#Municipalizzata
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ARRIVA IL CASSONETTO CHE USA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
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L’intelligenza artificiale entra nel mondo della raccolta dei rifiuti e tramite la tecnologia crea un nuovo sistema integrato per la gestione della nettezza urbana.
La città di Firenze ha presentato un cassonetto intelligente che grazie a sensori ed un software collegato in rete, permette di misurare i rifiuti. Si chiama Genius e si apre con una chiavetta o app, è alimentato a pannelli solari e riconosce i tipi di scarti, registrando le anomalie degli utenti e verificandone la recidività. L’obiettivo non è multare ma intervenire con azioni informative e correttive dei comportamenti. Il corretto smaltimento è premiato con sconti che possono arrivare fino al 30% sulle bollette, mentre eventuali e continui conferimenti anomali comportano incrementi sulle fatture. Il sistema permetterà inoltre un miglioramento dell’impatto del sistema di raccolta sulla città: i dati registrati in tempo reale sono collegati con il servizio raccolta che gestirà i camion impiegati nello svuotamento dei cassonetti, efficientando i loro spostamenti e i percorsi.
“L’utenza partecipa attivamente alla prestazione perché contribuisce in maniera proattiva con i suoi comportamenti all’efficacia del riciclo. Il consumatore è il primo impianto di smaltimento e raccolta dei rifiuti, lo fa a casa sua, poi lo conferisce in maniera ordinata” ha dichiarato Alberto Irace, di Alia Multiutility l’azienda municipalizzata che gestisce la raccolta nella piana di Firenze. Il Comune ha stabilito di installare 35.000 cassonetti intelligenti tra Firenze, Prato e Pistoia. Non servirà cambiare i contenitori già presenti in città ma saranno implementati solo i componenti elettronici con il nuovo brevetto.
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Fonte: Alia Servizi Ambientali
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Notavo la struttura delle “argomentazioni” della sinistra, struttura che ha almeno 30 anni, ma qui (*)è visibilissima: 1. Obbligo/Divieto? 2. Sì, assolutamente. 3. Chi non è d'accordo è fascista (razzista, omofobo, ecc.)
da https://twitter.com/C3vLocke/status/1626685179191345152
(*) la povera Schlein argomenta in modo classico, diciamo, il suo favore al voto del Parlamento Europeo di abolire i motori termici nel 2035.
E sarebbe una di quelle gggiovani, ma in realtà è già moltopreparata per posto nel cda di municipalizzata.
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Nuova raccolta differenziata in Alessandria, ANAPI: "Impossibile attuarla dal 1 gennaio. Gli amministratori di condominio devono mandare in delibera la spesa"
Stando a quanto comunicato da AMAG Ambiente agli amministratori di condominio della città di Alessandria, il prossimo 1 gennaio 2025 in città partirà la nuova raccolta differenziata.
Stando a quanto comunicato da AMAG Ambiente agli amministratori di condominio della città di Alessandria, il prossimo 1 gennaio 2025 in città partirà la nuova raccolta differenziata. Pur riconoscendo la necessità di una raccolta fatta in modo capillare, gli amministratori di condominio associati ANAPI della città esprimono il proprio disappunto per le modalità con cui l’azienda municipalizzata…
#Alessandria#Alessandria notizie#Alessandria today#Amag Ambiente#AMAG Ambiente critiche#ambiente Alessandria#amministratori di condominio#amministrazione condominiale#amministrazione pubblica#ANAPI#ANAPI Alessandria#assemblea condominiale#cassonetti condominio#contratto oneroso#costi condominiali#delibera assembleare#doppia tassa#esposizione cassonetti#gestione condominio#gestione rifiuti porta a porta.#Giorgio Abonante#Google News#italianewsmedia.com#normativa condominiale#normativa rifiuti#nuove regole rifiuti#Pier Carlo Lava#Porta a Porta#Raccolta differenziata#raccolta differenziata 2025
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Appena assunto, muore in un incidente stradale a 22 anni
È morto a 22 anni, in un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio a Bacoli, in provincia di Napoli: Daniele Barone era stato assunto solo dieci giorni fa dalla municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti. A ricordrlo è il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, che affida ai social il suo “dolore enorme”. “Mi stringo, insieme a tutta la comunità bacolese – scrive…
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17 mag 2023 18:32
“L'AVVOCATO MI HA DETTO DI NON CONFESSARE E PUNTARE ALLA PRESCRIZIONE” – LE INTERCETTAZIONI DEI DIPENDENTI AMA (LA MUNICIPALIZZATA CHE SI OCCUPA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI A ROMA) ACCUSATI DI AVER USATO LA CARTA DI CREDITO DELL’AZIENDA PER FARE IL PIENO ALLE LORO MACCHINE E PERFINO DI RIVENDERLA - LA LORO STRATEGIA LEGALE È SFRUTTARE LA LENTEZZA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA: “NON HANNO UN CAZZO, NON CI SONO LE TELECAMERE” – SONO 18 LE PERSONE INDAGATE. IN UN GIORNO SAREBBERO STATI EFFETTUATI CENTINAIA DI RIFORNIMENTI A SPESE DEI CONTRIBUENTI… -
Estratto dell’articolo di Michela Allegri per “il Messaggero”
La strategia per difendersi in un eventuale processo è chiara: «L'avvocato mi ha detto di non confessare e di puntare alla prescrizione», è il sunto di quanto detto da uno dei predoni del gasolio che, sottraendo carburante destinato ai mezzi aziendali dell'Ama, ha contribuito a scavare una voragine nei conti della municipalizzata romana dei rifiuti.
Per questa vicenda 18 persone - tra netturbini e clienti - rischiano il processo per avere usato le carte prepagate fornite dall'azienda come un bancomat personale, altre 7 che hanno già patteggiato e la Procura ha aperto una nuova maxi-inchiesta.
Le intercettazioni risalgono al gennaio del 2021, quando diversi colleghi sono già stati sottoposti al procedimento disciplinare e, su consiglio del sindacato, hanno confessato. Alcuni sono stati licenziati, altri hanno ricevuto sanzioni. «Di lui lo sanno tutti, eh... la sua scheda è diventata come una carta di credito... chiamava gli amici, li aspettava ai distributori... era contante per lui... questi arrivavano con la macchina, lui faceva il pieno... si faceva due taniche a sera», dice uno dei dipendenti finiti sotto inchiesta.
Poi si lamenta per la strategia di alcuni colleghi, che hanno scelto di confessare: «Il sindacato ci ha rovinati a fare i rei confessi... non lo dovevamo fare... se tu vai là e ti metti a chiacchierare... tu là non devi dire niente, ci deve pensare l'avvocato».
Poi aggiunge di avere parlato con il suo legale, che si è raccomandato di «prendersi assolutamente la facoltà di non confessare». Sostiene che punteranno «a far passare più tempo possibile, in modo tale da mandare l'ipotetica sentenza in prescrizione».
L'uomo continua a contestare la strategia della confessione e dice di avere ammonito un altro dipendente che deve essere interrogato entro qualche giorno: «Ti diranno che hanno le telecamere, hanno tutto, ma non hanno un c... non ti fare mettere in mezzo, gli ho detto... non ci sono telecamere, non ci sono confessioni, non c'è niente, come ha scritto l'avvocato, no?». […]
Uno dei dirigenti è stato licenziato, con l'accusa di non avere mai denunciato i comportamenti illegali e, soprattutto, di non avere monitorato la situazione. Su un punto, tutti gli indagati concordano: sottrarre carburante all'azienda, utilizzando le carte prepagate - che dovrebbero essere usate per fare il pieno ai veicoli dell'Ama - era un'abitudine.
Uno dei netturbini - licenziato - ha ammesso di avere prelevato «in più occasioni benzina e di averla rivenduta a conoscenti» e si è giustificato dicendo che si trattava di «una pratica diffusa». […] Per ogni rifornimento effettuato sui veicoli Ama venivano addebitati circa 15 o 20 euro in più rispetto al costo del carburante effettivamente erogato […]
In alcuni casi, è emerso dalle indagini, sarebbero state effettuate centinaia di operazioni nel corso della stessa giornata.
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Cimiteri nel caos a Roma. Sono circa 2mila le salme in attesa
Roma finisce nel vortice dello “scandalo” che colpisce la conduzione cimiteriale di Ama SpA, municipalizzata del Comune di Roma. Sono troppe le famiglie che attendono sepolture o cremazioni dei propri cari e il disagio ha ormai raggiunto proporzioni esasperanti. Il caso è rimbalzato sui giornali in seguito alla denuncia di Andrea Romano, deputato alla Camera per il Pd, che da circa due mesi non…
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#100 anni#Ama SPA#Andrea Romano#Caos cimiteri#cimiteri#Comune di Roma#Giorgio Consolandi#Municipalizzata#Raggi#Roma
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La Guardia di Finanza ha posto agli arresti domiciliari la dipendente di una municipalizzata e ha sequestrato oltre 95 mila euro di contanti. #arrestatadipendente #municipalizzatabustoarsizio #guardiadifinanza #arrestidomiciliari #95milaeuro #parcheggipubblici #denarocontante #lussuosibenivoluttuari #peculato #sequestro #fabriziosbardella
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Sacchetti da schifo
I sacchetti dell’umido forniti dall’azienda municipalizzata sono una roba vergognosa. Li hanno avvolti in rotoli. Per prenderne uno basterebbe tirare, che c��è lo strappo a trattini. Dico basterebbe perché la maggior parte di essi va in pazzi appena ci aliti sopra. Infatti quando riusciamo a prenderne uno intatto ci rimaniamo male. E ci chiediamo come sia stato possibile.
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". Una furbata pro-furbetti siglata dall’Ama, la disastrata azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti e i sindacati. Il testo è chiarissimo, si paga la presenza al lavoro"
Poi si stupiscono se Roma è ridotta uno schifo, si stupiscono se le aziende a partecipazione statale sono sempre in crisi, vedi alitalia, poi si stupiscono se le aziende private (specie straniere) chiudono e vanno all'estero.
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Flambus, le accuse dei pm ad Atac: "Manutenzioni bluff, pochi controlli e ricambi da buttare"
La consulenza del perito dei pm depositata nella chiusura indagini attribuisce molte responsabilità alla municipalizzata: "Filiera inefficiente e mezzi vecchi"
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LA DISCARICA
Nella vecchia sede stradale ormai ridotta a fossato confinante con il mio uliveto, da 3 anni a questa parte hanno scaricato diverso materiale da discarica: un cesso, un televisore, un frigorifero, sacchi e sacchetti vari, così io facendo il biologico per non avere problemi a riguardo mi sono subito precipitato a scrivere al comune dell’accaduto, passano mesi e mesi e alla fine mi risponde il funzionario del comune dicendomi che la bonifica sarà messa in bilancio. Bene, passano mesi e mesi e la monnezza sta li, ansi aumenta e così io vado direttamente dal funzionario comunale addetto a parlarci, ma essendo Agosto lui giustamente sta in ferie. Bene passa agosto e io torno in comune, ma il tizio addetto sta ad un corso di aggiornamento, giustamente, non te lo prendi un master in monnezza? Passano altri mesi e io torno di nuovo nell’ufficio per capire a che punto è la situazione, ma è inverno e il tizio è in malattia, giustamente, in inverno ci sta che ti prendi l’influenza no? Bene passano altri mesi e finalmente riesco a parlare con questo tizio che mi spiega che con l’anno nuovo il comune non si occupa più di queste cose e che tutto è passato all’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti. Così vado alla municipalizzata, e li dopo varie peripezie scopro che non è l’azienda stessa che raccoglie i rifiuti ma una ditta privata che ha vinto l’appalto, Benissimo trovo la ditta che ha vinto l’appalto, la contatto, e scopro che questa ditta ha sub-appaltato ad un’altra ditta:
STOP, BASTA, MI ARRENDO.
#rimpiango il periodo in cui scrivevo sui treni sentendomi un rivoluzionario#post noiosi e dove trovarli
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Un altro successo dell’Amministrazione Raggi a Roma
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Enrico Letta voyeur, gode a guardare gli altri che scopano non potendo lui ciulare. Twitta: "Oggi #Francia e #Slovenia sconfiggono il nazionalismo populista. Tocca a noi l’anno prossimo, uniti e determinati". Il primo commento serio da sinistro a sinistro che parla col gergo dei sinistri: "In Francia e Slovenia vincono i liberali populisteggianti contro destre reazionarie. Quindi delle due l'una: o ci stai dicendo che il @pdnetwork è un partito liberale populisteggiante o che dobbiamo votare @ItaliaViva e una coalizione di centro.". #verilibberali
no link per profilassi antizecca
su twitter, il social preferito dai politicanti e questo lo definisce tutto, seguire e commentare con sarcasmo le uscite degli sfigati più convinti da se stessi (si dice “che trastano”?) tipo Letta e Ronzulli, dev’essere un esercizio di massa, una terapia di mantenimento fisico tipo Tai Chi la mattina nei parchi di Shanghai. Seguire tutta la merda che regolarmente si guadagnano ‘sti due poveri bullizzati A RAGIONE ad ogni loro uscita, è un lavoro da municipalizzata dei rifiuti.
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ATAC, i 17 autisti drogati al volante ATAC ha licenziato diciassette autisti dopo un controllo antidroga a sorpresa. Tra questi, due conducenti appena assunti. Beccati dagli ispettori dell’anti-doping della municipalizzata, sono già stati messi alla porta: contratto stracciato e tanti saluti. Uno dei due, peraltro, era appena stato “graziato” dalla società del Campidoglio, perché durante il concorsone bandito dall’azienda, aveva omesso di avere avuto precedenti penali, condizione che la partecipata aveva chiesto di sapere in anticipo, già nella fase di selezione. Tanta clemenza, evidentemente, non è servita: appena montato sul bestione da 12 metri e passa, fatto qualche giretto di prova, l’uomo è stato fermato dagli ispettori che si occupano dei controlli sul consumo alcol e stupefacenti. Ed è risultato positivo all’uso di droga, in buona compagnia con un collega, anche lui appena salito a bordo del colosso dei trasporti romani. Scrive oggi Il Messaggero in un articolo a firma di Lorenzo De Cicco che ogni anno oltre 3mila conducenti vengono sottoposti, random, a una visita anti-doping. Tutto a sorpresa, durante il turno, per non lasciare possibilità di fuga a chi si mette alla guida dei bus dopo avere fatto uso di cocaina, hashish o marijuana. Del resto, al di là dei risvolti penali, è una questione di sicurezza: sui bisonti del trasporto pubblico romano, già alle prese coi problemi legati all’età elevatissima della flotta che ora si sta via via rinnovando, viaggiano ogni giorno centinaia di migliaia di persone. Chi si mette al volante ha la responsabilità di decine e decine di passeggeri, a volte centinaia. Nextquotidiano
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Scappa con me sulla Tuscolana
Il graffio sul muro marcio della stazione accoglie la mia discesa sotterranea mentre con ansia aspetto di sapere se il prossimo treno (dopo quello appena perso) sarà tra due, tre o 5 minuti. “prossimo treno tra 2 minuti”: perfetto, siamo in linea con il minimo garantito dall’accordo di servizio tra comune e municipalizzata dei trasporti. So benissimo che il dato è assolutamente indicativo, anzi pienamente approssimativo: lo so e ad inaugurare questo fantastico lunedì di maggio è una sorta di indignazione tipicamente grillina. Ad una settimana esatta dal compleanno di Giovanna ho deciso di risparmiare sul consumo di idrocarburi. Penso al suo regalo mentre di corsa guadagno la testa della banchina ostinandomi ancora, dopo 30 anni, che la prima vettura sia la migliore. Convinzione ridicola, in metro, a Roma, viaggiare comodi è solo una questione di culo. La metro di Roma è come il raccordo anulare di Roma, un giorno la trovi vuota alle 8, il giorno dopo sempre alle 8, è la Guernica di Picasso. Dietro ad un omone con la cangiante divisa dell’AMA (unica vera operazione di rilievo dell’ex Veltroni aver ridato dignità a questi lavoratori cambiando la dicitura dei loro badge da nettezza urbana a a AMA ROMA), ritrovo il mio caro vicino di casa, Piero. Piero, da qualche tempo è più sereno, forse anche più felice. Con Giovanna coltiviamo un dubbio lacerante, in realtà io, oltre al dubbio covo anche un’invidia latente. Piero è un architetto ed è dotato di una mascella maledettamente volitiva. Le sue sopracciglia si inarcano sempre in modo sincrono, mai un cenno di imbarazzo o di dubbio. Le sue certezze svelano una precoce adesione (forse intorno ai 23 anni) alle idee del socialismo riformista. Sì, sicuramente Piero a 23 anni occhieggiava D’alema , disprezzava i fascisti di sinistra e sapeva da che parte stare. A 27 anni aveva imparato come stordire le sue prede per sbrigare una scopata: occhi e tubero accattivanti prima di partire con una raffica di citazioni colte, riferimenti culturali e una cucina sublime. Piero si vanta di aver cucinato i migliori piatti senza aver mai bruciato uno spicchio d’aglio. A 30 anni si era laureato senza compromettere minimamente le naturali curve della sua schiena. Piero non fa sport ma ha un bel corpo, armonioso, anche se la maglietta (non ha mai sbagliato un abbinamento cromatico), svela nelle grinze laterali, dei fianchi piuttosto generosi e non perfettamente proporzionati al suo fisico esile ma tatuato. A Piero piace profondamante la fica, non lo nasconde, anzi lo ostenta con delirante grandeur napoleonica. Piero non è geloso, ammette rapporti sessuali di ogni tipo, tra uomo e donna, tra donna e donna, tra uomo donna e uomo, tra donna e cavallo. Piero, riformista, di sinistra, mascella volitiva, anche oggi a 40 anni sceglie se rientrare a casa la sera o no. Non ha dubbi su chi votare, quando si vuole incazzare con una donna lo fa e lo sa fare. Nella sua autorevolezza che non cede al pentimento non ha mai appreso un briciolo di miserabile pietà umana. Piero abita sul mio stesso pianerottolo, ha tante donne e da qualche tempo, oltre ad essere più sereno e più felice è anche più stronzo e con un segreto inconfessabile. Mentre continuo ad invidiarlo con la coda dell’occhio canticchio a bassa voce: “Mio caro padrone domani ti sparo farò di tua pelle sapon di somaro ti stacco la testa ch'è lucida e tonda così finalmente imparo il bowling.”
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