#Giovanni Rabito
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giuliomozzi · 7 years ago
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Come sono fatti certi libri, 8 / "Terramatta", di Vincenzo Rabito
Come sono fatti certi libri, 8 / “Terramatta”, di Vincenzo Rabito
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di Emanuela Carbonelli [In questa rubrica vorrei pubblicare descrizioni, anche sommarie, di libri che – al di là della storia che raccontano o del tipo di scrittura – presentano una “forma” un po’ particolare, o magari bizzarra. Che cosa io intenda qui per “forma” risulterà, credo, evidente. Se altri volessero contribuire, si facciano vivi in privato ([email protected]).] Di Vincenzo Rabito e…
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stepanzeri · 2 years ago
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FESTA CRANTE from stefano panzeri on Vimeo.
Tre episodi in un unico monologo per festeggiare IL ROMANZO DELLA VITA PASSATA seconda edizione delle memorie meravigliose di Vincenzo Rabito a cura di Giovanni Rabito Per essere lì con voi! Grazie. Stefano Panzeri
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laspiait · 7 years ago
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Il binomio Giuseppe Vizzini (detto Peppi Marcuotto) e Salvatore Giuliano (detto Turi) è da tempo particolarmente forte nella città di Pachino.
Basti pensare che i due sono soci in affari e non solo, come vedremo nell’articolo.
Salvatore Giuliano
Giuseppe Vizzini (detto Peppe Marcuotto)
Il capomafia Salvatore Giuliano uscì dalle patrie galere, a seguito di condanne per mafia, nel maggio del 2013. Nel settembre dello stesso anno, il mafioso Turi Giuliano insieme a Peppi Marcuotto (Giuseppe Vizzini) diventarono soci in affari, costituendo una società agricola, “La Fenice srl”.
Per evitare di risultare loro i soci, intestarono la società ai due figli: Gabriele Giuliano (figlio del capomafia Turi) e Simone Vizzini (figlio di Peppi Marcuotto).
Gabriele Giuliano
Simone Vizzini
La società, inizialmente, servì per assumere come (umili!) operai i due genitori, così da percepire reddito senza risultare come proprietari.
Successivamente la società agricola “La Fenice srl” è servita anche per realizzare alcune estorsioni, seppur indirette.
Si rinsalda così un rapporto storico di amicizia tra Salvatore Giuliano e Peppi Marcuotto, insieme alle loro famiglie ed anche ai fratelli Aprile, braccio armato del clan e tramite per le estorsioni del capomafia Giuliano.
Pubblichiamo sotto una serie di foto con le famiglie Giuliano, Vizzini (Marcuotto) e gli Aprile.
Peppi Marcuotto e Turi Giuliano
Peppi Marcuotto e Turi Giuliano
Peppe Aprile, Peppi Marcuotto, Simone Vizzini, Gabriele Giuliano
Peppe Aprile, Gabriele Giuliano, Simone Vizzini e Peppi Marcuotto
Peppi Marcuotto, Simone Vizzini, Peppe Aprile
Gabriele Giuliano e Claudio Aprile
Gabriele Giuliano, Simone Vizzini, Claudio Aprile
Giovanni Aprile e Peppi Marcuotto
GIULIANO IN GALERA, MARCUOTTO IN POLITICA
Mentre Salvatore Giuliano era ristretto fra quattro mura in una comoda cella, Peppi Marcuotto (prima di finire anche lui in galera) fece carriera politica.
Giuseppe Vizzini (detto Peppi Marcuotto), nonostante i problemi giudiziari, venne eletto al consiglio comunale di Pachino il 30 novembre del 1997 (poi arrestato durante il mandato) e poi venne rieletto l’11 giugno del 2006. Mentre nelle elezioni del 2009 appoggiò un consigliere comunale che risultò fra i più votati in città.
Nel corso delle ultime elezioni (quelle del 2014) ha appoggiato il candidato sindaco Andrea Ferrara, battuto (ma questa è storia già da noi raccontata – LEGGI ARTICOLO) al ballottaggio da Roberto Bruno. Al Consiglio comunale, invece, Peppi Marcuotto appoggiò il candidato Salvatore Spataro (sostenuto, guarda caso, anche dal capomafia Giuliano ed oggi passato beatamente in maggioranza con il Sindaco Bruno).
Spataro – primo degli eletti in città (anche in questo caso ci sarebbe da riflettere per un consigliere sostenuto dal clan) – faceva tandem con la nipote di Peppi Marcuotto, Cristina Olindo, figlia di una sorella della moglie Franca Corvo, nella lista Udc (come dicevamo sopra, in sostegno al candidato sindaco Andrea Ferrara).
Salvatore Spataro e Cristina Olindo
Cristina Olindo è ancora oggi la prima dei non eletti, pronta a subentrare nel caso di dimissioni e prese 241 voti (a fronte dei 331 di Salvatore Spataro).
Salvatore Spataro
Cristina Olindo (volantino)
LA FOTO ALL’USCITA DEL CARCERE DEI FRATELLI APRILE
A testimonianza della vicinanza di Peppi Marcuotto e dei suoi figli con Salvatore Giuliano ed i fratelli Aprile, pubblichiamo una foto che già inserimmo in un articolo l’estate scorsa relativamente alla festa per la loro scarcerazione (GUARDA).
Liberazione fratelli Aprile
In questa foto, scattata pochi minuti dopo la scarcerazione dei fratelli Aprile, si può notare come il capomafia Salvatore Giuliano, Peppi Marcuoto, ed i suoi figli, andarono a festeggiare la liberazione dei fratelli Aprile (Peppe, Giovanni e Claudio).
LA MOGLIE DI MARCUOTTO ED IL COGNATO UCCISO
Peppi Marcuotto (Giuseppe Vizzini) è sposato con Franca Corvo.
Giuseppe Vizzini (detto Peppe Marcuotto)
Franca Corvo (moglie Peppe Marcuotto)
Il fratello di Franca Corvo, Serafino (cognato di Marcuotto) fu ucciso al rifornimento IP con alcuni colpi di fucile a bruciapelo, li 24 gennaio del 1999.
Non si è mai accertata la verità sulla morte di Serafino Corvo (ragazzo che veniva considerato da tutti come “per bene”) ma per molti (ribadiamo, una tesi mai accertata giudiziariamente), si trattò di una vendetta trasversale nei confronti del cognato, Peppi Marcuotto, all’epoca in galera.
Il giornale “La Repubblica” del 25 gennaio 1999 (LEGGI) riportò i fatti, scrivendo:
E’ stato ucciso con un fucile a canne mozze Serafino Corvo, 35 anni, gestore di un distributore di benzina a Pachino, a 50 chilometri da Siracusa. I due killer sono arrivati su di una motocicletta con il volto coperto dai caschi e hanno fatto fuoco su Corvo che è morto sul colpo. Secondo gli inquirenti il delitto è stato compiuto per lanciare un avvertimento a suo cognato Giuseppe Vizzini arrestato per associazione mafiosa. Il presunto mafioso, sposato con la sorella della vittima, è stato catturato in un blitz scattato nel siracusano. Dopo l’arresto del familiare, Corvo aiutava il dipendente della pompa di benzina Paolo Rabito, 32 anni a gestire l’ attività commerciale di proprietà di Vizzini.
IL DISTRIBUTORE E L’ATTENTATO
La gestione dei distributori sembra essere un affare di famiglia per i Corvo-Vizzini.
Così, 18 anni dopo l’omicidio di Serafino Corvo, per “colpa” della gestione di un altro distributore di benzina, ecco un altro attentato.
Lo scorso 30 dicembre, infatti, una bomba carta esplode sotto l’auto dell’avvocato Adriana Quattropani (LEGGI).
L’avvocato Quattropani aveva appena effettuato la reimmissione in possesso del distributore “Esso”, ordinato dal Giudice alla procedura fallimentare di Siracusa, gestito fino a quel giorno da Franca Corvo, moglie – lo ribadiamo – di Peppi Marcuotto.
Aver perso il distributore era troppo per la signora Franca Corvo e, soprattutto, per la famiglia di Peppi Marcuotto.
Famiglia Marcuotto
Ed è così che i Vizzini (non solo Peppi Marcuotto, ma anche altri suoi familiari) avrebbero cercato di lavare “l’onta” dell’aver perso il distributore, con l’ausilio di “altri” delinquenti conclamati di Pachino (ma su questo torneremo con un approfondimento nei prossimi giorni).
Insomma, dopo 18 anni ancora un distributore ed ancora un attentato, che sembra avere un unico comune denominatore: la mafia e l’atteggiamento mafioso.
Da Turi Giuliano ai fratelli Aprile, fino a Peppi Marcuotto ed ai suoi figli, perché a Pachino per i delinquenti deve essere ben chiaro chi comanda.
I cittadini, però, sappiano che a differenza di 18 anni fa oggi si arriverà alla verità, grazie al prezioso lavoro di chi indaga ed al contributo di ognuno di noi. Il tutto per liberare Pachino dalla mafia alla politica collusa, fino all’imprenditoria a cavallo fra la legalità e l’illegalità che strozza i tantissimi imprenditori per bene.
Dal consiglio comunale alla mafia, passando per società ed attentati: ecco cosa accade a Pachino Il binomio Giuseppe Vizzini (detto Peppi Marcuotto) e Salvatore Giuliano (detto Turi) è da tempo particolarmente forte nella città di Pachino.
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italreport · 7 years ago
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Asp7, l’assistenza a mamme e bambini all’Arezzo è pienamente normale
Asp7, l’assistenza a mamme e bambini all’Arezzo è pienamente normale was originally published on ITALREPORT
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stepanzeri · 5 years ago
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10 GENNAIO 20:45 GALLERIA ARTE20 MERATE “TERRA MATTA (1968-1981) COSÌ FENISCIO DI SCRIVERE” tratto dalle pagine inedite dello scritto autobiografico di V. Rabito con Stefano Panzeri adattamento e regia Stefano Panzeri Dal 2015 ho dedicato a quelle "pacene" tante ore, ho portato le parole di "Terra Matta" in capo al mondo, le ho fatte incontrare con altre storie, con altri "punti fatti su una vita", ne ho fatto spunti ed esempi per costruire altre storie, le ho riconsegnate, una volta ancora ai figli Ture, Tano e Ciovanne, ai loro cari e alla loro terra. Poi lo scorso marzo a Sydney dalle mani di Giovanni, terzo figlio di Vincenzo Rabito ho ricevuto un ultimo plico di "pacene" con le quali Vincenzo si è accompagnato fino alla fine della sua vita. Ora sono pronte per essere raccontate anche loro per la prima volta in teatro, quindi chi avesse seguito sinora la storia di Vincenzo, siamo arrivati alla FINE. https://www.instagram.com/p/B6VTJT8IHgZ/?igshid=2nty4iu4vck0
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stepanzeri · 4 years ago
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TERRA MATTA (1968-1981) "PER QUESTO CIORNO FENISCIO DI SCRIVERE" from stefano panzeri on Vimeo.
QUARTO E ULTIMO CAPITOLO DEL PROGETTO SULLO SCRITTO DI VINCENZO RABITO, QUESTO MONOLOGO SI BASA SULLE PAGINE INEDITE CHE COPRONO GLI ULTIMI ANNI DELLA VITA DELL'AUTORE E SONO TRATTI DALLA SECONDA STESURA DELLE SUE MEMORIE AVUTA DALLE MANI DEL FIGLIO DI VINCENZO GIOVANNI RABITO A SYDNEY NEL 2019 IN OCCASIONE DEL SECONDO TOUR AUSTRALIANO DI TERRA MATTA, IN SENO AL PROGETTO SULLA MEMORIA MIGRANTE ITALIANA OLTREOCEANO. WWW.STEFANOPANZERI.EU IL VIDEO È STATO GIRATO IN OCCASIONE DI UNA REPLICA IN STREAMING DA ATONGASOUND.COM
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