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Sunset Paparazzi
Sunset Paparazzi Photography by John Gregg Sunset Paparazzi at North Rim Grand Canyon National Park #John Gregg #John Gregg Studios #Sunset #Paparazzi #JohnGregg #JohnGreggStudios #Photography #Photo #Grand Canyon National Park
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Book Covers of Note, May 2024
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we're having a discussion on the state of gay cinema rn and everyone's complaining that major studios don't make R-rated queer movies anymore. Given your extensively documented appreciation for transgressive media, niche art communities and movies that show men getting their holes tore up, I was wondering if you know where the freaky gay pervert directors are these days. thank you (:
Unfortunately all the weird fucked up gay filmmakers im into are from the 20th century, havent been able to find someone like john waters or gregg araki that can scratch my itch like them in recent years, my followers are welcome to drop their recs in the notes though cause id like to watch some too!
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Storia Di Musica #304 - Bob Dylan, Bringing It Al Back Home, 1965
Ogni anno ho raccontato un disco di Bob Dylan. Prescindere da Dylan è impossibile per il rock, e arriva in luoghi, stili e musicisti che a prima vista sembrano lontani anni luci da lui. Eppure, il suo è uno degli ingranaggi cruciali che mette in moto la macchina della musica popolare occidentale (e non solo) che è arrivata fino ad oggi. Il disco di oggi è l'occasione per un viaggio alquanto insolito, che svelerò alla fine, per chiudere il 2023 musicale. Il disco di oggi nasce da alcune idee che erano state scartate per quello precedente, Another Side Of Bob Dylan del 1964. Sebbene ancora legato al folk, quel disco scopre un lato introspettivo che il Dylan di quei tempi ancora doveva scandagliare: inizia quindi a mettere di lato (sebbene non lo abbandonerà mai del tutto) il lato politico e sociale (dello stesso anno è The Times They Are A-Changin') per quello privato. Inoltre c'è la necessità musicale di legare insieme il folk dei primordi con le nuove pulsioni del rock'n'roll, che secondo Dylan gli permetterebbero maggiore libertà creativa. Decide quindi di andare a vivere in una piccola villetta di campagna a Woodstock, proprio a pochi km dalla spianata che pochi anni più tardi fu teatro di una immensa folla rock, casa di proprietà del suo manager Albert Grossman. Dylan adora quel posto, e ci passa tutta l'estate. Dopo pochi giorni, è raggiunto da Joan Baez, che racconta la routine del menestrello di Duluth: passava la giornata alla macchina da scrivere, accompagnato incessantemente da sigarette e bottiglie di vino, e spesso nel cuore della notte avendo avuto una intuizione si metteva a scrivere senza soluzioni di continuità. Dylan è cauto, e affina tutti i particolari: alla prima sessione di registrazione canta da solo acustico. Il giorno dopo, 14 Gennaio 1965 che nella storia del rock è un giorno importante, si presenta con una band elettrica: i chitarristi Al Gorgoni, Kenneth Rankin, e il grande Bruce Langhorne, il pianista Paul Griffin, i bassisti Joseph Macho Jr. e William E. Lee, e il batterista Bobby Gregg. Registrano per ore, e le canzoni volano veloci e in poche ore, quando è notte fonda, è pronto metà disco. La sera successiva, il 15 Gennaio, Dylan dopo cena si presenta con una nuova band, tra cui John P. Hammond, che diventerà suo fido braccio destro negli anni a seguire, e John Sebastian, che diventerà famoso con i Lovin' Spoonful. Di questa sessione però non fu salvato nulla, così il 16 torna in studio con tutti i musicisti e finisce di registrare il disco. Che secondo il racconto dei presenti fu tutto di first takes, cioè canzoni registrate e considerate buone dopo solo una registrazione. Dylan, timoroso che il passaggio totale alla musica elettrica fosse un passo troppo lungo, decide di dividere il disco a metà con canzoni vecchia maniera musicalmente, ma che nei testi e nelle idee lo propongono del tutto nuovo: un surrealismo fantastico che lega Rimbaud alla beat generation, e che inizia a popolare lo scenario della musica giovanile di luoghi e personaggi che diventeranno archetipi.
Il 22 Marzo 1965 viene pubblicato Bringing It All Back Home dalla Columbia. Verrà distribuito in alcuni paesi con il titolo di Subterrean Homesick Blues, nome del primo singolo, ma ciò che importa è che è uno dei più grandi dischi di Dylan, ergo, è uno dei più grandi dischi della storia del rock. Perchè riesce nell'intento che si era prefissato, cioè trovare un legame credibile tra la tradizione folk, il blues e il nascente rock, creando paesaggi lirici che sconvolgono, consegnando alla storia canzoni mito su cui tutti hanno preso spunto. La sequenza di canzoni è ormai a quasi 60 anni dall'uscita un greatest hits: Subterrean Homesick Blues è il biglietto d'ingresso nel mondo elettrico, e passa anche alla storia per l'innovativo videoclip, famosissimo e stracitato, di Dylan con i cartelli di parole chiavi del testo, con Allen Ginsberg che passeggia sullo sfondo di una vecchia fabbrica in rovina. Il testo, che utilizza anche espressioni da strada, è una infinita carrellata di riferimenti, più o meno chiari, alla società, alla politica, al giornalismo, e inizia a creare delle espressioni che diventeranno futuri slogan tra studenti, manifestanti per i diritti civile e così via (il più famoso You don't need a weather man\To know which way the wind blows). She Belongs To Me è l'ennesima novità stilistica: la prima figura di "donna ammaliatrice" (definizione di uno dei massimi studiosi di Dylan, Robert Shelton) con cui esiste un rapporto difficoltoso, sebbene non si sappia chi sia realmente l'spirazione, le più accreditate sono Suze Rotolo, la sua ex fidanzata che sta con lui sulla copertina di Freewheelin' Bob Dylan, Joan Baez, sua sodale, Nico, la cantante svedese che conobbe alla Factory di Warhol e che canterà con i Velvet Underground o forse Sara Lownds, quella che diventerà sua moglie poche settimane dopo l'uscita del disco. Ogni canzone diventerà un'icona: Maggie's Farm, probabilmente un blues contro ogni forma di sfruttamento; On The Road Again è una dichiarazione profetica sul rapporto Dylan-successo, dove il primo spesso sceglie la lontananza e l'autoesilio, impaurito da quello che succede; It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding), tutta acustica, è uno dei massimi capolavori lirici dylaniani, con una carrellata drammatica per tensione e suggestione di immagini e sensazioni che esprimono un impellente desiderio di critica nei confronti dell'ipocrisia, del consumismo, dei sostenitori della guerra, e della cultura americana contemporanea, che rispetto al Dylan folk stavolta non si risolve in un ottimismo rivoluzionario, ma in un arrabbiato status quo da osservare. Ricordo altre due perle: It's All Over Now, Baby Blue, Dylan alla chitarra acustica e all'armonica a bocca e William E. Lee al basso come unica strumentazione, è un'altra ballata storica, dai mille significati (chi sia o cosa sia Baby Blue, per esempio) ma la canzone più famosa è senza dubbio Mr. Tambourine Man, altra canzone dai mille significati e simbolismi, che diventerà un soprannome dello stesso Dylan, e oggetto di centinaia di saggi, anche accademici, alla ricerca dei messaggi più reconditi di questo vagabondo con tamburo intento a suonare una canzone per lui mentre la notte sta per terminare avviandosi verso il mattino tintinnante.
Il disco è un successo: numero 6 nella classifica americana, addirittura numero 1 in Gran Bretagna, dove in quei mesi inizia una vera e proprio Dylanmania. E sarà uno dei più coverizzati di sempre: i Byrds lo riprenderanno quasi del tutto, e molte delle loro versioni di questi brani diventeranno famose, anche per l'uso nelle colonne sonore, da ricordare quelle in Easy Rider. Ma non tutti furono folgorati, e non posso non ricordare l'episodio che avvenne al Festival Di Newport: il 25 luglio 1965 Dylan si presentò sul palcoscenico non come cantante solista con chitarra e armonica come suo solito, ma con una chitarra elettrica accompagnato dalla Paul Butterfield Blues Band, formidabile band di blues elettrico. Qui succede questo: non si sa nemmeno bene se fosse colpa dell'acustica che non funzionava, ma il pubblico iniziò a fischiare Dylan, che dopo un paio di brani lasciò il palco; gli organizzatori lo convinsero a ritornare, solo con armonica e chitarra, per una sessione solo acustica che leggenda vuole finisca con It's All Over Now (Baby Blue), da allora canzone anche per sancire un passaggio epocale nella vita delle persone deluse dai cambiamenti.
Rimane da raccontare la copertina: Daniel Kramer con una lente distorsiva fotografa Dylan in un salotto con una donna, Sally Grossman, moglie dell'allora manager di Dylan, Albert Grossman. Sul tavolino tra i due dischi famosi Keep On Pushing de The Impressions, King Of The Delta Blues Singers di Robert Johnson, India's Master Musician di Ravi Shakar, Sings Berlin Theatre Songs by Kurt Weill di Lotte Leyna e l'amico Eric Von Schmidt con The Folk Blues Of Eric Von Schmidt; dietro Sally Grossman, seminascosto da un cuscino, c'è il lato superiore della copertina dell'album Another Side Of Bob Dylan, e sotto il suo braccio destro, una copia della rivista Time con Lyndon B. Johnson in copertina. Sulla mensola del camino, alla sinistra del dipinto, si vede l'album di Lord Buckley The Best Of Lord Buckley. Compare un gatto, che si chiamava Rolling Stone, Dylan indossa dei gemelli regalati da Joan Baez e in primo piano, in basso a sinistra della fotografia, campeggia un cartello con su scritto Fallout Shelter (rifugio antiatomico). Questo tavolino sarò il punto di partenza di nuove storie, nel nome di Dylan e di uno dei dischi fondamentali della storia.
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I was tagged by @patheticfangirl , lets fuckin do this
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*sobbing* I have so many books I'm part way through and then put down and forget to pick up again. These include:
Chain Gang All Stars
Exquisite Corpse
Alien: Enemy of my Enemy
If This Book Exists, You're in the Wrong Universe
Horrorstör
Manhunt
I am actually reading a bunch of bloodweave fanfic because I love my boys so bad
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Dragula
Big Brother
Always Sunny (because its on a constant feedback loop in my mind)
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Eggs fried in chilli crisp on buttered sourdough toast
A mocha from Greggs
A genuine human connection
A pint
Coc---
Tea or Coffee
Tea, but I do love a good coffee. Instant is bog water and I hate it.
A hobby you would like to try
Pottery throwing
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I'm currently working on a Wrestling AU, but my main AU is my lovely bookshop boys!
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@nivasichakano @ayvaines @sodapopseagull
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ON THIS DATE (54 YEARS AGO)
September 23, 1970 - Santana: Abraxas is released.
# ALL THINGS MUSIC PLUS+ 5/5 (MUST HAVE)
# Allmusic 5/5
# Rolling Stone (see original review below)
Abraxas is the second studio album by Santana, released on September 23, 1970. It reached #1 on the Billboard 200 Top LP's chart and #3 on the R&B Albums chart. The single "Oye Como Va" reached #13 on the Billboard Hot 100 and #32 on the R&B singles charts. In 2003, the album was ranked number 205 on Rolling Stone magazine's list of the 500 greatest albums of all time. Abraxas was deemed "culturally, historically, or artistically significant" by the Library of Congress and was selected for preservation in their National Recording Registry in 2016.
Consolidating their live success at the Woodstock Festival in 1969, and the interest generated by their first album the band took some time to issue a follow-up. Abraxas mix of rock, blues, jazz, salsa and other influences made it a classic that defined Santana's early sound, and showed a musical maturation from their first album.
Abraxas features a mixture of Latin influences with familiar rock themes such as overdriven electric guitar, organ and heavy drums. The album also demonstrates Santana's stylistic versatility, including tracks such as "Samba Pa Ti" (a classic slow-burning piece) and "Incident at Neshabur", both being instrumentals. The latter has several rhythm and time signature changes consistent with its jazz feel. Latin percussion — congas, bongos and timbales, as well as a conventional rock drum setup, make this Santana's first foray into true Latin rhythm.
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COVER
The album cover features the 1961 painting Annunciation by German-French painter Mati Klarwein. According to the artist, it was one of the first paintings he did after relocating to New York City. Carlos Santana reportedly noticed it in a magazine and asked that it be on the cover of the band's upcoming album. The cover is now considered a classic of rock album covers.
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RECORD WORLD, October 3, 1970 – PICK HITS
ABRAXAS SANTANA—Columbia KC 30130. Santana's second album will break them up all over the place. These first truly successful exponents of Latinrock (plus extra secret ingredient) interpret the work of Tito Puente, Gabor Szabo and themselves on this sizzling, cooking handsome package.
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ORIGINAL ROLLING STONE REVIEW
Carlos Santana is one of the three new guitarists who border on B. B. King's cleanliness. His only two contemporaries are Eric Clapton and Michael Bloomfield, but Santana is playing Latin music and there are no other Latin bands using lead guitars. The paradoxical thing about Santana has been their acceptance by a teenybop audience that digs Grand Funk and Ten Years After when they should be enjoyed by people who are into Chicago and John Mayall.
The heart of Santana is organist Gregg Rolie and bassist Dave Brown, who hold the rhythm together over which the percussion unit can jam and bounce. Timbales, congas (Puerto Rican) and drums take off on Brown's rhythm and then Santana himself comes in to make his statements on lead guitar.
Carlos Santana is a Chicano and he loves the guitar, which has always been used heavily in Mexican music. He has perfected a style associated with blues and cool jazz and crossed it with Latin music. It works well, because the band is one of the tightest units ever to walk into a recording studio. Of white bands, only Chicago can equal their percussion, but Chicago is held together by horns, while Santana is held together by timbales and congas.
"Oye Como Va" is the highlight of the album. It's only weakness is that Roli's fine organ has been mixed too low. This is a different trip for Santana, much more into the styles of the younger Puerto Rican musicians in New York, like Orchestra DJ and Ray Olan, and farther from the Sly trip that dominated their first album. Unless you really dig Latin music or some of the middle period work of Herbie Mann and the Jazz Messengers, you may not enjoy this cut or the album at all.
Abraxas is one of the new independent productions for Columbia done at Wally Heider's studio, and bass player Dave Brown did much of the engineering. The album he has helped to come up with may lose Santana some of their younger audience, but is bound to win them respect from people interested in Latin jazz music. On Abraxas, Santana is a popularized Mono Santamaria and they might do for Latin music what Chuck Berry did for the blues.
The major Latin bands in this country gig for $100 a night, and when you see them, you can't sit still. If Santana can reach the pop audience with Abraxas, then perhaps there will be room for the old masters like La Lupe and Puente to work it on out at the ballrooms. But for now, Abraxas is a total boogie and the music is right from start to finish. (RS 73)
~ Jim Nash (December 24, 1970)
TRACKS:
1. "Singing Winds, Crying Beasts" (Carabello) - 4:51
2. "Black Magic Woman/Gypsy Queen" (Green/Szabo) - 5:22
3. "Oye Como Va" (Puente) - 4:16
4. "Incident at Neshabur" (Gianquinto, Santana) - 4:57
Side two
1. "Se a Cabo" (Areas) - 2:50
2. "Mother's Daughter" (Rolie) - 4:25
3. "Samba Pa Ti" (Santana) - 4:54
4. "Hope You're Feeling Better" (Rolie) - 4:11
5. "El Nicoya" (Areas) - 1:30
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“Santa Ana Wind”: An Ode To Unstoppable Women
Ross Flora, the dynamic and versatile artist from the Blue Ridge Mountains of Virginia, returns with his electrifying new single, “Santa Ana Wind.” This release is a landmark in Ross’s artistic journey, capturing the essence of a woman whose presence is as powerful and transformative as the notorious winds themselves. She is an irresistible presence, and Ross’s blend of rock, country, and blues brings her story to life with the compelling narrative depth that captivates his fans. STREAM HERE Written by Ross Flora, Millard Flora, and Troy Kemp, “Santa Ana Wind” paints a vivid picture of a woman as unpredictable and forceful as the winds that sweep through California. “She walks in with that John Wayne swagger Black hat, leather clad, rattlesnake boots Her eyes are throwing them back off daggers To every damn guy in the room” Ross Flora says, “Writing and recording “Santa Ana Wind”’ was a fun experience all around. My dad, Millard Flora, was in Nashville, so Troy Kemp and I invited him out to co-write and had a great time putting the song together! Troy came in with an awesome guitar riff that had a lot of attitude, and the words just fell into place. All three of us are fans of westerns, and we wanted to make the imagery of the song like the opening reveal of the gunslinger walking in the saloon.” The lyrics, paired with Ross’ powerful vocals tell the story of a woman who leaves an indelible mark wherever she goes. “‘Santa Ana Wind’ is about the kind of woman who changes the entire atmosphere of everyone and everything around her. She is an effortless, undeniable force of nature that you have to be careful around, or else you get burned.” Ross’ long-standing fascination with these winds, known for their heat, speed, and fire-starting nature, inspired the song’s metaphor. “I’d been fascinated by the actual Santa Ana winds that blow out of the Rocky Mountains across California since I read about them in school. They’re hot, fast, and start fires, which is a perfect personification of some women I’ve met in life.” Ross Flora’s journey from the Blue Ridge Mountains to Nashville’s stages has been marked by his unique sound, blending influences from R&B, bluegrass, and southern rock. Growing up just south of Roanoke, his first musical memories are of standing on the back of a church pew and learning harmony parts from his father. By his teenage years, Ross was performing at various venues and festivals throughout the South Atlantic. In 2012, he moved to Nashville to pursue his musical dreams, building a strong fan base and performing over 5,000 shows across the nation. Ross’s previous releases, including his debut single “Cannonball,” his EP, Shoulders of Giants, and his collaboration with Blackbird Studios on his project, Part of Me, have all been met with critical acclaim. His music reflects the influences of legends like Gregg Allman, Chris Cornell, and Ian Thornley, combined with the literary themes of authors like Dickinson, Thoreau, and Whitman. “Santa Ana Wind” continues this tradition, offering listeners a powerful and evocative experience. “I believe the listener will have a good time hearing ‘Santa Ana Wind’, and while it’s not like a rock, country, or blues song has to have a lot of depth, to me the underlying meaning of this song reinforces that beauty and strength go hand in hand.” For more information and to connect with Ross Flora, please visit Website, Facebook, Instagram, Spotify, YouTube and TikTok. For more information, contact Dead Horse Branding at the following: Danielle Reiss Dead Horse Branding [email protected] Phone: (949) 421 9787 About Ross Flora Ross Flora is a seasoned, multifaceted singer and musician out of the Blue Ridge Mountains of Virginia. Growing up just south of Roanoke, he was surrounded by strong influences in both R&B and Bluegrass. When asked what his first musical memories were, he said, “My dad would stand me up on the back of a church pew and teach me harmony parts with the congregation.” When Ross was 12, his dad came home to find him playing along to a Van Halen CD and went to sign him up for guitar lessons that day. By his teenage years, Ross began performing at various venues and festivals throughout the South Atlantic. At the age of 19, he started playing guitar and singing with “The Kings” in Roanoke, Virginia. In 2012, Ross moved from the family farm to pursue a career in Nashville, Tennessee. Once in Nashville, he was able to build a strong audience base as a solo artist and began touring full-time as a lead guitarist and vocalist, performing with acts such as “Johnny T” Band and “Smoke n’ Guns” around the nation. Ross has performed over 5,000 shows since moving to Nashville, all while writing and producing his own music. Ross’ songs emulate the tasteful guitar parts and bold emotional lyrics of the southern rock genre. His sound reflects his lifelong influences, including Gregg Allman, Duane Allman, Chris Cornell, and Ian Thornley. As an English major, he utilizes the themes of all his favorite authors, including Dickinson, Thoreau, and Whitman, in his musical writing. Ross’ music shares stories from his rural roots to life on the road. In 2022, Ross released his first debut single ‘Cannonball’ to overwhelming reviews from the southern rock and outlaw country communities, naming him “The Golden Age of Rock n’ Roll featuring a Southern Flare”. Following his single in July 2022, Ross released his first EP, Shoulders of Giants. The EP made headlines alongside Morgan Wade in the Roanoke Times as two Virginia natives making waves in Nashville. In March 2023 Ross released his project with world renowned Blackbird Studios, ‘Part of Me’. Ross continues to play across the USA as a solo artist, and keeps a Nashville residency at multiple venues. About Dead Horse Branding Dead Horse Branding is an award-winning public relations, management, and branding agency with headquarters in both Nashville, TN, and Sydney, Australia. Dead Horse Branding creates, designs, and refines each component of a brand, ensuring that the brand will always hit the right chord on every level. Dead Horse Branding’s business model is a cutting-edge management and branding service all-in-house that spans multiple industries, including music, fashion, design, business, culinary, entertainment, fitness, and more. There are seven primary formulas for branding, and Dead Horse does them all under one roof, making them a very competitive branding agency. Branding is an identity developed through our DH7 branding formula, which includes strategic planning, logo and image design, photography and visual assets, website design, marketing and social media, publicity, licensing, and distribution. Dead Horse Branding’s brand-building technique has been implemented into the education system in the USA and Australia. Rick Caballo and Melissa Core-Caballo were instrumental in helping to lead Kennesaw State University’s Joel A. Katz Music and Entertainment Business program (MEBUS) as one of the top curriculums ranked by Billboard Magazine in 2022. Iconic Music Producer Tony Brown, CHINGY, Bo Diddley Estate, HENDRIX Music Academy, Grammy Winning Mark O’Connor Band, Baha Men, LOVING MARY (Steven Tyler’s solo band), Cyndi Lauper, Buck Johnson (Hollywood Vampires & Aerosmith), Hachette Book Group, Simon and Schuster, Universal Music Group, MTSU, Sony Music, ACPI Group, Interior Designer Kathy Anderson, Gigi Butler of Gigi Cupcakes, TEDx, NAMM, Songwriting University, Marc Jordan, Jayne Denham, Average Joes Entertainment, Music Expo, the Joel A. Katz MEBUS Program, The Today Show, Lionsgate, and Hallmark are some of the brands with which we have had the pleasure of working within the USA and internationally. Visit deadhorsebranding.com for more information! Read the full article
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When secretive new neighbors move in next door, suburbanite Ray Peterson and his friends let their paranoia get the best of them as they start to suspect the newcomers of evildoings and commence an investigation. But it’s hardly how Ray, who much prefers drinking beer, reading his newspaper and watching a ball game on the tube expected to spend his vacation. Credits: TheMovieDb. Film Cast: Ray Peterson: Tom Hanks Lt. Mark Rumsfield: Bruce Dern Carol Peterson: Carrie Fisher Art Weingartner: Rick Ducommun Bonnie Rumsfield: Wendy Schaal Ricky Butler: Corey Feldman Hans Klopek: Courtney Gains Dr. Werner Klopek: Henry Gibson Walter Seznick: Gale Gordon Vic, Garbageman #1: Dick Miller Joe, Garbageman #2: Robert Picardo Uncle Reuben Klopek: Theodore Gottlieb Detective #1: Franklyn Ajaye Dave Peterson: Cory Danziger Detective #2: Rance Howard Ricky’s Girlfriend: Heather Haase Steve Kuntz: Nicky Katt Ricky’s Friend: Bill Stevenson Ricky’s Friend: Gary Hays Cop: Kevin Gage Cop: Dana Olsen Walter’s Daughter: Brenda Benner Suzanne Weingartner: Patrika Darbo Voiceover Actor: Sonny Carl Davis Voiceover Actor: Moosie Drier Voiceover Actor: Leigh French Voiceover Actor: Archie Hahn Voiceover Actor: Billy Jayne Voiceover Actor: Phyllis Katz Voiceover Actor: Jeffrey Kramer Voiceover Actor: Lynne Marie Stewart Voiceover Actor: Arnold F. Turner Voiceover Actor: Gigi Vorgan Ricky’s friend (uncredited): Carey Scott Kid on Bike (Uncredited): Tony Westbrook Ray’s Boss (uncredited): Kevin McCarthy Film Crew: Sound Effects: Mark A. Mangini Casting: Mike Fenton Casting: Judy Taylor Costume Design: Rosanna Norton Original Music Composer: Jerry Goldsmith Director: Joe Dante Executive Producer: Ron Howard Production Sound Mixer: Ken King Hairstylist: Christine Lee Production Design: James H. Spencer Set Designer: James E. Tocci Producer: Larry Brezner Producer: Michael Finnell Additional Photography: John Hora Music Editor: Kenneth Hall Set Decoration: John H. Anderson Foley Editor: Ron Bartlett Makeup Artist: Daniel C. Striepeke Co-Producer: Dana Olsen Special Effects Supervisor: Ken Pepiot Editor: Marshall Harvey Camera Operator: Michael D. O’Shea Director of Photography: Robert M. Stevens Stunts: George P. Wilbur Associate Producer: Pat Kehoe Dolly Grip: Kirk Bales Key Grip: Charles Saldaña Stunts: John-Clay Scott Supervising Sound Editor: George Simpson Stunts: Eddie Hice Stunts: Gary Epper Stunts: Wally Rose Stunt Double: Brian J. Williams Stunts: Jeff Ramsey Stunts: John Hateley Stunts: Ray Saniger Art Direction: Charles L. Hughes ADR Editor: Stephen Purvis Stunts: Gary Morgan Stunts: Frank Orsatti Second Assistant Director: David D’Ovidio Sound Editor: Warren Hamilton Jr. Costume Supervisor: Cheryl Beasley Blackwell Makeup Artist: Michael Germain Foley Artist: Dan O’Connell Transportation Coordinator: Randy White Boom Operator: Randall L. Johnson Foley Artist: Kevin Bartnof Visual Effects Supervisor: Michael Owens Still Photographer: Ralph Nelson Jr. Script Supervisor: Roz Harris Leadman: Nigel A. Boucher Sound Re-Recording Mixer: Michael Minkler Sound Re-Recording Mixer: Gary C. Bourgeois Foley Editor: Aaron Glascock Sound Editor: Michael J. Benavente Chief Lighting Technician: Leslie J. Kovacs Costume Supervisor: Eric H. Sandberg Greensman: Dave Newhouse Construction Coordinator: Michael Muscarella Stunts: Roydon Clark Stunts: Sandra Lee Gimpel Set Designer: Judy Cammer Assistant Editor: Uri Katoni Lighting Technician: Brent Poe Grip: T. Daniel Scaringi Production Coordinator: Karen Shaw Lighting Technician: Ken W. Ballantine Special Effects: Michael Arbogast Studio Teacher: Adria Later Stunt Coordinator: Jeff Smolek Construction Foreman: Ciro Vuoso Production Accountant: Julianna Arenson Assistant Chief Lighting Technician: Benny McNulty Set Designer: Erin M. Cummins Property Master: Gregg H. Bilson Lighting Technician: E. Christopher Reed Stunts: Rick Sawaya Unit Publicist: Reid Rosefelt Special Effects: Jeff Pepiot Grip: Danny Falkengren Best Boy Grip: Hal Nelson Grip: Paul E. Sutton Special Effects: Thomas R....
#axe murder#chainsaw#dark comedy#dream sequence#garbage#lunatic#Madman#Murderer#Neighbor#neighborhood#new neighbor#old dark house#paranoia#pig mask#Psycho#psychopath#serial killer#slasher#suburbia#Top Rated Movies#vacation
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Co je to film Strážci Galaxie: Volume 3?
Strážci Galaxie: Volume 3 Obsah
Strážci Galaxie: Volume 3 (marketingově stylizované jako Guardians of the Galaxy Volume 3 ) je americký superhrdinský film z roku 2023 založený nasuperhrdinském týmu Marvel Comics Guardians of the Galaxy , produkovaný Marvel Studios a distribuovaný Walt Disney Studios Motion Pictures . Jedná se o pokračování Guardians of the Galaxy (2014) a Guardians of the Galaxy Vol. 2 (2017) a 32. film v Marvel Cinematic Universe (MCU). Napsal a režíroval James Gunn a obsahuje herecké obsazení včetněChris Pratt , Zoe Saldaña , Dave Bautista , Karen Gillan , Pom Klementieff , Vin Diesel , Bradley Cooper , Will Poulter , Sean Gunn , Chukwudi Iwuji , Linda Cardellini , Nathan Fillion a Sylvester Stallone . Ve filmu se Strážci vydávají na misi chránit Rocketa (Cooper) před High Evolutionary (Iwuji).
Gunn v listopadu 2014 uvedl, že měl prvotní nápady na třetí a poslední film v sérii, a oznámil svůj návrat k psaní a režii v dubnu 2017. Disney ho z filmu vyhodil v červenci 2018 poté, co se znovu objevily kontroverzní příspěvky na Twitteru . ale studio v říjnu obrátilo kurz a vrátilo ho do funkce. Gunnův návrat byl veřejně odhalen v březnu 2019, přičemž výroba byla obnovena poté, co dokončil práci pro DC na The Suicide Squad (2021) a první sezóně jeho vedlejší série Peacemaker (2022). Natáčení začalo v listopadu 2021 v Trilith Studios v Atlantě ve státě Georgia a trvalo do května 2022.
Guardians of the Galaxy Vol. 3 měl premiéru v Disneylandu v Paříži 22. dubna 2023 a ve Spojených státech byl vydán 5. května jako součást páté fáze MCU. Stejně jako jeho předchůdci měl kritický a komerční úspěch, celosvětově vydělal přes 843 milionů dolarů a stal se druhým nejvýdělečnějším filmem roku 2023 .
Kdy vyjde film Strážci Galaxie: Volume 3?
Film měl premiéru 28. června roku 2023.
Kompletní údaje o filmu Strážci Galaxie: Volume 3 ČSFD.cz
Akční / Dobrodružný / Sci-Fi USA, 2023, 150 min Režie: James Gunn Předloha: Dan Abnett (komiks), Andy Lanning (komiks) Scénář: James Gunn Kamera: Henry Braham Hudba: John Murphy Hrají: Chris Pratt, Dave Bautista, Pom Klementieff, Bradley Cooper, Elizabeth Debicki, Zoe Saldana, Sean Gunn, Karen Gillan, Will Poulter, Vin Diesel, Sylvester Stallone, Chukwudi Iwuji, Daniela Melchior, Michael Rosenbaum, Maria Bakalova, Nico Santos, Sarah Alami, Stephen Blackehart, Linda Cardellini, Giovannie Cruz, Dane DiLiegro, Nathan Fillion, Mikaela Hoover, John William Wright, Michael Rooker, Judy Greer, Jennifer Holland, Seth Green, Asim Chaudhry, Tara Strong, Andrew Bachelor, Gregg Henry
Strážci Galaxie: Volume 3 na Disney Plus?
Na Disney+ nejsou žádné stopy po Strážci Galaxie: Volume 3 Trail, důkaz, že House of Mouse nemá žádnou kontrolu nad celou franšízou! Disney+, domov pro tituly jako ‘Star Wars’, 'Marvel’, 'Pixar’, National GStrážci Galaxie: Volume 3 graphic’, ESPN, STAR a další, je k dispozici za roční předplatné 79,99 $ nebo měsíční poplatek 0,99 $. Pokud jste jen fanouškem některé z těchto značek, stojí za to se přihlásit do Disney+ a nemá ani reklamy.
Strážci Galaxie: Volume 3 na HBO Max?
Je nám líto, ale Strážci Galaxie: Volume 3 Way není na HBO Max k dispozici. Je tu spousta obsahu HBO Max za 14,99 $ měsíčně, toto předplatné je bez reklam a umožňuje vám přístup ke každému titulu v knihovně HBO Max. Streamovací platforma oznámila verzi podporovanou reklamou, která stojí mnohem méně za 9,99 $ měsíčně.
Strážci Galaxie: Volume 3 na Amazon VidStrážci Galaxie: Volume 3?
Bohužel, Strážci Galaxie: Volume 3 Path by Water není k dispozici ke streamování zdarma na Amazon Prime VidStrážci Galaxie: Volume 3. Můžete si však vybrat i jiné pořady a filmy, které budete odtud sledovat, protože má širokou škálu pořadů a filmů, ze kterých si můžete vybrat za 14,99 $ měsíčně.
Strážci Galaxie: Volume 3 na Peacockovi?
Strážci Galaxie: Volume 3 Way nelze na Peacock v době psaní tohoto článku sledovat. Peacock nabízí předplatné, které stojí 4,99 $ měsíčně nebo 49,99 $ ročně u prémiového účtu. Stejně jako její jmenovec si streamovací platforma může hrát s venkovním obsahem zdarma, i když omezeně.
Strážci Galaxie: Volume 3 na Paramount Plus?
Strážci Galaxie: Volume 3 The Road to Water není na Paramount Plus. Paramount Plus nabízí správnou možnost předplatného: základní verze služby Paramount + Essential podporuje reklamu za 4,99 $ měsíčně a prémiový plán bez reklam za 9,99 $ měsíčně.
Kde mohu sledovat film Strážci Galaxie: Volume 3 zdarma?
Cinego.lat je webová stránka, která nabízí zdarma více než 20 000 streamovaných filmů všech žánrů zdarma. Když se přihlásíte, najdete neomezené množství HD filmů, obrovský katalog k procházení a vyhledávací panel, který vám umožní vyhledat všechny filmy, které chcete vidět.
Zajímá vás, jak legálně sledovat bezplatný streaming filmu Strážci Galaxie: Volume 3? Pokud ano, budete rádi, že je to skutečně možné, protože v současnosti existuje v Itálii několik webových stránek, kde můžete zdarma sledovat filmy všech žánrů a dob. V některých případech se možná budete muset zaregistrovat prostřednictvím e-mailu nebo použít svůj online účet k přihlášení.
Řeknu vám podrobně, jak můžete pomocí nejpopulárnějších internetových stránek, online služeb a aplikací pro chytré telefony/tablety streamovat filmy zdarma. Cinego.lat je jedna z nejlepších stránek. Nabídka filmů sahá od nejnovějších filmů po klasiky z historie kinematografie, od amerických filmů po italské filmy, od hororů po komedie… zkrátka svoboda výběru, počet filmů je působivý. Samozřejmě to nenajdete, když půjdete do kina.
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Eclipse Paparozzi
Eclipse Paparazzo Bryce Eclipse Paparozzi at Bryce National Park near Sunrise Point #John Gregg #John Gregg Studios #Eclipse #Paparozzi #JohnGregg #JohnGreggStudios
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Requiem 3
Titre original Requiem 3
Genre Thriller horreur
Réalisateur Armani Johnson-King
Acteurs principaux Katherine Langford, Naomi Scott, Shawn Mendes, Cody Simpson, Nick Jonas
Pays d'origine États-Unis
Studio Johnson-King Movies
Bande Originale Total Eclipse of the Heart (Bonnie Tyler)
Durée 2 heures 28 minutes
Année de sortie 2018
Lieu de tournage Palm Springs, Cathedral City et Palm Beach
Budget de production 25 millions de dollars
Box-office international 286.7 millions de dollars
Synopsis
Le massacre continue dans la petite ville de Oakswood. Cette fois, la jeune Adele semble déterminer à éliminer le tueur peu importe les risques.
Casting Principal
Adele Carpenter Katherine Langford
Hendricks Guggenheim Shawn Mendes
Miles Brown Cody Simpson
Graham Guggenheim Nick Jonas
Shay Al Ryad Naomi Scott
Meg Carpenter Neve Campbell
Diane Carpenter Jamie Lee Curtis
Casting Secondaire
Brooke Reynolds Sarah Michelle Gellar
Olivia Gallagher Marcia Cross
Ben Weissman Patrick Dempsey
Samantha Mulligan Cheryl Hines
Casting de Victimes
Amanda Morgan Robin Wright
Lola Narciso Selena Gomez
Bashir Osmani Mena Massoud
Connor Hammond Gregg Sulkin
Nicole Iacono Lovie Simone
Richard Lewis Tobin Bell
Sterling White Jesse Spencer
Walker Rosenfelt Dean Norris
Susana Calvillo Lauren Vélez
Ross Mackey Mark Harmon
Tammy Winborn Mariska Hargitay
Le Venitian
John von Sachs Austin Butler
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"...you mean Bombshell, right?" More stop-motion Transformers fun!
“…you mean Bombshell, right?” More stop-motion Transformers fun!
Hasbro Pulse has shared the third exclusive Transformers: The Movie 35th anniversary stop-motion skit on YouTube! This one features Studio Series 1986 figures (Scourge AND the Sweeps!), voiced by John Moschitta, Gregg Berger, Travis Ryan, and Francis Ausley, as they end up raising an age-old fandom question… Share your other fun TF video finds with us at the Allspark Facebook page, on our…
youtube
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#Francis Ausley#Gregg Berger#Hasbro Pulse#John Moschitta#Scourge#stop-motion#Studio Series#Sweeps#Transformers#Transformers: The Movie 35th Anniversary#Travis Ryan#Youtube
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Iron Man 2 [2010]
Iron Man 2 [2010]
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#Clark Gregg#Don Cheadle#Filmjahr 2010#FSK 12#Gwyneth Paltrow#John Slattery#Jon Favreau#Marvel#Marvel Cinematic Universe#Marvel Comics#Marvel Studios#Mickey Rourke#Paul Bettany#Robert Downey Jr.#Sam Rockwell#Samuel L. Jackson#Scarlett Johansson#USA
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AWA Reveals Knighted #1 Retailer Exclusive Variants
AWA Reveals Knighted #1 Retailer Exclusive Variants #Comics #ComicBooks
AWA Studios/AWA Upshot Studios has revealed the retailer exclusive variants for their upcoming new November series, Knighted #1 by by Gregg Hurwitz, illustrated by Mark Texeira, and colored by Brian Reber. The series is part of the AWA Studios universe built by J. Michael Strazynski. Knighted is Batman meets The Other Guys and is why a few retailers had some fun paying homage to the caped…
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#awa studios#bjorn barends#brian reber#comic books#Comics#estaban salinas#gregg hurwitz#john gallagher#knighted#lee loughridge#mark texeira#robert hack#variants
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Original REO Speedwagon Bassist Gregg Philbin Dies at 75
Founding REO Speedwagon bassist Gregg Philbin has died, his wife, Linda, said.
Philbin died Oct. 24 of undisclosed causes. He was 75.
The bassist played with the band though six studio LPs and its first in-concert release, 1977’s Live: You Get What You Play For.
After that, Speedwagon turned to a poppier sound and “I was not interested,” Philbin told the Pensacola (Fla.) News Journal in 2018.
Kevin Cronin eulogized Philbin by comparing him to John Entwistle, in that “they both played the bass as more of a lead instrument.”
“No one should underestimate the Philbin factor in the evolution of REO Speedwagon,” Cronin said in a statement.
“When Gregg left the band in 1977, he took with him the prog-leaning extended instrumental section aspect of the REO sound.”
10/24/22
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Storia Di Musica #203 - Bob Dylan, Highway 61 Revisited, 1965
L’ultimo mese delle storie musicali 2021 è dedicato a dischi fondamentali. Chi ha la pazienza di leggermi sa che ogni anno a Dicembre scelgo un disco di Bob Dylan. Che per dischi fondamentali nella storia sta come i pilastri per una casa. Quello che ho scelto per questa domenica di santo Stefano è paragonabile ad un uragano che cambia per sempre la musica e che si chiama Highway 61 Revisited, che esce per la Columbia il 30 Agosto del 1965. Il titolo già dice tutto: la Highway 61 era ai tempi di Dylan la strada nazionale più lunga d’America, che per oltre 2000 km seguiva il corso del Mississippi, passava per Duluth, dove Dylan è nato, ed arriva a New Orleans. Come il nastro d’asfalto, Dylan raccoglie la musica del Delta, il blues, la tradizione del folk, inserisce il plug della chitarra nell’amplificatore, in modo molto più deciso e convinto che nell’altro capo che scrisse nel 1965, Bringing It All Back Home (che apre la sua leggendaria triade elettrica, che termina con l’altro capolavoro che è Blonde On Blonde del 1966) e scrive 9 canzoni una più sensazionale dell’altra, che anche a distanza di ormai 55 anni suonano nuove, incredibilmente profonde, per non parlare dei testi. Fu registrato in appena 6 giorni, in sessioni dove Dylan, che stava scrivendo una sorta di romanzo, che uscirà nel 1971 con il titolo Tarantula, in una sorta di flusso di coscienza: con il fidato produttore discografico Tom Wilson misero insieme una band formata da Mike Bloomfield, Al Kooper, Paul Griffin, Charlie McCoy, Harvey Brooks, Bobby Gregg, Sam Lay, che in una settimana agli Studio A della Columbia a New York furono protagonisti della magia. Che parte subito con l’intro di organo di Kooper che apre Like A Rolling Stone, il primo singolo ad abbattere il limite dei 3 minuti di durata (addirittura doppiandolo in lunghezza, 6 minuti di Mito), che diviene la canzone del rock, e che partendo da Muddy Waters e dal suo pensier che “una pietra che rotola non può riempirsi d muschio” parla della generazione in fermento che viveva con Dylan, una canzone che è una dichiarazione di intenti, condensate in alcuni dei passaggi testuali che costruiranno l’epopea del rock: nessuno mai saprà a quale Miss Malinconia Dylan dice “Che effetto fa\che effetto fa\senza un posto dove stare\che nessuno ti conosce\come un sasso che rotola via?” per chiudere con “Va’ da lui adesso\che ti chiama, non puoi mica rifiutare\Se non hai niente, non hai niente da perdere\sei invisibile ormai, non hai segreti da nascondere”. Tombstone Blues è un blues pieno di figure storiche (Bette Starr, famosa bandita americana, la figura biblica di Dalila, Jack lo Squartatore, San Giovanni Battista messi tutti insieme). Ogni canzone diventerà una sorta di canone dylaniano, come le meravigliose It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry, famosa per il suo sguardo quasi malinconico sul mondo, o il blues di From A Buick 6, ispirata alla canzone Milk Cow Blues di Sleepy John Estes. Dylan suona il piano in Ballad Of Thin Man, uno dei suoi pezzi più grandiosi, una incredibile canzone di protesta, con le ossessive domande poste a Mr. Jones (definito da un grande critico, Robert Sheldon, uno dei più grandi anchetipi dylaniani), anche questo personaggio metafora di qualcos’altro, forse la società, forse la stampa musicale, forse un simbolo del conservatorismo, chi lo sa “Perché sta succedendo qualcosa qui\ma tu non sai che cosa sia\vero signor Jones?”. Queen Jane Aproximately, dal suono gioioso e composito, parla della facilità di cadere in disgrazia (in una famosa intervista del 1965 Dylan descrisse come un uomo Queen Jane). Highway 61 Revisited è, in linea con la tradizione dei racconti ebraico-cristiani, con il suo ritmo circense e zingaresco, una galleria di 5 situazioni, da Abramo che sacrifica Isacco sulla Highway 61, a Georgia Sam, omaggio a Blind Willie McTell, uno dei miti di Dylan, alle prese con il dipartimento di Sanità, a Mack the Finger che ha “un migliaio di telefoni che non funzionano”, ad una “quinta figlia” che cerca un “terzo padre” e che finirà per conoscere la “settima sorella” sulla Highway 61, fino ad un truffatore che cerca di creare la prossima guerra mondiale. Concludono due brani deliziosi: la dolce Just Like Tom Thumb’s Blues, forse ispirata ai padri della beat generation, e la magica, ipnotica, meravigliosa Desolation Row (unica canzone acustica), una infinita carrellata da 11 minuti dell’umanità, dei dolori, della vita, ispirata a Fellini, che parte da Einstein, passa per Ofelia ed Amleto, da Ezra Pound ed arriva a Duluth, Minnesota. Nel 2010, Daniel Kramer nel commentare la sua foto di Dylan che fa da copertina di questo album leggendario, raccontò che fu fatta alla fine di una sessione fotografica nell’appartamento che Dylan divideva a New York con il suo manager Albert Grossman a Gramercy Park. Dylan scese in strada e chiese in prestito ai negozianti del quartiere dei vestiti, che durante le foto avevano ancora i targhettini attaccati. Indossò una maglietta della Triumph, la marca di motocicletta che lui amava tanto, e tenendo i suoi Ray Ban nell’altra mano, fu immortalato nel famoso scatto, con Grossman in piedi sullo sfondo. Kramer, grandissimo fotografo e poi anche documentarista e regista, disse: “Ha uno sguardo ostile o di malumore ostile. Sta sfidando me, voi o chiunque lo stia guardando: che intenzioni hai, dico a te?”. Ed ha quasi ragione a sfidare chiunque, perchè questa è una delle pietre miliari della musica popolare contemporanea, probabilmente il disco che ha più influenzato coloro che son venuti dopo, sia direttamente che indirettamente. È il modo migliore per terminare l’anno di storie musicali, userò questi giorni per raccogliere altre storie, altri dischi, altre canzoni per continuare a fare una cosa che mi piace tanto: raccontarvi storie di musica e musicisti.
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