cittadine che non sono contrari alla Nuova linea ferroviaria ma hanno a cuore le libertà e i diritti fondamentali.
Per questo vi chiediamo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, di adottare ogni iniziativa utile a favorire l’immediata scarcerazione di Dana: per porre rimedio a un’ingiustizia in atto, per dare un segnale di attenzione ai temi implicati dalla vicenda, per ripristinare condizioni di agibilità politica anche (e soprattutto) per chi dissente.
4 marzo 2021
FIRMATARI
1) Maria Luisa Boccia (Centro per la Riforma dello Stato)
2) Daniela Dioguardi (Udipalermo)
3) Ketty Giannilivigni (Udipalermo)
4) Franco Ippolito (Fondazione Basso)
5) Livio Pepino (Volere la luna, Edizioni Gruppo Abele)
6) Tamar Pitch (Università di Perugia)
7) Grazia Zuffa (Società della ragione)
8) Alessandra Algostino (Università di Torino)
9) Stefano Anastasia (Università di Perugia)
10) Gaetano Azzariti (Università di Roma La Sapienza)
11) Letizia Battaglia (fotografa)
12) Mauro Biani (vignettista)
13) Alessandra Bocchetti (saggista)
14) Luciana Castellina (politica e scrittrice)
15) Franco Corleone (già sottosegretario alla Giustizia)
16) Maura Cossutta (Casa internazionale delle donne)
17) Maria Rosa Cutrufelli (scrittrice)
18) Teresa Degenhardt (Queen’s University, Belfast, Studi sulla Questione criminale)
19) Giuseppe De Marzo (Libera – Rete dei Numeri Pari)
20) Ida Dominijanni (filosofa e giornalista)
21) Claudio Fava (presidente Commissione antimafia Regione Sicilia)
22) Lorenzo Fazio (direttore editoriale casa editrice Chiarelettere)
23) Luigi Ferrajoli (Università di Roma3)
24) Angelo Ficarra (Anpi, Palermo)
25) Marcello Fois (scrittore)
26) Maria Grazia Giammarinaro (magistrata)
27) Elisabetta Grande (Università del Piemonte orientale)
28) Sabina Guzzanti (attrice e regista)
29) Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica)
30) Luigi Manconi (A Buon Diritto)
31) Lea Melandri (saggista)
32) Luca Mercalli (climatologo e giornalista scientifico)
33) Paolo Mondani (giornalista)
34) Tomaso Montanari (Università per stranieri di Siena)
35) Michela Murgia (scrittrice)
36) Francesco Pallante (Università di Torino)
37) Giovanni Palombarini (già magistrato)
38) Valeria Parrella (scrittrice)
39) Mariella Pasinati (Udipalermo )
40) Valentina Pazé (Università di Torino)
41) Marco Revelli (Università del Piemonte orientale)
42) Maria Concetta Sala (Udipalermo, Palermo)
43) Giorgia Serughetti (filosofa politica)
44) Evelina Santangelo (scrittrice)
45) Vincenzo Scalia (Università di Winchester, Studi sulla Questione criminale)
46) Anita Sonego (presidente Casa delle donne Milano)
47) Armando Sorrentino (avvocato)
48) Sergio Staino (vignettista)
49) Vittorio Teresi (già magistrato)
50) Chiara Valerio (scrittrice)
51) Simone Furzi, ricercatore
52) Laura Cima, ecofemminista
53) Alberto Castiglione, regista
54) Alessandra Sarchi, scrittrice
55) Helena Janeczeck, scrittrice
56) Teresa Ciabatti, scrittrice
57) Rossella Milone, scrittrice
58) Caterina Bonvicini, scrittrice
59) Hamid Ziarati, scrittore
60) Elvira Seminara, scrittrice
61) Marta Bellingreri, reporter l’Espresso, Al-Jazeera English
62) Alessio Mamo, fotoreporter l’Espresso, Guardian
63) Vittoria Tola, UDI
64) Giulia Potenza, avvocata, responsabile nazionale UDI
65) Adriana Laudani, avvocata
66) Emma Dante, regista
67) Valentina Chinnici, insegnante, consigliera comunale Palermo
68) Lorenzo Teodonio, fisico climatologo
69) Lorenzo Coccoli, storico
70) Rita Di Leo, docente di relazioni internazionali
71) Giulio De Petra, docente di tecnologie digitali
72) Carmelo Caravella, sindacalista Cgil
73) Luisa Simonutti, ricercatrice di filosofia politica, Cnr
74) Alessandro Montebugnoli, economista
75) Bianca Pomeranzi, esperta di cooperazione e politiche di genere
76) Fulvia Bandoli, politica ecologista
77) Mario Dogliani, costituzionalista
78) Alberto Olivetti, filosofo di estetica
79) Caterina Botti, filosofa morale
80) Laura Bazzicalupo, filosofa politica
81) Claudio De Fiores, costituzionalista
82) Chiara Giorgi, storica
83) Laura Ronchetti, costituzionalista
84) Nicola Genga, Ministero dei Beni culturali,
85) Rocco D’Ambrosio, sacerdote filosofo politico
86) Giuseppe Cotturri, docente di teoria del diritto e delle istituzioni
87) Stefania Vulterini, saggista
88) Emilio Giannelli avvocato
89) Gisella Modica Udipalermo
90) Giovanna Martelli, già parlamentare
91) Claudia Pedrotti, avvocata Udipalermo
92) Rita Barbera, già direttora istituti di pena
93) Elvira Rosa, coordinamento antiviolenza palermo
94) Gisella Costanzo, attrice
95) Sandra Rizza, giornalista
96) Laura Piretti, UDI
97) Alida Castelli, UDI
98) Liviana Zagagnoni, UDI
99) Pina Mandolfo, operatrice culturale
100) Francesca Traina, Udipalermo
101) Loredana Rosa, Il femminile è politico: potere alle donne
102) Rita Calabrese, Udipalermo
103) Marina Leopizzi, Udipalermo
104) Giovanna Minardi, docente Università Palermo
105) Mimma Grillo, Forum antirazzista Palermo
106) Ida La Porta, Udipalermo
107) Bice Grillo, Udipalermo
108) Toni Casano, redattore Pressenza
109) Alessandra Notarbartolo, coordinamento antiviolenza Palermo
110) Agata Schiera, Udipalermo
111) Beatrice Monroy, scrittrice
112) Emi Monteneri, Udipalermo
113) Angela Militello, Udipalermo
114) Etta Sgadari, Udipalermo
115) Elena Diliberto, Udipalermo
116) Mimma Argurio (segretaria generale Fisac Sicilia)
117) Elvira Morana (CGIL Sicilia)
118) Anna Maria Tirreno (segretaria Camera del lavoro CGIL Palermo)
119) Rita D’Ippolito (insegnante in pensione)
120) Rosario Nicchitta (architetto)
121) Novella Nicchitta (formatrice)
122) Ornella Russo (insegnante)
123) Anna Di Salvo (Città Felice, Rete la Ragna-Tela)
124) Enza Longo (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
125) Maria Rosa Turrisi (preside in pensione)
126) Angela Galici (Coordinamento antiviolenza 21 luglio Palermo)
127) Simona Sorrentino (medica)
128) Elvira Rosa (Il femminile è politico: potere alle donne)
129) Gemma Infurnari (UDIPalermo)
130) Elisa Romano (Università di Pavia)
131) Maddalena Giardina (avvocata, UDIPalermo)
132) Anna Marrone (docente, UDIPalermo)
133) Emilia Martorana (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
134) Katia Orlando (insegnante, consigliera comunale Palermo)
135) Maria Concetta Pizzurro (UDIPalermo)
136) Silvia Miceli, docente (UDIPalermo)
137) Maria Grazia Patronaggio (Le Onde onlus)
138) Valeria Andò (docente Università di Palermo)
139) Benita Licata (dirigente Scolastica)
140) A. Maria Catalano (dirigente Scolastica)
141) Gaia Nicita (docente)
142) Valeria Ferrauto (docente)
143) Margherita La Porta (funzionaria MEF)
144) Giusi Vacca (agente pubblicitaria)
145) Flora Arcuri (docente)
146) Cetti Iovino (imprenditrice agricola)
147) Alessandra Jaforte (docente)
148) Claudia La Franca (architetta)
149) Virna Chessari (docente)
150) Gilda Messina (docente)
151) Valeria Adamo (docente)
152) Giorgia Calì (docente)
153) Nadia Saputo (docente)
154) Claudia Calzolari (docente)
155) Gabriella Pucci (imprenditrice agricola)
156) Daniela Gennaro (dirigente scolastica)
157) Cristina Fatta del Bosco (imprenditrice agricola)
158) Amelia Crisantino (docente/scrittrice)
159) Anna Maria Ruta (dirigente scolastica)
160) M. Antonietta Spadaro (storica dell’arte)
161) Anna Cottone (docente Università Palermo)
162) Tommaso Di Caccamo (redattore tecnico)
163) Agostina Passantino (bibliotecaria)
164) Licia Masi (pensionata, operatrice sociale volontaria)
165) Rossella Reyes (dipendente regionale)
166) Sabina Cannizzaro (pensionata regionale)
167) Cristina Pecoraro (pensionata regionale)
168) Rosalba Rinaudo (insegnante in pensione)
169) Carmelo Lucchesi (insegnante in pensione)
170) Francesca Citarrella (operatrice sociale)
171) Laura Zizzo (guida turistica)
172) Michela Fiore (casalinga)
173) Antonia Cascio (pensionata)
174) Adriano Di Cara (ingegnere)
175) Antonino Di Cara (operatore sociale)
177) Sandra Giovanna Cascio (casalinga)
178) Alessandra Bruno (avvocata)
179) Emilia Esini (Maghweb)
180) Gabriele Tramontana (Maghweb)
189) Fabrizio Cacciatore (Maghweb)
190) Vincenzo Allotta (Maghweb)
191) Sofia Calderone (Maghweb)
192) Epifania Lo Presti (Maghweb)
193) Elisa Chillura (Maghweb)
194) Chiara Ercolani (Maghweb)
195) Marianna Castronovo (Maghweb)
196) Giuseppe Grado (Maghweb)
197) Marta Cutrò (docente)
198) Sebastiana Zangla (docente)
199) Maria Clara Provenzano (docente)
200) Maria Oliva Caldarella (docente)
201) Emanuela Bajardi (docente)
202) Candida Di Franco (docente)
203) Alessandra Martorana (docente)
204) Gabriella Costanzo (docente)
205) Teresa Burderi (docente)
206) Elvira Leone (pediatra)
207) Gisella Duci (docente)
208) Maria Di Chiara (docente)
209) Donatella Lombardo (docente)
210) Francesca Koch (storica)
211) Francesca Martino (musicista)
212) Ugo Mattei (Università di Torino, Generazioni Future)
Per adesioni:
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Grottammare, 22.12.2019
GROTTAMMARE – ATLETICO AZZURRA COLLI 0-0
Grottammare: Palanca, Orsini, Lanza, Crescenzi, Carboni (63’ Haxhiu), Marini, Jallow, De Cesare, Ciabuschi, De Panicis (63’ Calvaresi), Vallorani. All. Manoni
Atletico Azzurra Colli: Camaioni, Stangoni, Leopardi, Monserrat, Stacchiotti, Alfonsi, Fiscaletti (67’ Mancini), Cernaz (85’ Croce), Polisena (65’ Gaeta), Nociaro (80’ Bastianelli), Reilly. All. Amadio
Arbitro: Cardelli di Pesaro (Lobene/Mangiaterra)
Ammoniti: 23’ Fiscaletti (A); 33’ Polisena (A); 54’ De Panicis (G); 56’ Stacchiotti (A); 63’ Crescenzi (G); 64’ Alfonsi (A); 81’ Haxhiu (G); 93’ Marini (G); 95’ Gaeta (A)
Spettatori: 100 circa – Calci d’angolo: 2-2
Recuperi: 2 minuti nel p.t.; 5 minuti nel s.t.
Ultima partita del girone di andata del campionato di Eccellenza Marche prima della sosta natalizia e sul terreno del “Pirani” è previsto un incontro con punti pesanti in palio, vista la classifica deficitaria di entrambe le squadre: il Grottammare, reduce da due sconfitte consecutive, ha assolutamente bisogno di riprendere a vincere; la neo promossa Atletico Azzurra Colli, dopo il cambio in panchina – Amadio per Aloisi – e l’innesto di alcuni nuovi giocatori (Cernaz, Polisena e Monserrat), vuole rialzare la testa e dare continuità all’ottima prestazione di Ancona di quindici giorni fa (anche se non ha portato punti) e al pareggio casalingo di domenica scorsa contro l’Atletico Alma. Era prevista quindi una partita molto tesa e così è stato (i nove ammoniti lo stanno a testimoniare), con poche vere occasioni da rete e ancora meno tiri nello specchio della porta. L’Atletico Azzurra Colli ha provato a cercare la via della rete giocando palla a terra, ma la difesa del Grottammare ha quasi sempre fatto buona guardia (confermandosi il secondo miglior reparto arretrato del girone dopo il Castelfidardo) e quando i rossoazzurri di Amadio sono riusciti ad arrivare in porta, ci ha pensato il portierino Palanca, oggi titolare al posto dell’infortunato Beni, a dire di no con alcuni bei interventi. Dal canto loro, gli uomini di Manoni sono riusciti in alcune ripartenze a mettere soprattutto Jallow davanti al portiere ma il giovane gambiano continua a litigare con il pallone, sbagliando almeno due limpide occasioni da rete (come domenica scorsa a Marina) che, di fatto, non fanno incamerare punti. Detto di Palanca in porta, i padroni di casa si presentano con il ritorno a casa – dopo la prima parte di stagione al Nereto – di Vallorani, protagonista di due ottime annate in biancoceleste, e con l’ultima partita con il Grottammare di Carboni che, per motivi di lavoro, non può più allenarsi di pomeriggio e quindi lascia la compagnia. Probabilmente Haxhiu riprenderà il suo naturale posto davanti alla difesa e potrà dare, come lo scorso anno, il suo ottimo apporto alla causa. Inoltre, chi per un motivo, chi per un altro, sono andati a farsi le ossa in serie minori i giovani Bruno, Casolla, Favelli e Ioele: la rosa si è quindi accorciata notevolmente e speriamo che la dirigenza riesca a dare a Manoni gli uomini necessari per tentare di salvarsi anche quest’anno. Sull’altra sponda, Amadio sta plasmando la squadra a sua immagine e somiglianza e, con la sua esperienza, sarà sicuramente in grado di tirare fuori dalle secche la squadra del presidente Fioravanti; ha due buoni under (Alfonsi e Nociaro), un figlio d’arte – Fiscaletti, il cui papà Nicola, ex Sambenedettese, ha giocato qualche anno anche a Grottammare – che sta venendo fuori molto bene, un reparto arretrato di sicuro affidamento con l’esperto Monserrat, fino a qualche giorno fa in Serie D con il Porto Sant’Elpidio, davanti alla difesa che comanda le operazioni; a centrocampo il nuovo arrivato, l’argentino Cernaz, ha dimostrato di avere piedi buoni mentre la squadra, forse, manca di peso in attacco, che sicuramente è un po’ leggerino, in attesa che riprenda il suo posto in pianta stabile Gaeta, ex Porto d’Ascoli lo scorso anno.
Passiamo alla cronaca. I primi venti minuti sono di una noia mortale; poi – proprio al 20’ – il primo sussulto: Cernaz batte dalla destra una punizione a rientrare, Monserrat stacca bene di testa ma la sua girata prende in pieno la traversa, in seguito la difesa di casa libera. Il Grottammare risponde cinque minuti dopo con De Panicis che raccoglie una palla fuori area e spara di potenza verso la porta, la sua conclusione finisce di poco alta. Nel primo minuto di recupero della prima frazione di gioco, Carboni batte un angolo dalla sinistra appoggiando all’accorrente De Panicis, il suo lungo cross pesca dalla parte opposta Lanza il cui colpo di testa però non impensierisce Camaioni, ex di turno (11 presenze nel 2010-11). Tutto qui i primi quarantacinque minuti.
Nella ripresa la squadra truentina alza il baricentro per cercare di vincere la partita: va subito vicina al gol ma lascia il fianco alle ripartenze del Grottammare. Al 51’, infatti, Fiscaletti ben lanciato da Nociaro si presenta solo davanti a Palanca ma si fa ipnotizzare dal numero uno di casa in uscita e non riesce a metterla dentro. Al 58’ De Panicis va via sulla sinistra e mette al centro con Ciabuschi e Jallow lasciati soli dai propri marcatori: il primo non ci arriva di testa ed inganna il secondo che lascia scorrere sul fondo la palla. Al 66’ altro contropiede dei padroni di casa: il nuovo entrato Haxhiu lancia sulla fascia Vallorani il quale appoggia di prima all’indietro per Calvaresi, appostato sul vertice sinistro dell’area, ma la sua girata d’esterno destro finisce lontano dalla porta. Al 69’ l’Atletico Azzurra Colli usufruisce di una punizione sulla tre quarti campo, in posizione più o meno centrale; si incarica del tiro Gaeta, anche lui entrato da poco: la sua conclusione è angolata ma non potentissima, Palanca si distende bene e blocca senza difficoltà. Quattro minuti dopo ancora vicino al gol il Grottammare: bella azione tutta di prima Jallow-Calvaresi-Vallorani con quest’ultimo che mette in mezzo un invitante cross per Ciabuschi, il quale cerca la rete con un colpo di testa in tuffo da ottima posizione, ma la palla finisce fuori. Poteva sicuramente fare meglio. Al 75’ si ripete la stessa azione di due minuti prima con la differenza che questa volta è Ciabuschi a mettere Jallow solo davanti al portiere: la sua ciabattata è da dimenticare, la palla finisce fuori da pochi passi. E tre minuti dopo è ancora Ciabuschi a servire un’altra bella palla a Jallow la cui conclusione, anche questa volta, è da dimenticare. Al 79’ è invece Palanca a salvare il risultato andando a deviare in angolo un bel tiro dal limite di Cernaz destinato nell’angolino basso, alla sua sinistra. All’84’ ultima chance della partita: Haxhiu batte dalla destra una lunga punizione che pesca Lanza dalla parte opposta il quale di testa rimette al centro per Ciabuschi che in spaccata, a pochi metri dalla porta, mette incredibilmente alto.
Finisce così la partita con un pareggio che in realtà non serve a nessuno, considerando le vittorie di Fabriano Cerreto e Montefano ed il pareggio esterno, a Castelfidardo, del Valdichienti Ponte; ma, come dice il saggio, se non si può vincere è meglio non perdere. Ora il campionato si ferma per una settimana (a proposito, auguri a tutti), riprenderà il 5 gennaio con il Grottammare che se la vedrà ancora tra le mura amiche contro il Sassoferrato Genga, ultimo in classifica; l’Atletico Azzurra Colli si metterà invece in viaggio verso Senigallia, ferita sì oggi dalla sconfitta interna contro il Montefano ma con una Andrea Lazzari in più: l’ex capitano della Fiorentina (in Serie A!) ha chiuso la sua esperienza a Fano, in terza serie, e ha firmato per i vigorini andando così a rinforzare una squadra già forte di suo nonostante sia attualmente relegata a metà classifica (a sei punti dalla solitaria capolista Atletico Gallo Colbordolo).
Michele Rossi
Testo © dell’Autore e dell’Editore
Nelle foto © di Fabrizio Ottavi, Jonathan Ciabuschi contrastato da Silvio Stangoni
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OPERAZIONE 'OSSESSIONE': IMPORTAVANO COCAINA | CalabriaWebTv
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OPERAZIONE 'OSSESSIONE': IMPORTAVANO COCAINA | CalabriaWebTv
Questa mattina, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e del Servizio Centrale d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, con la collaborazione di diversi Reparti sul territorio nazionale, stanno eseguendo, tra Calabria, Campania, Lombardia, Liguria e Puglia, 23 ordinanze di custodia cautelare
emesse dal G.I.P. di Catanzaro nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per reati in materia di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, aggravata dalla modalità mafiosa e dalla detenzione di armi.
L’odierna attività completa le operazioni iniziate lo scorso 28 gennaio, quando le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, dott. Nicola Gratteri, e dal Sost. Procuratore dott.ssa Annamaria Frustaci, consentivano di disarticolare, tramite l’emissione di un corposo provvedimento di fermo, un’organizzazione estremamente complessa dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, capeggiata dai fratelli Salvatore Antonino, Giuseppe e Fabio COSTANTINO, esponenti di spicco della famiglia di ‘ndrangheta MANCUSO di Limbadi (VV).
Il G.I.P. di Catanzaro, dovendosi esprimere sulla richiesta di applicazione di misure cautelari avanzata dalla Procura della Repubblica D.D.A. di Catanzaro, concordando con le conclusioni cui era giunto il P.M. inquirente, ha ravvisato l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di 30 degli indagati indicati nella richiesta cautelare del P.M., emettendo, tuttavia, ordinanza cautelare nei confronti di nr. 23 soggetti (21 soggetti colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, uno da misura cautelare domiciliare ed uno da obbligo di presentazione alla p.g.).
Nei confronti di 7 indagati rimessi in libertà dal G.I.P. della convalida del fermo, il G.I.P. distrettuale si è espresso diversamente, ritenendo il pieno coinvolgimento degli stessi nei fatti di reato contestati e ravvisando in particolare – a carico di CAMPISI Giuseppe, SCAGLIONE Francesco, MENDOLICCHIO Luigi, FORGIONE Gina Alessandra, PAPAIANNI Gennaro, PAPANDREA Salvatore, nonché nei confronti dell’indagato AQUILANO Damiano – gli estremi della gravità indiziaria, sia per il reato associativo, sia per alcuni reati fine loro contestati.
Nondimeno, si legge nel provvedimento, che il G.I.P. distrettuale – allo stato – non ha inteso procedere ad applicazione della misura cautelare ostandovi, in materia, “limitatamente all’attuale integrazione delle esigenze cautelari”, la precedente statuizione del Giudice della convalida che, per quegli stessi fatti, ha rimesso gli indagati in libertà.
Secondo il G.I.P. distrettuale, le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare l’esistenza di un’organizzazione delinquenziale che, agendo in un contesto mafioso, poneva in essere condotte di allarmante gravità in una logica deviata di predominio criminale.
È, infatti, emerso come sia la compravendita “all’ingrosso” di grosse partite di cocaina dal Sudamerica, sia gli affari intrattenuti con i principali cartelli maghrebini, per l’importazione di massicce quantità di hashish, siano stati agevolati dalla nota appartenenza dei principali attori a potenti famiglie di ‘ndrangheta.
A riprova, poi, dell’estrema professionalità raggiunta dal sodalizio, basti pensare che gli oltre 430 kg di hashish sequestrati in Lombardia, giunti in Italia dal Marocco, rappresentavano un mero “carico di prova” per una successiva importazione pari a 3000 kg che avrebbe garantito un introito pari a oltre 4 milioni di euro che i germani vibonesi intendevano reinvestire nell’ancor più lucroso traffico di cocaina.
La minuziosa attività di indagine ha consentito di disvelare compiutamente l’assetto organizzativo del sodalizio che trova nei fratelli COSTANTINO il perno attorno al quale ruotano una pletora di pericolosi criminali italiani e stranieri, tutti accomunati da un unico interesse: massimizzare i profitti tramite il traffico internazionale di narcotici, unica reale fonte di sostentamento per i sodali.
Rispetto al provvedimento di fermo eseguito lo scorso 28 gennaio, l’odierna Ordinanza, oltre ad aver colpito i vertici del sodalizio, individuati nei germani COSTANTINO, ha interessato anche MAZZAFERRO Tonino, esponente dell’omonimo clan di Gioiosa Ionica (RC), da anni trapiantato in Lombardia, ove era deputato allo smistamento di importanti quantità di narcotico (nel marzo del 2018, i finanzieri rinvenivano nella sua disponibilità diversi panetti di hashish e un chilogrammo di cocaina); CERAVOLO Francesco, originario della provincia di Reggio Calabria, tra i responsabili dell’importazione del carico di 3000 kg di hashish che doveva giungere in Italia e al quale il sodalizio aveva anche affidato il delicato compito di curare lo “scarico” del narcotico; TUCCI Santo, pluripregiudicato di origini siciliane che, oltre ad essere un assiduo acquirente di partite di cocaina direttamente da COSTANTINO Salvatore Antonino, curava gli aspetti tecnici delle comunicazioni telefoniche tra i sodali e, periodicamente, eseguiva bonifiche attraverso appositi rilevatori di microspie.
Come emerso nel corso dell’inchiesta, per raggiungere l’illecito scopo, i COSTANTINO si affidavano a navigati broker, tra i quali spicca, per abilità, VISCOTTI Michele. L’esperto trafficante di origine pugliese, non risentendo minimamente del peso dell’età, intraprendeva numerosi viaggi in Sudamerica, dove ad attenderlo trovava la nota trafficante venezuelana GARCIA REBOLLEDO Clara Ines. In tale fase investigativa, l’apporto della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga si rivelava estremamente prezioso, consentendo sia il monitoraggio del pugliese nei Paesi dell’America Latina, sia di disvelare i preziosi contatti tenuti dallo stesso con i narcos sudamericani.
Ma le risorse del VISCOTTI non si esaurivano nel già estremamente complesso contesto sud americano. Il foggiano era stato capace, infatti, di tessere collegamenti anche con le principali piazze di approvvigionamento olandesi, ove godeva di saldi rapporti con fornitori di droga di primissimo piano.
L’iperattività delinquenziale palesata dall’organizzazione è pari solo alle accurate ed “ossessive” attenzioni volte a scongiurare le attività captative delle forze dell’ordine.
Durante l’inchiesta è, di fatti, emerso come i COSTANTINO fossero impegnati anche contemporaneamente su più fronti: dai grossi carichi di cocaina dal Sudamerica e dall’Olanda, all’acquisto di ingenti partite di hashish in Marocco, al reperimento di droga direttamente in territorio italiano.
L’operazione è il frutto di un intenso lavoro investigativo, durato oltre due anni, che ha visto i finanzieri della Sezione G.O.A. del Nucleo PEF./G.I.C.O, specializzata nelle indagini in materia di contrasto al traffico internazionale, con la collaborazione dello S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza e l’indispensabile supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga di Roma (D.C.S.A.), immergersi nei luoghi e nelle abitudini degli associati, tanto da carpirne a pieno l’organigramma ed il modus operandi.
L’inchiesta, oltre ad infliggere all’organizzazione rilevanti perdite economiche, sia sotto il profilo dei capitali investiti che dei mancati guadagni, ha, così, consentito di identificare tutti i soggetti coinvolti, ognuno con un ruolo ben preciso.
Lo spaccato che emerge in maniera lampante è l’estrema ramificazione delle moderne ‘ndrine che ha consentito alla ‘ndrangheta di disporre di numerosi e floridi canali di approvvigionamento, che ne hanno notevolmente accentuato la pericolosità e l’invasività.
La vocazione transnazionale ha rinsaldato affaristici rapporti tra la malavita calabrese e quelle sudamericane, olandesi, spagnole e nordafricane, consentendo un abnorme ampliamento delle zone d’influenza, in molti casi, con l’esportazione del modello organizzativo tipico dei territori d’origine, nelle zone nazionali maggiormente sviluppate, determinando il predominio sulle similari associazioni delinquenziali nazionali e/o estere.
Da delinquenza crudele e rurale, un tempo dedita essenzialmente alle estorsioni e ai rapimenti, la ‘ndrangheta ha saputo riciclarsi in una vera e propria holding del crimine, in grado di accumulare e gestire immensi patrimoni illeciti e di inquinare ogni settore del sociale.
Le odierne determinazioni del Giudice di Catanzaro, concordando con le conclusioni cui era giunta questa Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso 23 misure cautelari contestando, a vario titolo, reati in materia di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, aggravata dalla modalità mafiosa e dalla detenzione di armi.
Il G.I.P. ha, così, disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di:
BOSCO Daniele, nato in Jugoslavia (EE) il 01.12.1978 e residente a Varese;
BOSCO Vito Jordan, nato in Libia il 08.05.1975 e residente a Varese;
CARUGO Gianfranco, nato a Cerro Maggiore (MI) il 29.05.1949 ed ivi residente;
CERAVOLO Francesco Carmelo, nato a Montebello Jonico (RC) il 10.12.1953 e residente a Busto Arsizio (VA);
COSTANTINO Fabio, nato a Vibo Valentia il 03.02.1977 e residente a Comerconi (VV);
COSTANTINO Giuseppe, nato a Nicotera (VV) l’11.06.1966 e residente a Comerconi (VV);
COSTANTINO Salvatore Antonino, nato a Nicotera il 17.06.1965 e residente a Milano;
CUCCIA Carlo, nato a Tradate (VA) il 12.07.1980 e residente in Venegono Superiore (VA);
GARCIA REBOLLEDO Clara Ines, nata in Venezuela (EE) il 27.10.1951;
KOTJA Elisabeta, nata in Albania (EE) il 19.09.1979 e residente a Sesto San Giovanni (MI);
MANCUSO Francesco, nato a Vibo Valentia il 07.01.1989 e residente a Nicotera (VV);
MARIANI Giorgio, nato a Genga (AN) il 31.03.1958 e residente a Milano;
MAZZAFERRO Tonino, nato a Siderno (RC) il 04.09.1978 e residente a Cermenate (CO);
MENOTTA Ivo, nato a Tradate (VA) il 12.02.1980 ed ivi residente;
MURILLO FIGUEROA Julio Andres, nato in Colombia il 29.03.1975;
MUSCIA Gaetano, nato a Tropea (VV) il 20.04.1964 ed ivi residente;
NARCISO Antonio, nato a Vibo Valentia il 19.08.1961 ed ivi residente;
SAFINE Abderrahim, nato in Marocco (EE) il 17.01.1982 e residente a Monza (MB);
STILO Giovanni, nato a Nicotera (VV) il 04.01.1949 e residente a Meda (MB);
TUCCI Santo, nato a Catania il 06.11.1956 e residente a Milano;
VISCOTTI Michele, nato a San Severo (FG) il 23.04.1946 ed ivi residente,
gli arresti domiciliari nei confronti di:
ACCURSIO Giuseppe, nato a Licata (AG) il 28.05.1953,
e l’obbligo presentazione alla p.g. nei confronti di:
PILATI Fabrizio, nato ad Arona (NO) il 14.01.1969.
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CALCIO / VIA AL CAMPIONATO DI ECCELLENZA, INIZIA ANCHE LA COPPA MARCHE DI PRIMA CATEGORIA
CALCIO / VIA AL CAMPIONATO DI ECCELLENZA, INIZIA ANCHE LA COPPA MARCHE DI PRIMA CATEGORIA
JESI, 7 settembre 2018 – Prende il via domani pomeriggio il massimo campionato marchigiano: l’Eccellenza.
nicola anconetani dalla jesina alla biagio
Ai nastri di partenza tre formazioni della Vallesina: Biagio Chiaravalle, Sassoferrato Genga, Fabriano Cerreto.
Allenate rispettivamente da Giovanni Fenucci, Simone Ricci e Renzo Tasso le nostre puntano ad un campionato onorevole possedendo tutti…
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CAGLI – “Questo luogo per me è importantissimo. Sono molto legato a Cagli perché mi ha permesso di riempire tanti cassetti di ricordi e di emozioni che metto nel mio lavoro. Rappresenta il tempo in cui ho potuto pensare e vedere con calma, grazie anche alle persone che ho avuto intorno, che mi hanno insegnato il dialogo. Oggi siamo incollati ai social, che anch’io uso tanto, ma ciò che voi giovani dovete costruire sono i contenuti. Quello che mi ha sorpreso di tutti i grandi con cui ho lavorato, dalle star del cinema alle top model, è la forte dedizione al lavoro, la determinazione ed il lavoro fatto su se stessi. Dovete avere un desiderio forte di continuare a cercare, guardando innanzitutto dentro di voi, prima che fuori. Il successo lo determinate voi, non il mondo esterno”.
E’ l’esortazione di Simone Guidarelli, uno dei più importanti stylist e fashion editor italiani (ha realizzato numerosissime copertine per Vanity Fair, Glamour e Harper’s Bazar ed è stato consulente all’immagine di modelle e attrici tra cui Nicole Kidman, Eva Erzigova, Monica Bellucci, Lindsay Lohan) ai 271 diplomati con 100/100 del territorio provinciale (di cui 78 con lode) presenti al Teatro comunale di Cagli per l’evento “La sfilata dei 100”, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con il Comune di Cagli, l’istituzione Teatro Comunale di Cagli diretta da Sandro Pascucci, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Istituto tecnico “Bramante – Genga” di Pesaro e la Pro loco di Cagli.
Intervistato dal giornalista del Tg3 Massimo Veneziani, l’ospite d’onore della serata, “cagliese doc” come lo ha definito il sindaco Alberto Alessandri nel suo saluto, ha raccontato vari aneddoti della sua attività, che da oltre 20 anni si svolge a Milano e che lo vede spesso in giro per il mondo. “Mi sento forte dentro – ha poi aggiunto – di questa mia origine cagliese, è come una ciambella in mezzo all’oceano, quanto torno i miei amici e la mia famiglia sono qua”.
L’importanza del viaggiare e fare esperienze, ma anche delle radici è stata sottolineata dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini. “E’ giusto che facciate conoscenza del mondo – ha detto ai giovani – ma è importante che torniate con la vostra ricchezza per costruire il vostro futuro qui da noi”.
La serata, condotta da Patrizia Paoloni dell’Ufficio Pubblica istruzione della Provincia insieme agli studenti del corso “Gestione eventi pubblici e privati” dell’Itet “Bramante – Genga” (coordinati dalla dirigente scolastica Anna Gennari e dai docenti Roberto Paolucci e Alessandro Piergiovanni), ha visto anche gli interventi della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi (che ha espresso gratitudine agli studenti eccellenti evidenziando come il loro successo rappresenti una conferma della capacità degli insegnanti e di tutto il personale scolastico di fare una buona scuola) e del consigliere regionale Gino Traversini (che ha evidenziato una serie di opportunità offerte dalla Regione Marche sui versanti dell’alta formazione, borse di ricerca, accompagnamento al lavoro, corsi all’estero, indicate anche nel sito istituzionale).
Nel corso dell’evento (suddiviso in due distinti appuntamenti in considerazione della location e dell’elevato numero di partecipanti e accompagnatori), si è esibito lo studente Gianmarco Primavera con la canzone “La vita ti dà” di cui è autore, vincitrice di un premio assegnato dall’Università di Camerino, così come un altro momento musicale molto apprezzato è stato quello che ha visto esibirsi al pianoforte e sax Donato Suriano e Graziano Pennacchini, rispettivamente docente ed ex docente del “Bramante – Genga”. Ogni appuntamento è stato aperto da un video realizzato dagli studenti del “Bramante – Genga” con il coordinamento dell’insegnante Lorena Farinelli, mentre al termine dei due eventi è stato allestito un rinfresco dalla Pro loco di Cagli.
QUESTI I NOMI DEI 271 DIPLOMATI CON 100/100 di cui 78 con lode:
IIS A. “CECCHI” DI PESARO: Enrico Borra, Diego Cardellini, Giorgio Foschi, Marco Ticchi, Eleonora Baggiarini (con lode), Riccardo Panfilo (con lode), Alice Betti, Thomas Giannetta, Caterina Marzi, Nicola Paolinelli, Mattia Berluti, Marco Tonelli, Cecilia Borgogelli, Martina Sartini, Andrea Abbati.
IIS “DONATI” DI FOSSOMBRONE: Jessica Elia, Roberta Gargiulo, Zineb Outaibi, Noemi Andreoli, Asia Malipiero (con lode), Rebecca Ripalti (con lode), Arianna Sabbatucci, Sara Tenaglia, Hind El Holoui, Tommaso Paoloni (con lode), Linda Rondina (con lode), Maddalena Vedovi, Martina Farsetti, Ouxiang Jiang, Giuditta Rondinini.
IIS “MENGARONI” DI PESARO: Giorgia Aiudi, Veronica Scaini, Chiara Magro, Sofia Marini, Alyssa Ceccolini, Alice Garlati, Marco Sperindio, Jlayng Zhou, Gaia Fabbretti (con lode).
IIS “RAFFAELLO” DI URBINO: Giulia Carpineti, Greta Comedini (con lode), Beatrice Dellonte, Danilo Di Berardino (con lode), Anita Miale, Ada Antonioni, Clizia Mochi, Ilaria Ugoccioni (con lode), Ilaria Federici, Aurora Sani, Gaia Fabbri, Francesca Pia Iannone (con lode), Alessandra Matteucci, Maddalena Bigini (con lode), Laura Cappuccini (con lode), Valentina Casicci, Maria Vittoria Mari, Martina Mazzanti, Valeria Marchionni, Sofia Piccari, Alice Dini, Jennifer Diotalevi (con lode), Matteo Palma (con lode).
IIS “S.MARTA – BRANCA” DI PESARO: Marco Rossi, Massimo Tombari, Davide Mancini, Gloria Tittarelli, Iliria Urru, Concetta Potolicchio (con lode), Asia Maiello.
IO “DELLA ROVERE” DI URBANIA: Denis Angeli (con lode), Giada Pierucci (con lode), Alex Ragnucci, Michela Lani.
IO “MONTEFELTRO” DI SASSOCORVARO: Leonardo Muccioli, Matteo Marco Montanari, Jody Ravaioni, Andrea Segantini.
IPSIA “BENELLI” DI PESARO: Alberto Conti, Caterina Giunti, Alice Battisti (con lode), Samuele Giubilei (con lode), Andrea Scognamiglio, Daniela Arnone, Matteo Barbari, Giorgia Carloni.
ITET “BRAMANTE GENGA” DI PESARO: Dario Ciacci (con lode), Andrea Conti, Dmitrii Doroftei, Zaccaria Pettinelli, Federico Lunadei, Riccardo Tamburini, Alessandro Marcolini, Federico Ugolini, Sofia Pieri, Federico Sutera (con lode), Federico Tognacci, Sofia Galeazzi (con lode), Michele Marchionni, Irene Panici (con lode).
ITIS “MATTEI” DI URBINO: Lorenzo Rulli, Lorenzo Belfiore, Giulia Mencarelli, Andrea Mezzolani, Nicolò Papale, Camilla Penserini, Andrea Pierini, Antonio Emanuele Pepe, Gioele Pascucci, Anna Bresciani (con lode), Giada Giardini (con lode), Giacomo Sbrega (con lode), Lorenzo Vitalini (con lode), Matteo Alessandrini (con lode).
LICEO “STORONI” LA NUOVA SCUOLA” DI PESARO: Emma Giunta (con lode), Francesca Mattioli (con lode).
LICEO “MAMIANI” DI PESARO: Rebecca Fonti, Isabella Gori, Gloria Mazzolini, Alessio Moretti (con lode), Pietro Sanchioni (con lode), Jacopo Scavolini, Diego Vennarini, Giovanni Zagaria, Brian Bartolucci, Rachele Bonometto (con lode), Alice De Simone (con lode), Emma Urbinati, Pietro Carlotti (con lode), Filippo Ferri (con lode), Francesca Filippini, Virginia Tonelli (con lode), Sharon Cortese, Beatrice Faragona (con lode), Armanda Mehmeti, Raffaella Purcaro, Elisa Andreatini, Elena Arcangeli, Pamela Palillo, Elisa Vagnini (con lode), Mattia Damiani, Damiana Dradi, Giulia Ridolfi, Virginia Donati, Virginia Piastra, Anna Polidori, Laura Camilloni, Chiara D’Angelo, Luca Leonardi, Rita Sosta, Lucia Sperandio, Enrico Brunori (con lode), Laura Fuligno, Eleonora Piermaria, Martina Aiudi, Nikol Oleynykova, Alessia Talamelli, Nicole Santacà, Giulia Betti (con lode), Giulia Buscaglia, Sofia Errede (con lode), Christian Santangeli (con lode); Elena De Luca, Sara Gambini (con lode), Mauro Augusto Mondo, Veronica Olivieri, Maruia Luisa Prioli (con lode), Sara Curatolo (con lode).
LICEO “LAURANA BALDI” DI URBINO: Virginia Bastianelli, Benedetta Cecconi, Elena De Angeli (con lode), Maddalena Belelli (con lode), Giorgia Micci, Filippo Alessandroni (con lode), Riccardo Mainardi (con lode), Leonardo Sollazzo, Anna Carbonari, Matilde Dondi (con lode), Federico Sirocchi (con lode), Paolo Angelini, Tommaso Capomagi, Nicholas Pieretti (con lode), Giulio Traversa.
LICEO “MARCONI” DI PESARO: Danila Saltarelli (con lode), Giulia Lazzari, Giulia Saccomandi, Carlo Centis, Tommaso Costantini, Riccardo Cucchiarini, Valentina Moretti (con lode); Arianna Presepi (con lode), Mihai Daniele Hlatcu (con lode), Francesco Imperiale, Davide Marchesi, Gianmarco Miele, Beatrice Foglietta (con lode), Alessandro Mancini (con lode), Giovanni Mariani, Matteo Piunti, Federico Umbri, Giovanni Bartolucci, Ilenia Carboni (con lode), Giacomo cecchini, Agnese Galeazzi (con lode), Anita Gardi (con lode), Paola Grieco, Elia Malaventura.
LICEO “NOLFI APOLLONI” DI FANO: Chiara Fiorelli, Ivan Facenda, Aurora Pozzi, Emilia Verdini, Anna Lisa Zampa (con lode), Martina Broccoli (con lode), Rebecca Lanci (con lode), Veronica Orciari, Lara Sartini, Vittoria Tanfani, Alessia Mei, Sofia Gentili, Cristina Cicetti (con lode), Maud Natalucci (con lode), Tommaso Spadoni, Gian Marco Colombo, Laura Ester Marini, Ginevra Renga, Michela Sabbatucci, Rebecca Tonelli (con lode).
LICEO “SCUOLA DEL LIBRO” DI URBINO: Maya Bernacchia, Angelica Elise Vanni, Caterina Barcelli, Ettore Lombardi, Lilia Mauroner, Gabriel Paja, Jennifer Conti, Lorenza Longhi (con lode), Nicole Tempini, Alessio Dimo, Selene Colonna, Rachele Marini, Chiara Paci, Leonardo Pipicella, Sara Balassone, Matteo Cecconi, Sofia Zenobi (con lode).
LICEO “TORELLI” DI FANO – PERGOLA: Raja Abdoussi, Arturo Cesari, Lorenzo Gramolini (con lode), Tommaso Rondini, Margherita Cercolani, Costanza Piroddi, Chiara Frati (con lode), Sofia Bartocci, Samuele Ceccarelli, Giovanni Orazi, Marco Conenna (con lode), Eleonora Mucchietto (con lode), Elia Buoncompagni, Paolo Giombi (con lode), Francesco Ansuini.
POLO 3 DI FANO – Giulia Alessandroni (con lode), Giulio Zandri (con lode), Chiara Andreoletti, Veronica Vegliò, Alessia Cerreti, Francesca Di Renzo, Alessandro Rovinelli, Anna Massanelli, Alberto Nicolini, Luca Tergolina Gislanzon, Ioan Suldac, Laura Rosati, Gabriel Cerisoli.
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ANCONA – Sono state ricostruite le loro storie ed è stata restituita loro la propria identità. Un lavoro lungo oltre cento anni ma che ha portato a rendere onore a venti cittadini marchigiani, appena ventenni all’epoca della Prima Guerra Mondiale, morti in Polonia.
Al cimitero militare italiano della Grande Guerra a Wroclaw (Breslavia) in Polonia, alla presenza della console onoraria italiana in Polonia, Monika Przemysława Kwiatosz, del capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, e di una delegazione dell’associazione “Infiorata di Montefiore dell’Aso”, guidata dal presidente, Graziano Amadio, e dal vice sindaco di Montefiore dell’Aso, Tony Maurizi, è stata inaugurata una targa in memoria dei caduti, realizzata proprio dagli infioratori della località picena.
Nel cimitero militare italiano a Breslavia sono sepolti i soldati italiani catturati prigionieri dai tedeschi dopo la battaglia di Caporetto il 24-27 ottobre 1917, durante la Prima Guerra Mondiale. La costruzione del cimitero è iniziata nel 1927, ed il suo costo fu coperto interamente dal governo italiano. Vi sono sepolti i resti di 1016 soldati morti nei campi di prigionia a Breslavia e in settanta altre città della Bassa Slesia.Tra questi sono stati identificati, ad oggi, venti cittadini marchigiani ai quali si è voluto rendere onore e restituire memoria con la cerimonia di ieri e con il dono della targa.
«Voglio ringraziare la console italiana che si è prodigata per valorizzare questo luogo, ritrovare i documenti e restituire l’identità e la storia a questi nostri conterranei ed il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, per avermi delegato a presenziare la cerimonia. Ringrazio anche l’associazione “Infiorata di Montefiore dell’Aso” che ha voluto donare una propria creazione a questo luogo, a ricordo dei cittadini marchigiani che hanno perso la vita in guerra». Queste le parole del capogruppo Urbinati.
«Per il momento – ha ripreso Urbinati – siamo riusciti a risalire a venti nomi e venti storie, ma potrebbero essere altri i marchigiani che sono stati sepolti in questo luogo. Se i discendenti di chi fu soldato portato prigioniero a Breslavia volessero sapere se il proprio antenato si trovi in questo cimitero militare può contattare la Regione Marche e provvederemo ad approfondire la ricerca. È veramente una grande emozione ed è un grande onore essere qui oggi – ha proseguito Urbinati –, in questa città dove un tempo trovarono la morte tanti giovani italiani e marchigiani e che invece oggi ospita oltre 100mila studenti nella sua rinomata Università anche grazie alle possibilità offerte dall’Erasmus. È il segno evidente di come sia cambiata l’Europa in questi cento anni di storia».
Ecco i nomi dei caduti marchigiani: ARGENTINI PIETRO di Angelo N. 13.12.1897 GENGA (AN), M. 16.07.1918; LUCESOLI ALESSANDRO di Nazzareno N. 30.04.1891 AGUGLIANO (AN), M. 20.10.1918; MORBIDELLI GIACOMO di Serafino N. 07.03.1887 SENIGALLIA (AN), M. 30.08.1918; PASCUCCI ANGELO N. 17.07.1897 ANCONA, M. 03.04.1918; SCHAVONI GIULIO di Rinaldo N. 14.01.1891 MONTE ROBERTO (AN), M. 07.04.1918; CIARROCCHI TOMMASO di Eugenio N. 16.07.1879 CARASSAI (AP), M. 27.09.1918; COSSIGNANI NAZZARENO di Pacifico N. 04.02.1879 MONTEFIORE DELL’ASO (AP), M. 18.07.1918; FILIAGGI NICOLA di Filippo N. 15.10.1879 CASTIGNANO (AP), M. 27.03.1918; FRANCESCHETTI FLORINDO di Serafino N. 04.05.1884 MONTEGRANARO (ora FM, all’epoca AP), M. 05.04.1918 FRANCHI BENVENUTO di Berardino N. 16.07.1898 ARQUATA DEL TRONTO (AP), M. 16.07.1918; GIROLAMI PASQUALE di Paolo N. 04.10.1881 COLLI DEL TRONTO (AP), M. 18.03.1918; IOBBI LUIGI di Giuseppe N. 08.01.1890 RIPATRANSONE (AP), M. 11.05.1918; LEONI ANTONIO di Giansante N. 23.03.1882 FERMO (all’epoca AP), M. 17.04.1918; PACIONI ANTONIO di Vincenzo N. 17.11.1889 MONTELPARO (ora FM, all’epoca AP), M. 23.10.1918; ZINGARETTI SILVIO di Pacifico N. 04.04.1897 ARCEVIA (AN), M. 16.03.1918; ANGELETTI LUIGI di Nazzareno N. 10.03.1894 POLLENZA (MC), M. 02.05.1918; PAVONI DOMENICO di Angelo N. 09.12.1895 SEFRO (MC), M. 29.08.1918; SABBATUCCI ULDERICO di Giuseppe N. 02.06.1897 FIASTRA (MC), M. 19.08.1918; SPARAPAMI GIOVANNI BATTISTA di Angelo N. 08.04.1882 APIRO (MC), M. 31.03.1918; URRIANI LUIGI di Emidio N. 27.03.1887 ACQUASANTA (AP), M. 19.07.1918.
Dopo la deposizione della targa, altro appuntamento per la delegazione marchigiana in Polonia, ed in particolare per l’associazione “Infiorata di Montefiore” che ieri ha partecipato alla Festa dei Fiori, una delle ricorrenze più importanti della Polonia, a Otmuchów, città con cui Montefiore è gemellata. Il mese scorso, una delegazione della località polacca è stata ospite dell’Infiorata di Montefiore, il 22 e 23 giugno.
«Si tratta di un’opportunità importante per far conoscere al mondo una delle eccellenze delle Marche – ha affermato Urbinati – e sono certo che l’esperienza degli infioratori si consoliderà ancora e potrà essere di esempio per altri progetti di interscambio culturale ed imprenditoriale».
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