#Monica Fedeli
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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MU.SA – Musica e Spettacolo in Ateneo. Un ponte tra ricerca e performance all’Università di Padova
La musica e il teatro rappresentano due anime vive della vita accademica dell’Università di Padova, non solo come oggetto di studio ma anche come elementi attivi nella formazione e nella ricerca. L’ateneo, noto per il suo ruolo internazionale nella musicologia e nelle scienze teatrali, ha da sempre affiancato l’indagine teorica alla sperimentazione pratica, grazie a figure di riferimento…
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angelap3 · 2 months ago
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“Quando mi chiedono: Cosa farà? Non lo so, è come chiedermi: Quanto vivrà? Non lo so, cosa ne so io, non dipende mica da me.
– E da che cosa dipende, a suo avviso, la durevolezza del successo?
Da voi, da loro… soltanto da loro”.
Monica Vitti
"L'amore è un atto di fede. In amore è bello anche esagerare...fino a trovare un'armonia e a volte un'amicizia".
Monica Vitti
"In fondo che ne so io cos'è la felicità...A me mi sa che siccome abbiamo dei colpi continui, uno appresso all'altro, il momento in cui riesci a schivarne uno...beh sono momenti di felicità sublime".
Monica Vitti
«Sono fatta non solo di contraddizioni, ma di caratteri opposti. Sono una persona estremamente angosciata, triste, e nello stesso tempo allegra, trascinante, vitale. E tutto questo in modo molto estremo».
Monica Vitti
Sono passati 3 anni da quando la nostra Monica ci ha lasciato, dopo una lunga malattia degenerativa.
Era il 2 febbraio del 2022, aveva 90 anni e dal 2002 non appariva in pubblico.
Era nata il 3 novembre del 1931 con il nome di Maria Luisa Ceciarelli, ma tutto il mondo la ricorda, e sempre la ricorderà, come Monica Vitti. Un'attrice strepitosa, meravigliosamente capace di incarnare sia le nevrosi dell'uomo contemporaneo di Antonioni che di dimostrarsi eccelsa mattatrice della commedia all'italiana. Interprete bellissima, seducente e ironica – incarnò donne complesse e affascinanti, malinconiche e divertenti, riuscendo sempre a comprenderle e dare forma alle loro mille sfaccettature e inquietudini, al loro coraggio. "
Monica Vitti è stata una tra le attrici italiane più amate. È riuscita a farsi strada nel cinema italiano, grazie alla sua intelligenza e a un grandissimo senso dell’umorismo. Non era facile, nella stagione d’oro delle maggiorate, imporsi nel mondo dello spettacolo. La concorrenza delle varie Lollobrigida, Loren, Pampanini e Allasio era fortissima e Maria Luisa Ceciarelli - bella e dal volto illuminato e sensibile, senza essere procacemente provocante - dovette crearsi, partendo dalla gavetta, il proprio posto al sole. Il suo talento e l’espressività cinematografica le hanno permesso, durante la sua carriera, di ottenere molti riconoscimenti: il Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia nel 1995, l’Orso d’oro a Berlino 1984 per Flirt e tre Nastri d’Argento.
Web
RIP💐❤️🎶
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curiositasmundi · 1 month ago
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L’assassino. Nei suoi trentacinque anni di vita Rickard Andersson è stato un fantasma. Non era nei radar della polizia, si sono affrettate a chiarire le autorità. Il fatto è che non era neanche in quelli dei servizi sociali, nonostante fin dalla scuola dell’obbligo avesse mostrato una marcata tendenza all’isolamento, acuitasi nell’età adulta, al punto che, già privo di amicizie, aveva finito per tagliare i ponti anche con la famiglia. Un uomo solo e senza lavoro, che del resto neanche cercava (perdendo così il diritto a un qualche sussidio); si era iscritto al Campus in cui ha commesso la strage ma non aveva concluso niente. Ce l’aveva con la scuola? Con chi la frequentava (per lo più persone di origine straniera, che cercavano, studiando, di migliorare le proprie quotazioni sul mercato del lavoro)? Ad ora non lo sappiamo, ma una considerazione è inevitabile: quello che un tempo era l’invidiato Welfare svedese se lo è perso, uno come Rickard Andersson, lasciandolo macerare ai margini della società. Gli unici momenti in cui sembra essere esistito, per lo Stato svedese, sono stati il taglio dei sussidi e – incredibile a dirsi – la concessione del porto d’armi per la caccia. Adesso, tardivamente, tutte le forze politiche (con la contrarietà di parte dei Democratici di Svezia, estremisti di destra che decidono l’agenda del governo) si affannano a chiedere controlli più severi e restrizioni nelle licenze; tutto sommato, è stato detto, i fucili semiautomatici non sono necessari per sterminare lupi e orsi, attività cara a molti svedesi, fieri di mantenere le tradizioni venatorie degli antenati vichinghi.
Le vittime. Non si conoscono ancora tutti i nomi delle persone (sette donne e tre uomini) che Andersson ha ucciso. Tra loro, Elsa Teklay, giovane madre eritrea di quattro bambini che cresceva da sola, perché il marito è in Italia; Aziza, un’insegnante curda che sarebbe andata a breve in pensione; un ragazzo siriano, Salim Iskef, che avrebbe dovuto sposarsi a luglio; siriano era anche Bassam al Sheleh, un fornaio dall’allegria contagiosa, racconta la clientela del suo negozio; e ancora, un giovane afgano, Ali Mohammed Jafari, che lascia moglie e un figlio. Come si vede dalla nazionalità delle vittime, si tratta di persone che, in periodi diversi, hanno lasciato i loro Paesi devastati da guerre e miseria per godere della sicurezza – e dei diritti – offerti dalla Svezia, la “superpotenza morale”. Mentre le loro famiglie le piangono, le comunità immigrate di tutto il Paese hanno paura; gli abitanti di fede musulmana di Örebro esitano a recarsi in moschea per paura di altri attacchi, altrove istituzioni religiose e culturali dei Paesi extraeuropei assoldano vigilanti privati.
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calyxthenerd · 1 year ago
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Dropping my DCLA post-canon Christmas hcs in the middle of february because I saw a TikTok and got inspired
In the Castillo household, it’s obviously gonna be Germán, Vilu, Ludmila, maybe Fede is there, maybe he went back to Italy, who knows, Angie, Ramallo and Olga cause they’re always there, Fran shows up at some point because she didn’t get a flight to Italy in time, Olga bans anyone from entering the kitchen for the whole day because she takes holiday food very seriously, but Angie goes in anyways, and they keep gossiping about who knows what, secret Santa is as chaotic as your imagination allows, and the food is the prettiest thing you’ve ever seen, until Germán starts serving Vilu, Olga almost cries
Obviously in the Benson mansion there’s the Valentes, Ámbar, not Alfredo because he’s travelling, or dead, and also I don’t like him, depending on what type of scene you’re looking for Sharon got permission to go home for the holiday, since couldn’t afford tickets to Mexico, and refused both Ámbar’s and Luna’s offers to buy them for him, Simón is there too, trying to escape holidays with his extended family and his dad’s overbearing attempts to mend their relationship, Matteo is also there, dinner is obviously on Monica, with Simón, Miguel and Luna taking turns going into the kitchen to try and sneak a bite, she catches them every time, and when she doesn’t, Ámbar does, and they have to wear a santa hat with “Shame” written on the front, Matteo’s puts Luna wearing it and pouting as his lockscreen, Rey and Maggie show up for dinner, having been released from their court mandated community service, Matteo, the idiot, suggests lighting a fire, because that’s what they did back in Italy, the Valentes, Ámbar and Simón glare at him for the rest of the night, and every time he tries being affectionate to Luna, she walks away and goes to Simón instead, leaving Ámbar even more mad at him, as her boyfriend is too busy performing best friend duties to cuddle with her
In my ideal world, Antonio goes to jail (or gets run over by a car, because that would be ironic) and so Paula makes ammends with the Urquizas and they decide to have a joint Christmas party to celebrate that, Victor is still back in Spain because I’m mad at him, so it’s Paula, Alex and Manuel, Alice, Mariano, Helena and Bia, Helena invites Thiago since he doesn’t exactly have a family to celebrate with, Paula all but demands Carmín comes, they also invite Pietro so he doesn’t have to eat alone with his cousin (they wanted him to cook for them), and since it’s already a lot of people, and the residency is pretty empty with the other guys having gone home to the families, Thiago invites everyone to go there instead, Pietro is happy to cook in his own kitchen, the night ends with the Urquiza sisters singing a Christmas song by the piano, everyone joins in, and when the time to say goodbye comes, Thiago forbids anyone from leaving, since it’s very late and they’re all tired from having eaten so much, and we all know what happens when you drive late at night, so everyone who doesn’t live there ends up sleeping in one of the spare bedrooms, and the ones who do, sleep in their own rooms
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tomorrowedblog · 7 months ago
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Friday Releases for August 16
Friday is the busiest day of the week for new releases, so we've decided to collect them all in one place. Friday Releases for August 16 include Alien: Romulus, Skincare, The Union, and more.
Alien: Romulus
Alien: Romulus, the new movie from Fede Alvarez, is out today.
While scavenging the deep ends of a derelict space station, a group of young space colonizers come face to face with the most terrifying life form in the universe.
Skincare
Skincare, the new movie from Austin Peters, is out today.
A celebrity aesthetician (Elizabeth Banks) in Hollywood becomes convinced a rival is out to sabotage her business and destroy her life.
The Union
The Union, the new movie from Julian Farino, is out today.
Mike (Mark Wahlberg), a construction worker from Jersey, is quickly thrust into the world of super spies and secret agents when his high school sweetheart, Roxanne (Halle Berry), suddenly comes back into his life and recruits him on a high-stakes U.S. intelligence mission.
Crescent City
Crescent City, the new movie from RJ Collins, is out today.
When a small southern town is terrorized by a relentless serial killer everyone becomes a suspect… including local authorities. As the body count rises and the dark mystery deepens, the chief detective becomes haunted by the horrors of his past.
Mountains
Mountains, the new movie from Monica Sorelle, is out today.
In Miami’s Little Haiti, Xavier (Atibon Nazaire) makes a living as a demolition worker while his wife Esperance (Sheila Anozier) holds down two jobs to sustain their cozy household. Their routine is tested when their son Junior (Chris Renois) returns home after dropping out of college. Xavier and Esperance struggle to relate with Junior, who is no longer interested in speaking Creole with them and harbors ambitions of an artistic career path they do not understand. Xavier aspires to buy a more spacious house for his family, but still wakes up every morning, goes to work, and dismantles his neighborhood brick by brick. Yet even as construction vehicles rumble down the block, Little Haiti remains a vibrant community with traditions and rhythms distinctly its own.
My Penguin Friend
My Penguin Friend, the new movie from David Schurmann, is out today.
Inspired by the incredible true story of DinDim the Penguin, this enchanting adventure is about a little lost penguin who - after being rescued from an oil spill - transforms the life and soul of the heartbroken fisherman. The penguin and the fisherman become unlikely friends, so bonded that even the vast ocean cannot divide them.
Rob Peace
Rob Peace, the new movie from Chiwetel Ejiofor, is out today.
ROB PEACE follows the true story of a brilliant young man (Jay Will) torn between his father’s shadowed past and his own promising future. Raised by his devoted mother (Mary J. Blige), Rob risks everything he has worked for to free his imprisoned father (Chiwetel Ejiofor).
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luigidalise · 1 year ago
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A Sorrento, in un silenzio carico di emozione, rischiarato dalle fiaccole e rotto dal canto del Miserere, ha sfilato la Processione del Cristo Morto, nota come la "nera” del Venerdì Santo, organizzata dall'Arciconfraternita della Morte. E' l'ultimo dei tradizionali appuntamenti con i Riti della Settimana Santa, dopo quella con i penitenti incappucciati della processione della Venerabile Arciconfraternita del Santissimo Rosario del Giovedì Santo e la “bianca”, organizzata dall’Arciconfraternita di Santa Monica. Il servizio della Tgr Rai Campania su uno spettacolo di fede, bellezza, storia e tradizione, che conquista anche i turisti, facendo scoprire il fascino ancestrale di questa terra
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Illumination e Nintendo annunciano l'imminente uscita di un nuovo film animato basato sul mondo di Super Mario Bros.
SANTA MONICA, California e KYOTO, Giappone--(BUSINESS WIRE)--Illumination (sede centrale: Santa Monica, CA, USA; Fondatore e Ceo: Chris Meledandri) e Nintendo Co., Ltd. (sede centrale: Kyoto, Minami-ku, Giappone; Direttore rappresentativo e Presidente: Shuntaro Furukawa, “Nintendo” qui di seguito) oggi hanno annunciato che è in corso la produzione di un nuovo film animato basato sul mondo di Super Mario Bros. Si prevede che il nuovo film animato basato sul mondo di Super Mario Bros. uscirà il 3 aprile 2026 negli Stati Uniti e in molti altri paesi del mondo – in determinati paesi uscirà durante il mese di aprile. Il film sarà prodotto da Chris Meledandri, Fondatore e Ceo di Illumination e da Shigeru Miyamoto, Direttore rappresentativo e Fellow di Nintendo, scritto da Matthew Fogel e diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic. Sarà finanziato congiuntamente da Universal Pictures e Nintendo e distribuito nei cinema di tutto il mondo da Universal Pictures. Partecipando in misura sostanziale alla produzione del film con l’obiettivo di fare sorridere tutte le persone intrattenendole, Nintendo continua a impegnarsi nella produzione di prodotti di intrattenimento unici e nel consentire a quante più persone possibili di goderne. Illumination guarda con fiducia a proseguire la sua partnership con Nintendo, offrendo al pubblico di tutto il mondo, indipendentemente dall’età, un mix di gioia e scoperta, consentendo alle persone di connettersi con amati personaggi e storie creati da uno dei franchise più popolari al mondo. Informazioni su Illumination Illumination, fondata da Chris Meledandri nel 2007, è uno dei principali produttori nel settore dell’intrattenimento di film animati, tra cui Cattivissimo me – il franchise di film di animazione comici di maggior successo nella storia del cinema – e The Super Mario Bros Movie, Lorax - Il guardiano della foresta e Il Grinch, entrambi dalle storie di Dr. Seuss, Pets - Vita da animali e Sing, tutti film che hanno superato ogni record. La biblioteca di Illumination include tre dei 10 film animati di massimo successo di tutti i tempi. Gli iconici, amati film di Illumination – caratterizzati da personaggi originali e memorabili, di grande richiamo globale e importanti riguardo all’aspetto culturale – hanno incassato oltre 9 miliardi di dollari in tutto il mondo. Illumination ha stretto con Universal Pictures una partnership esclusiva per il finanziamento e la distribuzione. Il prossimo film di Illumination è Cattivissimo me 4, che uscirà il 3 luglio 2024. Informazioni su Nintendo Nintendo Co., Ltd., con sede centrale a Kyoto, Giappone, ha creato franchise di videogiochi che sono diventati nomi familiari in tutto il mondo – Mario™, Donkey Kong™, The Legend of Zelda™, Metroid™, Pokémon™, Animal Crossing™, Pikmin™ e Splatoon™ – tramite l’integrazione di hardware e software. L'aziendan mira a offrire esperienze di intrattenimento intuitive e uniche per chiunque, producendo e commercializzando console per videogiochi come la famiglia di sistemi Nintendo Switch™, sviluppando e gestendo app per dispositivi intelligenti e collaborando con vari partner a una gamma di altre iniziative di intrattenimento come parchi giochi e contenuti visivi. Nintendo ha venduto oltre 5,6 miliardi di videogiochi e più di 800 milioni di unità hardware in tutto il mondo. Dal lancio di Nintendo Entertainment System™ avvenuto più di 30 anni fa, sino a oggi e nel futuro, la mission ininterrotta di Nintendo consiste nel creare prodotti di intrattenimento unici che permettono alle persone di divertirsi, ovunque nel mondo. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido. Contacts Sarah Rothman - [email protected] Read the full article
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ildiariodibeppe · 1 year ago
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DALLA PAROLA DEL GIORNO
Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio […] “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
(Mt 21, 33-37.42-43)
Come vivere questa Parola?
La protagonista di questa parabola è una vigna, per la quale il padrone ha una grande premura. Al tempo dei frutti, che sono suoi, manda dei servi dai coltivatori a prenderne il raccolto, ma questi servi saranno uccisi! Sappiamo che la vigna è il popolo eletto di Dio e questi servi sono i profeti, i quali hanno sempre richiamato il popolo ad un cambiamento, ad una conversione. I richiami sono rimasti inascoltati, ma Dio non si stanca, moltiplica con generosità i suoi appelli. Il suo amore arriva fino a mandare il Figlio, ma davanti a Lui il muro del rifiuto si alza consistente, si arriva ad ucciderlo fuori delle mura della città. Ma dal rifiuto della prima Alleanza il Padre farà nascere una nuova ed eterna Alleanza proprio con il sangue del Figlio
Noi entriamo a questo punto della storia della salvezza. Il Signore ha dato ad ognuno di noi il dono grande della libertà. La libertà è il dono dato ai figli, creati a sua immagine e somiglianza. La libertà è il dono che ci fa simili a Lui e noi, questo dono, come lo usiamo? Per accogliere o difenderci dall’Amore, per respingere il dono dell’Alleanza o diventare con Gesù parte viva di questa nuova Alleanza?
Il tuo Spirito Signore ci renda accoglienti alla tua proposta d’amore! Convertici a Te!
La voce di Papa Francesco
“L’urgenza di rispondere con frutti di bene alla chiamata del Signore, che ci chiama a diventare sua vigna, ci aiuta a capire che cosa c’è di nuovo e di originale nella fede cristiana. Essa non è tanto la somma di precetti e di norme morali, ma è prima di tutto una proposta di amore che Dio, attraverso Gesù, ha fatto e continua a fare all’umanità. È un invito a entrare in questa storia di amore, diventando una vigna vivace e aperta, ricca di frutti e di speranza per tutti. Una vigna chiusa può diventare selvatica e produrre uva selvatica. Siamo chiamati ad uscire dalla vigna per metterci a servizio dei fratelli che non sono con noi, per scuoterci a vicenda e incoraggiarci, per ricordarci di dover essere vigna del Signore in ogni ambiente, anche quelli più lontani e disagevoli.”
(ANGELUS, 8 ottobre 2017)
Commento di Sr Monica Gianoli FMA
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giancarlonicoli · 2 years ago
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21 set 2023 12:03
LA “PITONESSA” FINISCE STRITOLATA – ALTRI GUAI GIUDIZIARI PER LA SANTANCHE’: LA PROCURA DI MILANO HA CHIESTO LA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DI TRE SOCIETÀ DI KI GROUP CHE APPARTENEVANO ALLA MINISTRA DEL TURISMO - SI APRE UNA NUOVA VORAGINE NEI CONTI DEI GRUPPI COLLEGATI A DANIELONA (SOTTO INCHIESTA). E IL SUO POSTO NEL GOVERNO TORNA IN BILICO: COME DAGO DIXIT, SE LA SANTANCHE' NON RASSEGNA LE DIMISSIONI, GIÀ È PRONTA UNA… -
DAGOREPORT
SANTANCHE'
Monica Serra per “la Stampa” - Estratti
Permettere a Ki Group srl di accedere al concordato semplificato sarebbe «solo un atto di fede» senza alcuna concreta garanzia «in palese danno e in frode ai creditori». Per questo la procura di Milano ha deciso di irrompere nel procedimento aperto davanti alla seconda sezione civile del Tribunale e di chiedere la liquidazione giudiziale - l'ex fallimento - non solo della srl ma anche delle due società quotate del gruppo: Ki Group holding spa e Bioera spa.
Così, dopo il caso Visibilia, nuovi guai giudiziari potrebbero travolgere la ministra Daniela Santanchè che, con l'ex compagno Canio Mazzaro, era nella governance del gioiellino del bio almeno fino al 2021.
(...)
Come sottolineano i pm Luigi Luzi e Maria Giuseppina Gravina, lo stesso esperto interpellato dal Tribunale, che nel suo parere «propende per la convenienza della procedura concordataria», afferma che «alla data del 7 luglio del 2023 sussistono significative incertezze in merito alla prospettiva della continuità aziendale della emittente e del gruppo». Cosa che, per i magistrati, «imporrebbe un'attenta analisi sulla reversibilità dello stato di insolvenza di Bioera - società in evidente stato di insolvenza - e che a oggi manca agli atti della procedura».
Per questo, sostengono ancora i pm, il piano proposto da Ki Group, tramite la promessa di impegno economico presentata da Bioera, «non permette il raggiungimento dello scopo della procedura», cioè «valorizzare i complessi aziendali, al fine di ottenere liquidità per soddisfare i creditori». E quindi la procura conclude «rilevando la manifesta inattitudine del piano con riguardo alle garanzie offerte per assicurare la liquidazione, in palese danno e in frode ai creditori». Parole dure che annunciano come per la ministra Santanchè la nuova partita sia solo all'inizio.
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writtenmemxries · 3 years ago
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Loving him was easier than anything I'll ever do again
Chi non muore si rivede e infatti eccomi qua. Grazie a tuttx per l'amore che lasciate sotto le mie ff. <3
Prompt: Simone chiede a Manuel di fingersi il suo ragazzo per scollarsi uno che continua a provarci, ma alla fine non devono fingere neanche troppo.
Simone non è mai stato l’anima della festa. Può contare le feste a cui è stato sulle dita di una mano. Le Feste con la F maiuscola, quelle nei locali in cui ti lasciano il timbro sul polso prima di entrare e ti offrono un drink gratuito, quelle dove ci sono i divanetti e le piste da ballo gremite di gente sudata che balla, quelle dove alla fine, non si sa come, finisci per paccarti qualcuno che a malapena conosci.
Ecco, a Simone quello non capita di frequente, però ricorda i racconti dei suoi compagni di classe, come si vantassero di essersi fatti così tante ragazze in un'unica sera da non ricordare neanche i vari volti. A Simone non è mai sembrato particolarmente allettante, non capiva cosa ci fosse di così entusiasmante nell’accumulare baci insignificanti come fossero trofei.  
L’unica persona che Simone abbia mai voluto baciare ad una festa è Manuel. E forse Laura, ma Laura non conta davvero. Non che Laura non sia importante a modo suo, ma Simone pensa di rado a quei momenti di intimità che l’hanno sempre messo un po’ a disagio.
Ai momenti di intimità con Manuel, invece, ci penserebbe di continuo, se solo ci fossero. Ed effettivamente, i suoi ormoni adolescenziali non gli fanno dimenticare con facilità cosa il suo corpo sia in grado di fargli provare quando sono le mani giuste a sfiorarlo. Quando sono mani dalla carnagione olivastra, dal dorso tanto liscio quanto sono callosi i polpastrelli; mani più piccole delle sue, ma forti e svelte. Mani che ha visto tremare, mani che ha visto sporche di grasso, mani che l’hanno abbracciato, sostenuto, accarezzato e toccato dove solo i suoi sogni potevano arrivare.
La verità è che Simone ci pensa spesso, alle mani di Manuel. Le immagina inanellate, lui che non ha mai avuto una grande passione per i gioielli. Immagina di sfilargli piano un anello e giocarci, provandolo sulle proprie dita nodose finché non trova quello in cui sta alla perfezione. Gli sventolerebbe la mano davanti alla faccia con un sorriso sornione, cantilenando sta meglio a me che a te, e Manuel farebbe spallucce disinteressato, dicendogli di tenerlo pure, se proprio ci tiene. E Simone ci terrebbe eccome. Però Manuel non ha anelli, e Simone non sa se sia il tipo da portarne.
Quindi, se c’è una persona che Simone bacerebbe ad una festa – di nuovo – è Manuel, nonostante abbia passato mesi a cercare di mettere da parte quei sentimenti e vederlo sotto una luce diversa, ovviamente fallendo miseramente, come testimoniano i pensieri che continuano a rimbalzargli da un emisfero all’altro del cervello. Tipo che bacerebbe volentieri non solo Manuel, ma anche le sue mani. E no, non come i mafiosi o come i fedeli in piazza San Pietro con il papa. Semplicemente, a volte Simone non riesce a togliersele dalla testa, insieme a tutte quelle piccole cose che riguardano Manuel, Manuel e ancora Manuel.
Ed è per questo che quella sera, appoggiato al bancone del locale in cui stanno festeggiando il compleanno di Monica, un drink in una mano e l’altra penzoloni accanto a Manuel, non ci pensa due volte prima di afferrargli le dita in una stretta impacciata, avvicinandolo a sé.
È tardi, eppure sono tutti ancora tremendamente allegri ed energici, e forse hanno bevuto un po’ troppo, come a tutte le feste, ma non tanto da stare male, non tanto da non capire cosa stia succedendo e risvegliarsi il giorno seguente con un gran mal di testa e nessun ricordo della notte passata.
“Che cazzo fai?” sibila Manuel.
Non alza la voce e Simone gliene è grato. Dà uno strattone per liberare le dita dalla sua presa, ma Simone stringe più forte, sistemandosi in modo che tutta la sua mano circondi quella di Manuel, morbida e un po’ sudata. Manuel si guarda attorno per controllare che non ci sia nessuno nei paraggi.
“Simo’, che cazzo fai?” ripete, ma non c’è traccia di rabbia nella sua voce.
Simone lo guarda con gli occhi grandi e allarmati, piega le sopracciglia in una preghiera silenziosa, e Manuel sente ogni goccia di alcol fuoriuscire dal suo sistema. Non si è mai sentito tanto sobrio in vita sua.
“Ti prego, sta’ al gioco,” sussurra Simone, e si morde il labbro con nervosismo, torturandosi una pellicina.
Manuel non fa in tempo a chiedergli a cosa si riferisca, che un ragazzo sorridente e decisamente brillo si avvicina a loro, urlando il nome di Simone con entusiasmo. È basso, ha gli occhi così scuri che è impossibile distinguere la pupilla dall’iride, e i capelli biondo ossigenato tirati indietro col gel.
Manuel sposta lo sguardo da lui a Simone, le sopracciglia corrugate e le labbra arricciate in una posa di fastidio che non riesce proprio a nascondere.
“Ciao Alberto,” dice Simone mostrando il sorriso più falso che Manuel gli abbia mai visto.
Sente la mano di Simone stringere un po’ più forte la sua, sente ogni singolo dito avvolgere il suo palmo, saldo e bollente, sente l’indice picchiettare nervosamente sulla sua pelle. D’istinto, Manuel accarezza il dorso della sua mano con il pollice, lentamente, quasi senza accorgersene. Si accorge però di come Simone si rilassi istantaneamente, vede il suo petto abbassarsi in un respiro profondo che forse stava trattenendo, sente il braccio di Simone premere contro il suo con più naturalezza, meno rigidità.
“Simone!” urla Alberto con l’enfasi di chi ha bevuto qualche bicchiere di troppo. “Cazzo, Simone, ciao! Ci continuiamo a incontrare, eh?”
La voce di Alberto è pungente, penetra indesiderata nelle orecchie di Manuel, acuta e fastidiosa come il fischietto del loro insegnante di ginnastica. Strascica le parole, pronunciando ogni sillaba lentamente, allungando le vocali. A Manuel dà già sui nervi.
Simone continua a sorridere con quel sorriso di circostanza che non raggiunge gli occhi, e sposta il peso da una gamba all’altra, come se non aspettasse altro che fuggire.
“Già,” dice solamente, e a Manuel verrebbe da ridere per la sua goffaggine se non fosse troppo impegnato a scrutare quell’Alberto in ogni suo particolare, a chiedersi chi sia, da dove diamine spunti e cosa voglia da Simone.
Alberto ride come se Simone avesse detto la cosa più divertente del mondo, e si avvicina per tirargli una pacca sulla spalla, facendolo barcollare.
“Che ci fai qui?”
“Sai, la festa di Monica…” risponde Simone, la voce monotona di chi non vede l’ora di terminare la conversazione.
Alberto sussulta come se si fosse ricordato solo in quel momento dove si trovasse. “Cazzo, Monica! Non le ho fatto gli auguri!” esclama.
Simone ridacchia imbarazzato. “Puoi sempre andare ora.”
Alberto scuote la testa con energia. “No, adesso sto qui con te!”
Poi guarda Manuel, come se l’avesse notato solo in quel momento. “E questo chi è?” urla indicandolo con un cenno del capo.
Simone lancia un’occhiata nervosa a Manuel.
“Ma chi è ‘sto cojone?” borbotta Manuel senza preoccuparsi di essere sentito.
“Piacere, Alberto!” risponde quello tendendogli la mano, il sorriso di chi è troppo ubriaco per capire di essere appena stato insultato. “Io e Simone siamo graaandi amici!”
Manuel alza un sopracciglio poco convinto e guarda Simone aspettando una spiegazione.
Simone sospira. “Poi ti spiego.”
“In realtà me lo vorrei fare, però non dirglielo,” dice Alberto avvicinandosi a Manuel, come se gli stesse rivelando un segreto. Cerca di sussurrare, ma finisce per parlare con la solita voce squillante.
La stretta di Manuel si fa più intensa intorno alla mano di Simone. Non risponde, e con la coda dell'occhio vede Simone arrossire.
Poi Alberto si rivolge di nuovo a Simone, con quell'aria sorridente e ubriaca fradicia.
“Ci beviamo qualcosa?” gli chiede, e Simone sente Manuel far schioccare infastidito la lingua contro il palato.
“Ecco, veramente… sono qui con il mio... ragazzo,” dice Simone cercando di nascondere il tremore nella voce, ma questa si incrina proprio sull’ultima parola.
Gli suda la mano e spera solo che Manuel non la ritragga all’improvviso. Invece Manuel sussulta, Simone lo sente inspirare sorpreso, ma non allenta la presa.
Col fiato corto e il cuore che batte più velocemente di Gianni Morandi che va a trovar la bimba sua, Simone aspetta che qualcuno parli, che quell’alone di sgomento si diradi, lasciandoli riprendere fiato.
La bocca di Alberto si schiude in un’espressione stupita, sbatte gli occhi rapidamente, solleva comicamente le sopracciglia. Cerca di parlare, ma boccheggia.
“Beh, non c’è bisogno che lui lo sappia,” mormora alla fine con una voce che dovrebbe essere suadente, ma che risulta pateticamente brilla.
Simone resiste all’impulso di alzare gli occhi al cielo e sbuffare. Sente Manuel fremere accanto a sé, e sa che la sua pazienza ha un limite.
“Senti,” dice infatti Manuel avvicinandosi a lui. “Te sto chiedendo de annartene in maniera educata, ma se mo non te levi dal cazzo giuro che t’allontano io con le mie mani.”
Alberto lo guarda confuso. Lo squadra per un attimo, facendosi aria con i lembi della camicia, i primi bottoni aperti. Lo scruta con gli occhi socchiusi, come se stesse cercando di metterlo a fuoco, con l’espressione un po’ persa di chi sta cercando tutti i puntini della Settimana Enigmistica da collegare tra loro.
Poi spalanca gli occhi, come se finalmente avesse capito. “Ma saresti tu il suo ragazzo?”
Manuel ha la tentazione di tirargli una capocciata. “Sì,” risponde a denti stretti.
“Sì va beh, non ci credo che te sei gay,” dice Alberto ridendo.
“Forse te conviene farte un po’ meno i cazzi degli altri, che dici?” esclama Manuel, e abbandona la mano di Simone per dargli una spinta.
“Cristo, Manuel,” sospira Simone prendendolo per le spalle.
“Famo che non rompi er cazzo al mio ragazzo e te levi dalle palle, eh?” dice Manuel ignorando Simone, resistendo all’impulso di dare un pugno ad Alberto quando questo gli mostra il dito medio.
Alberto se ne va e la musica attorno a loro continua a suonare, alta e incurante di quanto successo, rimbombando nelle loro orecchie e dando un ritmo al battito dei loro cuori.
“Ma Martin Garrix va ancora de moda?” dice Manuel dopo un po’ per stemperare la tensione che si è improvvisamente creata tra loro, mentre il remix di una canzone di cui non ricorda il titolo gli risuona in testa.
Simone lo guarda, mordendosi l’interno della guancia, pregando che Manuel non gli si scagli contro. Poi vede il suo sguardo benevolo, quel sorriso appena accennato sulle labbra, la posa un po' rigida contro il bancone del bar, e scoppia a ridere. Una risata piena, di quelle che ti fanno buttare indietro la testa, ti fanno venire le lacrime agli occhi e male alla pancia.
Simone ride e Manuel lo imita, ma si perde a guardare gli occhi chiusi di Simone e le rughe che si formano ai lati, guarda le sue fossette e il modo in cui arriccia il naso mentre cerca di riprendere fiato. E pensa che è proprio bello, con quella camicia blu leggermente sbottonata e le goccioline di sudore che gli imperlano il collo. Pensa che gli piace tenergli la mano e stare pressato contro di lui, e gli piace difenderlo almeno tanto quanto gli piace prenderlo in giro quando sono soli.
E mentre lo sguardo di Manuel segue il profilo del suo naso, immaginando di tracciarlo con le dita, il suo cuore perde un battito, e lo sente pompare il sangue frettolosamente, riscaldandogli le vene di audacia.
“Quindi io sarei il ragazzo tuo?” chiede allora con un sorrisetto.
Simone alza gli occhi al cielo senza guardarlo. “Era solo per levarmi quello di torno,” borbotta.
“Ma chi era?”
“Un mio compagno delle medie. L’ho beccato qualche giorno fa in giro, e a quanto pare è amico di Monica.”
“E perché ti sta così addosso?”
Simone sorride. “Che c’è, sei geloso?” chiede ironicamente.
Manuel gli dà una spallata. Forse un po’, pensa, ma non lo dice perché sa cosa implicherebbe, sa cosa significherebbe per Simone, e non sa se è pronto a quello che verrebbe dopo. Anche se sa di volerlo. Anche se lo sa da mesi.
“Mi sa che Monica gli ha detto qualcosa. Tipo che sono gay, o cose così. Non sapevo lo fosse anche lui.”
Manuel annuisce. “Ma ‘n te interessa, no?”
Simone ride. “Ho fatto finta di stare co’ te per mandarlo via, direi di no.”
“Meglio così,” bofonchia Manuel.
“Ah sì? E a te che te frega?” chiede Simone curioso, dando un’altra spallata a Manuel.
“Beh, so’ il tuo ragazzo, me preoccupo della gente che vedi,” risponde, e la sua testa sa che stanno solo scherzando, ma il suo corpo non è d’accordo, e le sole parole gli fanno stringere lo stomaco.
“Premuroso da parte tua,” dice Simone con un sorriso, ed è strano riuscire a scherzare così su una cosa che gli fa tanto male. Su una cosa che vuole così tanto ma che non potrà mai avere.
“Scusa se t’ho messo in una situazione scomoda,” dice poi. “Ma quello continua a scrivermi pure su Instagram e non sapevo che fare.”
Manuel scrolla le spalle. “Non m’ha dato fastidio.”
“Okay,” dice Simone.
“Okay,” risponde Manuel.
“Quindi stiamo insieme?” continua Manuel dopo un po’, e Simone quasi si strozza col suo drink. “Voglio di’, se me becca pe’ strada e me riconosce, glie devo di’ che stiamo insieme?”
Simone tossisce e Manuel gli dà qualche colpetto sulla schiena, e Dio, che voglia incredibile che ha di scappare, perché Dio lo sta senz’altro prendendo in giro, è tutta una grande farsa architettata per vedere quanto sia in grado di resistere senza fare altre cazzate imperdonabili. Poco, probabilmente.
“Sì, cioè, se vuoi, nel senso, non per forza, ma se lo incontri e te lo chiede, però pure no, voglio dire-”
“Non se capisce ‘n cazzo de quello che stai a di’,” lo interrompe Manuel ridendo. “Fatte ‘na canna, Simo’, che me pari agitato.”
Simone beve un altro po’ del suo drink e spera solo di tornare a casa presto, mentre sente la mano pizzicare al ricordo delle dita roventi di Manuel tra le sue.
E se quella sera credeva che l’universo si stesse facendo beffe di lui, qualche giorno dopo ne ha l’assoluta certezza, e vorrebbe solo scalare l’Everest e urlare fortissimo sperando di essere fulminato da Zeus, o in alternativa buttarsi di testa senza imbracatura e vedere che succede.
Perché qualche giorno dopo è in giro con Manuel, e non sanno neanche loro dove stiano andando di preciso o perché stiano bighellonando in centro a Roma, ma è primavera e il sole è tiepido ed è domenica pomeriggio, e Simone crede di non essersi mai sentito così in pace. Finché non vede una figura familiare dai capelli biondo ossigenato poco distante da loro.
“Cazzo,” mormora, e tiene lo sguardo piantato a terra facendo finta di niente, sperando che Alberto non lo noti, che non vada a parlare con lui.
“Che c’hai?” chiede Manuel, piegandosi per cercare il suo sguardo.
Sono seduti sul muretto di un’aiuola, Simone che strappa fili d’erba intrecciandoli tra loro, Manuel che scrolla annoiato su Instagram mostrandogli qualche post divertente di tanto in tanto. Sono seduti vicini, ma non abbastanza da toccarsi.
“Alberto a ore due,” risponde Simone a denti stretti, e Manuel si guarda attorno confuso.
“Simo’, non l’ho mai capita ‘sta cosa delle ore, ma ‘ndo sta?”
“Di là,” dice Simone indicando a destra con un cenno del capo.
Ed è eccolo lì, i capelli a tendina che gli ricadono soffici ai lati della fronte, maglietta grigia e giacca di pelle nera, sigaretta tra le dita. Sembra terribilmente calmo, a tratti misterioso, così diverso dalla persona dalla voce squillante che li ha importunati qualche giorno prima.
Manuel sospira, e prima che Simone possa parlare di nuovo, si avvicina a lui e gli circonda la vita con le braccia, posando la testa sulla sua spalla e continuando a guardare il telefono con aria indifferente, come se nulla fosse, come se toccarlo fosse un dovere e non un istinto che emerge ogni volta che gli è vicino, e che cerca di reprimere per non ficcarsi in casini che non riuscirebbe a gestire.
“Ma che fai?” chiede Simone in un sussurro, e i battiti del suo cuore quasi coprono la risposta di Manuel.
“Hai iniziato te co’ sta storia, Simo’, mo stacce.”
Tiene una mano sullo stomaco di Simone, le dita che giocano con la sua maglietta leggera. Simone trattiene il fiato ogni volta che la mano di Manuel gli solletica la pelle, sente il calore dei suoi polpastrelli attraverso quel sottile strato di stoffa, e nella sua mente c’è solo foschia mentre cerca di ricordarsi che non è reale, che è solo uno spettacolo per Alberto, una farsa che avrà vita breve. Ma se continua a trattenere il respiro così, anche Simone avrà vita breve.
“Non c’è bisogno che tu lo faccia.”
Manuel sorride. “So’ il tuo ragazzo o no, Simo’? Guarda che nun me dà fastidio toccarte, eh.”
E a me non dà fastidio che me tocchi, vorrebbe rispondere Simone. Se chiude gli occhi e isola i rumori della città – i passi della gente attorno a lui, le loro voci che si accavallano, una moto che sgomma – gli sembra quasi di essere in camera sua, sul suo letto, tra quelle mura famigliari e un paio di braccia che lo stringono lontano dagli occhi di tutti solo perché vogliono farlo.
Apre gli occhi, vede che Alberto è più vicino e li ha notati, li sta guardando con quell’espressione un po’ triste e un po’ rassegnata che Simone ha già visto tante volte allo specchio, e per un attimo pensa che potrebbe provarci, che dopotutto non sarebbe un male cercare l’amore in altre persone.
Ma poi sente il naso di Manuel che gli solletica il collo. Ha messo da parte il telefono e se ne sta lì, gli occhi chiusi e l’espressione beata, e forse anche lui sta ignorando il posto in cui si trovano, fingendo di non sentire ciò che li circonda, fingendo che siano solo loro due e che questa non sia una stupida pantomima.
Simone sorride e passa la mano tra i capelli di Manuel senza pensarci, dolce e delicato come solo un ragazzo innamorato sa essere.
“Che fai?” borbotta Manuel.
Simone arrossisce lievemente, ed è lieto che Manuel non lo stia guardando.
“Alberto ci sta fissando,” dice, come se fosse una scusa.
“Se sta a guarda’ vor di’ che glie piace,” commenta Manuel.
“Ne dubito.”
“A te piace?”
Simone deglutisce, preso alla sprovvista. “Cosa?”
“Questo,” risponde Manuel con un vago gesto della mano. “Quello che stiamo facendo.”
“Sì,” mormora Simone esitante, la voce piccola, le spalle curve, come a volersi nascondere.
“Okay,” dice Manuel, e si accoccola ancora di più a Simone, la faccia nascosta nel suo collo, il suo respiro che gli scalda la clavicola e gli fa venire i brividi. Tiene una mano sulla coscia di Simone, e se non fossero in pubblico, Simone vorrebbe che andasse più su, lasciando una scia bollente lungo tutto il suo corpo.
Alberto se n’è andato, ma Simone non si preoccupa di avvisare Manuel. Si lascia coccolare, lascia che la mano di Manuel disegni cerchi invisibili sulle sue braccia, sul suo fianco, su ogni parte del corpo riesca a raggiungere, lasciando una traccia di pelle d’oca ovunque vada. Lascia che il naso di Manuel gli solletichi la mandibola, mentre la sua barba gli pizzica il collo, arrossando leggermente la pelle delicata.
Non c’è nulla di erotico in quello che stanno facendo, non c’è traccia di sensualità, nessuna effusione esplicita, eppure Simone si sente avvampare.
“Manuel,” mormora.
“Mmh?” gli risponde l’altro, il respiro rilassato e gli occhi ancora chiusi, come un bambino cullato dalle braccia dell’amore.
“Alberto se n’è andato.”
Manuel apre gli occhi. “Ah, già. Alberto.”
Si schiarisce la voce imbarazzato, staccandosi da Simone. Si passa una mano tra i capelli con una goffaggine che non gli appartiene, mentre le sue orecchie si tingono di rosso. Evita gli occhi di Simone, tenendo lo sguardo fisso sulle proprie mani, ispezionandosi le unghie con finta minuziosaggine. Il suo telefono è sulla coscia di Simone, dove lo aveva poggiato un attimo prima, preso da quel momento di tenerezza che in realtà non aveva nulla di artificiale, ma non ha il coraggio di allungare la mano per prenderlo. Non ha il coraggio di sfiorare di nuovo quel corpo e fingere che per lui non sia la cosa più giusta e naturale di sempre.
“Vuoi… vuoi fermarti da me stanotte?” chiede Simone sottovoce, come se parlare normalmente potesse spaventare Manuel e farlo correre via.
Manuel lo guarda di sottecchi, cercando di nascondere le guance ancora calde di imbarazzo.
“A dormire?” chiede, e si morde la lingua all’implicazione che quella domanda nasconde.
Simone ridacchia. “Sì, certo. Se ti va. Se preferisci possiamo giocare a briscola, però.”
Manuel sbuffa dal naso. “Okay.”
“Okay?” ripete Simone con una nota di speranza che tiene il cuore di Manuel in una stretta.
“Okay.”
Simone sorride, e all’improvviso a Manuel sembra tutto più facile di quanto avesse creduto in precedenza. Più facile di quella sera alla festa di compleanno di Simone, più facile delle settimane passate fingendo che non fosse successo nulla, più facile delle litigate che continuava a cercare solo per sentire qualcosa di diverso dalla confusione che lo attanagliava.
Guardando quelle labbra, i denti appena visibili, gli occhi grandi, Manuel non può fare a meno di pensare che in realtà sia facile, e che lui sia un gran coglione. Perché amare Simone è facile, quando lui lo guarda così, pendendo dalle sue labbra, come se bastasse un suo sorriso a migliorargli la giornata. Come se fosse pronto a fare qualsiasi follia per lui, e Manuel sa che è così, perché le hanno già vissute, le follie, più di quante dovrebbero, e ne sono sempre usciti insieme.
Si rende conto che amare Simone è il problema più facile che abbia mai dovuto affrontare, e che forse gli mancava solo la formula giusta per risolverlo, ma era troppo spaventato da quell’incognita per riuscire a concentrarsi. Come quando finalmente inizi a capire la matematica, e poi si aggiungono tutte quelle lettere, e pensi che forse di matematica non ci hai mai capito un cazzo. Lui continuava a fare calcoli su calcoli, cercando una via di fuga attraverso stratagemmi inventati che farebbero rivoltare qualsiasi matematico nella tomba, eppure la formula giusta era lì davanti al suo naso.
“Che c’è?” chiede Simone, e fa quella faccia confusa, quella che fa quando corruga le sopracciglia e scuote leggermente la testa, facendo muovere i ricci accanto alle orecchie. Quella che piace tanto a Manuel.
“Niente,” risponde Manuel.
Poi lo bacia.
Su quel muretto, nel bel mezzo della piazza, con le persone che non fanno caso a loro, e loro che non fanno caso alle persone, Manuel si avvicina di nuovo, allungando le mani verso il suo viso, e il tempo sembra scorrere al rallentatore. Vede Simone strabuzzare gli occhi mentre Manuel posa le mani sulle sue guance, e le sente più fredde di quanto pensasse. Vede Simone leccarsi le labbra, facendo cadere l’occhio sulle sue, che si curvano in un sorriso appena accennato, un po’ timido ma sicuro di sé. Vede il petto di Simone alzarsi sempre più velocemente, lo sente inspirare profondamente, e Manuel si sente come un felino che gioca con la sua preda.
Continua a sorridere e avvicina piano il suo viso a quello di Simone, inclinando leggermente la testa, lasciandogli tutto il tempo di ritrarsi. Ma Simone lo anticipa e chiude gli occhi, afferrando Manuel per i lembi della felpa per tirarlo a sé come se non aspettasse altro, chiudendo quella distanza che si stava accorciando sempre di più.
Manuel chiude gli occhi, e gli sembra di perdere quel poco autocontrollo che gli era parso di avere. Non sente fuochi d’artificio o campane suonare, non vede luci stroboscopiche né le porte del paradiso spalancarsi davanti a sé, non succede nulla di quello che dicono nei film o nei libri.
Però le labbra di Simone sono morbide e sanno di dolce, un sapore simile al burrocacao che gli riporta alla mente cantieri e luci rosse. Gli ricorda di liti furiose e canne notturne, di fughe in motorino e cazzate illegali, di videochiamate e birre condivise. E gli ricorda di discorsi mai fatti e lacrime mai versate, di parole non dette, storpiate in altre più cattive, soffocate dal peso di sentimenti estranei che mai avrebbe pensato di poter provare, e che non riusciva a sopprimere.
Sente le mani di Simone ai lati del collo, sente le sue dita fredde sfiorargli la mandibola, i lobi delle orecchie, i capelli, lasciando una scia gelida che gli mozza il fiato. È il bacio più semplice che Manuel abbia mai dato in vita sua, ma Simone è in grado di renderlo terribilmente simile alla perfezione, con quel suo modo di fare che pare uscito da un film Disney.
Quando si staccano, Manuel sente già la mancanza della pressione delle labbra di Simone sulle sue, ed è tentato di baciarlo di nuovo.
“Quindi non vieni da me solo per dormire, eh?” scherza Simone.
Manuel ride, stampandogli un bacio veloce sulle labbra arricciate in una smorfia divertita. Poggia la fronte su quella di Simone, inspirando il suo respiro, mischiandolo col suo.
“La sai ‘na cosa?” chiede, e Simone scuote la testa.
“Forse so’ sempre stato un po’ il tuo ragazzo e non me ne so’ mai reso conto,” sussurra Manuel, guardandolo attraverso le ciglia lunghe.
Amarti è facile, vorrebbe dirgli Manuel. Così facile che è successo prima che me riuscissi a ferma’.
Ma non lo dice. Si limita a guardarlo negli occhi, accarezzandogli i capelli alla base del collo, dolce e delicato come solo un ragazzo innamorato sa essere.
Ed è vero, lui di matematica non ci capisce un cazzo, però forse Simone può spiegargli qualcosa.
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sayitaliano · 4 years ago
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Sanremo 2021
Hello everyone! Here you’ll find this year’s Sanremo’s stuff and news (I’ll be uploading this post through all the week). The Festival, that this year will see no public in the theater, will start on tuesday March 2nd at 8:30 pm (it’ll probably have a 5 minutes “anteprima = preview” every night), and end on saturday March 6th, when the final will be broadcasted.
/ Official website / you can find loads of videos and interviews here + the latest news.
Rai’s website dedicated section (here) | youtube playlist
A few minutes show about Sanremo has been broadcasted from saturday February 27th at 8:30 PM to monday March 1st, with interviews and random curiosities (here - PrimaFestival section right below the host Amadeus’ photo. this year it willbe hosted by Giovanna Civitillo -host, dancer, Amadeus’ wife-, Valeria Graci -host/comedian-, Giovanni Vernia -host, comedian-)
I’m not sure if or where the usual Dopofestival, with the analysis of the show at the end of each night, will be broadcasted (here you can find last year program L’Altro Festival)
CasaSanremo- A website about Sanremo and all the artists who will take part, with more infos and interviews (also Italian places and food specialties will be shown). Follow them also on their Social Media Channels, usually they make live video/interviews/shows on FB for example.
On Sorrisi&Canzoni you will find also other infos about Sanremo and every lyrics’s explanation (ofc ask me if you need a translation)
The # on this blog is #sanremo71
To watch it live:
Raiuno -> just click on the first video on the left, or here, to open the Raiuno streaming immediately (I added the whole Rai channels things in case you had troubles connecting directly and wanted to try from there) I’m not sure you have to log in to watch a live, but it’s through just an email or FB btw. You can use an Italian VPN line if the website blocked in your country.
Sanremo LIS (only live) | All this year’s songs LIS (rewatch)
I’ll try to write down some more infos/links through the week.
--> It seems geoblock has been removed for Sanremo this year!
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Hosts & Guests + Other Stuff
This years’ host will be Amadeus (who choose the songs taking part into this Sanremo), a TV and radio host. He will be accompanied by Fiorello, another famous Italian host, and probably, as last year, by a different co-host woman each night: Matilda De Angelis (actress, 1st night), Elodie (singer, 2nd  night), Vittoria Ceretti (model, 3rd night), Barbara Palombelli (host/writer, 4th night). On saturday, there might be different co-hosts women. Each night, Achille Lauro (singer, last year Sanremo partecipant) will go on stage and perform. Also the football player Zlatan Ibrahimovic (one night accompanied by coach and former football player Sinisa Mihailovic) will be there every night or so. Some of the one-night guests might be the singers Negramaro, Alessandra Amoroso, Il Volo (on wednesday’s night, they will honor Ennio Morricone), Loredana Bertè, Mahmood (friday’s night), Ornella Vanoni and Francesco Gabbani’s duet (on saturday); sport champions as Alex Schwazer (walker, who will tell his story - he’s been wrongly accused of doping) and Alberto Tomba + Federica Pellegrini (former sky champion and actual swimming champion, on saturday’s night will promote the 2026 Winter OG taking place in Milano and Cortina).
How it works
There will be 26 singers in the Campioni (champs) section and 8 in the Giovani (young/newbies) section. The winner of the competition of the Campioni section will represent Italy at the Eurovision Song Contest: if he/she/them won’t accept, the choice will be another artist, usually the 2nd classified. On the 3rd night, there will be the usual duets night. The Campioni’s singers will perform (with another Italian or foreign artist) a song from the Italian folk/song writer’s collection. As last year, the rank at the end of the 3rd night, will change also the rank after the 2 first nights (votes will be added to the general rank).
Day 1 - co-hosts: Matilda De Angelis, Fiorello. Guests: Achille Lauro, Zlatan Ibrahimović, Loredana Bertè, Alessia Bonari (nurse), Italian Police Marching Band with the saxophonist Stefano Di Battista, Russian gymnast Olg’a Kapranova We’ll listen to 13 Campioni’s songs (in order of performance: Arisa, Colapesce e Di Martino, Aiello, Francesca Michielin e Fedez, Max Gazzè, Irama, Madame, Maneskin, Ghemon, Coma_Cose, Annalisa, Francesco Renga, Fasma) and 4 Giovani’s (Gaudiano, Elena Faggi, Avincola, Folcast). The first two Giovani’s songs classified (Folcast, Gaudiano) will pass to friday’s night’s final. We have a first rank of the 13 Campioni who performed tonight:
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Day 2 - co-hosts: Elodie, Fiorello Prob. guests: singers: Achille Lauro, Laura Pausini, Il Volo, Gigliola Cinquetti, Marcella Bella, Fausto Leali, Enzo Avitabile (saxophonist) and Alex Schwazer (walker). The remaining 13 Campioni’s (in order of performance: Orietta Berti, Bugo, Gaia, Lo Stato Sociale, La rappresentante di lista, Malika Ayane, Extraliscio, Ermal Meta, Random, Fulminacci, Willie Peyote, Gio Evan, Irama) and 4 Giovani’s songs (Wrongonyou, Greta Zuccoli, Davide Shorty, Dellai) will be performed tonight. The first two Giovani’s songs classified (Wrongonyou, DavideShorty) will pass to friday’s night’s final. We’ll have another rank of the 13 Campioni who performed tonight, and then one with all the 26 contestants (a mix with day 1′s rank).
**Irama will not take part because of Covid positivity among his staff (he’s negative but he has to be quarantined anyway). Amadeus decided to show the recorded clip of his performance.
Complete rank of the Campioni after 1 play:
1) Ermal Meta 2) Annalisa 3) Irama 4) Malika Ayane 5) Noemi 6) Fasma 7) Francesca Michielin e Fedez 8) Lo Stato Sociale 9) Willie Peyote 10) Francesco Renga 11) Arisa 12) Gaia 13) Fulminacci 14) La Rappresentante di Lista 15) Maneskin 16) Max Gazzè 17) Colapesce Dimartino 18) Coma_Cose 19) Extraliscio feat. Davide Toffolo 20) Madame 21) Gio Evan 22) Orietta Berti 23) Random 24) Bugo 25) Ghemon 26) Aiello Day 3 - co-hosts: Vittoria Ceretti, Fiorello Prob. guests: Achillee Lauro, Zlatan Ibrahimovic, Sinisa Mihajlovic, Monica Guerritore (actress), Emma Marrone (singer), Negramaro (will pay homage to the great Italian singer Lucio Dalla after 9 years from his death). All the 26 Campioni singers will perform a “duet” song with guests (or not) from the folk collection. In order of performance:
Noemi - "Prima di andare via" (Neffa) con Neffa
Fulminacci - "Penso positivo" (Jovanotti) con Valerio Lundini e Roy Paci
Francesco Renga - "Una ragione di più" (Ornella Vanoni) con Casadilego
Extraliscio feat. Davide Toffolo - Medley "Rosamunda" (Gabriella Ferri) con Peter Pichler
Fasma - "La fine" (Nesli) con Nesli
Bugo - "Un’avventura" (Lucio Battisti) con i Pinguini Tattici Nucleari
Francesca Michielin e Fedez - Medley (Calcutta – "Del verde", Daniele Silvestri – "Le cose che abbiamo in comune", Jalisse - "Fiumi di parole", "Non amarmi" - Aleandro Baldi e Francesca Alotta, "Felicità" - Al Bano e Romina Power)
Irama - "Cyrano" (Francesco Guccini)
Maneskin - "Amandoti" (Cccp Di Giovanni Lindo Ferretti) con Manuel Agnelli
Random - "Ragazzo fortunato" (Jovanotti) con i The Kolors
Willie Peyote - "Giudizi universali" (Samuele Bersani) con Samuele Bersani
Orietta Berti - "Io che amo solo te" (Sergio Endrigo) con Le Deva
Gio Evan - "Gli anni" (883) con i cantanti di The Voice Senior
Ghemon - Medley "Le ragazze", "Donne", "Acqua e sapone", "La canzone del sole" con i Neri Per Caso
La Rappresentante di Lista - "Splendido splendente" (Donatella Rettore) con Donatella Rettore
Arisa - "Quando" (Pino Daniele) con Michele Bravi
Madame - "Prisencolinensinainciusol" (Adriano Celentano)
Annalisa - "La musica è finita" (Ornella Vanoni) con Federico Poggipollini
Lo Stato Sociale - "Non è per sempre" (Afterhours) con Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino
Gaia - "Mi sono innamorato di te" (Luigi Tenco) con Lous And The Yakuza
Colapesce e Dimartino - "Povera patria" (Franco Battiato)
Coma_Cose - "Il mio canto libero" (Lucio Battisti) con Alberto Radius e Mamakass
Max Gazzè - "Del mondo" (Csi Di Giovanni Lindo Ferretti) con Daniele Silvestri e The Magical Mistery Band
Malika Ayane - "Insieme a te non ci sto più" (Caterina Caselli)
Ermal Meta - "Caruso" (Lucio Dalla) con Napoli Mandolin Orchestra
Aiello - "Gianna" (Rino Gaetano) con Vegas Jones
Tonight’s Classification:
1 Ermal Meta – Caruso 2 Orietta Berti – Io che amo solo te 3 Extraliscio con Davide Toffolo –  Medley Rosamunda 4 Willie Peyote – Giudizi universali 5 Arisa – Quando 6 Maneskin – Amandoti 7 Annalisa – La musica è finito 8 Max Gazzè – Del mondo 9 La rappresentante di lista – Splendido splendente 10 Ghemon – L’essere infinito 11 Lo stato sociale – Non è per sempre 12 Gaia – Mi sono innamorato di te 13 Irama – Cyrano 14 Colapesce – Dimartino – Povera patria 15 Fulminacci – Penso positivo 16 Malika Ayane – Insieme a te non ci sto più 17 Noemi – Prima di andare via 18 Madame – Prisencolinensinainciusol 19 Francesco Renga – Una ragione di più 20 Fasma – La fine 21 Francesca Michielin e Fede – E allora felicità 22 Aiello – Gianna 23 Bugo – Un’avventura 24 Gio Evan – Gli anni 25 Random – Ragazzo fortunato 26 Coma_Cose – Il mio canto libero
Top 10 classification after tonight:
1) Ermal Meta 2) Annalisa 3) Willie Peyote 4) Arisa 5) Irama 6) Lo Stato Sociale 7) Malika Ayane 8) Extraliscio feat. Davide Toffolo 9) Orietta Berti 10) Maneskin
Day 4 - co-hosts: Barbara Palombelli, Fiorello, Beatrice Venezi (orchestra maestro) Prob. guests: Achille Lauro, Mahmood, Zlatan Ibrahimovic, Matilde Gioli and Alessandra Amoroso. The 26 Campioni’s songs will be performed (in order of appearance: Annalisa, Aiello, Maneskin,, Noemi, Orietta Berti, Colapesce Dimartino, Max Gazzé, Willie Peyote, Malika Ayane, La rappresentante di lista, Madame, Arisa, Coma Cose, Fasma, Lo Stato Sociale, Francesca Michielin e Fedez, Irama, Extraliscio feat Davide Toffolo, Francesco Renga, Gio Evan, Ermal Meta, Bugo, Fulminacci, Gaia, Random). Also, the 4 Giovani’s songs that won on day 1 and 2 (Davide Shorty, Folcast, Gaudiano, Wrongonyou), will  be performed and the 1st classified will be the Giovani’s section winner of the 71 (70+1)° Sanremo’s edition.
GAUDIANO is the winner of the Giovani’s section
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The Premio della Critica “Mia Martini” for the Giovani’s section to WRONGONYOU
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General ranking of the 26 Campioni’s songs after tonight:
1. Ermal Meta - "Un milione di cose da dirti" 2. Willie Peyote - "Mai dire mai (La locura)" 3. Arisa - "Potevi fare di più" 4. Annalisa - "Dieci" 5. Maneskin - "Zitti e buoni" 6. Irama - "La genesi del tuo colore" 7. La Rappresentante di Lista - "Amare" 8. Colapesce e Dimartino - "Musica leggerissima" 9. Malika Ayane - "Ti piaci così" 10. Noemi - "Glicine" 11. Lo Stato Sociale - "Combat Pop" 12. Orietta Berti - "Quando ti sei innamorato" 13. Extraliscio feat. Davide Toffolo - "Bianca luce nera" 14. Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band - "Il farmacista" 15. Fulminacci - "Santa Marinella" 16. Gaia – "Cuore amaro" 17. Francesca Michielin e Fedez - "Chiamami per nome" 18. Madame - "Voce" 19. Fasma - "Parlami" 20. Ghemon - "Momento perfetto" 21. Francesco Renga - "Quando trovo te" 22. Coma_Cose - "Fiamme negli occhi" 23. Gio Evan - "Arnica" 24. Bugo - "E invece sì" 25. Random - "Torno a te" 26. Aiello - "Ora"
Day 5 - co-hosts: Fiorello, Giovanna Botteri (reporter), Tecla Insolia and Serena Rossi (actresses). Prob. guests: Achille Lauro, Zlatan Ibrahimovic, Ornella Vanoni & Francesco Gabbani (singers - new song together), Riccardo Fogli with Michele Zarrillo and Paolo Vallesi (singers), Umberto Tozzi (singer) and Dardust (musician, producer...). Sports people: Alberto Tomba and Federica Pellegrini. All the 26 Campioni singers will perform again their songs (in order of appearance: Ghemon, Gaia, Irama, Gio Evan, Ermal Meta, Fulminacci, Francesco Renga, Extraliscio ft. Davide Toffolo, Colapesce e Dimartino, Malika Ayane, Fedez e Francesca Michielin, Willie Peyote, Orietta Berti, Arisa, Bugo, Maneskin, Madame, La Rappresentante di Lista, Annalisa, Come Cose, Lo Stato Sociale, Random, Max Gazzè, Noemi, Fasma, Aiello) and after midnight (prob. more like after 2 am.) we’ll know the competition’s first 3 classified and all the special awards winners. the first 3 classified will perform again and get new votes to decide the final standings. The winner will go to the ESC2021 (if there will be).
MANESKIN won the 71st Sanremo!
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Final standing:
1. Maneskin
2. Francesca Michielin e Fedez
3. Ermal Meta
4. Colapesce e Dimartino
5. Irama
6. Willie Peyote
7. Annalisa
8. Madame
9. Orietta Berti
10. Arisa
11. La Rappresentante di Lista
12. Extraliscio feat. Davide Toffolo
13. Lo Stato Sociale
14. Noemi
15. Malika Ayane
16. Fulminacci
17. Max Gazzè
18. Fasma
19. Gaia
20. Coma_Cose
21. Ghemon
22. Francesco Renga
23. Gio Evan
24. Bugo
25. Aiello
26. Random
 MANESKIN will take part at the ESC 2021! Other Awards: -premio della Critica Mia Martini: Willie Peyote -premio Sala Stampa Lucio Dalla: Colapesce e Dimartino -premio Sergio Bardotti per il miglior testo: Madame -premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale: Ermal Meta
Campioni Section (+ lyrics):
Aiello - "Ora"  (video)
Annalisa - "Dieci"  (video)
Arisa - "Potevi fare di più"  (video)
Bugo - "E invece sì"  (video)
Colapesce e Dimartino - "Musica leggerissima"  (video)
Coma_Cose – "Fiamme negli occhi"  (video)
Ermal Meta - "Un milione di cose da dirti"  (video)
Extraliscio feat. Davide Toffolo - "Bianca luce nera"  (video)
Fasma - "Parlami"  (video)
Francesca Michielin e Fedez - "Chiamami per nome"  (video)
Francesco Renga - "Quando trovo te"  (video)
Fulminacci - "Santa Marinella"  (video)
Gaia – "Cuore amaro"  (video)
Ghemon - "Momento perfetto"  (video)
Gio Evan - "Arnica"  (video)
Irama - "La genesi del tuo colore"  (video)
La Rappresentante di Lista - "Amare"  (video)
Lo Stato Sociale - "Combat Pop"  (video)
Madame - "Voce"  (video)
Malika Ayane - "Ti piaci così"  (video)
Maneskin - "Zitti e buoni"  (video)
Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band - "Il farmacista"  (video)
Noemi - "Glicine"  (video)
Orietta Berti - "Quando ti sei innamorato"  (video)
Random - "Torno a te"  (video)
Willie Peyote - "Mai dire mai (La locura)"  (video)
Giovani Section:
Elena Faggi - "Che ne so"  (video)
Fratelli Dellai - "Io sono Luca"  (video)
Gaudiano - "Polvere da sparo"  (video)
Folcast - "Scopriti"  (video)
Greta Zuccoli - "Ogni cosa sa di te"  (video)
Davide Shorty - "Regina"  (video)
Wrongonyou - "Lezioni di volo"  (video)
Avincola - "Goal!"  (video)
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inthehausofholbein · 3 years ago
Note
Do you have any sexuality headcanons for DCLA characters?
i guess this anon was really eager to ask all of us. i get it, i like seeing the different opinions
Violetta:
Vilu: bisexual
Fran: bisexual
Cami: queer; i feel like she’d be the type to try and find a specific label but end up with no label
Ludmi: sapphic; this feels like projecting lmao, but i feel like she’d still be attracted to men too, just less so
Naty: lesbian [question mark]; idk she’s definitely attracted to women in my mind, but i’m doubting myself. though her being attracted to a man just feels wrong, so idk
León: bisexual
Diego: bi(tch)sexual
Maxi: straight; ally
Broduey: straight; ally
Fede: straight; ally
Andrés: i don’t really know anymore, but he’d be open to anything
Tomás/Clement/Gery: straight; indifferent
Angie: bisexual
Jade: queer; she didn’t think she could be gay before because of her family, but when she learned she could be, she was like “why do i need to label myself? i already know what i am, no? :D”
Antonio: i am completely down for an aroace adoptive grandpa hc
Gregorio: no one knows and no one will
Pablo: straight; ally
Jackie: your guess is as good as mine; about the ally-ship, she’s working on it
Priscila: i feel like it’s now common sense that she’s straight and homophobic
Germán/Olga/Ramallo: straight; ally
Soy Luna:
keep in mind, i’m still on season 1 (spoiled a bunch for myself but it’s still not enough)
Luna: panromantic demisexual; she really feels like the type to not care about gender at all, but i feel like her romantic interactions feel like she’s demi
Matteo: straight(?); ally
Ámbar: bisexual
Simón: straight; ally
Nina: straight; ally
Gastón: straight; ally
Jazmín/Delfi: i think i need to watch more of the show, but rn they could be anything
Jim: lesbian; no way in hell her crush on Nico was not comphet
Yam: lesbian
Nico/Pedro: straight; ally
Monica/Miguel: straight; ally
Ana/Mora: sapphic
Sharon: straight; idk but she’s not an ally
Rey: straight; indifferent but working on it
Bia:
i have only watched a few episodes, so i’m going off mostly spoilers
Chiara: sapphic
Celeste: sapphic
Helena: queer; idk how many women besides her family and Daisy she’s interacted with but she gives me similar vibes to Angie and Bex from Andi Mack, so that’s why
and the rest are either straight (allies or otherwise) or i’m just not sure about
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#preghieraasantamonica per la conversione dei figli Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo, sotto il peso del mio fardello mi rivolgo a te, cara Santa Monica, e richiedo la tua assistenza e la tua intercessione. Dal cielo, ti supplico di pregare davanti al Trono dell’Altissimo per il bene di mio figlio [Nome], che si è allontanato dalla fede e da tutto quello che abbiamo cercato di insegnargli. So, cara Monica, che i nostri figli non appartengono a noi ma a Dio, e che Dio spesso permette questo errare come parte del percorso che porta a Lui. Anche tuo figlio Agostino ha errato; alla fine ha trovato la fede e ha creduto, diventando un vero maestro. Aiutami, quindi, ad avere pazienza, e a credere che tutte le cose – anche questo allontanamento dalla fede – alla fine lavoreranno per i Suoi buoni scopi. Per il bene dell’anima di mio figlio, prego per comprendere e confidare in questo.Santa Monica, ti prego di insegnarmi a persistere nella preghiera pia come hai fatto tu per il bene di tuo figlio. Ispirami a comportarmi in modi che non allontanino ulteriormente mio figlio da Cristo, e attira [Nome] gentilmente verso la sua luce meravigliosa. Ti prego di insegnarmi quello che sai su questo doloroso mistero di separazione, e su come si riconcilia nel riorientamento dei nostri figli verso il cielo. O Santa Monica, che hai tanto amato Cristo e la sua Chiesa, prega per me e per mio figlio [Nome], perché possiamo conquistare il cielo e unirci lì a te offrendo costanti e grate lodi a Dio, Amen. 🔹🔹🔹🔹🔹 #SantaMonica è la santa patrona delle persone che vivono un matrimonio difficile, hanno figli difficili e pregano per la conversione dei familiari, in particolare dei figli. È l’amica consolatrice in cielo che comprende pienamente la disperazione dei genitori che si sentono impotenti e confusi mentre guardano i figli allontanarsi dalla Chiesa. Monica pregava e digiunava perché i suoi figli arrivassero a conoscere Cristo Gesù, ed è la compagna e l’intercessore di chiunque si senta confuso dal percorso dei propri figli. https://www.instagram.com/p/CTEVQV_j0mr/?utm_medium=tumblr
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nerdwonderland-1993 · 4 years ago
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La terza stagione di American Crime Story mi sta piacendo da impazzire! Partiamo dal cast fantastico, ovviamente la queen Sarah Paulson è una garanzia, ma esiste un ruolo che lei non riesca a dominare o a rendere suo? Assolutamente perfetta, come è perfetta la scelta di Beanie Feldstein nel ruolo di Monica Lewinsky. Dopo aver visto i primi 2 episodi devo dire che mi dispiace davvero tanto per Monica. La tv e i giornali in tutti questi anni non hanno fatto altro che descriverla come un’arrampicatrice sociale, e questa è la più gentile tra tutte le etichette che gli sono state affibbiate. Io ho visto una ragazza una giovane ragazza che è stata circuita da un uomo più grande e con un grande carisma come Bill Clinton. La storia ogni volta condanna i più deboli in questo caso lei. E’ stata mediaticamente massacrata per aver avuto una relazione extraconiugale con il Presidente, quando era lui che avrebbe dovuto tenerselo nei pantaloni in quanto, tanto per dire eh, era SPOSATO, in questo momento lo giudico come uomo e non come Capo di Stato. Ha lasciato che Monica venisse massacrata senza mai dire che la colpa era sua, ma in quel momento doveva tutelare la famiglia no? Quella famiglia a cui non ha pensato mentre tradiva la moglie, ma qui si aprirebbe un capitolo infinito. Per non parlare di quella stronza di Linda è sono stata davvero delicata, è davvero una persona orribile, si è approfittata della buona fede di una ragazza e l’ha distrutta solo per vendetta e per un tornaconto personale. Ma come si fa ad essere cosi? Non vedo l’ora di vedere gli altri episodi. Ah dimenticavo Clive Owen è davvero perfetto nel ruolo di Bill. Che gran cast!
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victoriarott · 4 years ago
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Se controlli le informazioni, puoi controllare la maggior parte degli imprevisti.
mood: sollevata. // craving: Monica. // ost: i rumori dell'aeroporto e dei povery come me che aspettano i voli di domani.
Mi mancavano tutti tantissimo prima di partire. Avevo tanta ansia, perché c'erano solo tre treni che facevano al caso mio, che mi avrebbero portata qui, sana e salva.
Ho preso quello più vicino all'orario di imbarco (04:45), cioè quello che mi avrebbe portata all'aeroporto alle 23 e qualcosa, del giorno prima.
Ho guardato su TripAdvisor se era effettivamente possibile sostare tutta la notte.
Quattro anni fa, dicono online, sì. Però meglio farsi trovare prima delle 22, ora di chiusura dell'aeroporto, a eccezione del terminal partenze, aperto H24.
Potevo fidarmi di un vecchio scambio di messaggi pubblici e assumere che ciò che veniva detto valesse anche ora in epoca Covid? Siete molto ottimisti, se pensate di no.
Cambio prenotazione e scelgo il primo treno della sera, che mi avrebbe portata qui alle 21:05.
Arriviamo comunque a qualche ora prima della partenza: tampone ancora da fare, valigie sfatte, nessuna bilancia in casa, fogli importanti da stampare, carta da caricare...
Alle 19:15 avevo appena terminato di fare gli zainetti (7 kg in tutto, alla faccia vostra, compagnie aeree & sfruttamenti).
Il treno + navetta aeroportuale previsti per le 19:58.
Ma né mamma, né soprattutto io, ci muoviamo.
Abbiamo parlato poco, litigato tanto e ci manchiamo già, io lo manifesto, lei meno.
Resto con lei e i gatti fino alle 20:15. Mangio in quel quarto d'ora fra le otto e le otto e un quarto.
Partenza prevista, a piedi, per le 20:15. Usciamo alle 20:30.
Torniamo indietro, lei ripone la bici (e sottolinea a caso che sono lenta, a nemmeno tre metri dal cancello di casa, con le scarpe che mi stritolano i piedi, kekzzvuoiii), prende le chiavi del furgone, saluto Elliot per "l'ultima volta" e partiamo.
In stazione siamo stranamente puntuali - stranamente, perché nessuna delle due è capace di controllare il tempo. Possiamo instradarci anche con ore d'anticipo, il modo per entrare in una dimensione spazio temporale solamente nostra, lo troviamo comunque.
Ho le lacrime agli occhi. Sta anche per vendere la macchina. Sta per cominciare il trasloco verso la nostra vera casa (per ora), senza di me.
Mi manca già tanto, glielo dico, lei guarda il cielo, come per dire "🤦".
Entriamo in stazione, scendiamo e saliamo usando le scale e ler una volta non l'ascensore coi valigioni pieni di vita, con calma, cosa che non accadeva da un anno.
E poi, boh, aspettiamo quella decina di minuti su un binario ormai fin troppo familiare, in una stazione che ormai è casa essa stessa.
E quei minuti sembrano non passare mai, non sappiamo che dirci, non riesco a calmare l'ansia del non sapere se mi faranno la multa (NB: coi regionali e i regionali veloci, non dovrebbero, mai, perché dovrebbe fare fede la prova d'acquisto, nei casi di ritardi, ecc. Così mi avevano detto, il giorno in cui dovevo assolutamente partire per Firenze e ho quasi fatto venire un attacco di cuore allo Shōgun, cioè alla genitrice, perché avevo perso il treno all'alba, primo di tante altre coincidenze ecc. Ecc.).
E poi, pensavo, avendo due biglietti (di cui uno non più valido, ma chi se ne, uno che avevo volutamente perso e l'altro che avevo volutamente ignorato, e trovandomi su "quello di mezzo" tra le due fasce orarie, avrei dovuto considerarmi "in ritardo" o "in anticipo"?
Il treno arriva e parte quando sono ancora faccia a faccia con mamma, io dentro, in piedi, nel corridoio e lei fuori, sulla banchina.
Il macchinista non aspetta nemmeno un po' e le porte scorrevoli si incontrano a metà, chiudendosi sull'immagine di mamma con gli occhi pieni di lacrime che non verserà perché almeno io posso partire ed esplorare un'altra piccola parte di mondo.
A lei, chissà quando toccherà. Chissà quando potrà permettersi di dire ad alta voce e con orgoglio "vado in ferie"?
Durante il viaggio in treno, mi scrivo con Monica e Abigail. A Moni, racconto il programma della serata, le mie ansie e le mie preoccupazioni, lei mi rassicura e dice che, in ogni caso, dovessi trovare l'aeroporto inagibile, la notte resterà (forse) sveglia a studiare. Mi basta, scherziamo un po', poi cerco di collegare il telefono alle prese del treno: non funzionano le mie e non funzionano quelle delle mie vicine tedesche.
"Vbb, tanto, ho il telefono di ricambio".
Il mio non va quasi più, ma mi ostino a usarlo. Lo sanno tutti e tutti si chiedono il perché.
Perché mi affeziono. Con poca cura, ma mi affeziono.
E poi, detesto gli sprechi.
Arrivo in stazione a Verona Porta Nuova con il cuore che batte ancora un po' perché non è passato alcun controllore.
Sono capace di mantenere questo stato d'animo irrequieto e inquieto anche quando ho perfettamente ragione perché non si ha mai perfettamente ragione.
Il mio cervello è così, non si spegne mai, è sempre in allerta, pronto a esaminare insieme una quantità esagerata e al limite dell'ossessivo, qualunque informazione.
Spero di fare presto quell'esame per l'ADHD, parte seconda di un capitolo infinito.
Esco nel piazzale insieme a una marea di altra gente, perlopiù tedeschi, e noto subito il tabellone gigantesco degli autobus.
"199".
È alla mia destra, poco più distante.
Ad accogliermi, un autista annoiato, che vorrebbe solo staccare dal turno e farsi i cavoli suoi. È gentile, comunque, a modo suo perché chiarisce in modo molto laconico e netto i miei dubbi sul nascere.
Partiamo, in due (l'autista e io), in un autobus ENORME e deserto.
Arriviamo all'aeroporto dopo una quindicina di minuti, proprio come indicato nell'orario.
Scendo, di fronte al terminal arrivi, e ricordandomi la mappa della stazione, mi dirigo alla mia sinistra.
Insicura e pigra come sono, finisco comunque col domandare, balbettando, se la direzione che ho preso è giusta e le guardie mi dicono di sì.
Ed ora, eccomi qui.
Accanto a me, si è seduta una combriccola di ragazzi, chissà se condivideremo anche lo stesso aereo?
Ormai non è nemmeno più il 3, direi che sta andando bene. Però non ho ancora scattato nessuna foto e sinceramente ha proprio bisogno di quella cioccolatMilka.
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ariannaconci · 4 years ago
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Quando ogni certezza crollerà tu sentiti saldo al centro di te. Non esistono altre sicurezze che la fiducia incrollabile della tua anima. Resta centrato e sappi con certezza che ciò che arriverà sarà la cosa migliore per te, qualunque essa sia. Con questa fede nel cuore possiamo avanzare leggeri e sentendoci sempre amati.
- Monica Grando
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