#Michele Fazio
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VII edizione del Mediterraneo Reading Festival.
Il report delle tre serate di luglio con Jennà Romano, Porfirio Rubirosa, Maurizio Capone, Cristina Donadio, Michele Fazio, Aska Market Kaneko e Carlos Buschini.
#mediterraneo#featival#Jennà Romano#Porfirio Rubirosa#Maurizio Capone#Cristina Donadio#Michele Fazio#Aska Market Kaneko#Carlos Buschini#Mediterraneo Reading Festival#aitan
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#Michele Santoro#Lucia Annunziata#Fabio Fazio#TV#sinistra de noatri#LOL#avere la faccia come il culo
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Michele & Marcos - Il nuovo brano “Jessica Rabbit”
L’immagine della “femme fatale” viene sdoganata
Michele & Marcos pubblicano il loro nuovo singolo “Jessica Rabbit”, disponibile sugli stores digitali dal 23 agosto 2024 e nelle radio in promozione nazionale dal 20 settembre 2024. Il sound e lo stile rispecchiano il connubio di generi che caratterizza il duo, mescolando Pop/Funky, Dance/EDM. Jessica Rabbit è simbolo di una personalità femminile, dai tratti apparentemente forti ma che, in realtà, cela le sue fragilità dietro una maschera sociale, plasmata dal cosmetico: questo diventa espediente garante della sua accettazione psicologica come donna.
L’obiettivo della canzone è creare l’occasione perfetta per varcare il confine con l’accettazione sociale, sdoganando l’immagine della “femme fatale” che, per quanto criticata e dibattuta dalla notte dei tempi, si riconosce come donna comune nel momento in cui il mascara le scivola via, scavando solchi nel trucco, i “fiumi neri lucidi” di cui si parla nel brano.
È l’immagine che apre alla donna senza filtri che, nella sua vita, prescindendo la professione e la considerazione della società che la attornia, si dichiara desiderosa di conoscere l’amore sincero puro e senza falsi intenti.
Ascolta il brano
Storia degli artisti
I due giovani artisti si incontrano casualmente ad una masterclass di scrittura tenuta dall’autrice “Federica Abbate” e notando affinità artistica decidono di provare a lavorare insieme. Nascono i primi brani e le collaborazioni, così come le partecipazioni a diversi contest locali e nazionali. L'8 settembre, il duo apre il concerto di Dargen D'Amico presso il Castello di Santa Severa (RM), fra i pochi vincitori del contest "Spaghetti Land". A Novembre 2022 partecipano al contest sanremese di "Area Sanremo", rientrando prima fra i 46 prescelti (su più di 700 iscritti) e poi risultando vincitori effettivi fra i 20 premiati dell'edizione del 2022, unici abruzzesi ad aver raggiunto questo traguardo completamente da soli. Il 31 Dicembre portano la loro musica sul palco del concerto di Capodanno in Piazza Salotto a Pescara davanti a tantissime persone presenti. Dalla vittoria ad Area Sanremo iniziano a raccontare la loro esperienza e a portare la loro musica nelle scuole, nei Live e nei primi palazzetti organizzando ciò che si è fatto conoscere con il nome di “School Tour”. A dicembre 2022 vengono premiati dalComune di Montesilvano come giovani talenti della musica italiana leggera. Durante la settimana del Festival Di Sanremo 2023 vengono chiamati (in quanto vincitori di Area Sanremo) ad esibirsi sul SUZUKI STAGE, il palco accanto l’Ariston che ha visto manifestarsi i concerti di Annalisa, La Rappresentante di Lista, Nek e Francesco Renga, Piero Pelù ed Achille Lauro. Nel corso della settimana del festival sanremese 2024, il singolo “Ballare” è stato nominato brano rappresentativo del Pescara Calcio nell’ambito del campionato indetto da Lega Pro (Serie C – Ufficiale), aggiudicandosi la finale con un secondo posto. Il progetto si propone di creare e rilasciare nuova musica e contenuti, favorendo l'unione e l'amicizia che contraddistingue il duo e le persone fidate dei quali essi stessi si circondano come il produttore ed amico Flavio De Carolis. A Maggio 2024 partecipano al Festival Abruzzese “Due note a Vasto” aggiudicandosi il primo premio con i loro brani “Ballare” e “London Eye”: ospiti della serata Bugo, Il Cile, Ascanio & Luk3 e tanti altri.
Michele Fazio
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Marcos Marcelli
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Borgo
Borgo (2024) #StéphaneDemoustier #HafsiaHerzi #MoussaMansaly #LouisMemmi #MichelFau #PabloPauly Mehr auf:
The Wrong Place / Ibiza Jahr: 2024 (April) Genre: Krimi / Drama Regie: Stéphane Demoustier Hauptrollen: Hafsia Herzi, Moussa Mansaly, Louis Memmi, Michel Fau, Pablo Pauly, Florence Loiret Caille, Cédric Appietto, Henri-Noël Tabary, Anthony Morganti, Thomas Muziotti, Jean-Etienne Frisoni, Luigi Fazio … Filmbeschreibung: Melissa (32), eine erfahrene Gefängniswärterin, zieht mit ihrem Ehemann…
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/pagelle-ascolti-tv-top-e-flop-di-ieri.html Pagelle ascolti tv, top e flop di ieri: Màkari cresce, Ferragni da Fazio segna il record sul Nove, Lo Show dei Record stabile Rai, Mediaset, La7 (e non solo): chi ha vinto ieri secondo gli ascolti tv? Il palinsesto televisivo di venerdì 1° marzo ha offerto ai telespettatori programmi di attualità, film e talk. Ma cosa hanno gradito di più gli italiani? Da Màkari Rai1 a Lo Show dei Record su Canale 5, ma anche (e soprattutto) Che Tempo che fa su Nove, sono stati moltissimi i programmi a disposizione del pubblico da casa, vediamo dunque le pagelle dei top e flop dei programmi tv di ieri sera. Pagelle ascolti tv, top e flop di ieri: il podio Su Rai 1 alle 21.30 è andato in onda Màkari. La serie televisiva italiana, diretta da Michele Soavi e liberamente tratta dai romanzi e racconti di Gaetano Savatteri è stata seguita da 4.111.000 spettatori pari al 23.2% di share Chiara Ferragni a Che Tempo che Fa è boom di ascolti, Fazio fa il record su Nove con 4mln di telespettatori: è la puntata più seguita di sempre La domenica su Nove è ormai Che tempo che fa. Il talk condotto da Fabio Fazio, che ieri ha avuto tra gli ospiti anche Chiara Ferragni ha totalizzato 2.979.000 spettatori con il 14% nella prima parte dalle 20.34 alle 22.10 e 1.316.000 spettatori con il 9.8% nella seconda parte chiamata Il Tavolo in onda dalle 22.14 alle 0.34. Sulla pagina Instagram del programma Fazio ringrazia i telespettatori e annuncia il suo record: «Nuovo risultato storico di Che Tempo Che Fa sul Nove: 3 milioni di telespettatori e il 14% di share, con un picco di quasi 4 milioni e del 18%, rendendo Nove seconda rete nazionale. Sui social è il programma più commentato con un nuovo record stagionale di mezzo milione di interazioni». Su Canale 5 ieri spazio a Lo show dei record. Il programma condotto da Gerry Scotti è stato seguito da 1.973.000 spettatori pari al 13% Gli altri Su Rai 3, ore 21.20: Indovina chi viene a cena. Il programma di inchieste condotto da Sabrina Giannini è stato la scelta di 984.000 spettatori con il 5.1% Su Italia 1 c'è stato The legend of Tarzan. La pellicola di David Yates, con Alexander Skarsagard è stata la scelta di 868.000 spettatori con il 4.7% di share Su Rai 2, ore 21.20: Campionati del mondo indoor Glasgow24 920.000 spettatori (4.6%) Gli ultimi Su Rete 4, ore 21.25 c'è stato Zona Bianca. Il talk condotto da Giuseppe Brindisi ha appassionato 536.000 spettatori con il 3.7% di share Su La7 Il Socio ha interessato 356.000 spettatori con il 2.2% Su Tv8 A Testa Alta ha registrato 253.000 spettatori con l’1.3%
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Fondazione Gaber, "Io, noi e Gaber", il film arriva in tv
Fondazione Gaber, "Io, noi e Gaber", il film arriva in tv Dopo il trionfo alla Festa del Cinema di Roma, dove è stato presentato in proiezione speciale, e il boom nelle sale cinematografiche, dove ha raggiunto numeri da record con oltre 80mila spettatori nei suoi giorni di programmazione (il 6, 7 e 8 novembre con reprise il 12 e 13 dicembre) IO, NOI E GABER, il docufilm sul signor G scritto e diretto da Riccardo Milani, consacrato il film-evento più visto del 2023, arriva in tv lunedì 1 gennaio in prima serata alle 21.20 su Rai 3. Un imperdibile grande appuntamento televisivo per cominciare il nuovo anno in compagnia del genio libero di Giorgio Gaber, al centro di una delle pagine più preziose della storia culturale del nostro Paese, proprio nella ricorrenza della sua scomparsa. La messa in onda televisiva del docufilm -prodotto da Atomic in coproduzione con RAI Documentari e LUCE CINECITTÀ - rappresenta un’altra importante tappa del viaggio di IO, NOI E GABER, il perfetto epilogo delle iniziative realizzate dalla Fondazione a coronamento di quest’ultimo anno (quello del ventennale) di celebrazioni, di cui la pellicola di Milani è il cuore pulsante. Girato tra Milano e Viareggio, nei luoghi della vita di Giorgio Gaber, IO, NOI E GABER è il ritratto più che mai vivo e incisivo del Signor G. Un viaggio esclusivo che attraversa tutte le fasi della sua carriera artistica: dai primissimi esordi nei locali di Milano al rock con Adriano Celentano, dal sodalizio artistico e personale con l’amico Jannacci agli iconici duetti con Mina e alle canzoni con Maria Monti. Dagli anni della popolarità televisiva al teatro, con l’invenzione, insieme a Sandro Luporini, del Teatro Canzone, piena espressione del suo impegno politico e culturale. Sullo sfondo, come locus amoenus che tutto muove e in cui tutto converge, si staglia il Teatro Lirico di Milano, simbolo del vicendevole amore tra Gaber e il pubblico milanese, e che oggi porta il suo nome, Teatro Lirico Giorgio Gaber. IO, NOI E GABER restituisce al pubblico la personalità ancora oggi viva e attuale del Signor G, accendendo i riflettori sull’importanza della musica, del pensiero e delle indimenticabili parole di uno degli artisti e intellettuali più importanti del nostro secolo. Attraverso la voce di familiari e amici, Riccardo Milani traccia un ritratto intimo e appassionato di Gaber, che include ad un tempo la sua storia personale -attraverso le parole della figlia Dalia e delle persone storicamente a lui più vicine- e una sinfonia di voci di colleghi e artisti che lo hanno vissuto e amato. Il docufilm vede la partecipazione speciale di Gianfranco Aiolfi, Massimo Bernardini, Pier Luigi Bersani, Claudio Bisio, Mario Capanna, Francesco Centorame, Lorenzo Jovanotti Cherubini, Ombretta Colli, Paolo Dal Bon, Fabio Fazio, Ivano Fossati, Dalia Gaberscik, Ricky Gianco, Gino e Michele, Guido Harari, Paolo Jannacci, Lorenzo Luporini, Roberto Luporini, Sandro Luporini, Mercedes Martini, Vincenzo Mollica, Gianni Morandi, Massimiliano Pani, Giulio Rapetti - Mogol, Michele Serra. Io Noi e Gaber di Riccardo Milani, è stato voluto e promosso dalla Fondazione Gaber. E’ prodotto da Atomic in coproduzione con RAI Documentari e LUCE CINECITTÀ. Al cinema il docufilm è stato distribuito da Lucky Red. La radio ufficiale delle attività della Fondazione Gaber è Radio Italia ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Che tempo che fa, Beppe Grillo e Francesco Guccini domani ospiti da Fazio
(Adnkronos) - Beppe Grillo e Francesco Guccini spiccano tra gli ospiti di Fabio Fazio domani, domenica 12 novembre 2023, nella puntata di Che tempo che fa sul Nove. Nel salotto di Fazio, con l'immancabile Luciana Littizzetto, si accomoda in particolare Beppe Grillo: il fondatore del M5S torna a rilasciare un'intervista in tv a quasi 10 anni di distanza dall'ultima apparizione sul piccolo schermo. Fazio accoglierà Francesco Guccini, appena uscito col suo nuovo progetto discografico 'Canzoni da osteria', naturale prosecuzione di 'Canzoni da Intorto' del 2022, certificato disco di platino, album fisico più venduto del 2022 e vincitore della Targa Tenco per la categoria 'Interprete di canzoni'. Spazio anche a Elodie, in vetta nell’airplay radiofonico col nuovo singolo A fari spenti. La cantante nelle prossime settimane sarà protagonista dell'Elodie Show 2023, suo primo tour nei palasport. Nella trasmissione, anche Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele; Michele Serra; l’economista Tito Boeri, in libreria con “PNRR. La grande abbuffata”, scritto con Roberto Perotti; la vicedirettrice del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini; l’editorialista de La Repubblica Massimo Giannini; l’inviato della CNN Ben Wedeman, grazie alla preziosa collaborazione con il network internazionale di Warner Bros. Discovery. Chiude la serata l’immancabile appuntamento con Che tempo che fa – Il Tavolo con Nino Frassica, Mara Maionchi, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni e Ubaldo Pantani. Ospiti della puntata: Carla Signoris, Angelina Mango, Gianni Fantoni, Herbert Ballerina e Simona Ventura con il ballerino di “Ballando con le stelle” Samuel Peron. [email protected] (Web Info) Read the full article
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3 set 2023 11:00
“GINO E MICHELE? SONO SPREGIUDICATI. DA FLAVIO BRIATORE TE LO ASPETTI, NON DA CHI FINGE DI ESSERE UN “COMPAGNO” – MAURIZIO MILANI, UNO DEI FONDATORI DELLO STORICO ZELIG, ATTACCA: “NON MI HANNO PIÙ CHIAMATO, MA POSSO CAPIRLI PERCHÉ HANNO DATO ALLO 'ZELIG' UN TAGLIO DA VILLAGGIO TURISTICO - CON FABIO FAZIO HO LAVORATO IN SEI EDIZIONI DI 'CHE TEMPO CHE FA' MA PER LA COLLABORAZIONE CON 'IL FOGLIO' MI SONO ACCORTO CHE MI FACEVANO MOBBING. NON VOLEVO RIMANERE DI FIANCO A FILIPPA LAGERBÄCK COME UN FIGURANTE" - "PAOLO ROSSI? UN FURBO. BEBO STORTI? ARRIVAVA ALLA CAZZO DI CANE MEZZ’ORA PRIMA DI SALIRE SUL PALCO" - E SU VALERIO AIRO’ SPIEGA CHE… - VIDEO -
Gianmarco Aimi per www.rollingstone.it
Qualche tempo fa circolava sui social una foto, in bianco e nero, dov’erano ritratti alcuni dei comici più significativi della scorsa generazione: Aldo, Giovanni e Giacomo, Antonio Albanese, Antonio Cornacchione e… “l’ultimo a destra”. Era Maurizio Milani, che con quel manipolo di cabarettisti è stato uno dei fondatori dello storico Zelig, il locale milanese che ha sfornato i migliori talenti dell’umorismo a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 ma che, a differenza degli altri, ha raccolto – almeno a livello di notorietà – molto meno di quello che in tanti si sarebbero aspettati. Surreale, caustico, disincantato, il collega Daniele Luttazzi, di certo non tenero nei giudizi, lo ha incensato: «Fra noi comici ci sono come delle gerarchie, e lui in questo momento è Dio».
(...)
Ormai il tuo “posto fisso” è a Il Foglio, dove collabori da anni.
Devo ringraziare della segnalazione Mariarosa Mancuso, che mi ha fatto conoscere all’allora direttore Giuliano Ferrara. Lui mi dedicò anche una puntata monografica su La7. Finché c’è stato il produttore Paolo Guerra ho sempre lavorato (è venuto a mancare nel 2020, nda), oggi faccio un po’ più fatica. I produttori più potenti sono Beppe Caschetto e Lucio Presta, che vendono programmi alle tv a scatola chiusa. Anche se poi in Rai si lamentano le maestranze.
(...) A Bolzano con Paolo Rossi inciampai per davvero in una cassa acustica e le persone cominciarono a ridere. La sera dopo l’abbiamo inserito nel copione e hanno riso in due. Si percepiva che era finto. Anche se mangi le parole o sbagli i congiuntivi va bene, ma risulti fresco e arrivi. Poi c’è chi esagera, come Bebo Storti.
È famoso per il personaggio del Conte Uguccione. Che cosa faceva?
Lui non preparava nulla, una roba da pazzi. Almeno un canovaccio su un’ora e mezza di spettacolo dovresti averlo, lui niente. A Forlì il direttore del teatro alla fine ci ha detto: «Una roba così non l’ho mai vista, non so neanche dire se è bella o è brutta». Un’altra volta al Ciak di Roma, arriviamo in camerino e la moglie di Bebo ci fa: «Non si viene qui a fare queste figure…». È come se io e te adesso salissimo sul palco a improvvisare per un’ora.
Dopo ci avete riso sopra o è qualcosa su cui si recrimina?
Bebo aveva questa caratteristica: se ingranava subito l’improvvisazione andava alla grande, ma se non succedeva era facile prendere i fischi. Come a Livorno, siamo andati davanti alla gente ma si capiva che non avevamo voglia di lavorare. Al teatro Goldoni a Venezia altra situazione imbarazzante con me e Dario Vergassola, non rideva nessuno. Ma proprio perché non rideva nessuno, paradossalmente, c’era una signora in prima fila che rideva come una matta. Una scena talmente parossistica che si è trasformata in un successo.
È anche per questa vena da improvvisatore che non ti abbiamo mai visto al cinema?
Può essere, eppure Bebo Storti lo ha fatto. Anche Paolo Rossi, che è furbo, improvvisa ma ha sempre un canovaccio al quale aggrapparsi. Bebo invece saliva sul palco alla garibaldina. Ma un conto è andare in discoteca con tutti ubriachi, un altro nei teatri importanti con il tuo spettacolo in abbonamento. E lui arrivava alla cazzo di cane mezz’ora prima. Intanto che camminiamo per le strade e nel parco pubblico della cittadina lombarda, ogni passante lo saluta con un sorriso, tanto che a un certo punto ci appartiamo in un angolo.
(...)
Dopo sei anni, dal 2003 al 2009, non ti abbiamo più visto anche a Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio. Come mai?
Perché Fazio è bravo, però è molle. Quando ho accettato di collaborare a Il Foglio di Giuliano Ferrara, mi chiamò l’allora capo struttura di Rai3 in quota Pd, Loris Mazzetti, che mi disse: «Guarda che la linea editoriale qui è chiara e tu vai a scrivere su un giornale di Berlusconi?». Da quel momento i miei spazi sono stati ridotti e spostati nella zona meno nobile. Poi sono passato a una settimana sì e una no, a seguire solo il sabato finché una volta non mi hanno mandato in onda dicendo di aver sforato con i tempi. Così gli ho detto che non ci sarei più andato. Quando ti fanno mobbing lo capisci. Non volevo rimanere di fianco a Filippa Lagerbäck come un figurante. Fazio poteva dire qualcosa a Mazzetti, ma non lo fece.
(...)
C’è qualcuno che ti ha deluso nel mondo dello spettacolo?
Direi Gino e Michele. Non mi hanno più chiamato, ma posso capirli perché hanno dato allo Zelig un taglio da villaggio turistico. Io sono un monologhista che non ha bisogno di travestirsi con le pinne o come una drag queen. La comicità di situazione è un’altra cosa.
Insomma, con Gino e Michele sembri avere un conto aperto.
Sono stato a casa di Michele Mozzati sul lago di Varese, ha una villa della madonna. A un certo punto vado in bagno e vedo che c’è una vasca lunghissima molto strana. Così quando esco chiedo a cosa serve a Diego Parasole, un collega che era con me. E lui: «Ah non lo sai? Quella vasca fa le onde al contrario, così nuoti e intanto fai esercizio». Ed era vent’anni fa. Sai, Flavio Briatore è Flavio Briatore ed è coerente, non va a far finta di essere un “compagno” che gli spiace per il salario minimo. Così come non ti aspetti che un calciatore vada a rompere le vetrine per protestare insieme a quelli dei centri sociali.
C’è ancora chi, come hai raccontato in passato, rimane spiazzato alle tue battute?
Alcuni mi dicono: «Scusi, ma sa che lei non mi fa ridere?». La gente è ormai abituata al comico che deve avere il naso rosso tipo clown. Ma come nella musica ci sono vari generi. A me piacciono, oltre a Nino Frassica, Valerio Lundini, Nicola Vicidomini e Rocco Tanica.
Sai che c’è un giovane comico che alcuni dicono ti somigli?
Se ti riferisci a Valerio Airò, vai a vedere su Youtube i commenti ai suoi filmati. In moltissimi scrivono: “Milani come sei invecchiato bene” oppure “ma chi è il figlio di Milani?”. Mentre sotto ai miei video: “Sei uguale a Valerio Airò”. Lì però gli ho risposto: “Questo è stato girato nel 1993 a Cielito Lindo”. Lui avrà 30 anni, forse non era neanche nato. Non c’è problema, però non ditemi che sono io a copiare lui. Ma sai che ho avuto una soffiata?
Su Valerio Airò?
Mi hanno detto che lui si è messo su quella strada imbeccato da Gino e Michele e da Giancarlo Bozzo, che sono spregiudicati. Lo so perché ho ancora conoscenze all’interno di Zelig. Pare gli abbiano fatto vedere le videocassette dei miei vecchi sketch consigliandogli di prendere spunto. Pensa che quando fece un’apparizione a Sky e c’era Rocco Tanica gli disse: «Assomigli a Maurizio Milani». Lui può fare quello che vuole, ma i pezzi si sovrappongono. Mi pare stia succedendo quello che era accaduto tra Giorgio Porcaro e Diego Abatantuono.
Ti riferisci alla paternità del personaggio del “Terrunciello”?
Lo inventò Giorgio Porcaro, ma i benefici se li prese tutti Diego Abatantuono. Diego non aveva voglia di andare a scuola e la mamma, che faceva la guardarobiera al Derby, lo portava con sé. Non aveva la patente e andava in giro con i I Gatti di Vicolo Miracoli ad aggiustare le luci. Un giorno ha visto Giorgio Porcaro che interpretava il ‘Terrunciello’ e l’ha rifatto avendo successo. Un po’ come sta succedendo tra me e Airò.
Maurizio Milani ce l’ha ancora un sogno che vorrebbe realizzare?
Se ci penso, di tutti i colleghi della mia generazione sono l’unico che non ha mai fatto neanche una posa al cinema. Con Aldo Giovanni e Giacomo una volta gliel’ho detto: «Ma con tutti i film che avete fatto, cosa vi costa mettermi lì a fare il barista?». A 62 anni non sono mai stato su un set per lavorare. Non spero mi chiami Marco Bellocchio, basterebbe un regista underground. Ho fatto la tv, il teatro, i libri e i giornali, ma il cinema non è capitato.
In effetti, guardando quella foto degli inizi allo Zelig sei l’unico che manca all’appello.
E la gente sui social si chiede “chi è il primo a destra?”. Sono cose che fanno rimanere male.
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Sergio Rubini, domenica 13 alle 18, sarà al Teatro Abeliano di Bari con lo spettacolo "Sud"
Per la rassegna di spettacoli e laboratori “Luna Barese“, ideata dal direttore artistico del Teatro Abeliano Vito Signorile per il progetto dell’Assessorato alle Culture del Comune di Bari “Le due Bari 2023“, domenica 13 alle 18 al Teatro Abeliano (ingresso libero) andrà in scena “SUD” di e con Sergio Rubini, con il pianista Michele Fazio. Sergio Rubini ha concepito il suo spettacolo SUD…
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Nella seconda serata della VII edizione del Mediterraneo Reading Festival, un concerto del Michele Fazio World Trio con Aska Maret Kaneko (violino e voce) e Carlos Buschini (basso acustico).
Un immancabile incontro di tre culture musicali.
Entrata libera.
#music#michele fazio#Mediterraneo Reading Festival#mediterraneo#aska marek kaneko#carlos buschini#el tero#trio
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Lucia Ti Caranzìa
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – L’altra sera, a Dimartedì, Michele Santoro ha avuto il grave torto di rinfrescarci la memoria sui non-epurati Fazio e Annunziata e sulla ridicolaggine dei paragoni con l’editto bulgaro. Siccome dire la verità è peggio che schierarsi per la pace, Santoro è stato malmenato dal servizio d’ordine del Corriere, cioè da Aldo Grasso (“livore, rabbia, violenza […]
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L'11 luglio 2024 arriva “Canti alla Luna (Festival d'Arti e d'Autore)”
La Puglia si prepara ad accogliere il prossimo 11 luglio alle ore 21:00 la prima edizione di “Canti alla Luna”, un evento unico nel suo genere che celebrerà l'arte e la creatività in tutte le sue forme. Patrocinato dal Comune di Mottola e sostenuto dal media partner “Ciccio Riccio”, l'evento vedrà la conduzione di Marcello Biscosi e Valentina Molfetta. La direzione artistica è affidata al cantautore Aldo Losito.
La serata si terrà nella suggestiva zona “La rotonda” di Mottola, che per l'occasione sarà chiusa al traffico ed aperta alle arti, trasformandosi in un'incantevole arena naturale. Questo scenario, con vista sui paesaggi della provincia di Taranto, parte della Basilicata e la catena montuosa del Pollino, offrirà uno sfondo mozzafiato per un evento indimenticabile, in un unico grande e suggestivo abbraccio. In questo magico contesto risplenderà alla luna un pianoforte a coda bianco, circondato da archi e strumenti d'orchestra.
Sul palco si alterneranno: Bungaro, Massimo Di Cataldo, Pierdavide Carone, Terraross, Marco Guazzone, Kimono (vincitrice di X-Factor 13), Martina Attili, il Maestro Gabriele Semeraro, il Maestro Michele Fazio, Maggie, Frankavilla, Raia e Rossana De Pace.
Questi artisti offriranno al pubblico versioni acustiche e orchestrali dei loro brani e mostreranno alla luna il proprio talento. Ci saranno poeti, scrittori, scultori e artisti di ogni tipo arricchiranno l'evento con le loro opere. Un momento speciale della serata sarà la premiazione di Domenico Dell'Osso, pittore e capostipite del nuovo surrealismo pop, noto per aver realizzato prestigiose copertine di dischi per artisti come Caparezza e Rockets. Sarà premiato inoltre, Don Cosimo Schena, “il poeta dell'amore”, scrittore e autore del libro “Dio è il mio coach”, condividerà le sue opere e riflessioni.
A tutti gli artisti sarà dedicato uno speciale sulla propria attività e riceveranno la targa premio “Canti alla Luna”.
L'appuntamento con “Canti alla Luna” è un'occasione imperdibile per vivere una notte all'insegna dell'arte, della musica e della bellezza sotto il cielo stellato di Mottola. Non perdetevi questa straordinaria celebrazione della creatività e del talento.
L'ingresso è gratuito!
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti
Web Site: www.cantiallaluna.it
Facebook: https://www.facebook.com/cantiallaluna
Instagram: https://www.instagram.com/cantiallaluna/
E-mail: [email protected] - [email protected]
Tel: 393 9585334
Ufficio Stampa: DCOD Communication
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Michele Santoro durissimo con Fazio e Annunziata: «La Rai ci perde, ma vi spiego perché loro non li sopporto…»
Il giornalista ricorda gli incroci travagliati in viale Mazzini tra lui e i due personaggi oggi al centro delle polemiche per l’uscita dalla Rai Per la Rai gli addi di Fabio Fazio prima e Lucia Annunziata dopo sono stati certamente una perdita «perché sono professionisti validi» dice Michele Santoroche però a DiMartedì su La7 taglia corto sui due: «Io non sopporto nessuno dei due». Al…
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/di-sfighe-e-astri-contro-per-chiara-e.html Di sfighe e astri contro: per Chiara e Fedez è tutta una questione di «sfortuna» Doveva essere l'anno del Toro, almeno a fidarsi degli astri, ma per Chiara Ferragni evidentemente è andata diversamente. Lo ha raccontato lei stessa ai suoi followers, platea di fedelissimi a cui aveva già svelato di essere «piena delle sfighe di questo periodo». Pure il marito Fedez, a quanto ha svelato su Instagram, pare convinto di essere perseguitato dalla sfortuna. E così Myrta Merlino, conduttrice di Pomeriggio 5, gli ha inviato un corno rosso, consegnato al rapper da Michel Dessì, impavido giornalista appostato da giorni sotto casa della coppia. Tra sfighe e stelle contro, i Ferragnex, come ormai li chiamano sul web, si sono detti spesso vittime di un allineamento sbagliato dei pianeti. Un modo umano per difendersi, proteggersi e cercare un perché. Che però taglia fuori dal quadro la responsabilità di ciascun individuo. «La mia non è un'exit strategy, è offensivo» Sempre ai microfoni di Pomeriggio 5, che ormai si è guadagnato sul campo il titolo di organo di stampa ufficiale della crisi tra Chiara e Fedez, l'influencer si è detta offesa dalle indiscrezioni contenute nell'articolo-verità del settimanale Oggi uscito il 29 febbraio. Inchiesta in cui si fa rifermento alla volontà di Chiara e del suo team di oscurare i suoi guai legali o con un «una terza gravidanza o con la separazione» dal marito Fedez, quest'ultima identificata dal settimanale come "exit strategy". «Non è un’exit strategy ed è anche abbastanza offensivo che le persone pensino questo. Quello che scrivono è tutto finto, sono tutte ca***ate,», ha detto l'influencer all'inviato. E poi ha aggiunto, tornando sul discorso sfighe: «Chiedi a Myrta, anche io voglio il cornino, fatemelo recapitare!». Il tono è quello ironico e apparentemente sereno che Chiara e Fedez stanno usando in questi giorni neri sui rispettivi canali social. Insomma, dire le cose come stanno (ancora) non si può e poi c'è sempre l'intervista di Ferragni da Fabio Fazio domenica 3 marzo che aiuterà a svelare i punti più oscuri della sua separazione. Tra gossip, appostamenti e insinuazioni, la partita tra Fedez e Ferragni sembra ancora tutta da giocare. C'è da considerare che, mentre scriviamo, i due non hanno ancora confermato effettivamente la rottura, lasciando ad altri il compito di narrare le proprie sventure. Sui canali ufficiali di Chiara e Fedez il rimando alla relazione finita è vago, il riferimento alle questioni che entrambi hanno in ballo (l'indagine per truffa aggravata relativa al pandoro-gate per lei, l'affair Muschio Selvaggio e Luis Sal per lui, tanto per citare le più grandi e recenti) è sempre velato e coperto dai riferimenti alla sfiga che li perseguita. Ma addebitare un periodo no, per quanto doloroso, alla sfortuna senza considerare il contesto e l'impatto delle proprie azioni è davvero la soluzione o è solo una scappatoia? Ai posteri - o a Pomeriggio 5 - l'ardua sentenza.
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Riccardo Milani presenta il docufilm "Io, Noi e Gaber" nei cinema italiani
Riccardo Milani presenta il docufilm "Io, Noi e Gaber" nei cinema italiani. Dopo la proiezione speciale in anteprima alla 18a Festa del Cinema di Roma, IO, NOI E GABER il docufilm scritto e diretto da Riccardo Milani, arriva nei cinema di tutta Italia. «Questo docufilm è il desiderio di dire grazie a Gaber per quello che ha detto e ha fatto nel corso del suo percorso professionale e umano» - le parole di Riccardo Milani, che incontrerà gli spettatori di Io, noi e Gaber a Monza, martedì 31 ottobre al Capitol (h. 20.00), con un saluto al termine della proiezione di Massimo Bernardini. Biglietti disponibili da ora qui. Girato tra Milano e Viareggio, nei luoghi della vita di Giorgio Gaber, Io, noi e Gaber è il ritratto più che mai vivo e incisivo del Signor G., al centro di una delle pagine più preziose della storia culturale del nostro paese. Attraverso la voce di familiari e amici, Riccardo Milani traccia un ritratto intimo e appassionato di Gaber, che include ad un tempo la sua storia personale -attraverso le parole della figlia Dalia e delle persone storicamente a lui più vicine- e una sinfonia di voci di colleghi e artisti che lo hanno vissuto e amato. Il docufilm vede la partecipazione speciale di Gianfranco Aiolfi, Massimo Bernardini, Pier Luigi Bersani, Claudio Bisio, Mario Capanna, Francesco Centorame, Lorenzo Jovanotti Cherubini, Ombretta Colli, Paolo Dal Bon, Fabio Fazio, Ivano Fossati, Dalia Gaberscik, Ricky Gianco, Gino e Michele, Guido Harari, Paolo Jannacci, Lorenzo Luporini, Roberto Luporini, Sandro Luporini, Mercedes Martini, Vincenzo Mollica, Gianni Morandi, Massimiliano Pani, Giulio Rapetti - Mogol, Michele Serra. Io, noi e Gaber - prodotto da Atomic in coproduzione con RAI Documentari e LUCE CINECITTÀ, distribuito da Lucky Red e promosso dalla Fondazione Gaber - sarà disponibile nelle sale cinematografiche il 6, 7 e 8 novembre, con prevendite disponibili su ionoiegaberalcinema.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Una lunga lettera alla Rai chiude 'Che tempo che fa'
Lunghissimo applauso in apertura ”dell’ultima puntata per questa stagione di Che tempo che fa”, con Fabio Fazio già emozionato che in principio tace ma si parla molto di Rai e politica. Michele Serra inizia l’ultima serata del programma che trasloca su la Nove dall’autunno tracciando la sua personale ”storia politica della Rai”. Poi verso la fine, dopo l’intensa intervista ad Anthony Hopkins che…
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