#Gozzo
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L'invalidità tiroide è un assegno di invalidità che l'Inps ha previsto per specifici disturbi legati alla tiroide, precisamente: Carcinomi tiroidei, Gozzo, Ipotiroidismo, Ipertiroidismo.
#tiroide#patronatocasoria#patronato#assegnodiinvalidita#INPS#carcinomitiroidei#gozzo#ipotiroidismo#ipertiroidismo#TSH#certificatomedico
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🚤 The Patrone 100 . . Photo Credit ©️ @patronemorenoboats Design @tommaso_spadolini . Want to watch more beautiful boats like this for FREE? Watch NOW at yachtinfluencer.com Link in Bio . . #yachtinfluencer #patrone100 #patronemorenoboats # #patroneboats #100anniversary #10meter #tomassospaodili #gozzo #speedboat #genoaboatshow #cannesboatshow #genoaboatshow #boat #boating #motorboat #luxury #iconic #luxurylifestyle #luxurylife #boatlife https://www.instagram.com/p/CoTESV_MAwZ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Man, I love catching snook! Catch em coast to coast from the backcountry or the Everglades to the freshest water of the Indian River, in the inlets and out in the ocean, snook are always a good time!
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Bauduen, France (by Didier Gozzo)
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"Non dimenticatemi"
Massimo Troisi ❤️
Camminando sulla spiaggia nera del Pozzovecchio, aleggia ancora l'anima di un personaggio forse tutt'oggi ancora troppo poco apprezzato nella sua vera grandezza.
Nn a Procida però, dove il suo ricordo è ancora vivo.
Diverse persone durante le riprese del "Il Postino" si accalcavano fuori le ringhiere del set per rubargli uno sguardo.
A Massimo.
Sempre gentile, simpatico, dicono.
Ma anche molto silenzioso.
Che si faceva vedere poco, e che aveva una controfigura per le scene in cui il postino andava in bicicletta, anche tra altre strade, oltre a quelle di Salina.
Quando a Corricella, Massimo ha girato la sua ultima scena, a fine set, tutti gli applausi sono per lui.
Massimo sorride, ringrazia.
Poi sale su un gozzo che lo sta per portare via.
Si gira verso il molo della Corricella.
"Nn dimenticatemi.", dice.
Saluta con la mano, sorride un'ultima volta.
Il giorno dopo, a Ostia, si spegne nel sonno.
Il tempo di lasciarci un'opera indimenticabile.
Che nn riesce a vedere realizzata.
Ultima di pochi film, ma sempre pieni di pensiero.
In una Napoli dove il sole, il famoso sole, c'è e nn c'è, dove un ragazzo nn vuole emigrare ma solo "viaggiare, conoscere...", dove se il Napoli perde col Cesena è un bel problema, dove basta perderti nella campagna per ritrovarti nel 1492 ("quasi millecinque"), o sederti su una sedia a rotelle perché nn sai affrontare la vita, dove parli dell'amore in tutte le sue forme, provando a pensare fino alla fine che sia soltanto "un calesse".
"Nn so cosa teneva d'int 'a capa", diceva Benigni.
Ma sicuramente "ha fatto più miracoli il suo verbo di quello dell'amato San Gennaro".
Il 4 Giugno 1994 ci lasciava il Grande Massimo❤️
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DA SERVIRE FREDDA
La tamblera @matermorbi ha concluso questo interessante acquisto presso una bancarella dell'usato e mi ha chiesto come poterne tirare a lucido la lama.
Si tratta di un coltello a serramanico tipico della Corsica ma di derivazione toscana, da dove ne venne importato il disegno e la forma dal alcuni coltellinai corsi alla fine dell'800.
Il suo nome è VENDETTA CORSA (come si può leggere sulla lama) e appartiene alla categoria degli STILETTI, pugnali a lama sottile (spesso nemmeno affilata) che si usano prevalentemente in affondo.
La decorazione - stemma con testa di moro sulla guancetta sinistra e motivi floreali su quella destra - sono classici di questo prodotto e sebbene queste sembrIno serigrafate su plastica, una volta erano incise su osso e dipinte a mano.
La restaurazione di un coltello simile fatta ad arte implicherebbe la separazione di tutte le parti (lama, gozzo, molla, impalcatura, rivetti e e guancette) ma per ovvi motivi semplificherò proponendo due sistemi per pulirlo lasciandolo intero.
Visto che le guancette sono di plastica (se fosse stato osso NO) il coltello deve essere completamente bagnato con un lubrificante spray (tipo Svitol, per intenderci) e poi bisogna pulirne l'alloggiamento della lama prima con uno stuzzicadenti - grattando i residui di ruggine e polvere, soprattutto negli angoli - e poi con un pezzetto di carta assorbente pressato dentro e spinto avanti indietro con la punta di un cacciavite piccolo. Solo a questo punto si potrà cominciare a ripiegare la lama (avvolta in uno straccio per non tagliarsi): chiuderla per qualche grado e poi riaprirla, più e più volte fino ad arrivare alla chiusura completa, ponendo attenzione al fatto che dai 90° in poi la molla è concepita per far chiudere la lama di scatto. Per finire la prima parte, un'altra pulita accurata con stuzzicadenti nel meccanismo del perno.
PULIZIA MECCANICA: se si possiede un Dremel, Amazon offre inserti IN FELTRO che cerati con paste abrasive a grit in diminuendo (sembrano saponette di diverso colore che contengono sostanze abrasive a grana progressivamente sempre più fine) possono prima abradere la ruggine e poi lucidare il metallo. Esistono inserti in feltro o panno anche per trapano classico ma sono enormi e nel piccolo si lavora male.
PULIZIA MANUALE: anche qua esistono le cere da lucidatura per carrozzeria ma in mancanza di questo vanno benissimo le paste lucidanti per l'acciaio inox della cucina o addirittura il Vim Crema. Si mette il prodotto su una garza umida e si pulisce il gozzo con movimento circolare ad avvolgere e la lama con movimenti lineari avanti e indietro (sempre gli stessi movimenti... MAI cambiare direzione). L'uso di carta vetrata Grit 5000 e acqua richiede maestria di movimenti perché basta deviare appena per opacizzare il metallo, quindi è sconsigliata.
UN'ULTIMA COSA...
La scritta sui dorsi VENDETTA CORSA e CHE LA MIA FERITA SIA MORTALE sono state fatte con la tecnica dell'elettroincisione, cioè scritte a mano con una vernice a smalto e poi la lama annerita attorno con un tampone imbevuto di acqua e sale collegato a una batteria. Il metallo viene consumato leggermente attorno e diventa opaco, mentre una volta rimosso lo smalto la scritta rimane lucida.
Questo significa che la lucidatura della parte nera non potra mai venire completamente a specchio, pena la cancellazione della scritta, quindi bisogna abradere il minimo senza insistere troppo.
Questo è quanto e...
ESIGO FOTO DEL COLTELLO RESTAURATO! :)
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rocket and boombox became friends due to gundam. boombox is more interested in the shows but still builds the kits. rocket is mostly in it for the kits and kitbashing (and also because yknow. badass robots). boombox's favorite gundam media is a tie between Char's Counterattack and Witch from Mercury, while rocket's favorite is ∀ Gundam. Going over to mobile suits, boombox's favorite is ASW-G-11 Gundam Gusion (even though I'm not sure if he'd be a fan of IBO) or the MSM-03 Gogg, and I think rocket's favorite would be the NRS-P701 Gozzo. either way yeah. silly guys bonding over big robots. yippee!!!! also guys I fully recommend you watch ∀ Gundam its got an evil femboy twink in it
-🚏
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#phighting headcanons#phighting roblox#roblox phighting#phighting!#headcanon#phighting#🚏 anon#rocket phighting#boombox phighting
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Thank you to @yalaki for this commission of the For Light and Dice crew! It's amazing and I am always in awe of your talent.
For Light and Dice is an actual play podcast for SW5e. We have an all queer cast as we journey through misadventures during the High Republic era on their ship, the Phantasmal Squonk. Though, you don't have to know about the High Republic to enjoy the show as one of our players hasn't read the books. From left to right, we have Lysander (he/him) who is Force sensitive and out on his first adventure, Goz (she/her) who is the Gozzo sassy Mom Friend of the team, Zero (they/them) who is the amnesiac droid who came with the Squonk, IA-1N (any pronouns) who is the jizz wailer assassin droid (yes, jizz is canon for jazz because George Lucas is weird), and Wynne (he/they) the grumpy Duros pilot who wrangles everyone. With them are their loyal GONK droid and their mischievous probe droids, One and Two. If you're looking for an actual play podcast full of heart, laughs, and adventures with special appearances from canon characters, check out For Light and Dice wherever you can get your podcasts, or you can click THIS RIGHT HERE!
Thank you again, @yalaki. I always love working with you, and you knocked it out of the park with this one!
#star wars the high republic#ttrpg podcast#LGBTQIA#star wars#the high republic#queer podcast#Pride#Elzar Mann
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Generos Musicales
Los géneros musicales son una forma de clasificar la música según sus características estilísticas y culturales. Los macrogéneros son los géneros más amplios y se dividen en subgéneros más específicos. Algunos ejemplos de macrogéneros son el rock, el pop, la música clásica, el hip hop, la música folklórica, entre otros. Cada macrogénero tiene sus propias características y subgéneros, como el rock alternativo, el rock progresivo, el pop latino, el hip hop comercial, la música clásica barroca, entre otros.
Es importante estudiar los géneros musicales porque nos ayuda a comprender cómo funciona la música y cómo se relaciona con la cultura y el contexto social. También nos permite apreciar y valorar la diversidad estilística y cultural de la música.
La teoría musical es como una caja de tesoros llena de géneros musicales diferentes. Cada género es un tesoro con su propia historia y características. El rock es como un tesoro lleno de energía y pasión, el hip hop es como un tesoro lleno de ritmo y flow, la música clásica es como un tesoro lleno de belleza y perfección. Al estudiar los géneros musicales, aprendemos a descubrir y valorar la diversidad estilística y cultural de la música. ¿Quieres aprender sobre diferentes géneros musicales y cómo pueden enriquecer tu apreciación musical? ¡Entonces aprende sobre los macrogéneros y sus divisiones!
¿Quieres aprender sobre la teoría musical de una manera sencilla y divertida? ¡Entonces este es el lugar para ti! En nuestra sección de teoría musical, te guiaremos a través de los conceptos básicos de una manera fácil de entender y te mostraremos cómo utilizar diferentes géneros musicales en tus propias creaciones musicales. ¡Te prometemos que te enamorarás de la teoría musical y descubrirás nuevas formas de expresarte a través de la música!
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Si quieres saber mas contactanos 📩 [email protected] 📲 sandruzzo_ofc
💻https://www.alessandrogozzo.co/
Editor: Ingeniero Alessandro Gozzo
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Gozzo aprea
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GOZZO APREA
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Quando a Rodari fu chiesto
in che cosa consiste la felicità
e se si può essere felici tutta la vita.
Rispose:
Per essere sicuro di non sbagliare
a rispondere, sono andato a cercare
in un grosso vocabolario la parola
"felicità" ed ho trovato che significa
"essere pienamente contenti,
per sempre o per un lungo tempo".
Ma come si fà ad essere pienamente
contenti, con tutte le cose brutte
che ci sono al mondo, e con tutti gli
errori che facciamo anche noi,
ogni giorno dell'anno?
Ho chiuso il vocabolario e l'ho rimesso
in libreria, con molto rispetto
perché è un vecchio libro e costa caro,
ma ben deciso a non dargli retta.
La felicità deve essere per forza
qualche altra cosa, una cosa che non ti
costringa ad essere sempre allegri
e soddisfatti (e un pò stupidi)
come una gallina che si è riempita
il gozzo.
Forse la felicità sta nel fare le cose
che possono arricchire la vita di tutti
gli uomini.
L'essere in armonia con coloro
che vogliono e fanno le cose giuste
e necessarie…
Allora la felicità non è semplice
e facile come una canzonetta:
è una lotta.
Non la si impara dai libri, ma dalla vita,
e non tutti vi riescono.
Quelli che non si stancano mai
di cercare e di lottare e di fare,
vi riescono, e credo che possano
essere felici per tutta la vita.
~ Gianni Rodari ~
BIBLIOGRAFIA “Il libro dei perché”
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Departing from the Positano pier, we will admire the beauty of the entire coastline of the Amalfi Coast from the sea, breathing in its true essence. On board a traditional Sorrentine gozzo, we will go to touch all the pearls that make up this world famous territory: from the delightful village of Praiano, passing through the Fiordo di Furore and the Capo di Conca tower, up to Amalfi, true heart of the Amalfi Coast. Here we will be able to stop to admire some of its riches such as the Cathedral of Sant’Andrea and the Museum of the Amalfi Paper, and let ourselves be inebriated by its history, its traditions and of course its flavors. We will then continue passing by our "Queens" Minori and Maiori, until we reach the last stop: the colorful Vietri sul Mare, known for its great ceramic tradition. #Tours2Go #ToursToGo
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Doc buon pomeriggio, ho fatto ago aspirato per un nodulo alla tiroide
Mi puoi aiutare a capire il referto in modo sintetico?
CAMPIONE INVIATO
tiroide - prelievo agoaspirato ecoguidato nodulo lobo dx
tiroide - esame citologico su agoaspirato ecoguidato
citologia - esame citologico
NOTIZIE CLINICHE:
Nodulo iso-ipoecogeno, a contorni netti, Ø mm 20, del lobo tiroideo dx.
REFERTO
MICROSCOPIA
Il quadro microscopico, moderatamente cellulare, mostra un fondo ematico e numerosi gruppi di macrofagi colloidofagici come da gozzo. Si osservano rari gruppi coesivi di elementi oncocitari con citoplasma granulare ossidilo, nucleolo incostante, talora prominente. Quadro da valutare anche in base ai dati clinici e strumentali, di lesione ossifila categoria indeterminata a minor rischio sec.Siapec*.
Categoria diagnostica: TIR3A (Indeterminate lesion, lower risk) sec. SIAPEC-AIOM-AME-AACE
Italian consensus for the classification and reporting of thyroid cytology. (J Endocrinol Invest Jun;37(6):593-9)
Commento: utile approfondimento con l'analisi dello stato mutazionale dei geni BRAF, NRAS, HRAS e KRAS da eseguirsi su prelievo dedicato*.
*Nota bene: l'analisi citologica e' parte integrante di una valutazione multidisciplinare comprendente l'esame clinico e strumentale (ecografico e/o scintigrafico etc.) ed in caso di discordanza con le altre valutazioni deve essere valutata la prosecuzione dell'iter diagnostico con altre modalità, eventualmente anche di prelievo (Diagn Cytopathol 2000; 22:126-130).
Grazie in anticipo.
(dalle analisi il tsh, ft3 e ft4 nella norma, anticorpi nella norma)
Immagino (anzi, ESIGO) che poi dovrai far vedere tale referto all'endocrinlogo che ti sta seguendo ma lunedì lo manderai via whatsapp anche al tuo medico... non perché ci siano delle cose brutte ma perché è così che funziona.
In parole povere il nodulo su cui è stato fatto l'agoaspirato presenta una CITOLOGIA INDETERMINATA cioè ci sono cellule che fanno il loro lavoro mescolate a cellule che invece potenzialmente potrebbero dare dei problemi.
Si usa l'agettivo INDETERMINATO perché il solo agoaspirato non basta a completare il quadro diagnostico (e infatti viene detto anche nel referto) e sebbene la classificazione TIR3A - Neoformazione follicolare a basso rischio di malignità - indichi un BASSO RISCHIO di tumore, consigliano di approfondire la predisposizione genetica a tale potenziale tumore.
Non è un tumore ma in particolari condizioni potrebbe diventarlo.
Alcuni consigliano l'asportazione con studio approfondito del nodulo (con questo si avrebbe la certezza) ma solo il 20% di questa neoformazioni risultano poi veramente a rischio e l'80% assolutamente innocue.
Sarà il tuo endocrinologo a indirizzarti verso la giusta prosecuzione dell'iter.
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«Smetto di allenare, non me la sento più. Comense? Irripetibile»
Aldo Corno, il coach della gloriosa squadra nerostellata: «Fullin e Pollini il top. Potevamo vincere un’altra Coppa dei Campioni»
Se tutto andrà per il verso giusto, cioè il suo Giussano salvo in serie A2 femminile senza disputare i playout, quella di domenica sarà l’ultima partita di Aldo Corno. L’imperatore della grande Comense, l’allenatore più titolato della pallacanestro italiana (12 scudetti, 6 Coppe dei Campioni, 13 anni in Nazionale, e altro ancora), ha infatti deciso che è venuto il momento di godersi la meritata pensione.
Aldo Corno si ritira dal basket?
Ebbene sì. Non me la sento più di allenare. Già da gennaio, per problemi fisici, ho ridotto l’impegno. E se devo essere onesto, faccio fatica a tenere due ore di seguito di allenamento ad alto livello. Le trasferte lunghe hanno iniziato a pesare, ne ho fatte troppe in vita mia e non me la sento più. D’altronde, quest’anno faccio 74 anni. E’ venuta l’ora di farmi da parte.ADV
Domenica contro Selargius l’ultima panchina, o forse no.
Per salvarci abbiamo a disposizione due risultati su tre: vittoria nostra o sconfitta di Torino. Abbiamo recuperato le infortunate, tranne Meroni, e vogliamo provarci. Viceversa, faremo i playout ma in tal caso non abbiamo deciso se sarò in panchina io o Aramini come previsto.
Giocate alle 18 in via del tutto eccezionale a Cermenate.
Desio è occupata dalla partita di serie B maschile dell’Aurora. Dovendo noi disputare l’ultimo turno in contemporanea, eravamo senza palestra. Allora ho pensato a Cermenate e per fortuna la Virtus è stata molto disponibile.
Tutto è iniziato 45 anni fa.
Era la stagione 79/80 e facevo il vice dell’Algida Roma in serie A1. La squadra dove giocava mia moglie Antonella. L’anno dopo sono diventato capo allenatore.
Proviamo con dei flash. La vittoria più importante ?
Senza dubbio la prima Coppa dei Campioni che ho vinto con Vicenza. A Viterbo affrontavamo le russe del Riga che avevano conquistato 17 coppe e avevano la gigantesca Semjonova. Era uno squadrone che sembrava imbattibile, e noi vincemmo da outsider.
La vittoria invece più bella?
Il primo scudetto con la Comense. È stato qualcosa di incredibile. Eravamo 0-2 nella finale con Cesena che era più forte di noi. Vincemmo 3-2, in un Palasampietro stracolmo, dopo un supplementare con una tripla di Fullin a pochi secondi dal termine. Una vittoria che ho sentito molto mia. Non so se qualcun altro sia mai riuscito a ribaltare una serie al meglio di cinque.
La sconfitta però più dura ?
La Coppa dei Campioni persa a Valencia dopo un supplementare. Gordon tenta l’ultimo tiro al 40’ da tre invece che da due, ma la palla gira sul ferro. Poi perdiamo all’overtime di un punto e senza Todeschini infortunata. Mi è rimasta sul gozzo.
La giocatrice più forte ?
Direi Mara Fullin e Catarina Pollini a pari merito. Fullin era migliore per continuità e concretezza, e ha vinto di più. Pollini però era una giocatrice irripetibile in Europa, ancora oggi: un metro e 97 capace di coprire quattro ruoli.
E la giocatrice preferita ?
Rimango dell’idea che non avrei vinto tanto se non avessi avuto Fullin. Abbiamo giocato assieme per 15 anni, quindi abbiamo avuto un rapporto stretto, e Mara per me è come una figlia.
Il quintetto più forte ?
Questa è facile: quello della Comense che ha vinto la Coppa dei Campioni al Pianella. Ballabio, Fullin, Gordon, Pollini, Mujanovic. Miglior cambio Passaro. E con tutto il rispetto per le altre. In Europa dominavamo, soprattutto fisicamente.
C’è un rimpianto ?
Forse potevamo vincere una Coppa dei Campioni in più. Ma nove scudetti consecutivi con la Comense sono stati qualcosa di irripetibile, anche per la Como sportiva.
Un ricordo del presidente Antonio Pennestrì.
È stato un rapporto molto lungo e completo, nel rispetto dei ruoli. Vederlo piangere di gioia per la prima coppa è stata per me una soddisfazione enorme. L’amicizia si è incrinata da parte sua quando decisi di andare a Schio, perché a Como avevo finito il mio ciclo. Negli ultimi anni però avevamo riallacciato i rapporti personali. L’ho sentito al telefono due giorni prima che se ne andasse.
Carriera grandiosa nella femminile.
Ai tempi ho avuto due offerte dal maschile, la Forlì di McAdoo e Venezia. Le ho rifiutate e non ho rimpianti. So anch’io che sono due contesti diversi. Ma nell’arco di vent’anni ad alto livello nella femminile, ho vinto tutto quello che allenatori anche titolati del maschile se lo sognano.
Hai detto che il basket femminile in Italia è morto.
Nel 2004 quando me ne andai dalla Nazionale mi ero arreso alla pallavolo: non abbiamo più lunghe. È una guerra persa e adesso, per ricominciare daccapo, non vedo nessuno della federazione in grado di farlo.
Domenica al suono della sirena sarai emozionato ?
Emozionato no, ma sarà un momento che ricorderò.
Come farai senza pallacanestro ?
Beh, se ci sarà qualche offerta interessante, ma al di fuori dal campo tipo una consulenza anche in serie A, potrei pensarci. Però come allenatore e direttore tecnico finisce qui. Il contratto con Giussano scade il 24 giugno. Farò il pensionato e mi prendo del tempo per me. E per prima cosa, vado al mare con mia moglie.
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