#Italia Morta
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major-x-blog · 10 months ago
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Se credete che qualcuno dirà o farà qualcosa qui in Italia per questo altro ed ennesimo soppruso ai danni dell'Italia, vi sbagliate alla Grande, il problema Risiede nella nostra sotto cultura da pezzenti mediocri ignoranti, che ci "obbliga" a far finta che la questione non ci riguardi direttamente, poichè è un "PROBLEMA" dei Pescatori, non del popolo italiano, stesso discorso sarà per gli Agricoltori e Allevatori, ma presto, quando le tavole degli Italioti Indifferenti saranno vuote di cibi genuini e forse, parzialmente occupate da cibo SPAZZATURA (grilli e carne finta) allora qualcuno si renderà conto che parecchio Tempo Prima dovevano RIBBELLARSI allo Stalinismo Europeo!!!!
L'Italia Ormai è Pronta per l'Estrema Unzione.
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wintertundra-art · 2 months ago
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Kinda tempted to draw an Italian Miku to join the trend. Specifically southern Italian Miku. Specifically lucania Miku. Because every single Italian person I've ever met is either from the north or sicily and never from any other lesser known Italian region
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almanaquecaleidoscopico · 5 months ago
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Natureza morta com enchovas (1972).
🎨 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗦𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮
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ross-nekochan · 10 months ago
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Chi è che ha preso il covid nel 2024 e proprio nel paese con meno ferie al mondo e senza poter essere in malattia?
Chi è che oggi è andata al lavoro nonostante stesse male da ieri sera per non consumare le ferie e che nel treno stava per svenire e vomitare tanta era la gente ed è dovuta scendere di corsa finendo per tornare a casa e alla fine prendersi le ferie?
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fatticurare · 3 months ago
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⚠️ APPASSIONAMENTE AL SEGUITO DEI LANZICHENECCHI DELLA NATO❗️
Una giornalista e un cameraman della RAI si sono "cameratescamente" uniti ai lanzichenecchi della NATO, impegnati a occupare un pezzettino di Russia.
I due italiani hanno in tal modo condiviso, "anche per noi", l'adrenalina di Coca-Zelensky, che, a forza di "farsi" il naso di "strisce" neurotrope, crede d'essere divenuto la quinta essenza dei grandi nemici di Mosca: Napoleone e Hitler!
Esulta la Roma delle Logge brecciaiole di Porta Pia.
Tutto infatti procede secondo il programma di Washington: l'Italia è in ginocchio ma dona all'Ucraina miliardi di euro, missili, carri armati, assistenza militare e, infine, copertura mediale con i suoi "Cinegiornali" stile Ventennio.
Ma non tutto è ancora controllato dai "brecciaioli" dell'Urbe!
Roma, la vera Roma, non è infatti ancora morta!
A piegare il corrotto regime ucraino e il Deep State della NATO ci penserà il Presidente Putin!
A noi italiani spetta il compito più arduo (e più importante): liberare Roma, liberare la Sede di Pietro, liberate la Città e l'intera Italia!
E non saranno gli scribi e gli scrivani del "Tempio" (1) a impedircelo!
Nota
1) Il Tempio è quello di Gerusalemne, distrutto dalle Legioni di Tito ma ancora rappresentato dal "Sinedrio" mobile.
Il Tempio inoltre è, per estensione, quello delle Logge e di ogni potere golemizzato.
Il Barone Rosso
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orotrasparente · 11 months ago
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la signora triestina che è morta dopo anni di malattia attraverso suicidio assistito è il primo caso in italia accolto dall’assistenza sanitaria e mi ha fatto pensare cazzo finalmente qualcosa di buono in questo paese, leggo tutto l’articolo, poi leggo i commenti
ecco il primo:
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e capisco che la strada è ancora lunga perché siamo proprio un paese di idioti
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arreton · 6 months ago
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La patente è arrivata in un momento in cui io consideravo morta e sepolta la possibilità di prendere una macchina, di guidare: sebbene avessi sognato più volte di guidare (ovviamente male, perché per me sono sempre esistiti solo freno e acceleratore e nello specifico solo acceleratore e forza frenante del motore, maldetta frizione!) non mi interessava più, anzi mi dicevo che sarebbe stato bello riuscire a spostarsi coi mezzi pubblici, treni autobus, camminare a piedi. Vivevo in un paese campano che rimarrà forse il mio unico rimpianto del sud italia perché era ben strutturato: a piedi raggiungevo e facevo tutto, avevo il centro storico, il centro commerciale, farmacie a volontà, dottoressa vicino casa, un sacco di supermercati, un partito comunista, manifestazioni in piazza: tutto raggiungibile a piedi. Rimpianto perché in quanto sud non puoi campare e la gente è molesta per natura e dunque sono dovuta scappare anche da lì. Della patente, insomma, a me non me ne fregava niente, non ci pensavo affatto. Mentalmente ero ancora abbastanza inguaiata, andava meglio ma non andava bene: ero tesa come una corda di violino, il mio corpo era un fascio di nervi e questo si ripercuoteva sulla guida: l'istruttrice fece una grandissima fatica, sudava appresso a me che ero grondante di sudore terrorizzato. Iniziare a guidare è stato un trauma: ero terrorizzata dal fatto che quell'abitacolo, quell'aggeggio enorme non solo era "comandato" da me, ma mi toglieva letteralmente il terreno sotto i piedi (a questo proposito aggiungo che io ho avuto problemi anche col tapis roulant perché appunto c'era questa passerella che si muoveva in maniera "autonoma" ed io avevo paura di non riuscire a controllarla. Cosa c'entra con la guida di un auto? Beh, è la stessa identica cosa dato che ho paura di perdere il controllo). Poi io ho bisogno di capire quello che sto facendo, devo farmi uno schema in testa, non riesco a buttarmi e capire dopo, io devo sapere prima. Beh, io non riuscivo a capire cosa stavo facendo e dunque non riuscivo a rilassarmi. Comunque, alla fine sono riuscita a prendere questa benedetta patente. L'ho presa per grazia divina perché appunto l'esame fu terribile ed infatti io non ero nemmeno felice di quella patente perché non era "meritata", cioè io non riuscivo ancora a guidare, ero insicurissima ed immaginavo violentemente ancora un incidente ad ogni minimo incrocio (non riuscivo nemmeno a stare dritta nella mia carreggiata). Infatti presa la patente non ho più guidato.
La macchina invece è arrivata in un momento in cui non doveva arrivare e cioè circa un mese fa: senza lavoro, a soldi prestati (come d'altronde anche la patente), lontana da tutti, in un posto che nemmeno conosco perché chi cazzo c'è mai stata in provincia di bergamo. Sapevo che mi sarei dovuta prendere una macchina prima o poi, perché qua è tutto scomodo come in sicilia, ma avevo progettato di acquistarla in un altro momento. Reiniziare a guidare è stato semplice e soprattutto divertente: è cambiata la testa, le medicine sono servite a qualcosa. Ho fatto qualche guida assieme ad una istruttrice della zona e mi sono divertita un sacco, la sua guida è stata preziosa e lei una persona veramente gentile (oltre che strana, come tutte le persone della zona: io a tutta questa educazione non ci sono abituata e soprattutto non sono abituata a chi dice "Un quarto alle 9") ed esaltata, ovviamente pure lei di discendenza siciliana ma ormai lo so che la sicilia me la ritroverò ovunque: d'altronde i pomodori che ho comprato venivano proprio dalla città dove sono nata. Io adesso comunque guido: la macchina mi odia perché la faccio singhiozzare sempre e perché non cambio adeguatamente le marce, per non parlare di tutte le volte che la faccio spegnere o che resto appesa in una salita perché non so bilanciare bene frizione e acceleratore; la frizione mi deride perché sa che ho un odio e una repulsione spontanei nei suoi confronti; la gente quando mi guida dietro si mette a ridere quando proprio non mi bestemmia ma qua nessuno mi ha mai suonato, al massimo mi sorpassano. A volte penso che guidare è una gran bella cosa, che spero di avere i soldi prima o poi per farmi un bel pieno, pagarmi i pedaggi e andare che ne so a milano o robe simili. Penso che dovrei approfittarne del fatto di potermi spostare tranquillamente, per poter andare in posti dove ho sempre voluto andare, mi dico: wow, ma qua ho tutto così vicino! Persino voi tumbleri siete così vicini, se ci penso! A tutta questa libertà di movimento è difficile abituarsi, per una che ha sempre vissuto entro i confini di un'isola e della miseria. Certo, se arrivasse un lavoro sarebbe pure cosa gradita (mi correggo: se arrivasse un'entrata mensile, che poi si debba passare per il lavoro è solo una triste parentesi disumanizzante) ma poi penso che male che vada ho un tetto sotto il quale poter dormire: la mia auto.
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yurikotigerisnotmaiwaifu · 1 year ago
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Yuriko Tiger personal facebook post 09/24/2023
(No, non ho lavorato per Capcom! Mettiamolo in chiaro!) Anche se una delle mie amiche e colleghe di agenzia, si! Come Juuri 😍 Quest’anno ho fatto solo un giorno da business day per parlare di affari, sabato niente perché ero MORTA dal jet lag e dal viaggio e domenica mi son vestita da Manon perché mi piace, fine (sempre a far i francesi oh). Però chissà… Chissà 👀 Non mi dispiacerebbe visto che il 6 è l’unico titolo a cui sto giocando più degli altri dopo millenni! E mi piacerebbe fare cosplay con una persona che già conosco e so che gli piace il gioco!! Adoro i personaggi egocentrici come Karin (e si era capito) ma ho fatto Manon più per “sfida” pensando ci starci malissimo!! E invece mi ci vedo un sacco 😳 Comunque do un consiglio a chi vuole far diventare il cosplay un lavoro: Le bugie hanno le gambe corte e soprattutto i clienti (o potenziali clienti come aziende), lo notano e si vanno a informare. Per quanto si può dire su di me, ogni mio lavoro è registrato direttamente insieme all’immigrazione 😐. Dire che “non è vero” perché non si sa leggere il giapponese equivale a diffamazione e anche una denuncia. Persona avvisata mezza salvata 🙏🏻 Ve lo dico giusto per visto che molti fanno i furbi dicendo “ho lavorato al TGS” e poi hanno il pass da… Visitatori. Questa storia l’abbiamo già sentita, no? ….. Ecco. Non fatelo. Ci stanno gia alcuni italiani (ovviamente italiani) a puntare il dito sul “eh ma non eri sul palco della Bandai” (non pensate che son scema, conosco più gente di voi e vivo qua da dieci anni. Daje.) Ora vi spiego: I lavori vanno a titoli di contratto! Si, rimango sempre la cosplayer ufficiale di Tekken ma questo non vuole ne’ che son l’unica, ne’ che lavori solo per loro! Ho lavorato a tutti Tekken7 ma non so’ nulla dell’8 perché in 7-8 anni, i team di marketing cambiano e anche le mode. Una delle Xiayou è un’altra mia amica cosplayer quindi son solo felice quando qualche mia collega lavora al mio stesso titolo ✨(era un sacco patata e so quando gli piace Tekken perché abbiamo legato per quello). È proprio brutto vedere solo gente che rosica di continuo.. Divertitevi con il proprio cosplay qualche volta 🥲💦 Avevo dei lavori, non per vantarmi ma non avevo proprio cazzis. Mi sono fatta due settimane in Italia belle piene, atterrata e 6 ore dopo ero MakuhariMesse… MACHICHAPIULASBATTAH. Se ci sono novità, le scriverò 🙂!! Al momento posso solo dirvi: EvoJapan2024 - Aprile Se siete in Giappone per quel periodo, non potete perdervelo 🍵 Ora dormo che provo a combattere questo fuso orario maledetto..
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kon-igi · 1 year ago
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In Italia puoi essere uno youtuber, ne conosco un sacco. Puoi essere anche ricco e guidare un suv della madonna, ne conosco altrettanti. Puoi diventare famoso per fare cose sceme e qua ho l'imbarazzo della scelta. Per assurdo, puoi anche ammazzare qualcuno con la macchina e continuare tranquillo con la tua vita. E purtroppo ne conosco parecchi. Ma povero te se la gente s'accorge che sei tutte queste cose assieme.
Negli ultimi anni e nel raggio di pochi chilometri da casa mia:
una conoscente di mia figlia è morta sul colpo colpita da una macchina mentre attraversava sulle strisce pedonali,
il fratello minore di un'amica di mia figlia è stato ucciso da una macchina mentre correva a prendere il bus,
un'altra amica è stata falciata sulla corsia d'emergenza in autostrada dove si era fermata per un guasto
quattro ragazzi in macchina sono stati presi in pieno da una vecchia che non ha rispettato lo stop e sono morti perché sono carambolati in un campo
Della prima si è parlato perché era figlia di due medici molto famosi in paese ma niente più che dolore e rammarico, per il secondo, invece, il guidatore è stato linciato su ogni media e ha tentato il suicidio, anche se era entro i limiti di velocità e il bambino è corso improvvisamente in mezzo alla strada, la terza un po' se l'è cercata perché stava tornando da ballare a Milano (sobria, diranno le analisi ematiche post-mortem) e i quattro ragazzi morti erano stranieri e stavano guidando senza patente, quindi il fatto che una vecchia di merda abbia tagliato uno stop non li ha salvati dal giudizio della gente.
Non so perché gli inquirenti stiano facendo perizie e rilievi quando basterebbe andare su facebook e leggere com'è andata esattamente. E già che ci siamo, leggano pure avvocati e giudici così si risparmia sulle spese processuali.
Ve lo dico con pacatezza... voi dovete andare affanculo e recensirlo con cinque stelle perché perfetto per gli stronzi che siete.
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psikonauti · 1 year ago
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Alberto Savinio (Italian,1891-1952)
Natura morta (Italia), 1947
Tempera on masonite
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angelap3 · 8 months ago
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LUCIO BATTISTI: A 81 ANNI DALLA NASCITA
I SEGRETI DI "EMOZIONI"
No, non è un pezzo qualsiasi: chissà cosa ha provato Mogol la prima volta che ha ascoltato la musica che Battisti aveva composto e come ha fatto a condensare con delle parole tutto quello racchiude una canzone così emotivamente potente e così libera perché quel "se vuoi " lascia a noi la possibilità di condividere quelle emozioni. Una magia questa canzone con parole sublimi e musica maestosa, profonda. Guidare a fari spenti per vedere se poi è così facile morire.Indubbiamente Emozioni, senza dimenticare Il mio Canto libero e tante altre, segna un cambiamento radicale nella canzone italiana, non si era mai sentito niente di simile in Italia, mai nessun cantante era arrivato a tanto, mai due autori erano riusciti a mettere insieme musica, testo e interpretazione in questa maniera. Era la fine di ogni equivoco: la canzonetta era definitivamente morta e sepolta, era solo un oggetto destinato al commercio però decisamente lontano dalla vita, dall' arte. Ecco perché Emozioni è divenuta immortale❤
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3nding · 1 year ago
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La signora “Gloria”, paziente oncologica veneta di 78 anni, è morta ieri mattina, il 23 luglio, nella sua casa: è la seconda persona in Italia ad aver scelto di porre fine alle proprie sofferenze tramite l’aiuto alla morte volontaria, reso legale a determinate condizioni dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019 sul caso Cappato-Antoniani, e la prima persona ad aver ottenuto la consegna del farmaco da parte dell'azienda sanitaria regionale.
"Gloria" ha potuto auto somministrarsi il farmaco letale attraverso la strumentazione fornita dal sistema sanitario, sotto il controllo medico del dottor Mario Riccio, Consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, che nel 2006 aveva assistito Piergiorgio Welby e, il 16 giugno 2022, Federico Carboni, "Mario", il primo italiano che aveva potuto accedere a questa tecnica nelle Marche.
“In questo momento il nostro pensiero va alla famiglia di “Gloria”, al marito, vicino a lei fino all’ultimo istante - hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni - Anche se “Gloria” ha dovuto attendere alcuni mesi, ha scelto di procedere in Italia per avere accanto la sua amata famiglia e sentirsi libera nel suo Paese. Ringraziamo il dottor Mario Riccio, che ha seguito la vicenda fin dall'inizio e che dopo l'impossibilità da parte dell'azienda sanitaria di fornire anche assistenza medica ha aiutato “Gloria” in questa fase finale, nel rispetto della sentenza 242/19 della Corte costituzionale. Le è stata risparmiata una fine che non avrebbe voluto, grazie alle regole stabilite dalla Consulta e grazie alla correttezza e all’umanità del sistema sanitario veneto e delle istituzioni regionali presiedute da Luca Zaia."
Intanto il Veneto è la prima Regione d’Italia ad aver raggiunto, e poi depositato, la soglia delle firme necessaria per poter portare la proposta di legge regionale sul suicidio assistito in Consiglio regionale. Sono infatti oltre 7.000 i cittadini veneti che hanno sottoscritto il testo di “Liberi Subito”, la proposta di legge regionale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. - Ass. Luca Coscioni
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schizografia · 11 months ago
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Finis Italiae
Si è parlato di una fine dell’Europa, se non dell’Occidente, come dell’evento che segna drammaticamente l’epoca che stiamo vivendo. Ma se c’è in Europa un paese in cui alcuni dati permettono di certificare con sobria precisione la data della fine, questa è l’Italia. I dati in questione sono quelli della demografia. Tutti sanno che il nostro paese conosce da decenni un declino demografico che lo classifica come il paese europeo con il più basso tasso di natalità. Ma pochi si rendono conto che questo significa che il perdurare di questo declino condurrebbe in sole tre generazioni il popolo italiano verso l’estinzione.
È per lo meno singolare che ci si continui a preoccupare di problemi economici, politici e culturali senza tenere conto di questo dato, che li vanifica tutti. Evidentemente come non è facile immaginare la propria morte, così non si ha voglia di immaginare una situazione in cui non ci saranno più italiani. Non mi riferisco ai cittadini dello Stato italiano, che un po’ più di un secolo fa non esisteva e la cui sparizione in fondo non mi preoccupa più di tanto. Mi rattrista piuttosto la possibilità perfettamente reale che non ci sia più nessuno per parlare italiano, che la lingua italiana divenga una lingua morta. Che, cioè, nessuno possa più leggere la poesia di Dante come una lingua viva, come Primo Levi la leggeva ad Auschwitz al suo compagno Pikolo. Questo mi rattrista infinitamente di più che la scomparsa della Repubblica italiana, che del resto ha fatto tutto quello che poteva per condurre a quella fine. Resteranno, forse, le meravigliose città, resteranno, forse, le opere d’arte: non ci sarà più il «bel paese là dove ‘l sì suona».
11 dicembre 2023
Giorgio Agamben
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ Mia cara Francesca, le tue lettere arrivano, per lo più, alla sera. Verso le nove. Una mano entra nel buco, dicono "posta", poi le aprono e me le danno. Così le tue parole sono le ultime che ricevo: e me le porto in sogno. [...] Ho lavato i piatti (una ciotola di plastica, un piatto di plastica, delle posate idem) e le pulizie le farò nel pomeriggio, nell'interminabile viaggio che va dalle 15 al mattino dopo. Oggi è giorno di doccia (qui ci si lava un giorno sì e uno no) e aspetto il mio turno. Poi mi vestirò, e andrò all'aria. Girerò in tondo fino alle 11. In questa giostra assurda s'incontra ogni genere di uomini: falsari, spacciatori, zingari, bancarottieri; è un mondo tutto suo, credimi. E pieno di assurde favole, di storie incredibili; è impressionante il numero di giovani, di ragazzi, quasi. Da fuori, non si ha la sensazione di quello che accade qui, e di come enormi siano oggi i problemi della giustizia. Mi chiedi se desidero un libro. Sì. Di Dostoevskij "Memorie da una casa morta": attenzione, non "Memorie dal sottosuolo", che è un altro suo libro. Dico quello (alcuni lo traducono "M dalla casa dei morti") che parla della sua prigionia a Semipalatinsk, in Siberia. Lo lessi anni fa, e siccome è pieno di pensieri sulla pena, la prigione, e altro, vorrei rileggerlo. Davvero. Va bene? E io che posso restituirti? Senti, sbaglio o con Renata sei in freddo? Non so, mi è parso di capire che, in quel suo tirarsi indietro ti desse della pena. Guarda: succede, e alle volte è meglio che un amico dica francamente il suo pensiero piuttosto che vederlo accettare per forza. E il resto del lavoro? E la vita? E Milano? Io sono disgustato all'idea che esistano "giornalisti" del tipo attualmente in circolazione: criminali della penna, analfabeti della vita, irresponsabili, folli. Adesso è di moda chiamare questo "il carcere dei vip": perché non vengono, per sette giorni, a questo Portofino delle manette? Credimi: il nostro non è un Paese. Ho gioito al ritrovamento delle reliquie del tuo S. Francesco: non avevo dubbi, credi, che il finale fosse quello. E troveranno il resto. Vuoi scommettere? Mi chiedi dei sogni? Beh, sono molto teneri, dolcissimi. Mi pare di essere accanto a te, e di perdermi nei tuoi occhi. È delizioso. Anche se è la sbiadita, pallida immagine del vero. Ma ti sogno spesso. Ti ho detto: ora sono sereno, niente può più toccarmi. Mi metterò a studiare storia, che e la mia passione. Storia italiana. Poi, mi interessa enormemente la "comune coscienza del peccato", che è cosa ancora più debole, da noi, del "comune senso del pudore". Parlo con delinquenti veri, Cicciotta: e mi interessa la loro psicologia, la loro relatività, il loro codice, che è, in molti casi, anche se patologico, regolato da leggi ferree. Sì, ho vissuto molte vite: so e conosco cose che nessun viaggiatore vede e vedrà mai, avrò da riempire sere e sere d'inverno. Non andrò mai più allo zoo: l'idea di una gabbia mi darà, per sempre, un fremito di disgusto. Tu dici che sono forte: io non lo so, Cicciotta. Sento che mi sentirei indegno di vivere, se fossi diverso. Non si può concedere loro niente: sono dei bari, capisci? Questo Paese ha sempre piegato la schiena, baciando la mano di chi lo pugnalava. E non ci sarebbero tiranni, se non ci fossero schiavi. Il vero patrono d'Italia (e non capisco perché non lo facciano) dovrebbe essere Don Abbondio. San Francesco poteva nascere benissimo in qualunque altra parte del mondo. Solo Don Abbondio è irresistibilmente, disgustosamente italiano. A me spiace parlar male del mio Paese: ma deve cambiare. È l'"odi et amo" di Catullo (traduzione di Ceronetti): e se vuoi un ritratto, che condivido, dell'Italia, leggi, sempre di Ceronetti "Viaggio in Italia" (Einaudi). È una barca cariata, un guscio vuoto, pieno di vermi, che galleggia su un mare inquinato. E per le anime, è peggio. Ti abbraccio, Cicciotta. Tanto tanto Enzo [Bergamo, domenica 9 Ottobre '83] “
Enzo Tortora, Lettere a Francesca, Pacini Editore, 2016¹; pp. 82-84.
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multiverseofseries · 2 months ago
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Immaculate - La prescelta: Sydney Sweeney mostro di bravura
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Immaculate - La prescelta, film con Sydney Sweeney nel ruolo di una suora, Cecilia, tra fede e body horror. Una cosa è sicura: l'attrice è sempre più un mostro di bravura.
Incredibile come Sydney Sweeney fosse riuscita a evitare nella sua ormai lunga carriera (nonostante la giovane età recita al cinema da 15 anni) un ruolo da scream queen. Proprio lei, che ha la presenza scenica perfetta per una parte del genere. Finalmente quel momento è arrivato. Ma, come ci ha abituato, non è scontato: invece che dare corpo a una studentessa in vacanza in una località isolata, pronta a farsi inseguire in bikini da qualcuno con una motosega, l'attrice si fa suora. In Immaculate - La prescelta, è Cecilia, novizia americana che vola in Italia per prendere i voti e seguire la propria vocazione.
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Sydney Sweeney in Immaculate - La prescelta
Il convento in cui viene spedita, un posto in mezzo al nulla, che sorge sopra a delle catacombe, non è però esattamente quello che si potrebbe definire un luogo accogliente: come dicono le suore guidate dalla Madre Superiora (Dora Romano, meraviglioso volto del cinema italiano, pieno di una durezza d'altri tempi, che vorremmo vedere sempre più sul grande schermo) la fede è sofferenza. Essere la sposa di Dio significa quindi offrire il proprio corpo. A qualunque prezzo: anche a costo di provare dolore.
Il film di Michael Mohan, che con Sweeney ha già lavorato in The Voyeurs, gioca bene con body horror e thriller e sopratutto con la fotografia (firmata da Elisha Christian): in alcune scene è la stessa protagonista a illuminarsi con candele e torce, creando contrasti di luce in grado di costruire un'atmosfera sempre più piena di tensione e angoscia. Ma è proprio l'attrice a lanciare allo spettatore una sfida metatestuale davvero interessante: famosa per le sue curve e per l'essere sexy, al punto che c'è chi ha cercato di strumentalizzare il suo corpo definendolo la "risposta all'ideologia woke" (qualsiasi cosa questo voglia dire), Sweeney se ne riappropria sapientemente, non mostrandolo praticamente mai. Se volessimo definire Immaculate - La prescelta con una sola frase potremmo infatti definirlo così: il miracolo è mio e me lo gestisco io.
La trama di Immaculate: a cosa credi?
Non solo suore inquietanti. La trama di Immaculate vede infatti la presenza, sempre più asfissiante, di padre Sal Tedeschi (Álvaro Morte, il Professore della serie La casa di carta): ex biologo, è lui a scavare nel passato di Cecilia, scoprendo che la ragazza è quasi morta da piccola, cadendo in un lago ghiacciato. Da allora ha sentito fortissima la sua vocazione: Dio deve averla salvata per un motivo. Un motivo importante. Possibile che la ragione sia tra quelle antiche mura? Non ne è così certa Gwen (Benedetta Porcaroli): anche lei novizia, non è così ingenua e pura come la ragazza americana. Fuma e sa quando qualcuno le sta dicendo una bugia. Non riesce a convincersi che, proprio lì, sia avvenuto un miracolo. Padre Sal però ne è sicuro, così come il Cardinale Franco Merola (Giorgio Colangeli, in un momento d'oro della sua carriera). Che sia tutto previsto da un disegno divino?
Sydney Sweeney è sempre più brava
Non si perde in momenti morti e chiacchiere inutili Michael Mohan: Immaculate - La prescelta è diviso in tre atti, per una durata di 90 minuti, tutti necessari a raccontare la storia di Cecilia e del suo miracolo. Il ritmo è dunque veloce, la tensione alta, il cast ottimo. Su tutti proprio la protagonista: Sydney Sweeney è in grado di passare dal candore più assoluto e innocente a una maschera di rabbia inarrestabile. Non temete infatti: se vi interessa il sangue ne avrete in abbondanza.
L'attrice si trasforma davanti ai nostri occhi in un angelo sterminatore, degno del miglior revenge movie. A impreziosire il tutto una confezione curata e un gusto evidente per il trucco prostetico. Si parla di fede e spirito santo in questo film, ma tutto è molto materico: la carne, ciocche di capelli tagliati, le piume strappate dei polli. E poi fiamme che lasciano segni, denti che cadono: in questo caso il corpo vince sullo spirito. Per arrivare a un climax intelligente e indimenticabile: il finale di Immaculate - La prescelta avrebbe infatti potuto prendere una strada più facile, consolatoria. Invece, anche qui, Sydney Sweeney accetta di rendersi protagonista di una scena ambigua e volutamente disturbante. È così che cresce un mostro di bravura: con scelte coraggiose e non scontate come questa.
Conclusioni
In conclusione Immaculate - La prescelta, il film di Michael Mohan unisce bene elementi del body horror al thriller, senza perdersi in scene e discorsi inutili, rimanendo compatto e dal ritmo serrato in tutti i suoi 90 minuti di durata. C'è grande gusto per il trucco prostetico e l'utilizzo della luce naturale, ma è Sydney Sweeney a brillare più di tutto: sempre più brava, passa con disinvoltura dall'essere un'ingenua a diventare un angelo sterminatore. Il finale di Immaculate - La prescelta resterà con voi a lungo.
👍🏻
Sydney Sweeney: sempre più brava.
Il ritmo serrato, senza scene e dialoghi inutili.
L'ottimo cast di contorno.
L'utilizzo della luce naturale.
Le props e il trucco prostetico.
Il finale che non si dimentica.
👎🏻
Chi è attento potrebbe anticipare presto molti dei colpi di scena.
Non vi aspettate il film definitivo su suore e horror.
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verita-lapalissiana · 9 months ago
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Vabbè è stato un Sanremo bellissimo il quaquagate, i fischi alla serata cover, l'ansia alla top5, e ovviamente i riti apotropaici bello come ogni anno mo vediamo che combina pino insegno o qualche altro robot di telemeloni l'anno prossimo io adesso sono morta e mi preparo a dormire buonanotte tumblr italia è stato bello commentare insieme zi vidimmu a l'erovisgion
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