#Modello di lusso Lamborghini
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Lamborghini Reventon: Supercar Italiana Leggendaria
La Lamborghini Reventon è un simbolo di eccellenza e potenza nel mondo delle supercar italiane. È un modello unico, prodotto in soli 21 esemplari. Rappresenta l’apice della tecnologia e del design di Lamborghini. Le sue linee mozzafiato e le prestazioni eccezionali fanno della Reventon un simbolo di innovazione e audacia. Questo rende il marchio Lamborghini unico nel suo genere. Punti Chiave La…
#Auto da sogno#Auto sportiva italiana#Design esclusivo Lamborghini#Dettagli lussuosi Lamborghini#Modello di lusso Lamborghini#Prestazioni Lamborghini Reventon#Storia Supercar Lamborghini#Tecnologia Lamborghini#Veloce ed esclusivo#Velocità estrema
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Lusso e Lamborghini con i guadagni delle rapine - IL VIDEO DEI COLPI
Affittavano camere d’albergo rigorosamente con la vasca idromassaggio. Poi andavano alle terme e nei centri estetici, compravano tutto quello che volevano e affittavano auto di lusso. Come una Lamborghini ultimo modello, affittata per tre giorni in cambio di 5mila euro. Soldi che la banda aveva “messo da parte” grazie a furti e rapine in gioiellerie, uffici postali e farmacie. Nei giorni scorsi,…
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Lamborghini presenta Urus S: prestazioni, lusso e versatilità
Lamborghini presenta Urus S: prestazioni, lusso e versatilità
Il nuovo modello offre una maggiore potenza abbinata a versatilità e design inediti, affiancandosi alla nuova Urus… Automobili Lamborghini presenta Urus S, ultima erede della capostipite Urus che ha definito il concetto di Super SUV nel segmento delle auto di lusso. Il nuovo modello offre una maggiore potenza abbinata a versatilità e design… Read MoreNovitàToday
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Al Festival di Venezia 2019, un grande ballo alla Truman Capote
Simone Marchetti
Gabriele Maggio, Francesca Airoldi
Matilde Gioli, gioielli Roberto Coin. Make up, Armani beauty. Make up artist, Simone Belli
Melissa Greta Marchetto
Federico Foschini, Lamborghini
Federico Marchetti
Elena Radonicich
Anna Ferzetti
Nicoletta Romanoff
Sara Cavazza Facchini e Mathias Facchini, Genny
Beatrice Valli
Stella Egitto
Giulia Bevilacqua
Elena Radonicich
Arianna Casadei
Cristina Lucchini, Giampiero Bodino
L'ultimo gioiello di Lamborghini, la Huracán Evo Spyder
Lavinia Guglielmann, Giulio Scarano
Esmeralda Abrajovich, Francesca Leoni, Eleonora Pratelli, Francesca Airoldi
Alessandro Egger
Tomas Arana, Silvia Damiani
Sveva Alviti
Patrizia Dini, Luca Dini
Monica Bellucci
Il corner del partner fragranze, Good Girl Carolina Herrera
Sarah Felberbaum, gioielli Roberto Coin
031_Malcolm Pagani, Monica Bellucci, Simone Marchetti, Cristina Lucchini
Annabelle Belmondo, in Genny
Nataly Osmann, Murad Osmann
Anna Foglietta
Bebe Vio
Madalina Ghenea
Sara Cavazza Facchini e Nicoletta Romanoff, in Genny
Vera Arrivabene
Il corner beverage a cura del partner Vini Santa Margherita
Jacquelyn Jablonski
Viola Arrivabene
Saul Nanni
Simone Marchetti, Matteo Corvino
Fedele Usai, Francesca Singer
Andrea Iannone, Giulia de Lellis
Annabelle Belmondo in Genny
Valentina Lodovini, Simone Marchetti, Euridice Axen, Sara Cavazza Facchini
Roberto e Pilar Coin
Il corner beverage a cura del partner Vini Santa Margherita
Massimo Giorgetti
Alida Gotta in Genny e Maurizio Rosazza
Yvonne Sciò
Francesca Rocco in Genny
Daniela D'Antonio, Malcon Pagani, Simone Marchetti
Euridice Axen in Genny
Domenico Nocco, Stefania Vismara
Lily Juliet Gavin
Simone Marchetti, Alessandra Mastornardi
Il corner beverage a cura del partner Vini Santa Margherita
Sabato 31 agosto, per la prima volta a Venezia, Vanity Fair ha celebrato il cinema e i suoi artisti con un ballo al Salone della Scuola Grande Della Misericordia che per l’occasione ha ospitato personaggi del cinema, della moda e dello spettacolo.
Ispirato al “The Black and White Ball” di Truman Capote tenutosi nel 1966 al Plaza Hotel di New York, il Ballo di Vanity Fair ha voluto celebrare la tradizione dei balli storici e il glamour delle feste in Laguna. “Black&White Ball – la Fête en Tête” è stato il dress code suggerito dal direttore agli ospiti e l’ispirazione per l’allestimento creato in collaborazione con lo Studio Matteo Corvino.
L’evento è stato organizzato con la collaborazione di Automobili Lamborghini, che per l’occasione ha esposto la nuova Huracán Evo Spyder, la versione open-top del suo modello V10 da 5,2 lt e 610 CV. Una super sportiva dalla personalità unica e dalle prestazioni mozzafiato: scatta da 0 a 100 km/h in 3,1 sec. e raggiunge una velocità massima di 325 Km/h. Stefano Domenicali, Chairmain e CEO di Automobili Lamborghini, commenta: “Siamo felici di aver collaborato con Vanity Fair per celebrare, in una città straordinaria come Venezia, la creatività e l’estro del cinema mondiale. Se oggi Lamborghini è diventata un’icona pop, il merito è anche dell’industria cinematografica, che a partire dagli anni Sessanta ha sempre trovato nelle nostre super sportive una fonte inesauribile di riferimenti alla velocità, al design del futuro e al lusso. E come nel cinema, le nostre vetture raccontano storie: di eccellenza, di sfide, di innovazione e portano alto il nome dell’Italia nel mondo”.
Special initiative fashion: Genny, la maison made in Italy fondata nel 1962 e oggi sotto la direzione creativa di Sara Cavazza Facchini, che ha vestito alcune delle attrici presenti alla serata.
Partner fragrance: Good Girl Carolina Herrera New York ha realizzato per tutti i partecipanti un bracciale e una boutonnière di fiori bianchi che richiamano le note floreali della fragranza.
Partner Jewellery: Roberto Coin, i cui gioielli mix di immaginazione e sensibilità estetica sono stati indossati da due protagoniste del cinema italiano che hanno preso parte all’evento: Sarah Felberbaum e Matilde Gioli.
Wine Partner: Santa Margherita ha offerto agli ospiti la possibilità di degustare le novità 2019 “Stilrose” e “Stilwhite”, nonché di brindare – all’insegna di “Uncork Extraordinary” – con gli sparkling icona di Santa Margherita: il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut e lo Spumante Rosé Brut. Anche i cocktail – creati ad hoc per questa straordinaria occasione e molto apprezzati dagli ospiti – hanno visto protagonisti questi iconic sparkling, esaltandone l’elegante bouquet e souplesse.
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Da quando il gruppo FCA ha assunto la sua attuale configurazione, diventando uno dei più estesi gruppi sul mercato dell’automobile, i vari marchi che lo compongono hanno ricoperto ruoli specifici con target di mercato diverso. Ad esempio Alfa Romeo col suo rilancio in chiave sportiva, Fiat molto più “popolare”, Lancia ormai ridotta alla sola Y e così via…
Tuttavia tutti questi marchi hanno perso una componente importante della loro storia, l’impiego nelle competizioni. Addirittura tutto il gruppo, escluso il marchio Abarth, che però si riduce ai monomarca, non ha nessun programma di Motorsport ( ricordiamo che Ferrari fa marchio a se stante).
Anche i marchi “americani” del gruppo, seppur meno blasonati delle parenti italiane, hanno marchi sportivi come Dodge e Mopar che però non vengono impiegati in competizioni di alcun tipo ( in maniera ufficiale almeno).
Eppure le altre case impiegano risorse ed energie per competere e prevalere in varie discipline, ad esempio Renault ha un programma sportivo tra i più completi (fino alla F1) , che si riflette negli allestimenti sportivi di molte delle sue auto.
Allo stesso modo Peugeot ha investito e dominato in gare come la Dakar, la Pikes Peak e i campionati rally.
Il gruppo Volkswagen, nonostante il ritiro da WRC e WEC, causato dal Diesel-gate, non ha rinunciato a competere nei campionati TCR, WEC dove è ancora presente con Porsche, Campionati GT con Bentley e Lamborghini e mondiali rally con la Skoda.
Col marchio Audi invece è ancora presente nel DTM dove battaglia con BMW e Mercedes.
Quindi perché FCA non investe in alcune di queste competizioni per confrontarsi con gli altri marchi ed ottenere maggiore visibilità e favore di pubblico?
Vediamo tra i marchi “nostrani” del gruppo quali potrebbero essere le possibilità partendo dalle auto presenti nel marchio e aiutandoci con alcuni render per valutarne l’efficacia.
ALFA ROMEO
Tra tutti, il marchio che più incarna lo spirito sportivo, ma che al momento non si misura in pista, se non per l’impegno di preparatori privati, come Romeo Ferraris che porta in pista la Giulietta nel TCR. Proprio la Giulietta potrebbe essere uno dei modelli da impiegare e sviluppare per le competizioni, insieme ovviamente alla Giulia, modello che tutti vorrebbero vedere dare battaglia con le rivali tedesche in pista ( come nel WTCC di qualche anno fa con la 156) o meglio ancora nel DTM per onorare le gesta della 155. Inoltre i rumors di un possibile ingresso di Alfa in F1 ha riacceso la speranza nei tifosi che la vorrebbero vedere competere il marchio in tutte le maggiori competizioni.
Alfa Romeo SE-048,BNC Design
Alfa Romeo F1 2017, BNC Design
Giulia DTM,LP Design
FIAT
Anche Fiat, per quanto nell’immaginario collettivo sia un marchio da “utilitarie”, ha sempre avuto un posto di riguardo nelle competizioni, con auto che hanno segnato la storia delle competizioni. Tra i modelli attualmente in gamma, sarebbe la Tipo la scelta migliore da sviluppare per un eventuale impiego in gara, soprattutto in configurazione 5 porte, come mostrato in alcuni render (di una eventuale versione TCR) che riportiamo di seguito. Recentemente invece una Pandakar ha concluso la massacrante edizione della Dakar, diventando la prima Fiat a concluderne una.
Pandakar 2017
Fiat Tipo Rally, LP Design
Fiat Tipo TCR BNC Design
ABARTH
In questo caso il legame con le competizioni è ancora più forte, ma la 500 è limitata ai campionati momomarca, mentre la 124, recentemente declinata in versione R-GT, ha esordito al rally di Monte Carlo solo grazie all’impegno di un team privato.
Trofeo 500 Abarth
500 Abarth
124 R-GT
LANCIA
Chi mastica di motori, quando dice Lancia, pensa ai rally, dove S4, Delta, Stratos e 037 hanno lasciato un segno così profondo da entrare nella leggenda. Ma guardando l’attuale condizione di Lancia non può non scappare la lacrimuccia, la sola Y infatti non è certo la migliore delle eredità di cotanta storia, ed è difficile immaginarla impiegata in gare di rally o altro, anche se qui di seguito vi mostriamo un render di una sua eventuale versione WRC.
Le Lancia da rally
Lancia Y WRC, render BNC Design
MASERATI
Per la casa Modenese il discorso è leggermente diverso, essendo un marchio che punta al “lusso in chiave sportiva”, tuttavia la uscente GranTurismo è stata sviluppata in versione GT4, e impiegata in diverse competizioni.
Ma si tratta appunto di un modello a fine carriera, bisognerà aspettare se la sua sostituta verrà impiegata alla stesso modo, oppure se la stessa Alfieri di prossima uscita potrebbe avere una versione da corsa.
GranTurismo GT4
GranTurismo GT4
In questa mancanza di impegni ufficiali delle case c’è comunque da ammirare l’impegno di team, preparatori e piloti privati che hanno realizzato versioni da corsa di modelli del gruppo, riempiendo di gioia i cuori degli appassionati che possono così veder correre le vetture italiane…Ferrari a parte.
Render di BNC Design e LP Design.
#FCA e il #motorsport, vetrina importante o investimento inutile? Cosa ne pensate? Da quando il gruppo FCA ha assunto la sua attuale configurazione, diventando uno dei più estesi gruppi sul mercato dell'automobile…
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Terzo continente per il quarto P Zero World: dopo Los Angeles, Monaco di Baviera e Monte Carlo, Pirelli apre a Dubai il suo nuovo flagship store – espressione della strategia retail della P lunga ma anche del suo posizionamento sul mercato – e lo fa nel contesto che ha saputo porsi come fulcro tra i paesi del Golfo e il resto del mondo. Una parata di oltre 60 supercar di appassionati e collezionisti locali ha salutato l’apertura del nuovo negozio, dopo aver attraversato la capitale dell’Emirato; il giorno successivo, invece, oltre 200 vetture hanno calcato l’asfalto del circuito Yas Marina di Abu Dhabi per la P Zero Experience, il trackday firmato Pirelli.
Il concetto di P Zero World è stato spesso sintetizzato come “la boutique del pneumatico”, un negozio dove i clienti trovano i prodotti più esclusivi della gamma Pirelli oltre a servizi dedicati al mondo delle auto sportive e di lusso. I P Zero World sono gli unici negozi dove scoprire l’intera offerta della P lunga, come il P Zero Trofeo R, il pneumatico con omologazione stradale più performante della gamma; qui si possono trovare le gomme Pirelli Collezione, progettate per tutelare l’originalità delle auto classiche ma con tecnologie all’avanguardia. Naturalmente, tutta la gamma Pirelli è a disposizione dei clienti, compresa quella Moto e quella Velo così come gli accessori firmati Pirelli Design. Fra i servizi esclusivi per i clienti del nuovo P Zero World, il car valet e la courtesy car, ma non solo: qui è possibile vivere completamente l’esperienza Pirelli, dalle immagini del calendario più celebre del mondo all’esposizione del “fiore” composto dai pneumatici da F1. Insomma, l’espressione della strategia di Pirelli, focalizzata sull’alto e altissimo di gamma, quel settore del mercato che mostra una crescita continua e dove l’azienda milanese ha saputo conquistare una leadership riconosciuta da clienti e costruttori automobilistici: in cifre, significa presidiare oltre la metà del primo equipaggiamento delle vetture prestige. Se più di una supercar su due è gommata Pirelli, anche fra le auto premium la P lunga ha saputo conquistare più del 20% del mercato, confermando la leadership sull’high value.
Perchè a Dubai?
Dubai, al centro degli Emirati Arabi Uniti, è stato nella sua storia un importante hub commerciale e portuale, il che lo ha reso l’emirato più aperto a influssi e tendenze in arrivo dal resto del mondo. Non a caso, nel 2020 sarà ospitato l’Expo, l’esposizione universale che richiamerà 25 milioni di turisti. A Dubai, la passione per l’auto ha saputo radicarsi in modo forte e rappresenta per importanza il secondo mercato di tutto il Golfo, dietro solo all’Arabia Saudita. Gli Emirati Uniti assieme sono il fulcro del mercato dell’auto di lusso in Medio Oriente, area dove per i prossimi anni si prevede una crescita del 4-5% annuo per le quattro ruote di lusso. Prova di questa passione ne è lo stesso corpo di Polizia di Dubai che possiede un parco auto da collezionisti: Lamborghini Aventador, Ferrari FF, Bentley Continental GT, McLaren 12C e Audi R8 sono solo alcune delle supercar con lampeggianti e livrea bianco-verde. Alcune di queste, hanno guidato la parata di 60 auto sportive che si sono presentate all’apertura del P Zero World. E a Dubai è attiva anche la W Motors, la prima azienda araba produttrice di hypercar. Una Fenyr SuperSport gommata Pirelli è stata anche ospitata all’apertura del P Zero World e, a rappresentare il costruttore, era presente il CEO di W Motors, Ralph R. Debbas. Costruttore esclusivo e visionario, W Motors è stata capace di incastonare 240 diamanti nei fari anteriori o creare un display a ologrammi per l’abitacolo.
All’evento è stata anche esposta una Aston Martin Zagato: per il carrozziere milanese, la presenza a Dubai ha rappresentato l’inizio delle celebrazioni per il centenario dalla nascita, festeggiato assieme all’apertura del P Zero World.
Non stupisce, insomma, che a Dubai – e più in generale negli Emirati Arabi – questa passione per l’auto sportiva si accompagni a scelte precise e chiare degli automobilisti. Parlando di pneumatici, l’omologazione e la marcatura hanno un’importanza strategica in questo mercato, dove la tendenza dei proprietari di supercar è quella di acquistare pneumatici marcati al cambio gomme, cioè quelli progettati per l’auto che si guida. Una scelta che dà sostanza alla strategia aziendale che Pirelli chiama “Perfect Fit” e di cui è leader di mercato. La marcatura dei pneumatici identifica quelli realizzati appositamente per un modello specifico, con simboli identificativi per i vari costruttori. Queste gomme nascono grazie a un percorso di co-sviluppo fra Pirelli e i car maker che dura 2-3 anni e dà vita a pneumatici omologati specificatamente per le vetture su cui devono essere montati. Una garanzia fondamentale per i proprietari di queste auto che sanno così di poter ottenere il massimo delle prestazioni e il comportamento perfetto che gli ingegneri del costruttore hanno progettato.
Caffè italiano e Track Expert
Il P Zero World di Dubai nasce in una nuova struttura, su una superficie di oltre 600 metri quadrati, divisi fra showroom e officina, dove lavorano 5 tecnici, 2 venditori e un’addetta alla reception. Quattro i ponti disponibili dove si possono eseguire tutte le operazioni sugli pneumatici, utilizzando i migliori macchinari del mondo. Fra questi, i più moderni laser per l’allineamento delle ruote o sistemi di montaggio completamente automatici che non richiedono l’intervento umano e garantiscono un lavoro perfetto grazie a soluzioni tecniche specifiche che evitano ogni danno ai cerchi. Inoltre, il P Zero World di Dubai si è dotato di uno dei più veloci macchinari per il bilanciamento capace di risolvere problemi – come vibrazioni sul volante – che i sistemi tradizionali non permettono di identificare.
Nell’attesa, i clienti possono divertirsi con un simulatore F1 a dimensione naturale e godere di un vero caffè italiano, offerto dal bar del P Zero World, mentre i tecnici si prendono cura dell’auto. A disposizione dei clienti, anche un Track Expert, un professionista pronto a dare utili consigli sull’assetto della macchina e sulla gestione dei pneumatici, oltre che suggerimenti specifici per la guida in pista.
“La strategia retail di Pirelli – ha spiegato Gaetano Trezza, Head of Trade&Operative Marketing di Pirelli – è focalizzata sull’attivazione di punti vendita in collaborazione con partner già attivi sul luogo, come nel caso di Dubai con il nostro distributore Al Hawai che lavora esclusivamente con Pirelli da 32 anni. Significa poter contare su una clientela già fidelizzata ma soprattutto sull’affidabilità e la competenza di imprenditori con la passione per il nostro mestiere. All’interno di questa strategia, il P Zero World è la punta di diamante dove i clienti scoprono il nostro marchio, prodotti esclusivi, servizi del massimo livello e un contesto studiato ad hoc. Inoltre, possono scoprire anche i brand nostri partner che ci aiutano a creare quell’ambiente capace di distinguere il P Zero World da ogni altro gommista. Prossimo appuntamento: l’apertura del P Zero World di Melbourne in Australia.
Pirelli apre il P Zero World di Dubai Terzo continente per il quarto P Zero World: dopo Los Angeles, Monaco di Baviera e Monte Carlo, Pirelli apre a Dubai il suo nuovo flagship store - espressione della strategia retail della P lunga ma anche del suo posizionamento sul mercato - e lo fa nel contesto che ha saputo porsi come fulcro tra i paesi del Golfo e il resto del mondo.
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Ecco il nuovo Urus: consegne in primavera e prezzo di oltre 160.000 Euro
Automobili Lamborghini lancia il suo terzo modello, la Urus, il primo Super SUV che crea un nuovo segmento nelle auto di lusso e stabilisce un punto di riferimento in termini di potenza, prestazioni, dinamica di guida, design, lusso e fruibilità quotidiana.
“La Lamborghini Urus nasce da un approccio visionario ed è il risultato della combinazione del DNA Lamborghini con la versatilità tipica di…
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Donata al Papa una Lamborghini, subito all'asta per beneficenza
Donata al Papa una Lamborghini, subito all’asta per beneficenza
RADIO VATICANA – Una sportiva di lusso, una Lamborghini modello Huracán, è stata donata questa mattina al Papa alla presenza dei vertici della casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese. (more…)
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Lamborghini ha appena concluso la presentazione del suo modello più atteso, che si propone di stravolgere il panorama automobilistico mondiale introducendo una nuova categoria: il Super SUV, o super sport utility vehicle. Come già sapevamo dal lontano 2012, quando fu presentato il concept al Salone di Pechino, il suo nome è URUS, che nella più profonda tradizione Lamborghini indica una razza bovina ormai estinta, i cui individui erano tra i grandi antenati selvatici delle razze attuali.
La Urus è dotata di un motore V8 biturbo da 4,0 litri che eroga 650 CV (478 kW) a 6000 giri/min e 850 Nm di coppia massima già a 2250 giri/min. Con 162,7 CV/litro, la Urus vanta una potenza specifica tra le più alte della sua classe, oltre che il miglior rapporto peso/potenza con 3,38 kg/CV. Inoltre, con un’accelerazione da 0-100 km/h in 3,6 secondi e una velocità massima di 305 km/h, la Urus è il SUV più veloce attualmente sul mercato. La Urus è dotata di un cambio automatico a otto marce e il motore compatto ottimizza il baricentro della vettura grazie alla sua posizione ribassata. Il sistema di disattivazione dei cilindri minimizza inoltre il consumo di carburante e contribuisce al perfetto bilanciamento tra le prestazioni della vettura e l’efficienza di funzionamento del motore.
Il sistema a trazione integrale della Urus garantisce una dinamica di guida adeguata ad ogni tipo strada e superficie, grazie anche alla ripartizione attiva della coppia che avviene attraverso un differenziale posteriore, il quale permette di distribuire istantaneamente la potenza propulsiva a ogni singola ruota per migliorare la trazione in base alla modalità di guida, allo stile di guida e all’aderenza sulla strada. In modalità STRADA, TERRA e NEVE (selezionabili con il selettore “Tamburo” sulla console), la ripartizione della coppia riduce il sottosterzo rendendo la guida più sicura e semplice. In modalità SPORT e CORSA, questa stessa ripartizione conferisce alla Urus maggiore agilità e maggiore sovrasterzo. SABBIA è invece la modalità ideale per percorrere percorsi off-road a bassa aderenza come dune di sabbia o ghiaia.
Sul lato estetico la Urus (che a detta dei designer Lamborghini è ispirata alla LM002) non può nascondere la sua stazza e le sue proporzioni che mal si addicono ad una vettura del toro, specie se consideriamo la sua diretta discendenza dalla piattaforma MLB EVO, in comune con Porsche Cayenne, Audi Q7, Bentley Bentayga e Volkswagen Touareg. Nonostante ciò la linea risulta molto aggressiva, anche troppo da alcune prospettive, con un frontale a sviluppo verticale dove trovano spazio le enormi prese d’aria e i gruppi ottici Full LED con il tradizionale disegno ad Y. Lo stesso sviluppo orizzontale si ritrova nel posteriore caratterizzato dal gruppo ottico (anche qui con disegno ad Y) che abbraccia tutta la larghezza dell’auto ed ingloba il logo Lamborghini, oltre che dalla linea del tetto spiovente con vetri senza cornice e profili cromati e dai possenti passaruota posteriori sporgenti.
Spostandoci all’interno la parentela con le altre case del gruppo risulta ancor più evidente, poichè nonostante i designers abbiano reso l’abitacolo congruente con la filosofia di design Lamborghini non hanno potuto camuffare dettagli come il volante e il rivestimento del piantone, nonché il virtual cockpit, derivati rispettivamente da Audi Q7 ed Audi A8. Nonostante ciò l’interno risulta comunque ben in equilibrio tra lusso e sportività, con sedili avvolgenti in pelle riscaldati e ventilati ma anche svariati inserti in fibra di carbonio o dal classico design esagonale che contraddistingue le ultime Lambo. Il sistema multimediale LIS è inoltre in grado di riconoscere comandi vocali e supporta Apple CarPlay ed Android Auto, oltre che fare affidamento su un sistema audio che di serie conta 8 altoparlanti ma può essere esteso con un sistema Bang & Olufsen (optional) che rende ancor più immersivo l’ascolto.
La consegna ai primi clienti della nuova Urus Lamborghini è prevista per la primavera del 2018. Il prezzo in Italia è di €168.852, IVA esclusa.
Davide Invidia
Lamborghini Urus: ecco il SuperSUV italiano (o quasi) Lamborghini ha appena concluso la presentazione del suo modello più atteso, che si propone di stravolgere il panorama automobilistico mondiale introducendo una nuova categoria: il…
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Quanto fa da 0 a 100 km/h? Questa domanda l’abbiamo posta almeno una volta nella vita ad amici e conoscenti che ci decantavano le virtù di una Supercar di cui si erano follemente innamorati. Purtroppo, però, sono pochi i test dedicati al processo inverso, cioè la frenata da 100 a 0 km/h. A mettere una pezza ci ha pensato l’autorevole Auto Motor Und Sport edito da Verlag Motor Presse Stuttgart.
Il quindicinale tedesco che vende la bellezza di oltre 300 mila copie ha voluto rispondere alla domanda: “Di quanto spazio hanno bisogno le migliori auto al mondo per fermarsi partendo da una velocità di 100 km/h?”. Un lavoro certosino che ha prodotto una classifica delle 50 vetture che si arrestano in meno metri.
Questa ricerca risale ad un paio d’anni fa e per questa ragione non include le supercar uscite negli ultimi tempi. Nonostante questo limite è ritenuta ancora oggi l’indagine più esaustiva mai realizzata sull’argomento e pertanto ve ne proponiamo alcuni estratti. Resta beninteso che quando i dati aggiornati dovessero essere diffusi da Auto Motor Und Sport saremo i primi a segnalarveli.
Il test è stato realizzato con due persone a bordo di ciascuna auto e dopo aver scaldato i freni: 9 frenate decise, prima della decima, valida per la misurazione.
A far segnare il miglior risultato è la Porsche 911 GT3 (991), unica a restare sotto la barriera dei 31 metri: 30,7 metri la sua misura, 30 centimetri in meno rispetto alle inseguitrici. Merito dei dischi (410 mm di diametro all’anteriore, 390 mm al posteriore) e delle pinze fisse monoblocco in alluminio Brembo (a 6 pistoncini sull’asse anteriore e a 4 pistoncini su quello posteriore) adottate di serie, oltre che delle caratteristiche strutturali e dinamiche della supercar tedesca.
E che non si tratti di un caso, lo dimostra il terzo posto pari merito ottenuto da altre due fuoriserie marchiate Brembo: la Ferrari F12 Berlinetta e la Ktm X-Bow GT, entrambe accreditate di una misura di 31,3 metri.
La prima, considerata la capostipite delle 12 cilindri estreme, si avvale di freno carbo ceramici Brembo di terza generazione (da 398 mm all’anteriore, da 360 mm al posteriore). Misure più contenute (305 mm davanti, 262 mm dietro) per i dischi autoventilanti Brembo della seconda che è riuscita a rivoluzionare il mondo delle auto sportive. Ma il dominio degli impianti frenanti Brembo emerge in tutta la sua completezza prendendo in considerazione la Top 10: 9 su 10 sono equipaggiate con dischi Brembo (in 6 casi carboceramici) e pinze Brembo.
Che si chiamino Porsche o Lamborghini, Ferrari o Pagani, Lexus o Dodge, la scelta dei costruttori delle vetture più prestigiose è infatti ricaduta su Brembo che per ciascun modello ha realizzato un impianto ad hoc. Un riconoscimento della qualità costruttiva e delle performance dei sistemi frenanti Brembo, alimentata da 40 anni di esperienza sui tracciati e nelle competizioni più importanti al mondo: nel 2014, per dire, i freni Brembo hanno equipaggiato le monoposto vincitrici dei campionati di Formula 1, GP2, GP3 e della 500 Miglia di Indianapolis. Ma erano Brembo anche gli impianti delle vetture che hanno conquistato la 24 Ore di Le Mans, il Mondiale Endurance e la GT3 Blancpain.
Trionfi che hanno confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, che Brembo dispone di un know-how unico. Conoscenze che permettono di realizzare dischi, pinze, pompe e pastiglie per le auto più ambite al mondo. Non a caso, Brembo si concede il lusso di frenare addirittura 40 delle 50 migliori auto al mondo per decelerazione. Nel club ristretto delle 50 auto al mondo che frenano meglio troviamo 20 Case automobilistiche in rappresentanza di 7 nazioni.
La Germania monopolizza la classifica con 25 modelli, la metà dell’intero parco auto in classifica. Ben 13 le Porsche in classifica, ma sono numerose anche le versioni sportive di Audi (5) , Mercedes (3) e BMW (2)e alcune supercar di nicchia come la Artega e la Wiesmann. Il 92% delle auto tedesche inserite nella Top 50 adotta freni Brembo equipaggiando tutte le Porsche, Audi e Mercedes in classifica.
Segue l’Italia con 10 modelli grazie al contributo di Ferrari (3) e Lamborghini (5) e di eccellenze coma la Pagani Zonda e l’Alfa Romeo 4c. Tutte e 10 si presentano con impianti frenanti Brembo che copre le supercar italiane al 100%. Stessa percentuale anche per le auto giapponesi (2, Lexus e Subaru) fedeli a Brembo senza eccezioni.
Gli Stati Uniti ci vanno vicini perché 3 delle sue 4 auto in classifica (2 Corvette, 1 Viper e 1 Mustang sono dotate di freni Brembo. Differente invece la scelta delle supercar inglesi: delle 7 nella Top 50 (5 Lotus, 1 McLaren, 1 Mini) solo la John Cooper Works GP si avvale di dischi e pinze Brembo.
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Nella classifica di AMS sugli spazi di frenata brillano le auto con freni Brembo Quanto fa da 0 a 100 km/h? Questa domanda l’abbiamo posta almeno una volta nella vita ad amici e conoscenti che ci decantavano le virtù di una Supercar di cui si erano follemente innamorati.
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Lamborghini Urus, 650 cv per la Suv del Toro
#Lamborghini Urus, V8 biturbo da 650 cv e ibrida plug-in per la SUV
Finalmente arrivano nuovi dettagli su Lamborghini Urus, prima SUV di casa e modello destinato non solo a raddoppiare la produzione annuale della casa, ma anche a posizionarsi alla base della gamma come la Lamborghini più “civile”. Per far questo il modello condividerà piattaforma e contenuti con le altre SUV di lusso di casa Volkswagen, come Bentley Bentayga e il prossimo Porsche Cayenne. Proprio…
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