#Giuseppe Nardone
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Tomoko Ishikawa
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche l’ex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche l’ex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Aaron Sansoni
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche l’ex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Lucile Waites
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche l’ex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
William Casey
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche l’ex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Alfred Smothers
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche l’ex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Paul Stinson
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche l’ex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Leggi anche: INCHIESTA A TERRACINA, IL PONTE CON I SOLDI EUROPEI: COINVOLTO IL NOTO IMPRENDITORE DI GAETA
Infine, tra le accuse che secondo la Procura meritano l’avviso conclusione indagini, quella che ha a che fare con i lavori della caldaia al Fiorini.
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche l’ex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo “canonici” per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dell’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, l’altro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), l’avvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nell’avviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata “Free Beach”, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto d’ufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda l’occupazione del demanio marittimo in qualità di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che l’attività si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche l’ex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo l’accusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dell’ufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa d’asta per un tratto d’arenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda l’ex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi l’occultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.
E ancora: contestata l’occupazione abusiva al Presidente di “Terracina Vela Club”, Alfredo Morganti; turbativa d’asta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento “Il Sombrero”, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; l’occupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
L’ex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (all’epoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per l’ex sindaco anche l’accusa rispetto alla vicenda dell’Ice Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, l’europarlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
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L'ultimo paradiso
L’ultimo paradiso
L’ultimo Paradiso è un film drammatico italiano del 2021 diretto da Rocco Ricciardulli, co-scritto con Riccardo Scamarcio e interpretato da Riccardo Scamarcio, Gaia Bermani Amaral, Antonio Gerardi e Valentina Cervi e racconta di un contadino degli anni ’50 che lotta per migliori condizioni di lavoro, ma le cose si complicano quando si innamora della figlia di un proprietario terriero. Il film è…
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#Antonio Gerardi#Gaia Bermani Amaral#Giovanni Cirfiera#Giuseppe Nardone#Peter Arpesella#Riccardo Scamarcio#Rocco Ricciardulli#Valentina Cervi
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I Fiumi Cotici il 16 agosto 1916
Mi tengo a quest’albero mutilato Abbandonato in questa dolina Che ha il languore Di un circo Prima o dopo lo spettacolo E guardo Il passaggio quieto Delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono disteso In un’urna d’acqua E come una reliquia Ho riposato
L’Isonzo scorrendo Mi levigava Come un suo sasso Ho tirato su Le mie quattro ossa E me ne sono andato Come un acrobata Sull’acqua
Mi sono accoccolato Vicino ai miei panni Sudici di guerra E come un beduino Mi sono chinato a ricevere Il sole
Questo è l’Isonzo E qui meglio Mi sono riconosciuto Una docile fibra Dell’universo
Il mio supplizio È quando Non mi credo In armonia
Ma quelle occulte Mani Che m’intridono Mi regalano La rara Felicità
Ho ripassato Le epoche Della mia vita
Questi sono I miei fiumi
Questo è il Serchio Al quale hanno attinto Duemil’anni forse Di gente mia campagnola E mio padre e mia madre.
Questo è il Nilo Che mi ha visto Nascere e crescere E ardere d’inconsapevolezza Nelle distese pianure
Questa è la Senna E in quel suo torbido Mi sono rimescolato E mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi Contati nell’Isonzo
Questa è la mia nostalgia Che in ognuno Mi traspare Ora ch’è notte Che la mia vita mi pare Una corolla Di tenebre Giuseppe Ungaretti, “L'allegria” Illustrazione di Giovanni Nardone (@scotch.di.carta) vincitrice del primo premio “Poesia illustrata” del B Betty Festival. Ringraziamo l'autore per il permesso di usare l'opera. ENGLISH - Rivers Cotici 16 August 1916 I cling to this mutilated tree / forsaken in this sinkhole / that has the weariness / of a circus / before and after the show / and I gaze / at the clouds as / they quietly move / accross the moon. / This morning I lay down / in a urn of water/ as a relic / in repose. / The flowing Isonzo / polished me / as one of its stones / I raised / my carcass / and like an acrobat / I moved / accros the water / I crouched beside my clothes / soiled by war / and like a Bedouin / I bowed to receive / the sun. / This is the Isonzo / and here as never before / I acknowledged myself / a pliant part / of the universe. / Only when I think / I bend not / with the flow / do I suffer. / But those invisible / hands / that knead me / grant me that rare joy. / I recalled / the ages / of my life. / These are / my rivers. / This is the Serchio / whose waters have been drawn / for perhaps two hundred years / by my peasant folks / by my father and my mother. / This is the Nile / which saw me / born and grown / and burn with vague yearnings / upon its sweeping lands. / These are my rivers / redeemed in the Isonzo. / This is my longing / in each of them / bertrayed / now that the night has come / and my life seems to me / a corolla / of shadows. Giuseppe Ungaretti, “L'allegria” Illustration by Giovanni Nardone (@scotch.di.carta) winner of the first prize “Poesia Illustrata” B Betty Festival http://ift.tt/2sc3aG9
#ifttt#instagram#Great War#Giuseppe Ungaretti#WW1#Grande Guerra#poesia#poetry#Fiumi#Isonzo#Rivers#prima guerra mondiale#Illustrazione#Illustration#B Betty Festival#Giovanni Nardone
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SAN BENEDETTO – Nuovo appuntamento con la stagione di cinema al Cineteatro “Concordia”. Da giovedì 14 a lunedì 18 novembre sarà proiettato il noir italiano appena uscito Gli uomini d’ oro con Fabio De Luigi, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli, Giuseppe Ragone, Mariela Garriga, Matilde Gioli, Susy Laude, Gian Marco Tognazzi.
Questi gli orari di inizio:
giovedì 14 novembre: ore 19,30 – 21,30
venerdì 15 novembre: ore 19,30 – 21,30
sabato 16 novembre: ore 17.30 – 19,30 – 21,30
domenica 17 novembre: ore 17.30 – 19,30 – 21,30
lunedì 18 novembre: ore 19,30 – 21,30
Prezzi: intero 6,50 – Ridotti 5,00 (bambini sotto i 12 anni e adulti sopra i 65 anni). Gli spettatori potranno lasciare l’auto nel parcheggio interrato di piazza Nardone pagando 1,50 euro (il costo orario della sosta) indipendentemente dalla durata del film.
Diretto da Vincenzo Alfieri, il film è ambientato nella Torino del 1996. Qui vive Luigi (Giampaolo Morelli), che sogna una pensione e di trascorrere il resto della sua vita in Costa Rica. Nel frattempo, però, continua a lavorare come impiegato postale e a dedicarsi a due delle sue più grandi passioni, il lusso sfrenato e le donne.
Per realizzare il suo sogno e fare il turista per sempre, Luigi è pronto a tutto, anche lasciare l’affascinante Anna (Matilde Gioli). E a pensarci bene l’occasione ce l’ha proprio sotto gli occhi o, meglio, dietro le sue spalle. Tutti i giorni, infatti, Luigi guida un furgone portavalori, una tentazione che potrebbe trasformare qualsiasi uomo comune in un potenziale criminale. Con un piano a regola d’arte, la rapina riuscirebbe davvero in grande stile, senza feriti né altri rischi.
Ma non può attuare il suo piano da solo, ha bisogno di mettere su una banda criminale. Ingaggia così un postino in pensione, il suo migliore amico Luciano (Giuseppe Ragone), quarantenne insoddisfatto, e il suo collega Alvise (Fabio De Luigi), sposato con Bruna (Susy Laude), impiegato insospettabile, legatissimo alla famiglia e con un’esistenza totalmente piatta.
A loro si aggiungono altri personaggi esterni al mondo delle poste: sono Boutique (Gian Marco Tognazzi), couturier d’alta moda che dietro alle vetrine del fashion nasconde una doppia vita, e Il Lupo (Edoardo Leo), ex pugile nerboruto e di poche parole, compagno della seducente Gina (Mariel Gariga).
Un colpo così grosso, però, fa gola a tutti e ognuno di loro desidererebbe avere quei soldi solo per sé, senza divide e condividere. È proprio la brama di denaro che trasforma questa impresa inizialmente semplice in un piccolo e al tempo stesso pericoloso gioco criminale.
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Ideata e organizzata da Angela Merolla, la prima edizione del Festival degli Artisti del Gusto, percorso wine e food itinerante con musica live, si terrà martedì 9 luglio alle ore 21 a Salerno presso Tenuta dei Normanni.
Location suggestiva con corti e un maestoso anfiteatro, un luogo ricco di fascino immerso nell’area naturalistica che fu riserva di caccia dei Normanni.
L’evento si avvarrà dell’eccezionale partecipazione del giornalista, scrittore e conduttore televisivo Enzo Landolfi, inoltre vedrà la partecipazione dello Scultore-Artista del Ferro Nunzio Cogliano.
Partner sponsor dell’evento la “Luigi Castaldi Group”con alcuni dei suoi prodotti di punta. L’azienda campana da circa 50 anni è leader nella distribuzione Food & Beverage, di prodotti d’eccellenza, selezionati tra i migliori produttori e connotati da caratteristiche quali genuinità, qualità e ricercatezza.
Il Festival degli Artisti del Gusto sarà supportato da Eden Banqueting di Poggiomarino NA, che vanta un’esperienza decennale nell’organizzazione di eventi con un team di professionisti in grado di creare atmosfere uniche, innovative ed eleganti.
Inoltre la Goeldlin Collection azienda sartoriale, produttrice di abiti da lavoro sita al CIS di Nola in provincia di Napoli, sarà partner dell’evento con le divise per i protagonisti food.
Il Festival degli Artisti del Gusto vedrà la partecipazione del“Gruppo La Piccola Napoli” con un team di pizzaioli diretti dal Presidente Paco Linus e dal vice Enzo Fiore.
Un supporto molto apprezzato, sarà dato anche da alcuni chef dall’Associazione Provinciale Cuochi Napoli sotto la guida del Presidente Giuseppe Sorrentino.
PRESENZE:
CHEF:
Fabio Ometo-Ristorante Coce-San Sebastiano al Vesuvio NA
Tommaso Di Palma-Bistrot in Pasta-San Giorgio a Cremano NA
Francesco Onze-Bistrot in Pasta-San Giorgio a Cremano NA
Giovanna Voria-Agriturismo CorBella-Agropoli SA
Marilena Giuliano-Ristorante Gli Scacchi-Caserta Vecchia CE
Nausica Ronca-Ristorante-Pizzeria Nonna Nannina- Cava de’ Tirreni SA
Mariarosaria Falanga-La Locanda degli Amori e Sapori-Bacoli NA
Giusy Di Castiglia-Chef Consultant
Alfredo Iannaccone-Zen Food Lab-Avellino
Pasquale Vitale-Ristorante Pascalò- Vietri sul Mare SA
Giuseppe Zaccaria-Ristorante Dal Pescatore-Vietri sul Mare
Pasquale Cerchia-Ristorante Masaniello-Maiori
Giuseppe Sorrentino-Presidente Associazione Provinciale Cuochi Napoli-Tenuta Caiatina-Caiazzo CE
Ciro Eutropio-Associazione Provinciale Cuochi Napoli-Agriturismo La Casa del Ghiro-Pimonte NA
Cosimo Gabbano-Associazione Provinciale Cuochi Napoli-Villa Daniel-Giugliano in Campania NA
Gennaro Sorrentino-Associazione Provinciale Cuochi Napoli-Borgo Antico Santa Lucia NA
Francesco Gatto-Associazione Provinciale Cuochi Napoli-Terrazza Calabritto-Napoli
Andrea Ferrara-Osteria Vino Rosso-Nocera Superiore SA
Francesco Fierro- Ristorante I Rota-Mercato San Severino SA
Alberto Amatruda-Blu Stone Restaurant-Castellammare di Stabia NA
Vincenzo Ferro-Country House L’Antica Franconia-Taurano AV
Alessio Galati-Dogana Golosa-San Leucio CE
Agostino Malapena-Ristorane Costanzo-Aversa CE
Enzo Pirone-Trattoria Medina-Napoli
PESCHERIE:
Peppe Di Napoli-Pescheria Di Napoli Na
Iolanda Amoroso-Pescheria da Salatiello-Bacoli NA
PIZZAIOLI:
Paco Linus-GPNPizzeria Paco Linus- Napoli
Enzo Fiore-GPNO’ Curniciello- Napoli
Pasquale Fiore-GPN O’ Curniciello- Napoli
Alfonso Saviello-GPNGranammare-Salerno
Tommaso Lastra-GPNGranammare-Salerno
Agostino Landi-GPNPizzeria Trattoria Del Corso-Capaccio SA
Antonio Moschino-GPNPizza cozze & babà-Latina
Stefano Mazzella-GPN Macaddafà Cucina Pizza Verace Napoletana NA
Massimo De Simone-GPN Pizzeria “Massimo” Napoli
Tommasino Gennaro-GPN Pizzeria Ristorante Bellini-Napoli
Vincenzo Sannino-Pizzeria Trattoria Maria Marì-Giugliano in Campania NA
Maria Buonomo–Pizzeria Trattoria Maria Marì-Giugliano in Campania NA
Nicola Sannino-Pizzeria Trattoria Maria Marì-Giugliano in Campania NA
Vincenzo Procida- Pizzeria Opera- Faiano Pontecagnano SA
PASTICCERI:
Anna Chiavazzo-Il Giardino di Ginevra- Casapulla CE
Gerardo Di Dato-Pasticceri Di Dato- Angri SA
Francesco Lastra-Pasticceria La Delizia-Santa Maria la Carità-NA
CANTINE:
Cantina Gnavi- Caluso TO
Villa Venier- Treviso
Giannitessari- Roncà VE
Cantina Placido Volpone-Ordona FG
Vespa Vignaioli-Manduria TA
Tenute Riccardi Toscanelli-Pontedera PI
Cantine Conte Zandotti- Frascati RM
I Borboni- Lusciano CE
Villa Raiano-San Michele Di Serino AV
Nardone Nardone Domenico-Pietradefusi AV
Cantina Antico Castello-San Mango sul Calore AV
Sertura-Avellino
Borgodangelo-Sant’Angelo All’esca AV
Cantine Ferraro- Pompei NA
Cantina Florami-Trecase NA
Cantina Fontanarosa-Frasso Telesino BN
Cantina Tagliafierro-Tramonti SA
Azienda Vitivinicola Lauranti-Ponte BN
Viticoltori Lenza-Montecorvino Rovella SA
Tenuta Mainardi-Aquara SA
La Cantina dei Nonni-Castelcivita SA
Casula Vinaria-Campagna SA
Tenuta Macellaro-Postiglione SA
PANIFICATORI:
Filippo Cascone-Angri SA
Domenico Fioretti-Carinaro CE
Carmelo Esposito-Pompei NA
Raffaella De Stefano-Panificio De Nardo-Avellino
CASEIFICI:
Latticini Orchidea-Sant’Anastasia NA
Giuseppe Morese- Sant’Antonio SA
Latte& Sale- Vietri sul Mare SA
PRODUTTORI E AZIENDE:
Luigi Castaldi Group-Food & Beverage-Casoria NA
Antica Distilleria Petrone-Mondragone CE
Birrificio artigianale SERROCROCE-Monteverde AV
Torrefazione Antonio Castorino Sas-Salerno
Ho.re.ca Service partner Duni Italia- Scafati SAwww.forniturehoreca.it
Frantoio Marsicani-Morigerati SA
Frantoio Azienda Bio Sole Di Cajani- Caggiano SA
Azienda Agricola Giolì- San Giorgio a Cremano NA
Sapori di Napoli-Nola NA
Molino San Felice- Cimitile NA
Carbone conserve vegetali-San Valentino Torio SA
Soleo-Terzigno NA
SERATA RISERVATA SOLO AGLI OPERATORI DEL SETTORE E UNICAMENTE SU INVITO
Tenuta dei Normanni
Via Giovi Bottiglieri, 64, Salerno
inserito da RENATO AIELLO, giornalista pubblicista
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Alla #Tenuta dei #Normanni il #Festival degli #Artisti del #Gusto di #Arcimboldo Ideata e organizzata da Angela Merolla, la prima edizione del Festival degli Artisti del Gusto, percorso wine e food itinerante con musica live, si terrà
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Tdr. Rete nel recupero condanna i ragazzi di Salerno all’eliminazione dal Trofeo
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/tdr-rete-nel-recupero-condanna-i-ragazzi-di-salerno-alleliminazione-dal-trofeo/
Tdr. Rete nel recupero condanna i ragazzi di Salerno all’eliminazione dal Trofeo
Tdr. Rete nel recupero condanna i ragazzi di Salerno all’eliminazione dal Trofeo
Ancora fatali i minuti di recupero. Anche per la Under 19, come lo è stato per l’Under 17, una rete dell’Abruzzo al primo minuto di recupero ha decreto l’eliminazione dal TdR2019. La formazione di Mister Salerno non sbaglia nulla, giocando una gara ordinata ed attenta contro una formazione ostica. La difesa ottimamente guidata da Capitan Neri e Martino non ha fatto correre alcun rischio a Risoli mentre centrocampo ed attacco erano pronti a recuperare palloni ed a ripartire. Sostanzialmente una gara molto equilibrata, bella da vedere con le due formazioni che meritavano entrambe di passare il turno. L’Abruzzo accede alle semifinali, ma per la Calabria la soddisfazione di aver visto in campo una Rappresentativa Under 19 che ha onorato la maglia fino alla fine. Un leggera distrazione quando ormai tutti stavamo aspettando i calci di rigore. Lesto Bernabeo ad infilarsi ed a trafiggere Risoli con un tiro di punta in stile futsal. La gara non ha registrato tante occasioni tanto è vero che nella prima frazione di gioco a tabellino vanno segnalate solo le tre ammonizioni del direttore di gara. Anche nella ripresa le occasioni latitano, ma la Calabria riesce a creare scompiglio nella difesa abruzzese non trovando però il giusto guizzo. La tensione è tanta, il calo fisico di entrambe le squadre è evidente e sembrano accontentarsi del risultato in attesa dei rigori. Al primo minuto di recupero è Bernabeo, entrato da qualche minuto, a far esplodere di gioia i suoi, con Mister Dragone che nell’occasione si fa infortuna ad una spalla ricevendo prontamente i soccorsi del personale medico. La Calabria si spinge in avanti alla disperata ricerca del pari, ma al triplice fischio c’è solo tanta delusione. “Devo fare i complimenti ai ragazzi per come hanno disputato questo torneo, con grande impegno e spirito di sacrificio. Non meritavamo di perdere, sarebbe stato più giusto andare ai rigori poiché non c’è stata superiorità di una squadra rispetto all’altra. Purtroppo il calcio è questo e la dea bendata ancora una volta ha girato le spalle alla Calabria. Ringrazio il Presidente Mirarchi, il preparatore dei portieri Borrelli ed il mio vice Verrengia, e tutti coloro che si sono adoperati affinchè ai ragazzi non mancasse nulla. Una gestione impeccabile, che si vede solo tra i professionisti. Purtroppo dobbiamo lasciare il torneo, ma i ragazzi possono con orgoglio camminare a testa alta poiché hanno onorato la maglia indossata”. IL TABELLINO U19 Abruzzo – U19 Calabria 1-0 (0-0). Abruzzo: Alonzi, Cancelli (dal 9’st Teraschi), Caniglia, Cellucci (dal 29’st Pompei), Cisse, D’Eramo, Di Tecco, Emili, Fantauzzi, Panneccasio (dal 47’st Rosati), Quacquarelli. A disp: Cannella, Bernabeo (dal 40’st Bernabeo), Kone, Malavolta, Nardone, Pesce, Rosati. All.: Sig. Dragone. Calabria: Risoli, Isabella, Alfano (dal 33’st Gliozzi), Neri, Martino, Gullo (dal 11’st Carlo), Lombardi (dal 47’st Wojcik), Crispino (dal 30’st Battaglia), Verduci, Pisani, Calabrese (dal 48’st Panetta). A disp.: Marra, Liparota, Zuccalà, Parrello, Panetta. All.: Sig. Salerno. Arbitro: Sig. Di Giuseppe (Sez. Frosinone) Assistenti: Sig. Fabrizi (Sez. Frosinone) e Sig. Panatta (Roma 1). Marcatori: al 46’st Bernabeo. Ammoniti: Quacquarelli e Di Tecco (A), Crispino e Isabella (C).
Ancora fatali i minuti di recupero. Anche per la Under 19, come lo è stato per l’Under 17, una rete dell’Abruzzo al primo minuto di recupero ha decreto l’eliminazione dal TdR2019. La formazione di Mister Salerno non sbaglia nulla, giocando una gara ordinata ed attenta contro una formazione ostica. La difesa ottimamente guidata da Capitan Neri e Martino non ha fatto correre alcun rischio a Risoli mentre centrocampo ed attacco erano pronti a recuperare palloni ed a ripartire. Sostanzialmente una gara molto equilibrata, bella da vedere con le due formazioni che meritavano entrambe di passare il turno. L’Abruzzo accede alle semifinali, ma per la Calabria la soddisfazione di aver visto in campo una Rappresentativa Under 19 che ha onorato la maglia fino alla fine. Un leggera distrazione quando ormai tutti stavamo aspettando i calci di rigore. Lesto Bernabeo ad infilarsi ed a trafiggere Risoli con un tiro di punta in stile futsal. La gara non ha registrato tante occasioni tanto è vero che nella prima frazione di gioco a tabellino vanno segnalate solo le tre ammonizioni del direttore di gara. Anche nella ripresa le occasioni latitano, ma la Calabria riesce a creare scompiglio nella difesa abruzzese non trovando però il giusto guizzo. La tensione è tanta, il calo fisico di entrambe le squadre è evidente e sembrano accontentarsi del risultato in attesa dei rigori. Al primo minuto di recupero è Bernabeo, entrato da qualche minuto, a far esplodere di gioia i suoi, con Mister Dragone che nell’occasione si fa infortuna ad una spalla ricevendo prontamente i soccorsi del personale medico. La Calabria si spinge in avanti alla disperata ricerca del pari, ma al triplice fischio c’è solo tanta delusione. “Devo fare i complimenti ai ragazzi per come hanno disputato questo torneo, con grande impegno e spirito di sacrificio. Non meritavamo di perdere, sarebbe stato più giusto andare ai rigori poiché non c’è stata superiorità di una squadra rispetto all’altra. Purtroppo il calcio è questo e la dea bendata ancora una volta ha girato le spalle alla Calabria. Ringrazio il Presidente Mirarchi, il preparatore dei portieri Borrelli ed il mio vice Verrengia, e tutti coloro che si sono adoperati affinchè ai ragazzi non mancasse nulla. Una gestione impeccabile, che si vede solo tra i professionisti. Purtroppo dobbiamo lasciare il torneo, ma i ragazzi possono con orgoglio camminare a testa alta poiché hanno onorato la maglia indossata”. IL TABELLINO U19 Abruzzo – U19 Calabria 1-0 (0-0). Abruzzo: Alonzi, Cancelli (dal 9’st Teraschi), Caniglia, Cellucci (dal 29’st Pompei), Cisse, D’Eramo, Di Tecco, Emili, Fantauzzi, Panneccasio (dal 47’st Rosati), Quacquarelli. A disp: Cannella, Bernabeo (dal 40’st Bernabeo), Kone, Malavolta, Nardone, Pesce, Rosati. All.: Sig. Dragone. Calabria: Risoli, Isabella, Alfano (dal 33’st Gliozzi), Neri, Martino, Gullo (dal 11’st Carlo), Lombardi (dal 47’st Wojcik), Crispino (dal 30’st Battaglia), Verduci, Pisani, Calabrese (dal 48’st Panetta). A disp.: Marra, Liparota, Zuccalà, Parrello, Panetta. All.: Sig. Salerno. Arbitro: Sig. Di Giuseppe (Sez. Frosinone) Assistenti: Sig. Fabrizi (Sez. Frosinone) e Sig. Panatta (Roma 1). Marcatori: al 46’st Bernabeo. Ammoniti: Quacquarelli e Di Tecco (A), Crispino e Isabella (C).
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Trump’s decision to impose tariffs on steel and aluminum have pushed G7 members to the brink of all-out trade war…
AFP/File / Brendan Smialowski President Donald Trump comes to the Quebec G7 touting an America First agenda that hits allies US with trade tariffs and threatens multilateral free trade deals
(Dave Clark & Ivan Couronne, AFP) Washington – Summits of the Group of Seven powers are often marred by anti-globalist demonstrations in the streets of the host city.
This time, the greatest threat to the liberal world order will be inside the fence.
President Donald Trump comes to this week’s Quebec G7, which begins Friday, touting an America First agenda that hits US allies with trade tariffs and threatens multilateral free trade deals.
His stance will receive such a hostile reception from the other leaders of the world’s richest democracies that some observers have suggested renaming the G7 summit the G6+1.
Trump may well be distracted by preparations for his June 12 summit with North Korea’s Kim Jong Un, which will be in Singapore immediately after the rich world talking shop in Canada.
** MORE TARIFFS COVERAGE at Liberty Headlines **
But it is not such a stretch to imagine that the US leader will enjoy a warmer encounter with the autocrat from Pyongyang than with his Canadian hosts and European and Japanese allies.
And leaders like Canada’s Prime Minister Justin Trudeau and Germany’s Chancellor Angela Merkel admit it will be difficult to even agree a joint communique at the two-day meeting.
“We know certainly that there will be frank and sometimes difficult discussions around the G7 table, particularly with the US president on tariffs,” Trudeau told reporters.
– All-out trade war –
Merkel told German lawmakers Wednesday before setting off for Canada that there would be “no compromise for its own sake” and that dropping the statement “may be the more honest way.”
But Trump’s decision to impose tariffs on steel and aluminum — and eventually other goods, such as German luxury cars — have pushed G7 members to the brink of all-out trade war.
Canada’s Trade Minister Francois Philippe Champagne was more blunt, declaring: “What we are seeing is that the world economic order is under pressure, under attack.”
And Trump is not likely to back down.
“There are disagreements,” top White House economics advisor Larry Kudlow told reporters Wednesday. “He is sticking to his guns.”
Kudlow, in common with the longstanding expert consensus in the G7 nations, had long opposed tariffs before joining Trump’s team, but now says he agrees that the trade status quo hurts America.
“Until we can have reciprocal relationships we will not have free trade, and we will not have fair trade,” Kudlow said. “So I think his cause is just and I think the rest of the world agrees with him.”
Europe does not come to Quebec from a position of strength. Britain’s Theresa May is mired in endless Brexit negotiations and Italian premier Giuseppe Conte only formally took power on Wednesday.
French President Emmanuel Macron made initial headway in forming a public friendship with Trump, but has failed to sway the US leader on any issue, while Merkel has been distracted by coalition negotiations.
The G7’s only Asian member, Japan, has close relations with the White House, but Prime Minister Shinzo Abe’s support for Trump’s North Korean outreach has not seen his country spared the tariffs.
So the prospect of a joint communique encompassing trade seems faint, and the summit may be capped by a simple statement from the hosts summarizing the narrow areas of consensus.
A senior European Union official briefing reporters on the pre-summit negotiations used discreet understatement to describe the impasse, but only ended up underscoring the width of the rift.
“We find the tariffs to be illegal, so finding common language continues to be a challenge,” he said.
– End of the world order –
The G7 developed in part because the world’s rich powers — despite their supposed Cold War victory — became frustrated in working through the broader multilateral system with lesser rivals.
The globalized economy that they helped build had winners and losers, of course, but until Trump’s election the United States was seen as the system’s uncontested leader and a major beneficiary.
But now, according to Laurence Nardon of the French Institute for International Relations (IFRI), one of the main actors on the international stage is no longer following the same script.
“It completely calls into question the international system,” she told AFP. “This G7 summit is a new act in the drama. So far, the six are standing strong, but Trump has not finished.
William Reinsch, a senior advisor at the Center for Strategic and International Studies (CSIS) in Washington, said he expected the other six nations of the G7 to “gang up” on Trump.
“The president’s proclivity, though, you know, when criticized is consistently to hit back,” he added.
Since coming to office in January last year, Trump has pulled the US out of the Paris climate accord, the Iran nuclear deal and the TPP Pacific free trade deal.
– Feting US foes? –
While cozying up to authoritarian Chinese leader Xi Jinping, the Philippines’ brutal Rodrigo Duterte, Saudi Crown Prince Mohammed bin Salman and even Kim — he has clashed with May, Trudeau and Merkel.
“And it feels like we are treating our allies with contempt, while we are feting our adversaries,” said Heather Conley, a CSIS senior vice president, warning that any consensus statement would be “very short.”
The summit begins on Friday in La Malbaie, in Charlevoix, north of Quebec, and runs until Saturday, when Trump will fly on to Singapore.
Original Source -> Trump Tariffs Doom Prospects of G7 Consensus
via The Conservative Brief
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L'omelia della Messa del Crisma di Mons. Vari a san Francesco a Gaeta
Messa del Crisma a san Francesco a Gaeta
Messa del Crisma a san Francesco a Gaeta
Messa del Crisma a san Francesco a GaetaMessa del Crisma a San Francesco a Gaeta Messa del Crisma Nella mattinata del 29 maggio i sacerdoti hanno potuto celebrare, alla presenza dell'arcivescovo Mons. Luigi Vari, la Messa del Crisma, saltata nel periodo della Settimana santa a causa del Coronavirus. Pertanto questa messa ha permesso ai sacerdoti di rinnovare le promesse sacerdotali in virtù del loro ministero ordinato, e quindi le parole dell'Arcivescovo nella sua omelia sono state molto edificanti: " Grazia e pace a voi da Gesù Cristo, il testimone fedele. Questo titolo emerge questa mattina dalla lettura dell’Apocalisse come capace di sintetizzare più di altri la caratteristica di Cristo sacerdote e di quanti per il suo sangue sono costituiti sacerdoti per Dio. La fedeltà sappiamo tutti non si dichiara, ma si racconta. Quest’anno ci sta dando l’occasione di verificare la nostra vita di sacerdoti e di rispondere alla domanda se abbiamo storie di fedeltà da raccontare, come sacerdoti e soprattutto come battezzati. Per molti di noi questi mesi rappresentano l’occasione per scoprire quanto sia profonda la nostra fedeltà agli uomini, poiché ci siamo trovati rimessi al posto nostro nel desiderio di dare una mano ai nostri fratelli, con la preoccupazione di rimetterli in piedi, inginocchiati ai loro piedi. Stare in ginocchio ai piedi di qualcuno significa stare da un’altra parte rispetto a quella che normalmente scelgono coloro che hanno qualche potere, generalmente seduti a tavola e non in giro per la sala a lavare i piedi. Quello, però, è il posto nostro. Questo non giustifica, però comportamenti indefinibili che anche qualcuno di noi ha dovuto subire, poliziotti a spiare dai vetri delle chiese e parole in libertà come quelle pronunciate da chi per il ruolo istituzionale doveva informarsi prima di parlare, mi riferisco all’episodio di Penitro. Nemmeno giustifica, però il desiderio di lasciare in fretta questo posto per rimettersi a tavola. Restiamo fedeli a questo posto che ci siamo scelti, in cui gli unici occhi che cerchi sono quelli di tuo fratello. Tutti avete fatto tanto per stare al posto di Cristo in ginocchio e vi siete conquistati la prima pagina nel cuore di molti fratelli. Mentre siamo in ginocchio ci ricordiamo che in ginocchio si lavano i piedi dell’altro, ma si prega anche per lui e si prega per noi. Quello che sta accadendo è uno choc: noi i ricchi, gli avanzati siamo stati i più colpiti da un virus che non viaggiava sui barconi, ma in business class. Noi che avevamo confinato la fede nel territorio dei sentimenti e che pensavamo che l’uomo fosse sufficiente a sé stesso, ci siamo resi conto che misurare la vita non è lo stesso che viverla e che anche la scienza è un’attività dell’uomo che ha bisogno di tempo, di pazienza, di passione, di sentimenti e di fede. Ce lo hanno testimoniato quelli che non si sono risparmiati e che chiedevano il nostro consiglio e la nostra preghiera non per sapere che medicina dare, ma per essere sostenuti e non perdersi. E abbiamo ricominciato a pregare e a far pregare, abbiamo deciso di stare in mezzo alla desolazione simboleggiata dalla piazza vuota nella quale il Papa ha pregato, segno delle nostre chiese vuote e di un mondo che senza Cristo è una barca alla deriva. Abbiamo scelto di non abbandonarci alla deriva, e quindi di consolare, di confortare, di fare un po’ di bene. L’esperienza della desolazione della morte, vista nelle scene dei camion pieni di bare, ma vissuta nel ministero di accompagnare anche noi tanti fratelli e sorelle in punta di piedi, in silenzio, nemmeno le parole che la liturgia suggerisce quando non abbiamo più parole. Non abbiamo forse riscoperto di quanto sia importante il morire non da soli, non senza una parola, una preghiera, una parola? Vorrei che ci dicessimo: mai più. Per quanto dipende da noi: mai più. Abbiamo vissuto un lungo sabato santo, spero per me di averlo vissuto come le donne indaffarate a piangere a preparare profumi per onorare il corpo di Gesù, impegnate a contrastare l’odore cattivo della morte e, senza immaginarlo, a preparare la resurrezione. I vangeli parlano tanto di queste donne, ne parlano come di premesse necessarie alla resurrezione. Carissimi confratelli, vorrei concludere riprendendo una citazione di Albert Camus che nel romanzo La peste, descrivendo la parabola di un sacerdote che all’inizio si pone come un moralista implacabile di fronte alla tragedia, e ne abbiamo visto pure noi qualcuno, poi assistendo a tanto dolore innocente, comincia a dubitare e decide di accompagnare con voce rotta, con qualche esitazione, il cammino dei suoi parrocchiani. L’autore scrive: “Bisogna soltanto cominciare a camminare in avanti, nelle tenebre, un po’ alla cieca e tentare di fare il bene. Per il resto bisogna restare e accettare di rimettersi a Dio”. Testimoni fedeli in Cristo il testimone fedele, significa restare e fare del bene e affidarsi a Dio. Infine questa Messa è epifania della Chiesa, di quella che sa mettersi in ginocchio, consapevole che in un giorno e in una notte tutto può cambiare, preoccupata a preparare aurore di resurrezione. Anche se il tempo non consente festeggiamenti, non passano inosservati alcuni importanti anniversari: il 60° anniversario di sacerdozio di don Gianni Liberace, il 50° anniversario di sacerdozio di don Giuseppe Sparagna, il 25° anniversario di sacerdozio di don Adriano di Gesù e di don Guerino Piccione. I festeggiamenti non mancheranno, la preghiera di ringraziamento e di lode già c’è. Ci hanno preceduto in cielo don Giovanni Nardone, il diacono Raffaele Palmaccio; un ricordo anche per don Gianni Sandalo del Pime che ha servito brevemente, ma intensamente nella Parrocchia di San Giacomo Apostolo in Gaeta. I tanti sacerdoti vittima del corona virus, per loro anche vogliamo pregare, ringraziandoli per la loro testimonianza e il loro esempio." Read the full article
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