#Imbalsamatori
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megachirottera · 2 years ago
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Cosa sta causando i coaguli di sangue da "morte improvvisa"?
La proteina spike SARS-CoV-2 è notevolmente efficace nell’interrompere molti processi fisiologici critici sia a breve che a lungo termine. Source: 26 nov 2022; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine Continue reading Untitled
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gregor-samsung · 6 months ago
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Berlusconi è così egocentrico che se va a un matrimonio vorrebbe essere la sposa, a un funerale il morto!
Checché se ne dica Berlusconi, come tutti i ricchi, non può essere generoso. Se fosse generoso non sarebbe ricco.
I manifesti della campagna elettorale di Berlusconi sono il più grande successo degli imbalsamatori dai tempi di Tutankamen.
Berlusconi è un cattolico un po’ sui generis. Per esempio le sue idee religiose si limitano alla convinzione che Dio abbia creato l’uomo e viceversa.
Silvio Berlusconi: “Ogni ingiustizia mi offende quando non mi procuri direttamente alcun profitto”.
Berlusconi, in vacanza a Bermuda, ha rischiato un gravissimo incidente: stava facendo una passeggiata quando, per un pelo, non è stato travolto da un motoscafo.
I manifesti di Berlusconi che tappezzano le città italiane lo fanno sembrare di vent’anni più bugiardo.
Casini: “Ho una proposta: se vinciamo facciamo il Governo degli Onesti.” Berlusconi: “Bravo, e il pluralismo?”
Che cosa distingue Pietro Nenni, Bettino Craxi e Silvio Berlusconi? Nenni non sapeva dire bugie, Craxi non sapeva dire verità e Berlusconi non sa dire la differenza.
Oggi ho preso il coraggio a due mani ho telefonato a Berlusconi e gli ho detto: “Guardi che se vince le elezioni il mio posto di lavoro non si tocca!” E lui mi ha risposto: “E chi lo tocca? Anzi mi fa schifo solo a guardarlo!”
A pochi mesi dalle elezioni l’opinione pubblica è riuscita finalmente a capire la differenza che c’è tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi: Bossi è un povero pazzo, Berlusconi invece è ricco.
Mi sono svegliato nel 2010 e ho avuto paura perché Berlusconi aveva comprato tutto. Perfino la Costituzione aveva fatto riscrivere. Da Mike Bongiorno. Il primo articolo diceva: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro? Avete vento secondi per rispondere. Via al cronometro”.
Già da scolaretto Berlusconi dava prova delle sue straordinarie qualità vendendo i “pensierini” ai compagni meno dotati. Cominciava insomma a manifestarsi in lui quella particolare attenzione verso i più somari che sarà in seguito origine del suo successo televisivo e politico.
Una volta Bossi mi ha accusato di peronismo. Sì, ha detto proprio: “Berlusconi è un peronista!”, ma non mi sono offeso perché credo che si riferisse alla birra Peroni che è l’unico peronismo che conosce bene.
Se Berlusconi vincerà le elezioni tutti gli italiani si convinceranno che le sorti del Paese sono in mano a un serial premier.
Il ritorno di Berlusconi al governo mi ricorda il recital di un cantante d’opera penoso in un teatro di Palermo. Eppure il pubblico alla fine si è alzato in piedi e ha urlato: “Bis! Bis!” E lui ha cantato di nuovo. Peggio di prima. Ma il pubblico era di nuovo in piedi a gridare: “Cantala di nuovo!” E il cantante: “Siete un pubblico meraviglioso, mi piacerebbe cantare ancora per voi, ma non posso cantare la stessa aria tre volte…” Allora un vecchietto in loggione si è alzato e ha urlato: “E no! Adesso tu la canti finché non la impari!”
Silvio Berlusconi è una persona per lo più umile, nonostante abbia avuto tutta la vita al fianco il fratello Paolo che farebbe venire il complesso di superiorità perfino a Amadeus.
Silvio Berlusconi è un uomo davvero molto fortunato. Così proverbialmente fortunato che qualche tempo fa la Repubblica di San Marino decise di emettere dei francobolli rappresentanti il suo sedere stilizzato. Ma ha dovuto subito ritirarli perché Emilio Fede li leccava dal lato sbagliato.
Silvio Berlusconi non solo non conosce Tabucchi, ma è anche convinto che Gogol sia un centravanti balbuziente.
Sappiamo che è difficile da credere, ma la vita di Berlusconi è basata su una storia vera.
Berlusconi fin da piccolo aveva detto: “O divento presidente del Consiglio o niente.” Be’ ce l’ha fatta: è riuscito a diventare tutt’e due.
Berlusconi paga tre miliardi di tasse al giorno? E’ più forte di lui, non riesce a essere modesto neanche quando fa il 740.
Berlusconi è uno che prima di darsi alla politica non faceva mistero delle sue passioni. Che, come diceva lui stesso, erano soprattutto due: la figa e Parigi. La figa perché è la figa. Parigi perché… Insomma con tutta la figa che c’è a Parigi!
Sono sicuro, ci vorranno magari vent’anni, ma alla fine Berlusconi diventerà un musical.
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Selezione di battute tratte da: Anche le formiche nel loro piccolo fanno politica. (E s’incazzano). 107 cattivi pensieri sulle ELEZIONI 2001, a cura di Gino&Michele per il Comitato Rutelli.
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schizografia · 2 years ago
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Basti pensare che una delle linee esposte è semplicemente chiamata infinita: ciò nonostante anche questa non si differenzia dalle altre perché come le altre vive di uno slancio irresistibile che trasporta. D’altronde, la linea non è forse un numero infinito di secondi in corsa nello spazio?
Di fronte a queste opere scompaiono tutti i discorsi riguardanti la pittura, le transizioni e i cari ritorni: scontati sono il fascino mnemonico delle cose celebrate e la didascalia storica tanto cara agli imbalsamatori. Il tempo finalmente si è fatto visibile e contribuente anche nell’arte.
Vincenzo Agnetti
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corallorosso · 4 years ago
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Chi era la mummia urlante? La “mummia urlante” è di una principessa egiziana vissuta circa 3.500 anni fa e fu imbalsamata con la bocca spalancata e il corpo contorto per il dolore perché fu vittima di un infarto fulminante. Gli egittologi ritengono di aver finalmente risolto il mistero della mummia scoperta nel 1881 a Deir el-Bahari, vicino a Luxor, nella Valle dei Re. (...) I due esperti hanno scansionato la mummia con sofisticate indagini diagnostiche, sottoponendola a raggi X e tac, e hanno scoperto anche la sua probabile identità. Hawass ritiene che si tratti di una principessa di nome Meret Amun, figlia del faraone Seqenenra Tao (re della XVII dinastia), asceso al trono tra il 1560 a.C. e il 1558 a.C. I ricercatori ricorreranno prossimamente al test del Dna per confermare la sua genealogia. Hawass e Saleem sospettano che la principessa ebbe un infarto che la uccisa all’istante, come dimostrerebbe la postura con le gambe incrociate e piegate e la bocca aperta bloccata dal rigor mortis, che portò a un irrigidimento dei muscoli. Il team di specialisti ha scoperto che una grave aterosclerosi, malattia degenerativa delle arterie coronarie, sarebbe stata la causa dell’improvviso attacco di cuore della principessa. Hawass ha spiegato che il processo accurato di imbalsamazione degli antichi egizi prevedeva di preservare la postura del defunto al momento della morte. Per questo gli imbalsamatori non poterono nè raddrizzare né allungare il corpo. Nonostante ciò, la principessa ricevette un buon trattamento durante la mummificazione. Gli imbalsamatori rimossero i suoi visceri e misero materiali costosi nelle cavità del suo corpo, come resina o spezie profumate, avvolgendo poi il cadavere in un lino bianco. Il suo cervello non fu rimosso: è ancora conservato, prosciugato, nel cranio della mummia. Questo è stato un indizio importante nel determinare a quale dinastia la donna potesse appartenere e nel favorire alcune tracce genealogiche rispetto ad altre. globalist
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b1e2t3t4a1 · 3 years ago
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SCOPERTA ESCLUSIVA - Imbalsamatori: Le vene e arterie piene di coaguli gommosi senza precedenti
SCOPERTA ESCLUSIVA – Imbalsamatori: Le vene e arterie piene di coaguli gommosi senza precedenti
VIGANÒ RICONOSCE COME PAPA “FRANCESCO” (MAFIA DI SAN GALLO/MASSONERIA) O BENEDETTO XVI (GESÙ CRISTO)? PERCHÉ NON PRENDE POSIZIONE? Sorgente: SCOPERTA ESCLUSIVA – Imbalsamatori: Le vene e arterie piene di coaguli gommosi senza precedenti
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odisseysworld · 7 years ago
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Noi non siamo gli imbalsamatori di un passato, siamo gli anticipatori di un avvenire
~il-ragazzo-sbagliato7
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ansaemiliaromagna · 6 years ago
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Sindaco Modena, Mibac blocca progetto
Muzzarelli, 'imbalsamatori hanno le spalle coperte dal Governo' http://bit.ly/2HeYqpQ
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gazzettadimodena · 6 years ago
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Passa la delibera che ha bocciato le osservazioni dell’associazione ambientalista Il sindaco contro gli “imbalsamatori”. L’opposizione: «Fai campagna elettorale» https://ift.tt/2ygVGDM
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enricocassi · 7 years ago
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 Musical in due atti Produzione di Bill Kenwright in accordo con The Really Useful Group Edizione in lingua originale inglese Musica di Andrew Lloyd Webber Versi di Tim Rice 
Atto I
In un cinema di Buenos Aires, il 26 luglio 1952, lo spettacolo è interrotto dall’annuncio della morte di Eva Perón, First Lady e leader spirituale dell’Argentina: il pubblico, addolorato, intona il requiem mentre un giovane dissidente, Che,  che commenta in modo sarcastico la notizia.
Un salto temporale porta l’azione al 1932: nel suo villaggio natale, Junín, la giovanissima Eva seduce il cantante di tango Magaldi per farsi portare a Buenos Aires.
Qui la ragazza abbandona Magaldi dopo averlo sfruttato e continua la sua corsa verso la celebrità, sotto lo sguardo ironico di Che.
Nel frattempo, la scena politica inizia a cambiare: un grande “gioco delle sedie” rappresenta la lotta per il potere di un gruppo di ufficiali appartenenti a un movimento di destra, tra cui il Colonnello Juan Domingo Perón.
Nel 1944 Perón organizza un concerto di beneficenza e conosce Eva: la donna lo conquista e, dopo aver cacciato senza scrupoli l’amante precedente, diventa la sua compagna ufficiale.
La nuova fiamma di Perón suscita sdegno tra gli aristocratici e i membri dell’esercito, i quali, incitati da Che, manifestano tutto il loro disprezzo per Eva, un’attrice di origini umilissime.
Eva persuade Perón a candidarsi come Presidente e diventa protagonista di un comizio in cui incita i lavoratori a votare per il colonnello: la folla dei descamisados risponde entusiasta alla promessa di una nuova Argentina.
Atto II
La sera della vittoria di Perón, Evita si affaccia al balcone del palazzo di governo e conferma alla folla festante le promesse fatte.
Che avverte Eva dei rischi della sua ascesa politica, mentre lei si preoccupa solamente di mostrare un aspetto abbagliante indossando gioielli e abiti firmati.
Perón, insieme ad alcuni ufficiali, commenta il successo d’immagine del tour europeo di Evita e annuncia il suo ritorno a causa di un serio problema di salute.
Di nuovo in patria, Eva fonda un’associazione benefica: Che la critica, ma la folla la proclama sua protettrice.
In una scena onirica, Eva balla un walzer con Che e cerca di giustificare tutti i suoi sotterfugi.
Contro il volere del governo, la donna intende diventare vicepresidente, ma Perón la dissuade poiché la sua salute è precaria.
Eva ammette che la sua fine è prossima e rivolge un ultimo discorso alla nazione, in cui proclama il suo amore sincero per i lavoratori.
Alla morte di Eva, il cadavere è affidato agli imbalsamatori.
Che anticipa che il suo monumento funebre non sarà mai completato e che il suo corpo imbalsamato sarà trafugato e resterà nascosto per diciassette anni.
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enricocassi · 7 years ago
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 Musical in due atti Produzione di Bill Kenwright in accordo con The Really Useful Group Edizione in lingua originale inglese Musica di Andrew Lloyd Webber Versi di Tim Rice 
Atto I
In un cinema di Buenos Aires, il 26 luglio 1952, lo spettacolo è interrotto dall’annuncio della morte di Eva Perón, First Lady e leader spirituale dell’Argentina: il pubblico, addolorato, intona il requiem mentre un giovane dissidente, Che,  che commenta in modo sarcastico la notizia.
Un salto temporale porta l’azione al 1932: nel suo villaggio natale, Junín, la giovanissima Eva seduce il cantante di tango Magaldi per farsi portare a Buenos Aires.
Qui la ragazza abbandona Magaldi dopo averlo sfruttato e continua la sua corsa verso la celebrità, sotto lo sguardo ironico di Che.
Nel frattempo, la scena politica inizia a cambiare: un grande “gioco delle sedie” rappresenta la lotta per il potere di un gruppo di ufficiali appartenenti a un movimento di destra, tra cui il Colonnello Juan Domingo Perón.
Nel 1944 Perón organizza un concerto di beneficenza e conosce Eva: la donna lo conquista e, dopo aver cacciato senza scrupoli l’amante precedente, diventa la sua compagna ufficiale.
La nuova fiamma di Perón suscita sdegno tra gli aristocratici e i membri dell’esercito, i quali, incitati da Che, manifestano tutto il loro disprezzo per Eva, un’attrice di origini umilissime.
Eva persuade Perón a candidarsi come Presidente e diventa protagonista di un comizio in cui incita i lavoratori a votare per il colonnello: la folla dei descamisados risponde entusiasta alla promessa di una nuova Argentina.
Atto II
La sera della vittoria di Perón, Evita si affaccia al balcone del palazzo di governo e conferma alla folla festante le promesse fatte.
Che avverte Eva dei rischi della sua ascesa politica, mentre lei si preoccupa solamente di mostrare un aspetto abbagliante indossando gioielli e abiti firmati.
Perón, insieme ad alcuni ufficiali, commenta il successo d’immagine del tour europeo di Evita e annuncia il suo ritorno a causa di un serio problema di salute.
Di nuovo in patria, Eva fonda un’associazione benefica: Che la critica, ma la folla la proclama sua protettrice.
In una scena onirica, Eva balla un walzer con Che e cerca di giustificare tutti i suoi sotterfugi.
Contro il volere del governo, la donna intende diventare vicepresidente, ma Perón la dissuade poiché la sua salute è precaria.
Eva ammette che la sua fine è prossima e rivolge un ultimo discorso alla nazione, in cui proclama il suo amore sincero per i lavoratori.
Alla morte di Eva, il cadavere è affidato agli imbalsamatori.
Che anticipa che il suo monumento funebre non sarà mai completato e che il suo corpo imbalsamato sarà trafugato e resterà nascosto per diciassette anni.
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enricocassi · 7 years ago
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 Musical in due atti Produzione di Bill Kenwright in accordo con The Really Useful Group Edizione in lingua originale inglese Musica di Andrew Lloyd Webber Versi di Tim Rice 
Atto I
In un cinema di Buenos Aires, il 26 luglio 1952, lo spettacolo è interrotto dall’annuncio della morte di Eva Perón, First Lady e leader spirituale dell’Argentina: il pubblico, addolorato, intona il requiem mentre un giovane dissidente, Che,  che commenta in modo sarcastico la notizia.
Un salto temporale porta l’azione al 1932: nel suo villaggio natale, Junín, la giovanissima Eva seduce il cantante di tango Magaldi per farsi portare a Buenos Aires.
Qui la ragazza abbandona Magaldi dopo averlo sfruttato e continua la sua corsa verso la celebrità, sotto lo sguardo ironico di Che.
Nel frattempo, la scena politica inizia a cambiare: un grande “gioco delle sedie” rappresenta la lotta per il potere di un gruppo di ufficiali appartenenti a un movimento di destra, tra cui il Colonnello Juan Domingo Perón.
Nel 1944 Perón organizza un concerto di beneficenza e conosce Eva: la donna lo conquista e, dopo aver cacciato senza scrupoli l’amante precedente, diventa la sua compagna ufficiale.
La nuova fiamma di Perón suscita sdegno tra gli aristocratici e i membri dell’esercito, i quali, incitati da Che, manifestano tutto il loro disprezzo per Eva, un’attrice di origini umilissime.
Eva persuade Perón a candidarsi come Presidente e diventa protagonista di un comizio in cui incita i lavoratori a votare per il colonnello: la folla dei descamisados risponde entusiasta alla promessa di una nuova Argentina.
Atto II
La sera della vittoria di Perón, Evita si affaccia al balcone del palazzo di governo e conferma alla folla festante le promesse fatte.
Che avverte Eva dei rischi della sua ascesa politica, mentre lei si preoccupa solamente di mostrare un aspetto abbagliante indossando gioielli e abiti firmati.
Perón, insieme ad alcuni ufficiali, commenta il successo d’immagine del tour europeo di Evita e annuncia il suo ritorno a causa di un serio problema di salute.
Di nuovo in patria, Eva fonda un’associazione benefica: Che la critica, ma la folla la proclama sua protettrice.
In una scena onirica, Eva balla un walzer con Che e cerca di giustificare tutti i suoi sotterfugi.
Contro il volere del governo, la donna intende diventare vicepresidente, ma Perón la dissuade poiché la sua salute è precaria.
Eva ammette che la sua fine è prossima e rivolge un ultimo discorso alla nazione, in cui proclama il suo amore sincero per i lavoratori.
Alla morte di Eva, il cadavere è affidato agli imbalsamatori.
Che anticipa che il suo monumento funebre non sarà mai completato e che il suo corpo imbalsamato sarà trafugato e resterà nascosto per diciassette anni.
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