#Irene Manca
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Lilith Festival 2024: Colbhi, RosAcustica e Irene Manca a Genova
Dopo l’intensa tre giorni del Lilith Festival della Musica d’Autrice e il concerto-evento di Mauro Pagani a Villa Bombrini di Genova Cornigliano, la ricca programmazione estiva a cura di Lilith torna nel nuovo Teatro del Chiostro di S.Andrea, con due serate di buona musica d’autore e autrice giovedì 18 luglio e venerdi 19 luglio, entrambe a ingresso libero. Inizio concerti ore 20.30, possibilità…
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Poirot e i quattro
Agatha Christie
Voto 6/10
Da leggere: se sei un appassionato di Agatha Christie e dell'ometto dalla testa a uovo piena di cellule grigie e ti interessa vederlo in un contesto diverso, più avventuroso e d'azione.
Da non leggere: se non conosci Hercule Poirot e vorresti partire da un romanzo che ti introduca nell'universo narrativo della regina del giallo. Meglio partire da altro.
Iniziato e finito in una sera uggiosa, dal catalogo Amazon Kindle Unlimited.
La Christie ha pubblicato Poirot e i 4 nel 1927 dopo la morte della madre e il travagliato divorzio, e proprio poche settimane dopo la sua misteriosa scomparsa di oltre dieci giorni: una succosa notizia per i media e un'ottima pubblicità per spingere le vendire del romanzo, forse non uno dei più riusciti (la regina del giallo lo definì addirittura rotten book)
Si tratta di un'unificazione di racconti precedenti, accorpati in modo di dare alla narrazione un flusso armonico e coerente.
L'ambientazione si discosta molto da quella abituale della borghesia inglese, tra case in campagna e maggiordomi, e ci si ritrova invece catapultati in un complotto internazionale di spie dedite alla distruzione del mondo capeggiata dai famigerati 4: Poirot attraverso gli indizi ottenuti risolvendo vari casi ne sventerà il terribile piano.
É interessante come in Poirot e i quattro siano rappresentate le paure e le suggestioni che caratterizzano il periodo tra le due guerre: i complotti e le associazioni segrete che minacciano le democrazie, i misteriosi esperimenti scientifici che potrebbero portare a catastrofi militari planetarie.
In questo romanzo troviamo un Poirot molto più simile a Sherlock Holmes: avventuroso, dedito ai travestimenti, esperto di veleni, affiancato da un Harrings/Watson particolarmente impacciato e affascinato dalla contessa Vera Rosakoff, l'unica donna capace di catturare la sua attenzione e che ricorda molto Irene Adler, la memorable nemesi di Sherlock.
Insomma con Poirot e i quattro abbiamo tra le mani un libro puramente d'evasione e intrattenimento, senza i picchi di genialità narrativa di cui Agatha Christie é stata capace, quello che non manca é l'inconfondibile stile pungente e ironico.
Buona lettura!
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Saremo noi: Giorno 22
Oggi sono riuscitɘ a scrivere la mattina ed è andata molto meglio. Non riuscivo a fermarmi neanche dopo che ha suonato la solita sveglia che mi dice di andare a prendere mio figlio all'asilo (infatti ho fatto tardi). Alla fine mi sono dovutɘ interrompere proprio sul più bello. AAAHHH! Se non altro, non vedo l'ora di riprendere domani, anche se sarà sabato e il weekend è sempre più difficile per me.
Quante parole ho scritto: 994 // 24211 (totale)
Quando ho scritto: dalle 10:30 alle 12:30.
Che musica ho ascoltato: La playlist del romanzo, e in particolare Eet di Regina Spektor che ho aggiunto alla playlist solo ieri, perché Cielo e Irene ne hanno parlato.
Osservazioni: Ho deciso all'improvviso di cambiare capitolo e punto di vista subito prima che la storia entrasse nella scena che aspettavo di scrivere da giorni e credo funzioni molto meglio dal punto di vista di Irene, perché è l'occasione giusta per farle vivere la stessa realizzazione che Cielo ha avuto nei capitoli precedenti.
Estratto di oggi:
Ci mettiamo a osservare il cielo che si fa più buio prima dell’alba. Non voglio andare via, e non è solo per la prospettiva della lunga camminata da sola al freddo fino all’hotel. Cielo mi guarda e sembra leggere i miei pensieri sulla mia faccia. «Resta.» Il mio cuore manca un battito. «È quasi l’alba e il tuo albergo è dall’altra parte della città. C’è una stanza per gli ospiti accanto alla mia.» Mi unimidisco le labbra fredde con la lingua. Voglio restare. Cazzo, vorrei restare per sempre.
Ecco, mi sono fermatɘ qui: ora capite il mio dramma? A domani!
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Bologna, il bilancio di undici mesi di lavoro per la messa in sicurezza dei fiumi e abitati colpiti da frane: 402 cantieri per un investimento di circa 343 milioni
Bologna, il bilancio di undici mesi di lavoro per la messa in sicurezza dei fiumi e abitati colpiti da frane: 402 cantieri per un investimento di circa 343 milioni. Dai primi interventi urgentissimi sugli argini dei fiumi ai lavori di consolidamento dei versanti in dissesto a ridosso degli abitati, fino al miglioramento delle condizioni di deflusso dei corsi d'acqua. Si continua a lavorare senza sosta nei territori colpiti dall'alluvione dello scorso maggio: nel complesso, sono 402 i cantieri in capo all'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile che interessano le province colpite di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Di questi, 130 sono già stati completati, 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 343 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze, programmazione regionale anticipata e programmazione da altre fonti. A poche settimane dal primo anniversario dai drammatici fatti del maggio 2023, in Regione è stato fatto il punto su undici mesi di lavoro non stop per la messa in sicurezza del territorio. "Manca poco, ormai, al primo anniversario dell'alluvione- sottolinea il presidente Stefano Bonaccini-. Se il primo pensiero va alle vittime, l'unico aspetto irreparabile di questa tragedia, i numeri che presentiamo dimostrano che il lavoro delle strutture regionali non si è mai fermato. La ricostruzione e la messa in sicurezza vanno avanti giorno per giorno da undici mesi grazie allo straordinario lavoro senza sosta di donne e uomini, professionisti al servizio delle nostre comunità, in stretta e positiva collaborazione con la Struttura commissariale e tutte le istituzioni coinvolte. Non mi stancherò mai di ripetere quanto abbiamo ribadito fin da subito: la Regione non farà un passo indietro fino a quando la ricostruzione non sarà completata al 100%. Una ricostruzione che sarà necessariamente diversa e che porteremo avanti insieme ai territori, con un preciso impegno: nelle zone alluvionate non si costruirà più, è la lezione che dobbiamo imparare da questo dramma. Al tempo stesso continuiamo a chiedere al Governo di sbloccare i rimborsi per i beni mobili: è assurdo che dopo quasi un anno il loro risarcimento non sia previsto dalle norme". "Mentre i cantieri proseguono spediti, stiamo lavorando con l'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, insieme a tutti i componenti dei gruppi di lavoro dei Piani speciali, per mettere a punto una nuova visione strategica con interventi, strutturali e non, basati sull'analisi puntuale degli eventi dello scorso maggio e delle trasformazioni che ne sono conseguite- afferma la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo-. Questo richiederà, naturalmente, che i Piani vengano finanziati e i territori accompagnati nella definizione delle nuove strategie per il futuro di queste aree". Aste fluviali, i quattro video Sul sito della Regione dedicato all'alluvione (https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione), e su Lepida TV, quattro nuovi video raccontano i lavori sulle aste fluviali di altrettanti corsi d'acqua romagnoli – Santerno, Senio, Lamone e Montone – con la voce dei tecnici dell'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile presenti direttamente nei cantieri. Sul Santerno si è intervenuti su diversi tratti e in diversi momenti, a partire dalle maggiori criticità, con il ripristino dei rilevati arginali, nella zona tra Sant'Agata e a valle di Ca' di Lugo, per poi spostarsi nei tratti più a monte. Nel complesso, lungo l'asta fluviale sono conclusi o in corso 18 interventi per 29,7 milioni di euro; a questi se ne aggiungono altri cinque in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 34,2 milioni di euro. Dopo gli eventi di maggio sul Senio sono stati fatti diversi interventi di somma urgenza, soprattutto nella parte pedecollinare (a monte di Castel Bolognese), e riprese le lesioni sui corpi arginali nelle aree a valle (zona di Cotignola). Nel complesso, lungo l'asta sono conclusi o in corso 11 interventi per quasi 7 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri sei in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 14,9 milioni di euro. Da monte, e dunque da Brisighella, fino alla foce: il Lamone ha subito grossi danni lungo tutto il corso, in particolare a Faenza e Bagnacavallo. I cantieri hanno permesso la ricostruzione di argini e golene. Nel complesso, lungo l'asta sono conclusi o in corso 18 interventi per oltre 23,5 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri nove in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 27,2 milioni di euro. Sul Montone gli interventi si sono susseguiti su tutto l'alveo, da monte a valle, e cioè dal crinale appenninico ai tratti arginati di pianura; va segnalato un intervento di somma urgenza a San Benedetto in Alpe, dove un'ampia frana ha occluso l'alveo del corso d'acqua. Nel complesso, sul Montone sono conclusi o in corso 13 interventi per oltre 8 milioni di euro. A questi se ne aggiungono altri nove in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a più di 18 milioni di euro. La mappa online I cantieri, con il relativo stato di avanzamento, online. Al seguente link è disponibile il WebGis elaborato dalla Regione Emilia-Romagna con l'obiettivo di informare sugli interventi realizzati, in corso o in attivazione (finanziati con ordinanze del Commissario straordinario) per ripristinare le opere di difesa idraulica, del suolo e di bonifica. Interventi attuati dall'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, dall'Agenzia interregionale per il Fiume Po e dai Consorzi di Bonifica.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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. ♡ ᴛʜɪꜱ ɪꜱ ʙʀᴀɴᴅᴏɴ'ꜱ ᴘᴇɴꜱɪᴇᴠᴇ ㅤ08.12.2025 ⌵ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ℬ [ . . . ] Il film non è ancora finito e forse manca ancora un po' prima che volga al termine. La verità è che non lo sa, perché non lo ha granché seguito, distratto un po' dal ricordo di ciò che è avvenuto prima che lo iniziassero e un po' dall'immagine di una Gaia dormiente, visibilmente affaticata dopo la giornata affrontata – dolce e amaro che si mischiano tra di loro, insomma, seppur con una nota molto più forte della seconda sensazione. « Pssst » richiama così l'attenzione di Irene, poco distante da lui. La mano non smette di accarezzare i capelli della bella (bellissima) addormentata, quasi a sperare che serva a non farla svegliare proprio adesso. « Tu ci hai pensato? » il tono è bassissimo, appena sussurrato. rene 𝓘 Cerca di godersi quelle giornate di festa, anche se ogni tanto si oscura come se niente fosse, chi sa la sua situazione amorosa potrebbe pensare che la causa sia solo un cuore spezzato, ma non è di certo solo quello. Ha pensato più volte di doverlo ringraziare per le "maledizioni" che le sue amicizie gli stanno mandando, eppure, lei sa che tanto le spalle larghe del serpeverde porterebbero anche quel peso se lei ne avesse bisogno. Non sa neanche che film stiano vedendo « Sì, parecchio » ad altri avrebbe risposto "abbastanza", ma quello è Brandon che senso avrebbe camuffare le cose « Tu? Ci hai pensato? » bisbiglia ancora per non svegliare la migliore amica. ℬ « Ho parlato anche con mia sorella » confessa, lo sguardo che s'abbassa per qualche istante. Non avrebbe saputo decidersi senza fare affidamento su Dylan, spalla necessaria in ogni ambito della vita, soprattutto quelli così spigolosi. « Non le ho fatto nomi, anche se sono sicuro abbia capito: è una vecchia Volpe della Tasmania » esiste? Non importa, anzi: meglio che sia una specie originale, proprio come lo è la bestiolina del suo cuore. « Anche lei dice che parlerebbe con... » controlla che la ragazza sia ancora incosciente, prima di continuare. « Con i genitori, ecco. Quando vogliamo farlo? » 𝓘 Ha sempre pensato che Dylan abbia la capacità di comprendere chiunque in pochissimi secondi, quindi figuriamoci se non è in grado di capire a chi si stia riferendo Brandon. « Uh — dobbiamo avere un appuntamento sia qua che in gita: io, lei e Taylor! Con pizza annessa, mi ha chiesto di fare i vari menù » non c'entra assolutamente niente, ma quando si tratta di Dylan, Irene è sempre contenta. Poi fortunatamente riesce a tornar su quel discorso « Dici che non la stiamo tradendo? » ℬ Il pensiero di Irene e della sua gemella che si divertono insieme ha il potere di farlo sorridere, genuinamente sollevato dal realizzare che due delle persone a cui più tiene al mondo stiano così bene insieme. Poi, però, la burrasca torna di nuovo ad abbattersi su di loro, sebbene non letteralmente, ché sta tentando di controllarsi onde evitare di svegliare o far ammalare Gaia. Deglutisce. « Lo stiamo facendo » ammette, per la prima volta ad alta voce. « Ma è per il suo bene, noi – sarebbe tradimento anche restare a guardare senza fare niente. Non potremmo dire di amarla, se decidessimo di tacere. » 𝓘 La stanno davvero tradendo, ma Brandon ha ragione, è necessario che loro lo facciano prima che sia troppo tardi. « Quando lo facciamo? » trema un po' per via dell'agitazione. « E se non ci dovesse mai perdonare? No, basta, non ha senso ciò che dico. Dobbiamo farlo! Quando? » ℬ « Eh, e se non ci dovesse mai perdonare... » sospira, ché ci ha pensato così tanto, a questo orrendo risvolto, da non volerci pensare più. Desiderio utopistico, considerato che potrebbe addirittura trovarsi a viverla, questa indesiderata realtà. « Se non ci dovesse mai perdonare, almeno avremmo la contentezza di saperla viva. Possiamo sempre proteggerla da lontano » tira su col naso, non può permettersi di piangere, la bagnerebbe. « Penso che abbiamo già perso troppo tempo, Ire, ci conviene agire domani... E magari chiedere se le lasciano vivere almeno il viaggio a Vienna serenamente? Ne ha bisogno, di cose belle e di essere un po' spensierata. » 𝓘 Quando lo sente trattenere un pianto allunga la mano per accarezzargli la guancia. « Brandon — » la voce si spezza cerca solo il suo sguardo, spera che in quel modo lui possa capire la paura che ha, il terrore è visibile negli occhi anche se sarebbe difficile riuscire ad esprimere le sue emozioni o i suoi pensieri. « Domani, faccio una cosa e poi facciamolo. È quello che dobbiamo fare, li convinceremo e andrà tutto per il meglio, perché se dovesse andare male e fossimo stati zitti — » si interrompe di nuovo. « Dai, domani e la gita le servirà sicuramente. » ℬ « Mi sa che dobbiamo sfoderare di nuovo la canzone del giuramento » borbotta, la testa appena inclinata quasi a volersi appoggiare ancora di più alla mano della migliore amica. « 𝘈𝘥𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘢 che lo faremo domani – vieni a cercarmi tu quando sei pronta? » 𝓘 « Come hai fatto a capire che avevo bisogno della nostra canzone? » perché per quanto quella canzone non parli di loro, per lei è loro ugualmente. « Adesso giura! Lo faremo domani! Devo trovare il coraggio per dare un regalo a Sigrid e poi ci sono! Ti spiego anche quello poi — domani. »
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Per tornare, bisogna andarsene
"Descrivi l'isola con una parola." "Calore." "Perché?" "Si tratta sia di un calore fisico che emotivo, è un luogo di comfort. Mi dà la sensazione di essere protetta."
"Cosa fai quando ti manca la Sardegna?" "Ascolto sempre le launeddas! Luigi Lai su Spotify. Oppure i Tazenda, "Spunta La Luna Dal Monte", "No potho reposare"..."
"Se ci fosse stata la possibilità di lavorare e studiare qui, pensi che saresti partita ugualmente?" "Sì. Perché non sono andata via per andare via dalla Sardegna o perché non ci stessi bene, ma sono andata via perché volevo vedere altre cose e voglio continuare a vedere altre cose, ad imparare cose nuove. E qua mi sembrava di aver raggiunto già un certo livello di saturazione."
"Pensi che quindi, se la Sardegna fosse stata perfetta, in termini di opportunità-?" "Sì, io da quando ero piccola volevo viaggiare, volevo vedere altre cose. Per me era un'esigenza quasi fisica, sia quella di andarmene che quella di tornare. E vivo sempre la mia vita in questa tensione, del dover andare, ma anche della mancanza e del voler sempre tornare."
"Quindi per te cosa significa tornare?" "Per me, tornare in Sardegna è un po' fare un resoconto di quello che ho imparato fuori. All'estero ho sempre fatto esperienze abbastanza forti, ho visto tanti posti diversi, mi sono confrontata con culture molto diverse. Sono sempre stata o in altri paesi europei o fuori dall'Europa, quindi per me tornare a casa è sempre un momento di raccoglimento in cui rifletto su quello che ho imparato su me stessa e sugli altri, e rimetto un po' in ordine le cose nella mia testa."
Grazie a Irene.
- Martina Pilloni
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Alberto Salaorni & AL-B.Band, un autunno in movimento: il 12/11 all'Amen - Verona
Novembre 2021 è iniziato a ritmo di live music per Alberto Salaorni e la sua Al-B.Band. E avvicinandosi alla metà del mese, i concerti continuano.
Dopo due concerti tra Bussolengo e Merano, il 12 novembre Salaorni ed i suoi musicisti sono all'Amen di Verona a far scatenare il pubblico di un locale in cui sono di casa. Dall'alto delle Torricelle Verona è ancora più bella. E Amen è un Panoramic Bar&Food, per cui la bella vista non manca di certo... e grazie alla Al-B.Band il sound di sicuro fa la sua parte!
Giovedì 4 novembre 2021, per la Festa D'Autunno, Alberto Salaorni & Al-B.Band si esibiscono al Palatenda di Bussolengo (VR) per Bollito e Pearà, in Piazza Vittorio Veneto (info: www.bollitopeara.it). E' l'evento perfetto per chi vuol mettere insieme prelibatezze culinarie e grande musica.
Sabato 6 novembre, la band di Salaorni è invece protagonista musicale di una bella serata al SignorVino di Merano (BZ), dalle 20 (Via portici 104) in occasione del Merano Vine Festival. In questo caso la musica fa contrappunto a ottime bottiglie, in un evento ormai consolidato.
La AL-B.Band è una formazione musicale capace di far scatenare ogni tipo di pubblico. Da 15 anni i loro concerti fanno divertire l'Italia e non solo. Riassumendo, sono in tournée da una vita. Il loro slogan è: "live music is back in fashion", ovvero la (bella) musica dal vivo è tornata di moda. Un concerto di questa formazione veronese, una volta vissuto, lo si dimentica difficilmente. Guidati da Alberto Salaorni, non hanno mai una scaletta definita. Passano da un brano all'altro a seconda dell'atmosfera e del feedback del pubblico. E le loro scelte sono sempre originali. Ad esempio, la Al-B.Band raramente ripropone le canzoni di Vasco Rossi e Ligabue, preferendo quelle di Battisti, Mina o grandi successi anni '70, col risultato che il sound di questa formazione risulta molto originale, una caratteristica molto rara nel panorama musicale di questi anni. Sul palco con Alberto Salaorni (chitarra e voce), in ordine sparso, ci sono: Irene De Pacalis (voce), Davide Rossi (basso), Andrea Mai (tastiere), Luca Modena (batteria e percussioni). Periodicamente la Al-B.Band registra e pubblica brani originali, molti dei quali sono inseriti nell'album "Megaphone" disponibile su tutte le piattaforme digitali (ad esempio Spotify) e su cd.
Un recente Instagram Post sul profilo della Al-B.Band
https://www.instagram.com/p/CUgV909gI4x/
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[TRAD ITA] 201116 TWEET DI BTS OFFICIAL:
“Manca solo una settimana agli @AMAs 2020! Abbiamo in programma un’esibizione entusiasmante, per cui sintonizzatevi lunedì prossimo, 23 novembre alle 2 del mattino*📅 su ABC #AMAs #BTS #BangtanSonyeondan #BTS_BE”
(N/B: *Ora italiana)
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Irene)
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Spazio G43: iNGaBBiaTi CoN L'aRTe Mostra collettiva di Arte Contemporanea A cura di Enzo Correnti Inaugurazione 18 Aprile 2020 Spazio G43 - Via Garella,43 Prato Omaggio a Luca De Silva Dalla Collezione CORRENTI – RIPARI Grafica di _guroga ELENCO DEI PARTECIPANTI _guroga, Alessandro Giannetti, Alessandro Pucci, Alessandra Gereschi, Alfonso Caccavale, Antonella Sassanelli, Antonio Conte, Antonio De Rose, Antonio La Gamba, Associazione Culturale Art-Art Impruneta (Firenze), Articolo 31 (Titti Gaeta), Barbara Fluvi, Beatrice Capozza, Brigata Topolino, Barbara Neri, Bruno Cassaglia, Carla Colombo, Claudia Conte, BAU Contenitore di Cultura Contemporanea n° 09 (2012) e n°14 (2017), Claudia Garrocini, Claudio Romeo, Clemente Padin, Collettivo Dada Boom Viareggio (Laura Serafin, Mario Giannelli, Virginia Orrico, Giacome Verde, Alessandro Giannetti e Sara Bellandi), Dala (Dalila Lili Leonetti), Daniela Gentili, Daniela Leonetti, Daniela Mastromauro, Daniela Pisolato, Davide Cruciata, Domenico Severino, Enzo Correnti, Erica Romano, Eva Malacarne, Francesca Confessore, Francesco Alarico, Francesco Cornello, Fulgor C. Silvi, Glauco Di Sacco, Gennaro Ippolito, Horouna Sonare, I Santini Del Prete (Franco Santini e Del Prete Raimondo), Ignazio Fresu, Ilaria Pergolesi, Ina Ripari, Irene Giannetti, Ivette Berti, Ivy Junia Grace Wuethrich & Enzo Correnti, Jakob De Chirico, Laura Coniglione, Laura Balla, Laura Serafin, Lancillotto Bellini, Lars Schumacher, Lia Pecchioli, Luca De Silva, Luca Fani, Luca Serasini, Luce Fabbri, Lucia Longo, Lucia Spagnuolo, Luther Blissett, Leti Vanna, Maria Teresa Cazzaro, Mariano Bellarosa, Marta Brodowska, Mariano Lo Gerfo, Mauro Gazzara, Maurizio Follin, Mattia Crisci, Maya Lopez Muro, Meral Agàr, Mimmo Domenico Di Caterino, Monty Cantsib, Moreno Correnti, Morice Marcuse, Meral Agàr, Murat Onol, NaCosa Napoli (Valentina Guerra & Antonio Conte), Neo Reo, Nicola Bertoglio, Nina Todorovic & Enzo Correnti, Noemi Silvera, Patrizia Cerella, Progetto No Name (Sara KO Fontana & Dario Arrighi), Redazione SKEDA Metropolitana Prato 2014, Renata e Giovanni Strada, Rita Esposito, Risouke Cohen, Roberto Scala, Sabrina Danielli, Selene Correnti, Serse Luigetti, Simona Carletti, Simona Dipasquale, Simona Giglio, Skinaz (Mimicha Finazzi), Tania Passerino, Mail art Collettiva (VeitArt, Ina Ripari, Fabiola Barna, Cecilia Bossi e Mabi Col), Ubaldo Molesti, Vittore Baroni, Walter Correnti, Walter Pennacchi, Luca Granato, Laura Violeta Dima.Nella mia casa vicinissimo al Centro per l’Arte Contemporane L. Pecci a Prato, nella parte centrale dell’appartamento c’è un ingresso, dove ci sono ben 5 porte, è grande 210 cm x 180 cm, l’altezza è 260 cm. Chiuso in casa, per i noti motivi che tutti conosciamo, si può anche sopportare ma come artista sento il bisogno di fare qualcosa. Vi ricordo che da quando è iniziata questa quarantena da solo o con altri amici ho già organizzato tre eventi. Virtual Happening Boom “DADA SIEMPRE” a cura di Enzo Correnti ed Ivette Berti, in collaborazione con Officina Dada Boom e la collaborazione esterna e grafica di _guroga. In occasione dell’equinozio di Primavere ai tempi del Coronavirus Noi artisti REO-DADA abbiamo invitato gli artisti a compiere un’azione artistica, in cui il protagonista non sia il panico, ma al contrario il VIRUS sia l’ARTE. L’evento si è svolto dalle ore 09:00 alle ore 21:00 del 21 marzo 2020. https://www.facebook.com/events/686880731852745/ . Il secondo evento organizzato è stato: ENZO CORRENTI (l'uomo carta) Presenta “Noi DeL PRiMo aPRiLe (VIII edizione)” ZoNa RoSSa CoN-CoRoNa (eSSeRCi SeNZa eSSeRCi) Opere, installazioni, mail art e performance. Grafica della locandina di _guroga - Dalle ore 16:00 alle ore 20:00 - Prato, 01 Aprile 2020 MuSeo aLTeRNaTiVo DeL BiSeNZio (Pista ciclabile Gino Bartali, Riva dx , Mezzana, Prato). Dal 22 marzo 2020 inserendo foto di tutte le precedenti edizioni, le locandine dalla prima edizione risalente al 2008 e le successive edizioni e accompagnati da ironici post che spiegavano come arrivare al Museo Alternativo Bisenzio. Fino all’ANNULLAMENTO dell’evento avvenuto il 1 aprile 2020 https://www.facebook.com/events/209176410494925 e infine dal 6 /12 aprile 2020 Photo Virtual Happening MI MANCA… NON MI MANCA… A cura di Ivette Berti & Enzo Correnti - Grafica e collaborazione di _guroga Dopo giorni e giorni chiusi in casa senza potere uscire ci siamo chiesti: Cosa mi manca? Cosa non mi manca? Pubblicate le vostre foto scrivendo: MI MANCA… NON MI MANCA… https://www.facebook.com/events/585275775417404 …Cosi per continuare in questo mio impegno, per dimostrare che la reclusione non mi ha impedito di dedicare del tempo a quello che l’arte mi ha dato e mi da, ho deciso di fare una mostra di Arte Contemporanea in questo minuscolo spazio. Esponendo 260 opere di grande e piccole dimensioni di ben 111 artisti della Collezione Privata Correnti-Ripari. L’inaugurazione è prevista per giorno 18 aprile alle ore 18:00 con una breve diretta. Nei giorni successivi vi faremo visitare virtualmente l’evento, pubblicando nella pagina foto e brevi video. Enzo Correnti (l’uomo carta) #essercisenzaesserci #iononmiarresto #lartenonvainquarantena #arteresistente #agitazioneculturale #reodada #enzocorrenti #_guroga #veitart #photovirtualhappening #inaripari #spaziog43 #ingabbiaticonlarte
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la fine del sogno, io sono pronto?
Cosa rimarrà dei nostri intraducibili anni zero?
Esce questa canzone dei Cani, così, in mezzo alle vacanze, quando nessuno più se l’aspettava, ignorarla tutto il giorno e poi quando accendi il pc per programmare delle mail prima di andare a dormire eccola che ti ricordi. Eh, è un casino però. Non eravamo cresciuti? E se siamo cresciuti, siamo pronti?
No, premessa, io non sono pronta a fare i conti con tutte le pagine della nostra incredibile giovinezza, l’adolescenza, la preadolescenza e tutte le cose inconsapevoli che abbiamo fatto in giro per l’Italia quando alla fine c’era sempre un sogno, c’era sempre. Insomma no, non credo di essere pronta alla fine di quel sogno, di quel modo di vivere, di abbandonare pre-adolescenza, adolescenza e post-adolescenza, non se ne parla proprio, siamo proprio ancora qui in mezzo al sogno, o forse almeno vorremmo, vorrei.
Ci siamo immaginati un bel po’ di cose che puntualmente si sono verificate secondo altre forme e modalità, cosa che puntualmente non ci è piaciuta abbastanza da godere tutta la pre - ado - post abbastanza come meritava, ma non importa quello era il nostro personaggio, quello che avevamo sapientemente scelto e che le circostanze avevano modellato, quello che oggi ci resta di quel lasso di tempo che è stato tra tra il 2006 e qualche tempo non quantificato fa.
Ci sognavamo tante cose, pogavamo ai concerti e ci credevamo tantissimo, forse ci crediamo ancora tantissimo. Nel frattempo qualcuno medita di sposarsi, qualcun’altro si esalta con uno stipendio sostanzioso e qualcun’altro ancora conta le bollette.
In mezzo un sacco di dischi, canzoni e immagini sul futuro che verrà, la volontà di immaginarsi qualcosa di nuovo e che ci scaldi, una casa precaria che ci piaccia, che poi chissà da dove è venuta quell’estetica confortante.
Sono stati begli anni, non c’è niente da dire a riguardo, qualcosa da dire sul fatto che debba concludersi in qualche modo o in qualche modo si, ecco. Che alla fine i nostri gruppi preferiti saranno solo i gruppi preferiti dei trentenni e poi dei quarantenni e così via e di tutta la nostra adolescenza, considerata in termini ampi, chissà cosa rimarrà: foto che non avremo stampate perchè era finita l’epoca dei rullini, abbiamo visto l’alba di Instagram ed il tramonto di My Space, anche se alle medie qualcosa di MySpace abbiamo visto, rimarranno dischi e magliette che avremmo voluto comprare dopo i mille mila concerti che abbiamo visto - davvero quanti? - e che poi non avevamo mai abbastanza soldi, ma aspetta adesso abbiamo i soldi e non abbiamo i concerti allora vai ti iscrivi su Discogs e sembri tuo padre quando tu eri bambina che comprava i dischi dei suoi vent’anni e via così. Poi su quello tante cose sono andare diversamente.
La nostra adolescenza (pre e post). Alcuni appunti
Inizialmente erano le amichette delle medie che avevano internet e che scaricavano da emule la decina di canzoni che scrivevi sui foglietti, poi tutti i cd masterizzati e le chiavette con tutto quello che capitava, che davvero cosa non c’era. Quella volta che ti avevano passato la canzone giusta che dopo più 15 anni ti ricordi l’esatto momento in cui l’hai ascoltata per la prima volta (fermata del 17 mentre scendevo) e anche la prima volta che l’hai fatta sentire (Irene Beppe Gambetta).
Sono arrivati gli mp3 e dio li benefica, la fnac, i cd a 9 euro, la primavera dei dischi - nota bene, non dei vinili, quelli sono tornati qualche anno dopo, all’epoca noi ragazzini neo classe media, figli di una classe povera e poco radical chic aveva tantissimi CD - quel semiinterrato che ha visto tutta la tua formazione musicale - letteraria e culturale, fondamentale al pari dell’analisi logica e dell’aritmetica, che Dio benedica pure la Fnac di via Venti settembre ovunque si trovi oggi. E pure quella di Milano che all’epoca ci sembrava qualcosa di impossibile da raggiungere, come Milano, del resto. La nostra educazione sentimentale a suon di chiavette - mp3, padri devoti alla causa, Trl, cd masterizzati e le cuffie della Fnac. Amen.
9 Euro e avevamo 12 tracce, è vero a quel prezzo c’erano quelli già un po’ vecchiotti ma noi potevamo aspettare, tranne che con i Simple Plan che volevo tantissimo e feci addirittura spendere 19 euro, inutile parlare del senso di colpa sebbene sia ancora lì, nello stesso posto, bellissimo. Avevamo lo sportelletto del pc, del fisso ancora tante volte in cui potevi masterizzarlo e moltiplicarlo e oggi quanto mi manca lo sportelletto del cd in questi pc nuovi, perchè non ce l’abbiamo più vi prego ditemelo. Ad ogni modo, 9 euro e niente pubblicità e scorrevano quelle tracce li, esattamente come erano state pensate, esattamente con un senso. Temo drammaticamente il momento di quando non avremo più lettori cd sulla faccia della terra. Sarà orrendo.
Poi è arrivato internet in molte delle nostre case, era la terza superiore, i telefonini a colori e che a volte facevano pure delle foto, è arrivato facebook msn e tutto di nuovo cambia.
Poi è arrivato Instagram, Irene è stata una pioniera di Instagram, l’ha scoperto quasi subito per seguire i nostri idoli di allora, che poi tanto idoli non erano, ma avevano qualche anno più di noi e ciò bastava a renderli tali. Io era in quarta superiore, lei in quinta. Ricordo quel 2011 ancora, come uno degli apici della mia vita felice. Anche se forse, non ne ero pienamente consapevole, semplicemente perchè, proprio come adesso, volevo tutto e quella felicità non mi è mai bastata.
Poi è arrivata l’Università e tante altre cose, Youtube, qualche anno di Spotify premium, i soldi illusoriamente miei e che non bastano mai. Milano che era più vicina, quell’idea di mondo così come volevamo realizzare a portata di mano, eppure ancora incertezze e quella vita simbolica che sembrava non realizzarsi.
Di tutto questo vorrei solo qualche foto stampata in più.
La paura della parola fine
Alla fine del sogno
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pinguini tattici nucleari 🐧🧡 - starter pack
bagatelle
“e sopra al gommone traballante, il sorriso di fatima era una nave da crociera e, circondato da sale misto a sangue, il giovane samir scoprì la primavera.”
cancelleria
“quando manca da mangiare, solo l'odio si può ingerire.”
castagne genge
“noi del perdono e della coscienza non sapremmo che cosa farne, perché la nostra filosofia si chiama carne.” (sorvolate sull’intro... o forse no)
la strategia della tenzone
“l'amore ci estinguerà, questa è la mia convinzione, come ha fatto coi dinosauri, per effetto della distrazione.”
sudowoodo
“gentili ascoltatori, come vi sentireste voi a svegliarvi ogni mattina e a guardarvi nello specchio e vedere un corpo, un viso che non riconoscete come vostri? un'entità difettosa ed ingombrante. sarebbe opportuno convenire che la disobbedienza sociale di sudowoodoo è un'esternazione del suo dramma interiore, o forse no.”
le gentil
“hai paura adesso? hai paura adesso? la paura ti definisce, le aspirazioni no.”
sciare
“e anche se cadevo, ero contento da morire o da morirci, non lo so. che differenza fa, però?”
irene
“irene, i cantautori dicono che l'importante non è quante volte cadi, ma se hai il coraggio di rialzarti, ma dopo mille cadute roventi non ci resta che imparare a vivere come i serpenti.”
tetris
“e scusa se ti dico certe cose, ma a qualcuno devo dirle e l'unico qualcuno che conosco sei tu, che hai soffiato dentro il mio cuore a forma di armonica. hai seminato vento e raccolto energia eolica.”
antartide
“gli uomini, sai, sono animali strani, come ti diceva tua nonna, in grado di dimenticarsi gli olocausti, ma quasi mai il viso di una donna.”
lake washington boulevard
“in questa fottuta provincia, ci vuole del coraggio anche per aver paura.”
monopoli
“ma se mi vuoi davvero, allora dimmi chi sei. belli i tuoi occhi verdi, sì, ma non ci vivrei.”
scatole
“ma le canzoni in fondo sono solo scatole, dove la gente si rifugia quando fuori piove.”
freddie
“fuori c'è un cuore che aspetta, un cuore purissimo, un cuore testardo. la poesia più bella del mondo è un segreto tenuto nascosto.”
ridere
“sei stata come tiger. non mi mancava niente e poi dentro mi hai distrutto perché mi sono accorto che mi mancava tutto.” (spoiler: non fa ridere)
bergamo
“tu sei speranza dentro agli occhi di chi resta e capisce che ogni tanto nella vita devi solo aspettare.”
bonus:
ninnananna per genitori disattenti
(questa è, como se dice, particolare? vi prego solo di lavarvi con regolarità le parti intime.)
#ce l'abbiamo fatta#dopo numerosi piantini#giuro di essermi contenuta#anche se non sembra#pinguini tattici nucleari#*s#long post
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Serata 4 di Sanremo. Da guardare solo per Dua Lipa come ospite.
- la classifica generale. Vi dico solo i top e i flop 3
Morgan e Bugo, Junior Cally e Elettra FLOP,
Piero Pelù, Le Vibrazioni e Gabbani TOP.
Vabbè mi rode il culo. Stasera vota la sala stampa, domani il televoto. Ok vince Gabbani che do cojoni.
- nuove proposte si fanno fuori subito con la GIURIA DEMOSCOPICA
- Tecla contro Marco Sentieri: Tecla con una canzone sull'8marzo che per me ha vinto, scusa Marco, anche se la tua canzone sul bullismo ha toccato il mio passato. Infatti ha vinto Tecla
- Leo Gassman contro Fazma. Leo vestito con una tuta che boh, ma un energia che eh. Fazma è full autotune e per me MADONNA. Leo Gassman ha vinto con il 50,01% praticamente ha vinto grazie al Portinaio che odiava l'autotune.
- finalissima nuove proposte con sto Mortal Combat Tecla VS Leo Gassman. PREMIO DELLA CRITICA: EUGENIO IN VIA DI GIOIA FANGIRLO. PREMIO SALA STAMPA: TECLA. I premi li porta Giovanni Toti, governatore Liguria. Vittoria Totale come a Fortnite: 52,5% vince Leo Gassman che ora ci farà il balletto di Fortnite. Dio come sogno il balletto di Fortnite a Sanremo.
- mentre aspettano il vincitore, Fiorello viene vestito da Coniglio del cantante mascherato che è sto nuovo format rai triste. E sotto il coniglio c'è Fiorello vestito da De Filippi. Che palle madonna
- ora si inizia con i Big di nuovo. Sono le 22 e devono cantare il 24. Addio
PAOLO IANNACCI sempre in frack e con un sorriso contagioso.
- Tiziano Ferro non voglio sentirmi più per sei anni dopo Sanremo. Vado avanti con Mario Kart. Ah ha limonato con Fiorello
- monologo della Clerici. Che lo prende per il culo sulla figura di merda pre Sanremo
- Dua Lipa sale sul palco e che je dici? Ricordiamo sempre che io e Dua Lipa stiamo insieme solo che lei non lo sa.
Le canzoni sono sempre quelle e non so più che dirvi, quindi farò entrare l'anziano fashion police, a domani.
RANCORE è economico dai, ha sempre i soliti vestiti e solito cappello
GIORDANA ANGI completo rosa che mi fa venir voglia di mon cherry
GABBANI mi sta in culo da quella volta che alla cena della Luxottica ha urlato contro i camerieri cattivo senza motivo. Ma la canzone è bella e rosico
RAPHAEL GUALAZZI ha una camicia che è più brutta delle mie. Credetemi eh, ne ho una fucsia con su le palme che un paio di colleghi manco mi salutano
PINGUINI TATTICI NUCLEARI vestiti elegantissimi stasera! E se qualcuno li associa ancora agli Stato Sociale SCHIUMO. MADONNA CHE CARICHI ANCHE ELIO A AIZZARE LE FOLLE E GLI OCCHIALI AL DIRETTORE D'ORCHESTRA!
ANASTASIO vestito di rosso che la casa di carta chi. Amo sta canzone, che devo dirvi? COME TI SENTI? DISINNESCATO
- Amadeus fa dell'ironia sulla storia del passo indietro con la morosa di Valentino Rossi. Cosa cazzo ridete che non c'è in cazzo da ridere
ELODIE senza spalline quindi MI HA ASCOLTATO?? ELODIE SEGUIMI SU TUMBLR
- Ancora Tiziano Ferro? Ma basta, pare mia zia che si autoinvita in ogni occasione
RIKI vestito da cameriere con gli occhiali quelli di vetro per sentirsi fighi
- Sanremo fa un monologo sul come si fa la pipì a 60 anni. Utile. Si sì.
- esibizione di Ghali che scende le scale cadendole male, ma era lo stuntman brutto.
Ne mancano 15 ancora e sono le 23. Voglio solo dormire
DIODATO che più la ascolto più mi mungo le ginocchia
IRENE GRANDI con una risata talmente falsa che la trovi al Lidl a 3€
ACHILLE LAURO ho finito le parole sono commosso. con un copricapo impossibile alla Renato Zero e rischiava anche di perdere il microfono e poi tocco di classe con calze a rete ciao che posso dire
PIERO PELÙ che se ascolti il testo è tipo dolcissimo, ma è Piero Pelù e non te lo aspetteresti minimamente
La Nannini e Coez e l'unico pensiero è -11
TOSCA credo di soffrire della sindrome da Achille Lauro: chiunque non sia lui, m'annoia. Mi sto addormentando per colpa di Tosca
LE VIBRAZIONI mi ricordano molto i The Darkness. E con loro c'è sempre Vessicchio.
ALBERTO URSO non riesco a guardarlo ha lo sguardo troppo TROPPO creepy, mi sento violato
LEVANTE con sti colori Wes Anderson sta veramente bene. Ora manca solo che si metta al centro e simmetrica, così Wes la chiama al prossimo film
Poi mi sono addormentato km me culla Pro proprio a Elettra? (Questo scritto alle 2 eh)
Beh notte (e mi son addormentato sul telefono)
ORE 7 DEL MATTINO MI SVEGLIO COL TELEFONO IN FACCIA
Riprendo da dove ho lasciato grazie a Rai Play
BUGO E MORGAN sto qui due iniziano, il testo sono insulti a Bugo e lui se ne va. Semplice. E Morgan ci resta male. PANICO GENERALE! Fiorello propone di eleggere subito il vincitore e fanculo domani e io ci starei
LA PAVONE vestita semozebrata fuori tempo che ho dovuto stoppare lo streaming dal nervoso
- comunicazione di servizio Morgan e Bugo squalificati. Ma va? Tutti NOOOOO e io EEEEEEEEEH
NIGIOTTI che stasera è il sosia di Grignani con la sua canzone che non sopporto perché è uguale alle altre quindi NEXT
ELETTRA castigata e col look di mia madre il giorno della prima elementare nel lontano '68, può twerkare ma non lo fa. Elettra ma che ti succede *inserire meme di star wars dove Obi Wan dice MI SON FIDATO DI TE*
MASINI fa io Masini, ma non quello dei tempi d'oro. Oh se io fossi cantante, alla serata cover porterei la sua VAFFANCULO o la sua cover di Nothing Else Matter dei Metallica, che è la più NONSENSE del mondo (Linko qui perché dovete sapere https://youtu.be/7DsbEQydS3c )
Poi basta son andato a fare colazione beccateve la classifica
Diodato li non lo capisco, ma gusti. Gli altri TANTO CUORI SOPRATTUTTO AI PINGUINI. Tosca merda sempre
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"Quanto manca"
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Quanto manca?Per tutte le volte che ho pensato che le nostre Distanze dovrebbero misurarsi in centimetri [Il problema di unità Precede sempre quello della misura].
Quanto manca?
Ti chiedo, da quando In macchina ho paura ad accendere la radio perché passano quella canzone che parla di te - e ogni viaggio è un'apnea ogni viaggio, un'apnea. A volte Mi ricordi Le parafrasi delle antologie Talmente accurate Che ti viene il dubbio che stiano sopravvalutando. E corriamo giù al mercato a vedere i galli con gli artigli i pesci pugili che si battono, gli assolotti che si rigenerano, la vergogna dei pipistrelli cui l'ala fa da sipario. Saremo come Esopo A trarre morali da tutti gli animali E comunque vada la serata Alla fine c’è Calvino Sul comò della pensione. Ricordi quando salimmo su aerei in direzioni opposte per non vederci più? Per scoprire con secoli di ritardo poi Quello che l'intuito già suggerì a Colombo.
Quanto manca?
Mi chiedo. E ora? Ho delocalizzato i sentimenti nei paesi dove la manodopera costa meno Tutte le volte che sono andato a recuperarli Erano un po’ meno uguali alla versione originale.Almeno hai pensato a me quando hai visto quella centrale dismessa a Vienna? Mi sei votata, volata, vietata come qui le ricerche su Google. Ci sono Paesi in cui si dice di sì scuotendo la testa Ma sorridere lo facciamo tutti sempre uguale.
Quanto manca?
Vorrei avere col tempo il rapporto che hanno i camion quando vogliono superarsi. E invece scrivo il mio testamento sui tovaglioli delristorante Per un’ansia improvvisa O perché ho letto le statistiche degli incidenti aerei in Indonesia.[La collezione di lapis ordinate per durezza decrescente Sai a chi lasciarla] Quanto manca? Chiedo al tassista che è diventato il mio miglior amico Visto che non lo vedrò mai più.
Quanto manca [Il suo sorriso che non hoin nessun portafoglio] [È quello che dimentico che mi dice chi sono.] Da qui saresti lontana anche in chilometri. Figurarsi In centimetri. Grazie Filippo! Filippo Lubrano:
https://www.facebook.com/killphil83
https://www.instagram.com/
lubrano_urbano/
filippolubrano.itmitilanti.it
DPCMproject:
Irene Malfanti
Maria Giglio
Simona De Luca
https://www.facebook.com/dpcmproject/
https://www.instagram.com/d_p_c_m/
#dpcmproject#diamopoterecreativoallamente#mimanchi#quantomanca#quantomimanchi#lockdown#quarantena#pensieri#i miss you
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Bologna, la Giunta regionale fa la sua terza tappa nelle province colpite dall'alluvione dello scorso Maggio
Bologna, la Giunta regionale fa la sua terza tappa nelle province colpite dall'alluvione dello scorso Maggio. Terza tappa del tour della Giunta regionale nelle province colpite dall'alluvione dello scorso maggio. Dopo Ravenna e Forlì-Cesena la settimana scorsa, ieri è stata la volta di Bologna, nella sede della Città metropolitana. E venerdì pomeriggio è in programma un incontro nella sede della Regione tra i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima e il commissario alla ricostruzione, generale Francesco Paolo��Figliuolo. La seduta a Palazzo Malvezzi ha rappresentato un momento di confronto su quanto fatto e resta ancora da fare sul territorio bolognese dove, a causa degli eventi di maggio, si sono registrati 23 punti di criticità sugli argini, 38 punti in cui i corsi d'acqua (tutti hanno superato soglia 3 d'attenzione) sono esondati o tracimati, e 10.835 frane, di cui 6.091 superiori ai 500 metri quadrati di estensione. La delegazione della Regione era guidata dal presidente Stefano Bonaccini e dalla vicepresidente Irene Priolo. Presenti il sindaco di Bologna e della Città metropolitana, Matteo Lepore, primi cittadini, amministratori, rappresentanti delle parti sociali, imprese e realtà associative. Per la Giunta regionale hanno partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, e gli assessori Paolo Calvano (Bilancio), Vincenzo Colla (Sviluppo economico e Lavoro), Andrea Corsini (Infrastrutture e Turismo), Mauro Felicori (Cultura), Barbara Lori (Programmazione territoriale) e Igor Taruffi (Welfare e Montagna). Durante la riunione sono state ribadite le richieste condivise con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima e che saranno presentate venerdì alla struttura commissariale. Le principali riguardano la mancanza di personale amministrativo, in particolare nei piccoli comuni, a causa delle procedure che non permettono l'arrivo in tempi rapidi di quelle risorse umane necessarie a svolgere le pratiche della ricostruzione. Inoltre, sempre sulla parte pubblica, manca ancora da parte del Governo il decreto che mette a terra i fondi Pnrr per 1,2 miliardi annunciati a Forlì dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. Sulla parte privata, invece, verrà nuovamente avanzata la richiesta di inserire i beni mobili tra quelli rimborsabili oltre alla semplificazione delle ordinanze commissariali. Infine, è stato anche presentato il percorso in atto per l'elaborazione dei Piani speciali per la ricostruzione e l'annuncio che non si costruirà più nelle zone allagate, anche nei casi in cui sarà necessario rivedere le previsioni urbanistiche già previste. "Con oggi chiudiamo questo giro di ascolto nei territori colpiti dall'alluvione, con la promessa di tornarvi molto presto, come d'altronde abbiamo dimostrato in questi mesi, perché la ricostruzione e la messa in sicurezza sono la nostra priorità- hanno affermato Bonaccini e Priolo-: non dobbiamo far calare l'attenzione sull'alluvione. E per riuscirci è fondamentale il confronto continuo e costruttivo con gli amministratori, le parti sociali e le comunità, come siamo abituati a fare in Emilia-Romagna. In questi tre incontri abbiamo raccolto indicazioni importanti, che trasmetteremo già venerdì al commissario Figliuolo, in un nuovo incontro con il Patto per il Lavoro e per il Clima. La mole di cantieri già completati, in corso o in via di apertura dimostra l'impegno straordinario che la struttura regionale sta mettendo in campo: stiamo facendo la nostra parte, ma abbiamo bisogno che anche il Governo faccia la propria. Continuiamo, dunque, a chiedere le risposte che ancora mancano, a partire dal risarcimento dei beni mobili danneggiati, oggi incredibilmente non compresi, e procedure più semplici per ottenere quanto dovuto da cittadini, famiglie e imprese". "Per lavorare alla ricostruzione dopo l'alluvione dobbiamo rimanere uniti. È molto importante il metodo che con la Regione abbiamo instaurato e stiamo apprezzando la collaborazione con il commissario Figliuolo, molto concreta e fattiva- ha detto il sindaco metropolitano Lepore-. Non possiamo, però, non rimarcare le lentezze della burocrazia della 'macchina' che le istituzioni nazionali hanno messo in campo per dare le risposte al territorio. Le ordinanze che sono state fatte non funzionano e per questo abbiamo condiviso una serie di proposte che presenteremo a Figliuolo e al Governo. Ci sono inoltre difficoltà legate al personale. Quello che ci era stato promesso è solo sulla carta: la Città metropolitana di Bologna ha avuto una dotazione virtuale di 40 persone, ma nella realtà siamo riusciti a trovarne meno della metà". Gli interventi in ambito provinciale Tra somme urgenze, urgenze (fiumi) e programmazione anticipata, il bolognese è interessato da 52 interventi per quasi 93 milioni di euro in capo all'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Erogati Cis (Contributo di immediato sostegno, 5mila euro iniziali) per quasi 5,4 milioni. Il cantiere del ponte della Motta L'opera più grande di tutti i territori alluvionati interessa il bolognese, ed è il cantiere del ponte della Motta, tra Molinella e Budrio, lungo il fiume Idice. Qui l'intervento di somma urgenza (per 32 milioni di euro) ha uno stato di avanzamento al 90%: è stato ormai completato il ripristino delle sagome degli argini, restano da fare i lavori di impermeabilizzazione. La tranche successiva, da 20 milioni di euro, vedrà interventi di rafforzamento anche sui tratti di argini dell'Idice che avevano retto all'onda d'urto dell'acqua, con una riprofilatura dell'alveo. I cantieri in fase di avvio Sono appena partiti, con risorse dell'ordinanza 8, gli interventi di sistemazione dei rii collinari dei bacini dell'Idice e del Sillaro, per un totale di 1 milione 300mila euro; interessano i comuni di Castel San Pietro, Dozza, Imola, Monterenzio, Ozzano e Monghidoro. A giorni verrà consegnato un altro cantiere, da 200mila euro, sul fiume Reno, per il ripristino di una frana golenale nella sponda sinistra a valle del ponte nuovo di Cento (Ferrara). Successivamente partiranno altri 4 cantieri: il ripristino delle opere elettromeccaniche dell'Opera Po - Cavo Napoleonico, a Bondeno (Fe), per 250mila euro; il ripristino urgente, nelle Terre del Reno, dei rivestimenti delle prime vasche di dissipazione del Cavo Napoleonico e delle strutture di Opera Reno, per 400mila euro. Poi due interventi, entrambi da 700mila euro e quindi per un totale di 1 milione 400mila euro, di diradamento del verde, taglio e rimozione di piante a terra o in stato precario, a rischio caduta, troncamento, sradicamento. Questi due interventi riguarderanno i bacini dei torrenti a ovest della provincia (Lavino, Olivetta, Reno, Setta, Samoggia e affluenti) e a est (Sillaro, Sellustra, Idice, Savena, Zena, Quaderna, Gaiana e affluenti). In progettazione Sono in fase di progettazione altri 17 interventi per un totale di 35,3 milioni di euro. Il più importante, da 20 milioni, riguarda il completamento e il ripristino degli argini dell'Idice nei comuni di Budrio e Molinella.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Casa mia è un cubo di vetro a lato della strada. Mi svegliano Martina G. e Irene M., le detesto e detesto avere una casa trasparente, non pensavo mi avrebbero trovato così facilmente. Discutiamo in una sala con i vertici politecnici della comunicazione; c’è Mario P, Francesco G., Valeria B., anche quel coglione di Federico V., ancora non ho capito perché. Devo partire, tra un’ora ho l’aereo, devo ancora fare la valigia, devo andare. Torno a piedi, manca un’ora e devo ancora fare tutto, magari ce la faccio. Luca A., compagno delle elementari con problemi di statura, mi dà un passaggio. In auto c’è tutta la sua famiglia, siamo troppi, siamo in sette, salgo comunque. Ci blocchiamo in una via troppo stretta, fa caldo.
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TW: pensieri sul cibo.
Mi chiedo perché il mio cervello abbia scelto il cibo come mezzo per veicolare tutto il mio dolore.
Vorrei soltanto essere serena .
E poi vorrei essere magra...
Ma, forse, le due cose non possono andare di pari passo.
Più cerco di essere magra e più mi spengo, più cerco di accendermi e più la magrezza si allontana da me e, di conseguenza, mi spengo nuovamente; non vedo una via d’uscita a questo cerchio.
Ora mi trovo a scrivere dalla mia camera in silenzio e a volte al buio nella speranza che una piccola parte di ciò che sto vivendo arrivi a qualcun*.
Mi trovo a scrivere nella speranza che qualcun* legga tutto ciò e si senta meno sol*.
Forse, in parte, scrivo anche per me stessa nella speranza che nessun* veda mai tutto ciò.
Perché in ogni cosa che faccio c’è un'estrema ambivalenza: voglio che le persona mi vedano o voglio nascondermi? Non lo so più e la risposta cambia in continuazione.
So solo che sono parecchio stanca. Sono giorno che continuo a ripetermi che in me non c’è niente che non vada, ma non faccio altro che attribuirmi le colpe per come parlo, per come reagisco, per come sono.
Sono giorni che mi sento tremendamente sola e vorrei solo che qualcuno mi vedesse davvero.
No, non voglio che qualcun* veda la mia sofferenza... un po’ anche quella perché c’è, ma voglio che qualcun* veda chi è Irene, chi sono io oltre tutto.
Voglio essere vista per quello che mi piace, per cosa mi fa sorridere, per cosa rido, quali sono le mie passioni, le mie particolarità.
Forse, però, devo smetterla di voler essere vista e iniziare a vedermi con i miei occhi!
Non so bene quando il problema sia arrivato, quando abbia deciso di prendermi per mano e farmi credere che potessi essere migliore solo perdendo peso e controllandomi.
Non so perché adesso, dopo anni, la mia mente non sta tranquilla a mangiare senza sapere le calorie e i grammi di ogni cibo.
Non so perché esista tutto ciò.
Razionalmente, nei momenti di lucidità, mi sembra così inutile, futile, senza senso.
Razionalmente so bene che l’alimentazione non è ossessione, non è fatta di grammature perfette, calorie contate ossessivamente, calorie bruciate e calorie non bruciate, ma non so perché ora non riesco a vivere senza tutto questo.
È come se con me ci fosse una persona che mi promette le stelle, ma che spesso mi fa vedere l’inferno.
Questa persona ogni volta che provo ad allontanarmi mi tira a sé con più forza e mi fa credere che senza non posso vivere.
Mi fa sentire capita - in un certo senso - ma soprattuttto mi fa sentire meno sola
e questa è la cosa che mi fa più male.
Come può un problema, qualcosa che a lungo andare mi sta logorando, farmi sentire così voluta bene e tenermi così tanta compagnia?
Sono troppe le notti nelle quali ormai mi addormento pensandoci, pensando a quante calorie introdurrò il giorno dopo, a come le smaltirò, a come compensare, al peso che voglio perdere.
Sono troppe le volte nelle quali mi vergogno di pesare il cibo davanti ai miei genitori, ma se non lo faccio mangiare diventa un incubo.
Sono troppe le volte nelle quali provo a seguire le mie passioni stando ferma e non pensando a camminare, ma poi il problema, il pensiero, mi tira a sé e mi dice di fare qualche passo e mi trovo a vagare per la casa come un fantasma.
Sono troppe le volte nelle quali mi trovo sola in casa e cerco di recuperare tutto l’esercizio fisico che non faccio in presenza di mia madre.
Sono troppe le volte nelle quali mi trovo sola e corro tra una credenza e l'altra mangiando qualsiasi cosa per poi piangere per i sensi di colpa e stare davanti al water cercando di buttare fuori tutto, ma senza riuscirci e continuare a piangere per la frustrazione.
Mi chiedo come possa tutto questo mancarmi quando provo ad allontanarmi.
Perché mi manca così tanto se mi rende così tanto vulnerabile e poco lucida?
Perché mi manca così tanto se offusca tutto il bello che sono?
Perché?
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