#Induisti
Explore tagged Tumblr posts
tremaghi · 1 month ago
Text
Un libro per Natale - Per un magico viaggio in India, accompagnati dalla coinvolgente e delicata narrazione di Corrado Debiasi
Ci sono libri che leggi e ne assorbi l’essenza come nel caso de Il monaco che amava i gatti, opera prima di Corrado Debiasi, trentino, appassionato di filosofie orientali, che ha fatto dello yoga e spiritualità il fulcro del suo percorso di vita, raccogliendo in questo libro gli insegnamenti sui valori profondi delle sette rivelazioni che ha ricevuto da altrettante persone straordinarie…
0 notes
dominousworld · 2 years ago
Text
DAGLI ANTICHI TESTI INDUISTI NASCE IL PARADISO CHE CI PREMIA, L’INFERNO CHE CI PUNISCE E IL TRIBUNALE CHE CI GIUDICA, GOVERNATI DA UN DIO DEL CIELO E UN DIO DEI MORTI.
DAGLI ANTICHI TESTI INDUISTI NASCE IL PARADISO CHE CI PREMIA, L’INFERNO CHE CI PUNISCE E IL TRIBUNALE CHE CI GIUDICA, GOVERNATI DA UN DIO DEL CIELO E UN DIO DEI MORTI.
di Aria Shu La distinzione tra paradiso e inferno si è evoluta negli antichi testi sacri chiamati Veda, dove si cita: “Vai in cielo o sulla terra, secondo i tuoi meriti” e in particolare in una delle sue raccolte chiamata Rgveda datato tra il 2000 e il 1500 secolo a.C. Secondo i testi, gli eletti si godono la residenza in CIELO, situato “lassù” e governato dal Dio del Cielo, Indra (che significa…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
nonna-tutto-okay · 1 month ago
Text
Bangkok: sei un bel casino
È successo!
Con poche ore di sonno e qualche foglia d’alloro ancora sulla testa, abbiamo finalmente posato i piedi in terra thailandese.
Bangkok ci ha accolte alle 6 del mattino, offrendoci un assaggio della sua umidità e mostrandoci fin da subito le sue mille sfumature.
Dopo tre giorni nella città posso affermare di averne esplorato: meno di un decimo. 
Tumblr media
Nonostante ne abbia conosciuta una parte irrisoria, mi sono innamorata della Bangkok più autentica e genuina, con le sue viuzze dove a tratti sembra di essere stati catapultati negli anni ‘80.
Quartieri in cui eravamo le uniche straniere, con le casette di lamiera e la porta aperta che ci regalava uno sguardo sull’intima quotidianità degli abitanti. 
Ma Bangkok ha molteplici facce ed è così che si alternano quartieri di vita semplice e povera, a grattacieli e viali immensi. 
Ci sono strade così ampie e vuote che mi ricordano gli enormi spazi dell’Oman, e affianco puoi trovare aree così dense di persone che diventa difficile respirare.
È una città che cerca di stare al passo con la modernità e che tenta di adattarsi ai ritmi frenetici e alla domanda dei turisti, ma che trova ancora spazio per la fascia più povera della popolazione.
Tra Tuk-tuk e motorini, tempi buddhisti ed induisti,  qualche varano e qualche blatta, l’umidità che ti stende, gli innumerevoli 7 eleven e la gentilezza dei suoi abitanti, ringraziamo Bangkok che stiamo per salutare per il momento.
Questa città ha mille contraddizioni, e forse mi piace così tanto perché in questo è così simile a me.
Ma adesso, è ora delle menzioni d’onore per:
~ Pan, il maestro delle elementari conosciuto al tempio del Buddha che sorride, che ci ha mostrato come fare una piccola preghiera.
Tumblr media
~ Thai Airway, volo comodo e cibo okay, ma soprattutto quante cavolo sono belle le divise del personale di volo con vestiti tradizionali!!!!!
~ La capacità dei thailandesi di dormire in qualunque luogo e in bizzarre posizioni, incuranti degli sguardi altrui, con la maglietta sollevata sulla pancia.
Tumblr media
~ Turistica ma interessante, ChinaTown a Bangkok non ha niente a che vedere con quella di Milano.
~ Il compleanno del defunto Re Rama IX celebrato il 5 dicembre, grazie al quale le autostrade sono gratuite per un giorno e le strade sono piene del suo faccione (forse però queste ci sono tutto l’anno). 
Tumblr media
~ Khao Sao Road…che dire…più che una via è sembrato di stare in un buco nero. Venditori di ragni fritti che te li sventolano sotto il naso, spogliarelliste, coccodrilli squartati, PR che ti assaltano, musica altissima. È stata un’esperienza bizzarra, 100% turistica ma pur sempre un’esperienza.
~ Chailoy - probabilmente non si scrive così - la nostra guida spirituale all’ostello Here Hostel, con uno stile pazzesco e una dolcezza meravigliosa.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Infondo, Bangkok è come questa signora che vende ravioli…
Tumblr media
…sembra che quel piccolo dito ti stia mandando a fanculo, ma se guardi con attenzione sta solo indicando se stessa per ricordarti quando sia graziosa e speciale. 🌺🌿
PS: Non ho ancora ben imparato a contrattare, ma ci sto lavorando. Seguiranno aggiornamenti.
CIAO!!!!!! 
Tumblr media
3 notes · View notes
vecchiorovere · 1 month ago
Text
Tumblr media
Varanasi, in India, è una delle città più spirituali del mondo, situata sulle sponde del fiume Gange. Conosciuta come la città sacra per gli induisti, Varanasi offre esperienze spirituali uniche, tra cui le cerimonie di preghiera al tramonto sulle rive del Gange, le immersioni rituali nel fiume e la contemplazione dei templi antichi. I pellegrini viaggiano da tutto il mondo per cercare la pace interiore e la purificazione spirituale, mentre l'atmosfera mistica della città, con i suoi ghat, le musiche tradizionali e l'aria densa di storia, rende ogni visita un'esperienza profonda e significativa.
3 notes · View notes
beautymaleform2 · 7 days ago
Text
Nudità e nudo
Nel suo libro sul nudo nella storia dell'arte ("The Nude: a Study in Ideal", pubblicato per la prima volta nel 1956) Lord Kenneth Clark nell'introduzione distingue tra la semplice nudità di un corpo e il nudo come rappresentazione artistica; l'autore afferma che esser del tutto privi di vestiti, cioè completamente spogli di una "copertura", implica inevitabilmente una situazione d'imbarazzo e vergogna, mentre un nudo in quanto opera d'arte non ha mai in sé tali connotazioni. Questa separazione della forma artistica dalle questioni socio-culturali riferite alla nudità, rimane ancora a tutt'oggi non esaminata dagli storici dell'arte classica.
Una delle caratteristiche distintive dell'epoca contemporanea nell'ambito dell'arte visiva è proprio l'offuscamento della linea di confine tra la nudità, la cui interpretazione sottostà al personale sentire d'ognuno, ed il nudo come creazione espressiva di un artista; questo s'è verificato probabilmente per la prima volta nel 1797 con la coppia di dipinti di Francisco Goya intitolati Maja vestida e Maja desnuda il quale nel 1815 finì addirittura con l'attirare l'attenzione dell'inquisizione spagnola. Gli elementi più scioccanti per l'epoca erano che veniva mostrata una donna normalissima (non una figura mitologica quindi) in un ambiente moderno completamente nuda, non avendo l'autore neppure la remora di evidenziarne il pelo pubico.
Alcune di queste stesse caratteristiche risulteranno scandalose quasi 70 anni dopo, quando Édouard Manet espose la sua Olympia, non a causa di questioni religiose bensì per la sua modernità tutta profana: piuttosto che essere un'odalisca fuori del tempo che avrebbe potuto venir visualizzata in modo sicuro e con distacco, l'immagine del pittore era invece quella di una prostituta della sua epoca, che poteva pertanto riferirsi con allusione implicita alle abitudini sessuali degli spettatori maschili.
Gli artisti contemporanei paiono non esser più interessati agli ideali e alle tradizioni del passato, preferendo invece affrontare - quando non aggredire - lo spettatore con tutta l'ansia, il disagio e la carta erotica che il corpo nudo (femminile o maschile che sia) riesce ad esprimere, forse eliminando del tutto il distinguo fatto da Clark tra nudità e nudo: la Performance art giunge al suo ultimo e più alto gradino presentando corpi reali nudi come opera d'arte.
Sessualità
Clark ha sottolineato che la tensione sessuale è parte dell'attrazione nei confronti del nudo come soggetto d'arte; le sculture erotiche del X secolo nei templi induisti sono grandissime opere d'arte, in quanto la sensualità che emanano è parte integrante della filosofia che vogliono rappresentare. In conclusione, la grande arte può avere anche contenuti sessuali forti senza per questo risultare necessariamente oscena.
Tuttavia le opere d'arte dai contenuti sessualmente espliciti prodotte in occidente prima del XX secolo, come L'origine del mondo (1866) di Gustave Courbet, non erano destinate all'esposizione pubblica. Il giudizio se un particolare lavoro è più artistico o più pornografico rimane del tutto soggettivo ed è cambiato anche in maniera significativa nel corso della storia e da una cultura all'altra; alcuni individui giudicano ogni manifestazione del corpo nudo come inaccettabile, mentre altri possono trovare grandi meriti artistici nei contenuti sessuali espliciti dell'arte erotica. Il giudizio artistico pubblico a tal proposito può o meno affrontare la questione.
Molte culture tollerano la nudità nell'arte di più rispetto alla nudità "dal vivo", con diversi gradi di accettabilità. Per esempio in un museo dove ci sono opere d'arte di nudi, la nudità di un visitatore viene considerata inaccettabile. In certi casi la nudità dal vivo può essere considerata accettabile, ad esempio nel caso in cui i modelli non si muovano. In altre culture, come quella giapponese, la nudità non ha cattive connotazioni.
Reazioni pubbliche
Mentre il nudo, e in particolare quello del corpo femminile, è sempre stato uno dei soggetti più presenti ed evidenti delle opere esposte nei musei, il nudo artistico nella società statunitense è un argomento ancora al giorno d'oggi controverso quando giunge all'attenzione del pubblico in generale, sia per quanto riguarda gli eventuali finanziamenti da elargire che le sedi da concedere per l'esposizione.
Il puritanesimo prevalente negli Stati Uniti continua ad influenzare la selezione delle opere d'arte da esporre in musei e gallerie; allo stesso tempo i critici possono rifiutare un lavoro di nudo che non sia o ionico o feticista, quindi all'avanguardia: gli artisti che si rifiutano di aggredire il corpo con uno stile deformato che rappresenti le perversioni fisiche e psicologiche sono di solito respinti in quanto irrimediabilmente in sintonia col mondo dell'arte contemporanea.
Le opere che celebrano il corpo umano sono suscettibili d'esser interpretate come troppo erotiche da una certa categoria di persone, e magari kitsch da un'altra. Secondo il critico Bram Dijkstra, molti nudi interessanti di artisti americani sono stati relegati nei magazzini dei musei, con mostre o pubblicazioni speciali molto rare negli ultimi decenni; i nudi relativamente "addomesticati" tendono ad esser prescelti per venire mostrati nei musei, mentre le opere di valore più scioccante (come quelle di Jeff Koons) sono esposti solo in gallerie d'avanguardia. Dijkstra conclude dicendo che il modo dell'arte oggi svaluta la semplice bellezza ed il piacere che emana, anche se questi valori sono sempre stati ben presenti nell'arte del passato ed in varie opere contemporanee.
2/n
0 notes
acconti876 · 3 months ago
Text
gli induisti avevano ragione
dove vive la gioia?
nella connessione,
con l'uomo
la natura,
un tubo di metallo,
il resto stanca presto...
allora chi sta meglio?
il buono,
o quello che strega
per lasciare
buchi dentro ai cuori,
che muore nell'odio generale
e con un debito da pagare?
0 notes
rassegnanotizie · 3 months ago
Link
L’Arcidiocesi di Goa ha richiesto ai fedeli di interrompere le manifestazioni non violente che si sono svolte recentemente a Panjai per protestare contro Subhash Velingkar, leader dell'organizzazione estremista induista RSS. Quest'ultimo ha suscitato polemiche proponendo di sottoporre a test del DNA le reliquie di San Francesco Saverio, il missionario gesuita venerato in Goa. Le affermazioni di Velingkar hanno messo in discussione l'autenticità della sepoltura di Francesco Xavier, proclamato santo nel 1622 e sepolto nella basilica di Bom Jesus, creando un forte disagio tra i fedeli e scatenando una serie di proteste in tutto lo stato. Nonostante l'indignazione per le parole di Velingkar, padre Savio Fernandes, segretario dell’ufficio di intervento sociale della Diocesi, ha invitato a fermare le manifestazioni per preservare la pace e l’armonia che caratterizzano da sempre Goa. Ha sottolineato l'importanza di non distrarsi da problemi più gravi e ha condannato le affermazioni “offensive” di Velingkar. Nel frattempo, la Polizia di Goa ha registrato diverse denunce contro Velingkar, che attualmente risulta “irreperibile”. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla libertà di espressione e sull'interazione tra le diverse fedi religiose nella regione. La comunità cattolica si è mostrata particolarmente preoccupata non solo per le parole di Velingkar, ma anche per il potenziale deterioramento delle relazioni tra induisti e cattolici a Goa, un luogo tradizionalmente caratterizzato da una coesistenza pacifica. Il richiamo dell’Arcidiocesi a interrompere le manifestazioni riflette la volontà di mantenere la stabilità sociale in uno Stato dove le diversità religiose devono coesistere pacificamente. Le autorità ecclesiastiche si sono quindi fatte portavoce di un messaggio di unità e tolleranza, evidenziando l'importanza di affrontare le provocazioni con saggezza e senza dare spazio a conflitti. La situazione rimane delicata, e le reazioni della comunità e delle istituzioni potrebbero influenzare il futuro dei rapporti interreligiosi in Goa. La questione rappresenta un significativo test per la tolleranza e l'integrazione sociale, elementi fondamentali per la vita civile nello stato.
0 notes
cutulisci · 9 months ago
Text
Dovrei (ma non lo faccio) trasportare per la settima volta in quattro anni in una nuova casa (provvisoria) sobbarcandomi il peso (e intendo proprio) il peso lordo) del trasloco, i resti di un rifugio, di un nido, di un sepolcro: la biblioteca. No, non lo farò. Meglio un falò. Come inumano i morti nel Gange gli induisti: Si ripete di padre in figlio, il fato: sono figlio di un autista. Guidava il bibliobus, quand'era doveroso garantire che: i libri dovessero arrivare nei posti senza libri, e il Ministero pensava alla provincia. Non è assurdo? Sul serio! I libri una necessità? Ascolto Chico: O que serà que serà.
Sauro Albisani
1 note · View note
Text
Induisti a Calcutta leggono il libro sacro Bhagavad Gita
source
View On WordPress
0 notes
agrpress-blog · 1 year ago
Text
Si terrà sabato 14 ottobre 2023 alle ore 18.30 il vernissage della mostra Moderato cantabile, seconda personale dell’artista francese Achao, presso l’incantevole e centrale spazio espositivo della Galleria delle Logge, in piazza del Comune ad Assisi (PG). La sua seconda mostra nella magica località umbra verterà sul connubio fra arte figurativa e musica senza trascurare la spiritualità, linea guida della produzione dell’artista, che si manifestano in perfetta armonia nelle sue grandi tele lasciate libere, dunque senza il tradizionale telaio, per permettere all’osservatore/osservatrice di effettuare un’esperienza immersiva, per perdersi in quelle immagini appartenenti stilisticamente all’Espressionismo Astratto con un’accezione contemplativa e meditativa, perfino ipnotica, grazie alle trasparenze e alle ombre che donano profondità e riflesso alle immagini principali. La serie dedicata alla musica si affianca a quella ispirata ai Mandala di cui Achao mette in evidenza solo il centro, di forma circolare dunque incarnante la perfezione dell’anima, e ai Vahana induisti, sottolineando la sua forte connessione con una spiritualità e con la consapevolezza dell’importanza di connettersi con l’universo intorno all’individuo. Dice di lui Marta Lock, che presenterà l’artista anche questa volta (come già in occasione di tutte le sue altre mostre in Italia): «L’artista francese Achao interpreta a suo modo il tema della connessione tra pittura e musica associandovi anche concetti filosofici delle religioni orientali, vibrazioni energetiche che si traducono sulla tela in forme fluttuanti, delicate e quasi trasparenti seppur fortemente intense dal punto di vista cromatico, a riprodurre la leggerezza dell’anima nella fase di consapevolezza e di dialogo con la spiritualità stimolata dall’ascolto delle note più vivaci della musica classica. […] Il tipo di ricerca di Achao converge così con quella di Kandinsky dal punto di vista concettuale perché laddove il secondo attribuiva ai colori l’identificazione con le note musicali, il primo invece racconta l’atmosfera generale, come se l’apparato sinfonico si diffondesse sull’intera composizione pittorica accompagnando le figure indefinite in una danza armonica che raggiunge l’emotività dell’osservatore, il quale ne viene inevitabilmente coinvolto. […] Altro punto cardine della pittura di Achao è il contatto, il ricongiungimento con la spiritualità che lui ha scoperto attraverso lo studio e l’approfondimento delle filosofie orientali, in particolare il buddismo, e che traduce in invito nei confronti dell’osservatore di riuscire a lasciarsi condurre verso percorsi nuovi, inesplorati dalle religioni occidentali, dove l'uomo è parte di un tutto più grande di lui, dove l'essere umano diventa il perno dell'evoluzione e dell'elevazione di un'anima che ha bisogno di spogliarsi delle sue convinzioni limitanti per tendere verso la riconnessione con la divinità presente in ogni cosa e che attende solo di accogliere la persona che manifesta il bisogno e la volontà di trovare questo contatto». L’evento, patrocinato dal Comune di Assisi, sarà seguito da un brindisi offerto dall’artista ai partecipanti, per festeggiare e rendere omaggio alla sua seconda mostra sul suolo umbro. Moderato cantabile, mostra personale di Achao, rimarrà aperta al pubblico - ad ingresso libero - presso la Galleria delle Logge ad Assisi fino a sabato 21 ottobre 2023 (orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00).
0 notes
viagginoriente23 · 2 years ago
Text
Offerte Viaggi Nepal | Tour Nepal 2023 - Viagginoriente
Viaggi Nepal: Un'esperienza unica nella terra degli dei
Il Nepal è una destinazione di viaggio che ha molto da offrire, dalle spettacolari vette himalayane ai ricchi tesori culturali del paese. Se state cercando un'avventura autentica e unica, il Nepal è il posto perfetto per voi.
Con i suoi imponenti picchi, tra cui l'Everest, il Nepal è una mecca per gli appassionati di trekking e alpinismo. Le escursioni possono durare da pochi giorni a settimane, portandovi attraverso le bellissime valli, foreste e villaggi del paese. Durante il vostro trekking, potrete incontrare i cordiali abitanti locali, che vi accoglieranno con il loro calore e la loro ospitalità. Potrete anche vedere da vicino la cultura e la vita quotidiana degli abitanti del Nepal, imparando le loro tradizioni e le loro credenze.
Ma il Nepal non è solo una destinazione per gli appassionati di trekking. Il paese vanta anche numerose città storiche e siti patrimonio dell'UNESCO, come la valle di Kathmandu. Qui potrete ammirare i templi e i palazzi antichi, apprezzare l'arte e l'architettura tradizionali, e assaggiare la deliziosa cucina locale.
Per gli amanti della natura, il Nepal offre molte altre opportunità, come il safari in jeep nel parco nazionale di Chitwan, dove potrete avvistare elefanti, tigri e rinoceronti indù. Inoltre, potrete visitare il parco nazionale di Sagarmatha, dove si trova l'Everest, per una vista mozzafiato delle montagne e dei ghiacciai.
Tour Nepal
Ma una delle esperienze più uniche del Nepal è senza dubbio la cerimonia del "Puja", che si svolge nei templi buddisti e induisti del paese. Qui potrete assistere alle preghiere e alle offerte fatte dai locali per placare gli dei e per chiedere la loro benedizione. Potrete anche partecipare alle offerte, ricevere la benedizione dei monaci e delle monache, e prendere parte alle celebrazioni locali.
Inoltre, il Nepal offre anche la possibilità di fare volontariato, che vi darà l'opportunità di fare del bene nella comunità locale. Potrete lavorare in progetti che sostengono l'istruzione, la salute, l'agricoltura sostenibile e molte altre cause importanti. In questo modo, potrete fare la differenza nella vita degli abitanti del Nepal e imparare qualcosa di nuovo su di voi stessi.
0 notes
lestreghedifenix · 2 years ago
Text
IL PHURBA
Il Phurba è un pugnale sciamanico a tre lame creato dai mongoli, poi diffuso da essi in Nepal, India, e soprattutto in Tibet.
Può essere in legno o metallo, a seconda delle necessità, e il manico raffigura una spaventosa divinità.
Vi si possono trovare anche svastiche e altri simboli buddhisti o induisti, a seconda dell'entità alla quale viene consacrato il pugnale.
Sebbene sia intriso di un'energia maschile, violenta e penetrante, esso non viene utilizzato per ferire o fare sacrifici!
Al contrario, mediante il Phurba è possibile consacrare i cibi, il terreno per preghiere e rituali, proteggere gli accampamenti dai demoni, ed addirittura intrappolarli!
Alcuni sciamani sono anche in grado di curare piccoli malesseri sia fisici e spirituali, come ad esempio aggressività e pensieri cattivi di un gruppo di persone, intrappolando l'energia negativa per trasformarla o reindirizzarla.
Tumblr media
0 notes
dominousworld · 1 year ago
Text
LA STORIA DEI PARADISI
LA STORIA DEI PARADISI
a cura della Redazione 2 novembre 2021 Cristiani, ebrei, musulmani, induisti: tutti descrivono i loro paradisi, i luoghi dove i giusti si incontreranno dopo la morte. Eccoli. I primi a sognare il paradiso furono i sumeri e lo chiamarono Dilmun: si trova descritto in una tavoletta (2500 circa avanti Cristo) come un luogo puro e splendido, dove non esistono malattie né violenza. La parola…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
scienza-magia · 2 years ago
Text
Il battesimo dei minori viola i diritti dell'infanzia
Perché bisognerebbe vietare il battesimo dei minori e come ci si può sbattezzare. Giacomini Alessandro, ha sostenuto, sotto ogni forma, l'indipendenza del pensiero e delle azioni sia dell'uomo sia dello stato nei confronti di qualsiasi chiesa o fede religiosa. Attualmente collabora con MicroMega. Il battesimo religioso dovrebbe essere vietato ai minori. Se non a diciotto anni almeno fino ai dodici. Qualcuno sussulterà a questa affermazione, ma sempre più spesso si sente parlare di “bambini cristiani “, o di “bambini musulmani”, in realtà si stanno riferendo a figli di genitori cristiani o musulmani. Gli stessi genitori sono cattolici, islamici, ortodossi, protestanti, induisti per una mera questione di appartenenza geografica. Se prendiamo ad esempio la religione cattolica, si battezzano i propri figli nella quasi totalità dei casi da neonati, il cosiddetto “pedo battesimo”. Molti lo fanno per tradizione e per soddisfare quei riti ancestrali di passaggio, altri per il condizionamento ambientale che la Chiesa cattolica ha introdotto nella società civile, costringendo in modo subdolo a battezzare per non essere discriminati nel contesto della propria comunità, ignorando il più delle volte che non si tratta di una semplice tradizione ma che comporta delle conseguenze per il battezzato.
Tumblr media
Foto: Miriam Cecconi tramite Canva Con il battesimo, l’articolo 1269 del catechismo afferma che “il battezzato non appartiene più a sé stesso”, ed è chiamato, “ad essere obbediente ai capi della Chiesa”. Inoltre, stando al Catechismo della Chiesa cattolica (n. 1.213), il battesimo è il mezzo “mediante il quale ci si libera dal peccato e, rigenerati come figli di Dio, si diventa membra di Cristo, ci si incorpora alla Chiesa e resi partecipi della sua missione”. Come un bambino di pochi giorni, ma anche di qualche anno, possa essere reso partecipe della missione della Chiesa resta, ovviamente, un mistero della fede. Inoltre, Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta, con l’articolo 1.267, che con il battesimo il bambino non solo è “chiamato a essere sottomesso ai capi della Chiesa”, ma anche, non dimenticando il canone 96 del Codice Canonico: “Mediante il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona, con i doveri e i diritti che ai cristiani”. Quindi, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nello specifico c’è un aneddoto che ha fatto storia. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente, denominato “il matrimonio del diavolo”. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ne consegue che anche ad oggi, ogni prelato può tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati. Incominciando a vietare il pedo battesimo, l’Italia eviterebbe un’eventuale procedura dell’Unione Europea. La Convenzione sui diritti dell’infanzia, ratificata dall’Italia nel 1991, strumento sui diritti umani più diffusamente ratificato nel mondo e simbolo della storia dei diritti umani dei bambini, prevede che “ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata deve salvaguardare l’interesse superiore del bambino”. Gli articoli 3 – 12 – 13 – 14 sono chiarissimi e non offrono ambiguità. Ad esempio, l’articolo 14 comma 1 sentenzia: “gli stati rispettano il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione”. È palese che detto articolo è agli antipodi con i sopracitati articoli della Chiesa cattolica all’atto battesimale. Nel 2014 si offrì alla stampa una fake news di una ipotetica sentenza della Corte Europea, ma che nel breve potrebbe prestarsi alla realtà come una giusta e “sacrosanta” causa, che sentenziava: “L’Italia, permettendo il battesimo ai neonati viola l’articolo 3 della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia in combinato disposto con l’articolo 12 13 14, in quanto i neonati non sono ancora in grado di intendere e di volere o emettere un atto personale e cosciente e, nella fattispecie sono obbligati e far parte di un’associazione religiosa per tutta la vita. L’imposizione del rito chiamato sacramento tradisce il carattere di una dottrina che considera le persone come oggetti, il cui destino è deciso a loro insaputa da una organizzazione religiosa. Infatti, il battesimo impone al battezzato un sigillo indelebile, facendolo diventare a tutti gli effetti un iscritto e membro a sua insaputa e volontà e assoggettandolo ai suoi regolamenti e alla sua autorità. Come si evince nel canone 96 del Codice Cattolico di diritto canonico: «mediante il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona, con i doveri e i diritti che ai cristiani».  Lo stesso Papa Bergoglio nell’udienza generale dell’8 gennaio 2014 ha tenuto a precisare che: “Un bambino battezzato non è lo stesso che un bambino non battezzato”. Nell’affermazione di Bergoglio c’è l’idea che in fondo il bambino non sia ancora un essere umano, ma lo diviene tale con il battesimo. Se vi fossero ancora dubbi, suggerirei di leggere la sentenza della Corte costituzionale n. 239 del 1984 che ha stabilito che “l’adesione a una qualsiasi comunità religiosa debba essere basata sulla volontà della persona”. Ritengo infattibile che un neonato abbia la consapevolezza di ciò. L’uomo è libero solo quando può esprimere il proprio pensiero, quando perdiamo il diritto, anche di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi. Nel caso in questione abbiamo uno strumento che può rendere liberi chi ha subito questa costrizione, lo sbattezzo. Con lo sbattezzo si possono cancellare le conseguenze giuridiche, legate all’appartenenza alla Chiesa cattolica. Il procedimento burocratico è semplice e gratuito. Per prima cosa bisogna scrivere una lettera raccomandata con allegato un documento d’identità. Nel modulo si chiede di non far più parte della Chiesa Cattolica, questa lettera può essere consegnata a mano al parroco con la sua firma di avvenuta ricezione e una copia da tenere come ricevuta, o inviarla alla parrocchia con ricevuta di ritorno. Nel web è possibile trovare online il modulo di richiesta da compilare. Il parroco invia la richiesta alla Cancelleria della Curia Vescovile e dopo un periodo massimo di circa 30 giorni si riceve la lettera firmata in cui si certifica l’avvenuto sbattezzo. È importante sapere che il parroco non può in alcun modo rifiutare lo sbattezzo. In caso contrario si può ricorrere al Garante della privacy, all’autorità giudiziaria, oppure all’associazione UAAR che supporta il soggetto in questione anche legalmente in forma riservata e gratuita. Con questo atto le conseguenze principali, immediate e automatiche saranno la ovvia scomunica. Oltre a queste conseguenze, ma qualcuno potrà obiettare che sono meri benefici, se ne aggiungono altri. Di fatto per la legge Italiana non si è più sudditi delle gerarchie ecclesiastiche. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la privazione delle esequie. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in Chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione, magari mentre si è immobilizzati, e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti. Ci potrebbe essere pure un vantaggio economico: se si è battezzati e vi capita di dover lavorare all’estero, anche per un breve lasso di tempo, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica. È noto il caso dell’attaccante Luca Toni cattolico e battezzato, trasferitosi in Germania a Monaco di Baviera, giocò per alcuni anni nella squadra di riferimento locale, dichiarò al fisco di essere ateo, ma dovette restituire all’erario tedesco oltre 1.7 milioni di euro, quando la Vordrucke (agenzia delle entrate) rivelò il suo stato di appartenenza alla Chiesa cattolica. Si chiama Kirchensteuer, una specie di decima, equivale al 9% delle imposte e viene detratta dallo stipendio ogni mese e devoluta per la sua totalità alla chiesa di appartenenza. Questi sono solo alcuni esempi delle numerose e varie motivazioni, ma forse vale la pena riprendere la premessa iniziale: nessuno nasce cattolico, si nasce figli di genitori cattolici. E allora lasciamo che i bambini crescano liberi, liberi di decidere un giorno la propria appartenenza sia essa religiosa o di nessun Dio. Vietando per legge il pedo battesimo, si potrebbe invece fare il contrapposto battesimo, diciamo, in chiave laica. Il battesimo laico è più una presentazione del bambino alla società, che una imposizione ad un Dio, poter organizzare una festa di benvenuto al mondo, per il proprio figlio, è un’aspirazione legittima e non è certo necessario che tale rito sia un battesimo in Chiesa, anzi, al contrario del battesimo religioso, al nuovo entrato si ricordano i suoi diritti alla famiglia. Come già avviene in alcune regioni del nord Europa, il sindaco stesso, con una cerimonia civile, consegna alla famiglia un vademecum dei diritti del neonato, ad esempio, la carta Europea dei diritti per l’infanzia. Essa è la pietra miliare dei diritti spettanti ai bambini, dall’infanzia all’adolescenza, diritti troppo spesso negati, come quello di far parte di una determinata Chiesa senza il proprio consenso. In questa cerimonia viene valorizzata la gioia della famiglia per il nuovo nato, a cui si dà il benvenuto e si fa l’augurio di una vita serena e ricca. È possibile coinvolgere le persone significative come i nonni, madrina e/o padrino, fratelli, cugini, amici. Il rito in genere si svolge con una presentazione iniziale, una parte centrale dedicata a culture, musica, interventi degli invitati e una parte conclusiva, con ringraziamenti e saluti. Perché una nuova nascita ha sempre bisogno di essere celebrata, serve ad accogliere il bambino nella sua famiglia, presentarlo con il suo nome all’interno di un’atmosfera gioiosa, che celebri tutto il valore della nuova vita giunta fra noi. Chi scrive, in qualità di capogruppo comunale proporrà al consiglio comunale, una mozione con la quale ad ogni nascita sia consegnato il vademecum dei diritti del neonato, auspicando che tale iniziativa sia rappresentata in ogni comune italiano come un punto di riferimento civico e civile, e permettendo alla stessa famiglia di festeggiare l’evento. Sarà così un altro modo, altrettanto significante, per dare valore alla gioia e all’amore che non hanno “etichette”. Bibliografia: https://www.echr.coe.int/documents/convention_ita.pdf https://www.cercoiltuovolto.it/papa-francesco-udienza-generale-del-8-gennaio-2014-in-mp3-e-video/ https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/udienza-mercoledi-8-gennaio https://www.papaseparatiliguria.it/corte-europea-dal-2015-battezzare-i-neonati-reato-violenza-psicologica/ https://it.wikipedia.org/wiki/Sbattezzo https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c1a1_it.htm#:~:text=Inquestomodotuttol,suaradicenelsantoBattesimo.&text=1267IlBattesimocifa,IlBattesimoincorporaallaChiesa. https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/03/03/il-matrimonio-del-diavolo.html https://www.unicef.it/convenzione-diritti-infanzia/articoli/ https://www.salute.gov.it/portale/saluteBambinoAdolescente/dettaglioContenutiSaluteBambinoAdolescente.jsp?lingua=italiano&id=2599&area=saluteBambino&menu=vuoto#:~:text=LaConvenzionesuidirittidell,vigoreil2settembre1990. https://www.informafamiglie.it/bologna/servizi-alle-famiglie/tutela-minori/crc_semplificata-adolescenti.pdf https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/cic_index_it.html https://tribunaleinterdiocesanosiculo.it/wp-content/uploads/2018/03/Codice-di-Diritto-Canonico-del-1983.pdf https://www.giurcost.org/decisioni/1984/0239s-84.html#:~:text=Secondoquantoaffermatodacostante,altrequestionipropostedalleparti. https://it.wikipedia.org/wiki/Sbattezzo https://www.uaar.it/ https://it.wikipedia.org/wiki/Kirchensteuer#:~:text=unatassachele,progetticonunafinalitsociale. Read the full article
0 notes
guya18 · 3 years ago
Text
I templi di Angkor
I templi di Angkor
Oggi voliamo in Cambogia, nella città di Siem Reap. Da qui, potete accedere al sito archeologico più importante della Cambogia. Photo by allPhoto Bangkok on Pexels.com Angkor Wat (vedi foto sopra) è una rappresentazione del Monte Meru, una montagna sacra, il centro dell’universo per induisti e buddhisti. Angkor Wat (អង្គរវត្ត) Oltre a Ankgor Wat, sono presenti più di 1000 templi tra cui il Ta…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
mezzopieno-news · 2 years ago
Text
RITORNA LA TARTARUGA DAL GUSCIO MOLLE CONSIDERATA ESTINTA
Tumblr media
Le tartarughe nere dal guscio molle, considerate estinte in natura da vent’anni, sono state nuovamente individuate in Nepal.
L’ultimo avvistamento regolarmente censito risaliva all’anno 2002 in un santuario sufi in Bangladesh dove alcuni monaci le allevavano. Una spedizione di ricerca ha ora identificato diversi nuovi esemplari nel fiume Brahmaputra che attraversa l’India e il Bangladesh e ne ha rilevato la presenza di alcune piccole colonie in Nepal. “Abbiamo avvistato la specie nella zona umida di Betana nel Nepal meridionale”, afferma Tapil Prakash Rai, coautore del rapporto sulla conservazione degli anfibi e dei rettili del Nepal che descrive in dettaglio la scoperta. La Nilssonia nigricans è tornata proprio negli ecosistemi dove un tempo prosperava. Ad oggi il conteggio ammonta a 17 esemplari, cuccioli compresi e permette di riconsiderare lo stato di estinzione attribuito alla specie nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ponendola tra le specie ‘a grave rischio di estinzione’.
La Betana Wetland, nel distretto di Morang, in Nepal, si estende per 5,5 ettari ed è una fitta foresta di circa 175 ettari che offre rifugio per molti uccelli migratori e per molte specie di pesci. L’enigmatica tartaruga nera dal guscio molle è considerata sacra dagli induisti che la ritengono un’incarnazione della dea Vishnu. In Bangladesh queste tartarughe sono invece considerate la reincarnazione degli spiriti e cacciate dagli abitanti locali. “Ora dobbiamo rendere la comunità consapevole dell’importanza della tartaruga in modo che possa aiutare a conservarla”, dichiara Tapil Prakash Rai subito dopo la scoperta.
___________________
Fonte: Arco Nepal; International Union for Conservation of Nature
Tumblr media
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
 BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Tumblr media
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
4 notes · View notes