#Gaia Del Giudice
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LOSTE
“ELEVATO TASSO”
(Tube Music Italy / Auditoria Records)
GUARDA IL VIDEO
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ASCOLTA IL BRANO IN STREAMING
PRESENTAZIONE SINGOLO E VIDEO
Personaggio attivo nel mondo della musica indipendente, del punk e del rock italiano sin dai primi anni ‘00,Loste (all’anagrafe Stefano Morandini) ha intrapreso dal 2022 il suo percorso solista che lo porterà a pubblicare a inizio 2025 il suo primo album, anticipato da alcuni singoli tra cui “Elevato Tasso”. Il primo brano pubblicato è un punk rock sporcato da synth e suoni di percussioni che richiamano la Savana, habitat naturale del celebre “Tasso del Miele”, animale a cui è ispirata la canzone. Parlando di "Elevato Tasso",Loste spiega: “Al primo ascolto è un pezzo scanzonato che parla del Tasso“del Male”, delle sue intemperanze, del suo essere aggressivo, sboccato e feroce. Ed è subito chiaro accomunare queste caratteristiche alle mie. In realtà il brano ha un significato più nascosto, anche un po’triste, e critica fortemente una società che ci vuole sempre perfetti, al proprio posto e che non tollera le personalità più irriverenti, tanto da emarginarle. Ci si può sfondare di alcol, ci si può drogare, si può litigare con tutti, creare caos, essere ribelli, essere “contro” ma bisogna nasconderlo perché dirlo apertamente “non sta bene”. L’aspetto del Tasso del Male, dunque, non è una maschera; le maschere, volutamente trash, sono quelle ad esempio delle comparse del video, che rappresentano il mondo in cui il Tasso vive e deve sgomitare ogni giorno autodeterminarsi, portandosi spesso all’eccesso”
Ad accompagnare l’uscita del singolo, ci sarà anche il videoclip, girato all’Oldies Club di Varese con la Regia e la Produzione di Luca Morselli e con l’aiuto di CristianFreccia.L’ambientazione è principalmente quella diun locale “normale” in cui questo Tasso si rapporta con le altre creature (gorilla, animali vari, alieni, lupi mannari, etc...)
Produzione/Edizioni: Auditoria Records
Etichetta:Tube Music Italy /Auditoria Records
Distribuzione:Believe Music
Ufficio Stampa e Promozione: Lunatik-
CREDITI SINGOLO
Il brano scritto daLoste (Stefano Morandini)è stato arrangiato da Loste e Antonio “Aki” Chindamo. Registrato, Mixato e Masterizzato da Antonio “Aki “ Chindamo presso Auditoria Records di Fino Mornasco (CO) tra gennaio e aprile 2024.
Hanno suonato: Loste (voce, chitarra), Francesca Morandi (basso), Marco Mengoni (batteria), Aki (tastiere, synth, programmazioni)
Foto promozionali di Camilla Zetta, Stefano Simone e Luca Morselli
CREDITI VIDEO: Regia e Produzione: Luca Morselli Gaffer: Cristian Freccia
Ringraziamo:
Oldies Club Varese ed in particolare Patrizio e Thomas Pedotti;-Le creature trash:Emanuele Cadoni, Gaia Bernasconi, Alessandro Aberi, Raphael Tomasina, SimoneTomasini, Lorenzo Bellini, Leonardo Mancini, Andrea Coppola, Beppe Malamente;-Alberto Bernasconi (vocal coach);-Simone Spiteri e Christian Affri, 4Season Collapse e Rugby Varese;-Paolo Ambrosetti e i Gorillas Football Americano;-Matteo Giudice;-Flai Graphics Design;-Misa, Sergio Cadoni, il Circolo di Sant’Ambrogio e la Merceria Gallorini per la felpa del Tasso del Male;-Dario Guglielmetti, Francesca Rango e Tube MusicItaly;-Antonio “Aki” Chindamo (Auditoria Records)-Francesca Morandi, Marco Mengoni, Lorenzo Semeraro, Jacopo Corradini
BIOGRAFIA
Classe 1985, Loste è un cantante, chitarrista, autore e personaggio legato alpanorama della musica indipendente italiana.Esordisce sui palchi di Varese eprovincia con la sua storica band punk/rock, i Collettivo01, formazione durata fino al2014 con la quale ha pubblicato due album e ha avuto modo di far parte della storicascena punk/rock lombarda di fine anni ‘90/’00 condividendo tanti palchi con band diriferimento come Pornoriviste, Punkreas, Skruigners, Rappesaglia, Gerson, etcediventando un piccolo punto di riferimento per il genere a Varese...A cavallo tra il primo e il secondo album dei Collettivo01, nel 2011,Lostevienechiamato proprio dalle Pornoriviste per sostituirelo storico chitarrista/cantanteDaniMarcecapartecipando attivamentealla stesurae alla registrazione dei brani dell’album“Le Funebri Pompe” (2013), senza però prendere parte al tour successive acausa didissidi con la produzione;terminate nel 2014la promozione del secondo disco“Cronovendetta” dei Collettivo01,complici dei problemi fisici al braccio sinistro, Losteè costretto a stoppare l’attività musicale per molto tempo, fino a fine 2019,quandocontro ogni pronostico torna ad imbracciare la chitarra salendo a sorpresa sul palco della Festa del Rugby di Varese. A fine2021, dopo quasi un decennio dalle ultime composizioni, nascono le nuove canzoni di Loste, il cui risultato è una produzione punk/rock di nuova concezione con testi irriverenti e provocatori, inserti di elettronica e dance, ma che ovviamente strizzano sempre l’occhio al background anni ‘90/’00.Nel 2022 Loste ritorna sui palchi della provincia per alcune apparizioni, tra cui la prestigiosa partecipazione a Woodinstock ’22 (Ternate–VA) dove si è esibito insieme a Omar Pedrini in un emozionante concerto composto da brani della scena grunge di Seattle, dei Timoria e propri. Il 17 marzo 2023 Loste ha pubblicato per l’etichetta Piuma Dischi “JackPunk”, cover della celebre colonna sonora del film cult anni ’90 “Jack Frusciante è Uscito dal Gruppo”, tratto dall’omonimo romanzo. Nell’estate 2023 Loste ha partecipato all’evento benefit “Anna on The Beach” a Verbania insieme a Bad Frog, Rubber Room e The Monkey Weather, il cui ricavato è stato donato alla Fondazione Hollman di Cannero per i bambini ipovedenti e ha partecipato come ospite di diverse serate di Trashmilano, seguitissimo collettivo di dj, mettendo in piedi degli show a metà tra concerto e dj-set. Il 7 giugno esce “Elevato Tasso” il primo singolo di Loste che anticipa l’album di inediti, la cui pubblicazione è prevista per la fine del 2024
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FACEBOOK:@lostepunk
INSTAGRAM:@_loste_
YOUTUBE:@lostepunkva
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Personaggio attivo nel mondo della musica indipendente, del punk e del rock italiano sin dai primi anni ‘00,Loste (all’anagrafe Stefano Morandini) ha intrapreso dal 2022 il suo percorso solista che lo porterà a pubblicare a inizio 2025 il suo primo album, anticipato da alcuni singoli tra cui “Elevato Tasso”. Il primo brano pubblicato è un punk rock sporcato da synth e suoni di percussioni che richiamano la Savana, habitat naturale del celebre “Tasso del Miele”, animale a cui è ispirata la canzone. Parlando di "Elevato Tasso",Loste spiega: “Al primo ascolto è un pezzo scanzonato che parla del Tasso“del Male”, delle sue intemperanze, del suo essere aggressivo, sboccato e feroce. Ed è subito chiaro accomunare queste caratteristiche alle mie. In realtà il brano ha un significato più nascosto, anche un po’triste, e critica fortemente una società che ci vuole sempre perfetti, al proprio posto e che non tollera le personalità più irriverenti, tanto da emarginarle. Ci si può sfondare di alcol, ci si può drogare, si può litigare con tutti, creare caos, essere ribelli, essere “contro” ma bisogna nasconderlo perché dirlo apertamente “non sta bene”. L’aspetto del Tasso del Male, dunque, non è una maschera; le maschere, volutamente trash, sono quelle ad esempio delle comparse del video, che rappresentano il mondo in cui il Tasso vive e deve sgomitare ogni giorno autodeterminarsi, portandosi spesso all’eccesso”
Ad accompagnare l’uscita del singolo, ci sarà anche il videoclip, girato all’Oldies Club di Varese con la Regia e la Produzione di Luca Morselli e con l’aiuto di CristianFreccia.L’ambientazione è principalmente quella diun locale “normale” in cui questo Tasso si rapporta con le altre creature (gorilla, animali vari, alieni, lupi mannari, etc...)
Produzione/Edizioni: Auditoria Records
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Il brano scritto daLoste (Stefano Morandini)è stato arrangiato da Loste e Antonio “Aki” Chindamo. Registrato, Mixato e Masterizzato da Antonio “Aki “ Chindamo presso Auditoria Records di Fino Mornasco (CO) tra gennaio e aprile 2024.
Hanno suonato: Loste (voce, chitarra), Francesca Morandi (basso), Marco Mengoni (batteria), Aki (tastiere, synth, programmazioni)
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Oldies Club Varese ed in particolare Patrizio e Thomas Pedotti;-Le creature trash:Emanuele Cadoni, Gaia Bernasconi, Alessandro Aberi, Raphael Tomasina, SimoneTomasini, Lorenzo Bellini, Leonardo Mancini, Andrea Coppola, Beppe Malamente;-Alberto Bernasconi (vocal coach);-Simone Spiteri e Christian Affri, 4Season Collapse e Rugby Varese;-Paolo Ambrosetti e i Gorillas Football Americano;-Matteo Giudice;-Flai Graphics Design;-Misa, Sergio Cadoni, il Circolo di Sant’Ambrogio e la Merceria Gallorini per la felpa del Tasso del Male;-Dario Guglielmetti, Francesca Rango e Tube MusicItaly;-Antonio “Aki” Chindamo (Auditoria Records)-Francesca Morandi, Marco Mengoni, Lorenzo Semeraro, Jacopo Corradini
BIOGRAFIA
Classe 1985, Loste è un cantante, chitarrista, autore e personaggio legato alpanorama della musica indipendente italiana.Esordisce sui palchi di Varese eprovincia con la sua storica band punk/rock, i Collettivo01, formazione durata fino al2014 con la quale ha pubblicato due album e ha avuto modo di far parte della storicascena punk/rock lombarda di fine anni ‘90/’00 condividendo tanti palchi con band diriferimento come Pornoriviste, Punkreas, Skruigners, Rappesaglia, Gerson, etcediventando un piccolo punto di riferimento per il genere a Varese...A cavallo tra il primo e il secondo album dei Collettivo01, nel 2011,Lostevienechiamato proprio dalle Pornoriviste per sostituirelo storico chitarrista/cantanteDaniMarcecapartecipando attivamentealla stesurae alla registrazione dei brani dell’album“Le Funebri Pompe” (2013), senza però prendere parte al tour successive acausa didissidi con la produzione;terminate nel 2014la promozione del secondo disco“Cronovendetta” dei Collettivo01,complici dei problemi fisici al braccio sinistro, Losteè costretto a stoppare l’attività musicale per molto tempo, fino a fine 2019,quandocontro ogni pronostico torna ad imbracciare la chitarra salendo a sorpresa sul palco della Festa del Rugby di Varese. A fine2021, dopo quasi un decennio dalle ultime composizioni, nascono le nuove canzoni di Loste, il cui risultato è una produzione punk/rock di nuova concezione con testi irriverenti e provocatori, inserti di elettronica e dance, ma che ovviamente strizzano sempre l’occhio al background anni ‘90/’00.Nel 2022 Loste ritorna sui palchi della provincia per alcune apparizioni, tra cui la prestigiosa partecipazione a Woodinstock ’22 (Ternate–VA) dove si è esibito insieme a Omar Pedrini in un emozionante concerto composto da brani della scena grunge di Seattle, dei Timoria e propri. Il 17 marzo 2023 Loste ha pubblicato per l’etichetta Piuma Dischi “JackPunk”, cover della celebre colonna sonora del film cult anni ’90 “Jack Frusciante è Uscito dal Gruppo”, tratto dall’omonimo romanzo. Nell’estate 2023 Loste ha partecipato all’evento benefit “Anna on The Beach” a Verbania insieme a Bad Frog, Rubber Room e The Monkey Weather, il cui ricavato è stato donato alla Fondazione Hollman di Cannero per i bambini ipovedenti e ha partecipato come ospite di diverse serate di Trashmilano, seguitissimo collettivo di dj, mettendo in piedi degli show a metà tra concerto e dj-set. Il 7 giugno esce “Elevato Tasso” il primo singolo di Loste che anticipa l’album di inediti, la cui pubblicazione è prevista per la fine del 2024
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Classe 1985, Loste è un cantante, chitarrista, autore e personaggio legato alpanorama della musica indipendente italiana.Esordisce sui palchi di Varese eprovincia con la sua storica band punk/rock, i Collettivo01, formazione durata fino al2014 con la quale ha pubblicato due album e ha avuto modo di far parte della storicascena punk/rock lombarda di fine anni ‘90/’00 condividendo tanti palchi con band diriferimento come Pornoriviste, Punkreas, Skruigners, Rappesaglia, Gerson, etcediventando un piccolo punto di riferimento per il genere a Varese...A cavallo tra il primo e il secondo album dei Collettivo01, nel 2011,Lostevienechiamato proprio dalle Pornoriviste per sostituirelo storico chitarrista/cantanteDaniMarcecapartecipando attivamentealla stesurae alla registrazione dei brani dell’album“Le Funebri Pompe” (2013), senza però prendere parte al tour successive acausa didissidi con la produzione;terminate nel 2014la promozione del secondo disco“Cronovendetta” dei Collettivo01,complici dei problemi fisici al braccio sinistro, Losteè costretto a stoppare l’attività musicale per molto tempo, fino a fine 2019,quandocontro ogni pronostico torna ad imbracciare la chitarra salendo a sorpresa sul palco della Festa del Rugby di Varese. A fine2021, dopo quasi un decennio dalle ultime composizioni, nascono le nuove canzoni di Loste, il cui risultato è una produzione punk/rock di nuova concezione con testi irriverenti e provocatori, inserti di elettronica e dance, ma che ovviamente strizzano sempre l’occhio al background anni ‘90/’00.Nel 2022 Loste ritorna sui palchi della provincia per alcune apparizioni, tra cui la prestigiosa partecipazione a Woodinstock ’22 (Ternate–VA) dove si è esibito insieme a Omar Pedrini in un emozionante concerto composto da brani della scena grunge di Seattle, dei Timoria e propri. Il 17 marzo 2023 Loste ha pubblicato per l’etichetta Piuma Dischi “JackPunk”, cover della celebre colonna sonora del film cult anni ’90 “Jack Frusciante è Uscito dal Gruppo”, tratto dall’omonimo romanzo. Nell’estate 2023 Loste ha partecipato all’evento benefit “Anna on The Beach” a Verbania insieme a Bad Frog, Rubber Room e The Monkey Weather, il cui ricavato è stato donato alla Fondazione Hollman di Cannero per i bambini ipovedenti e ha partecipato come ospite di diverse serate di Trashmilano, seguitissimo collettivo di dj, mettendo in piedi degli show a metà tra concerto e dj-set. Il 7 giugno esce “Elevato Tasso” il primo singolo di Loste che anticipa l’album di inediti, la cui pubblicazione è prevista per la fine del 2024
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4 novembre, exp - caffè delle esposizioni, roma: incontro con epp & stalker su "trame. ratiche e saperi per un'ecologia situata" (tamu)"
4 novembre, exp – caffè delle esposizioni, roma: incontro con epp & stalker su “trame. ratiche e saperi per un’ecologia situata” (tamu)”
https://www.facebook.com/events/555833126543621 Evento di Libreria Trastevere, Tamu Edizioni e Carmine Conelli Ecologie Politiche del Presente (EPP) incontra Stalker a partire dai temi del libro Trame. Pratiche e saperi per un’ecologia situata (Tamu). Ne parlano: Daniela Allocca (EPP) Daniele Valisena (EPP) Lorenzo Romito (Stalker) Giulia Fiocca (Stalker) il libro Trame raccoglie, partendo da…
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Diego Fusaro twitta contro Carola Rackete, ma gli si ritorce contro: «Tu facevi i trenini in mutande» di GAIA MELLONE Esporsi su internet e sui social network è un’arma a doppio taglio: se c’è una cosa in cui sono bravi gli utenti, è scovare gli scheletri dentro gli armadi di chiunque. È quanto è successo a Diego Fusaro, che aveva lanciato un tweet acidello contro Carola Rackete. La risposta di una utente però è stata altrettanto punzecchiante, tanto che Fusaro ha eliminato tweet e post sul sito. Ma non prima che il tutto venisse immortalato dalla pagina Facebook “Abolizione del suffragio universale” Diego Fusaro in maniera provocatoria twitta contro la capitana della Sea Watch 3: «Ma dov’era Carola quando la Libia veniva bombardata nel 2011?» scrive, «A fare l’apericena nel centro sociale okkupato?». Forse avrebbe dovuto fare ciò che ha fatto la ragazza che gli ha risposto, cioè spulciare gli album sui social network. Avrebbe probabilmente scoperto cosa stava facendo Carola Rackete nel 2011, e magari gli sarebbe venuto il dubbio che non fosse una grande idea intraprendere quella strada. L’utente twitter sotto il nickname di “LookInThyHeart_” ha infatti twittato la risposta, blastando – come si dice in gergo – Fusaro a tutti gli effetti. «A 23 anni, probabilmente, stava studiando all’università» scrive la ragazza in difesa di Carola «mentre tu invece facevi i trenini in mutande». E allega la foto scovata da chissà quale archivio. A far gongolare la rete però è che Fusaro, spesso estremamente provocatore anche nel suo ergersi a giudice, sia rimasto vittima della sua stessa trappola. Chi di tweet ferisce..
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14 apr 2021 09:10
DOVE PORTA IL RANCORE - IL COMANDANTE DEI VIGILI URBANI DI TREZZANO SUL NAVIGLIO, SALVATORE FURCI, VOLEVA INCASTRARE LA COLLEGA LIA VISMARA PER VENDETTA. ERA STATA LEI A LICENZIARLO ALLA FINE DI UN PERIODO DI PROVA: "MORTE MIA, MORTE TUA" - IL RACCONTO DELLA VISMARA: "MI RIPETEVA: 'TI ROVINO!'. LO CACCIAI PERCHE' INTRATTENEVA RAPPORTI STRANI CON GLI SPACCIATORI. IN TUTTO QUESTO TEMPO SONO ARRIVATI DI CONTINUO ESPOSTI ANONIMI CONTRO DI ME…"
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1 - COCA NELL'AUTO DELLA COLLEGA ARRESTATO IL CAPO DEI VIGILI
Claudia Guasco per "il Messaggero"
Quando la sera del 3 gennaio Lia Vismara, comandante dei vigili di Corbetta, viene fermata con tre grammi di cocaina nell' auto mentre torna dagli allenamenti della squadra di pallavolo, il collega Salvatore Furci non trattiene l'esultanza: «Vabbuò dai, la giustizia con calma arriva», scrive in una chat.
«L'ho già messo nel gruppo e tutti brindano», gli rispondono. La comandante viene denunciata per possesso di droga, l'analisi del capello dice che non fa uso di sostanze stupefacenti, lei querela i tre sottufficiali della tenenza di Bollate che hanno firmato il verbale e deposita un esposto contro Furci. Il quale, scrive ora il gip nell'ordinanza di custodia cautelare, «nutriva un intenso malanimo» verso Lia Vismara poiché «lo aveva licenziato il 15 aprile 2019 per il mancato superamento dei sei mesi di prova alla polizia di locale di Corbetta».
È una storia di rancore e vendetta quella che ha portato all' arresto di Furci, originario di Gioia Tauro, una laurea in Giurisprudenza, appassionato di moto e paracadutismo, attuale comandante a Trezzano sul Naviglio.
Ha fatto carriera, ma quella bocciatura a Corbetta continuava a bruciargli. Un' onta che voleva far pagare a Lia Vismara: con il complice albanese Mariglen Memushim, per gli investigatori colui che ha piazzato la droga e ha telefonato ai carabinieri fingendosi lo spacciatore che sarebbe stato pagato dalla donna con banconote false, ha fatto trovare cinque dosi di cocaina nella macchina.
Le accuse per entrambi sono di calunnia aggravata e detenzione di stupefacenti. La ritorsione verso la comandante, scrive nell' ordinanza il gip di Milano Anna Magelli, è scattata di fronte al «suo diniego allorquando Furci le aveva chiesto di poter fruire di qualche giorno prima del licenziamento, per poter reperire un' altra occupazione ed evitare una brutta figura davanti ai suoi figli». Lei ha detto no, lui se l' è legata al dito.
«E ricorda bene che io ho un jolly che tu ben sai. Non tirare la corda. C' è un detto che dice morte mia morte tua, non farmi fare il kamikaze», è il messaggio inviato da Furci a dicembre su una chat creata da lui stesso il 16 aprile 2019, «all' indomani del suo allontanamento».
PERICOLOSITÀ SOCIALE
Secondo il giudice «numerose intercettazioni attestano come Furci - che per diversi anni ha svolto servizio presso l' Unità contrasto stupefacenti della polizia locale di Milano - anche a distanza di mesi dal suo licenziamento continuava a manifestare un' acuta ostilità nei confronti» di Lia Vismara e del sindaco di Corbetta, Marco Ballarini.
Le manette per Salvatore Furci sono necessarie avendo mostrato «un' allarmante pericolosità sociale, tenuto conto della disinvoltura con la quale lo stesso ha utilizzato la propria qualifica di pubblico ufficiale». Nel corso delle indagini, la squadra mobile ha inoltre accertato che il comandante «ha tentato di acquisire informazioni per il tramite di suoi conoscenti in servizio presso il Tribunale di Milano al fine di apprendere l' eventuale esistenza di procedimenti penali a suo carico per i fatti che hanno portato all' arresto».
2 - "IL CAPO DEI VIGIL I NASCOSE LA DROGA NELLA MIA AUTO COSÌ HO OTTENUTO GIUSTIZIA"
Monica Serra per "la Stampa"
«Mi ripeteva: «Ti rovino! Tu e il sindaco perderete la faccia». Ma non potevo immaginare arrivasse a un complotto mafioso di questo tipo». Lia Gaia Vismara, la comandante della polizia locale di Corbetta, comune dell'hinterland milanese, è «contenta che sia stata ristabilita la verità dopo mesi di falsità e menzogne».
Dopo tutto il «fango» che gli è stato gettato addosso quando, la notte tra il 3 e il 4 gennaio 2020, era stata trovata dai carabinieri con 3 grammi di cocaina nascosti nella sua auto. Quella droga non era sua, lo aveva detto dal primo istante. Ma, almeno all'inizio, non aveva immaginato che a piazzargliela in auto per incastrarla fosse stato l'ex collega Salvatore Furci, attuale comandante dei vigili di Trezzano sul Naviglio, che ieri è stato arrestato con un complice albanese, per calunnia e spaccio di droga aggravati dagli «abietti e futili legati a dissapori sorti in ambito lavorativo».
Le indagini, condotte dalla squadra mobile e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, raccontano la «allarmante pericolosità sociale del pubblico ufficiale» che ha organizzato la «trappola» solo per «vendetta».
Comandante Vismara, perché Furci ce l'aveva con lei?
«Da Milano era arrivato a Corbetta nel novembre 2018. Doveva fare sei mesi di prova ma io l'ho allontanato dopo cinque. Non mi piaceva il suo modo di agire al lavoro, cercava e intratteneva rapporti strani e ambigui con gli spacciatori, non adottava cautele e io non riuscivo a fidarmi».
Quando ha iniziato a minacciarla?
«Dopo un paio di mesi. C'era in ballo l'incarico di vice comandante e lui puntava a ottenerlo, ma io non ne volevo sapere. Così il rapporto si è incrinato e sono iniziate le accuse, le aggressioni verbali».
Ha ricevuto pressioni da parte di qualcun altro?
«No, ma Furci era una persona pericolosa e preoccupante, in grado di agire nell'ombra, di crearsi intorno in maniera subdola una rete disposta a fare cose spiacevoli pur di assecondarlo».
Le faceva paura?
«No, le sue mi sembravano parole di uno stupidotto ignorante a cui non dare peso. Tant' è che mi sono limitata a fare il mio lavoro e non ho segnalato nulla alla procura».
Poi però la situazione è esplosa
«Si, la sera del 3 gennaio dello scorso anno: dopo un brindisi con i compagni della squadra di pallavolo con cui mi allenavo, sono stata fermata dai carabinieri».
Che cosa è successo?
«Mi ero appena messa in auto, stavo andando via. Mi si è lanciata addosso una macchina bianca con quattro uomini che mi ha molto spaventata: ho capito solo dopo fossero carabinieri in borghese. Volevano perquisire l'auto, quando ho aperto lo sportello sono andati a colpo sicuro: la soffiata era precisa».
Hanno perquisito anche il suo appartamento?
«L'ho chiesto io col mio avvocato quando siamo arrivati in caserma. Ero certa di non aver nulla da nascondere e volevo rimanesse agli atti».
Anche il pm Prisco quando ha ricevuto la denuncia dei carabinieri contro di lei ha intuito subito che qualcosa non quadrasse.
«Certo, e ha iniziato a indagare prima ancora che io presentassi un esposto contro Furci. Il clima a Corbetta era già avvelenato, erano usciti diversi articoli di giornale che erano stati veicolati ed evidentemente hanno insospettito anche il magistrato».
Ma l'ostilità di Furci non è cessata neanche quando è andato via?
«In tutto questo tempo sono arrivati di continuo esposti anonimi a giornali e partiti d'opposizione che non facevano altro che gettare ombre su di me e sull'amministrazione del sindaco Marco Ballarini che mi ha sempre supportata. Non ci è stato risparmiato nulla.
È soddisfatta della decisione presa dai magistrati?
«Ristabilisce la verità e mette fine a maldicenze e insulti. Non tutti sarebbero riusciti a resistere davanti a tante pressioni. È un merito che oggi, finalmente, ci viene riconosciuto».
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Emily Dickinson: toglietemi tutto ma non la poesia
Una delle più famose poetesse americane visse da reclusa per più di trent’anni. Emily Dickinson, che scrisse centinaia e centinaia di poesie decise, senza una precisa ragione (sicuramente il motivo c’è stato, ma nessuno lo ha ancora capito), di segregarsi nella casa dei genitori in una stanza dall’età dei 23 anni fino ai 55, data in cui morì per una malattia nervosa.
Poesie d’amore intense Sorprendente che una donna con una tale forza di scrittura e con tale passione nelle sue poesie abbia, probabilmente, vissuto solo amori platonici. Nata nel 1830 nel Massachusetts, fin da giovanissima aveva un comportamento fiero e indipendente. Si dice che quando Emily Dickinson decise di chiudersi nella sua stanza, non ne uscì mai più. Nemmeno per andare al funerale dei suoi genitori. Viene davvero da chiedersi in che modo la poetessa abbia potuto innamorarsi per scrivere le sue meravigliose opere. Dato che Emily aveva una fitta corrispondenza epistolare con tantissime persone, verrebbe quasi da dire, sperando di non scioccare i puristi, che fu la precorritrice di tante storie virtuali dei nostri giorni così social tra Facebook e Whatsapp. Sì, perché si innamorò di un pastore protestante sposato a cui scrisse lettere fino a che il pastore morì. L’amore fu solo platonico, ma lei soffrì per la morte del suo amore. Come pure, platonicamente, si innamorò di un altro uomo sposato, l’anziano giudice Lord a cui dedicò lettere e poesie talmente intense da sembrare quelle di un amore vissuto. Notti selvagge- notti selvagge! Fossi con te le notti selvagge sarebbero La nostra lussuria! Inutili- i venti- Per un cuore che è già in porto- Basta con la bussola- Basta con la mappa! Remare nell’Eden- Ah, il mare! Potessi questa notte Ancorarmi in te! Secondo Emily Dickinson con la fantasia si poteva avere tutto e la solitudine era un portale verso la felicità.
Lettere d’amore, lettere di svago e di amicizia Inspiegabile che una giovane donna decida di punto in bianco di ritirarsi in una stanza senza avere problemi di natura fisica. In realtà pensando che per la poetessa con la fantasia si potesse ottenere tutto, è facile pensare che fosse una donna appagata. Appassionata e intelligente, oltre alle straordinarie poesie, scrisse lettere d’amore incredibilmente sensuali. “Elemosinare una lettera quando già è stata scritta, è abbastanza un fallimento, ma mendicarla quando ancora non lo è, e il caro Donatore sta bighellonando, incurante del suo valore, questo sì è un fallimento. Caro - per rendere triste una splendida settimana, prima così gaia, hai una valida autorizzazione? Inoltre, la mia impertinenza, un’impertinenza del tutto innocente, può forse condannarti? Certo non il mio Cuore innamorato. Ora mio Sofista beato, tu che puoi rendere il «No! «Sì!» – non scordare che te l’avevo detto, Forse, dimmi un po’, sei un peccatore? Anche se del potere di rendere divina la Perdizione, chi può punirti?”
Le sue epistole, in ogni caso, erano rivolte anche ad amiche a lei molto care. Emily era una donna che sapeva darsi totalmente, anche se solo virtualmente. Chi non ricorda il piacere di scrivere e ricevere le lettere cartacee? Una felicità scorrere le parole dell’amico o amante che, indubbiamente, una mail o un messaggio privato non potrà mai eguagliare. Emily fu certamente una donna complessa, ma con le idee chiarissime. Voleva scrivere poesie e così fece. In vita solo 7 delle sue poesie furono pubblicate. Tutte le altre, ben più di 1700 furono pubblicate dopo la sua morte nel 1886. Roberta Jannetti Read the full article
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Morte dignitosa?
Così, giusto per non dimenticare... Elenco Delle vittime di Totò Riina : il tenente dei carabinieri Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio, il soldato Giorgio Ciacci, Carmelo Battaglia sindacalista, Giuseppe Piani appuntato dei carabinieri, Boris Giuliano, Mauro De Mauro, il procuratore capo di Palermo Pietro Scaglione, Antonino Lo Russo autista di Pietro Scaglione, Giovanni Spampinato, giornalista de "L'Ora" e de "L'Unità", Gaetano Cappiello, agente di pubblica sicurezza, Giuseppe Russo tenente colonnello dei carabinieri,l'insegnante Filippo Costa, Ugo Triolo, Vice-pretore onorario di Prizzi, Peppino Impastato, Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, Salvatore Castelbuono,Vigile Urbano, Carmelo Di Giorgio, operaio, Filadelfio Aparo, vice Brigadiere, Mario Francese, giornalista, Carmine Pecorelli, giornalista; Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo; Calogero Di Bona, maresciallo; Cesare Terranova, magistrato; Lenin Mancuso, maresciallo; i carabinieri Giovanni Bellissima, Salvatore Bologna e Domenico Marrara, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella,Emanuele Basile, capitano dei Carabinieri; Gaetano Costa, procuratore capo di Palermo, Giuseppe Inzerillo, figlio diciassettenne del boss Salvatore Inzerillo mutilato e ucciso, Vito Jevolella, maresciallo dei carabinieri di Palermo; Sebastiano Bosio, medico, docente universitario; Alfredo Agosta, maresciallo dei carabinieri; Pio La Torre, segretario del PCI siciliano; Rosario Di Salvo, autista e uomo di fiducia di Pio La Torre; Gennaro Musella, imprenditore; Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri; Antonino Burrafato, Vice Brigadiere di Polizia, Paolo Giaccone, medico legale;Emanuela Setti Carraro, moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa, e Domenico Russo, agente di polizia; Benedetto Buscetta e Antonio Buscetta figli del pentito Tommaso Buscetta; Calogero Zucchetto, agente di polizia; Giuseppe Genova e Orazio D'Amico, cognato e nipote di Buscetta; Vincenzo Buscetta, fratello del pentito Tommaso; Giangiacomo Ciaccio Montalto, magistrato di punta di Trapani; Mario D'Aleo, capitano dei carabinieri; Pietro Morici, carabiniere; Giuseppe Bommarito, carabiniere; Rocco Chinnici, capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, Mario Trapassi, maresciallo dei carabinieri; Salvatore Bartolotta, carabiniere; Stefano Li Sacchi, portinaio di casa Chinnici; Pippo Fava; Salvatore Zangara, analista; Giuseppe Fava, giornalista;Mario Coniglio, macellaio, Pietro Busetta, imprenditore e maestro decoratore, vittima innocente; Roberto Parisi, imprenditore e presidente del Palermo calcio, assieme al suo autista Giuseppe Mangano; Piero Patti, imprenditore. Rimane ferita anche la figlia Gaia di nove anni; Giuseppe Spada, imprenditore; Barbara Rizzo in Asta, signora morta nell'attentato con autobomba contro il sostituto procuratore Carlo Palermo, salvatosi miracolosamente; morti anche Giuseppe e Salvatore Asta, i due figli gemelli di 6 anni della donna; Giuseppe Montana, funzionario della squadra mobile; Ninni Cassarà e il suo collega Roberto Antiochia, agente di polizia; Graziella Campagna, diciassettenne che aveva riconosciuto due latitanti; Claudio Domino, bambino di 11 anni che stava passeggiando davanti al negozio dei suoi genitori; Giuseppe Insalaco, ex sindaco di Palermo; Natale Mondo,agente di polizia scampato all'attentato in cui persero la vita Ninni Cassarà e Roberto Antiochia; Alberto Giacomelli, ex magistrato in pensione; Antonino Saetta, giudice ucciso con il figlio Stefano Saetta; Mauro Rostagno, leader della comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti e giornalista; Giuseppe Montalbano, medico; Pietro Polara, commerciante di macchine agricole; Antonino Agostino, agente di polizia, e la moglie Ida Castelluccio, incinta di due mesi; Vincenzo Miceli, geometra e imprenditore di Monreale, ucciso per non aver voluto pagare il pizzo; Giovanni Trecroci; Emanuele Piazza, agente di polizia strangolato e sciolto nell'acido; Giuseppe Miano, mafioso pentito; Nicola Gioitta, gioielliere; Gaetano Genova, vigile del fuoco sequestrato e ucciso perché ritenuto un confidente della polizia; Giovanni Bonsignore, funzionario della Regione Siciliana; Rosario Livatino, giudice; Giovanni Salamone, geometra, imprenditore edile e consigliere comunale;Nicolò Di Marco, geometra;Sergio Compagnini, imprenditore; Antonino Scopelliti (9 agosto 1991), giudice; Libero Grassi (29 agosto 1991), imprenditore attivo nella lotta contro le tangenti alle cosche e il racket; Serafino Ogliastro (12 ottobre 1991), ex agente della polizia di Stato;Giuliano Guazzelli (4 aprile 1992), maresciallo dei carabinieri; Paolo Borsellino (21 aprile 1992), imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino; Giovanni Falcone, magistrato; Francesca Morvillo, magistrato, moglie di Giovanni Falcone; Antonio Montinaro, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Rocco Dicillo, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Vito Schifani, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone;Vincenzo Napolitano (23 maggio 1992), uomo politico democristiano; Paolo Borsellino, magistrato; Emanuela Loi, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Walter Cosina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Vincenzo Li Muli, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Claudio Traina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Agostino Catalano, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Rita Atria (27 luglio 1992), figlia di un mafioso, muore suicida dopo la morte di Paolo Borsellino, con il quale aveva iniziato a collaborare; Giovanni Lizzio (27 luglio 1992), ispettore della squadra mobile; Paolo Ficalora (28 settembre 1992), proprietario di un villaggio turistico;Gaetano Giordano (10 dicembre 1992), commerciante;Giuseppe Borsellino (17 dicembre 1992), imprenditore, padre dell'imprenditore Paolo Borsellino ucciso otto mesi prima;Beppe Alfano (8 gennaio 1993), giornalista; Caterina Nencioni, bambina di 50 giorni; Nadia Nencioni, bambina di 9 anni; Angela Fiume, custode dell'Accademia dei Georgofili, 36 anni; Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, studente di architettura, 22 anni; Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno (vigili del fuoco); Alessandro Ferrari (agente di polizia municipale); Moussafir Driss (extracomunitario); Pino Puglisi (15 settembre 1993), sacerdote, impegnato nel recupero dei giovani reclutati da Cosa Nostra; Cosimo Fabio Mazzola (5 aprile 1994), ucciso perché ex fidanzato della moglie del mafioso Giuseppe Monticciolo;Liliana Caruso (10 luglio 1994), moglie di Riccardo Messina, pentito; Agata Zucchero (10 luglio 1994), suocera di Riccardo Messina, pentito;Calogero Panepinto (19 settembre 1994), fratello di Ignazio Panepinto, assassinato il 30 maggio dello stesso anno; Pietro Sanua (Corsico, 4 Febbraio 1995);Domenico Buscetta (6 marzo 1995), nipote del pentito Tommaso Buscetta;Pierantonio Sandri (3 settembre 1995), giovane di Niscemi, sequestrato e ucciso perché testimone di atti intimidatori, il corpo occultato è stato recuperato 14 anni dopo, in seguito alle rivelazioni di un pentito; Paolo De Montis (21 settembre 1995), Finanziere Mare;Serafino Famà (9 novembre 1995), avvocato penalista catanese, ucciso a pochi passi dal suo studio perché era un esempio di onestà intellettuale e professionale;Giuseppe Montalto (23 dicembre 1995), agente di custodia dell'Ucciardone;Giuseppe Di Matteo (11 gennaio 1996), figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, ucciso e disciolto in una vasca di acido nitrico;Luigi Ilardo (10 maggio 1996), cugino del boss Giuseppe Madonia, ucciso poco prima di divenire un collaboratore di giustizia;Santa Puglisi (27 agosto 1996), giovane vedova ventiduenne di un affiliato a un clan mafioso, picchiata e uccisa nel cimitero di Catania insieme al nipote Salvatore Botta di 14 anni; Antonio Barbera (7 settembre 1996), giovane di Biancavilla (CT), massacrato a diciotto anni con una decina di colpi di pistola in testa; Antonino Polifroni (30 settembre 1996), imprenditore di Varapodio (RC), assassinato perché non aveva ceduto ai ricatti e alle estorsioni mafiose; Giuseppe La Franca (4 gennaio 1997), avvocato, assassinato perché non voleva cedere le sue terre ai fratelli Vitale; Gaspare Stellino (12 settembre 1997), commerciante, morto suicida per non deporre contro i suoi estorsori; Giuseppe Lo Nigro, imprenditore edile;Domenico Geraci (8 ottobre 1998), sindacalista;Stefano Pompeo (22 aprile 1999), ragazzo ucciso per errore al posto di un potente boss locale;Filippo Basile (5 luglio 1999), funzionario della Regione Siciliana; Sultano Salvatore Antonio (21 luglio 1999), ragazzo ucciso per sbaglio;Vincenzo Vaccaro Notte (3 novembre 1999), imprenditore assassinato perché non accettava i condizionamenti mafiosi.
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Progetto Cloud Jedi del Pentagono, Amazon vince il ricorso contro Microsoft
Un giudice americano ha bloccato la maxi commessa da 10 miliardi di dollari che il Pentagono aveva affidato a Microsoft per la realizzazione dei servizi iCloud. Il colosso guidato da Jeff Bezos aveva fatto ricorso denunciando interferenze politiche da parte della Casa Bianca volte a estromettere Amazon dalla partita. Lo stop al contratto denominato Jedi (Joint Enterprise Defense Infrastructure) e che affidava la maxi commessa del Pentagono a Microsoft è temporaneo. I giudici vogliono vederci chiaro dopo la causa legale presentata da Amazon che afferma di essere stata discriminata per motivi politici - noto l'astio tra Donald Trump e Jeff Bezos che è anche il proprietario del Washington Post - e che ha chiesto alla Corte di chiamare a deporre lo stesso Trump, il segretario alla difesa Mark Esoer e il suo predecessore James Mattis. Microsoft ed Amazon da tempo si stanno «sfidando» a distanza per il dominio nel settore del cloud. L'Europa, scrive Cosera, è ancora irrilevante. Oggi i nostri dati, seppur parcheggiati su server europei, sono accessibili ai colossi tech Usa, che li usano a loro piacimento. Non a caso la nuova presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha confermato al forum di Davos: «La priorità dell'Europa è la sovranità digitale». Il governo tedesco ha realizzato una rete di cloud (Gaia). La mega commessa di 10 miliardi di dollari Con 10 miliardi di dollari il Pentagono si era affidata a Microsoft per i servizi di cloud computing. Uno schiaffo che l’amministrazione Trump aveva voluto dare ad Amazon che, sicura della commessa, già stava lavorando al progetto, aveva anche acquistato locali e appartamenti vicino al Pentagono. A vincere, titolavano i giornali dell'epoca, la nota ostilità tra Donald Trump e il re di Amazon, Jeff Bezos. Amazon controlla il 40% dell’e-commerce, vendendo 6 milioni di oggetti al secondo. Aws, la di visione dei servizi web, controlla oltre metà del mercato Usa del cloud computing: istituzioni, grandi aziende come Unilever e General Electric e persino la Cia, affidano i loro dati ai server Amazon. Nel 2013 la Cia decide di affidare i suoi dati di intelligence ai servizi cloud di Amazon: un contratto da 600 milioni di dollari. Da allora le spese di lobbying di Amazon a Washington aumentano del 470 per cento. Nel 2017 Bezos entra a far parte del panel di consulenza del dipartimento della Difesa sulla tecnologia. Nell’autunno dello stesso anno il Pentagono annuncia il progetto Jedi, ossia Joint Enterprise Defense Infrastructure. Piano per migrare tutti i dati della Difesa su una “nuvola” centralizzata, in modo da poter utilizzare in modo più agevole l’intelligenza artificiale e comunicare anche da campi di battaglia distanti. Il progetto Jedi del Pentagono risale ai tempi dell’amministrazione Obama. A luglio scorso Trump aveva annunciato un’indagine interna sulla gara d’appalto per Jedi, dicendo di avere ricevuto dei reclami dai concorrenti di Amazon. Alla fine si è aggiudicata la commessa miliardaria proprio Microsoft, in forte crescita proprio per la strategia del suo ceo, Satya Nadella, che tre anni fa, scrive il Sole24Ore ha scommesso su Azure, la sua divisione cloud (+36% di crescita per 11,6 miliardi) nell’ultima trimestrale appena pubblicata, prima dell’annuncio del Pentagono). Read the full article
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16:30 | Bimbo morto a Novara, gip convalida fermi per la madre e il compagno
27.05.2019 - Convalidati dal gip i fermi per Gaia Russo e Nicholas Musi, la coppia di Novara accusata dell'omicidio del piccolo Leonardo Russo, di quasi due anni. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per lui, compagno della donna... Canali: Cronaca, Piemonte, Novara, Omicidi, Giustizia, Custodia Cautelare, Carceri notizia offerta da Notizie di Cronaca
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Omicidio Leonardo, la madre respinge le accuse: “E’ stato il mio compagno”
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/omicidio-leonardo-la-madre-respinge-le-accuse-e-stato-il-mio-compagno/
Omicidio Leonardo, la madre respinge le accuse: “E’ stato il mio compagno”
Omicidio Leonardo, la madre respinge le accuse: “E’ stato il mio compagno”
Domani i funerali di Leonardo, il bambino di 20 mesi massacrato di botte dalla madre e dal compagno fino ad ucciderlo. E stasera una fiaccolata a Novara per ricordarlo come una delle vittime innocenti della violenza domestica. La madre ed il suo compagno sono stati fermati dall’autorità giudiziaria, separati in regime di detenzione. Lei è in isolamento, visto che è incinta. E Gaia Russo è comparsa oggi davanti al giudice per le indagini preliminari, negando di aver alzato le mani sul piccolo Leonardo, ma ha affermato che a picchiare suo figlio è stato il compagno Nicholas Musi. Che però si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Venerdì i due erano stati fermati con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Lui è finito in carcere in isolamento a Novara, lei in una struttura protetta viste le sue condizioni. Secondo l’autopsia, a provocare la morte del bambino, che avrebbe compiuto due anni a settembre, è stato un violento colpo all’addome. Ma al momento dell’esame autoptico, il corpo del piccolo presentava altri segni di violenza, tanto che lo stesso procuratore si è detto “sconvolto” da quanto visto.
Le analisi hanno anche accertato che Musi, il compagno della mamma, aveva assunto cocaina: «È da verificare se fosse sotto l’effetto di droga quando il bimbo è stato ucciso» puntualizza il pm Ciro Caramore, titolare dell’inchiesta. Musi, 23 anni, biellese, ha un precedente per furto ed era noto alle forze dell’ordine per episodi di lesioni, maltrattamenti, violenza sessuale.
Intanto il procuratore Marilinda Mineccia, a proposito del linciaggio che si è scatenato sui social nei confronti della coppia, ha invitato ad abbassare i toni e a far prevalere la giustizia e il rispetto dei diritti in ogni caso.
Domani i funerali di Leonardo, il bambino di 20 mesi massacrato di botte dalla madre e dal compagno fino ad ucciderlo. E stasera una fiaccolata a Novara per ricordarlo come una delle vittime innocenti della violenza domestica. La madre ed il suo compagno sono stati fermati dall’autorità giudiz…
Simone Parisi
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ANCONA – Per la gioia dei tanti appassionati, la Società Ciclistica Pedale Chiaravallese, affiliata alla FCI dal lontano 1969 e da allora impegnata nella promozione del ciclismo nel territorio, ripropone domenica prossima, 3 marzo nel capoluogo marchigiano, con la piena collaborazione dell’ Amministrazione comunale di Ancona, la Gran Fondo Città di Ancona, una delle gare ciclistiche, del settore amatoriale, più partecipate del centro Italia organizzate sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana.
Grazie alla oramai collaudata esperienza organizzativa della società domenica prossima nei pressi dello Stadio del Conero partiranno, come gli anni scorsi, oltre 1000 ciclisti pronti, in parte, a sfidarsi per arrivare nelle prime posizioni all’arrivo posto lungo la SP Cameranense
“Gli obiettivi della collaudata iniziativa- spiega il presidente Giulio Cardinali sono molteplici: il primo è quello della promozione turistica della città di Ancona, visto che i corridori arriveranno da varie parti d’Italia e che la Società ha lanciato da mesi, sui media e social network, l’evento. Alla promozione dell’immagine di Ancona si aggiunge certamente anche quella dei tanti caratteristici Comuni attraversati, con i due percorsi, in quanto la gran parte dei partecipanti sono più interessati a godersi la visione dei panorami, delle bellezze storiche ed architettoniche, rispetto al piazzamento finale.
Poi c’è il fine , nell’organizzare questo evento amatoriale, del supporto alla attività del settore giovanile che la Pedale chiaravallese segue, da quasi mezzo secolo, con ottimi risultati. Tutto questo assicurando ai corridori la massima sicurezza, messa in atto con competenza e professionalità, dagli oltre 200 addetti agli incroci, oltre una adeguata assistenza di scorte tecniche, di moto staffette, di mezzi per i servizi sanitari con lo scopo di far arrivare, con la massima regolarità i corridori più preparati a contendersi la vittoria, ma tutti gli altri a concludere la gara e poi la festa con il piacevole incontro del “pasta party” e delle premiazioni. Grazie pertanto all’Amministrazione Comunale di Ancona per il supporto così come agli altri sponsor ed a quanti, con i vari ruoli, contribuiranno alla buona riuscita della Gran Fondo Città di Ancona”.
LA LOCATION
Il ritrovo è previsto per questa edizione allo Stadio del Conero dove verrà allestito l’Ancona Village un’area expo delle aziende di settore. La partenza alle ore 9.00 e l’arrivo previsto alle 11,15 per il percorso medio fondo ed alle 12.30 per quello di gran fondo saranno lungo la SP Cameranense all’altezza dello Stadio del Conero
Madrina dell’evento sarà Elisa Scarletta, fashion blogger nel ciclismo. Direttore di corsa: Piero Agostinelli, vicedirettore Bruno Lucchetti, responsabile del percorso: Albino Stortoni, coordinatore dell’evento: Marco Balardinelli.
La giuria è così composta: Presidente e giudice di arrivo (GAP): Marco Straquadagno, componenti giudici in moto Aurora Caimmi e Laura Angelici, componente Ciabattoni Nicolino
PROGRAMMA EVENTO
SABATO 2 MARZO
14,00 – Apertura iscrizioni e ritiro pettorali per i già iscritti (Stadio Del Conero)
14,00 – Apertura Ancona Village (area expo per aziende del settore)
16,00 – Corso Formazione sul corretto uso della rete e sul cyberbullismo tenuto dalla Polizia Postale
19.00 – Chiusura iscrizioni
19.00 – Chiusura Ancona Village
DOMENICA 3 MARZO
07.30 – Apertura ritiro pettorali (Stadio Del Conero)
07.30 – Apertura Ancona Village
08.15 – Aperture Griglie
09.00 – Partenza 5^ GRAN FONDO CITTA’ DI ANCONA
10.00 – SHORT RTACK del Conero Trofeo Viutaloni Gianfranco (gara categoria giovanissimi G1/2/3/4/5/6) ID GARA 149307
10.50 – Granfondina Città di Ancona (ginkana per ragazzi dai 6 ai 12 anni tesserati e non)
11.15 – Previsto arrivo percorso Medio Fondo (classifiche disponibili su kronoservice.com)
11.30 – Apertura pasta party
12.15 – Previsto arrivo percorso Gran Fondo (classifiche disponibili su kronoservice.com)
13.30 – Cerimonia di premiazione primi 5 di categoria e prime 10 società
15.00 – Chiusura Ancona Village
I SERVIZI
Scorte Tecniche: GS Progetti scorta di Ravenna e Moto Club Morrovalle
Copertura incroci: Polizia municipale di Ancona, Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, volontari di alcuni comuni interessati. Radio Corsa Ch.33: Team Capodarco Gaetano e Simone Gazzoli. Medici di gara: Dott. Lucia Buglioni, Alessio Papaveri, Antonio Pretore.
Assistenza Sanitaria: ANPAS Marche coordinata da Maurilio Frontini (4 ambulanze di soccorso MSB ed una di soccorso avanzato MSA più centrale operativa posizionata all’arrivo). Assistenza meccanica: in corsa a cura dello staff del Pedale Chiaravallese con la collaborazione della Copparo Bike Store. Postazioni fisse in località Coste di Staffolo Km 46 – Offagna Km 90 del lungo e Km 50 del corto
Sistema Cronometraggio: Team Krono Service. Fotografo ufficiale: Fotoravenna con Davide. TV ufficiale: TVRS – Ufficio stampa curato dall’agenzia P.A. Comunications di Andrea Passeri e la collaborazione del fotografo Gaia Branchesi
I SOCIAL
Sito internet: gfancona.it
Mail: [email protected]
Facebook: granfondo-città-di-ancona
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Cacciatore condannato a guardare Bambi una volta al mese per un anno intero di GAIA MELLONE C’è chi ritiene che la morte della madre di Bambi sia uno dei più diffusi traumi infantili. Così non deve essere stato per David Berry Jr, cacciatore di Brookline che nel Missouri è stato condannato ad un anno di detenzione e servizi sociali per aver ucciso illegalmente centinaia di cervi. In aggiunta, il giudice lo ha obbligato a vedere una volta al mese il film Disney, a cominciare dalla settimana prima di Natale. Quello che coinvolge David Berry Jr è uno dei casi di bracconaggio più grandi nella storia del Missouri secondo gli agenti di Conservazione. L’uomo ha ucciso centinaia di esemplari di cervi, abbandonando i loro corpi a decomporsi dove capitava. Il procuratore generale della contea di Lawrence, Don Trott ha dichiarato che «gli animali erano maschi da trofeo uccisi illegalmente», cacciati dall’uomo «per lo più di notte» e solo per le loro teste. I documenti giudiziari riportano che l’imputato «dovrà vedere il film di Walt Disney “Bambi”, con la prima visione in corso o prima del 23 dicembre 2018, e almeno uno di questi visioni ogni mese in seguito, nel carcere della Contea di Lawrence». Il film Disney del 1942 racconta la storia di un cerbiatto la cui madre viene uccisa dai bracconieri, che si trova costretto ad affrontare la vita da solo insieme ad altri animaletti che diventano suoi amici.
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I firmatari del Manifesto di People For Planet
Cesare Aglialoro, Operatore sociale Paolo Aiello, Sviluppatore software Michele Aina, Agricoltore Diego Albertini, Cittadino del mondo Stefania Albertini, Medico Alfredo Albiani, Operatore olistico Marco Alfieri, Giornalista Michele Ammendola, Counselor Luca Aoe, Copywriter Giovanni Aquilino, Dipendente Pubblico Silvana Arbia, Ex Magistrato – Senior Trial – Tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite per il Ruanda Maurizio Arrighi, Impiegato Roberto Arzilla, Medico Alessandra Ascia, Presidente del Consiglio Comunale di Gela Paolo Astarita, Programmatore Marco Bachi, Musicista Claudio Baila, Tecnico Anna Balbiano, Giornalista Danila Baldo, Docente di scuola secondaria di secondo grado Alessandra Balduccini, Agronoma Fabiana Barbati, Cittadina (e imprenditrice agricola) Leo Barbi, Anpi Gavorrano Scarlino Andrea Guido Barcucci, Candidato Insieme x Gori prov. VA Elisa Bardini, Laureata in Comunicazione Interculturale Domenico Barranca, Impiegato Maurizio Bartoletti, Ragioniere-commerciale Gian Luigi Bassani, Operaio specializzato Antonella Bassi, Forte lettrice Eugenio Bausola, Pensionato Luigino Bellizzi, Pensionato Daniela Bellucci, Dottoressa Stefano Benni, Scrittore Roberta Bernobi, Terapista Paolo Berretti, Padre e marito Giovanni Berrino, Cittadino Cristina Bertocci, Traduttore Mauro Bertuzzi – Agronomo Ezio Betolotto, Direttore Francesca Bevacqua, Cittadina italiana residente all’estero Sara Bianchi, Impiegata Davide Bianchini, Consulente energetico e ambientale Teresa Bilotta, Professoressa di Liceo in pensione Fulvio Boccardo, Impiegato pubblico Maurizio Bogani, Impiegato Roberto Bogon, Responsabile Vendite Antonella Bonfini, Artista Patrizia Borghi, Insegnante Luigi Maria Giuseppe Borghini, Insegnante Marco Boschini, Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi Mauro Bottaro, libero professionista Amalia Bove, CittadinAeBasta Guido Bovo, Antiquario Aurora Braida, Cuoca Nicola Bressi, Dottore naturalista Andrea Brezzi, Disegnatore meccanico Paola Brundu, Dipendente pubblico Riccardo Brusadin, Impiegato Laura Burrone, Cittadina Giancarlo Cadei, Analista programmatore Davide Calabria, Collaboratore Scolastico (firma per legge 1 e 3) Francesca Calini, Hotel manager Elma Cani, Studentessa e lettric Gabriella Canova, Scrittrice Simone Canova, Scrittore Carlo Cantini, Musicista Monica Capitani, Insegnate Nadia Capoleoni , Impiegata Loretta Capra, Pensionata Anna Cardiota, Avvocata Anna Carella, Insegnante Maria Carmine Carusone, Pensionata Alice Carpini, Cittadina Vania Carraro, Insegnante Alessandro Carucci, Ricercatore Marco Casareto, Giornalista Sergio Casiraghi, Matematico Valeria Castagna, Impiegata tutto fare Roberto Aseglio Castagnot, Educatore professionale Claudia Castelli, Docente Fabiano Cavadini, Docente Giovanni Cavalcabue, Impiegato Antonio Cavallo , Studente Lucio Cavazzoni , Candidato alla Camera dei Deputati per Liberi e Uguali Giovanni Cazzaniga, Pensionato Scilla Ceccherini, Cittadina italiana residente a Bruxelles Ilaria Cecchi, Impiegata Antonino Celentano, Impiegato Catello Celotto, Impiegato Paola Centofanti, Pensionata Eugenio Cerelli , Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico Joelle Cerfoglia, Cittadina Sara Cerrato, Studentessa Claudio Cianca, Consulente Indipendente Clelia Ciardulli, Lavoratore nella comunita’, Istruttore di Inglese per stranieri Angelo Cifatte, Funzionario comunale Francesca Cintori, Pensionata Raffaele Cioffi, Docente Università Parthenope Monica Cipelletti, Team enabler Antonio Cipriani, Pensionato Francesca Cocco, Partner innovazione – Knowledge for Business Grazia Coco, Cittadina Alessandra Colaiacovo, Mamma zen Beatrice Coletti, TV Manager Enrico Colliva, Funzionario pubblico Giuliano Colomban, Project manager Daniele Colombi, Impiegato ambientalista Sara Comoglio, Neomamma Alberto Corsetti, Odontotecnico Federico Costa, Pasticcere Vincenzo Cotronei, Pensionato Claudia Crovace, Guida Turistica Laura Cuccuru, Laureata in Comunicazione Donatella Curti, Impiegata Virginia D’Aiuto, Chimico Maria Cristina Dalbosco, Scrittrice Daniela Dal Fiume, Impiegata Lorenzo Dambrosio, Studente Sara Damiani, Impiegata Carlo D’Andreis, Operaio Luigi D’Angelo, Tecnico Ilaria D’Arcangelo, Professionista HR Antonio Deamici, Agronomo Marilena De Biase, Insegnante in quiescenza Felice Del Giudice, Docente Marina Dell’Aquila, Insegnante Viviana Della Bella, Pensionat Giovanni Dell’Erba, Pensionato Alfredo De Luca, Agronomo Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli Leonarda De Matteis, Libero professionista Nino De Miceli, Psicoterapeuta Claudio De Paulis, Pensionato Marco De Pertis, Ingegnere Loredana De Petris, Senatrice Liberi e Uguali Giuseppe De Renzis, Medico Stefano De Rienzo, Imprenditore Simona Di Bartolo, Biologa Marcello Di Carne, Consulente Alessandra Di Claudio, Amante della natura Roberto Difalco, Psicologo Barbara Di Feo, Imprenditrice Antonio Di Lollo Capurso, Avvocato Michele Dotti, EducAttore Danilo Duina, Ingegnere Mirella Esposito, Impiegata Stefano Esposito, Advisor finanza sostenibile Maurizio Faccioli, Operaio settore alimentare Giorgio Fanò Illic, Professore Universitario Gianfranca Fantin, Casalinga Ferruccio Fantini, Pensionato Nadia Farina, Dipendente pubblico Maurizio Fauri, Docente Università Trento Claudia Faverio, Libera professionista Nicola Fera, Insegnante Clelio Ferrara, Pensionato Sergio Ferraris, Giornalista Fabio Ferretti, Pensionato Luca Ferretti, Videomaker Piero Ferruccio, Pensionato Fabio Fiamberti, Disoccupato Diego Filotto, Insegnante Alessandro Finazzi, Cantante Jacopo Fo, Attore Walter Fontana, Tecnico della sicurezza Loretta Fontebasso, Mamma Maria Rosaria Forcella, Insegnante Vittorio Foresti, Insegnante a riposo Maria Forgioli, Alimentazione naturale e orti Clara Fornaro, Artista Giannantonio Fornasari, Insegnante Roberto Fortino, Pensionato Filippo Fossati, Deputato Francesco Francis, Pensionato Maria Carmela Franze’, Avvocato Tiziana Freti, Consulente Carla Fruttaldo , Insegnante Franco Fumo, Ingegnere e Agronomo Carlo Gabardini, Scrittore Graziano Galassi, Insegnante Massimiliano Gallo, Direttore de Il Napolista Vincenza Gambino, Docente di scuola primaria Andrea Gardini, Medico Francesca Garioni, Attrice Vito Garofalo, Avvocato Tiziana Gherardini, Pensionata Alessandro Ghionzoli, Presidente di associazione di volontariato Marco Giaccaria, Musicista Valeria Gialanella, Pensionata Anna Giamporcaro, Fotografa Salvatore Giangreco, Avvocato Ivan Giaquinto, Viaggiatore Giovanni Giarratana, Pensionato Anna Giordano, Casalinga Daniela Giosuè, Ricercatrice Università della Tuscia Antonio Girardo, Psicologo Analista Gianni Pietro Girotto, Senatore Gruppo M5S Bruno Giuranna, Musicista Tiziana Maria Gherardini, Videomaker amatoriale Greta Golia, Social media manager Peter Gomez, Giornalista Laura Graci, Insegnate di yoga – Counselor Michele Fusco Granolla, Abitante del Pianeta Fabio Grassi, Comunicazione turismo Enrico Greppi, Cantante Elena Gualco, Formatore Roberto Guercia, Project Manager Stephanie Holmes, Pensionata Piero Iaschi, Medico pediatra Miriam Ientile, Cittadina del mondo Vincenzo Imperatore, Consulente aziendale Licia Iob, Impiegata Mauro Iori, Tabacchino Rosanna Jemoli, Medico Caterina Labate, Impiegata Claudio Lago Marco Lamalfa, Impiegato Daniele La Montagna, Ingegnere Daniela Lancioni, Pensionata Davide Lanfranco, Operaio Osvaldo Lazzini, Pensionato Alberto Leggio, Studente Cristina Leonelli, Docente Università Modena Reggio Emilia Maurizio Leoni, Fotografo Gad Lerner, Giornalista Laura Levati, Biologa Filomena Ilaria Lillo, Studentessa Marina Livella, Impiegata Giancarlo Livraga, Semplice cittadino Maurizio Lo Presti, Direttore T.O Giampaolo Loreto, Geologo Maria Daniela Lucchesi, Pensionata Vito Lucente, Pensionato Daniela Luise, Insegnante in pensione Enrico Lupano, Pensionato Daniele Luttazzi, Scrittore Pietro Luzi, Anatomo Patologo Antonello Macrì, Psicologo Alberto Maggi, Teologo Alessandro Silvio Maria Magistrelli, Studente Luisella Magnoni, Pensionata Alessandro Maida, Artista Lorena Maini, Commerciante Giulia Maira, Pensionata Maria Maistrelli, Studentessa di biotecnologie Devid Majenza, Geometra Liana G. Malato, Agente di Commercio in pensione Antonio Manca, Operaio Stefania Manetti, Pediatra ACP Marilena Manganaro, Insegnante Andrea Maraffino, MioBio Dacia Maraini, Scrittrice Marina Maran, Docente Paolo Marazzi, Guida Alpina Marisa Marcante, Producer Maurizio Marchetti, Tecnico tv Umberto Marcomeni, Pensionato Neri Marcorè, Attore Mattiello Mariano, Insegnante Livella Marina, Impiegata Valerio Marinucci, Impiegato Enrico Marone, Editore Carlo Marzovillo, Libero Professionista Marco Masieri, Commerciante Andreina Mason, Impiegata Paola Mastrodonato, Persona Edwin Matta Castillo, Programs & Policy Officer ONU Alessio Maurizi, Giornalista Radio24 Claudia Mazzola, Docente (precaria) scuola secondaria di I grado Cristina Meda, In cerca di occupazione Ezio Meli, Impiegato Luca Mercalli, Metereologo (firma per i farmaci sfusi) Cristina Merlino, Giornalista Alfredo Messina, Avvocato Gaia Mezzadri, Imprenditrice Marco Milanesi, Libero professionista Marco Mina, Pubblico impiegato Rosa Minerva, Docente Bruno Giulio Misculin, Candidato politico Flavio Mobiglia, Educatore e Musicista Sandro Mogni, Correttore di bozze Maria Antonietta Montella, Scrittrice Carlo Moretuzzo, Pensionato Flaminia Morin, Cittadina italiana Francesca Moroni, Insegnante Paolo Morsut, Pensionato attivo Ingy Mubiay, Scrittrice Massimo Muratori, Libero professionista Rossella Muroni, Candidata Camera dei deputati Francesca Mustacchio, Agricoltore Alessio Nanni, Artista Luca Napoli, Psicologo Psicoterapeuta Lorena Nascimben, Farmacista Giuseppe Nenna, Concept designer, presidente associazione Ditaubi Alessandro Nutini, Musicista Claudio Oddone, Medico Vincenzo Olivieri, Dirigente Veterinario ASL Giorgio Orlandi, Cittadino pensionato Andrea Orlandini, Musicista Federico Pacini, Musicista Franca Paganelli, Artigiana Gabriella Pagani, Pensionata Paolo P. Pagnon, Docente Pippo Palazzolo, Libero ricercatore Luisa Palermo, Insegnante in pensione Giuseppe Panebianco, Impiegato Daniela Papone, Pensionata Sergio Parini, Giornalista Zita Paris, Operatore socio-sanitario Giovanni Battista Parodi, Archeologo Enrico Parolini, Ingegnere in ambito efficienza energetica Guido Passi, Regista Bruno Patierno, Coordinatore Gruppo Atlantide Iacopo Patierno, Regista Maddalena Pedio, Dipendente Pubblica Agostino Pela, Guardiaparco Sara Pelargonio, Studente Serena Pellegrino, Deputata Giovanna Perfetti, Avvocato Andrea Perissi, Pensionato Carlo Petrini, Fondatore Slow Food Cristina Piali, Impiegata Luca Piattelli, Dipendente pubblico Francesco Piccardi, Interprete di conferenza Matteo Piccolo, Impiegato Thomas Piccolo, Infermiere Cristina Picchietti, Pensionata coscienziosa Simone Pizzi, Commesso disoccupato Elisa Poggiali, Ingegnere Luciano Polese, Ingegnere MariaCristina Pollastri, Casalinga Manuela Porru, Programmatrice Maria Paola Pozzi, Insegnante in pensione Angela Prati, Fotografa Margherita Prevedello, Operatore Sanitario Tommaso Puglisi, Sognatore Giuseppe Quattrone, Pensionato Giulia Ranaldi, Operatrice sociale Splendora Rapini, Medico Chiara Rapuzzi, Consapevole umana Donatella Reginato, Impiegata Achille Renzullo, Architetto Paola Restiglian, Funzionario ente regionale Susanna Riavini, Pensionata Angelo Riccardi, Disoccupato Antonio Ricci, Autore TV Carla Ricci, Architetto Maria Ricci, Pensionata Romina Rivoli, Libero professionista Fabio Roggiolani, Cofondatore Ecofuturo Festival Andrea Romoli, Impiegato Daghi Rondanini, Ingegnere del suono Patrizia Rosa, Pensionata Laura Rossetti, Cittadina Paolo Rossi, Attore Eva Rossi, Operatore olistico Valerio Rossi Albertini, Fisico CNR Marina Rossignoli, Casalinga Tanja Rosso, Operatrice Shiatsu Loretta Roveda, Pensionata Vera Roveda, Fotografa Francesca Roversi, Insegnante Berardino Corrado Ruggeri, Impiegato Maurizio Sacco, Medico Renzo Massimo Deliso Samaritani, Amministratore Associazione “Sole e Luna” Giuseppa Sammati, Ente pubblico Angelo Sandri, Segretario politico nazionale Democrazia Cristiana Ana Maria Sandu, Receptionist A.G. Saño, Street Artist Cesare Santanera, Imprenditore Massimo Santoro, Dirigente pubblico Fabio Sasso, Direttore Napolisera.it Pierluigi Scaccia, Neuro psicomotricista Maria Giuseppina Scalzo, Pensionata Gea Scancarello, Giornalista Daniela Scarano, Insegnante Paola Scarpellini, Cittadina Antonio Scerbo, Redattore Mario Sciubba, Pensionato Cecilie Schippa, Pensionata Giuseppe Scuderi, Essere Vivente Sauro Secci, Blogger e Redattore Ecquologia David Selvatico, Operatore Socio Sanitario Rosario Senia, Pensionato Roberto Serpieri, Docente Università Federico II Maria Chiara Sibille, Guardiaparco Marinella Signaigo, Psicoterapeuta Tiziana Silvestri, Impiegata Giulio Sisti, Lavoratore Enza Somma, Mamma Donata Soranna, Casalinga Giovanni Sorrentino, Filmmaker Sara Sorriso, Tecnico dei servizi sociali Franco Spano, Imprenditore Angelo Santi Spina, Managing partner di Proserpina BS Christina Soelch, Psicomotricista Antonio Stefanuto, Architetto Pasquale Stigliani, Agricoltore Andrea Stocchiero, Responsabile policy FOCSIV Serena Strocchi, Pensionata Arianna Taccone, Commercialista Cristiana Talon Isidoro Tamasi, Editore Simona Rita Tamassia, Libero Professionista Tiziana Tellini, Infermiera Cristina Tena, Libero professionista Alberto Terzi, Sociologo e life coach del buonumore Gemma Terzi, Santa donna Annamaria Tiraboschi, Cittadina Umberto Tomba, Agente di commercio Armando Tondo, Grafico Flavia Tori, Dipendente pubblica Fiorella Tortora, Pensionata Barbara Toscano, Infermiera professionale Annalisa Tota, Docente Università Roma 3 Marco Travaglio, Direttore Il Fatto Quotidiano Daniela Trenti, Dirigente Emma Tricarico, Pensionata Bruno Tridico, Dipendente pubblico Silvia Clara Tuscano, dr Romano Ugolini, Imprenditore Gabriella Vaccaro, Sociologo Chiara Valentini, Giornalista Serena Vanni, Tecnico tessile Simona Vanni, Impiegata Nazzareno Vasapollo, Project Manager programmi UE Federica Ventura, Educatrice Angelica Vigilante, Libera professionista Maximilian Weise, Operaio metalmeccanico Antonella Zampano, Docente Maria Zanchetta, Casalinga Cinzia Zannier, Impiegata Enrico Zearo, Operaio Daniela Zerbinati, Dipendente pubblico Salvatore Zirano, Aspirante libero cittadino Francesco Zoletto, Ingegnere e Consulente in corporate finance Anna Delli Zuani, Insegnante Agnese Zugnoni, Pensionata
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Foto premiazioni di sabato !!!
Ciao a tutti, ecco alcune delle foto migliori della bella serata di sabato, quando si sono disputate le fasi finali del torneo maschile limitato 3.3 facente parte del Milano Tennis Tour. La finale femminile si gioca stasera alle 19.30.
Un ringraziamento a tutti i giocatori, agli organizzatori, a Davide Golinelli responsabile del Circuito, al Giudice Arbitro Ferrario Roberto e soprattutto ai nostri appassionati ... iniziative del genere sono aria pura per il nostro sport e per il nostro ambiente !!!
Roberto Ferrario e Mamo Musazzi con i vincitori del doppio ... Morlacchis brothers !!! Grandi Seba e Marzio, ci avete fatto tornare ai mitici anni dei tornei sociali !!!
Sempre Roberto con uno dei due finalisti di doppio ... quel Mauro Cossani che con la sua cortesia e correttezza rimane uno dei migliori AMICI del nostro Circolo ... a prova del gemellaggio col TC Lainate.
Davide Golinelli in compagnia del bravo (e correttissimo !!!) finalista Demetrio Devito ... complimenti sinceri anche per aver tenuto moglie e figlie a bordo campo per tutto quel tempo ... non ce ne vogliate, scherziamo !!!
Sempre Davide con il vincitore ... Stefano Consolandi del CT Parabiago, orgoglioso padre di Leo e Nico !!! Grandissimo Stefano, il tuo tennis rimane bellissimo da vedere e ora che (a detta tua ...) giochi molto rilassato, diventa davvero dura per tutti ... orgogliosi che tu sia tornato alla vittoria proprio a CASA TUA !!!
I gemelli Pravettoni e Cossani del TC Lainate con il gemellato Mattia !!! Che trio di appassionati ma soprattutto, scusate se ci ripetiamo, di amici !!!
Una volta tanto lasciateci crogiolare ... tanto fieri di presentare al circuito le nostre nuove grandi promesse: Emanuele Gatti (al centro), Andrea Ceruti (alla sinistra di orgoglioso padre Mattia e sotto lo sguardo attento di mamma Gaia che sbuca dalla finestra ...) e l’altro ormai adottato Ale Panaro !!! Il futuro rimane vostro ragazzi !!!
FOTO DI GRUPPO PER RINGRAZIARE E SALUTARE TUTTI !!!
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