#Ludovica Modugno
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Pollyanna (1960, David Swift)
20/09/2024
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perfettamentechic · 1 year ago
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26 ottobre … ricordiamo …
26 ottobre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: James Roose-Evans, regista teatrale, direttore artistico e attore britannico. Studiò letteratura inglese all’Università di Oxford. Dopo aver conseguito la laurea fece il suo esordio sulle scene in veste di attore. Nel 1954 divenne il direttore artistico del Maddermarket Theatre di Norwich, dove diresse ed interpretò opere di Shakespeare e Lorca. Trascorse l’anno successivo a New York,…
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hotnew-pt · 6 days ago
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Globetrotter de Zalone com posição permanente no filme «Quo vago» de Nunziante, recorde de bilheteria #ÚltimasNotícias
Hot News Esta noite, às 21h20, no Italia 1, é a vez de Checco Zalone alegrar a noite com Para onde estou indo?filme de 2016 dirigido por Gennaro Nunziante, estrelado por Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Ludovica Modugno, Maurizio Micheli e Lino Banfi. É o quarto filme do comediante apuliano que, em pouco mais de um mês e meio em cartaz, arrecadou 65,4 milhões de euros, aproximando-se do…
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Weekend a teatro tra Angiolini, Ragonese e Foglietta
(ANSA) – ROMA, 08 MAR – Da Ambra Angiolini e Ludovica Modugno, che tra Milano, Asti e Carpi (Mo) riprendono “Il nodo” dell’americana Johnna Adams, diretto da Serena Sinigaglia; a Lucia Calamaro che a Roma dirige Isabella Ragonese in “Da lontano. Chiusa sul rimpianto”, atto unico che ha pensato e scritto espressamente per lei. E poi Anna Foglietta e Paola Minaccioni a Pordenone con “L’attesa” di…
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more-comfortable-in-hell · 2 years ago
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Best scene of air force one (1997), Italian dub, Massimo Lodolo and Ludovica Modugno
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persinsala · 7 years ago
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Due amiche d’infanzia, interpretate da Ludovica Modugno e Paila Pavese, si ritrovano amanti e compagne molti anni dopo. Al Teatro della Cometa I ♥ Alice ♥ I di Amy Conroy, con la regia di Elena Sbardella, fino al 3 dicembre.
Entrano quasi in punta di piedi in platea Ludovica Modugno e Paila Pavese, chiuse nelle loro giacche, confondendosi tra il pubblico, tanto che sembrano essere due signore arrivate in ritardo in sala. I ♥ Alice ♥ I è invece iniziato e ci si accorge di ciò solo quando le due attrici salgono le scale che portano su palcoscenico della Cometa, per l’occasione quasi spoglio, se non fosse per alcuni elementi che fanno volume sulla scena. Ci sono delle sedie, alcune scale e tanti attrezzi del mestiere come delle casse tra dei costumi sistemati su un appendiabiti. Un dietro le quinte che si costruisce pian pianino come la storia di Alice Slattery e Alice Kinsella (Ludovica Modugno e Paila Pavese rispettivamente), una storia d’amore lunga ventotto anni ricca di aneddoti, sviscerati nel corso della pièce.
Scovate da una regista mentre si davano un bacio dietro gli scaffali di un supermercato, all’interno di un Centro ommerciale a sud rispetto alla città in cui vivono, le due donne settantenni si spogliano – metaforicamente – della propria intimità raccontandosi davanti al pubblico vero, che inizialmente fatica a mettere a fuoco la storia, quasi borbottata chi delle due risulta più restia a mettersi in gioco. Il testo di Amy Conroy, tradotto da Natalia Di Giammarco, è ricco di interessanti spunti e farcito di simpatiche battute da cogliere al volo, che le due bravissime attrici si scambiano col giusto feeling, ma I ♥ Alice ♥ I non decolla con semplicità. Allo spettacolo, racchiuso in un’ora tonda, manca ritmo e mordente, risultando soporifero. Il dialogo tra la Modugno e la Pavese è fin troppo lento, spesso sussurrato, didascalico; i diversi caratteri delle due donne non si colgono fin da subito, se non perché narrati, quasi letti. La direzione di Elena Sbardella segue l’idea della fantomatica regista che sorprese la coppia tra le marmellate, ossia quella di proporre uno spettacolo in cui raccontare questa singolare storia d’amore. Un pizzico di vivacità in più, invece, non avrebbe guastato e quelle «dimostrazioni pubbliche di affetto», se visibili, avrebbero introdotto meglio la tematica omosessuale, comunque trattata con molto garbo e rispetto, senza luoghi comuni e patetismi.
I ♥ Alice ♥ I resterà in scena fino al 3 dicembre regalando una miscela di riflessioni e risate, grazie all’elevato spessore delle due interpreti, che con leggerezza si donano al pubblico emanando un sentimento di profonda tenerezza.
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Lo spettacolo continua: Teatro della Cometa via del Teatro Marcello, 4 – Roma fino a domenica 3 dicembre orari: da martedì a venerdì ore 21.00, sabato ore 17.00 e 21.00, domenica ore 17.00 (durata 1 h circa senza intervallo) I ♥ Alice ♥ I di Amy Conroy traduzione Natalia Di Giammarco regia di Elena Sbardella con Ludovica Modugno, Paila Pavese scene e costumi Alida Cappellini assistente alla regia Chiara Lipparelli ufficio stampa Maya Amenduni
I ♥ Alice ♥ I Due amiche d’infanzia, interpretate da Ludovica Modugno e Paila Pavese, si ritrovano amanti e compagne molti anni dopo.
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radiocigliano · 6 years ago
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Dopocena con... Ludovica Modugno 28 marzo 2019 #RadioCigliano #DopocenaCon #AlessioCigliano #LudovicaModugno #radio #webradio #musica #pop #Roma #Italia #doppiaggio #dubbing #doppiatore #voicetalent #diretta #live #instaradio #instaRoma #cinema #SerieTV #picoftheday #fotodelgiorno (presso La Giustiniana, Lazio, Italy) https://www.instagram.com/p/BvlXVvHhOYK/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=s4lw9zh2c7i5
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newsintheshell · 6 years ago
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Lucky Red, in arrivo l’edizione home video di “Mary e il Fiore della Strega”
Il primo film di Studio Ponoc sarà disponibile in DVD e Blu-ray dal 17 ottobre. 
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Uscito a luglio 2017 in patria e approdato nelle nostre sale questa estate a giugno, grazie a Lucky Red, “Mary e il Fiore della Strega”  sta finalmente per arrivare in home video. 
Il film diretto da Hiromasa Yonebayashi, già regista di “Arietty” e “Quando c’era Marnie”, si ispira al racconto per bambini “La Piccola Scopa”, scritto nel 1971 dall’autrice inglese Mary Stuart. È l'opera prima dello Studio Ponoc e il frutto di passione e tecnica maturate durante i quasi vent'anni trascorsi allo Studio Ghibli. Dal 17 ottobre sarà disponibile sia in alta definizione in Blu-ray, che in DVD. Le edizioni sono prenotabili su Amazon, rispettivamente al prezzo di 16,99 € e 12,99 €. 
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Fra i contenuti extra troviamo la conferenza stampa, il making of, promo e trailer, le interviste al regista e una conversazione speciale. Le due tracce audio, italiana e giapponese, sono entrambe in dts-hd 5.1. I sottotitoli in italiano sono disponibili anche nella versione per non udenti.
Mary Smith ha dieci anni, e si annoia: non è piacevole passare le vacanze nella solitaria casa di campagna di una vecchia zia. Ma basteranno la comparsa di un misterioso gattino nero e la scoperta di un curioso fiore rosso, perché l'estate di Mary cominci a fare scintille, tra lezioni di magia e strabilianti avventure notturne. E in men che non si dica la ragazzina si ritroverà a cavallo di una scopa volante, inseguita da una terribile strega animata dalle peggiori intenzioni…
il cast di doppiaggio italiano è il seguente:
Mary: Sara Labidi
Madame Mumblechook: Antonella Giannini
Dottor Dee: Mario Cordova
Flanagan: Luigi Ferraro
Prozia Charlotte: Roberta Paladini
Charlotte giovane: Ludovica Bebi
Peter: Lorenzo D’Agata
Signora Banks: Ludovica Modugno
Zebedee: Carlo Valli
Spirito della luce: Francesca Zavaglia
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SilenziO)))
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emanuelecarioti · 4 years ago
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#Oggi #amarcord #teatro #anni90: Francesco Pannofino, Ludovica Modugno, Marco Guadagno; Esercizi Di Stile @ Teatro Dell'Orologio, #22ottobre 1996: http://www.ematube.it/video.asp?id=16078 #FrancescoPannofino #Pannofino #Teatrodellorologio https://www.youtube.com/watch?v=QOjpQEaNlwY #EmanueleCarioti @EmanueleCarioti #17dicembre 2020
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retegenova · 6 years ago
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Notti magiche
Cinema: Notti magiche
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Tra commedia e noir
Regia di Paolo Virzì.
Con Mauro Lamantia, Giovanni Toscano, Irene Vetere, Roberto Herlitzka, Marina Rocco, Paolo Sassanelli, Annalisa Arena, Eugenio Marinelli, Emanuele Salce, Andrea Roncato, Giulio Berruti (II), Ferruccio Soleri, Paolo Bonacelli, Regina Orioli, Ludovica Modugno, Eliana Miglio, Giulio Scarpati, Simona Marchini, Tea Falco, Ornella…
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aletheiaonline · 5 years ago
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Siena, Il nodo, il tema del bullismo e del rapporto genitori figli scuola
Siena, Il nodo, il tema del bullismo e del rapporto genitori figli scuola
DAL TEATRO ALLA SCUOLA: PER LA PRIMA NAZIONALE A SIENA DE “IL NODO” DI AMBRA ANGIOLINI E LUDOVICA MODUGNO DOPPIO APPUNTAMENTO
Lo spettacolo al Teatro dei Rozzi (11 e 12 gennaio) e un incontro con le attrici all’Istituto di Istruzione Superiore Tito Sarrocchi, il 10 gennaio
Un dialogo intenso e duro tra una madre e un’insegnante che porterà, sul palcoscenico del Teatro dei Rozzi, l’11 gennaio alle…
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whogoesthere-thething · 8 years ago
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-Dottor Chandra?
-Si!
-Sognerò?
-Io… non lo so! Grazie HAL…
-Addio, Dottor Chandra!
  Sedici anni dopo l’uscita del capolavoro di Stanley Kubrick, 2001 – Odissea nello spazio, si tenta l’impensabile, dargli un seguito. Impresa difficile per chiunque (e persa in partenza, agli occhi dei critici) reggere l’inevitabile confronto con il film originale, uno dei capisaldi della cinematografia mondiale, considerando anche il fatto che il regista, Peter Hyams, era un ottimo artigiano, ma con poco in comune con Kubrick. Al suo attivo, prima di questo, altre due interessanti pellicole di fantascienza: Capricorn One (1978) e Atmosfera zero (Outland, 1981).
Il film è comunque tratto da un romanzo di Arthur C. Clarke, 2010: Odissea due (2010: Odyssey Two, 1982), autore del racconto da cui fu tratto quello di Kubrick (The Sentinel, 1948) e del romanzo derivato (2001: A Space Odyssey, 1968).
Nove anni dopo la tragica missione del Discovery, raccontata nel film di Kubrick, viene approntata una spedizione, composta da astronauti russi e americani, tra cui il dottor Floyd (Roy Scheider, mentre in 2001 – Odissea nello spazio era interpretato da William Sylvester), per recuperarne il relitto. L’astronave Leonov (dal nome del primo astronauta della storia che nel 1965 svolse attività extra-veicolare nello spazio e che dopo la visone del film di Kubrick commentò “Ora sono stato nello spazio due volte!”). parte quindi in direzione di Giove, nella cui orbita si trova un gigantesco monolite e il relitto della Discovery, mentre sulla Terra gli attriti tra le due superpotenze si fanno sempre più tesi. Giunti sul relitto, ne viene riattivato il computer di bordo HAL9000, impazzito durante la precedente missione. Floyd viene contattato, prima attraverso HAL, poi comparendogli di persona, da David Bowman (Keir Dullea, lo stesso attore del film di Kubrick), l’astronauta superstite del film precedente, evoluto grazie al monolite in una forma di vita non legata alla materia. Questi lo invita a lasciare l’orbita di Giove entro due giorni, prima che “qualcosa di meraviglioso” succeda.
Grazie al sacrificio di HAL, che poco prima aveva avuto il dialogo con il dottor Chandra (Bob Balaban), uno dei suoi programmatori, quando si era reso conto che lui non sarebbe “sopravvissuto” alla missione, la Leonov riesce a lasciare l’orbita Giove prima che la comparsa di milioni di monoliti non facciano collassare il gigante gassoso, trasformandolo in un secondo Sole. Su uno dei satelliti dell’ormai ex-pianeta, Europa, i ghiacci si fondono sotto l’azione della nuova stella e si creano i presupposti per la comparsa della vita.
Sulla Terra, spedito da HAL su richiesta di Bowman, arriva questo messaggio:
  ALL THESE WORLDS ARE YOURS EXCEPT EUROPA
ATTEMPT NO LANDING THERE
USE THEM TOGETHER
USE THE IN PEACE
  TUTTI QUESTI MONDI SONO VOSTRI TRANNE EUROPA
NON TENTATE DI ATTERARVI
VIVETECI INSIEME
VIVETECI IN PACE
  L’errore grammaticale, riportato così com’è comparso sullo schermo, è una svista (ripetuta due volte) della traduzione italiana (nel romanzo la frase recitava invece “TUTTI QUESTI MONDI SONO VOSTRI… ECCETTO EUROPA. NON TENTATE LÀ ALCUN ATTERRAGGIO”.
Una curiosità riguardo al dialogo tra HAL e il dottor Chandra, una domanda simile (sognerò?) era stata rivolta precedentemente al programmatore da SAL, computer gemello di HAL della stessa serie 9000 installato a bordo della Leonov (con la voce originale, femminile, di Candice Bergen doppiata da Ludovica Modugno nella versione italiana). In quel caso Chandra aveva risposto “Certo che sognerai. Tutte le creature intelligenti sognano, e nessuno sa perché”. Non una vera e propria bugia, ma sicuramente una risposta meno sincera di quella data ad HAL, che in punto di “morte” viene probabilmente considerato dal programmatore come un suo pari, un’intelligenza degna di risposte sincere.
2010, 1984. (c) MGM.
L’idea di fare un film dal romanzo di Clarke e spiegare i lati rimasti oscuri del film di Kubrick, fu dello stesso regista, che si occupò anche della sceneggiatura, della produzione e della fotografia. All’inizio del progetto spedì la sceneggiatura a Clarke accompagnata da una lettera dove umilmente si domandava se l’autore sarebbe rimasto soddisfatto del suo lavoro.
C’è da ammirare il lato eroico della sfida e il coraggio del regista di imbarcarsi in un’impresa del genere. Clarke dal suo canto rimase entusiasta del film e lo fece presente a Hyams in una missiva:
“Ti dirò che è uno splendido lavoro e che hai brillantemente estratto dal romanzo i suoi elementi base, oltre ad aggiungerne altri di tua invenzione. Ho riso e pianto in tutti i punti giusti.”
La critica cinematografica stroncò invece il film, forse in modo eccessivo. Assurdo fare paragoni, il film si può vedere come opera a sé. Non è certo un capolavoro, ma possiede una sua dignità e correttezza stilistica, oltre che diversi passaggi interessanti. E’ molto diverso dal film di Kubrick e svolge appieno la sua funzione di rendere meno criptici alcuni passaggi del precedente. Forse il suo difetto principale è quello di voler spiegare eccessivamente, che peraltro è lo stesso difetto del romanzo, perdendo necessariamente di pathos e mistero. Ad esempio, la comparsa di centinaia di monoliti nell’orbita di Giove fa si che si perda quell’atmosfera “mistica” che accompagnava l’apparizione di un singolo artefatto. A questo punto sembrano costruiti in serie da una catena di montaggio.
Girato con professionalità, il film si avvale di ottimi effetti speciali e buoni momenti visivi come quello della distruzione di Giove.
Dove il film pecca di poca lungimiranza è nel raccontare i rapporti tra le due superpotenze USA e URSS. L’ambientazione temporale è nel 2010, data ormai superata, ma fu girato nel 1984, quando vi erano ancora gli ultimi strascichi della Guerra Fredda. Di lì a poco sarebbe crollato il Muro di Berlino e l’Unione Sovietica si sarebbe disciolta, rendendo questo aspetto del film irrimediabilmente superato.
2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (1) – Il capolavoro di Stanley Kubrick.
2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (2) – La realizzazione di un mito
  2010: L’ANNO DEL CONTATTO – Il ritorno del monolite. -Dottor Chandra? -Si! -Sognerò? -Io... non lo so! Grazie HAL... -Addio, Dottor Chandra!   Sedici anni dopo l’uscita del capolavoro di Stanley Kubrick, …
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effemerideitalia · 9 years ago
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Checco Zalone torna al cinema con ‘Quo vado’
Checco Zalone torna al cinema con ‘Quo vado’
“Quo vado” è il titolo del film con cui Checco Zalone il 1 gennaio torna nelle sale italiane. La pellicola, diretta da Gennaro Nunziante, ha tutte le carte in regola, pur uscendo per ultima, per contendersi lo scettro di miglior cinepanettone dell’anno.
Sinossi: “Quo vado?” racconta la storia di Checco, un ragazzo che ha realizzato tutti i sogni della sua vita. Voleva vivere con i suoi genitori…
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haidaspicciare · 10 years ago
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Ludovica Modugno, "L’ultimo capodanno" (Marco Risi, 1998).
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retegenova · 6 years ago
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Mary e il Fiore della Strega
Mary e il Fiore della Strega
Cinema: Mary e il Fiore della Strega
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Favola iniziatica sulla relazione infanzia e sogno che racconta l’esordio alla vita di una ragazzina
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(mymonetro: 3,00) Consigliato: Assolutamente Sì Regia di Hiromasa Yonebayashi.
Con Sara Labidi, Antonella Giannini, Mario Cordova, Luigi Ferraro, Roberta Paladini, Lorenzo D’Agata, Ludovica Modugno, Ludovica Bebi, Carlo Valli, Francesca Zavaglia, Hana…
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haidaspicciare · 10 years ago
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Ludovica Modugno, "L’ultimo capodanno" (Marco Risi, 1998).
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