Tumgik
#Jean-Claude Hollerich
anticattocomunismo · 2 months
Text
Video. I vaticanisti si chiedono: chi sarà il prossimo Papa?
Mentre si moltiplicano le dichiarazioni di autorevoli personaggi sui disastri dell’era post-conciliare, i vaticanisti cominciano a domandarsi chi sarà il successore di Francesco. Secondo Sandro Magister, tre sarebbero in “pole position”: i cardinali Parolin, Zuppi e Hollerich. Tutti e tre, però, sollevano più dubbi che speranze.
0 notes
indepwom101 · 1 year
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
🇱🇺 Hereditary Grand Duke Guillaume, Grand Duchess Stephanie, Prince Charles, and Prince François of Luxembourg
Saturday, June 3, 2023
“The Grand-Ducal Family and the Lannoy Family gathered this Saturday in the Fischbach Church to celebrate the Baptism of HRH Prince François during a mass presided by His Eminence Cardinal Jean-Claude Hollerich, Archbishop of Luxembourg.
HRH Princess Alexandra, sister of HRH Hereditary Grand Duke and Count Christian de Lannoy, brother of HRH Hereditary Grand Duchess, are the godmother and godfather of HRH Prince François.”
107 notes · View notes
victorysp · 1 year
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
The Grand-Ducal Family and the Lannoy Family gathered this Saturday in the Church of Fischbach to celebrate the Baptism of H.R.H. Prince François during a mass presided over by His Eminence Cardinal Jean-Claude Hollerich, Archbishop from Luxemburg.
H.R.H. Princess Alexandra, sister of H.R.H. the Hereditary Grand Duke and Count Christian de Lannoy, brother of H.R.H. the Hereditary Grand Duchess, are godmother and godfather to H.R.H. Prince François.
📷 Grand Duchess Maria Teresa vía instagram
21 notes · View notes
older-is-better · 2 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Jean-Claude Hollerich.
34 notes · View notes
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Through the Years → Maria Teresa, Grand Duchess of Luxembourg (438/∞)
3 June 2023 | The Grand-Ducal Family and the Lannoy Family gathered in the Church of Fischbach to celebrate the Baptism of H.R.H. Prince François during a mass presided over by His Eminence Cardinal Jean-Claude Hollerich, Archbishop from Luxemburg. (Photo by Sophie Margue/Maison du Grand-Duc)
5 notes · View notes
christianpureofficial · 20 hours
Text
What you need to know about part 2 of the Synod on Synodality
Cardinal Jean-Claude Hollerich (right), relator general of Synod on Synodality, speaks to the media on June 20, 2023, at the temporary headquarters of the Holy See Press Office in Vatican City. Beside him is Cardinal Mario Grech, the secretary general for the Synod of Bishops. / Credit: Daniel Ibáñez/CNA Rome Newsroom, Sep 21, 2024 / 07:00 am (CNA). The second Vatican assembly for the global…
0 notes
laus-deo · 4 days
Text
El cardenal Hollerich recuerda que Cáritas Luxemburgo es víctima de una malversación, no culpable
El cardenal Jean-Claude Hollerich ha sido entrevistado sobre la visita que el Papa hará a Luxembugo la semana que viene, justo en medio del escándalo causado por una malversación millonaria en Cáritas del país. El purpurado recuerda que la Iglesia es víctima, no culpable de lo ocurrido. Leer más… »
0 notes
world-of-news · 4 days
Text
Erpressung von Geldbezügen.
🇦🇹
Muss einmal im Monat zur Caritas?
0 notes
silvestromedia · 5 days
Text
Synod leaders present details of October General Assembly
0 notes
Text
‘The Church in Africa is a Church that is not afraid to speak,’ says Cardinal Hollerich
Cardinal Jean-Claude Hollerich of Luxembourg, a member of the pope’s Council of Cardinals, visited Benin August 17-19. During his stay, he participated in the 70th national Marian pilgrimage at the Our Lady of Arigbo Sanctuary of Peace and Unity in Dassa-Zoumè.   La Croix International: Why did you agree to participate in this Marian… ‘The Church in Africa is a Church that is not afraid to…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
anticattocomunismo · 2 months
Text
Le questioni aperte del Sinodo
Il documento di lavoro della fase finale del Sinodo sulla sinodalità presenta differenze sostanziali rispetto alla prima. È leggermente più lungo, sembra redatto in modo più “classico” – cioè più in linea con i documenti di lavoro delle precedenti Assemblee sinodali – e non comprende la parte della metodologia e dei temi che hanno caratterizzato il documento di lavoro della prima parte del Sinodo…
0 notes
secretummeummihi · 3 months
Text
Responsables del Sínodo otra vez en audiencia con Francisco Informa el boletín diario de la Oficina de Prensa de la Santa Sede, Jun-21-2024. El Santo Padre Francisco recibió esta mañana en audiencia: [...] - Emmo. Card. Mario Grech, secretario general de la Secretaría General del Sínodo; con el Emmo. Card. Jean-Claude Hollerich, arzobispo de Luxemburgo; el Reverendo Padre Giacomo Costa, S.I.; y http://dlvr.it/T8bkGX
0 notes
atheistmediablog · 4 months
Text
Kardinal bittet westliche Frauen um Geduld mit Kirche
In der Diskussion um die Weihe von Frauen in der Kirche warnt Kardinal Jean-Claude Hollerich vor übertriebener Ungeduld. „Wenn man zu groß angreift, wird man nicht viel erreichen“, sagte er in einem am Freitag veröffentlichten Interview. weiterlesen: [https://religion.orf.at/stories/3225057/
View On WordPress
0 notes
korrektheiten · 5 months
Text
Spitze der Synodalitätssynode wieder bei Papst Franziskus
katholisches.info: (Rom) Das vatikanische Presseamt gab in seinem heutigen Tagesbulletin bekannt: „Heute morgen empfing der Heilige Vater in Audienz:- Seine Eminenz Kard. Mario Grech, Generalsekretär des Generalsekretariats der Synode, mit Seiner Eminenz Kard. Jean-Claude Hollerich, Erzbischof von Luxemburg; Pater Giacomo Costa SJ; Hochw. Riccardo Battocchio.“ Kardinal Hollerich ist nicht nur Erzbischof von Luxemburg, sondern auch Generalberichterstatter ... http://dlvr.it/T5drrv
0 notes
giancarlonicoli · 10 months
Text
1 dic 2023 18:35
“IL PAPA NON SAPEVA DEI SOLDI” - LO SCANDALO DEI 2 MILIONI DI EURO DI ELEMOSINE DEI FEDELI FINITE ALL’EX LEADER NO GLOBAL CASARINI FA INCAZZARE BERGOGLIO CHE ORA VUOLE UNA VERIFICA INTERNA - L’UOMO SU CUI LA BANDA DELL’EX LEADER DELLE TUTE BIANCHE, FINITO ALLA SBARRA CON L’ACCUSA DI FAVOREGGIAMENTO DELL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, PUNTAVA ERA L’ATTUALE PRESIDENTE DELLA CEI, IL CARDINALE MATTEO ZUPPI - I DUBBI DELLA BANDA SULL’ELEMOSINIERE DEL VATICANO: “KRAJEWSKIJ È PAZZO, È LA CAROLA RACKETE DELLA SANTA SEDE” - L’INCHIESTA DI “PANORAMA” E “LA VERITA’”
Giacomo Amadori e Fabio Amendolara per La Verità -Estratti
L’uomo su cui la banda di Luca Casarini puntava maggiormente era l’attuale presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi. Era lui la loro arma segreta. O perlomeno i Casarini boys si auguravano potesse diventarlo. Con in prima fila don Mattia Ferrari, il cappellano di bordo della Mare Jonio, il rimorchiatore dell’associazione Mediterranea che, a causa di una missione a scopo di lucro, ha portato alla sbarra a Ragusa Casarini, il sodale Giuseppe Caccia e altre quattro persone, accusati a vario titolo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e violazione delle norme del codice della navigazione.
(…)
All’inizio del progetto, Caccia lo afferma senza esitazioni: «Se la situazione finanziaria diventa drammatica, bisogna andare da Zuppi e Lorefice e battere cassa. Loro hanno soldi e personalmente gli arcivescovi hanno sempre una dotazione di cui dispongono liberamente. Dopo tutta la gratuita pubblicità che gli abbiamo fatto...». Casarini sul punto della «pubblicità» è d’accordo e consiglia a don Mattia: «Scrivi, così la vedono tutti, quella considerazione lì».
Già quando Zuppi era stato creato cardinale i nostri avevano esultato, in particolare don Mattia:
«Devo dire che comunque in questo nostro progetto che stiamo costruendo abbiamo anche un bel po’ di fortuna (o di Provvidenza): Krajewskij accende la luce a Spin time (noto palazzo della capitale occupato dai centri sociali, ndr), costringendo tutti a riconoscere la positività di quello che Spin time e amici compagni (cioè noi) fanno; Francesco crea cardinali Zuppi, Czerny (Michael, ndr) e Hollerich (Jean-Claude, ndr) che sono nostri supporter; il Vaticano si decide proprio ora, finalmente, ad accettare che la Chiesa possa sostenere i movimenti popolari. Insomma abbiamo un incastro perfetto».
Zuppi si era in effetti messo a disposizione all’inizio del progetto. In un dossier interno di Mediterranea si legge che «nella sua azione pastorale a Bologna ha costruito un’amicizia sincera e profonda con tutte le persone di buona volontà […] e quindi anche con i centri sociali (abbattendo, va detto, muri secolari)». In una chat don Mattia riferisce i suggerimenti di Zuppi per portare avanti il progetto di una nuova nave e di finanziamenti da parte della Chiesa: «Dice che è ottimo parlarne con Krajewskij, Czerny, Hollerich, sia perché tutti e tre sono molto in gamba, sia perché Krajewskij vede quasi tutti i giorni il Papa, Czerny lo vede spesso, e Czerny e Hollerich lo vedranno quasi ininterrottamente per tutto il mese di ottobre per il Sinodo. Quindi è sicuro che gli parleranno del nostro incontro».
(…)
Infatti vedete che ci aprono praterie». «Noi siamo pronti», ribatte fra’ Tac Casarini. Il prete continua: «Non a caso i vescovi tedeschi stanno finanziando da anni le Ong tedesche e le stanno sostenendo a go go.
Qui è stato come sempre geniale Zuppi che ha avuto l’idea di proporci per Mediterranea di aggirare la Cei e di passare attraverso Czerny e Hollerich.
L’intelligenza politica di Zuppi è sempre geniale. Abbiamo degli ottimi alleati».
A dicembre don Mattia riporta un dialogo con Zuppi.
«Vi faccio la trascrizione del nostro colloquio telefonico di stasera (registrava, ndr?).
Zuppi: “Ciao Mattia, ascolta. Ho visto il testo di Luca ed è buono, per me va bene. Il problema è che ho parlato con Krajewskij e lui è dubbioso”. Io: “Dubbioso su cosa?”. Zuppi: “Dubbioso sull’operazione. Non si è sbottonato. Ha detto solo che è dubbioso”. Io: “Quindi che si fa?”.
Zuppi: “Dobbiamo pensarci , ma ce la facciamo, perché da quanto avete detto il Papa era d’accordo con voi. Provo a parlare con Lorefice e gli altri. Dobbiamo trovare il modo per convincere Krajewskij. Bisognerebbe che ricevesse il mandato direttamente dal Papa». Don Mattia fa un esempio: «Tenete presente questo: quando il Papa ha pagato Open arms, non erano passati per Krajewskij, ma erano arrivati direttamente dal Papa».
Per Mediterranea l’ostacolo, in quel momento, sembra essere Krajewskij: «Ormai abbiamo capito che più che altro non è sul pezzo. Uno che si fida della Lamorgese (Luciana, allora ministro dell’Interno, ndr) che gli dice che torneranno le navi militari e che, quando gli dico che all’epoca delle navi militari c’erano anche le Ong, cade dal pero, vuol dire che non è sul pezzo». In un altro messaggio il giudizio è ancora più duro: «Il problema di fondo ragazzi è che Krajewskij è la Carola Rackete del Vaticano. È pazzo. È capace di mosse coraggiosissime, decise in autonomia, come quella di Spin time, e al tempo stesso a seconda di come gli gira può piantare delle grane se non vede che le cose vanno come vuole lui».
Casarini posta un articolo dell’Espresso sulla presunta «furia sovranista contro papa Francesco» e don Mattia commenta: «Pensa come saranno contenti questi che vogliono fermare Francesco e che invece vedono che i nuovi cardinali sono anche più spinti di lui…
(…)
Ma, nel racconto dei nostri eroi, Zuppi a un certo punto diventa una specie di re Tentenna sebbene, lontano dai riflettori, cerchi di aiutare la banda di Mediterranea. È il momento di far partire le donazioni e i vescovi sono pronti, ma don Matteo, come lo chiama Casarini, non spingerebbe abbastanza: «Tutti loro sono compatti dietro Zuppi. Ma lui evidentemente sta fermo». A suo giudizio il cardinale sarebbe «prudente» e vorrebbe «la botte piena e la moglie ubriaca». Nel 2020 il prete è insofferente: «Capisco che sia incasinato per il coronavirus, però deve darsi una mossa il buon Matteo». Spiega: «L’ho richiamato 7 volte, continuo fino a 70 volte 7 finché non mi risponde.
A questi qua bisogna tallonarli sennò confondono i tempi della realtà con i tempi biblici». E a un certo punto il cardinale fa perdere la pazienza anche al suo grande fan, don Mattia: «Per quanto sia un grande a me Zuppi con ’ste lentezze ha un po’ rotto i coglioni». Casarini ha un’idea: «Scrivigli che l’hai visto e che era bello e così gli chiedi».
Ma il gruppetto continua comunque a fare il tifo per il futuro presidente della Cei: «Non so cosa pensino gli altri vescovi di fatto è il più lanciato e visibile dei vescovi italiani».
A un certo punto Zuppi risponde a Casarini e don Mattia commenta: «Si conferma che Luca è il preferito e tutti noi veniamo dopo». L’ex capo delle Tute bianche rassicura gli amici: «Ora manda messaggio a tutto il nostro giro perché partano richieste di soldi a Krajewskij». Un altro messaggio registra i progressi: «Domani Zuppi chiama Lorefice, Mogavero (Domenico, vescovo emerito di Mazara del Vallo, ndr) e Montenegro per procedere con la richiesta scritta». Per la combriccola «i bergogliani fanno gruppetto» e Zuppi lo avrebbe confermato quando, di fronte a nomi di vescovi disponibili ma fuori dal loro giro, avrebbe risposto: «No no, facciamo noi».
(…)
LO SCANDALO FA INFURIARE FRANCESCO CHE ORA VUOLE UNA VERIFICA INTERNA
Giorgio Gandola per La Verità - Estratti
«Il Papa non sapeva dei soldi». La frase percorre le sacre stanze ed è la versione di velluto per proteggere Francesco dalla tempesta perfetta uscita dalle intercettazioni dell’inchiesta della Procura di Ragusa.
C’è silenzio e c’è imbarazzo in Vaticano dopo le rivelazioni di Panorama e della Verità; le notizie non compaiono negli organi ufficiali ma la copertina del settimanale è la più fotocopiata oltre le mura leonine.
Quel «il Papa non sapeva dei soldi» pronunciato da un cardinale vorrebbe essere la versione 2.0 del «troncare, sopire» di manzoniana memoria ma diventa a suo modo una velata accusa. E alimenta il sospetto che nella Chiesa vengano prese decisioni così impattanti bypassando l’inquilino con la veste bianca che abita in Santa Marta. Per questo si fa strada l’ipotesi di una verifica interna per capire se ci sono stati coinvolgimenti diretti di alcuni dirigenti vaticani.
La scoperta dei 2 milioni di euro della pesca miracolosa di «fratello Luca» (così il Pontefice chiamava Luca Casarini) suscita infatti il fastidio di parte della Curia romana. Innanzitutto perché svela la destinazione impropria delle elemosine dei fedeli. Napoli, Palermo, Brescia, Pesaro, Ancona: il finanziamento con destinazione finale ambigua arriva dalle diocesi, quindi dalle chiese frequentate dalla gente comune, che durante la Messa ritiene di donare il proprio piccolo contributo al bene della parrocchia, dei poveri, degli indigenti della porta accanto.
Anche se l’Obolo di San Pietro nel 2022 ha incassato 107 milioni, prende corpo il timore di una disaffezione sempre più grande.
Con un esempio concreto che lascia stupefatti: mentre monsignor Matteo Maria Zuppi, come presidente della Cei, dava la sua benedizione all’operazione Casarini, in una delle diocesi citate (Brescia), l’abate di Montichiari, don Cesare Cancarini, lanciava un appello drammatico: «Rimbocchiamoci le maniche o dovremo chiudere le chiese». Il forte calo delle offerte ha messo il sistema con le spalle al muro anche nella ricca provincia lombarda. Su 20.000 euro di spese di gestione di Santa Maria Assunta, le offerte mensili dei fedeli nel 2023 ammontavano a 6.000 euro, di cui 1.000 per la colletta alimentare e 500 per le candele.
«Senza contare che ormai, in occasione di battesimi, cresime e funerali non si dona più nulla». Ora quelle stesse famiglie che nonostante tutto continuano a sostenere il loro luogo di culto, sanno che i denari potrebbero finire nelle tasche dell’ex leader delle Tute bianche imputato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Ma in Vaticano, più che dai 2 milioni, lo schiaffo alla buona fede arriva dalla sensazione di essere stati manipolati. Confermata dalle parole del fondatore di Mediterranea e del suo braccio destro Giuseppe Caccia, storico leader politico della sinistra veneziana legato ai centri sociali. Tutti i «vescovoni» - così vengono citati dai due campioni delle traversate umanitarie nelle conversazioni registrate dai pm - hanno letto le frasi delle intercettazioni. «La Chiesa cattolica sta diventando il nostro Soros» (don Mattia Ferrari); «Devo ancora riprendermi dallo sforzo che ho fatto per avere la faccia da culo di dire al Papa di mettere di soldi» (don Mattia Ferrari); «Posso dire che i nostri amici vescovi bergogliani sono un po’ dei coglioni a decidere di non vestirsi pubblicamente alla grande il rapporto con noi?» (Caccia).
(...)
0 notes
Text
Cardinal Hollerich demands probe into multimillion-dollar Caritas scandal
Cardinal Jean-Claude Hollerich, the relator general of the 16th Annual General Assembly of the Synod of Bishops. / Credit: Daniel Ibáñez/CNA CNA Newsroom, Aug 14, 2024 / 12:58 pm (CNA). Cardinal Jean-Claude Hollerich of Luxembourg has called for a comprehensive investigation into the 61 million euro ($67.2 million) embezzlement scandal at Caritas Luxembourg, one of the country’s largest Catholic…
0 notes