#Giannino Marzotto
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perfettamentechic · 1 year ago
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14 luglio … ricordiamo …
14 luglio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Ivana Trump, Ivana Marie Zelníčková, imprenditrice, personaggio televisivo, scrittrice e modella ceca naturalizzata statunitense. Divenuta celebre principalmente per il suo matrimonio con il magnate dell’edilizia Donald Trump, 45º Presidente degli Stati Uniti d’America, con il quale è stata sposata dal 1977 al 1992 e con il quale ha avuto tre figli, Donald jr., Ivanka ed Eric. In precedenza…
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watchilove · 4 months ago
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Eberhard & Co. official timekeeper of the historic car competition “La Leggenda Di Bassano – Trofeo Giannino Marzotto”
Eberhard & Co. has renewed its participation as Main Sponsor and Official Timekeeper of “La Leggenda di Bassano – Trofeo Giannino Marzotto”, a regularity race part of the ASI (Italian Historical Automotoclub) circuit dedicated to vintage barchette organised by the Circolo Veneto Automoto d’Epoca (Veneto Vintage Motors Club). Continue reading Eberhard & Co. official timekeeper of the historic car…
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notiziariofinanziario · 9 months ago
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Marzotto ha fatto la storia del capitalismo italiano
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Marzotto da una trentina d’anni non s’è fatta mancare niente tra battaglie tra azionisti e svolte mai banali. Le buste e la miglior offerta Non sfugge alla regola l’ultimo episodio del romanzone ambientato a Valdagno: come ha rivelato il giornale l’Identità, giovedì scorso Antonio Favrin con i suoi familiari ha conquistato il controllo pieno di Trenora, holding a cui, attraverso un ulteriore passaggio (la società Wizard), fa appunto capo il gruppo Marzotto. È successo davanti al notaio con una contesa alle buste sulla migliore offerta, come un tempo avveniva in certe spinose trattative di calciomercato per i giocatori in comproprietà. La Faber Five, cassaforte dei Favrin, l’ha spuntata per soli 10 mila euro in più rispetto al valore messo sul piatto (32 milioni) dagli eredi di Andrea Donà dalle Rose (figlio a sua volta di Italia Marzotto), che dell’azienda tessile era stato amministratore delegato e socio di riferimento fino alla sua morte, avvenuta nel settembre del 2022. Solo diecimila euro di differenza, ovvero lo 0,025% dei ricavi - pari a 400 milioni - che il gruppo ha realizzato lo scorso anno. Più alcun erede Insomma l’ha spuntata ancora una volta l’uomo che è stato per quasi sessant’anni manager e stratega in azienda, fino a diventarne co-proprietario: la sua Faber Five possedeva già il 40% in Trenora, in quota paritetica rispetto ai Donà dalle Rose. Pacchetto che ora rileverà, salendo all’80%. Questo significa semplicemente che non ci sarà più alcun erede della dinastia Marzotto al comando, anche se la famiglia non sparisce dall’azionariato. Il marchio dei Favrin era già ben impresso in società: Davide è l’attuale amministratore delegato del gruppo tessile e la sorella, Federica, esperta di finanza, è in cda. L’operazione dà quindi continuità ai figli di Antonio, oggi ottantaseienne, che spiega la strategia per il futuro: «In questa situazione globale, che porta a ripensare oltre un secolo di storia, avere un’azienda con più di tremila persone sparse in tante parti del mondo significa metterla in condizioni di modificarsi e adattarsi, più che di svilupparsi. Dobbiamo essere molto attenti all’evoluzione globale: economica, sociale o tecnologica che sia». Il tutto in un campo d’azione, quello tessile, che combatte da lungo tempo contro il declino, soprattutto in Europa. Una storia di capitalismo L’uscita dell’ultimo ramo dei Marzotto chiude simbolicamente un’epopea che data dal 1836, anno di nascita del Lanificio. Una storia di capitalismo olivettiano prima di Olivetti, con lo sviluppo della città sociale a Valdagno già verso la fine degli anni Venti del Novecento: l’asilo, il nido, l’ospedale, il medico aziendale, più tardi le colonie marine, tutto disegnato intorno alla fabbrica e ai bisogni dei suoi dipendenti. È la storia di un capitano d’impresa, Gaetano Marzotto jr, il conte, che a partire dal 1922 fa decollare il lanificio e pone le basi di un impero diversificato, con le tenute di Villanova Portogruaro da cui nascono Zignago Vetro e i vini Santa Margherita, e con la compagnia dei Jolly Hotels, la prima catena privata di alberghi in Italia. Grandi ricchezze e mondanità da strillo in prima pagina: dei sette figli di Gaetano jr, uno, Giannino Marzotto, si distingue come pilota automobilistico negli anni Cinquanta, partecipando con successo a gare come la Mille Miglia o la 24 Ore di Le Mans; un altro, Umberto, sposa in prime nozze tale Marta Vacondio, che diventerà presto la regina dei salotti in Italia, la Marta Marzotto nazionale. E il loro figlio, Matteo, attira tra gli anni Novanta e i Duemila l’attenzione generale per le sue fidanzate, a cominciare da Naomi Campbell, favolosa e impulsiva top model che crea scompiglio nell’appartata Valdagno con le sue improvvise apparizioni.  Moda e internazionalità Ma dinastia Marzotto significa anche Pietro, un altro figlio di Gaetano jr, l’uomo che l’impero l’ha guidato per una ventina d’anni spingendolo verso l’internazionalità e la moda, con l’acquisizione di Hugo Boss e soprattutto della griffe Valentino. Confindustriale a cui non piaceva affatto Silvio Berlusconi, Pietro è l’ultimo dei figli di Gaetano jr a timonare il gruppo e finisce al centro della prima cruenta battaglia familiare. Dalla sua estromissione, che si completa nel 2004 con la vendita delle quote, la storia cambia inesorabilmente: i rami si dividono, le griffe finiscono in mano ad altri, l’azienda tessile originaria sembra inabissarsi, si ridimensiona ma in realtà tiene duro: «La Marzotto spa - sottolinea Antonio Favrin - l’anno scorso ha chiuso il migliore dei suoi ultimi venti bilanci». E d’ora in avanti farà a meno dei Marzotto. Read the full article
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klemcoll · 4 years ago
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A Busy Barchetta
This photograph was taken in the Piazza Vittoria in Brescia during the pre-race checks before the Mille Miglia which would start late that evening April 22, 1950. At the wheel of this works Ferrari is future world champion Albert Ascari with his navigator Senesio Nicolini. This barchetta was a very special car and was called a 275 Sport to indicate its 3.3 liter motor, probably quite similar to a…
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punta-tacco · 3 years ago
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EASTER EGG
L'uovo (Ferrari) di Pasqua
or Giannino Marzotto's 1950 Ferrari 166 - 212 berlinetta Fontana "Uovo" (egg), pictured here with Giannino himself and Marco Crosara during the III Coppa Toscana on June 3rd 1950.
© Archivio Foto Locchi
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tmnotizie · 5 years ago
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PESARO – Saranno oggetto di una mostra i trofei e cimeli del campione pesarese di moto e auto Dorino Serafini, recuperati dal museo Morbidelli di Pesaro. L’esposizione verrà inaugurata domenica 8 dicembre, alle 16 e sarà aperta al pubblico fino al 22 dicembre 2019, a Palazzo Ducale di Pesaro (sala Laurana, piazza del Popolo) in attesa di collocarli in un nuovo museo della città. La mostra sarà ad ingresso libero dalle 17 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
“La mostra si inserisce in un periodo strategico, quello natalizio– afferma il vicensindaco Daniele Vimini -. Dietro a questa piccola impresa c’è pensiero e passione. Una storia di appassionati che sanno appassionare. Anche se non ci saranno libri in vendita, i documenti e gli aneddoti sapranno catturare l’attenzione da parte di tutta la città”.
“Sappiamo quanto non è facile realizzare una mostra, quanto tempo ci vuole e conosciamo la difficoltà nel scegliere i pezzi migliori da esporre – così l’assessore allo Spor Mila Della Dora -. Sarà una mostra riservata non solo alla città ma a tutti quelli che decideranno di venire a Pesaro. L’amministrazione comunale la valorizzerà il più possibile. Le moto e i motori sono due elementi che ci hanno da sempre caratterizzato e vogliamo che continuino a farlo”.
L’iniziativa nasce dall’idea di Autoclub Storico Pesaro “Dorino Serafini” in collaborazione all’Associazione Terra Piloti e Motori e Regione Marche.
Così anche il presidente dell’Autoclub Storico Pesaro “Dorino Serafini” Carlo Tamburini: “Ci siamo impegnati non poco per creare un corridoio di trofei e fotografie che raccontasse la storia di Dorino Serafini. Ci fa piacere farla conoscere alla città, specialmente ai giovani”. La mostra si inserisce anche nelle celebrazioni per il novantesimo anniversario della Scuderia Ferrari (1929-2019).
“E’ difficile ricreare la vita di un grande campione, ma noi ci abbiamo provato – afferma il socio fondatore dell’Autoclub Storico Pesaro, autore della biografia di Dorino Serafini e dei testi della mostra Franco Andreatini -. Alla mostra anche gigantografie con pannelli 70×100 cm”.
Presente alla conferenza anche il presidente di Terra di Piloti e Motori Alberto Paccapelo: “La mostra rientra negli scopi della nostra associazione, quello di far conoscere la cultura motoristica di cui è imperniata la nostra Provincia e la nostra Regione. Abbiamo dato il nostro contributo finanziario così come faremo per altre iniziative che stiamo portando avanti”.
Il Club ha già presentato una domanda formale al Comune di Pesaro per ottenere una sede in comodato d’uso. Il Comune di Pesaro ha dato vita recentemente ad una Associazione denominata Terra di piloti e di motori e dunque ci sono tutte le premesse per una buona riuscita dell’iniziativa. “Ci auguriamo che tutto quello che verrà esposto in questi quindici giorni possa trovare a breve un sito fisico permanente”, conclude Il vicepresidente dell’Autoclub Storico Pesaro Danilo Crescentini.
La storia
Le note vicissitudini legate alla chiusura del museo di Giancarlo Morbidelli di Pesaro hanno colpito profondamente tutti gli appassionati del settore. Alla fine degli anni Novanta il campione Dorino Serafini (1909-2000) decise di affidare in comodato d’uso tutti i suoi trofei, conquistati in moto ed in auto (dal 1930 al 1951), al museo Morbidelli, con il patto che gli fosse dedicata una sala per I’esposizione. Così èstato. Ad inaugurarla furono chiamati i soci deII’Auto Club Storico Pesaro “Dorino  Serafini”. 
Dopo la definitiva chiusura del museo con una delicata opera di ediazione, la presidenza del sodalizio ha  ricevuto  in  custodia dagli eredi Serafini tutto il materiale esposto ed ha subito pensato di organizzare una mostra nel luogo più prestigioso della città: sarà infatti la sala Laurana del cinquecentesco palazzo ducale, sede della Prefettura di Pesaro e Urbino, ad ospitare i cimeli e Ie foto del due volte campione  italiano con la MM. 175 cc. (1933) cc. e con la Bianchi 500 cc. (1936).
La carriera motociclistica culminerà tre anni più tardi con la conquista del campionato europeo (equivalente deII’attuaIe mondiale) con la poderosa Gilera 500 cc 4 cilindri. Nel secondo dopoguerra il pilota pesarese si cimenta con Ie quattro ruote con Cisitalia,  Frazer Nash, Maserati, Osca MT 4. Nel biennio 1950/’51 sarà pilota ufficiale della Scuderia Ferrari affiancando Alberto Ascari e Gigi Villoresi al debutto nel primo campionato di F.1. Tante vittorie e prestigiosi piazzamenti ai Grand Prix in Europa e in Sud America compreso il G.P. dedicato ad Evita Peron net 1950.
Un terribile incidente occorsogli alla Mille Miglia deII’anno successivo, dove era dato tra  i favoriti,  dopo  il  secondo posto alle spalle del conte Giannino Marzotto ottenuto neII’edizione del ’50, ha posto fine alla sua carriera. Serafini ricoprirà per sempre un posto di tutto rispetto tra i “campioni deII’ardimento e della legge” come lo aveva definito in una lettera inviatagli dal giornalista Gianni Brera dopo I’incidente e pubblicata nel volume che ripercorre Ie tappe della carriera di Dorino Serafini.
II giornalista e scrittore pesarese Franco Andreatini, autore della biografia, ora legato da affetto filiale a Serafini, lo ha accompagnato per dieci anni ad ogni rievocazione in Italia e aII’estero. Le frequentazioni gli hanno permesso di fissare su carta aneddoti e testimonianze dei tanti colleghi piloti di quel periodo: da Juan Manuel Fangio ai fratelli Marzotto.
A questo proposito rimane indimenticabile la prefazione e la presentazione del libro da parte del conte Giannino Marzotto, amico personale di Dorino e suo compagno di squadra alla Mille Miglia. II volume, pubblicato nel 1997, è ormai introvabile e si sta pensando ad una ristampa.  L’AutocIub wStorico  Pesaro “Dorino Serafini”  si è sempre adoperato per onorarne la memoria e, tra Ie varie iniziative,  si è fatto  promotore  dell’intitoIazione di una via cittadina nel 2009 in occasione del centenario della nascita.
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enricoautomotivearticles · 6 years ago
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La Leggenda di Bassano: a “true” classic car event (Auto Motor und Sport China, 08/2018)
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For three days I drove a wonderful 1959 Devin-Porsche for 600kms up and down the Alps pass, on and on along the Dolomites roads among Veneto and Friuli region: it is just a quick starter of the 2018 edition of the regularity race “Leggenda di Bassano –Trofeo Giannino Marzotto”.
To take part to this marvellous italian event you need an open two seaters sports car built before 1960: after 1950 these cars were nicknamed “Barchette” (Little boats), as exclaimed Mr. Giovanni Agnelli (chairman of Fiat) when he saw for the first time his brand new Ferrari 166 Mille Miglia coachworked by Carrozzeria Touring.
Why tihs event is so special? Why many foreign collectors come in Italy to attend it? The organizer “CVAE” club and its chairman Stefano Chiminelli take care of every detail during the three days of the event, so participants and spectators just enjoy their cars, the unique routes and the nature that surrounded us during the “Leggenda”. People came from 16 different countries to drive over 8 Dolomitic passes: me too, as an italian, I was impressed by the beauty of certain unknown areas we passed through.
Eberhard&Co., swiss watchmaking maison tighten up with heritage motorsport since long time, was main partner of “La Leggenda di Bassano” since the first edition. Andrea Giacoppo with Daniela Grillone Tecioiu won the regularity race and as first prize, they gained two chronographs Eberhard&Co. “Nuvolari Legend”.
True british “petrolheads” brought to Bassano over 10 pre-war Bentleys, perfectly equipped with vintage headgears and clothing; nevertheless the same was for the drivers of other uniques Riley, Singer, Alvis, Allard, Elva and Frazer Nash: these foreign car makers are now disappeared but at the time they acheived important racing results.
Apart from the foreign disappeared Makes, we had the honour to see as well italian masterpieces as OSCA, Cisitalia, Stanga, Siata, Ermini or Stanguellini. Our national guest stars had been the Ferrari 166MM Touring and the the 750 Monza, Alfa Romeo 6C 1750 GS both Touring and Zagato version, the 8C 2300 Monza, a brathtaking Lancia Aprilia Sport and two evergreen Maserati A6GCS.
From yesterday’s “barchette” to their future heirs: two brand new Dallara Stradale were the trailblazers of the 100 classic cars. The “Stradale”, prowdly made in Italy (in Varano de’Melegari) is the “barchetta” of the new millennium: very light-weight, aerodynamic, conceived for a total driving pleasure. The two times World Rally Champion, Miki Biasion, Brand Ambassador of Eberhard&Co., confirmed it as well!
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proauction-blog · 7 years ago
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Own One of the Rarest Ferraris Ever Made Is Being Auctioned Off
RM Sotheby’s Monterey auction on August 18-19 of this year includes a chance to own one of the rarest #Ferraris ever made—the 1950 Ferrari 166 MM/212 Export “Uovo” by #Fontana. In the early history of Ferrari, we’re talking late ’40s and early ’50s here, some of their most important customers were the four Marzotto brothers (Vittorio, Giannino, Paolo and Umberto) who were all considerably talented racing drivers that plied their family fortune from the #textileindustry to racing pursuits. This particular Ferrari, the Uovo (which means “egg” in Italian), was created after an accident at the Mille Miglia when the Marzotto brothers wanted to improve the overall performance and aerodynamics with a streamlined body that would result in a design like no other. Eventually, the Ferrari ended up in the garage of its current owner around 1987 before being returned to its native Italy, displayed at Ferrari anniversary celebrations and peddled around the world for prestigious events—without ever taking center stage at a concourse event. “The Egg” is expected to bring over $5 million when the gavel drops at #auction.
Webmasters's insight:
Own one of rarest #Farriris ever made is being #auctioned off #ProAuction #Auctioneers 
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avanguardia1911 · 7 years ago
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1950 Ferrari 166 MM/212 http://ift.tt/2uT3GKU
In 1950, Enzo Ferrari's fledgling company had been in existence for only three years. Four wealthy brothers — Vittorio, Giannino, Paolo, and Umberto Marzotto owned some 20 or more Ferraris... Visit Uncrate for the full post. July 25, 2017 at 02:00AM
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commercialistadiroma-blog · 8 years ago
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Premio Marzotto 2017, 2,5 milioni di euro in palio per le PMI
Premio Marzotto 2017, 2,5 milioni di euro in palio per le PMI
È sempre complicato riuscire a stabilire se un’idea sia veramente innovativa e se abbia la possibilità di emergere nel mare magnum dell’innovazione. Il Premio Gaetano Marzotto, istituito nel 2010 da Giannino Marzotto, si prefigge di premiare proprio le startup e le piccole e medie imprese innovative che hanno delle idee rivoluzionarie ma non hanno fondi a sufficienza per svilupparle. Arrivato…
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perfettamentechic · 2 years ago
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14 luglio … ricordiamo …
14 luglio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2020: Galyn Görg, attrice, showgirl e cantante statunitense, spesso accreditata anche come Galan Gorg, Galyn Gorg o Gaylyn Görg. (n. 1964) 2016: Lisa Gaye, nata Lesli Griffin, attrice statunitense. (n. 1935) 2013: Marisa Colomber, pseudonimo di Marisa Colombara, cantante e attrice italiana  famosa negli anni cinquanta.(n. 1928) 2012: Giannino Marzotto, è stato un imprenditore e pilota…
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carsubstance · 8 years ago
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This 1950 Ferrari Uovo, or a 50-year old Italian egg, shares its underpinnings with the 166 MM and 212 Export, although the exterior is somewhat of a shocker – is that good? Ferrari cars are meant to be different, fast, yet beautiful. Could say the same about this car? Commissioned by Giannino Marzotto in collaboration with the famed sculptor Franco Reggani, this stunning example of automotive magic was not built for winning beauty shows; however, it is original.
We have to admit that the Uovo shows off a strange bodywork o, but I kind of like it. So, how much would I pay to get it? Well, I’m sure I can’t afford it since expectations are somewhere in the several million dollars ballpark. I can’t help but think about the Shelby Cobra, although this Ferrari precedes it by several years. I do expect the same level of performance and noise from the rare Ferrari we see here, and why not?
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<<carscoops>>
1950 Ferrari Uovo This 1950 Ferrari Uovo, or a 50-year old Italian egg, shares its underpinnings with the 166 MM and 212 Export, although the exterior is somewhat of a shocker - is that good?
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autoring · 8 years ago
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Giannino Marzotto, ve své době populární závodník a dědic textilních továren, měl tolik odvahy, že o tehdejších Ferrariho výtvorech veřejně řekl, že jsou příliš těžké a mají špatnou aerodynamiku. Pro stavbu svého vysněného závoďáku si však nakonec vybral právě jeden z nich. Enzovi Ferrarimu se výsledek vůbec nelíbil.
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perfettamentechic · 3 years ago
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14 luglio … ricordiamo …
14 luglio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2020: Galyn Görg, attrice, showgirl e cantante statunitense, spesso accreditata anche come Galan Gorg, Galyn Gorg o Gaylyn Görg. (n. 1964) 2016: Lisa Gaye, nata Lesli Griffin, attrice statunitense. (n. 1935) 2013: Marisa Colomber, pseudonimo di Marisa Colombara, cantante e attrice italiana  famosa negli anni cinquanta.(n. 1928) 2012: Giannino Marzotto, è stato un imprenditore e pilota…
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perfettamentechic · 4 years ago
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28 dicembre … ricordiamo …
28 dicembre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2018: Conte Umberto Marzotto, imprenditore, terzo figlio del conte Gaetano jr e fratello di Pietro e padre di Matteo.  (n. 1926) Da sinistra Paolo, Giannino (scomparso nel 2012), Laura, Umberto (morto il 28 dicembre 2018), Vittorio (morto nel ’99), Italia (scomparsa nel 2000) e Pietro Marzotto (morto il 26 aprile 2018) 2016: Debbie Reynolds, nome d’arte di Mary Frances Reynolds, attrice, cantante…
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