#Matteo Migliori.
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EFA: tra le candidature dell'Oscar Europeo "Io capitano" e "La chimera"
Ci sono anche Matteo Garrone e Alice Rohrwacher (sorella di Alba) tra gli autori del miglior cinema d’Europa anno 2023. Rivelate oggi le nominations del principale riconoscimento del cinema europeo, gli European Film Awards (EFA), che verranno assegnati a Berlino il prossimo 9 dicembre. Due film hanno conseguito le cinque candidature principali: The Zone of Interest di Jonathan Glazer e Fallen…
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#Cinema Italiano nominations in Europa#Matteo Garrone Io capitano EFA#Rohwacher e Garrone tra i migliori film europei del 2023
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«Questa mattina mi sono svegliata e ho pensato che tra le cose migliori che ho fatto c’è l’avere imparato a stare bene da sola. Viaggiare. Cucinare. Andare al cinema. E ho pensato che tra le ore più serene che ho vissuto negli ultimi anni ce ne sono molte in cui sono seduta al tavolo di un ristorante davanti a un piatto di spaghetti o di riso o di verdure. Sola. A pensare ai fatti miei. A osservare le persone ai tavoli vicini. A leggere. A fare progetti che forse non si realizzeranno, ma che mi diverte costruire per aria. Mi piace anche prendere la metropolitana o essere sul tram da sola, in mezzo alle chiacchiere e alle facce degli altri. E spostarmi in treno sentendo il ronzio delle faccende di chi ho intorno. E mi piace soprattutto stare a casa da sola con i miei due gatti, e le nostre abitudini: ognuno le proprie e quelle che abbiamo in comune. E mi sono detta che nessuno insegna alle ragazze a stare per conto proprio, o perlomeno nessuno l’ha insegnato a me. Eppure ci aiuterebbe a capire lungo quale strada avviarci senza sprecare tempo e senza perderci dietro a chi non se lo merita.»
31 agosto 2024 - Il #Risveglio di Natascha Lusenti a #Ovunque6MorningShow ON AIR sabato e domenica, dalle 6 alle 7:30, con Matteo Osso su #RaiRadio2 📻 #RaiPlay e sul canale 202 del Digitale Terrestre 🖥
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“ Diceva Eschilo che «la prima vittima della guerra è la verità». Ma la seconda è la logica. Putin affermava di voler «denazificare l’Ucraina», ma usava le bombe e i carri armati, cioè gli stessi metodi con cui Hitler nazificava l’Europa. Gli atlantisti ribattevano che «non si tratta col nemico»: semmai si tratta con l’amico, ma su cosa? Boh. Joe Biden dava del «macellaio» e del «genocida» a Putin, epiteti decisamente appropriati, soprattutto il primo. Ma un tantino indeboliti dal pulpito da cui provenivano: quello del padrone della macelleria (che ha fatto molte più guerre e molti più morti di Putin e al massimo potrebbe assumerlo come garzone). Bill Clinton coglieva l’occasione della guerra di Putin per vantarsi di aver allargato la Nato a Est «pur consapevole che i rapporti con la Russia potevano tornare conflittuali», perché «l’invasione russa dell’Ucraina dimostra che era necessario». Che è un po’ come dire: l’ho preso a calci in culo e lui mi ha spaccato la faccia, quindi avevo ragione io a prenderlo a calci in culo. I trombettieri delle Sturmtruppen ripetevano due mantra. 1. «La Nato è un’alleanza difensiva» (ma non spiegavano come mai nella sua storia abbia aggredito mezzo mondo). 2. «La Nato difende i valori della democrazia» (ma non spiegavano perché vanti tra i suoi soci la Turchia di Erdoğan e abbia appena fomentato un golpettino in Pakistan per cacciare un premier non gradito). Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intimava all’Ue di rinunciare al gas russo «sporco di sangue», «finanziando il genocidio»: lui però continuava ad acquistarlo tramite Paesi vicini e società svizzere, pagandolo profumatamente, «finanziando il genocidio» e per di più incassando da Putin 1,4 miliardi l’anno «sporchi di sangue» per i diritti di transito del gasdotto russo sotto il suolo ucraino.
L’Onu espelleva la Russia dal Consiglio per i Diritti Umani, presieduto dall’Arabia Saudita (nota culla dei diritti umani, apprezzata da Matteo Renzi, ma soprattutto da Jamal Khashoggi, da ottanta giustiziati nel mese di marzo, nonché dai 370mila morti e dai venti milioni di affamati nello Yemen). Per non dipendere dal gas e dal petrolio dell’autocrate Putin, Draghi firmava contratti per far dipendere l’Italia dall’autocrate algerino Abdelmadjid Tebboune (che reprime partiti di opposizione e sindacati, fa arrestare attivisti per i diritti umani ed è fra i migliori partner militari di Mosca) e di altri regimi autocratici che hanno rifiutato di condannare la Russia all’Onu: Qatar, Egitto (vedi alle voci Regeni e Zaki), Congo (vedi alla voce Attanasio), Angola e Mozambico. E continuava a vendere armi all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti (i macellai dello Yemen), all’Egitto e al Qatar. A supporto del ribaltamento della logica, si provvedeva a ribaltare anche il vocabolario, secondo i dettami del ministero della Verità in 1984 di George Orwell: «La guerra è pace», «La libertà è schiavitù», «L’ignoranza è forza». Putin vietava di parlare di «guerra» perché la sua era solo un’«operazione militare speciale». E chi diceva il contrario finiva in galera. Ma in passato anche i buoni occidentali, quando aggredivano militarmente questo e quello, la guerra non la nominavano mai: meglio “missione umanitaria”, “esportazione della democrazia”, “peacekeeping”. A ogni strage di civili – regolarmente attribuita ai russi, anche nei casi in cui era opera delle truppe ucraine o dei loro fiancheggiatori neonazisti del Battaglione “Azov” – si ricorreva a termini impropri come “genocidio” (distruzione sistematica di un popolo, di un’etnia, di un gruppo religioso) e a paragoni blasfemi con l’Olocausto, la Shoah, la Soluzione Finale (termini finora usati da tutti, fuorché dai negazionisti, esclusivamente per quell’unicum storico che fu lo sterminio nazista degli ebrei). Ma bastava leggere i libri di Gino Strada per sapere che le stragi di civili sono una costante di ogni conflitto e si chiamano precisamente “guerra”, visto che in ciascuna il rapporto fra vittime civili e militari è invariabilmente di 9 a 1. E quella in Ucraina purtroppo non faceva eccezione, malgrado l’indignazione selettiva dei fanatici atlantisti che – per bloccare sul nascere qualunque tentativo di portare Putin al tavolo del negoziato – si affannavano a dipingere quel conflitto come diverso da tutti gli altri per le vittime civili, le fosse comuni, le torture, le violenze gratuite e le armi proibite (anch’esse caratteristiche costanti di tutti i conflitti, inclusi quelli scatenati dai “buoni”). “
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Dalla prefazione di Marco Travaglio a:
Franco Cardini, Fabio Mini, Ucraina. La guerra e la storia, Paper First, Maggio 2022 [Libro elettronico]
#letture#leggere#libri#saggi brevi#saggistica#imperialismo#Franco Cardini#Fabio Mini#guerra#Ucraina#antimilitarismo#Volodymyr Zelensky#Vladimir Putin#Joe Biden#Mario Draghi#operazione militare speciale#verità#logica#Jamal Khashoggi#Recep Tayyip Erdoğan#Gino Strada#Europa#Arabia Saudita#Stati Uniti d'America#atlantismo#NATO#Russia#Bill Clinton#Giulio Regeni#pacifismo
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ELEZIONI EUROPEE 2024: SCEGLI i DIFENSORI della VITA !
Gentile elettore ed elettrice,
ci stiamo rapidamente avvicinando alle elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno.
Oggi insieme a te intendo vedere da vicino quali sono i criteri che devono ispirare la scelta di chi, come me e te, crede al primato dei principi non negoziabili (vita, famiglia, libertà educativa).
Ti ricordo che attraverso la difesa e la promozione dei principi non negoziabili non si fa altro che difendere e promuovere la stessa dignità umana.
“Questi principi non sono verità di fede anche se ricevono ulteriore luce e conferma dalla fede. – ricordava Benedetto XVI nel marzo 2006 – Essi sono iscritti nella natura umana stessa e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa”.
Ebbene, sulla base di quanto hai appena letto, mi sono chiesto quali formazioni politiche intendono riaffermare e garantire la difesa dei principi non negoziabili.
Ho deciso allora di consultare i programmi dei principali movimenti e partiti politici che si presenteranno alle prossime elezioni di giugno (che puoi consultare qui▶️ https://pagellapolitica.it/articoli/programmi-partiti-italiani-elezioni-europee-2024?utm_source=newslettergvv&utm_medium=email&utm_campaign=24VD338 ). https://pagellapolitica.it/articoli/programmi-partiti-italiani-elezioni-europee-2024?utm_source=newslettergvv&utm_medium=email&utm_campaign=24VD338
Ecco allora che te li presento in una rapida carrellata:
- Fratelli d’Italia, in apertura del suo programma, scrive che intende difendere l’identità dei popoli e delle Nazioni europee e le radici culturali dell’Europa, incarnate “dalle nostre radici classiche e giudaico-cristiane”.Al tema della natalità viene dedicato un apposito punto del programma (n. 5), indicando “nella crescita demografica la chiave del futuro”. Si propone inoltre di investire “una significativa parte del bilancio europeo per finanziare le politiche di supporto alla famiglia e alla natalità intraprese dagli Stati membri”.
- La Lega propone la “storica battaglia” volta a riaffermare “l’importanza delle (…) radici giudaico-cristiane” dell’Europa e si impegna a contrastare i tentativi dell’ideologia “woke” e del fanatismo religioso (il riferimento implicito è alla religione islamica), di cancellare “i valori storici e culturali dei popoli europei”.
- Forza Italia in apertura rivendica “le (…) radici giudaico-cristiane e liberali” dell’Europa. Dedica a famiglia e natalità un apposito punto del programma (n. 9). A proposito della prima, Forza Italia sottolinea come sia “al centro della nostra politica’’ e che intende offrire “le condizioni migliori per la creazione di una famiglia”. Per quanto riguarda il tema della natalità, il partito fondato da Silvio Berlusconi vuole “includere la natalità tra gli obiettivi di policy della prossima programmazione dei fondi europei”. In particolar modo, “tutte le risorse distribuite agli Stati membri dovranno sostenere anche le famiglie e la maternità”.
- Nel programma di Azione di Carlo Calenda (che racchiude al suo interno altre 8 formazioni politiche) non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Si fa esclusivamente cenno ai temi rappresentati dalla denatalità e dall’invecchiamento della popolazione, proponendo di arginare il fenomeno attraverso “l’unica leva su cui l’Unione può fare affidamento”: l’immigrazione lavorativa, “ovvero attrarre forza lavoro da paesi extraeuropei”.
- Nel programma di Stati Uniti d’Europa, la lista che comprende Italia Viva di Matteo Renzi e Più Europa di Emma Bonino oltre ad altre 4 formazioni politiche, non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Si sottolinea, invece, il fatto che “nell’Unione europea tutte e tutti devono essere liberi di costruire la vita a cui aspirano, indipendentemente da chi amano…”. Si legge, inoltre: “ci batteremo perché nella UE nessuno metta in discussione i diritti acquisiti nel campo delle libertà individuali. Particolare attenzione andrà riservata ai diritti dei minori, che non possono essere messi in discussione dall’inerzia legislativa di alcuni Stati; nessun bambino dovrà mai essere discriminato sulla base della famiglia di appartenenza. Riteniamo inoltre necessario ripensare le strategie di contrasto al traffico illegale di stupefacenti attraverso un lavoro di comparazione tra le legislazioni più moderne adottate dai diversi Paesi, a partire da quelli europei” (n. 6).
- Nel programma del Partito Democratico non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Al paragrafo “Per un’Europa femminista” si legge: “Vogliamo un’Europa (…) dove le ragazze e i ragazzi siano informati sui propri diritti, sui propri corpi e sulle proprie relazioni. Dove i prodotti per il ciclo mestruale e i contraccettivi siano liberamente disponibili. Dove gli individui possano definire liberamente la propria sessualità, il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere. (…)” E ancora: “vogliamo un’Europa che riconosca tutte le famiglie, incluse le famiglie monoparentali e omogenitoriali, come comunità ed unioni di affetti”.
- Nel programma di Alleanza Verdi e Sinistra non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Al paragrafo “l’Europa dei diritti e delle libertà civili”, si legge che è necessario “garantire l’uguaglianza per le persone LGBTQIA+, in particolare attraverso il riconoscimento reciproco dei diritti e doveri familiari anche in materia di tutela dei figli”, oltre alla “parità di diritti per le coppie dello stesso sesso uniformando la legislazione su unioni civili, matrimonio, adozione e filiazione”. Come hai potuto leggere anche tu, le forze politiche di centro-destra dedicano un’attenzione più o meno omogenea alla difesa ed alla promozione della famiglia e della natalità, anche se è necessario rimarcare il fatto che nessuno di loro dedichi specifici passaggi al delicato tema educativo.
E, dicendocela tutta, in fondo poteva essere fatto uno sforzo ben maggiore.
Viceversa, se ci si sposta dal centro dello schieramento politico verso sinistra, si passa rapidamente dall’assoluto silenzio al totale disinteresse (se non di negazione implicita) verso i temi della vita e della famiglia.
Bisogna anche non sottovalutare un aspetto che rischia facilmente di finire in secondo piano. Il programma di una formazione politica ha infatti probabilità di essere impattante in Europa se il gruppo parlamentare nel quale siede è affidabile.
Tanto per fare un esempio, il Partito Popolare Europeo, di cui fa parte Forza Italia, e che controlla con il Partito Socialista Europeo l’attuale Commissione, ha parzialmente votato a favore dell’inclusione dell’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Oltre a questa dinamica, è necessario infine ricordare che alle elezioni europee possono essere espresse 3 preferenze (di cui una donna o un uomo).
È quindi auspicabile che tu scelga bene quale candidato votare sulla base di ciò che pensa in ordine a vita, famiglia e libertà educativa.
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La VERITA' fa MALE / Brandi, Rocchesso, Rimondini
Dobbiamo iniziare a credere che i delinquenti " I Migliori" come non hanno avuto nessun scrupolo a fare inoculare il "loro" popolo e ancor meno a chiedere scusa, proseguiranno a mentirci e a sacrificarci rispettando i loro doveri che hanno giurato hai loro Padroni. Quindi continuate a votarli farli vincere e tra non molto tempo sarete orgogliosi di vedere partire i vostri figli a combattere Putin e fare felici e sorridenti Draghi e i suoi adorabili padroni.
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La Lega contro Giuseppe Busia, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), che ha chiesto al governo di correggere il nuovo Codice degli appalti mostrando perplessità sulla "deregulation" celebrata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. "Gravi, inqualificabili e disinformate dichiarazioni del presidente Busia sul Codice Salvini: se parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti, non può stare più in quel ruolo - dichiara Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega - Busia ha dei compiti di controllo, invece certifica di essere prevenuto, non neutrale e quindi non credibile".
In un'intervista a Repubblica Busia commentando il nuovo Codice degli appalti spiega: "Concentrarsi solo sulla velocità rischia di andare a discapito di trasparenza, concorrenza, tutele dei lavoratori e in definitiva della qualità delle opere pubbliche". Puntualizza sulla riflessione di Salvini che il Codice porterà più velocità, più cantieri, più lavoro. "È giusta l'enfasi sui tempi - troppo lunghi - ma procedere per affidamento diretto non è la strada: rischia di escludere le imprese migliori, danneggiando la Pubblica amministrazione, le aziende e i cittadini", risponde Busia.
All'attacco del presidente dell'Anac anche i deputati leghisti in Commissione ambiente Gianpiero Zinzi, Alessandro Benvenuto, Gianangelo Bof, Elisa Montemagni e Graziano Pizzimenti. "La Lega ha piena fiducia negli amministratori locali, a differenza del presidente di Anac che li considera evidentemente corrotti e corruttibili. Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul codice Salvini dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l'Italia. Noi vogliamo efficienza e sburocratizzazione per un paese veloce, non ci sono dubbi".
I parlamentari del Carroccio si riferiscono alle dichiarazioni di Busia sui rischi nell'assegnazioni dei lavori: "Potrebbero essere chiamate le persone più vicine al dirigente, al sindaco o all'assessore. E ridurre la trasparenza aumenta i rischi corruttivi, specie ora che le risorse sono tante".
Chi può chiedere in questo modo la rimozione del presidente dell'Anac se non un manipolo di corrotti?
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Continuiamo a usare le dichiarazioni a volte rozze e a volte ignobili di Valditara come spunti per riflettere. L’umiliazione, caro ministro, c’è già: è consustanziale a tutti i luoghi in cui un gruppo di persone viene più o meno costretto a riunirsi quotidianamente e a stagnare in un contesto buro-agonistico, nel quale alle gerarchie formalizzate se ne aggiungono altre che implicano l’esercizio di poteri arbitrari, subdoli o apertamente sadici, comunque senza limiti. Le classi e i collettivi nella scuola, le squadre sportive, i gruppi scout, gli uffici, ecc. non sono concentrazionari per caso o per errore: lo sono per vocazione e per natura. Le dinamiche diverse e migliori, che a volte vi si riescono a creare, non costituiscono la regola ma l’eccezione. Il mondo ‘fisso’, specie per chi come i minorenni non può sottrarvisi quasi mai se non virtualmente, tende sempre con baldanzosa spontaneità a “Full metal jacket”. In una utopica società liberata questa umiliazione – che ha un effetto domino: forse Valditara fu appunto umiliato – si attenuerebbe fino a scomparire. Sei amato dove puoi mostrarti debole senza provocare in risposta la forza, diceva Adorno. Ecco: negli spazi citati sopra, e in tutti quelli dove il collettivo prevale sull’individuo, accade il contrario. In pratica è una legge fisica. Ricordiamocelo e opponiamoci; prima di tutto ai modi in cui, quando siamo in una posizione di vantaggio, questa legge fisica opera in noi.
Matteo Marchesini
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#5
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#4
Ma😂
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#3
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#2
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I miei post migliori nel 2022:
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pessitelli & scamattesi LA FOTO DELL' ANNO
74 note - Postate 10 giugno 2022
#4
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76 note - Postate 10 maggio 2022
#3
ringraziamo l'agenzia del pessi che oggi ci offre altri content pessitelliani
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#2
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ELEZIONI EUROPEE 2024: SCEGLI i DIFENSORI della VITA !
Gentile elettore ed elettrice,
ci stiamo rapidamente avvicinando alle elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno.
Oggi insieme a te intendo vedere da vicino quali sono i criteri che devono ispirare la scelta di chi, come me e te, crede al primato dei principi non negoziabili (vita, famiglia, libertà educativa).
Ti ricordo che attraverso la difesa e la promozione dei principi non negoziabili non si fa altro che difendere e promuovere la stessa dignità umana.
“Questi principi non sono verità di fede anche se ricevono ulteriore luce e conferma dalla fede. – ricordava Benedetto XVI nel marzo 2006 – Essi sono iscritti nella natura umana stessa e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa”.
Ebbene, sulla base di quanto hai appena letto, mi sono chiesto quali formazioni politiche intendono riaffermare e garantire la difesa dei principi non negoziabili.
Ho deciso allora di consultare i programmi dei principali movimenti e partiti politici che si presenteranno alle prossime elezioni di giugno (che puoi consultare qui▶️ https://pagellapolitica.it/articoli/programmi-partiti-italiani-elezioni-europee-2024?utm_source=newslettergvv&utm_medium=email&utm_campaign=24VD338 ). https://pagellapolitica.it/articoli/programmi-partiti-italiani-elezioni-europee-2024?utm_source=newslettergvv&utm_medium=email&utm_campaign=24VD338
Ecco allora che te li presento in una rapida carrellata:
- Fratelli d’Italia, in apertura del suo programma, scrive che intende difendere l’identità dei popoli e delle Nazioni europee e le radici culturali dell’Europa, incarnate “dalle nostre radici classiche e giudaico-cristiane”.Al tema della natalità viene dedicato un apposito punto del programma (n. 5), indicando “nella crescita demografica la chiave del futuro”. Si propone inoltre di investire “una significativa parte del bilancio europeo per finanziare le politiche di supporto alla famiglia e alla natalità intraprese dagli Stati membri”.
- La Lega propone la “storica battaglia” volta a riaffermare “l’importanza delle (…) radici giudaico-cristiane” dell’Europa e si impegna a contrastare i tentativi dell’ideologia “woke” e del fanatismo religioso (il riferimento implicito è alla religione islamica), di cancellare “i valori storici e culturali dei popoli europei”.
- Forza Italia in apertura rivendica “le (…) radici giudaico-cristiane e liberali” dell’Europa. Dedica a famiglia e natalità un apposito punto del programma (n. 9). A proposito della prima, Forza Italia sottolinea come sia “al centro della nostra politica’’ e che intende offrire “le condizioni migliori per la creazione di una famiglia”. Per quanto riguarda il tema della natalità, il partito fondato da Silvio Berlusconi vuole “includere la natalità tra gli obiettivi di policy della prossima programmazione dei fondi europei”. In particolar modo, “tutte le risorse distribuite agli Stati membri dovranno sostenere anche le famiglie e la maternità”.
- Nel programma di Azione di Carlo Calenda (che racchiude al suo interno altre 8 formazioni politiche) non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Si fa esclusivamente cenno ai temi rappresentati dalla denatalità e dall’invecchiamento della popolazione, proponendo di arginare il fenomeno attraverso “l’unica leva su cui l’Unione può fare affidamento”: l’immigrazione lavorativa, “ovvero attrarre forza lavoro da paesi extraeuropei”.
- Nel programma di Stati Uniti d’Europa, la lista che comprende Italia Viva di Matteo Renzi e Più Europa di Emma Bonino oltre ad altre 4 formazioni politiche, non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Si sottolinea, invece, il fatto che “nell’Unione europea tutte e tutti devono essere liberi di costruire la vita a cui aspirano, indipendentemente da chi amano…”. Si legge, inoltre: “ci batteremo perché nella UE nessuno metta in discussione i diritti acquisiti nel campo delle libertà individuali. Particolare attenzione andrà riservata ai diritti dei minori, che non possono essere messi in discussione dall’inerzia legislativa di alcuni Stati; nessun bambino dovrà mai essere discriminato sulla base della famiglia di appartenenza. Riteniamo inoltre necessario ripensare le strategie di contrasto al traffico illegale di stupefacenti attraverso un lavoro di comparazione tra le legislazioni più moderne adottate dai diversi Paesi, a partire da quelli europei” (n. 6).
- Nel programma del Partito Democratico non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Al paragrafo “Per un’Europa femminista” si legge: “Vogliamo un’Europa (…) dove le ragazze e i ragazzi siano informati sui propri diritti, sui propri corpi e sulle proprie relazioni. Dove i prodotti per il ciclo mestruale e i contraccettivi siano liberamente disponibili. Dove gli individui possano definire liberamente la propria sessualità, il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere. (…)” E ancora: “vogliamo un’Europa che riconosca tutte le famiglie, incluse le famiglie monoparentali e omogenitoriali, come comunità ed unioni di affetti”.
- Nel programma di Alleanza Verdi e Sinistra non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Al paragrafo “l’Europa dei diritti e delle libertà civili”, si legge che è necessario “garantire l’uguaglianza per le persone LGBTQIA+, in particolare attraverso il riconoscimento reciproco dei diritti e doveri familiari anche in materia di tutela dei figli”, oltre alla “parità di diritti per le coppie dello stesso sesso uniformando la legislazione su unioni civili, matrimonio, adozione e filiazione”. Come hai potuto leggere anche tu, le forze politiche di centro-destra dedicano un’attenzione più o meno omogenea alla difesa ed alla promozione della famiglia e della natalità, anche se è necessario rimarcare il fatto che nessuno di loro dedichi specifici passaggi al delicato tema educativo.
E, dicendocela tutta, in fondo poteva essere fatto uno sforzo ben maggiore.
Viceversa, se ci si sposta dal centro dello schieramento politico verso sinistra, si passa rapidamente dall’assoluto silenzio al totale disinteresse (se non di negazione implicita) verso i temi della vita e della famiglia.
Bisogna anche non sottovalutare un aspetto che rischia facilmente di finire in secondo piano. Il programma di una formazione politica ha infatti probabilità di essere impattante in Europa se il gruppo parlamentare nel quale siede è affidabile.
Tanto per fare un esempio, il Partito Popolare Europeo, di cui fa parte Forza Italia, e che controlla con il Partito Socialista Europeo l’attuale Commissione, ha parzialmente votato a favore dell’inclusione dell’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Oltre a questa dinamica, è necessario infine ricordare che alle elezioni europee possono essere espresse 3 preferenze (di cui una donna o un uomo).
È quindi auspicabile che tu scelga bene quale candidato votare sulla base di ciò che pensa in ordine a vita, famiglia e libertà educativa.
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Alla Certosa di Pontignano (SI) la prima edizione di De Linea Festival debutta con un focus sul Cava artista grafico
Dieci tra i migliori artisti illustratori presenti sulla scena nazionale ed internazionale lavoreranno fianco a fianco ospitati nei chiostri e nelle sale della bellissima Certosa di Pontignano dal 24 al 27 ottobre 2024. Nascerà così a Castelnuovo Berardenga De Linea Art Festival, dall’idea e l’organizzazione di Matteo Marsan e sotto la direzione artistica di Riccardo Guasco. Un grande evento in…
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Giantheo: “Hey tu”
Torna il duo bresciano con un brano d’amore unico nel panorama musicale odierno, un invito a riscoprire la vera essenza della musica
«Sebbene l'immagine abbia una sua importanza, la musica si ascolta con le orecchie e passa direttamente all'anima. Se ha un sentimento specifico, il messaggio non si può fermare.» Giantheo
Dopo un anno di successi nel 2023, tra cui tre singoli nella Top Ten della Classifica Indipendenti e la pubblicazione di “Tommy al Lunapark” a maggio 2024, il duo musicale Giantheo torna con un nuovo singolo intitolato "Hey tu".
Questo brano rappresenta una dichiarazione d'amore unica nel panorama musicale odierno, dove spesso si guarda molto più all'immagine e poco alla sostanza.
"Hey tu" è un invito a riscoprire la vera essenza della musica, quella che tocca il cuore e l'anima, al di là delle apparenze. Giantheo, con la loro capacità di trasmettere emozioni autentiche attraverso la musica, continuano a dimostrare il loro talento e la loro sensibilità artistica.
Nel 2003 Giancarlo Prandelli incontra Matteo Sainaghi, in arte Theo e da subito si crea un magico feeling che li porta a formare i Giantheo.
Praticamente esordienti partecipano alla trasmissione “Le Iene” su Italia1 ed entrano con il brano “Tortuga” nella compilation “Cantatù vol.6” e “Superestate latina”. Vincono il Festivalshow e partecipano in tutta Italia a trasmissioni televisive e festival.
Sono protagonisti del tour di Rtl 102.5 e ospiti del tour di Sanremo giovani.
Terminato questo periodo entrambi si dedicano a una serie di progetti paralleli. In particolare Giancarlo Prandelli, cantante, compositore, autore, artista, polistrumentista, arrangiatore, audio engineer, programmatore e produttore discografico italiano, realizza innumerevoli produzioni e collaborazioni per artisti, tra i quali Laura Pausini, Mina, Omar Pedrini, Fausto Leali, Laura Abela, Michela Coppa, Nina Morić, Blanco, e tanti altri.
È figlio di Sergio Prandelli (già figlio del musicista Andrea Prandelli) e rappresenta tre generazioni di musicisti e produttori.
Theo compone brani rap sin dalla fine degli anni ‘80, ma coltiva contemporaneamente la sua passione sportiva diventando personal trainer e laureandosi in Fisioterapia e scienze motorie. Diventa presidente e fondatore della GDM, acronimo di Ginnastica Dinamica Militare Italiana ed è autore del libro “Intelligenza Motoria”.
Negli anni ‘90 crea, insieme a Michel Altieri il Gruppo Trendist Attitude, che li porta a lavorare come performer nei migliori club Italiani ed esteri del periodo.
Dopo questa pausa i due decidono di riformare i Giantheo pubblicando un primo singolo dal titolo “Conchiglie” a cui segue “Catene”. Questo secondo brano in particolare nasce da un idea di Theo ed è ispirato al progetto della GDM Italiana. A maggio 2022 esce il primo singolo del nuovo progetto “Uni Verso” che raggiunge le vette delle classifiche italiane indipendenti, seguito a settembre dall'intensa ballad “Mar Profondo”, anch'essa al top delle rotazioni radiofoniche. Il 2023 è l’anno di “Quattro stagioni” (gennaio), “Figli delle stelle” (maggio) e “Madre Terra” (settembre). Il 2024 vede l’uscita di “Tommy al Lunapark” (maggio) e il 20 settembre del nuovo singolo “Hey tu”.
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ELEZIONI EUROPEE 2024: SCEGLI i DIFENSORI della VITA !
Gentile elettore ed elettrice,
ci stiamo rapidamente avvicinando alle elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno.
Oggi insieme a te intendo vedere da vicino quali sono i criteri che devono ispirare la scelta di chi, come me e te, crede al primato dei principi non negoziabili (vita, famiglia, libertà educativa).
Ti ricordo che attraverso la difesa e la promozione dei principi non negoziabili non si fa altro che difendere e promuovere la stessa dignità umana.
“Questi principi non sono verità di fede anche se ricevono ulteriore luce e conferma dalla fede. – ricordava Benedetto XVI nel marzo 2006 – Essi sono iscritti nella natura umana stessa e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa”.
Ebbene, sulla base di quanto hai appena letto, mi sono chiesto quali formazioni politiche intendono riaffermare e garantire la difesa dei principi non negoziabili.
Ho deciso allora di consultare i programmi dei principali movimenti e partiti politici che si presenteranno alle prossime elezioni di giugno (che puoi consultare qui▶️ https://pagellapolitica.it/articoli/programmi-partiti-italiani-elezioni-europee-2024?utm_source=newslettergvv&utm_medium=email&utm_campaign=24VD338 ). https://pagellapolitica.it/articoli/programmi-partiti-italiani-elezioni-europee-2024?utm_source=newslettergvv&utm_medium=email&utm_campaign=24VD338
Ecco allora che te li presento in una rapida carrellata:
- Fratelli d’Italia, in apertura del suo programma, scrive che intende difendere l’identità dei popoli e delle Nazioni europee e le radici culturali dell’Europa, incarnate “dalle nostre radici classiche e giudaico-cristiane”.Al tema della natalità viene dedicato un apposito punto del programma (n. 5), indicando “nella crescita demografica la chiave del futuro”. Si propone inoltre di investire “una significativa parte del bilancio europeo per finanziare le politiche di supporto alla famiglia e alla natalità intraprese dagli Stati membri”.
- La Lega propone la “storica battaglia” volta a riaffermare “l’importanza delle (…) radici giudaico-cristiane” dell’Europa e si impegna a contrastare i tentativi dell’ideologia “woke” e del fanatismo religioso (il riferimento implicito è alla religione islamica), di cancellare “i valori storici e culturali dei popoli europei”.
- Forza Italia in apertura rivendica “le (…) radici giudaico-cristiane e liberali” dell’Europa. Dedica a famiglia e natalità un apposito punto del programma (n. 9). A proposito della prima, Forza Italia sottolinea come sia “al centro della nostra politica’’ e che intende offrire “le condizioni migliori per la creazione di una famiglia”. Per quanto riguarda il tema della natalità, il partito fondato da Silvio Berlusconi vuole “includere la natalità tra gli obiettivi di policy della prossima programmazione dei fondi europei”. In particolar modo, “tutte le risorse distribuite agli Stati membri dovranno sostenere anche le famiglie e la maternità”.
- Nel programma di Azione di Carlo Calenda (che racchiude al suo interno altre 8 formazioni politiche) non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Si fa esclusivamente cenno ai temi rappresentati dalla denatalità e dall’invecchiamento della popolazione, proponendo di arginare il fenomeno attraverso “l’unica leva su cui l’Unione può fare affidamento”: l’immigrazione lavorativa, “ovvero attrarre forza lavoro da paesi extraeuropei”.
- Nel programma di Stati Uniti d’Europa, la lista che comprende Italia Viva di Matteo Renzi e Più Europa di Emma Bonino oltre ad altre 4 formazioni politiche, non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Si sottolinea, invece, il fatto che “nell’Unione europea tutte e tutti devono essere liberi di costruire la vita a cui aspirano, indipendentemente da chi amano…”. Si legge, inoltre: “ci batteremo perché nella UE nessuno metta in discussione i diritti acquisiti nel campo delle libertà individuali. Particolare attenzione andrà riservata ai diritti dei minori, che non possono essere messi in discussione dall’inerzia legislativa di alcuni Stati; nessun bambino dovrà mai essere discriminato sulla base della famiglia di appartenenza. Riteniamo inoltre necessario ripensare le strategie di contrasto al traffico illegale di stupefacenti attraverso un lavoro di comparazione tra le legislazioni più moderne adottate dai diversi Paesi, a partire da quelli europei” (n. 6).
- Nel programma del Partito Democratico non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Al paragrafo “Per un’Europa femminista” si legge: “Vogliamo un’Europa (…) dove le ragazze e i ragazzi siano informati sui propri diritti, sui propri corpi e sulle proprie relazioni. Dove i prodotti per il ciclo mestruale e i contraccettivi siano liberamente disponibili. Dove gli individui possano definire liberamente la propria sessualità, il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere. (…)” E ancora: “vogliamo un’Europa che riconosca tutte le famiglie, incluse le famiglie monoparentali e omogenitoriali, come comunità ed unioni di affetti”.
- Nel programma di Alleanza Verdi e Sinistra non vi è alcun riferimento né alle radici dell’Europa, né a forme di tutela e promozione della vita e della famiglia. Al paragrafo “l’Europa dei diritti e delle libertà civili”, si legge che è necessario “garantire l’uguaglianza per le persone LGBTQIA+, in particolare attraverso il riconoscimento reciproco dei diritti e doveri familiari anche in materia di tutela dei figli”, oltre alla “parità di diritti per le coppie dello stesso sesso uniformando la legislazione su unioni civili, matrimonio, adozione e filiazione”. Come hai potuto leggere anche tu, le forze politiche di centro-destra dedicano un’attenzione più o meno omogenea alla difesa ed alla promozione della famiglia e della natalità, anche se è necessario rimarcare il fatto che nessuno di loro dedichi specifici passaggi al delicato tema educativo.
E, dicendocela tutta, in fondo poteva essere fatto uno sforzo ben maggiore.
Viceversa, se ci si sposta dal centro dello schieramento politico verso sinistra, si passa rapidamente dall’assoluto silenzio al totale disinteresse (se non di negazione implicita) verso i temi della vita e della famiglia.
Bisogna anche non sottovalutare un aspetto che rischia facilmente di finire in secondo piano. Il programma di una formazione politica ha infatti probabilità di essere impattante in Europa se il gruppo parlamentare nel quale siede è affidabile.
Tanto per fare un esempio, il Partito Popolare Europeo, di cui fa parte Forza Italia, e che controlla con il Partito Socialista Europeo l’attuale Commissione, ha parzialmente votato a favore dell’inclusione dell’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Oltre a questa dinamica, è necessario infine ricordare che alle elezioni europee possono essere espresse 3 preferenze (di cui una donna o un uomo).
È quindi auspicabile che tu scelga bene quale candidato votare sulla base di ciò che pensa in ordine a vita, famiglia e libertà educativa.
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Il weekend di Frontemare Rimini: 09/08 Drag Show, 10/08 La Notte dei Desideri, 11/08 Apericena Latino
Il Frontemare Rimini è pronto a presentare una nuova serie di eventi da non perdere nel weekend.
Venerdì 9 agosto al Top Club Show Dinner, il venerdì notte del Frontemare Rimini, l'evento è targato "Drag Show". La cena inizierà alle ore 21.00, che a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Durante lo show dinner il pubblico verrà rapito dalla live performance della drag queen Yvonne O'neill che creerà un'atmosfera magica. Quest'ultima ha lavorato in tutta Italia, dai locali, alle spiagge fino ad approdare nei palchi internazionali come Mýkonos, Palma de Mallorca, Repubblica Domenicana, inoltre dal 2015 è resident nel cast del Pride Village Virgo di Padova. Dalle ore 23.30 avrà inizio la serata disco con i dj set in successione di Matteo Pandolfini e Luca Procacci accompagnati dalla voce di Alex F.
Sabato 10 agosto il party avrà inizio alle 20:30 con la cena che, a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Dalle 22:30, i riflettori si accenderanno sul palco per il concerto live della band Dejavu, forti di oltre 10 anni di intensa attività live tra clubs e festival all'aperto, sono divenuti in assoluto un riferimento nel panorama cover italiano. A seguire i dj set di Fabrizio Fratta, Giovanni Lombardo e Giuseppe Mesce accompagnati dalla voce di Davide Cecchini fino a tarda serata.
Domenica 11 agosto l'apericena latina del Frontemare accoglierà tutti gli amanti della musica latinoamericana.
Dalle ore 19:00 avrà inizio l'apericena con buffet illimitato e drink incluso. Dalle 20:30 il dj Mauro Catalini assieme alla travolgente animazione dello staff UrbanItaly inizieranno a scaldare la pista con la più bella musica su cui ballare salsa, bachata, reggaeton… e tanto altro!
Mauro Catalini, nato a Trelew provincia del Chubut della Repubblica Argentina inizia a lavorare con la musica Latina nel 1990, come insegnante di ballo, per poi continuare come DJ e organizzatore di eventi e serate dal 1991 ad oggi. Vanta tantissime collaborazioni con cantanti di fama mondiale, nel 2014 ha aperto il concerto di Romeo Santos e nel 2016 quello di Marc Anthony.
+39 0541478542
www.frontemarerimini.com [email protected]
Frontemare, il Regno del Divertimento a Rimini, offre un'esperienza unica. Situato in posizione privilegiata di fronte al mare della Riviera, il locale si presta perfettamente per dinner party, serate a tema, concerti live e dj set. Aperto ogni venerdì, sabato e domenica, Frontemare ha ideato tre serate per accontentare gli appassionati di ogni genere musicale. Dal TOP Club del venerdì, lo Show Dinner più elegante della Riviera, ai coinvolgenti concerti live delle migliori band il sabato, fino ad arrivare all'atmosfera vibrante dell'Apericena Latina della domenica sera. Il locale è poi predisposto all'organizzazione di cene aziendali, compleanni ed eventi privati.
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Il weekend di Frontemare Rimini: 09/08 Drag Show, 10/08 La Notte dei Desideri, 11/08 Apericena Latino
Il Frontemare Rimini è pronto a presentare una nuova serie di eventi da non perdere nel weekend.
Venerdì 9 agosto al Top Club Show Dinner, il venerdì notte del Frontemare Rimini, l'evento è targato "Drag Show". La cena inizierà alle ore 21.00, che a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Durante lo show dinner il pubblico verrà rapito dalla live performance della drag queen Yvonne O'neill che creerà un'atmosfera magica. Quest'ultima ha lavorato in tutta Italia, dai locali, alle spiagge fino ad approdare nei palchi internazionali come Mýkonos, Palma de Mallorca, Repubblica Domenicana, inoltre dal 2015 è resident nel cast del Pride Village Virgo di Padova. Dalle ore 23.30 avrà inizio la serata disco con i dj set in successione di Matteo Pandolfini e Luca Procacci accompagnati dalla voce di Alex F.
Sabato 10 agosto il party avrà inizio alle 20:30 con la cena che, a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Dalle 22:30, i riflettori si accenderanno sul palco per il concerto live della band Dejavu, forti di oltre 10 anni di intensa attività live tra clubs e festival all'aperto, sono divenuti in assoluto un riferimento nel panorama cover italiano. A seguire i dj set di Fabrizio Fratta, Giovanni Lombardo e Giuseppe Mesce accompagnati dalla voce di Davide Cecchini fino a tarda serata.
Domenica 11 agosto l'apericena latina del Frontemare accoglierà tutti gli amanti della musica latinoamericana.
Dalle ore 19:00 avrà inizio l'apericena con buffet illimitato e drink incluso. Dalle 20:30 il dj Mauro Catalini assieme alla travolgente animazione dello staff UrbanItaly inizieranno a scaldare la pista con la più bella musica su cui ballare salsa, bachata, reggaeton… e tanto altro!
Mauro Catalini, nato a Trelew provincia del Chubut della Repubblica Argentina inizia a lavorare con la musica Latina nel 1990, come insegnante di ballo, per poi continuare come DJ e organizzatore di eventi e serate dal 1991 ad oggi. Vanta tantissime collaborazioni con cantanti di fama mondiale, nel 2014 ha aperto il concerto di Romeo Santos e nel 2016 quello di Marc Anthony.
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Frontemare, il Regno del Divertimento a Rimini, offre un'esperienza unica. Situato in posizione privilegiata di fronte al mare della Riviera, il locale si presta perfettamente per dinner party, serate a tema, concerti live e dj set. Aperto ogni venerdì, sabato e domenica, Frontemare ha ideato tre serate per accontentare gli appassionati di ogni genere musicale. Dal TOP Club del venerdì, lo Show Dinner più elegante della Riviera, ai coinvolgenti concerti live delle migliori band il sabato, fino ad arrivare all'atmosfera vibrante dell'Apericena Latina della domenica sera. Il locale è poi predisposto all'organizzazione di cene aziendali, compleanni ed eventi privati.
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Venerdì 9 agosto al Top Club Show Dinner, il venerdì notte del Frontemare Rimini, l'evento è targato "Drag Show". La cena inizierà alle ore 21.00, che a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Durante lo show dinner il pubblico verrà rapito dalla live performance della drag queen Yvonne O'neill che creerà un'atmosfera magica. Quest'ultima ha lavorato in tutta Italia, dai locali, alle spiagge fino ad approdare nei palchi internazionali come Mýkonos, Palma de Mallorca, Repubblica Domenicana, inoltre dal 2015 è resident nel cast del Pride Village Virgo di Padova. Dalle ore 23.30 avrà inizio la serata disco con i dj set in successione di Matteo Pandolfini e Luca Procacci accompagnati dalla voce di Alex F.
Sabato 10 agosto il party avrà inizio alle 20:30 con la cena che, a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Dalle 22:30, i riflettori si accenderanno sul palco per il concerto live della band Dejavu, forti di oltre 10 anni di intensa attività live tra clubs e festival all'aperto, sono divenuti in assoluto un riferimento nel panorama cover italiano. A seguire i dj set di Fabrizio Fratta, Giovanni Lombardo e Giuseppe Mesce accompagnati dalla voce di Davide Cecchini fino a tarda serata.
Domenica 11 agosto l'apericena latina del Frontemare accoglierà tutti gli amanti della musica latinoamericana.
Dalle ore 19:00 avrà inizio l'apericena con buffet illimitato e drink incluso. Dalle 20:30 il dj Mauro Catalini assieme alla travolgente animazione dello staff UrbanItaly inizieranno a scaldare la pista con la più bella musica su cui ballare salsa, bachata, reggaeton… e tanto altro!
Mauro Catalini, nato a Trelew provincia del Chubut della Repubblica Argentina inizia a lavorare con la musica Latina nel 1990, come insegnante di ballo, per poi continuare come DJ e organizzatore di eventi e serate dal 1991 ad oggi. Vanta tantissime collaborazioni con cantanti di fama mondiale, nel 2014 ha aperto il concerto di Romeo Santos e nel 2016 quello di Marc Anthony.
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