#Maurizio Cucchi
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Un chiaro fuoco m'abita e vedo freddamente la violenta vita, illuminata tutta... io non posso più amare oramai che dormendo i suoi graziosi atti mescolati di luce. I giorni miei, la notte, mi riportano sguardi dopo i primi momenti di un infelice sonno, quando sparsa nel buio è la sventura stessa, tornano a farmi vivere, mi danno ancora occhi. Se erompe quella gioia, un'eco che mi sveglia ributta solo un morto, alla mia riva di carne. E al mio orecchio sospende, il mio riso straniero come alla vuota conchiglia un sussurro di mare, il dubbio - sul bordo di un'estrema meraviglia, se io sono, se fui; se dormo oppure veglio...
Paul Valéry, Tr. Maurizio Cucchi, Un chiaro fuoco .
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La poesia ha parole pesanti che in queste strane pagine sembrano mobili e leggere. Viaggiano quasi imprendibili, cangianti, e disorientano la nostra vecchia mente di carta. Chissà se in questa luccicante casa in affitto troveranno dimora stabile, amica, e dunque vita che si rinnova autentica. Credo di sì, perché la poesia chiede di spargersi e andare lieve e piana nel mondo, che forse non lo sa però la sta aspettando.
Maurizio Cucchi, Oltre la pagina, da Come una nave, L'Arca Felice, 2008
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risultati del sondaggino "esiste (ancora) una società letteraria in italia?"
[ sondaggio riservato agli ascoltatori e lettori degli interventi linkati qui ] Scarsa affluenza alle urne (8 agosto), ma risultati che francamente non mi aspettavo. Credevo sinceramente che la negazione dell’esistenza di una società letteraria fosse la tendenza maggioritaria, e sbagliavo.
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#Elisa Donzelli#Fahrenheit#Gilda Policastro#italia#letteratura#letteratura italiana#Maurizio Cucchi#poesia#prosa#racconto#Rai RadioTre#romanzo#società letteraria
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Vorrei ricondurre tutto, ora,
alla nobile pulizia dei gesti,
delle parole e dei silenzi,
dei saluti e delle confessioni,
tra noi senza più sprechi,
ne equivoci o falsi pudori,
senza la noia delle circostanze
o la sfiducia desolata delle cose.
Maurizio Cucchi
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Di letture poetiche
Può essere l'abbia detto. Leggo molta più prosa rispetto alla poesia. Non so come mai. Credo di essermi specializzato, come lettore. I poeti che figurano nel marasma da me definito libreria non sono tantissimi. La loro nazionalità è per lo più italiana. Dante Alighieri, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Sergio Corazzini, Guido Gozzano, Giovanni Pascoli, Francesco Petrarca, Giosuè Carducci (che sa essere d'una pesantezza senza pari e pure senza dispari), Trilussa, Cesare Pascarella, Toti Scialoja, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba, Alda Merini, Ada Negri, Andrea Zanzotto, Nanni Cagnone, Lorenzo Stecchetti, Giorgio Caproni, Giuseppe Giusti, Gaspara Stampa, Maurizio Cucchi. Questi sono i nomi che mi ricordo. Sicuramente ne avrò dimenticato qualcuno. Ma non dovrebbero aversene a male. Sono tutti morti. Almeno credo, ecco.
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Va verso nuovi territori l’opera di Maurizio Cucchi, che in questa Scatola onirica, oltre a indagare un nuovo spazio topografico – Casa Cucchi, località in provincia di Pavia -, declina la ricerca identitaria lungo un più temerario viaggio, verso una lingua primigenia, fino al «primitivo mugugno» dell’«homo ergaster». Se Cucchi da sempre ci ha messo a parte della potenza evocativa del frammento, qui le sconnessioni si inabissano nel mistero contraddittorio della lingua, per giungere infine a un rapporto frontale tra immagine e parola, tra etica ed estetica, parafrasando l’anima di ogni opera rappresentata, che non è che il riflesso – spoglio di autoinganni – delle nostre vite. “La scatola onirica” di Maurizio Cucchi vi aspetta in libreria 💜
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Roberto Franchini "Magone. Declinazioni di uno stato d'animo", Oligo Editore
STORIA, USI E DECLINAZIONI LETTERARIE DI UNA PAROLA OLIGO EDITORE Magone – quella tristezza che non va né su né giù e blocca il respiro – è una parola utilizzata soprattutto nel nord Italia che ha trovato ospitalità nei libri di Teofilo Folengo e Dario Fo, Giorgio Bassani e Alberto Bevilacqua, Antonio Delfini e Gianni Celati, Pier Vittorio Tondelli e Maurizio Cucchi. Si può accostare allo…
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Riparte la rassegna "Milano incontra la poesia" giunta alla dodicesima edizione. A ottobre il centesimo incontro
Riparte la rassegna "Milano incontra la poesia" giunta alla dodicesima edizione. A ottobre il centesimo incontro Undici anni di versi, letture e confronti, decine di poeti e migliaia di persone ad ascoltarli: "Area P, Milano incontra la poesia" si appresta ad aprire una nuova stagione, la dodicesima, con un programma di dieci nuovi incontri. Si parte domenica 14 gennaio, alle ore 10.30 in Sala consiliare, con "Motu Proprio" di Carlo Penati, poesie anni '70. La rassegna ideata e curata da Giuseppe Landonio, e promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale, è divenuta negli anni un appuntamento fisso per appassionati e non solo che una domenica al mese si ritrovano nell'Aula consiliare di Palazzo Marino per ascoltare, recitare e discutere di poesia. Decine gli autori e le autrici che si sono alternati tra i banchi dell'emiciclo della politica milanese: da Moni Ovadia a Giancarlo Majorino, Erminia dell'Oro, Dario Fo, e ancora Lella Costa, Franco Loi, Vivian Lamarque, Aldo nove, Milo De Angelis, Fawzi al Delmi, Chandra Candiani e Maria Grazia Calandrone. Se il record di pubblico resta quello raggiunto da Dario Fo (oltre duecento persone), in media ogni domenica sono circa settanta gli spettatori della rassegna. Tra gli ospiti più seguiti anche Nicola Crocetti, autore con Jovanotti di un libro sulle poesie da spiaggia, Maurizio Cucchi, Angelo Gaccione, Davide Gualtieri, Nahid Norozi, poetessa iraniana, e Antonetta Carrabs. L'appuntamento, che si rinnova gratuitamente una domenica al mese da undici anni - salvo i mesi di luglio e agosto - si è interrotto solo per il Covid, e il prossimo ottobre supererà la soglia del centesimo incontro, celebrato con una nuova mattinata in compagnia di Nicola Crocetti. "Ormai è una tradizione, un modo diverso di fruire dell'Aula consiliare e di visitare Palazzo Marino - dice la Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi -. Per questo ringraziamo l'ideatore e curatore Giuseppe Landonio e Basilio Rizzo, primo Presidente dell'Aula consiliare a promuovere l'iniziativa. Si tratta di una rassegna curata con passione e attenzione che rappresenta un valore aggiunto per l'offerta culturale della nostra città". La dodicesima edizione di "Area P. Milano incontra la poesia" si aprirà domenica 14 gennaio alle 10.30 in Aula Consiliare con "Motu Proprio" di Carlo Penati, poesie anni '70. Il programma del 2024 prevede poi: - 11 febbraio: Giorgio Battistella legge Dante Alighieri; - 10 marzo: Antje Stehn, poetessa; - 14 aprile: Maddalena Capalbi - Macelleria di me; - 12 maggio: Poesie di bimbi (dal Giardino delle meraviglie); - 16 giugno: Alberto Figliolia-Silvana Ceruti; - 15 settembre: Le strade della poesia (Luigi Ruggeri) - 13 ottobre: ... e fanno 100! (Nicola Crocetti); - 10 novembre: La compagnia dei gelosi; - 15 dicembre: Dickinson-Goldberg.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Lui ha messo
Il caffè nella tazza
Lui ha messo
Il latte nel caffè
Lui ha messo
Lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
Il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
Senza parlarmi
S'è acceso
Una sigaretta
Ha fatto
Dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S'è alzato
S'è messo
Sulla testa il cappello
S'è messo
L'impermeabile
Perché pioveva
E se n'è andato
Sotto la pioggia
Senza parlare
Senza guardarmi,
E io mi son presa
La testa fra le mani
E ho pianto.
Jacques Prévert, Prima colazione - da Poesie - Traduzione di Maurizio Cucchi e Giovanni Raboni
ph Robert Doisneau
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Piccola Accademia di Poesia - da una visione di Elena Mearini
MILANO - PAP - Piccola Accademia di Poesia
22 SETTEMBRE - APERTURA NUOVO ANNO ACCADEMICO con nuovi corsi e tanti ospiti tra cui LELLO VOCE e FRANCESCO ROAT.
A settembre riprendono i corsi della Piccola Accademia di Poesia di Milano, la scuola di scrittura dedicata esclusivamente al componimento in versi, un’esperienza unica in Italia.
Piccola Accademia di Poesia è una visione nata dalla fantasia di Elena Mearini, poetessa, scrittrice e imprenditrice dove "PAP" è l'acronimo usato per indicare questo luogo di incontro, confronto, dialogo e ascolto della Poesia.
Una “Piccola Accademia” in cui, attraverso un metodo didattico innovativo e interdisciplinare, si può scoprire e mettere a punto una cifra poetica personale. Un luogo unico in cui lasciarsi invadere dalle voci dei più grandi poeti di ieri e di oggi e mettere alla prova la propria.
Vorrei che l’Accademia diventasse sempre di più un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano frequentare e praticare la poesia ma non solo. Un luogo di confronto e scambio tra amanti della parola in ogni sua forma ed espressione, uno spazio capace di accogliere e sostenere progetti creativi che pongono al centro lo sguardo poetico sulle cose.
Elena Mearini
Si riparte il 22 settembre con i PAP, i moduli di formazione crescente sviluppata in DUE ANNI, suddivisa in quattro quadrimestri: PAP0, PAP1, PAP2 e PAP3.
La frequentazione di ogni PAP dà accesso di diritto al quadrimestre successivo.
I quadrimestri sono strutturati con 8 lezioni ciascuno di una durata di 3h circa per 2 incontri al mese, a scelta tra la classe del venerdì sera dalle 19 alle 22 e quella del sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30.
Oltre alla parte didattica si prevedono esercitazioni propedeutiche alla scrittura in classe insieme ai docenti e condivisione collettiva. Talvolta ci saranno “compiti” da svolgere a casa.
La frequentazione potrà avvenire in presenza in sede oppure online (via Zoom).
Le sessioni saranno due all'anno: da fine settembre a inizio febbraio e da inizio marzo a fine giugno.
Si aggiungeranno frequenti occasioni di incontro con poeti contemporanei e personalità artistiche. Tra i nuovi ospiti, LELLO VOCE, scrittore e performer, tra i fondatori del Gruppo 63 e ideatore del primo Poetry Slam italiano.
Oltre a Lello Voce è prevista la presenza anche di FRANCESCO ROAT, saggista e critico letterario e GIOVANNI BLOCK compositore e cantautore (Targa Tenco come migliore autore emergente)
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La Piccola Accademia di Poesia nasce nel 2019, a oggi conta oltre 44 iscritti al primo anno (nell’anno accademico 2021/2022 erano 13), prevalenza donne (65%) con un’età che va dai 24 a 71 anni, provenienti da Milano, Lombardia e fuori regione grazie alla modalità mista di fruizione (online e in presenza).
Tra i docenti, oltre alla direttrice Elena Mearini, l'editore Marco Saya e il filosofo Angelo De Stefano.
In aggiunta ai corsi, tanti gli appuntamenti riservati agli allievi: un fitto calendario di incontri con personalità artistiche e culturali provenienti dagli ambiti più diversi, in un’ottica di contaminazione e trasversalità che è alla base del programma formativo dell’Accademia. Sandro Bonvissuto, Ivan Tresoldi, e nel 2023, Fabio Pusterla, Vivian Lamarque, Vincenzo Mascolo, Maurizio Cucchi e LELLO VOCE.
L’Accademia è un vero e proprio hub della poesia in cui poeti e insegnanti porteranno gli studenti a scoprire la consapevolezza del verso attraverso una “didattica dell’ascolto”.
Il metodo di divulgazione e insegnamento della poesia all’interno della Piccola Accademia si sviluppa seguendo tre direzioni:
la lettura e l’analisi delle grandi voci poetiche che hanno lasciato tracce sostanziali durante il Novecento e lo studio delle più significative voci emerse nel nuovo millennio.
Lo studio della metrica e della neometrica per l’acquisizione degli strumenti necessari a creare e governare il ritmo e le sue variazioni.
La conoscenza del pensiero dei maggiori filosofi del secolo scorso, del loro sguardo sul linguaggio e sulla funzione della poesia.
Queste tre direzioni s’intrecciano costantemente durante le lezioni, permettendo agli allievi di approcciare contemporaneamente stile, suono e contenuto di una poesia.
Inoltre, l’ampio spazio dedicato alle esercitazioni pratiche durante le lezioni, consente un confronto immediato con il docente accelerando il processo di apprendimento e verifica delle nozioni impartite.
Altra caratteristica della Piccola Accademia è l’idea del “fare concreto insieme”, ovvero creare diverse occasioni di scambio tra gli allievi, proporre esercizi di gruppo sulla parola poetica e occasioni di reading pubblici per allenare gli allievi a confrontarsi con lo sguardo dell’altro e permettere alle loro parole di stare con e tra la gente. https://www.piccolaaccademiadipoesia.com/
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esiste una società letteraria in italia?
[ sondaggio riservato agli ascoltatori e lettori degli interventi linkati qui ]
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Vorrei ricondurre tutto, ora, alla nobile pulizia dei gesti, delle parole e dei silenzi, dei saluti e delle confessioni, tra noi senza più sprechi, né equivoci o falsi pudori, senza la noia delle circostanze o la sfiducia desolata delle cose.
- Maurizio Cucchi -
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