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#Giulio Santolini
lamilanomagazine · 11 months
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Bari: dal 14 al 29 novembre il cartellone autunnale di DAB DanzaAbari
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Bari: dal 14 al 29 novembre il cartellone autunnale di DAB DanzAbari. Dopo l’edizione primaverile, torna a Bari l’edizione autunnale di DAB DanzABari, la rassegna di danza contemporanea organizzata nell’ambito della stagione teatrale del Comune di Bari in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Da martedì 14 a mercoledì 29 novembre, saranno cinque gli appuntamenti con la danza contemporanea, tre dei quali in esclusiva regionale, in programma al Teatro Kismet, tra cui un doppio appuntamento in collaborazione con BIG - Bari International Gender Festival. In scena C&C company in collaborazione con Compagnia Opus Ballet, Francesca Foscarini in collaborazione con il collettivo Jennifer Rosa, CollettivOCineticO, Fattoria Vittadini, Collettivo MINE. “La danza, per il Comune di Bari, è una disciplina rappresentativa non solo di una rassegna di spettacoli ma di un percorso strategico politico chiaro - commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci -. In questi anni abbiamo imparato a costruire l’offerta culturale del mondo della danza con consapevolezza, da una parte nella scelta degli spettacoli, mettendo al centro il corpo quale spazio politico e ospitando grandi compagnie da tutto il mondo, dall’altra valorizzando le artiste e gli artisti del territorio con le scuole di danza, “nidi” dove le danzatrici e i danzatori imparano a volare, auspicando di spiccare il volo su grandi palcoscenici come quello del nostro teatro Piccinni”. La rassegna partirà il 14 novembre con “Right” di Carlo Massari per le interpreti di COB Compagnia Opus Ballet, dalla Sagra della Primavera di Stravinskij, con Aura Calarco, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Giuseppina Randi e Rebeca Zucchegni. Un libero adattamento e creazione originale dalle immagini spesso forti e drammatiche, uno spettacolo controverso che ha diviso e scandalizzato il pubblico, una costruzione che mette in evidenza in modo irriverente e provocatorio la storia del corpo della donna, sacrificato, vilipeso, mutilato e costretto a vivere tra le prevaricazioni del mondo maschile. Right è il progetto coreografico vincitore della quinta edizione del Premio CollaborAction XL, azione a supporto della danza d’autore emergente del Network Anticorpi XL, di cui il TPP è partner fondatore dal 2007. Il 16 novembre Francesca Foscarini, in collaborazione con il collettivo Jennifer Rosa di Chiara Bortoli e Francesca Ranieri, sarà in scena con “Hit me!”, un lavoro performativo che porta sul palco una dj e i successi POP degli anni 70’, 80’ e 90’ al vertice delle classifiche nel giorno del compleanno dell’interprete (anche coreografa), dalla sua nascita a oggi. Il 17 novembre, invece, in esclusiva regionale il CollettivO CineticO propone “How To Destroy Your Dance”, concept, regia e coreografia di Francesca Pennini. Azione in scena e co-creazione di 9 interpreti scelti “a sorpresa” tra Simone Arganini, Niccolò Catani, Margherita Elliot, Carolina Fanti, Teodora Grano, Orlando Izzo, Fabio Novembrini, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Ilaria Quaglia, Giulio Santolini, Stefano Sardi, Giulia Sposito. Lo spettacolo è stato prodotto con il supporto di Inteatro Festival / Marche Teatro e il Teatro Comunale di Ferrara. In collaborazione con BIG Festival, martedì 28 novembre una serata costruita intorno al tema, ancora una volta, del corpo “politico”, con due esclusive regionali a partire dalle 20.30: in scena “Lingua”, la performance di e con Chiara Ameglio, prodotta da Fattoria Vittadini in collaborazione con il Festival Danza In Rete della Fondazione TCV; a seguire, “Uovo”, coreografia, scene e regia di Gabriella Maiorino, prodotto in collaborazione con Sosta Palmizi. La rassegna si chiuderà il 29 novembre con il quintetto di talenti Collettivo Mine, composto dai coreografi e performer Francesco Saverio Cavaliere, i baresi Fabio Novembrini e Silvia Sisto, Siro Guglielmi e Roberta Racis, in scena con “Esercizi per un Manifesto Poetico”. Spettacolo d’esordio dei Mine nel 2019 che ha vinto il Premio DNA - Appunti Coreografici Giovani Coreografi Italiani di RomaEuropa Festival ed è stato successivamente selezionato per la NID Platform - Nuova Piattaforma della Danza Italiana edizione 2021 e per il prestigioso Aerowaves Twenty22 Artists. L’intersezione tra il programma di DAB e quello della nona edizione di BIG Festival ha, inoltre, prodotto una felice sinergia per l’ospitalità in esclusiva nazionale di Simone Aughterlony, artista indipendente neozelandese con sede a Zurigo e Berlino, a cui la Biennale di Venezia nel 2018 ha dedicato un focus che, nell’ambito di BIG Festival, andrà in scena il 18 novembre al Teatro Kismet con Remaining strangers. Disponibile la speciale DAB Fall Card con tre spettacoli a scelta al costo di € 18. È possibile acquistare i biglietti online su www.vivaticket.com presso il botteghino del Teatro Piccinni da mercoledì a sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20, in tutti i punti vendita Vivaticket e la sera dello spettacolo presso il botteghino del Teatro Kismet a partire dalle ore 18. Prenotazione telefonica e via mail al numero telefonico 389 2389142 e alla mail di posta elettronica [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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persinsala · 5 years
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Inequilibrio 2019: Glitter in my Tears / Vieni su Marte
Inequilibrio 2019: Glitter in my Tears / Vieni su Marte
La nostra sera ad Armunia sembra studiata come un unicum, in cui il contrasto fra i due spettacoli, presentati in rapida successione e a breve distanza, sia disegnato con cura: al Teatro Solvay di Rosignano abbiamo assistito a Glitter in my Tears – Agamennone, e a seguire Vieni su Marte, nel piccolo “anfi”-teatro del Castello Pasquini di Castiglioncello. (more…)
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sguardimora · 6 years
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Conversazione con Enzo Cosimi
In attesa della prova aperta di questo pomeriggio alle 18.30 ho incontrato il coreografo Enzo Cosimi che mi ha raccontato qualcosa di più sul nuovo progetto triennale l’Orestea, del quale vedremo il primo studio sull’Agamennone. 
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Mi parli del tuo nuovo progetto artistico Orestea? L’Orestea è il mio nuovo progetto triennale. Dopo aver terminato la Trilogia sulle passioni dell’anima che indagava la paura collettiva, il desiderio e il dolore, ho scelto di fare uno studio sulla prima parte della tragedia. Con l’Agamennone ho deciso di concentrarmi su tre figure in particolare: Clitennestra, Egisto e Agamennone. Come solitamente avviene nei miei lavori non creo narrazioni ma racconti astratti ispirati all’indagine a cui mi sto riferendo. In questo lavoro, in particolare, ho preso ad emblema gli studi e le pratiche legati alla scena sadomasochista iniettandoli in un paesaggio astratto e rarefatto. La figura di Clitennestra è il fuoco dell’azione performativa. Collaborano a questo progetto tre giovani artisti: Alice Raffaelli lavora con me da vari anni, Giulio Santolini era già presente in Estasi mentre con Matteo De Blasio è la prima partecipazione con la compagnia. Ho deciso di lavorare con giovanissimi anche se abitualmente le figure di Agamennone o Egisto o la stessa Clitennestra sono interpretate da attori/danzatori maturi. Volevo creare questo lavoro confrontandomi su questi temi con menti ed energie giovanili. Sono già soddisfatto del risultato nonostante il poco tempo di lavoro. Da anni cerco un rapporto dialettico con i giovani. Non mi interessa più imporre coreograficamente totalmente i miei movimenti, cerco un rapporto dialettico. Nello stesso tempo non ho dimenticato il patrimonio segnico che ho costruito negli anni, tutto resta nella memoria. Credo che se non avessi fatto in passato quel lavoro di coreografia tout court non potrei lavorare secondo le modalità creative che utilizzo oggi. La coreografia c’è, anche se sembra invisibile. Diviene una percezione palpabile. Per me oggi è importante tornare al concetto di “opera”, rivitalizzando l’estetica classica e mettendola in relazione con il paesaggio contemporaneo.  
Qual è l’immaginario che sta nutrendo questo nuovo lavoro? I riferimenti sono molti. Pasolini e tanti altri. In particolare ricordo la mitica Orestea di Peter Stein presentata circa trent’anni fa a Ostia antica. Andò in scena dal tramonto all’alba interpretata da attori tedeschi straordinari come Bruno Ganz o Edith Clever. In questo lavoro ho cercato di creare una drammaturgia dove la storia della tragedia dialogasse con le vite e le esperienze dei danzatori. È un’indagine dove creo un cortocircuito tra testi poetici, saggi sul sadomasochismo, testi propri e la tragedia stessa. L’incastro tra il reale e la finzione è un aspetto che negli ultimi anni mi interessa molto. Sto contemporaneamente anche lavorando a un’altra creazione I love my sister con un trans uomo.  Da una profonda riflessione sulla sua storia di vita creo una drammaturgia che si sposta poi su altre zone liberandola dall’approccio documentaristico. Questo tipo di modalità è un aspetto che avevo già esplorato anche con Thanks o Estasi, ma nello studio su Agamennone e in I love my sister il testo troverà un equilibrio con la scrittura del corpo.
A che punto della tua ricerca coreografica per Orestea si inserisce questa residenza? Abbiamo fatto due settimane di lavoro a Torino e ora una qui a Mondaino. Quando Paolo Brancalion e Fabio Biondi mi hanno proposto questa serie di residenze ho pensato subito di tornare a una mia vecchia modalità di creazione, prendendomi dei tempi lunghi per poter sperimentare senza avere un debutto già programmato. Normalmente si lavora sempre in funzione della produzione finale, qui volevo concentrarmi esclusivamente sul lavoro di ricerca e sperimentazione. I luoghi di residenza influiscono molto sul lavoro creativo. Mondaino ad esempio è per me un luogo che mi dà la possibilità di generare un riverbero all’idea, all’azione che ho in mente. È uno spazio di residenza che io amo molto e riesce a far concentrare profondamente le nostre menti sull’indagine che stiamo portando avanti. È un luogo immerso nella natura, per noi, abituati ai grandi centri, diventa un’avventura mentale meravigliosa.
La tua indagine sulla figura dell’eroe si è sviluppata nei primi anni novanta attraverso una ricerca sulla natura del gesto eroico. Oggi questa figura torna in questo nuovo lavoro sui tragici greci. In che modo si modifica la ricerca da ieri a oggi rispetto a questo concetto in riferimento anche al contemporaneo? Quando quindici anni fa mi dedicavo alla figura dell’eroe, c’era una forte tensione ideologica e la cosa che a quel tempo mi dispiacque davvero molto fu che alcuni dei miei lavori furono tacciati di ideologia fascista: se indagavi l’eroe eri fascista. Opere come Il pericolo della felicità o Vittoria sul sole creavano una partitura vera e propria sull’approfondimento del “gesto eroico”. Oggi avevo voglia di tornare su questo tema con una prospettiva diversa. Dal punto di vista del lavoro sul corpo lo slittamento è stato totale. Prima mi concentravo sul muscolo e sul nervo, quindi sul sistema nervoso e muscolare. Erano lavori in cui avevo bisogno di corpi di un certo tipo, muscolosi ma anche non troppo fit. Erano coreografie estreme anche dal punto di vista linguistico. A quel tempo i miei danzatori dovevano essere allertati sul movimento contemporaneo ma dovevano conoscere anche il linguaggio del balletto. Oggi si è tutto sfaldato, l’eroe si è rotto. Mi interessa lavorare sui cocci, sui rottami, sulle rovine. Anche la scelta di corpi più naturali, meno legati alla fisionomia di muscolarità e nervo, rientra su questa linea di ricerca. Non è un caso che Giulio e Matteo siano più attori che danzatori. Alice nasce come danzatrice ma negli ultimi anni è riuscita a lavorare magnificamente anche sulla parola. Per me è stata una ricerca molto interessante, non sento fratture tra parola e movimento, sento che tutto si sta componendo in modo semplice ed equilibrato.
*nella residenza #Orestea - Agamennone (primo studio)
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residancexl · 7 years
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ORESTEA (PRIMO STUDIO) E  I LOVE MY SISTER #Enzo Cosimi
ORESTEA - AGAMENNONE (primo studio) 
da Orestea di Eschilo regia, coreografia, scene e costumi Enzo Cosimi interpreti Alice Raffaelli, Giulio Santolini, Matteo De Blasio video Stefano Galanti
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[ph. Daniela Zedda]
Cosimi, dopo aver portato a compimento la trilogia sulle passioni dell’anima, di cui fanno parte Fear Party, Estasi e Thanks for Hurting Me, comincia ad esplorare un nuovo territorio delle passioni, legate al mito dell’eroe. Il punto di partenza è l'Orestea, una trilogia composta da tre tragedie distinte ovvero Agamennone, Le Coefore, Le Eumenidi composte da Eschilo nel 458 a.C. Come nell’Orestea, tre saranno gli spettacoli di Cosimi, di cui l’Agamennone costituisce la prima indagine. Enzo Cosimi, si avvicina all’Orestea, interessato alla tematica dell’Eroe. Questo è un tema caro al lavoro di Cosimi e della sua compagnia, su cui già nei primi anni ’90 ha lavorato, producendo alcuni dei suoi spettacoli più fortunati: Il pericolo della felicità, Vittoria sul Sole, Prologo delle tre femmine. Ad esso si aggiunge la Pentesilea, prodotta in occasione degli eventi per Copenhagen Capitale Europea della Cultura, nel 1996. Attraverso questi suoi lavori, ha indagato il senso più profondo del tragico, per compiere una ricerca sulla natura del gesto eroico. Le collaborazioni artistiche per questi lavori sono state estremamente importanti, tra cui Luigi Veronesi, Miuccia Prada e Daniela Dal Cin. Al tema, che continua ad affascinarlo, torna ora con uno sguardo completamente diverso. Negli anni lo stesso significato del concetto di eroe è profondamente cambiato e il tentativo è quello di raggiungere l’essenza della tragedia. L’eroe è solo, privo di pari perché impareggiabile. Solo sconfinando, entrando in un territorio straniero, egli può incontrare un nemico in grado di uguagliarlo. Il suo stato di eroe è sostenuto proprio dall’esistenza di questo suo uguale e contrario, questo doppio speculare, che fa dell’eroe una figura completa, che ne perfeziona l’esistenza e il destino. Solo quando incontra il suo negativo, infatti, l’eroe può vivere pienamente o morire. L’eroe vive della forza dell’altro. L’originaria natura dell’eroico è doppia anche perché non si esaurisce nel solo gesto, ma ad esso contrappone un’interiorizzazione dell’atto che deve essere psichicamente supportato. Lo spettacolo vede la presenza di due danzatori già da qualche tempo assidui nel lavoro di Cosimi, Alice Raffaelli e Giulio Santolini, per ribadire la necessità mai venuta meno di intraprendere un percorso di ricerca e approfondimento del linguaggio coreutico che sia condiviso e protratto nel tempo; ad essi si aggiungerà un terzo giovane performer che per la prima volta collabora con la compagnia, Matteo De Blasio. La ricerca di Cosimi porterà a combinare brani classici con sonorità digitali.
I LOVE MY SISTER
ideazione, regia, coreografia Enzo Cosimi video Stefano Galanti performer Egon Botteghi organizzazione Anita Bartolini produzione Compagnia Enzo Cosimi, MiBACT lo spettacolo conclude la trilogia Ode alla Bellezza – tre creazioni sulla diversità
I LOVE MY SISTER vuole indagare quel processo identitario che costituisce oggi un fenomeno sempre più posto all'attenzione della cultura contemporanea, ormai non disposto a rimanere silenzioso. Una tematica ancora per certi versi scabrosa, una ricerca che approda ad un segno spettacolare multidisciplinare nell'intento di svelare, di esplorare, una complessa dimensione che riunisce miti, antichi archetipi sessuali e recenti artifici virtuali che da sempre affascinano l’essere umano. Un’indagine sulla transessualità dei corpi che reinventano il loro abitare lo spazio fisico, urbano e sociale e che pagano lo scotto di un’invisibilità inflitta che relega ai margini le loro storie, a maggior ragione quando queste storie riguardano persone FtoM, ovvero da femminile a maschile.
ODE ALLA BELLEZZA, 3 creazioni sulla diversità, propone una riflessione su figure emarginate nella società contemporanea. La caratteristica è quella di coinvolgere nel lavoro persone appartenenti a delle minoranze o interpreti non professionisti, rendendole protagoniste. Gli allestimenti sono pensati per spazi non prettamente teatrali. Nel 2015, è stata presentata, in co-produzione con Cagliari Capitale Italiana della Cultura, la prima tappa del progetto, LA BELLEZZA TI STUPIRA’ che ha coinvolto venti homeless, in un lavoro creativo sul territorio, in collaborazione con la Caritas cagliaritana. Nel 2016 è stata la volta di CORPUS HOMINIS, sul rapporto tra la vita/esistenza di omosessuali anziani e la contemporaneità. Il percorso è stato facilitato dagli incontri curati dal Cassero di Bologna e dal Circolo Mario Mieli di Roma. Entrambi i lavori sono passati attraverso interviste video o audio che hanno portato una bruciante testimonianza delle scelte di vita delle persone coinvolte.
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tmnotizie · 5 years
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ANCONA – Un successo che ha messo d’accordo tutti, sia atleti che addetti ai lavori: il Ciclocross Ancona-Trofeo Gianfranco Vitaloni ha sbalordito ancora sotto ogni aspetto. Un appuntamento da portare avanti nei prossimi anni con l’obiettivo di lasciarlo stabilmente nel programma dell’Adriatico Cross Tour che ha chiuso ufficialmente i battenti per l’edizione 2019-2020 con la proclamazione dei vincitori finali in ciascuna categoria, fotografando l’ottimo stato di salute del movimento ciclocrossistico tra Marche e Abruzzo dove nel 2013 partì ufficialmente il progetto di dare vita ad un challenge autunnale ed invernale tra le due regioni.
L’organizzazione impeccabile del Pedale Chiaravallese (in cabina di regia Giulio Cardinali, Emanuele Serrani, Albino Stortoni e Marco Belardinelli) e lo spettacolo offerto dagli oltre 150 ciclocrossisti sui prati in leggerissima pendenza del Pala Rossini-Stadio del Conero (il tutto seguito dal primo all’ultimo minuto tramite un’apposita diretta Facebook alla pagina Cross Ancona https://www.facebook.com/crossancona/), hanno fatto il resto a coronamento degli sforzi profusi per una manifestazione che possa compiere, a breve, un salto a livello nazionale per qualità e logistica.
Prestazione sopra le righe per gli agonisti Mattia Proietti Gagliardoni (Velo Club Racing Assisi Bastia), Filippo Cerasi (Amici per la Bici Junior), Nicolò Grini (Bici Adventure Team), Mario Grifone (Pedale Teate) e Vincenzo De Angelis (Pedale Teate) tra i G6 uomini, Sofia Bartomeoli (Superbike Bravi Platform Team), Valentina Maltempi (Bicifestival) e Giulia Cancellieri (Bicifestival) tra le G6 donne, Matteo Tullio (Pedale Teate), Morgan Dubini (Superbike Bravi Platform Team), Mirko Persico (Pedale Rossoblu Picenum), Nicolò Pizzi (Pedale Teate) e Alessandro Venanzi (Team Cingolani) tra gli esordienti uomini, Giulia Rinaldoni (Bici Adventure Team), Myrtò Mangiaterra (Recanati Bike Team), Giulia Cozzari (UC Petrignano), Alessia Brunetti (Bicifestival) e Alice Mazzieri (Superbike Bravi Platform Team) tra le esordienti donne, Samuel Chiandussi (GS Doni 2004), David Rinaldoni (Bici Adventure Team), Teodoro Torresi (Bici Adventure Team), Matteo Valentini (Velo Club Cattolica) ed Edoardo Mastrolorenzi (Team Cingolani) tra gli allievi uomini,  Eleonora Ciabocco (Team Di Federico), Letizia Medori (Team Di Federico), Barbara Modesti (Bici Adventure Team), Giulia Sorrentino (UC Petrignano) e Giulia Pozielli (Bicifestival) tra le allieve donne, Enrico Natali (Bikers Rock n’Road), Denis Tanushi (Scap Trodica di Morrovalle), Lorenzo Sorgi (Callant Doltcini Cycling Team), Siro Stopponi (Bici Adventure Team), Lorenzo Pignocchi (Cycling Team Fonte Collina) tra gli juniores, Giorgia Simoni (Bici Adventure Team) Nefelly Mangiaterra (Superbike Bravi Platform Team), Vittoria Reati (US Forti e Liberi-Zanetti Cicli), Sara Grifi (GC Capodarco) tra le donne open, Edoardo Crocesi (Cycling Cafè Racing Team), Matteo Gambuti (Calzaturieri Montegranaro Marini Silvano), Pietro Pavoni (Team Co.Bo. Pavoni), Paolo Pavoni (Team Co.Bo. Pavoni) e Michele Minucci (Team Cingolani) tra gli uomini open.
Ad ottenere il miglior risultato nelle fasce amatoriali Lorenzo Cionna (Team Cingolani), Daniel Paoletti (Passatempo Cycling Team), Cristiano Santolini (Passatempo Cycling Team), Alessandro Di Donato (Asd Bikenergy) e Simone Febo (Cicli Cingolani) tra gli élite sport, Diego Marincioni (Passatempo Cycling Team), Alessandro Magi (Passatempo Cycling Team), Mattia Proietti (Velo Club Racing Assisi Bastia), Alessandro Pierantoni (Passatempo Cycling Team) e Cristian Tarsi (Bike Service Corinaldo) tra i master 1, Attilio Pavone (AK Cycling Team), Luca Lupinetti (Team Iachini Cycling), Giorgio Rossini (Asd Crazy Bike), Lucio Griccini (GC Capodarco) e Daniele Pallini (Team Go Fast) tra i master 2, Fabrizio Iaconi (Bike Racing Team), Achille Di Lorenzo (AK Cycling Team),  Ezio Cameli (Bici Adventure Team),  Giann Zanetti (US Forti e Liberi-Zanetti Cicli), Mirko Meschini (New Pupilli Uisp), tra i master 3, Andrea Perotti (Autocarrozzeria Rally), Massimo Viozzi (New Pupilli Uisp), Rocco Valloscuro (AK Cycling Team),  Luca Pizzi (Maniga Paracycling) e Marco Roviglioni (Uisp Comitato Terni) tra i master 4, Pierluigi Quadrini (Bikers Rock n’ Road), Marco Brusciotti (Villa Rosa Bike), Paolo Sorichetti (Passatempo Cycling Team), Luca Michettoni (Abitacolo Sport Club) e Lorenzo Ceccacci (Team Cingolani) tra i master 5, Gabriele Arfilli (US Forti e Liberi-Cicli Zanetti), Luigino D’Ambrosio (Rampiclub Val Vibrata),Moreno Ridolfi (Team Cingolani),  Alessio Olivi (Cicli Cingolani) e Flaviano Polidori (Cicli Cingolani) tra i master 6, Paolo Pirani (Bikers Rock n’ Road), Antonio Giardino (Ciclistica L’Aquila-Angelo Picco), Carlo Donnini (Avis Sassoferrato) e Carlo Cosentino (Acqua& Sapone Team Mocaiana)  tra i master 7, Franco Di Vita (Avis Sassoferrato), Adamo Re (Bike Racing Team),  Pio Tullio (Ciclistica L’Aquila-Angelo Picco) e Claudio Frollà (Abitacolo Sport Club) tra i master 8, Daniela Stefanelli (Team Cingolani),  Romina Perugini (Umbertide Cycling Team), Maria Zugaro De Matteis (Sportissimo Top Level) e   Gisella Giacomozzi (Omm Melania Faleria) tra le donne master.
La manifestazione di chiusura del calendario regionale FCI Marche (per la terza volta negli ultimi quattro anni) ha avuto il momento clou con le premiazioni di rito che si sono svolte presso il piazzale esterno del Pala Rossini alla presenza di Fabio Luna (presidente regionale Coni Marche), Lino Secchi (presidente regionale FCI Marche), Massimo Romanelli (vice presidente vicario FCI Marche), Marco Marinuk (consigliere regionale FCI Marche) e Alessandro Santoni (consigliere provinciale FCI Ancona) con tanto di foto ricordo celebrativa assieme ai protagonisti dell’Adriatico Cross Tour in attesa di programmare l’ottava edizione nel 2020-2021.
I VINCITORI FINALI DELL’ADRIATICO CROSS TOUR 2019-2020
G6 uomini: Filippo Cerasi (Amici della Bici Junior)
G6 donne: Alice Pascucci (Bici Adventure Team)
Esordienti uomini: Mirko Persico (Pedale Rossoblu Picenum)
Esordienti donne: Giulia Rinaldoni (Bici Adventure Team)
Allievi uomini: Teodoro Torresi (Bici Adventure Team)
Allieve donne: Eleonora Ciabocco (Team Di Federico)
Juniores uomini: Enrico Natali (Bikers Rock n’ Road)
Open donne: Giorgia Simoni (Bici Adventure Team)
Open uomini: Edoardo Crocesi (Cycling Cafè Racing Team)
Elite sport: Lorenzo Cionna (Team Cingolani)
Master 1: Diego Marincioni (Passatempo Cycling Team)
Master 2: Emanuele Serrani (Pedale Aguglianese)
Master 3: Fabrizio Iaconi (Bike Racing Team)
Master 4: Andrea Perotti (Autocarrozzeria Rally)
Master 5: Paolo Sorichetti (Passatempo Cycling Team)
Master 6: Luigino D’Ambrosio (Rampiclub Val Vibrata)
Master 7 over: Adamo Re (Bike Racing Team)
Master donna: Gisella Giacomozzi (Melania Omm)
Società a partecipazione: Bici Adventure Team
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sguardimora · 6 years
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01/08/2018 - 15/08/2018 #Orestea - Agamennone (primo studio)
Inizia oggi e prosegue fino al 15 agosto la residenza creativa per la ricerca e la produzione del nuovo spettacolo della Compagnia Enzo Cosimi.
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Cosimi, dopo aver portato a compimento la trilogia sulle passioni dell’anima, di cui fanno parte Fear Party, Estasi e Thanks for Hurting Me, inizia ad esplorare un nuovo territorio delle passioni, legate al mito dell’eroe.Orestea, una trilogia composta da tre tragedie di Eschilo, sarà il pretesto per Enzo Cosimi per indagare di nuovo il tema dell’Eroe su cui già nei primi anni ’90 aveva lavorato, realizzando alcuni dei suoi spettacoli più fortunati. Ora torna di nuovo ad approfondirlo con uno sguardo completamente diverso. Il concetto di eroe è profondamente cambiato e il tentativo è quello di mostrare la sua fisionomia in una nuova luce che guardi alla contemporaneità. Lo spettacolo vede la presenza di due interpreti già da qualche tempo assidui nel lavoro di Cosimi, Alice Raffaelli e Giulio Santolini; ad essi si aggiungerà un giovane che per la prima volta collabora con la compagnia, Matteo De Blasio. 
Orestea - Agamennone (primo studio) da Orestea di Eschilo regia, coreografia, scene e costumi Enzo Cosimi interpreti Alice Raffaelli, Giulio Santolini, Matteo De Blasio foto di Daniela Zedda Progetto di residenza condiviso da Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare; L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino Progetto realizzato con il contributo di @residancexl – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione di Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’Autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
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tmnotizie · 5 years
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RAPAGNANO – Il Trofeo Poly Flub si è rivelato un vero e proprio successo con la macchina organizzativa congiunta dell’Abitacolo Sport Club e della CAS Rapagnanese che ha perfettamente funzionato sui prati del Circolo Magnum a Piane di Rapagnano nell’aver ospitato lo svolgimento del campionato regionale FCI Marche insieme ai circuiti Adriatico Cross Tour e Master Uisp Ciclocross Marche.
Un’edizione ampiamente ripagata dalla cospicua partecipazione di bikers (oltre 200) da tutte le Marche e dalle altre regioni del Centro Italia per l’assegnazione dei punti top class e come banco di prova importante per prepararsi agli imminenti campionati italiani FCI a Schio in Veneto tra il 10 e il 12 gennaio.
Protagonisti in positivo delle batterie riservate agli agonisti Nicolò Grini (Bici Adventure Team), Filippo Cerasi (Amici della Bici Junior) e Vincenzo De Angelis (Pedale Teate) tra i G6 uomini, Alice Pascucci (Bici Adventure Team) e Sofia Bartomeoli (Superbike Bravi Platform Team) tra le G6 donne, Francesco Bertini (Olimpia Valdarnese), Morgan Dubini (Superbike Bravi Platform Team) e Giordano Gigli (TRZ Cycling Team) tra gli esordienti uomini secondo anno, Giulia Rinaldoni (Bike Adventure Team), Myrtò Mangiaterra (Recanati Bike Team) e Sara Tarallo (TRZ Cycling Team) tra le esordienti donne secondo anno, Federico De Paolis (Race Mountain Folcarelli Cycling Team), Valerio Pisanu (Race Mountain Folcarelli Cycling Team) e Filippo Ragonesi (Cycling Cafè Racing Team) tra gli allievi uomini, Eleonora Ciabocco (Team Di Federico), Erika Viglianti (Team Di Federico) e Letizia Medori (Team Di Federico) tra le allieve donne, Matteo Laloni (Race Mountain Folcarelli Cycling Team), Philippe Mancinelli (Cycling Cafè Racing Team) e Gabriele Bertini (Olimpia Valdarnese) tra gli juniores uomini, Mario Gabriele Di Mattia (Aran Vejus), Marcello Merlino (D’Amico UM Tools) e Raul Baldestein (Cycling Cafè Racing Team) tra gli open uomini, Giorgia Simoni (Bici Adventure Team), Angela Campanari (Superbike Bravi Platform Team) e Sara Grifi (GC Capodarco) tra le donne open.
Ai nastri di partenza anche Daniele Peschi (TRZ Cycling Team) che continua a fare passerella come unico rappresentante della categoria ID-2 paralimpica, “scortato” dal suo tutor Vanessa Casati, continuando ad inseguire il suo sogno di poter partecipare a un campionato italiano.
Obiettivo podio raggiunto nelle fasce amatoriali per Daniele Paoletti (Passatempo Cycling Team),  Cristiano Santolini (Passatempo Cycling Team) e Alessandro Di Donato (Asd Bikenergy) tra gli élite sport, Diego Marincioni (Passatempo Cycling Team), Samuele Agostinelli (Passatempo Cycling Team) e  Alessandro Magi (Passatempo Cycling Team) tra i master 1, Attilio Pavone (AK Cycling Team), Emanuele Serrani (Pedale Aguglianese) e Luca Lupinetti (Team Iachini Cycling) tra i master 2, Fabrizio Iaconi (Bike Racing Team), Achille Di Lorenzo (AK Cycling Team) ed Ezio Cameli (Bici Adventure Team) tra i master 3, Alberto Laloni (Abitacolo Sport Club), Andrea Perotti (Autocarrozzeria Rally) e Massimo Viozzi (New Pupilli Uisp) tra i master 4, Pierluigi Quadrini (Bikers Rock n’Road), Paolo Sorichetti (Passatempo Cycling Team) e Mauro Mercuri (Xtreme  Bike Team) tra i master 5, Alessio Olivi (Team Cingolani), Luigino D’Ambrosio (Rampiclub Val Vibrata) e Michele Rubeis (Ciclistica L’Aquila-Angelo Picco) tra i master 6, Paolo Pirani (Bikers Rock n’Road), Adriano Conti (Asd Monti Azzurri) e Giulio Conti (New Pupilli CSI) tra i master 7, Franco Di Vita (Avis Sassoferrato), Adamo Re (Bike Racing Team) e Pio Tullio (Ciclistica L’Aquila-Angelo Picco) tra i master 8,  Daniela Stefanelli (Team Cingolani), Cinzia Zacconi (New Pupilli Uisp) e Alessia Scarpetta (Sbt Team) tra le donne master.
La società leader a punteggio è stata la Bici Adventure Team che si è portata a casa anche la graduatoria per partecipazione.
I CAMPIONI REGIONALI FCI MARCHE CICLOCROSS 2019-2020
Esordienti uomini secondo anno: Morgan Dubini (Superbike Bravi Platform Team)
Esordienti donne secondo anno: Giulia Rinaldoni (Bici Adventure Team)
Allievi primo anno uomini: Teodoro Torresi (Bici Adventure Team)
Allievi secondo anno uomini: David Rinaldoni (Bici Adventure Team)
Allieve donne: Eleonora Ciabocco (Team Di Federico)
Juniores: Gabriele Torcianti (Bici Adventure Team)
Under 23: Nicholas Malizia (Cycling Team Fonte Collina)
Elite: Marcello Merlino (D’Amico UM Tools)
Open donne: Giorgia Simoni (Bici Adventure Team)
Elite Sport: Daniel Paoletti (Passatempo Cycling Team)
Master 1: Diego Marincioni (Passatempo Cycling Team)
Master 5: Pierluigi Quadrini (Bikers Rock n’ Road)
Master 7: Paolo Pirani (Bikers Rock n’ Road)
Master donna: Daniela Stefanelli (Team Cingolani)
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