#Giuliano Angeli
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lounesdarbois · 1 year ago
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Livres de base sur le vêtement
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protect-daniel-james · 25 days ago
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Unai still has toxic codependency with Arsenal, he just can't overtake them in the table!
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viendiletto · 10 months ago
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Bibliografia
A. Colella, L’esodo dalle terre adriatiche – Rilevazioni statistiche, Opera per l’Assistenza ai Profughi Giuliani e Dalmati, 1958
A. Santin, Al tramonto. Ricordi autobiografici di un vescovo, 1978
L. Vivoda, L’esodo da Pola - agonia e morte di una città italiana, Nuova LitoEffe, 1989
S. Cella, La liberazione negata. L’azione del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Istria, Tipografia Del Bianco, 1990
R. Pupo, Venezia Giulia 1945. Immagini e problemi, Editrice Goriziana, 1992
S. Cella, Dal plebiscito negato all’esodo, ANVGD Gorizia, 1993
G. Perselli, I Censimenti della popolazione dell’Istria, con Fiume e Trieste, e di alcune città della Dalmazia tra il 1850 e il 1936, 1993
E. Bettiza, Esilio, Mondadori, 1996
R. Pupo, Violenza politica tra guerra e dopoguerra: foibe, deportazioni ed esodo delle popolazioni istriane e dalmate (1943-1956), in «Annali/Museo storico italiano della guerra», 1997
N. Milani, A. M. Mori, Bora. Istria, il vento dell’esilio, Marsilio, 1998
G. Nemec, Un paese perfetto. Storia e memoria di una comunità in esilio: Grisignana d’Istria (1930-1960), LEG Edizioni, 1998
F. Rocchi, L’esodo dei 350mila Giuliani Fiumani e Dalmati, Difesa Adriatica, 1998
F. Salimbeni, Le foibe, un problema storico, Unione degli Istriani, 1998
L. Vivoda, Campo profughi giuliani Caserma Ugo Botti, Istria Europa, 1998
N. Luxardo, Dietro gli scogli di Zara, Editrice Goriziana, 1999
A. Petacco, L’esodo, Mondadori, 1999
R. Spazzali, Epurazione di frontiera: le ambigue sanzioni contro il fascismo nella Venezia Giulia 1945-1948, LEG Edizioni, 2000
G. Rumici, Fratelli d’Istria: 1945-2000, italiani divisi, Ugo Mursia, 2001
M. Brugna, Memoria negata. Crescere in un centro raccolta profughi per esuli giuliani, Condaghes, 2002
G. Oliva, Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori, 2002
G. Rumici, Infoibati (1943-1945): i nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti, Ugo Mursia, 2002
R. Pupo, R. Spazzali, Foibe, Mondadori, 2003
R. Marsetič, I bombardamenti alleati su Pola 1944-1945, 2004
E. Ratzenberger, Via Volta 2. Un’infanzia a Fiume, Edizioni Biografiche, 2005
G. Crainz, Il dolore e l’esilio. L’Istria e le memorie divise d’Europa, Donzelli, 2005
E. Miletto, Con il mare negli occhi. Storia, luoghi e memorie dell’esodo istriano a Torino, Franco Angeli, 2005
G. Paiano, La memoria degli Italiani di Buie d’Istria, 2005
M. Cattaruzza, L’Italia e il confine orientale, Il Mulino, 2007
L. Giuricin, La memoria di Goli Otok - Isola Calva, 2007
E. Miletto, Istria allo specchio. Storia e voci di una terra di confine, Franco Angeli, 2007
E. Rover, Cronache istriane di un esule, L. G. Ambrosini & C. Tipografia Editrice, 2008
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Primo volume: dall’inizio del Novecento al Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2008
P. Sardos Albertini, Il rumore del silenzio: la storia dimenticata dell’Adriatico orientale, 2008
S. Tazzer, Tito e i rimasti. La difesa dell’identità italiana in Istria, Fiume e Dalmazia, Libreria Editrice Goriziana, 2008
R. Turcinovich Giuricin, La giustizia secondo Maria. Pola 1947: la donna che sparò al generale brigadiere Robert W. De Winton, Del Bianco Editore, 2008
L. Vivoda, Quel lungo viaggio verso l’esilio, Istria Europa, 2008
G. Rumici, M. Cuzzi, R. Spazzali, Istria, Quarnero, Dalmazia: storia di una regione contesa dal 1796 alla fine del XX secolo, LEG Edizioni, 2009
E. Miletto, Arrivare da lontano. L’esodo istriano, fiumano e dalmata nel biellese, nel Vercellese e in Valsesia, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli”, 2010
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Secondo volume: il Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2010
G. Oliva, Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia, Mondadori, 2011
G. Nemec, Nascita di una minoranza. Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell’area istro-quarnerina, 2012
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Terzo volume: L’immediato dopoguerra, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2012
L. Vivoda, In Istria prima dell’Esodo. Autobiografia di un esule da Pola, Istria Europa, 2012
V. Facchinetti, Protagonisti senza protagonismo. La storia nella memoria di giuliani, istriani, fiumani e dalmati nel mondo, La Mongolfiera, 2014
V. Petaros Jeromela, 11 luglio 1920: l’incidente di Spalato e le scelte politico-militari, 2014
R. Turcinovich Giuricin, … e dopo semo andadi via, Edizioni Laguna – ANVGD Gorizia, 2014
F. Molinari, Istria contesa. La guerra, le foibe, l’esodo, Ugo Mursia, 2015
G. Nemec, Dopo venuti a Trieste. Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970, Alpha & Beta, 2015
A. Cuk, Cuori senza frontiere: il cinema del confine orientale, 2016
E. Varutti, Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960, 2017
O. Moscarda Oblak, Il “Potere Popolare” in Istria. 1945-1953, 2017
A. Cuk, La città dolente, Alcione Editore, 2020
R. Turcinovich Giuricin, R. Poletti, Tutto ciò che vidi. Parla Maria Pasquinelli. 1943-1945 fosse comuni, foibe, mare, Oltre Edizioni, 2020
R. Pupo, Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza, Laterza, 2021
G. La Perna, Pola Istria Fiume 1943-1945. L’agonia di un lembo d’Italia e la tragedia delle foibe, Ugo Mursia, 2022
R. Pupo, Il lungo esodo: Istria : le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Rizzoli, 2022
R. Spazzali, Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47), Ares, 2022
R. Turcinovich Giuricin, Esuli due volte: dalle proprie case, dalla propria patria, Oltre Edizioni, 2022
E. Dionis Bernobi, Una vita appesa a un filo, 2023
R. Spazzali, Il disonore delle armi: Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana, Ares, 2023
E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro di Raccolta Profughi giuliano-dalmati di Laterina (1946-1963), Aska Edizioni, 2023
Documenti e articoli
Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni (1939-1947) – Zrtve talijanske nacionalnosti u rijeci i okolici (1939-1947)
Mappa ed elenco delle foibe
Grido dell’Istria, n° 20, 21 e 41
Arnaldo Harzarich, l’angelo delle foibe
Documentari, incontri e lezioni
Adriatico amarissimo. La stagione delle fiamme e la stagione delle stragi
Conferenze del giovedì dell’ANVGD di Milano
Da quella volta non l’ho rivista più. Incontro con Raoul Pupo
Esodo. L’Italia dimenticata
Esodo. La memoria tradita
Istria: il ricordo che brucia (1, 2)
Le Foibe
Le foibe, l’esodo e la catastrofe dell’italianità adriatica
Il tempo del ricordo. Le foibe e l’esodo istriano-giuliano-dalmata
Vergarolla
Filmati storici
Martiri italiani. Le foibe del Carso (1946)
L’esodo da Pola. La salma di Nazario Sauro a Venezia (1947)
L’esodo degli italiani da Pola (1947)
Pola addio (1947)
Pola, una città che muore (1947)
Le condizioni dei profughi giuliani accolti a Roma (1948)
Fertilia (1949)
Piccoli profughi giuliani (1951)
A Sappada con i piccoli profughi giuliani (1952)
Siti utili
Archivio de L’Arena di Pola
Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio
Associazione delle Comunità Istriane
Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio
Associazione Giuliani nel Mondo
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Bologna
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Udine
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Venezia
Associazione Triestini e Goriziani in Roma
Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana, Istriana, Fiumana e Dalmata
Centro di ricerche storiche Rovigno
Circolo di Cultura Istroveneta “Istria”
Comitato 10 Febbraio
Comunità di Lussinpiccolo
Coordinamento Adriatico
Deputazione di Storia Patria
Elio Varutti
FederEsuli
Fondazione Giorgio Perlasca – Le Foibe e l’Esodo
Fondazione Rustia-Traine
Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
L’Arena di Pola – Libero Comune di Pola in Esilio
Lega Nazionale
Mailing List Histria
Società Dalmata di Storia Patria
Società di Studi Fiumani
Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio
Unione Italiana
Università Popolare di Trieste
Romanzi d’autori istro-quarnerini e dalmati
P. A. Quarantotti Gambini, La rosa rossa (1937)
E. Bettiza, Il fantasma di Trieste (1958)
F. Tomizza, Materada (1960)
F. Tomizza, La ragazza di Petrovia (1963)
F. Tomizza, Il bosco di acacie (1963)
P. A. Quarantotti Gambini, I giochi di Norma (1964)
P. A. Quarantotti Gambini, Le redini bianche (1967)
F. Tomizza, L’albero dei sogni (1969)
F. Tomizza, La torre capovolta (1971)
F. Tomizza, La quinta stagione (1975)
F. Tomizza, La miglior vita (1977)
F. Tomizza, Il male viene dal Nord (1984)
L. Zanini, Martin Muma (1990)
N. Milani, Una valigia di cartone (1991)
E. Bettiza, Esilio (1996)
M. Madieri, Verde acqua. La Radura (1998)
G. Fiorentin, Chi ha paura dell’uomo nero? (2000)
F. Tomizza, La visitatrice (2000)
F. Tomizza, Il sogno dalmata (2001)
E. Bettiza, Il libro perduto (2005)
F. Molinari, L’isola del Muto. Storia del pescatore dalmata che parlava ai gabbiani (2006)
A. M. Mori, Nata in Istria (2006)
N. Milani, Racconti di guerra (2008)
L. Toth, La casa di calle San Zorzi (2008)
L. Zanini, Martin Muma (2008)
R. Turcinovich Giuricin, S. De Franceschi, Una raffica all’improvviso, navigando lungo le coste dell’Istria e Quarnero (2011)
L. Toth, Spiridione Lascarich – Alfiere della Serenissima (2011)
A. M. Mori, L’anima altrove (2012)
E. Bettiza, La distrazione (2013)
N. Milani, La bacchetta del direttore (2013)
N. Milani, Lo spiraglio (2017)
L. Toth, Il disertore dalmata (2018)
N. Milani, Di sole, di vento e di mare (2019)
N. Milani, Cronaca delle Baracche (2021)
E. Mestrovich, A Fiume, un’estate (2022)
R. Turcinovich Giuricin, Di questo mar che è il mondo… (2023)
Pellicole cinematografiche e spettacoli teatrali
La città dolente (1949)
Cuori senza frontiere (1950)
Magazzino 18 (2013)
Red Land Rosso Istria (2018)
La rosa dell’Istria (2024)
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pleasantlyinsincere · 2 years ago
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Long ago I promised an audio-dump of some more from Angie and Ruth McCartney's Giuliano interview. It's more than I remembered, so multiple parts. Some of these (not all) are the more controversial stories, so feel free to just ignore.
PART 1
15 year old Ruth goes to tell Paul about appearing on TV. It doesn't go well.
I was leaning against the wall, telling him the story - whatever. And he leaned over me. Really menacy, put one hand on the wall. One hand above me and one hand below me. I thought 'What the hell is he gonna do? Is he gonna hit me?'. He said: 'Look. Remember something. The only reason you got this job is because of me.' He said: ' Those fucks at Granada television want me to go on to one of their lousy, cheap [...] little pop-shows and grace them with my presence. They only put Mike on with his bullshit song, because they want to kiss my arse.' And he said: 'If you think you got the job on your own merit, you got another fucking thing coming. [...] You're fat, you're spotty, you're overweight. You are a fucking teenager. You don't have a life. You are not interesting. Those people only come over to take you out, so they can meet me.' [...] He had me pinned against the wall just raging. [...] I just ran out of there. I called Mike. [...] He said 'What the hell is going on?' I told him a little bit. 'I went round to tell Paul. I told him I was so proud.' He said: 'Oh, you made that mistake.'
Paul buys Jim, the gambler at heart, a race horse.
So, Jim was absolutely delighted. He was a gambler at heart. Couldn't really afford gambling in his early days. In fact he got into a little bit of hot water by gambling and borrowing money when he was working for Hannie and company, you know the cotton broker. And his boss at the time loand Jim the money to get out of it, to get straight with his gambling debts. And that really scared Jim of gambling. He was a very prudent gambler after that. He had an account with a betting compony in Liverpool called Murphy and sons. You could place telephone bets there. [...] But he never spend very much at all. He would only spend like five pounds or ten pounds. But when Paul bought him Drakes Drum that obviously encouraged him to go to the race track. The horse was very succesfull it won quite a bit of money for Jim.
Paul and Linda coming home at night, waking up the household, smacking the kids and expecting Ruth and Angie to take care of it
The studio sessions, being what they were ... Paul and Linda would get home at three or four o'clock in the morning. Waking all the frigging kids up, wake the dogs up. 'Come on. Kisses for Mummy.' .. Wake up all these fucking babies, have everybody screaming, smack them then, take three hits from a joint and then be ready for bed. And then they would go to bed and the whole freaking house was up barking and screaming and shitting their pants. So, Angie and I would get up and I was going through high-school at this point. And I would get up at 3:30 in the morning and I'd take Stella into bed with me and I'd get her back to sleep. And Linda would just spank Heather behind the knees. Cause Heather was old enough to understand 'Go to sleep!'. 'Hi, mummy loves you. *kiss kiss kiss* Go to sleep.' And then it's lights out. Ange would take Mary and walk up and down the gallery landing or up and down the staircase. And you know, take Mary and I would invariably take Stella into my bed. Trying to get these poor bastards back to sleep. And of course I had to get up shortly after seven for school. So, these kids would be up at seven and be put back in their room. And then I would go to school and it was Angie's job to amuse these three children all frigging day till two in the afternoon, till Paul and Linda dained to appear to say 'What's for breakfast?'.
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furlantravelfashionblogger · 8 months ago
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È una meraviglia!
È a Loreto
È il capolavoro del Bramante.
È il rivestimento marmoreo della Santa Casa
È il 1578.
Oggi lo ammiriamo ancora.
È come uno scrigno che contiene un tesoro.
Santuario di Loreto, dove possiamo ammirare la Santa Casa di Maria.
Architetti Bramante, Giuliano da Sangallo e Giuliano da Maiano.
Inizio costruzione 1468 completato 1587.
Tante leggende si raccontano di come la Santa casa sia giunta fino a noi, si parla di angeli che la portarono in volo in vari luoghi, per poi riprenderla e spostarla nottetempo se sulla casa ci si approfittava dei pellegrini.
L'interpretazione storica dice che: quando nel 1291 i crociati furono espulsi dalla Terrasanta per opera dei mussulmani, alcuni cristiani salvarono la casa della Madonna, trasportandola prima nell'antica Illiria, in cui il santuario di Tersatto fa memoria.
Successivamente nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294, fu portata nell'antico comune di Recanati, prima presso il porto, poi su una colle, in una via pubblica, dove tuttora è custodita.
Le tre pareti della Santa Casa, secondo gli scavi archeologici, combaciano perfettamente con il perimetro della Grotta di Nazareth, ossia la restante parte della casa di Maria.
Inoltre le pietre in cu è costruita non provengono dal territorio recanatese, ma sono proprie della tradizione edilizia della Palestina al tempo di Cristo. Questo testimonia l'autenticità della reliquia.
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alessandro55 · 3 months ago
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Homo Elegans
Come costruire il guardaroba ideale
Riccardo Villarosa, Giuliano Angeli
Foto Eredi Marcarini
ideaLibri, 1990, 192 pagine, 29x25cm, ISBN 9788870821
euro 120,00
email if you want to buy [email protected]
Un abito capace di affrontare anni di onorevole servizio senza mai tradire il suo proprietario è un abito il cui taglio, tessuto e confezione sono di prim'ordine. Quindi un investimento. Ma un buon abito da solo non fa guardaroba: questo infatti è l'insieme di diversi capi, tutti di qualità, coordinati in modo da affrontare le più diverse esigenze e le più disparate occasioni, dallo sport alla sera più formale. E' questa l'eleganza? Non ancora. Perchè per essere davvero eleganti, bisogna che l'abito sia su "misura" di colui che lo porta, e non tanto nel senso che gli sia stato fatto addosso, quanto che - al di là delle mode - risponda al suo tipo fisico, al suo carattere, alla sua personalità. Questo libro è una guida ma anche un manuale: indica cosa scegliere, come e cosa accostare, ma prima ancora insegna a conoscere, riconoscere, valutare i tessuti - elemento cardine di un abito di qualità-, quindi la linea, lo stile e la confezione: insomma che cosa c'è dentro un abito. Non pretende di insegnare l'eleganza. Ma, attraverso tutta una serie di informazioni, di abbinamenti, di stimoli, a questa si arriva di conseguenza. La parte relativa ai tessuti e alla tecnica sartoriale è stata realizzata con la preziosa consulenza del Gruppo Ermenegildo Zegna.
05/09/24
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saulcastillo · 4 months ago
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mucho más » semana DCLXIV (15Jl)
Un domingo más nos citamos en la sección «Mucho más» para repasar una a una todas las infografías que se han publicado durante esta semana, recordando que casi todas las del intento de asesinato de Trump se publicaron en este otro post.
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Trabajo: Reconstrucción visual del intento de asesinato a Donald Trump | Autor: Giovanni Angeli | Medio: Corriere della Sera, del 16 de julio
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Trabajo: Cuádrigas en la Álava romana | Autor: Gonzalo de las Heras | Medio: El Correo, del 17 de julio
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Trabajo: Accidente de un autobús en un túnel de Pineda del Mar | Medio: La Razón, del 17 de julio
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Trabajo: El portento físico de Mbappé | Medio: As, del 18 de julio
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Trabajo: 30 años del atentado a la embajada de Israel en Argentina | Medio: Clarín, del 18 de julio
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Trabajo: Fármacos para combatir la obesidad | Medio: El Periódico, del 19 de julio
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Trabajo: Ataque hutí al corazón de Israel | Autor: Alberto Hernández | Medio: El Mundo, del 20 de julio
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Trabajo: El crash informático mundial del 19 de julio | Autor: Giuliano Granati | Medio: La Repubblica, del 20 de julio
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Trabajo: Claves de un fallo informático global | Autor: Josemi Benítez | Medio: El Correo, del 20 de julio
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Trabajo: Fallos de seguridad del Servicio Secreto en el intento de asesinato a Donald Trump | Medio: La Razón, del 21 de julio
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Trabajo: Todas las medallas del olimpismo español | Autora: Martina Gil | Medio: Marca, del 21 de julio
... inconsolata te ofrece la oportunidad de analizar en profundidad cualquier gráfico de la página. Si quieres ver u obtener alguna de estas infografías en mayor calidad, no dudes en ponerte en contacto con nosotros. También nos puedes encontrar en nuestra cuenta en X (Twitter).
© 2024
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bergamorisvegliata · 7 months ago
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COSA SUCCEDE A BERGAMO e provincia
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Dopo un periodo di "sosta" dovuto alle festività pasquali, del 25 aprile e del primo maggio, tornano i dibattiti e gli incontri a Bergamo e anche nell'hinterland e in provincia.
Iniziamo da venerdì 10 maggio con ben due appuntamenti: il primo sarà al "Centro di documentazione - La Piralide" con un bel "NO AI NUOVI OGM - TEA" che sarà anche una mini-assemblea in preparazione a una manifestazione nazionale a Pavia del 18 maggio contro il primo campo sperimentale di OGM.
Nella stessa serata, alla nuova sede della "Domus Orobica",
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in via Coghetti 28, si parlerà di "Russia e mondo multipolare" con Stefano Vernole e Eliseo Bertolasi e verrà anche presentato il libro di Valery Korovin "La fine dell'Europa".
Più "leggero" sarà l'incontro del 17 maggio al Teatro Gavazzeni di Seriate dove tornerà
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Matteo Gracis per un "Incontro tra anime irrequiete" promosso dall' "Associazione Onda Vitale, alle ore 21.00
Il 19 maggio sarà la volta di
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Lorenzo Battistutta con "Le 3 Intelligenze", conferenza gratuita che si terrà a Gazzaniga.
Infine, di nuovo a Bergamo presso l'auditorium della biblioteca di Colognola, il consueto appuntamento con Giuliano Falciani per l'incontro spiritual-astrofisico
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"Le molte dimore evolutive dell'universo, domenica 26 maggio alle ore 14.30.
Ricordiamo anche i due appuntamenti riguardanti le elezioni amministrative di sabato 11 maggio alla Casa del Giovane alle ore 11 ("Sala degli Angeli") e di lunedì 13 maggio presso il Liceo Mascheroni alle ore 18.00.
SEGNATEVELI!!!
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jacopocioni · 10 months ago
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Andrea del Castagno, pittore
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Andrea del Castagno è stato un grande pittore italiano, nacque nel 1419 in Toscana nell'Alto Mugello nel paese chiamato Castagno Comune di San Godenzo, di cui in seguito lo userà come cognome, facendosi conoscere come Andrea del Castagno. Era figlio di Bartolo di Simone di Bargilla e di Lagia. La famiglia viveva del loro lavoro di contadino. In quel tempo vi furono le guerre fra Firenze e Milano, per l'egemonia del Nord Italia. Nel 1423 Firenze si alleò con la Repubblica di Venezia contro il Ducato di Milano per contrastare l'espansionismo dei Visconti. In seguito si unì con Francesco Sforza contro la crescente minaccia di Venezia. Il pittore per non subire le scorrerie degli eserciti in lotta deve lasciare la sua terra trasferendosi nella fortezza di Belforte. Poterono ritornarci dopo la pace effimera del 1427. E' stato uno dei protagonisti della pittura fiorentina del XV° secolo. Si trova annoverato insieme ad altri artisti presenti in quel tempo a Firenze: Giovanni da Fiesole detto "il Beato Angelico", Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo di Dono detto "Paolo Uccello". Il suo stile subì l'influenza di altri due grandi artisti Tommaso di Mone di Antonio Cassai detto "Masaccio" e Donato di Betto Bardi detto "Donatello". Da loro sviluppò la resa prospettica, il chiaroscuro, drammatizzato nei personaggi rappresentati. Andrea arrivò a Firenze nel 1440 sotto la protezione di Bernardetto dè Medci  esponente del ramo cadetto della famiglia Medici di Ottajano. E' conosciuto con il soprannome di Andrea degli impiccati, gli fu dato quando ebbe l'incarico di dipingere sulla facciata del Palazzo del Podestà l'immagine dei fuggiaschi Rinaldo degli Albizi e Ridolfo Peruzzi condannati per aver ordito una congiura contro Cosimo "il Vecchio" dè Medici.
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Lavorò con Domenico Veneziano insieme a Piero della Francesca e altri assistenti, alla realizzazione degli affreschi andati perduti delle Storie della Vergine, che si trovavano nella chiesa di Sant'Egidio. Per lo Spedale di Santa Maria Nuova realizza una crocifissione e santi, dove nella sua opera si nota un influenza masaccesca. Trasferitosi a  Venezia realizza insieme a Francesco da Faenza nell'abside della cappella di San Tarasio, nella chiesa di San Zaccariali affreschi con Dio Padre, Santi e i quattro Evangelisti. Lavora anche nella Basilica di San Marco realizzando i cartoni per i mosaici con le storie della Vergine (Visitazione e morte della Vergine) negli anni 1442/1443. Rientrato a Firenze lavora nel convento delle benedettine di Sant'Apollonia, fra (forse) il 1445 e il 1450, alle scene della passione di Cristo, la Crocifissione, la Deposizione dopo la morte, la resurrezione e l'Ultima Cena. Alcuni di questi affreschi sono stati staccati e conservati nel Museo a lui dedicato nel paese di Castagno Comune di San Godenzo. Gli affreschi rimasti nel luogo in cui sono stati realizzati, sono molto rovinati ma ancora leggibili.
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Per la villa del Gonfaloniere di Giustizia Filippo Carducci, dipinge ritratti di uomin e donne illustri. Molti sono stati staccati e conservati al Museo degli Uffizi, mentre altri sono rimasti alla villa. I ritratti sono: Madonna con Bambino Angeli e Adamo ed Eva, un altro di Eva, Davide con ai piedi la testa del gigante Golia e di Pippo Spano. Agli Uffizi è conservato un affresco rappresentante il Vate Dante Alighieri e la Madonna di casa Pazzi facente parte della collezione Contini Bonacossi.
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Nel 1455 torna a lavorare per i frati Serviti, alla Basilica della Santissima Annunziata, dipinge degli affreschi con la Trinità, San Girolamo Due Sante San Giuliano e i Redentore. Nella Loggia dei Servi di Maria dove si trova l'Oratorio di San Francesco Poverino, per la confraternita di San Girolamo e San Francesco Poverino in San Filippo Benizi. Per la compagnia del Santo Benizi, realizza una statua in terracotta rappresentante San Girolamo. Per i Duomo di Santa Maria del Fiore, dipinge un monumento equestre dedicato al Capitano della Repubblica nel 1432 durante la battaglia di San Romano Niccolò Mauruzi da Tolentino, accanto a quello dedicato al Capitano John Hawkwood detto "Giovanni Acuto" di Paolo Uccello. Andrea del Castagno morì giovanissimo di peste il 19 agosto 1457 e sepolto nella Basilica della Santissima Annunziata. Il Vasari nel suo capolavoro "Vite" scrisse che Andrea del Castagno aveva ucciso il suo amico e maestro Domenico Veneziano in un impeto di gelosia, ma erano solo chiacchiere raccolte qua e la, con le quali screditò Andrea già morto quando nel 1461 morì Domenico. L'errore che smontò la falsa accusa venne scoperto tempo dopo, quando dai registri mortuari furono trovati un altro Andrea e un altro Domenico, protagonisti di quel delitto di cui era stato accusato l'Andrea pittore.
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Alberto Chiarugi Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Teatro Lirico di Milano, giovedì gran finale di Musical Square con un avvincente confronto tra Brahms e il sassofono.
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Teatro Lirico di Milano, giovedì gran finale di Musical Square con un avvincente confronto tra Brahms e il sassofono. Quattro fuoriclasse, specialisti assoluti nei loro repertori di riferimento, si sfidano in un entusiasmante confronto stilistico per la serata finale di Musical Square, la rassegna di musica da camera ideata da Giuliano De Angelis che, per questa prima edizione, ha animato il palco del Teatro Lirico Giorgio Gaber. Fondamentale la sinergia con il comparto musica classica, diretto da Roberto Favaro, e con la coordinatrice artistica, Yulia Berinskaya. Per il sesto e ultimo appuntamento, in programma giovedì 9 novembre alle 18:30 e intitolato Duo al quadrato, a dialogare saranno il romanticismo delle grandi composizioni brahmsiane per violino e pianoforte, interpretate da Yulia Berinskaya e Alessandra Ammara, e la freschezza del repertorio per sassofono e pianoforte, affidato alle mani esperte di Gaetano Di Bacco e Giuliano Mazzoccante. Da un lato Johannes Brahms, gigante del camerismo ottocentesco; dall’altro Darius Milhaud, Roger Boutry, Paul Creston e Roberto Molinelli, autori che della curiosità e della contaminazione tra generi hanno fatto la propria cifra stilistica. Si rinnova la collaborazione con la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado: come di consueto, ad aprire l’evento sarà infatti la performance di uno dei suoi allievi più brillanti, il pianista Daniele Panizza. Presentatore della serata, il sassofonista e musicologo toscano Ruben Marzà. Degna conclusione, dunque, per una rassegna che ha voluto proporre un nuovo modo di guardare alla musica da camera, puntando proprio sulla freschezza delle proposte: dopo il repertorio per sestetto d’archi di #RomanticStories è stata infatti la volta del cine-concerto Chapliniana, e dell’articolato programma per orchestra, pianoforte e soprano Nobiltà e aristocrazia; con l’autunno abbiamo poi assistito al fortunato incontro tra musica e teatro di Beethoven in Vermont, e infine a un primo confronto fra generi, quello tra pianoforte classico e jazz di Piani Incrociati. Con Duo al quadrato arriva quindi a conclusione un percorso capace di guadagnare il plauso della critica e il calore del pubblico, e di dare nuova linfa alla scena musicale milanese.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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giancarlonicoli · 1 year ago
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14 ago 2023 12:10
L'ULTIMO COLPETTO DEL "ZANZA" – A RIMINI È PARTITO IL DIBATTITO SU COME RICORDARE IL PIÙ GRANDE CHIAVATORE DELLA RIVIERA, MAURIZIO ZANFANTI DETTO “ZANZA”, CHE VANTAVA SEIMILA CONQUISTE ED È MORTO “SUL LAVORO”, NEL 2018, MENTRE ERA A LETTO CON UNA TURISTA – LA MADRE HA CHIESTO AL COMUNE DI INTITOLARGLI UNA STRADA. L'EX GESTORE DEL “BLOW-UP”, IL NIGHT DOVE IL “VITELLONE” LAVORAVA COME PR, RILANCIA: “È POCO, SERVE ALMENO UN BUSTO, O UNA PIAZZA” – MA L'ARCIGAY NON CI STA: “È UN MITO DA CUI RIMINI DEVE STACCARSI”
Estratto dell’articolo di Marco Marozzi per il “Corriere della Sera”
«Un benefattore», si illumina l’architetto Luca Tausani, creatore di discoteche, colui che tramutò la luciferina Baia degli Angeli di Gabicce nella pacificata Baia Imperiale. Volare con Zanza, il più grande amatore della storia in bikini? «Un mito. La pubblicità di un tempo che fu. Come il Paradiso sui colli di Covignano, la discoteca da cui Umberto Eco paragonava Rimini a Los Angeles. Da anni cade a pezzi», filosofeggia Franco Sangiovanni, scrittore della Dolce Vita che dal Pavaglione di Bologna correva fino a Riccione.
[…] appare il fantasma benigno della Rimini capitale mondiale delle vacanze: Maurizio Zanfanti in arte Zanza, colui che amò «almeno seimila turiste», morto a 63 anni nel 2018, mentre faceva l’amore con una fanciulla assai più giovane. «Caduto sul lavoro», lo onorano al Gran Caffè Vergari, via Rimini, Riccione, dove superstiti latin lover si riuniscono per giocare a carte.
Zanza è la riviera che sognava di potere tutto. I pullman dai paesi scandinavi arrivavano fin davanti ai locali dove lavorava. Carichi di ragazze. Zanza era il «buttadentro». La sua mamma, Teresa Succi, ha chiesto di ricordarlo: Rimini gli dedichi una strada, almeno una targa. Ha aiutato tanto il turismo».
«Mi sembra troppo poco — rilancia Giuliano Lanzetti, figlio di Walter, il padrone del Blow up, il piccolo night dove lavorava Zanza —. Ha dato un contributo fondamentale. Non solo nei suoi trent’anni di attività: ancora oggi registi, documentaristi e inviati mi chiamano per farmi raccontare la storia di Maurizio. Gli venga dedicata una statua o un busto, sono pronto a pagarla di tasca mia, da erigere nella nuova rotonda di Bellariva che è ancora senza nome».
L’Arci Gay non ci sta. «È un mito da cui Rimini deve staccarsi», dice. La riviera della politica rimugina, Riccione è commissariata, Rimini cerca di conciliare simboli anche popolani con la grande storia di Fellini. Tutti parlano di «qualcosa da inventare per rilanciare il turismo».
Il Blow up è chiuso, scantinato buio e intrigante, Tausani voleva farci una parete su Zanfanti, «un maestro, tanti lo hanno seguito imitato, era il dopo Vitelloni». Un’epoca è finita come per l’elegante Embassy dove furoreggiava Silvio Berlusconi. Gli anni d’oro si sono ristretti anche per le discoteche sui colli. Zanza è rimasto nella leggenda.
«Aveva cominciato a 15 anni — sospira Ivano Moscato, amico di sempre —, aveva imparato le lingue nei locali, poi era andato in Svezia, Norvegia, Finlandia, si era perfezionato. Era portato. Trattava bene le donne. Era gentile». Ai giornali locali arrivano ancora lettere di protesta perché la parrocchia dove aveva fatto cresima e comunione non lo aveva voluto per il suo funerale. La Curia riminese fu costretta a un comunicato per spiegare che era stata la scelta di un prete singolo. «Italienischer Papagallo machte amore mit 6.000 fräulein» titolò la Bild .
«Una statua sarebbe un richiamo potentissimo anche per il turismo», sogna l’amico «Coccola». «Un pierre unico, uomo di pubbliche relazioni senza saperlo, che ha reinventato il mito delle riviera quando dopo i vitelloni anni 50-60 sembrava dominio dei ricchi bolognesi», storicizza il colto Tausani. […]
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tradizioni-barcellona · 2 years ago
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DOMENICA 25 DICEMBRE 2022 - 🔸♦️ NATALE DEL SIGNORE ♦️🔸 Il Natale è la festa annuale che commemora la nascita di Gesù, osservata principalmente il 25 dicembre come celebrazione religiosa e culturale da miliardi di persone in tutto il mondo. Festa centrale dell'anno liturgico cristiano, è preceduta dal tempo dell'Avvento o del digiuno della Natività e dà inizio al tempo di Natale, che storicamente in Occidente dura dodici giorni e culmina nella dodicesima notte. Il giorno di Natale è un giorno festivo in molti paesi, è celebrato religiosamente dalla maggioranza dei cristiani, così come culturalmente da molti non cristiani, e costituisce un parte integrante delle festività natalizie organizzate attorno ad esso. La tradizionale narrazione natalizia raccontata nel Nuovo Testamento, conosciuta come la Natività di Gesù, disse che Gesù nacque a Betlemme, secondo le profezie messianiche. Quando Giuseppe e Maria giunsero in città, la locanda non aveva posto e così fu loro offerta una stalla dove presto nacque Gesù Bambino, con angeli che annunciavano questa notizia ai pastori che poi spargevano la voce. Cade il 25 dicembre per tutte le Chiese cristiane che seguono il calendario gregoriano, mentre cade il 7 gennaio (con un ritardo di tredici giorni) per quelle che seguono il calendario giuliano. Tuttavia, anche la Chiesa greco-ortodossa, con eccezione della Chiesa slava polacca e delle Chiese orientali (siriache o copte), si sono adeguate al calendario gregoriano, pur mantenendo il calendario giuliano per la loro tradizionale liturgia. Le usanze moderne popolari della festa includono l'offerta di regali, completare un calendario dell'Avvento o una corona dell'Avvento, musica e canti natalizi, assistere a una rappresentazione della Natività, uno scambio di cartoline natalizie, servizi religiosi, un pasto speciale e l'esposizione di varie decorazioni natalizie, tra cui alberi di Natale, luci, presepi, ghirlande, vischio e agrifoglio. Diverse tradizioni correlate e spesso intercambiabili, conosciute come Babbo Natale, San Nicola che da come racconta la leggenda vive in Polonia o dal Polo Nord e Christkind, sono associate ai doni per i bambini durante il periodo natalizio. (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/p/CmmJRu6oxky/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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scienza-magia · 2 years ago
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Considerazioni sulla Teurgia
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In questo articolo prenderemo in considerazione la Teurgia uno degli elementi portanti del neo platonismo di Proclo e di Giamblico. Questa parola greca creata in epoca tarda significa “ Opera Divina” che indica nei filosofi neo platonici un insieme complesso di pratiche rituali , una specie di magia superiore che si propone non di ottenere benefici materiali come accade con la magia dei Papiri greci ma di realizzare progressivamente l’unione Mistica con la divinità. Il neo platonico Giamblico sotto l’influenza dell’Egitto e dell’Oriente è stato il primo filosofo che ha raccomandato risolutamente questa via complemento della Sapienza puramente speculativa della quale si contentava il maestro Plotino. La Teurgia è una pratica magico-religiosa esercitata soprattutto nell’antichità greco-romana pre cristiana.
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La Teurgia consiste nell’evocazione delle divinità per mezzo della telestike ovvero di rituali finalizzati a inserire la divinità in un essere inanimato . Nella Teurgia rivestono particolare importanza le tecniche estatiche aventi lo scopo di far incarnare per un determinato tempo la divinità in un essere umano. (dokeus). In quest’ultimo caso la Teurgia differisce dagli oracoli in quanto la divinità evocata non entrava nel corpo del dokeus per un atto spontaneo ma in quanto specificamente evocata dal teurgo che aveva questo compito. La Teurgia si attua attraverso operazioni rituali di carattere cerimoniale che utilizzano simboli formule o altro che in senso analogico sono adatte ad attirare la divinità desiderata. I simboli i gesti e la lingua usata non devono essere comprensibili e non devono in alcun modo essere conoscibili in senso razionale. Gli stessi nomi delle divinità sono in “ lingue barbare “ antiche o comunque sconosciute a coloro che partecipano ai riti della Teurgia . L’efficacia del rito teurgico dipende dalla sospensione della razionalità umana per consentire l’attivazione degli elementi psichici superiori che ricevono l’energia divina o daimonica . La pratica religiosa teurgica viene riassunta efficacemente nell’opera che viene attribuita al filosofo medio platonico del II secolo d. C. Giuliano il Teurgo. Tale opera è intitolata Gli “ Oracoli caldaici” . Anche se le pratiche teurgiche sono certamente antecedenti agli Oracoli caldaici questi tuttavia sono la prima opera scritta giunta a noi che parlano di questo argomento. In tali testi la Teurgia si differenzia dalla Teologia in quanto a differenza della seconda   la prima non si limita a discussioni intorno al divino ma indica i riti e le pratiche per evocarlo. La pratica della Teurgia tese a scomparire contestualmente alla chiusura delle scuole filosofiche e teologiche non cristiane avvenuta nel 529 d . C. ad opera dell’imperatore cristiano Giustiniano. Egli con la publicazione del “ Codex Iustinianus “ proibì qualsiasi dottrina filosofica o pratica religiosa non cristiana. Nel Medioevo cristiano tali pratiche vennero demonizzate e considerate malefiche e inaccettabili. Di conseguenza con l’avvento del Cristianesimo si verificò l’ eclissi di tutti i daimones pagani che vennero considerati dai teologi cristiani maschere degli angeli caduti insieme a Lucifero. La pratica teurgica venne chiamata “ ars goetia” locuzione derivata da una parola greca che significa stregoneria magia nera alla quale si contrapponeva la liturgia sacramentale cattolica considerata come la Nuova e la vera Teurgia  ovvero l’opera salvifica e santificatrice di Dio nella mediazione dei suoi sacerdoti. In seguito al Concilio di Firenze e all’arrivo in Italia da Bisanzio del filosofo neo platonico Giorgio Genisto Platone e le dottrine teurgiche furono oggetto di una riscoperta nell’ Occidente cristiano. Tali dottrine teurgiche trovarono un terreno fertile di sviluppo nell’ Umanesimo dell’ Accademia neo platonica fiorentina diretta da Marsilio Ficino . Tali dottrine teurgiche ebbero quindi un certo sviluppo presso molti filosofi rinascimentali collegati all’ Ermetismo . Le dottrine teurgiche tuttavia furono osteggiate pesantemente dalla Chiesa cattolica cosicchè restarono per lo più in mano a cerchi ristretti di studiosi. Di conseguenza la Teurgia andò incontro a un lungo periodo di crisi e di decadenza . In seguito le pratiche teurgiche dopo secoli di profonda decadenza ebbero un revival nel corso del XIX fino al XX secolo. Infatti tali tecniche teurgiche furono utilizzate da alcuni ordini esoterici quali Gli Eletti , la Società Teosofica ed altri ancora. Poi nell’ultimo secolo la Teurgia ottocentesca ha avuto una considerevole ripresa . Infatti le pratiche teurgiche hanno trovato un terreno fertile e una naturale evoluzione nelle religio ni neo pagane che sono sorte e si sono sviluppate considerevolmente nel XX secolo e agli inizi del XXI secolo . Per fare degli esempi concreti di religioni neo pagane che utilizzano la Teurgia citiamo la Wicca e il neo druidismo. Detto ciò riteniamo concluso il nostro discorso intorno alla Teurgia e al suo ritorno nel panorama magico religioso delle società contemporanee occidentali con particolare riferimento a  nazioni come gli Stati Uniti e l’ Inghilterra . Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
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pleasantlyinsincere · 2 years ago
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Part 3 / last part
excerpts from Giuliano in conversation with Ruth and Angie McCartney
Previous parts:
(Part 1: Paul attacking Ruth over a TV appearance, Jim's prudent gambling, Paul and Linda being awful houseguests)
(Part 2: Jim and Angie nearly breaking up, (strange) forms of generosity, Paul paying an adult type compliment)
Train, wife, dog (Note: The anecdotes of being abusive towards Linda and kicking the dog are not included on the released version of the tapes I listened to. They are there by this referance only.)
I’ve gone down to pick them up off the train. And when I actually boarded the train, there was a terrible scuffle going on, where Paul was pushing this elderly man. He was a guard on the train. Yes, physically pushing him. They had come with the dogs and wanted them to just romp everywhere. And this old guy had apparently come and told them: ‘You know, you shouldn’t have had that there.’ - ‘I’ll do what the fuck I like!’ It was one of those. And Linda was standing behind Paul, going: ‘Go on! You tell him, Paul!’ Laughing. She thought it was funny that Paul was nearly knocking over this elderly gray haired man. I saw this with my own eyes, Geoffrey. […] GG: How about any other physical abuse by Paul to anyone? We got Linda now, we got this old bloke. … Kick the dog.
Puff for Mommy
The bed was a new mattress that was on the stone concrete floor of the garage. It had a blanket and two pillows without any covers on.… We made a bed up. On the was up Jim was saying: ‘You know their eating habits and times are very different from ours. So let’s stack up.’ … Jim and I used to sneak out at night and sat in the car and eat chocolate because we got so hungry sometimes. It wasn’t really the kind of setup where you felt comfortable to make yourself a cup of tea or a piece of toast. The polite and the correct thing to do was to wait until Linda was ready to cook. … Linda would probably cook once a day and there was a time when we were sitting around the table and they had a glass skylight. And it was open and flies were coming in and there was a jug of milk on the table and the flies were falling in. And I was ‘Oh, God, we have to throw this milk away.’ Jim was so fastidious, you know. And Linda said: ‘Oh Ange, don’t be so fussy!’ …  And Mary was so little and she was inside of Paul’s jacket and they were both smoking a joint and passing it to each other. And then Linda put it to little baby Mary lips and was saying: ‘Come on, baby. Come on puff, puff, puff for mommy!’. As a joke obviously, but she thought this was a pretty hilarious, hysterical thing to do. - What was Paul doing? - Laughing.
Watch Your Fingers!
I said well, I guess we blew it. These things happen you try in business and it’s not working out. We tried to start a small business, we’ve been unsuccessful, but undaunted we will carry on. It was 1980. I said basically ‘shit happens’. I was 20 years old and still working on my career. … And he said well, you know. This is when he gave Ange his speech about bottled fruit. ‘Why can’t you stay at home and be a widow like other widows? And auntie Mill and auntie Gin…’  GG: You know what I would have said to that? I would be perfectly willing to do that, if someone would to underwrite my living. But if they won’t and God doesn't drop me a million dollars I got to do this shit. … He gave the same old tired out bullshit speech about you never gonna make it in the business. This dancing and choreography nonsense is just the phase. You’re not talented. You haven’t got anything going for you other than my name. … ‘Me, me, me, me, me. Enough about me. What do you think about me?’ … He already told Ange to scrub floors and bottle fruit and his solution for me was.. - I couldn’t believe this coming from the mouth of a man who was the father of three daughters. - He said: ‘You are quite attractive with the light behind you, with a little make-up on …, you are up and down in the clubs. Why don’t you hang around after a show? You know, there are a lot of rich arabs hanging around these days with millions of dollars and Rolls-Royces. Why don’t you do get yourself a rich boyfriend, you know, do what you women were made for?’ And I just had enough. He was virtually telling me to go and be a hooker. … The last words he ever said to me were: ‘You can’t put the phone down on me, I’m Paul McCartney.’ And I said: ‘Watch your fingers.’ and hung up. And that was it, that was the last time we’ve spoken. Pointless. It’s either his way or no way.
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sslimbo · 6 years ago
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"Anche gli angeli mangiano fagioli" con Giuliano Gemma e Bud Spencer (Enzo Barboni, 1973). Il bozzetto originale realizzato per il manifesto del film è dipinto da Renato Casaro.
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adimisenko · 7 years ago
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Angélique, marquise des anges /  Anjelik Serseriler Prensesi (1964)
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