#Giuseppe Barbagallo
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Enna: salgono a cinque i giornalisti denunciati dal sacerdote Rugolo
Ennesima denuncia di Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato in primo grado dal Tribunale di Enna a 4 anni e mezzo per violenza sessuale aggravata a danno di minori, nei confronti di un’altra giornalista, Marinella Barbagallo della testata online Sant’Anna Today. Barbagallo è stata denunciata per diffamazione e diffusione di atti procedurali in merito a un articolo del 5 aprile 2023. Anche in…
#antonio messina#condannato#denunciati#Francesco Zanardi#giornalisti#gip#Giuseppe Rugolo#Messina#minori#primo grado
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"Storia di una capinera" di Giovanni Verga in scena nei teatri di Magione, Marsciano e Narni Il regista Guglielmo Ferro porta a teatro Storia di una capinera il primo romanzo di Giovanni Verga. Lo spettacolo, che vede in scena gli attori Enric...
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ÓCIO CRIATIVO - DOMENICO DE MASI
Biografia de Domenico De Masi
1 de fevereiro de 1938
Domenico De Masi nasceu em 1 de fevereiro de 1938 para Rotello, Campobasso de St. Após concluir a high school em Caserta, inscreveu-se para estudar direito na Universidade de Perugia. Nos últimos anos de faculdade, enquanto ele se dedicou ao estudo do direito, começaram a cultivar em paralelo paixão pela
Sociologia
. Após graduar-se na história jurídica, entre 1961 e 1963 especializa-se em especial em
sociologia do trabalho
e entrou em contato com a equipe profissional em Nápoles tinha formado em torno do "Norte e Sul", dirigido por Francesco Companion de revisão.
O estudo de pesquisa em Bagnoli O grupo é coordenado por Giuseppe Galasso, e mostra o Italsider confiada uma pesquisa sociológica, relativos à resolução de Bagnoli, tendo como referência o papel dos sindicatos e o papel dos grupos informais. Como parte desta pesquisa,
Domenico De Masi
se encarrega de compartilhar o trabalho de trabalhadores para obras de moinhos, aço e para o alto-forno por um par de anos, como um participante observador e pessoal de relações. Entretanto, além da colaboração com o "Norte e Sul", ele também escreve para as revistas "tempos modernos" e "ao ponto" e começou a frequentar a grossura de Raffaele La Capria, Frank Barbagallo, Cesare de Seta, Antonio Ghirelli, Francesco Rosi, Domenico Rea, Danilo Dolci, Vangelder e Massimo Galluppi intelectuais. Enquanto ele trabalha como pesquisador no Italsider, torna-se
Assistente em Sociologia
da Universidade de Nápoles Federico II, mantendo a faixa dupla gerencial e acadêmico por vários anos. ( Mais em : https://edukavita.blogspot.com/2016/05/biografia-de-domenico-de-masi.html)
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Febbraio 1995
1995 Febbraio
1. Mercoledì. Pioggia, nel pomeriggio.
2. Giovedì. [Uscita Clinica ‘Morgagni’]. Nel pomeriggio scrutini sezione D (Solicchiata), scuola media. Alle 17,00 funzione della ‘candelora’ nella chiesa S. Pietro. Un buon numero di fedeli, come ogni anno.
3. Venerdì. Variabile. Nel pomeriggio scrutini alla sede centrale del Magistrale ad Acireale. P. Vincenzo Lanzafame ha ricevuto l’incarico…
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#Arciprete Gaetano Cannavò#Arciprete Giosuè Russo#Arciprete Salvatore Savoca#Beppe Petrullo#Biblioteca Villadicaniense#Carlos D&039;Agostino#Concetto Bellia#Don Vincenzo Lanzafame#Figlie di S. Anna#Furti#Ginardi Gaetano#Giuseppe Barbagallo#Lavori#Michele La Rosa#Mons. Gaetano Alibrandi#Movimento della speranza#Rodolfo Amodeo#RTA#Suor Anna di Gesù Avena
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Barbagallo (Uil): "Dare risposte a lavoratori e pensionati su taglio tasse"
Barbagallo (Uil): “Dare risposte a lavoratori e pensionati su taglio tasse”
(Agenzia Vista) Roma, 18 settembre 2019 Barbagallo (Uil) dare risposte a lavoratori e pensionati su taglio tasse Il Presidente del Consiglio Giuseppe … by Livio Acerbo #greengroundit
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XVII MEMORIAL MARIANO VENTIMIGLIA
Il Circolo Letterario Pennagramma, l'associazione culturale Paternesi.com e il Comune di Paternò ( CT ) sono lieti ti annunciare che da sabato 20 novembre a domenica 27 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30, avrà luogo presso il Convento di San Francesco alla Collina di Paternò, in via degli Svevi, la XVII edizione del Memorial Mariano Ventimiglia, collettiva e concorso d'arte visiva di pittura, scultura, fotografia, design del tessuto, disegno, incisione, installazione, ceramica e ceramica su pietra lavica, e concorso letterario di poesie e racconti. La premiazione, moderata dalla scrittrice del Circolo Letterario Pennagramma Simona Zagarella, avrà luogo sabato 10 dicembre alle ore 18.00 presso la biblioteca Giovanbattista Nicolosi di Paternò. Durante la premiazione interverranno il presidente del Circolo Letterario Pennagramma Mario Cunsolo, il presidente dell'associazione culturale Paternesi.com Giorgio Ciancitto e il presidente della giuria delle arti visive Ghumbert Di Cattolica. Durante la serata culturale avranno luogo anche momenti musicali - con le performances artistiche della cantastorie Cettina Busacca e del maestro chitarrista Roberto Virgillito - interventi da parte di personalità del mondo della cultura - quali, ad esempio, il maestro ceramista Barbaro Messina - e verrà inoltre conferito un premio alla carriera, che in questa XVII edizione andrà al maestro pittore Giuseppe Guzzone. A giudicare le opere di arte visiva saranno: il maestro d'arte taorminese Ghumbert Di Cattolica ( presidente di giuria ), e il presidente e scrittore del Circolo Letterario Pennagramma Mario Cunsolo. Per il concorso letterario a giudicare gli scritti saranno invece: gli scrittori del Circolo Letterario Pennagramma Antonio Sozzi, Simona Zagarella, Giorgio Ciancitto, Mario Cunsolo, Laura Toscano e Cirino Cristaldi ( ideatore del Festival del Libro Etnabook e presidente dell'assoc. culturale No_Name ), e Francesca Cali', presidente dell'associazione culturale Mascalucia.Doc. Nel comitato organizzativo di questa edizione abbiamo, oltre ai presidenti Mario Cunsolo e Giorgio Ciancitto, anche le scrittrici del Circolo Simona Zagarella e Fabiana Muni. Ai vincitori verrà consegnata una riproduzione in scala ridotta de “La Ragnatela”, una delle opere più suggestive dello scultore Mariano Ventimiglia, realizzata da mastro ceramista Filippo Messina. Come ogni anno sono molte le associazioni culturali che con affetto e stima hanno deciso di collaborare per la buona riuscita dell'evento: l'associazione culturale Centro Studi Omniarteventi del Prof. Salvo Luzzio, l'associazione culturale Mascalucia.Doc di Francesca Cali', il Circolo dei Medici del prof. Nunzio Peci, l'associazione culturale Viva Voce Social della giornalista Valeria Barbagallo, l’associazione culturale No_Name dello scrittore del Circolo Cirino Cristaldi e la Proloco di Paternò. I bandi dei due concorsi sono visibili cliccando sui seguenti link: https://www.facebook.com/events/807228357032809/?ref=newsfeed
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Ars, ecco i 70 deputati del Parlamento siciliano: i nomi
A un mese esatto dalle elezioni del 25 settembre 2022, si è ufficialmente concluso lo scrutinio delle Regionali siciliane. E ora che ci sono tutti i timbri sui nomi dei 70 eletti, Renato Schifani è pronto a convocare la prima seduta dell’Ars: la data scelta è quella del 10 novembre, mercoledì. Nei giorni successivi, forse già giovedì 11, si insedierà il governo giurando in Parlamento. Ecco i deputati eletti divisi per partito, tenendo conto di rinunce, elezioni in più province e opzioni per altri seggi alla Camera o al Senato. Fratelli d’Italia (13) Giuseppa Savarino, Giuseppe Catania, Gaetano Galvagno, Dario Letterio Daidone, Giuseppe Galluzzo, Alessandro Aricò, Marco Intravaia, Fabrizio Ferrara, Giorgio Assenza, Giovanni Luca Cannata, Nicolò Catania, Elvira Amata, Giuseppe Zitelli. Forza Italia (13) Renato Schifani, Riccardo Gallo, Margherita La Rocca Ruvolo, Michele Mancuso, Marco Falcone, Nicola D’Agostino, Luisa Lantieri, Bernadette Grasso (prende il posto di Tommaso Calderone che opterà per il Senato), Gianfranco Miccichè, Edy Tamajo, Gaspare Vitrano, Riccardo Gennuso, Stefano Pellegrino. Lega (5) Luca Sammartino, Giuseppe Laccoto, Vincenzo Figuccia, Girolamo Turano, Marianna Caronia. Democrazia Cristiana (5) Carmelo Pace, Andrea Barbaro Messina, Nunzia Albano, Ignazio Abbate, Serafina Marchetta. Mpa (4) Roberto Di Mauro, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Carta, Giuseppe Castiglione. Partito Democratico (11) Michele Catanzaro, Anthony Barbagallo (potrebbe optare per la Camera e lasciare il seggio a Ersilia Savarino), Giovanni Burtone, Sebastiano Fabio Venezia, Antonello Cracolici, Mario Giambona, Valentina Chinnici, Nello Dipasquale, Tiziano Fabio Spada, Dario Safina, Calogero Lanza. Movimento 5 Stelle (11) Angelo Cambiano, Jose Marano, Antonino De Luca, Adriano Varrica, Luigi Sunseri, Stefania Campo, Carlo Gilistro, Cristina Ciminnisi e Nuccio Di Paola: quest’ultimo era candidato a Caltanissetta,Palermo e Catania. Dovrà quindi optare per uno dei tre seggi lasciando gli altri due ai primi dei non eletti: ad attendere la scelta ci sono la palermitana Roberta Schillaci, il nisseno Filippo Ciancimino e l’etnea Marina Ardizzone. Due di questi ultimi tre nomi diventeranno deputati dopo la scelta di Di Paola. Sud chiama Nord (8) Ludovico Balsamo, Maria Davide Vasta, Matteo Sciotto, Pippo Lombardo, Alessandro De Leo, Ismaele La Vardera, Salvatore Geraci, Cateno De Luca. Read the full article
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Anorexia and Eating Patterns in the Elderly
Anorexia and Eating Patterns in the Elderly
Open Access Peer-reviewed Research Article Lorenzo Maria Donini , Eleonora Poggiogalle, Maria Piredda, Alessandro Pinto, Mario Barbagallo, Domenico Cucinotta, Giuseppe Sergi Published: May 2, 2013 https://doi.org/10.1371/journal.pone.0063539 Abstract Objectives To evaluate the change in eating habits occurring in community- dwelling and institutionalized elderly subjects with senile…
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✨Continua il successo per #LeDelizieDellArte, i video divulgativi a cura dell’assessorato alla Cultura di #Piacenza, che di settimana in settimana si affermano come “pillole” ben gradite dal pubblico non solo piacentino. Le prime quattro puntate hanno già ottenuto oltre 130mila visualizzazioni: “Moltissime – afferma l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – per un’iniziativa nata come risposta in piena pandemia e realizzata con risorse limitatissime. I capolavori del territorio combinati a piatti di chef piacentini rappresentano un mix che attira, e se a ciò aggiungiamo il fatto che l’emittente Telelibertà ogni sabato alle 20 trasmette integralmente le puntate della serie, ecco che l’iniziativa ha raggiunto il proprio scopo: far scoprire e promuovere le bellezze dei nostri musei e sostenere la ristorazione piacentina”. Protagonista dell’ultima puntata andata in onda, invece, è stato il dipinto dell’artista napoletano Vincenzo Irolli “Pesca di mare”, presentato dal critico d’arte Alessandro Malinverni, da cui ha tratto ispirazione la famiglia Barbagallo che gestisce il Ristorante “Da Peppino”; lo chef Giovanni ha cucinato un polpo in doppia cottura. Il dipinto fu acquistato da Giuseppe Ricci Oddi nel 1931, anno in cui venne inaugurata la Galleria d’arte. “Irolli ha come riferimento le opere di Domenico Morelli, Francesco Paolo Michetti e Antonio Mancini e rappresenta nei suoi dipinti scene di genere ambientate in interni semplici; con gli anni si dedicherà sempre più alle nature morte. L’acquerello “Pesca di mare” è costruito su due registri: in basso sono raffigurati un calamaro, una ricciola e un dentice, al di sopra un polpo accanto a una grande cesta; sapienti pennellate traducono la lucentezza e l’umidità delle superfici e dei pesci, che risplendono nei colori squillanti”. Irolli, spiega Malinverni, è un pittore che spesso adotta un approccio bozzettistico ma rigoroso: “L’acquerello – ha concluso – non permette ripensamenti, a differenza della pittura ad olio”. Quindi via alla creatività dello Chef Giovanni Barbagallo, della figlia Giusy e dalla moglie. Un polipo in doppia cottura. @galleriariccioddi @palazzofarnese.piacenza @ristorante_peppino (presso Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi) https://www.instagram.com/p/CMNmgwLhRKZ/?igshid=lnhg127m3j8l
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Curatela Mostra
Membra/o | a cura di Valentina Barbagallo e Giuseppe Mendolia Calella
Artisti: Francesco Balsamo | Giovanna Brogna Sonnino | canecapovolto |
Laura Cantale | Simone Caruso | Rita Casdia | Irene Catania |
Alice Grassi | Gianluca Normanno | Maurizio Pometti
Edizione di Roberta Normanno + Marco Magió by Sartoria Editoriale
Sartoria Editoriale | Via Vecchia Ognina 85, Catania | 23/26 Maggio 2019
Apertura in occasione del Vieni? - Catania PornFest 24/26 Maggio 2019
In occasione della prima edizione del Vieni? - Catania PornFest 2019, Balloon Project e l’associazione culturale AVAJA presentano la mostra collettiva “Membro/a” a cura di Valentina Barbagallo e Giuseppe Mendolia Calella.
I dieci artisti invitati: Francesco Balsamo, Giovanna Brogna/Sonnino, canecapovolto, Laura Cantale, Simone Caruso, Rita Casdia, Irene Catania, Alice Grassi, Gianluca Normanno, Maurizio Pometti attraverso diversi medium, analizzano e raccontano visivamente il corpo umano dal punto di vista dell’erotismo e nel contesto pornografico.
Il corpo è presentato come oggetto/soggetto sensibile alle sollecitazioni amorose e carnali. Il corpo è, dunque, membro, ossia, oggetto visivo e tangibile del desiderio che allude alla sfera attiva e riproduttiva ma anche a quella puramente fisica e passionale. Il corpo è composto da membra, attivate da azioni e condizioni di desiderio e piacere.
Questo progetto espositivo diviene emblema della funzione stessa della pornografia: rendere esplicito / macro l’atto sessuale e alcuni aspetti dell’amplesso su cui la macchina da presa (o fotografica) si sofferma invitandoci a osservarli più da vicino. L’incontro sessuale diventa immagine pura: grandangolo che consente a soggetti esterni di osservare da una prospettiva privilegiata e di compartecipare alla scena, condividendone il godimento.
Balsamo presenta un dittico di disegni acquerellati in cui al centro di ognuno ritrae una figura dai contorni cifrati e indefiniti. Il corpo si nega, sfoca, sparisce e nell’assenza l’artista tenta di stabilirne l’essenza. I tratti leggeri del disegno si confondono con il candore del foglio ma le forme non dimostrano una relazione o una connessione, chiuse nel perimetro spesso della cornice si sforzano di esprimere, incerte, la loro individualità.
La Brogna/Sonnino riflette sui concetti di tatto/contatto e possessione e lo fa alla sua maniera. l’artista presenta una serie di fotografie di mani, maschili e femminili, scattate a più riprese negli anni ’80 che attorniano un corpo nudo posto al centro di un grande collage. La stessa artista cita questi versi che riassumono il senso del suo lavoro, ovvero, la ricerca dell’essenza interiore ed esteriore: “PER TE... vorrei levarmi il corpo come si leva un vestito per essere quella che sono veramente per te...” (Roma 1979).
GAY FILM di canecapovolto è una sorta di atlante omoerotico i cui protagonisti sono un colonnello cieco e la confraternita dei ginnasti nudi, uomini immersi nella vegetazione, osservati da un l'occhio affaticato. L’assenza della divisa e l’esibizione del membro, quale apparente atto di sovversione dell’ordine imposto dalla disciplina militare e sportiva, si conclude in un macabro gioco simbolico su ciò che resta di un corpo inerme.
La Cantale propone un’unica fotografia che raffigura un letto bagnato di urina e una maschera d’oro, invitandoci a riflettere sulla pratica sessuale dell’urofilia conosciuta anche come pissing, pratica legata inequivocabilmente al feticismo. L’atto di liberarsi dei rifiuti corporei nell’ambito dell’incontro erotico diviene azione di compenetrazione e godimento trasformando il rifiuto in prezioso liquido dorato capace di esaltare il piacere mediante la sottomissione.
CARUSO presenta una composizione audio prodotta dall’accostamento di tracce sonore estrapolate da alcuni video recuperati dal web; video che mostrano dei personaggi femminili che stimolano con le mani la gola. Una sorta di masturbazione orale che genera suoni ritmati e disturbanti.
Come attrazioni di una giostra perduta nel vuoto, in un bianco incandescente e artificiale, vertiginoso e spaesante, muovono le figure d’argilla della Casdia: fanciulle seminude, truccate e provocanti, fanno il loro numero; a turno, ad occhi chiusi scorrono sulla ruota recitando un gesto macchinico di desiderio fisico. L’artista con questo lavoro riflette sul doppio vincolo cui è esposta la ricerca del desiderio nel tempo contemporaneo: un balletto meccanico di pose stereotipate e inconsce nel contesto raggelante di un’atmosfera che non conosce alterità.
Irene Catania realizza delle illustrazioni naif strettamente legate alla sua più recente ricerca pittorica. Creature metà animalesche, esseri ammiccanti che cercano di unirsi fra di loro con fare violento. I clichè delle pose e dei vestimenti così come l’atteggiamento e le espressioni dei volti richiamano all’istintività del bisogno sessuale, alla volontà liberatoria e trasgressiva. A supporto delle immagini di Irene Catania è esposto un favolistico testo di Leda Gheriglio.
Il progetto Pink Flamingos della Grassi rifletta sul concetto di assenza. All'interno della società contemporanea, la paura del coinvolgimento emotivo genera oggetti-membrana progettati per tenere da parte, proteggere e radicalmente soppiantare le relazioni umane. Tutte le contaminazioni e le fusioni sono così evitate: le relazioni sentimentali vengono percepite come pericolose, ecco perché bisogna mettere “un filtro” che sia in grado di anestetizzare tutte le emozioni positive e negative. La luce che illumina le immagini diventa un ulteriore filtro che visivamente allontana e conforta.
Normanno presenta immagini taglienti che rivelano l’energia fisica dei corpi, un’energia che produce alterazioni, attrazioni, malessere, piacere e smarrimento. Nell’attimo di un abbraccio, nel viscido realismo di un bacio, nella bocca insanguinata di una rissa, un legame effimero li tiene stretti, mentre la notte scorre e la musica li trascina. Riprese ravvicinate che esaltano una pulsione collettiva che annulla l’identità e trasforma i soggetti in oggetti.
La grande tela di Pometti ritrae un gruppo di corpi dai volti mascherati, nell’ombra di un segno materico e stratificato. La maschera, emblema della trasformazione e della finzione, allude alle molteplici fantasie sessuali e ai ruoli che gli amanti interpretano nell’amplesso, ruoli che rispetto alla realtà sono spesso modificati o alterati per aumentare il desiderio e il piacere.
Alcune immagini risultano esplicite mentre altre sono solo accennate o allusive, ma le/il membra/o diventano segno e senso. Il corpo e i suoi feticci, il corpo e la sua bellezza, il corpo e la sua naturalezza è svelato e rilevato nel climax della passione e del godimento o altresì nella volontà ammiccante e sensuale del corteggiamento.
Come da consuetudine per Sartoria Editoriale è stata prodotta un’edizione a tiratura limitata stampata e rilegata in proprio con disegni e illustrazioni di Roberta Normanno e Marco Magió.
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#Repost @attraverso.info • • • • • Cari amici nel ⚠️LINK IN BIO⚠️ troverete la #pubblicazione edita da Antipodes Casa Editrice, curata da Valentina Barbagallo, Cristina Costanzo, Danilo Lo Piccolo e Giuseppe Mendolia Calella, che raccoglie i risultati di #Attraverso #Arti in #rassegna – tenutasi in diverse sedi palermitane da maggio a novembre 2018 e patrocinata da #Palermo #Capitale della #Cultura 2018. All'interno i testi curatoriali degli #eventi, le riflessione critiche sulla cultura contemporanea in Sicilia e molte #immagini d'archivio. Grazie alla casa editrice @antipodes_casaeditrice e tutti gli #artisti e gli #operatoriculturali che hanno supportato l'intero progetto. 💪❤️ @vale.barby @gimeca87 @cristinacostanzo @danilolopiccolo @lucy_manekineko @roberto_hok @_noemi.df @erreemme1810 @alex_anda @skywalker1094 @settimanadelleculture @amici_dei_musei_siciliani https://www.instagram.com/p/BwcGDr_HZcZ/?igshid=hz974yw8kg2u
#repost#pubblicazione#attraverso#arti#rassegna#palermo#capitale#cultura#eventi#immagini#artisti#operatoriculturali
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Taglio tasse: bonus sale da 80 a 100 euro, poi detrazioni per i redditi fino a 40mila. Landini: 'Aumenta salario netto di 16 milioni di persone' - Il Fatto Quotidiano Un taglio del cuneo fiscale che interesserà i redditi fino a 40mila euro, arrivando a 100 euro al mese per chi guadagna fino a 28mila euro, per poi scendere con un doppio sistema di decalage, ovvero di abbassamento progressivo. Sono i passaggi chiave della proposta che il governo ha illustrato al tavolo con i sindacati tenutosi a Palazzo Chigi. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine dell’incontro parla di “ampia convergenza” sia tra i partiti della maggioranza sia con le parti sociali. Annunciando poi che il provvedimento avrà “la preparazione più rapida possibile“, con l’obiettivo di varare il testo entro la fine del mese. Il ministro non ha precisato se si tratterà o meno di un decreto legge. “Nella legge di bilancio abbiamo destinato 3 miliardi di euro per il 2020, che crescono fino a 5 miliardi di euro a partire dal 2021, allo scopo di ridurre il cuneo fiscale interamente a beneficio dei lavoratori. A dispetto di quanto una certa propaganda ha sostenuto, questa misura è la prova che la nostra manovra economica riduce davvero le tasse per famiglie e lavoratori“, ha rivendicato il premier Giuseppe Conte nel corso dell’incontro con i sindacati. Gualtieri: “Bonus Renzi da 80 a 100 euro col taglio del cuneo fiscale” “Una giornata importante perché dopo tanti anni c���è un provvedimento che aumenta il salario netto di una parte dei lavoratori dipendenti. Questo è un primo risultato, che interessa 15-16 milioni di persone che vedrà aumentare il netto in busta paga. Nessuno diventa ricco, ma la strada è quella giusta“, ha commentato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, chiedendo ora il confronto verso “una vera riforma fiscale“. È “un risultato parziale ma positivo” anche per la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Siamo partiti con il piede giusto: si allarga la platea, si mantiene il bonus, si introduce il ragionamento sulle detrazioni“, riassume il leader Uil, Carmelo Barbagallo. La proposta presentata a Palazzo Chigi A Palazzo Chigi erano presenti il prem https://www.instagram.com/p/B7htkKriVNf/?igshid=17pda0arfyzdf
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la pubblicazione edita da Antipodes Casa Editrice, curata insieme a Valentina Barbagallo Danilo Lo Piccolo e Giuseppe Mendolia Calella, che raccoglie i risultati di Attraverso Arti in rassegna tenutasi in diverse sedi palermitane da maggio a novembre 2018 e patrocinata da Palermo Capitale della Cultura 2018. All'interno i testi curatoriali degli eventi, le riflessione critiche sulla cultura contemporanea in Sicilia e molte immagini d'archivio. Su #Balloon il link per il download http://www.balloonproject.it/attraversopubblicazione/
#art#artworks#curators on tumblr#artists on tumblr#Solo Exhibition#show#Palermo#palermocapitaledellacultura2018#publication#ebooks#arte Su tumblr#artecontemporanea#contemporaryart#places#people#artist residency#marilina marchica
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Manovra: sindacati, manifestazione del 9 febbraio confermata; attendiamo tavoli Cgil, Cisl e Uil confermano la manifestazione nazionale a Roma del 9 febbraio. Lo hanno riferito i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
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Barbagallo (Uil): "Dare risposte a lavoratori e pensionati su taglio tasse"
Barbagallo (Uil): "Dare risposte a lavoratori e pensionati su taglio tasse"
(Agenzia Vista) Roma, 18 settembre 2019 Barbagallo (Uil) dare risposte a lavoratori e pensionati su taglio tasse Il Presidente del Consiglio Giuseppe … by Livio Acerbo #greengroundit
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Pochi giorni dopo le elezioni regionali che hanno visto il successo del blocco Pci-Psi, l’appuntamento di sindacale per festeggiare il 1 maggio a Portella della Ginestra si trasforma in un massacro. 11 persone rimangono uccise sotto il fuoco dei mitra della banda di Salvatore Giuliano, separatista al servizio degli agrari. Ma già il rapporto dei carabinieri indica come possibili mandanti, “elementi reazionari in combutta con mafiosi locali”. Gaspare Pisciotta affermerà poi davanti alla corte d’assise che i mandanti politici della strage erano i monarchici Gianfranco Alliata di Montereale e il democristiano Bernardo Mattarella. «… e nto sangu di cumpagni ammazzati» Portella della Ginestra- C’è una lapide di pietra bianca sulla spianata di Portella della Ginestra dove è incisa una poesia in dialetto di Ignazio Buttitta, marchiata con i caratteri rosso vivo: “ U me cori doppu tantanni è a Putedda e’ nta petri e nto sangu di cumpagni ammazzati”. Dopo vent’anni, i tre leader sindacali confederali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno deciso di tornare proprio a Portella, sulle montagne grigie di Palermo, a celebrare quest’anno il Primo maggio. Portella è un luogo della memoria collettiva, quasi di culto per i siciliani. Qui a distanza di settanta anni la ferita rimane ancora aperta. Uno degli ultimi sopravvissuti della strage del primo maggio 1947, Mario Nicosia, amava ripetere agli studenti che ‘ il cinquanta per cento di lotta alla mafia l’abbiamo fatto noi, il restante cinquanta è compito vostro”. Nicosia è morto l’anno scorso, a 91 anni. Il suo più grande rammarico è stato non arrivare a celebrare il 70esimo anno dalla strage il Primo maggio. Per il resto, ha lottato fino all’ultimo per fare conoscere la verità. Aveva 25 anni quando riuscì a sfuggire ai colpi degli uomini del bandito Salvatore Giuliano contro i contadini che per la festa del lavoro si erano riuniti davanti al “Sasso di Barbato”. Nicosia vide cadere attorno a sé tanti compagni ma anche donne e bambini. Si trovava accanto a Giorgio Cusenza, una delle vittime colpite dal fuoco e tornò a casa con la bandiera del sindacatopiena di sangue. Quel giorno a prendere la parola sarebbe dovuto essere un prestigioso leader comunista, Gerolamo Li Causi. Ma Li Causi aveva fatto sapere che era impegnato in un’altra manifestazione e non sarebbe intervenuto. Al suo posto era stato chiamato un giovane sindacalista, Francesco Renda. Ma proprio quel Primo maggio a Renda si era rotta la moto nei pressi di Altofonte e così ad esser interrotto dagli spari, dal sangue, dalla morte, si trovò un povero calzolaio, Gia- como Schirò, segretario della sezione socialista di San Giuseppe Jato. Alla fine si contarono 11 morti ( due erano bambini) e 27 feriti. Ma Nicosia, protagonista delle lotte contadine degli anni Cinquanta, non fu mai sentito, come del resto tanti altri testimoni, al processo di Viterbo concluso con la condanna degli organizzatori e degli esecutori mentre non sono stati mai individuati i mandanti. Portella della Ginestra fu la prima strage di Stato italiana. Una strage che Leonardo Sciascia battezzò come “l’Italia delle menzogne”. Nonostante siano stati scritti fiumi di inchiostro e di parole su quel Primo maggio di settant’anni fa, la verità non è mai venuta a galla. Anzi, tanti rimangono ancora i segreti ed i misteri di quel capitolo doloroso della storia siciliana. “Una cosa è certa: la strage fu consumata dopo che il grande movimento di contadini aveva contribuito a ribaltare il risultato elettorale in Sicilia per le elezioni per la Costituente assicurando al Blocco del popolo una grande vittoria”, è stata sempre la tesi di Emanuele Macaluso, storico dirigente del sindacato e del Pci, che oggi a 92 anni lucidamente portati ed è tra i pochi sopravvissuti di quella stagione politica e sociale. “Agrari, mafiosi e politici non tollerarono la cosa e incaricarono la banda di Salvatore Giuliano di fare quel che ha fatto a Portella della Ginestra. Punto”, ha sempre tagliato corto Macaluso. Ma nel corso dei decenni hanno continuato ad accavallarsi ipotesi, congetture e ricostruzioni. Ognuna con le proprie verità, frutto anche di letture appassionate dei fatti, talvolta parziali, talvolta interessate. Tra i partecipanti alla manifestazione di quel Primo maggio del 1947 c’è chi asserisce di aver sentito alcuni giorni prima mormorare a Piana degli Albanesi una frase premonitrice: “ Parteciperete cantando, tornerete piangendo”. Chissà se è vero. Altre ricostruzioni fantasiose hanno ipotizzato che i colpi mortali siano stati esplosi da personaggi mescolati tra la folla e non dalle alture che circondano Portella. Qualcuno ha messo in campo l’ipotesi che in realtà fosse stata la mafia per far ricadere la colpa su Giuliano, diventato ormai troppo ambizioso ed ingestibile. Le zone intorno a Portella erano attraversate da un’antica tradizione rossa e di lotte per la terra che vedevano contrapporsi mafia e movimento contadino. Nell’immediato dopoguerra, nei latifondi dei grandi proprietari terrieri, cominciò uno scontro durissimo per la decisione che fu presa a Roma dal governo di abolire la mezzadria. La reazione dei contadini fu immediata: occuparono le terre dei proprietari e questo provocò gravi conseguenze che si trasformarono in veri e propri scontri a fuoco. Placido Rizzotto, Nicolò Azoti, Accursio Miraglia sono alcuni dei sindacalisti che pagarono con la propria vita la scelta coraggiosa di appoggiare le rivendicazioni dei contadini affamati. Ed è in questo caotico agitarsi tra banditismo, legami mafiosi e pretenziosità politica che si inserisce la strage di Portella, condotta dagli uomini di Giuliano con ferocia e per ragioni che oggi possono apparire fuori dal clima politico del dopoguerra e lontani dall’ ‘ humus’ della società siciliana dell’epoca. Sta di fatto che Gaspare Pisciotta, cognato e poi assassino del bandito Giuliano, nel controverso processo di Viterbo diede volutamente versioni confuse, contrastanti, intese a coinvolgere più gente possibile per scompaginare meglio le acque. Perché lo fece? Chi voleva proteggere o incastrare? Mario Scelba, chiamato il giorno dopo gli avvenimenti a rispondere davanti al’Assemblea Costituente dichiarò che non si era trattato di una strage politica. “ Non può essere un delitto politico perchè nessuna organizzazione politica potrebbe rivendicare a sé la manifestazione e la sua organizzazione’. Socialisti e comunisti sostennero la tesi opposta, e cioè che i mandanti dovevano essere cercati tra gli agrari ed i mafiosi in combutta con alcuni ambiente politici della Democrazia Cristiana, ma soprattutto della destra siciliana ed esponenti del separatismo. È una versione dei fatti non con- divisa da chi ha sempre ipotizzato che il mandante della strage di Portella potesse essere l’avvocato Antonino Varvaro, esponente del movimento separatista di Finocchiaro Aprile. Una ricostruzione bollata come “incredibile” da Emanuele Macaluso che tuttavia coincide in parte con quella di uno storico attento come Salvatore Lupo. Nella sua prefazione ad un libro pregevole frutto di una accurata ricerca di Francesco Petrotta, lo storico catanese sostiene che “ sarebbe fuori strada chi vedesse la strage di Portella come il primo manifestarsi delle forze oscure che hanno inquinato la vita democratica della nostra Repubblica”. L’indubbio collegamento del dramma con la politica regionale e nazionale del tempo non significa che i mandanti vadano necessariamente cercati a Roma o a Palermo. Soprattutto non deve occultare il contesto locale in cui esso si realizzò. “ La mafia esisteva e ammazzava sindacalisti già in una fase antecedente alla seconda guerra mondiale ed alla guerra fredda”, sottolinea Lupo. L’avvocato Varvaro si presentò nel collegio dominato dalla banda Giuliano ed ottenne un modesto successo con il suo movimento della sinistra separatista. Era possibile che il bandito avesse promesso ai separatisti una quantità di voti e che avesse preso contatti con qualcuno che non gli portò i voti promessi. In sostanza, il movimento separatista di Varvaro non ebbe successo perché la sinistra resse ed anzi resse bene. Così Giuliano, che era stato arruolato dai separatisti per la loro escalation estremistica, volle punirli con il terrore o fu convinto a farlo da qualcuno che voleva drammatizzare lo scontro. Forse questa potrebbe essere una chiave interpretativa più realistica. Ma per chi ha perso nonni, moglie e figli in quella tragica mattina di settant’anni fa, Portella della Ginestra resterà, forse per sempre, la strage senza mandanti. (SALVO GUGLIELMINO)
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