#Maria Laura Rondanini
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persinsala · 7 years ago
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Lacci
Tutta la verità, nientaltro che la verità sulla famiglia e sui suoi Lacci portati in scena dall’attore Silvio Orlando al Teatro Duse di Bologna. (more…)
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aletheiaonline · 5 years ago
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Firenze, Si nota all’imbrunire in scena al teatro La Pergola Silvio Orlando di e regia Lucia Calamaro e con (in ordine alfabetico) Vincenzo Nemolato, Roberto Nobile, Alice Redini, Maria Laura Rondanini…
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tmnotizie · 5 years ago
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di Stefania Mezzina
SAN BENEDETTO – Con Silvio Orlando in “Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)” scritto e diretto dalla pluripremiata drammaturga Lucia Calamaro, sabato 26 ottobre si alzerà il sipario sulla stagione 2019/20 del Teatro Concordia, realizzata da Comune e AMAT con il contributo di MiBAC e Regione Marche e con il sostegno del BIM, Con replica domenica 27 ottobre, nell’allestimento Lucia Calamaro che affronta il tema della solitudine sociale.
La trama: I figli Alice, Vincenzo e Maria sono arrivati la sera prima. Il fratello maggiore Roberto anche. Un fine settimana nella casa di campagna di Silvio, all’inizio del villaggio spopolato, dove vive da solo da tre anni. Nella solitudine Silvio ha acquisito un buon numero di manie, la più grave di tutte è quella di non voler più camminare. Non si vuole alzare: vuole stare e vivere seduto il più possibile. E da solo. Per i figli, che finora non se ne erano preoccupati troppo, si tratta ora di decidere che cosa fare, come occuparsene, come smuoverlo da questa posizione, che è una metafora del suo stato mentale; quella di un uomo che vive accanto all’esistenza e non più dentro la realtà.
Nel cast di “Si nota all’imbrunire”, in scena a San Benedetto dopo le date di Urbino, dove ha debuttato la ripresa della tournée, e di Macerata, ci sono gli attori Vincenzo Nemolato, Roberto Nobile, Alice Redini e Maria Laura Rondanini. Le scene sono di Roberto Crea, i costumi di Ornella e Marina Campanale, le luci di Umile Vainieri per la produzione di Cardellino con Napoli Teatro Festival Italia e Teatro Stabile dell’Umbria.
“Questo spettacolo – afferma Lucia Calamaro – che ha trovato nella figura del padre un interprete per me al tempo insperato e meraviglioso: Silvio Orlando, ha le sue radici in una piaga, una maledizione, una patologia specifica del nostro tempo che io, personalmente, ho conosciuto anche troppo. La socio-psicologia le ha dato un nome: “solitudine sociale”. Essere isolati dalla società è un male oscuro e insidioso.
Tutti noi infatti, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno del contatto con gli altri, un bisogno che ci permette di sopravvivere. Silvio Orlando è, secondo me, un attore unico. Capace di scatenare per la sua resa assoluta al palco, le empatie di ogni spettatore, e con le sue corde squisitamente tragicomiche, di suscitare emozioni e azioni nel suo pubblico.
E insieme ci piace pensare che gli spettatori, grazie a un potenziale smottamento dell’animo dovuto speriamo a questo spettacolo, magari la sera stessa all’uscita, o magari l’indomani, chiameranno di nuovo quel padre, quella madre, quel fratello, lontano parente o amico oramai isolatosi e lo andranno a trovare, per farlo uscire di casa. O per fargli solamente un po’ di compagnia”.
L’inizio di tutti gli spettacoli sarà alle ore 20.45
Biglietti e informazioni: Teatro Concordia (largo Mazzini, 1 tel. 0735/588246) nei due giorni precedenti la rappresentazione e il giorno di spettacolo (17.30-19.30) a 20 euro per la Platea, 15 euro per la Galleria e 10 euro per lo Speciale Giovani riservato ai giovani fino a 25 anni e ai soci Touring Club, possessori Marche Cultura Card, possessori Carta Regionale dello Studente, valido in platea [dalla fila O alla fila Q] e in galleria.
Biglietti anche presso AMAT e biglietterie del circuito, tel. 071/2072439, on line al sito www.vivaticket.it, al Call center dello spettacolo delle Marche 071/2133600 e Ufficio Cultura del Comune di San Benedetto, tel. 0735/794588 e 0735/794460, www.comunesbt.it
In vista dell’inizio della stagione teatrale 2019/2020, l’Amministrazione Comunale di San Benedetto, in collaborazione con l’Azienda Multi Servizi, ha predisposto un’agevolazione per il parcheggio a pagamento coperto in Piazza Nardone.
I possessori dell’abbonamento potranno acquistare, al costo di € 6, una tessera che consentirà di parcheggiare tutte le sere degli spettacoli in programma. La tessera è acquistabile presso l’ufficio dell’Azienda Multi Servizi, che si trova nel parcheggio della stazione ferroviaria.
L’ufficio è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 12.30 e il martedì e il giovedì anche dalle 15.30 alle 18. Telefono 0735 – 658899.
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senzalinea-blog · 6 years ago
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Si nota all'imbrunire (Solitudine da paese spopolato)
Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)
di Lucia Calamaro
con Silvio Orlando e con Riccardo Goretti, Roberto Nobile, Alice Redini, Maria Laura Rondanini
scene Roberto Crea  costumi Ornella e Marina Campanale  luci Umile Vainieri
regia Lucia Calamaro
coproduzione Cardellino srl, Teatro Stabile dell’Umbria
in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia
Dopo il successo di Lacci, Silvio Orlando…
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tmnotizie · 5 years ago
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MACERATA – Si apre il sipario giovedì 24 e venerdì 25 ottobre sulla nuova stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata promossa dal Comune con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiBACT. Un’importante stagione di spettacolo, un disegno culturale di ampio respiro, in cui il cartellone da ottobre ad aprile intreccia in 17 appuntamenti per 8 titoli, di cui uno fuori abbonamento, grandi compagnie, nuova drammaturgia e classici, maestri indiscussi della scena e spettacoli di danza.
“Una stagione di prosa al Teatro Lauro Rossi veramente bella e di qualità. Gli abbonamenti sono cresciuti del 7% e ci sono già spettacoli sold out. È il segno che la nostra comunità con il teatro cresce in cultura e partecipazione, anche quella dei giovani e delle scuole” afferma con soddisfazione Stefania Monteverde assessora alla Cultura.
L’avvio è con un intenso Silvio Orlando in “Si nota all’imbrunire” scritto e diretto da Lucia Calamaro, drammaturga, regista e attrice di grande talento, vincitrice di tre premi UBU, che affronta in questo spettacolo un tema di grande attualità, la “solitudine sociale”, un male oscuro e insidioso, «un’epidemia di solitudine» diffusa non solo tra gli anziani, ma ormai anche tra i più giovani.
Con la stagione teatrale torna anche Gente di teatro, serie di interessanti e seguiti appuntamenti per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. In questa occasione l’incontro si svolgerà venerdì 25 ottobre alle ore 18 presso la Civica Enoteca Maceratese.
I figli Alice, Vincenzo e Maria sono arrivati la sera prima. Il fratello maggiore Roberto anche. Un fine settimana nella casa di campagna di Silvio, all’inizio del villaggio spopolato dove vive da solo da tre anni. Silvio ha acquisito, nella solitudine, un buon numero di manie, la più grave di tutte: non vuole più camminare. Non si vuole alzare. Vuole stare e vivere seduto il più possibile.
E da solo. Si tratta, per i figli che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere che fare, come occuparsene, come smuoverlo da questa posizione che è una metafora del suo stato mentale: che è quella di un uomo che vive accanto all’esistenza e non più dentro la realtà.
“Questo spettacolo – afferma Lucia Calamaro autrice del testo e della regia – , che ha trovato nella figura del padre un interprete per me al tempo insperato e meraviglioso: Silvio Orlando, trova le sue radici in una piaga, una maledizione, una patologia specifica del nostro tempo che io, personalmente, ho conosciuto anche troppo. La socio-psicologia le ha dato un nome: “solitudine sociale”. […]
Essere isolati dalla società è un male oscuro e insidioso. Tutti noi infatti, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno del contatto con gli altri, un bisogno che ci permette di sopravvivere. […] Silvio Orlando è, secondo me, un attore unico. Capace di scatenare per la sua resa assoluta al palco, le empatie di ogni spettatore, e con le sue corde squisitamente tragicomiche, di suscitare emozioni e azioni nel suo pubblico.
E insieme ci piace pensare che gli spettatori, grazie a un potenziale smottamento dell’animo dovuto speriamo a questo spettacolo, magari la sera stessa all’uscita, o magari l’indomani, chiameranno di nuovo quel padre, quella madre, quel fratello, lontano parente o amico oramai isolatosi e lo andranno a trovare, per farlo uscire di casa. O per fargli solamente un po’ di compagnia”.
  Completano il cast dello spettacolo Vincenzo Nemolato, Roberto Nobile, Alice Redini, Maria Laura Rondanini. Le scene sono di Roberto Crea, i costumi di Ornella e Marina Campanale, le luci di Umile Vainieri. Lo spettacolo è una produzione Cardellino, Napoli Teatro Festival Italia, Teatro Stabile dell’Umbria.
  Per informazioni: biglietteria dei Teatri 0733 230735 www.comune.macerata.it . Inizio spettacolo ore 21.
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tmnotizie · 7 years ago
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di Alceo Lucidi
ASCOLI PICENO – Pubblico delle grandi occasioni al Ventidio Basso per l’avvio della stagione di prosa 2017/2018, sabato 21 e domenica 22 ottobre, supportata ed organizzata come ogni anno dall’Amat.Di scena, per la prima ascolana, Silvio Orlando il quale, con la puntuale ed ineffabile regia di Armando Pugliese, ha interpretato, da par suo, una commedia amara e sottilmente ironica: Lacci (liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone, Einaudi, 2014).
Starnone dice di avere voluto fare del suo libro una composizione sinfonica, in cui agli acuti si alternano i piani, agli allegri (pochi), gli adagi e poi i timbri spessi e cupi. Insomma, di avere voluto dare all’andamento di una famiglia borghese lo spettro degli imprevedibili moti vitali che finiscono per sottenderla: tra speranze, cedimenti, amarezze, fallimenti che assumono le fattezze, inevitabilmente, di un dramma generazionale.
Perché la storia che si racconta – l’amore bello, poi contrastato, tradito, ripreso e, infine, sopportato, pur se con un fondo di invincibile affetto – tra Aldo (Silvio Orlando) e Wanda (una brillante e coinvolgente, per l’intensità della recitazione, Maria Laura Rondanini) è proprio questa e chiede di essere interpretata come l’unione di due compagni che attraversano la vita senza lasciarsene ferire troppo. In fondo, dice Aldo a Nadar – l’amico-inquilino a cui, a trent’anni di distanza, confessa il tradimento della moglie per una donna appena diciottenne e di cui l’interlocutore è già al corrente per averlo saputo da Wanda –: «il tempo non passa; il tempo ti rovina addosso e ti fa male».
Così basta una crepa in questo tempo famigliare, una smagliatura nella rete (il furto nella casa dei coniugi) per rammemorare un passato fatto di enigmi, fughe, paure, attese disilluse, sentimenti da ricostruire faticosamente.
Alle volte, ci suggerisce Starnone, e Pugliese lo afferma teatralmente con un décor borghese impeccabile, che d’improvviso sembra sfaldarsi sotto l’incalzare degli eventi, la convivenza famigliare può trasformarsi in insieme precostituito di ruoli e convenzioni consolidate dall’abitudine, in un steccato di rituali non più (o scarsamente) ravvivati dall’amore, che può portare a crolli minacciosi, ad improvvisi smarrimenti, alimentati anche dai complessi macrocosmi e meccanismi sociali nei quali – spesso –  viviamo costretti.
L’amore, come la fede, non è un dato costituito, un bene affermato una volta per tutte, ma, come molte, tante, cose, una conquista, un continuo ricominciamento, la straordinaria capacità, forse, di reinventare se stessi rispetto all’altro.
Aldo, da affermato autore televisivo che fa la spola tra Roma e Napoli, la sua città, ci (ri)prova. Dopo l’infatuazione (verso la bellissima Lidia, della quale conserva ancora le foto nel posto in cui la moglie non potrebbe arrivare, un cubo acquistato a Praga e odiato da Wanda), segue il rimorso per i due figli – Anna (Vanessa Scalera) e Sandro (Matteo Lucchini), appena adolescenti, abbandonati, assieme alla consorte, ad una vita di stenti e rinunce – e poi il tormentato riavvicinamento, fatto di alti e bassi, non concludibile in un (ri)ordine affettivo (che pure i due coniugi vorrebbero darsi).
A fine spettacolo, meditando sulla trama di tante fragilità umane e slanci sentimentali tarpati, si esce con un gusto amaro in bocca e la sensazione, fondata, di come riesca difficile rigenerare i rapporti umani e non perderli in un insieme di apparenze e formalità.
    The post Apertura della stagione di prosa, Silvio Orlando fa il pieno al Ventidio Basso di Ascoli Piceno appeared first on TM notizie - ultime notizie di OGGI, cronaca, sport.
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aletheiaonline · 8 years ago
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“La Scuola ” in scena al teatro dei Rinnovati di Siena LA SCUOLA di Domenico Starnone regia Daniele Luchetti e con (in o.a.) Vittoria Belvedere, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini…
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persinsala · 8 years ago
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Lacci
Dopo il successo – cinematografico e teatrale – di La scuola, Silvio Orlando si affida nuovamente alla scrittura di Domenico Starnone e porta in scena Lacci, una storia al tempo stesso d’amore e di disamore. (more…)
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persinsala · 10 years ago
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La scuola
Al Teatro Diana di Napoli, largo a La scuola, che dallo scorso anno è tornato a calcare i palcoscenici dopo una lunga pausa durata più di vent’anni. Diretto da Daniele Luchetti, annovera nel cast Silvio Orlando e Marina Massironi. (more…)
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