#Francesco D'Alessio
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I FINALISTI DEL PREMIO VIAREGGIO-RÈPACI
La giuria del premio Viareggio-Rèpaci ha annunciato le terne di narrativa, poesia e saggistica che accedono alla finale dello storico premio letterario, giunto quest'anno alla sua novantacinquesima edizione.
Per la categoria NARRATIVA: Silvia Avallone con Cuore nero (Rizzoli), Federica De Paolis, con Da parte di madre (Feltrinelli) e Marco Lodoli, con Tanto poco, (Einaudi).
Per la categoria POESIA: Stefano Dal Bianco con Paradiso (Garzanti), Mariangela Gualtieri con Bello Mondo (Einaudi) e Laura Pugno con I nomi (La nave di Teseo).
Per la categoria SAGGISTICA: Pierluigi Battista con I miei eroi (La nave di Teseo), Francesco Gambino con In sala con il diritto (La nave di Teseo) e Vincenzo Trione con Prologo celeste (Einaudi).
La Giuria del Premio è composta da Paolo Mieli (Presidente) - giornalista, saggista e storico, Leonardo Colombati (vicepresidente) - scrittore, Luca Alvino - poeta, Maria Pia Ammirati - dirigente televisiva, scrittrice e giornalista, Camilla Baresani - scrittrice e insegnante, Giorgio Biferali - scrittore e insegnante, Maria Borio - poetessa, Gabriella Buontempo – produttrice cinematografica, Diamante D'Alessio - giornalista, Francesca Ferrandi - autrice, Costanza Geddes da Filicaia - docente di Letteratura italiana contemporanea, Emma Giammattei - docente di Letteratura Italiana, Luciano Luciani professore e giornalista, Edoardo Nesi - scrittore e saggista, Mirella Serri - docente di Letteratura e giornalismo.

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Un tram che si chiama desiderio from GETwebserie on Vimeo.
Un tram che si chiama Desiderio è un dramma scritto da Tennessee Williams nel 1947. Vincitrice del Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1948, la pièce viene considerata una delle opere teatrali migliori e più importanti del XX secolo. L'RtaMovie l'ha portata in scena a dicembre 2023. Cast: Gaia Contrafatto, Andrea Chiapasco, Giulia Curreri, Francesco Savarino, Sara Zappa, Andrea Capodieci, Samuel Ahadome. Regia: Francesco D'Alessio
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Gigi D'Alessio sui social con tutti i figli: “Il mio patrimonio”
Tgcom24 Gigi D’Alessio padre e nonno (3 nipoti): chi sono i figli, quanti anni hanno, che cosa fanno Claudio, Ilaria, Luca (avuti da Carmela Barbato), Andrea (avuto da Anna Tatangelo) e il piccolo Francesco (avuto da Denise Esposito) Gigi D’Alessio posta per la prima volta una foto social insieme a tutti i figli. “Ecco il mio patrimonio” scrive a corredo dell’immagine che lo ritrae…

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Mario Merola, omaggio al Re della sceneggiata napoletana nonché "padre" ...
Nato a Napoli il 6 aprile 1934, il giovane Mario Merola lavora come facchino al porto della sua città. Siamo nel periodo che segue la Seconda guerra mondiale: Mario fa già apprezzare le sue doti canore. I colleghi al porto lo apprezzano e lo incoraggiano: inizia così a esibirsi come cantante. Il suo repertorio include i grandi classici della canzone napoletana. Da lì in poi, e in pochi anni, raggiunge un successo notevole; prima a Napoli, successivamente in tutto il paese, fino all'estero. Tra i suoi più noti e tradizionali pezzi vi sono "Guapparia" e "Zappatore". L'attività artistica diventa in breve irrefrenabile: negli anni '60 realizza dischi, si esibisce in spettacoli, fino a matrimoni e feste private. Mario Merola si dimostrerà nella sua carriera anche ottimo talent-scout: contribuirà tra gli altri a lanciare la popolarità di Massimo Ranieri e Gigi D'Alessio. Tra gli anni '70 e '80 rilancia la tradizionale sceneggiata napoletana, un intreccio teatrale ispirato a una canzone del repertorio popolare, solitamente basato sulla triangolazione conosciuta come "issa, isso e 'o malamente", che significa "lei, lui e il mascalzone". Parallelamente inizia anche a lavorare come attore in produzioni cinematografiche ispirate a storie di cronaca nera oppure alle consuete sceneggiate. Intanto, mentre la carriera di attore evolve, le apparizioni televisive continuano, così come gli spettacoli all'estero, in tutta Europa e in Nord America, in particolare ovunque vi sia un degno e caloroso pubblico di origine italiana. Durante gli anni '80 si ricorda in modo particolare il successo del brano "Chiamate Napoli 081". Negli anni '90 Merola è vicino alle prime esperienze canore di Gigi D'Alessio che gli dedicherà poi la canzone "Cient'anne!" (Cento anni!). Interpreta poi il brano "Futteténne" ("Fregatene") insieme al cantautore Cristiano Malgioglio. Nei più recenti spettacoli si esibisce insieme al figlio Francesco Merola, interprete e musicista che ha seguito le orme del padre. Dopo pochi giorni di ricovero, colpito da infarto, Mario Merola è morto presso l'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, il 12 novembre 2006. #spettacolo #teatro #show #italia #italy #musica #arte #instagood #theatre #love #cinema #like #attore #roma #eventi #cultura #art #tv #attori #picoftheday #danza #instagram #film #follow #music #dance #napoli #divertimento #actor #milano #napoli #romacapitale #cinema #bellavista #eduardodefilippo
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Ok but who is Francesco D'Alessio? An uncle?
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Salve Mr Choskio 👌🏻 Per l'ask italiano chiedo: 3, 4 e 21.
SALVE MISS MAIKO è sempre un piacere vederla nella mia askbox
3. Come si chiamano i dolci di carnevale?
Io qui ho paura perché ho visto threads di tumblr lunghi chilometri di italiani che si dichiaravano guerra e disfacevano tutto quello che Garibaldi costruì a suo tempo quindi lo dico a bassa voce: chiacchere
4. Sei in punto di morte e puoi salvarti solo ascoltando uno di questi cantanti: scegli Albano o Gigi D'Alessio?
che domanda infamissima e dolorosissima, ti direi albano ma solo perché mi fa molto ridere quando urLAAAAAAAAAAAAA e probabilmente mi riprenderei grazie a quello
21. Pandoro o panettone?
Francesco, guardandosi attorno e sperando che i Lombardi™ non lo scovino: pandoro
GRAZIE PER LA ASK TI MANDO GOOD VIBES dovremmo giocare a minecrufty
#fra talks#italian tag#rega il panettone fa un poco cacare oltre al fatto che sono allergico ai canditi#chiacchiere squad
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UN CONVEGNO NAZIONALE SU SCOUTISMO E ANTIFASCISMO
Roma
9 marzo 2019, centro Boncompagni 22, via Boncompagni 22, ore 20.30
10 marzo 2019, cinema Caravaggio, via Paisiello 24, ore 10
Dopo le settimane di preparazione e i due giorni passati insieme a Roma siamo tornati alle nostre vite quotidiane, agli studi e al lavoro con una nuova esperienza nello zaino. È stato un weekend intenso e bello.
Ecco i portali dove nei prossimi giorni pubblicheremo progressivamente i materiali del convegno: foto, atti, registrazioni.
Le registrazioni su Soundcloud
Documenti e slide in una cartella condivisa
Le foto su Flickr
I partecipanti al convegno hanno scelto di lasciarsi con una serie di impegni condivisi per continuare insieme, li trovi a questo link.
L’appello che ha lanciato un convegno nazionale su scoutismo e antifascismo rimane aperto alle firme di capi in servizio e di ex capi scout delle associazioni italiane. L’indirizzo è sempre quello: [email protected]
L’appello
Siamo educatori scout, Capi e soci adulti delle associazioni italiane, antifascisti per storia e visione del mondo. Vogliamo piantare la nostra tenda anche in questa fase storica così delicata, in questo mondo che muta così velocemente in una direzione che ci pare spesso sbagliata, preoccupante e contraria ai nostri valori.
Troppo spesso dai quattro angoli del paese e del continente ci arrivano storie strazianti. Personaggi violenti picchiano donne e uomini colpevoli solo di essere diversi per idee, per colore della pelle, per opinioni sulla vita e sul mondo. Intolleranza e sopraffazione si diffondono mentre esseri umani muoiono in mare. Nella politica e nella società, il livello di discussione si limita spesso a slogan che nascondono lacune culturali e una evidente mancanza di consapevolezza rispetto alla realtà. Nonostante i dati parlino di un numero di reati in costante diminuzione, gli imprenditori della paura speculano sul senso di insicurezza e precarietà della gente, per alimentare sui territori insensate guerre tra poveri.
Ogni settimana, ogni giorno, in giro per gli stessi territori bambine, bambini, ragazze e ragazzi, giovani e Capi continuano allo stesso tempo a giocare un gioco che ha ormai più di cent'anni e che si basa su principi completamente opposti: fratellanza, vita all'aria aperta, educazione fra pari sono il cardine di ciò che noi chiamiamo educazione alla libertà. Per questo sappiamo che l’antifascismo per un Capo scout è una scelta di metodo, oltre che un valore: è un modo di fare, uno stile dell’educare, un’attenzione da tenere costantemente presente quando si organizzano giochi, attività, proposte.
Le associazioni scout italiane da sempre hanno tenuto fermo questo patrimonio di idee e di valori. Il CNGEI nella propria carta di identità associativa pone la democrazia, all’interno dei propri processi decisionali e come fulcro della propria azione educativa, tra le proprie scelte fondanti e caratterizzanti e, quanto all'educazione dei giovani, evidenzia il concetto di coeducazione, ovvero di educazione per tutti e con tutti, accettando e rispettando ogni diversità. L’AGESCI pone l’antifascismo tra i riferimenti fondamentali della Scelta Politica contenuta nel Patto Associativo, il documento fondativo dell’unificazione di ASCI e AGI avvenuta nell’aprile 1974: da allora lo ha sempre mantenuto come irrinunciabile, rilanciandolo e facendolo vivere negli eventi per capi e ragazzi, oltre che nella propria quotidiana democrazia associativa.
Questo è un coraggio che viene da lontano. Le Aquile Randagie in Lombardia, gli scout clandestini dello Stretto e della Calabria, le guide e gli scout antifascisti a Roma: durante gli anni della Giungla Silente, quando la dittatura nazifascista soppresse tutte le associazioni educative diverse dall’Opera Nazionale Balilla e dall’Azione Cattolica, gruppi di Capi e ragazzi scelsero la clandestinità perché alla base del loro agire avevano una scelta di mondo, un'idea di ciò che l'uomo e la donna possono diventare, quella che oggi alcune associazioni scout chiamano Partenza.
Da tempo noi ci troviamo invece ad assistere, oltre a momenti positivi e a prese di posizioni auspicabili, anche a contraddizioni e compromessi all'interno delle nostre associazioni. A timidezze e a volte a errori: ad attività da migliorare, a episodi non affrontati, a Capi non abbastanza preparati e non abbastanza consapevoli e attivi sui temi dell'antifascismo; allo stesso tempo conosciamo quanto i Capi giovani - e non solo - oggi chiedano formazione di qualità e posizioni rigorose su antifascismo, antirazzismo, nonviolenza e critica radicale al potere come dominio. Vediamo anche che i nostri ragazzi, molto più adulti oggi delle generazioni che li hanno preceduti, sono fortunatamente meno disposti ad accettare risposte preconfezionate e ordini che vengono da adulti, a volte Capi, spesso pronti ad ostentare un’autorità che non hanno, anziché esprimere una più auspicabile autorevolezza: sono così proprio le future donne e i futuri uomini che ci sono affidati a chiedere sui grandi temi dei nostri tempi proposte chiare, contenuti forti, qualità educativa elevata.
Sappiamo bene quanto sia difficile essere associazione al giorno d’oggi. È per questo allora che vogliamo essere fedeli alla nostra Promessa e renderci utili anche in tempi che troviamo cupi, trasformandoli in giorni promettenti. Vogliamo ritrovarci per discutere e pensare, per condividere ciò che ci sta a cuore, migliorare la nostra azione educativa e confermarla ancorata a quei riferimenti che per noi sono irrinunciabili. Vogliamo costruire un pensiero che sia di servizio alle associazioni che operano sul territorio e ai singoli Capi che si impegnano ai quattro angoli del paese.
Ci convochiamo allora, come Capi scout, educatori liberi, in un Convegno nazionale su scoutismo e antifascismo, che vivremo il 9 e il 10 marzo 2019 a Roma, presso il cinema Caravaggio. Un incontro di studio, di riflessione, di dibattito, di approfondimento e meditazione. Un incontro di formazione. Un altro passo nella giusta direzione.
Siamo Capi scout,
Siamo antifascisti.
Coordinamento Capi Scout Antifascisti
Per aderire scrivi a [email protected]
I capi firmatari dell’appello
Tommaso Caldarelli, Lazio, Agesci
Maria Chiara Porretta, Lazio, Agesci
Margherita Posta, Lazio, Agesci
Paolo Nunziante, Liguria, Agesci
Valentino Scordino, Calabria, Agesci
Giovanni Gaiera, Lombardia, Agesci
Emanuele Luigi Colazzo, Lazio, Agesci
Daniela Ferrara, Sicilia, Agesci
Nicola Selim Babaoglu, Bologna, Cngei
Luca Montanari, Bologna, Cngei
Laura Pattuzzi, Emilia-Romagna, Agesci
Mattia Pesci, Emilia-Romagna, Agesci
Silvia Sturani, Veneto, Agesci
Padre Giuseppe Trotta Sj, Campania, Agesci
Mariarosaria Zamboi, Lazio, Agesci
Giorgio Manca, Lazio, Agesci
Saverio Sciao Pazzano, Calabria, Agesci
Ciro Facciolla, Portici, Cngei
Antonello Praticó, Calabria, Agesci
Luca Scarpiello, Bari, Cngei
Riccardo Camedda, Roma, Cngei
Gregorio Lombardi, Fermignano, Cngei
Giada Jacqueline Todisco Grande, Fermignano, Cngei
Mirta Cimmino, Napoli, Cngei
Matteo Morara, Emilia Romagna, Agesci
Margherita Milone, Liguria, Agesci
Chiara Zotti, Piemonte, Agesci
Gianluca Scacco, Emilia Romagna, Agesci
Lia Zornetta, Emilia Romagna, Agesci
Federico Scarpelli, Toscana, Agesci
Attilio Valentini, Ariccia, Cngei
Paolo Biella, Lombardia, Agesci
Francesca Galletti, Ariccia, Cngei
Azzurra Chiaramonti, Lazio, Agesci
Silvia d’Auria, Lazio, Agesci
Simone Barbieri, Liguria, Agesci
Giovanni Raffa, Calabria, Agesci
Antongiulio Cavaliere Converti, Calabria, Agesci
Giulia Addazi, Lazio, Agesci
Dina Tufano, Lombardia, Agesci
Lorenzo Morandi, Lombardia, Agesci
Alessandro Cogorno, Liguria, Agesci
Caterina Bondi, Emilia Romagna, Agesci
Andrea Biglietti, Bologna, Agesci
Francesco Mancioppi, Liguria, Agesci
Marco Fumagalli, Lombardia, Agesci
Pietro Acrami, Lombardia, Agesci
Pierpaolo Rapicano, Campania, Agesci
Francesca Saccomandi, Emilia Romagna, Agesci
Lorenzo Gilli, Lazio, Agesci
Benedetta Rubino, Lombardia, Agesci
Luca Pirolo, Lombardia, Agesci
Teresa Ballerini, Pesaro, Cngei
Matteo Zornetta, Emilia Romagna, Agesci
Matilde Marzorati, Lombardia, Agesci
Giulia Ventimiglia, Lombardia, Agesci
Anna Cerati, Lombardia, Agesci
Jacopo Mascheroni, Lombardia, Agesci
Carolina Vitale, Lombardia, Agesci
Jacopo Cerati, Lombardia, Agesci
Laura Maialetti, Lombardia, Agesci
Giovanni Romano, Lecce, Cngei
Pietro Feltri, Lombardia, Agesci
Bianca Ferrari, Milano, Cngei
Daniele Caldarelli, Ariccia, Cngei
Francesca Fumagalli, Lombardia, Agesci
Jacopo Pesiri, Padova, Gruppo Scout Pablo Neruda
Claudio Ielmini, Piemonte, Agesci
Marta Abbate, Lombardia, Agesci
Chiara Abbate, Lombardia, Agesci
Sarah Longo, Lombardia, Agesci
Francesca Gorla, Lombardia, Agesci
Giovanni Terribile, Lombardia, Agesci
Alessandro Colombo, Lombardia, Agesci
Camilla Tambani, Lombardia, Agesci
Gabriele Riva, Lombardia, Agesci
Davide Scopece, Lombardia, Agesci
Cristina Pilichi, Lombardia, Agesci
Giulia Galliani, Lombardia, Agesci
Flavio Zecchinello, Lombardia, Agesci
Marco Piazzoni, Lombardia, Agesci
Carlo Bidoia, Lombardia, Agesci
Luciano Squillaci, Calabria, Agesci
Antonino Nunnari, Calabria, Agesci
Anna Colombo, Lombardia, Agesci
Samuele Pirronello, Lombardia, Agesci
Maddalena Cavadini, Lombardia, Agesci
Maria Fera, Liguria, Agesci
Anna Colombo, Lombardia, Agesci
Cecilia Barberis, Lombardia, Agesci
Sofia Ronchetti, Lombardia, Agesci
Giuggi Palmenta, Calabria, Agesci
Andrea Bosio, Liguria, Agesci
Elisa Galli, Lazio, Agesci
Andrea Bogino, Sardegna, Agesci
Jessica Marino, Calabria, Agesci
Fabio Tassone, Lazio, Agesci
Davide Palluzzi, Lazio, Agesci
Matteo Spallacci, Marche, Agesci
Sara Lonato, Lombardia, Agesci
Marino Marinelli, Toscana, Agesci
Medea Zanon, Bologna, Cngei
Valentina d'Alessio, Abruzzo, Agesci
Lucia Romeo, Calabria, Agesci
Angela Pesce, Umbria, Agesci
Manlio Majorani, Umbria, Agesci
Giulia Ghini, Emilia Romagna, Agesci
Cristian Calzolari, Bologna, Agesci
Pierpaolo Giordano, Ariccia, Cngei
Salvo Ranno, Messina, Cngei
Tiziano Carbone, Velletri, Cngei
Sara Moon Villa, Milano, Cngei
Susanna Chiulli, Lazio, Agesci
Emanuele Falcolini, Lazio, Agesci
Marialuisa Mortara, Lazio, Agesci
Domenico Alghiri, Lazio, Agesci
Antonio Coccia, Lazio, Agesci
adesioni in continuo aggiornamento...
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Sostenitori - Ex capi scout
Gian Domenico Ricaldone, Liguria; Annarita Leobruni, Lazio; Elisabetta Fonti, Lazio; Matteo Fontana, Lazio; Giulia d’Auria, Lazio; Romolo Corradi, Marche; Amaniele Teke, Lazio; Valentina Marra, Lazio; Vittorio Agnoletto, Lombardia; Fabio Siclari, Calabria; Alessandro Cartisano, Calabria; Cosimo Magnelli, Toscana; Alice Vergani, Lombardia; Fulvia Fadda, Toscana; Michela Brambilla, Lombardia; Alessandro Colleoni, Lombardia; Adriano Palagi, Toscana; Giovanni Cresci, Toscana; Marta Cristianini, Lazio; Giulio Lattanzi, Toscana; Christina Tanca, Marche; Michela Laurenzo, Sardegna
Raccogliamo adesioni di capi ed educatori scout, di assistenti ecclesiastici, di ex capi scout.
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And tonight there's gonna be a special show called DallarenaLucio dedicated to Lucio Dalla, an amazing Italian composer and singer (he wrote and sang Caruso -te vojo bene assai-, among many other beautiful songs). Carlo Conti will host with Fiorella Mannoia (singer) from the Arena di Verona while some of the artists that will take part to the event and sing his songs will be: Marco Mengoni, Alessandra Amoroso, Giuliano Sangiorgi, Samuele Bersani, Ron, Il Volo, Tommaso Paradiso, Brunori Sas, La Rappresentante Di Lista, Gigi D'Alessio, Noemi, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Marco Masini, Stadio, Francesco Gabbani, Arisa, Tosca, Pierdavide Carone, Ornella Vanoni.
It's gonna start at 9:25 PM (GMT+2) and you can follow the link to Raiuno Raiply I posted above to watch it.
Here to let y'all know that if you have an Italian vpn and like music (from the 70s to nowadays), every Friday at 9:30 PM (GMT+2) for a month or two (I don't remember), you can watch on Raiuno Raiplay "I migliori anni". It's a music-based show telling cultural-historical fatcs about Italy throught the years. There are National and International artists of all ages joining and singing or sharing something about them and music. The main host is Carlo Conti (former Sanremo host, radio/tv host, deejay).
Last Friday there has been already the first show, you can look at it on Raiplay too
#it#italian#langblr#italiano#italian language#italian langblr#language#languages#italian music#musica#italian tv show#italian things#italian stuff#italian culture#lucio dalla
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#07 VENIRE FUORI from GETwebserie on Vimeo.
Experience Ep. 07 "VENIRE FUORI" Con: Roberto Lai, Domenico Sfredda, Ottavia Riccadonna, Daniele Coletta. Regia: Francesco D'Alessio, Matteo Rocchi. Musiche originali: Leonardo Aloi.
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RIP: Evernote vs Notion. Who are Evernote and Notion’s new… | by Francesco D'Alessio | Geek Culture | Aug, 2021 | Medium https://bit.ly/2W4eiWV "Nimbus Notes"
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30 set 2020 15:30 "C'HANNO UN'ORGANIZZAZIONE SPAVENTOSA! STANNO NEI TRIBUNALI! I RISTORANTI DI ROMA SONO TUTTI LORO! TUTTI!" - LE MANI DELLA CAMORRA SUI RISTORANTI DI ROMA, I SODALI AL TELEFONO SUL CAPOCLAN ANGELO MOCCIA: “IL BOSS COMANDA UN ESERCITO, HA 110 OMICIDI SULLE SPALLE, PIÙ PROCESSI DI RIINA”. L’OSSESSIONE SFRENATA PER IL LUSSO E LE 33 FERRARI A MONTECARLO - IL BLITZ CONTRO IL CLAN MOCCIA, 13 ARRESTI. SOTTO USURA ALMENO 3 PERSONE TRA CUI IL FIGLIO DI GIGI D'ALESSIO...
Emilio Orlando per leggo.it
I tentacoli della camorra si espandono sempre più e non mollano quella presa che sta stritolando l’economia nella Capitale. La criminalità organizzata, quella del potente clan campano dei Moccia partito da Afragola, nel Napoletano, infatti ha cambiato pelle e acquistato aziende che erano già state poste sotto sequestro.
I colletti bianchi del clan si sono mossi esattamente come i personaggi di Gomorra, chi non voleva cedere era “avvertito” con colpi di arma da fuoco contro i segnali stradali della zona. Come dire: i prossimi proiettili non saranno puntati qui ma su altri bersagli.
Ieri però l’ennesimo blitz anticrimine che ha portato in manette 13 persone accusate di estorsione, intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso ed usura. L’applicazione del nuovo codice antimafia e delle misure di prevenzione ha permesso il sequestro di 14 ristoranti del centro storico e della zona intorno a San Pietro e di un appartamento ai Parioli. “Bombolone”, “Varsi Bistrot”, “Panico”, “La scuderia” e “Da Giovanni” alcuni dei locali finiti sotto amministrazione giudiziaria.
Nell’ordinanza di custodia cautelare che ha accompagnato in carcere otto degli indagati e cinque ai domiciliari, il giudice per le indagini preliminari Rosalba Liso ha evidenziato come in clan Moccia garantiva prestiti a Claudio D’Alessio, figlio del cantante Gigi.
Nell’informativa dove il pubblico ministero Ilaria Calò ed i detective del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri hanno ricostruito anche l’avanzata criminale del sanguinoso clan originario di Afragola, emerge come i Moccia tenevano sotto strozzo almeno 3 persone, fra cui D’Alessio jr. Lo spessore criminale della famiglia campana legata al clan Senese, che nei primi anni ‘70 si stabilì tra Tor Bella Monaca ed il Tuscolano, era rafforzato dai rapporti che avevano con Domenico Pagnozzi (detto il “professore”) e Salvatore Zaza.
In manette sono finiti: Luigi, Angelo, Eleonora e Gennaro Moccia, Carminantonio Capasso, Francesco e Andrea Varsi, Mauro Esposito, Guido Gargiulo, Antonio Cosmini, Eugenio Cappellaro e Carmela De Luca.
MARCO CARTA per il Messaggero
«Ti dico solo una cosa, tu lo sai che Angelo c'ha un esercito a disposizione? Questi ci ammazzano se qualcosa non va bene». Violenza, paura. E un'ossessione sfrenata per il lusso: «Questo c'ha 33 Ferrari a Montecarlo!»». È soprattutto dalle intercettazioni fra i sodali che emerge il potere intimidatorio del clan Moccia, capace di esercitare il terrore su chiunque intralciasse il loro business o non rispettasse i patti. «Pensa di giocà, ma questi, questi ti ammazzano! Ti ammazzano».
Al centro della piramide di paura c'è il boss Angelo Moccia, uno da cui stare alla larga, al cui confronto anche i clan corleonesi devono impallidire: «Hanno migliaia di persone affiliate. Angelo c'ha centodieci omicidi sul groppone, c'ha avuto seicento magistrati che l'hanno giudicato, Totò Riina ne ha avuti quattrocento... che questi ci ammazzano se qualcosa non va bene, cioè non sto a scherza!».
A parlare è uno dei sodali, l'imprenditore Guido Gargiulo, che teme possano sorgere dei problemi proprio con Moccia nella gestione di una delle società al centro dell'inchiesta, la Cooperativa Serena.
Ed è sempre Gargiulo, in un'altra intercettazione del febbraio 2018, a raccontare come il clan grazie a una rete di prestanome avesse ripreso il controllo di 5 ristoranti finiti sotto sequestro nei mesi precedenti. «C'hanno un'organizzazione spaventosa! Spaventosa! Stanno nei Tribunali! I ristoranti di Roma sono tutti loro! Tutti!».
Quando un imprenditore del settore auto, Angiolo Crivellari, ha la necessità recuperare alcune macchine di grande valore, tra cui una Bentley e una Ferrari, Gargiulo si offre di fare da intermediario con Moccia, ma subito lo mette in guardia: «Allora, prima di mettersi in mano loro... è gente molto seria. È gente che tu sarai un uomo ricchissimo, ma questi c'hanno più soldi di tutta Italia messi insieme, quindi... però è una mentalità, sono proprio così... prima di affidargli una cosa, io vorrei che tu fossi sicuro». Gargiulo, poi cerca di dare una definizione del potere del clan: «non economico, né mafiosi ... né cani... proprio un potere ... pesan te».
Angelo Moccia viene informato della vicenda. Ma invece di cercare soluzioni inizia a fare sfoggio del suo parco auto, che comprende diverse Ferrari: «Se vuole una F40 io ce l'ho! Però, meno di un milione e tre non le vendo!», dice Moccia che poi aggiunge. «C'ho una RS3 Porsche del 90.. . trecentomila euro gliela dò. C'ho un F12, targato F12 e immatricolato il 12, 12, 2012.
Cioè per chi è collezionista è». Ci sono poi le vittime, come l'imprenditore Marco De Sanctis, ex presidente del Mantova Football Club, che non riesce a restituire a Gennaro Moccia un prestito di 20mila euro. De Sanctis è stufo di pagare: «gli ho dato centoventi su cento, praticamente vuole sempre di più». E in una conversazione con Claudio d'Alessio del novembre 2017 spiega di aver consegnato già 18mila e 700 euro, oltre al capitale già restituito.
Ma Moccia non gli da «respiro». Tanto che De Sanctis, nel dicembre 2017, inizia a temere per la sua incolumità: «Non l'incontro più, perché questo poi alla fine, prima o poi, me tira un'imboscata. Ma come ce devo veni all'appuntamento armato?».
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SPECIALE SANREMO - GIGI D’ALESSIO “LA PRIMA STELLA” CIAO BELLI - 13/02/2017
Gigi D'Alessio non ha vinto Sanremo ed ha espresso il suo disappunto attraverso ogni mezzo d'informazione...a Ciao Belli abbiamo rivisitato la sua canzone "La prima stella" cercando di capire il motivo di tanta arrabbiatura!
ASCOLTA IL PODCAST - CIAO BELLI “SPECIALE SANREMO: GIGI D’ALESSIO”
#gigi d'alessio#la prima stella#festival#sanremo#2017#ciao belli#radio deejay#parodia#valeria marini#debito#anna tatangelo#al bano#albano#carrisi#di rose e di spine#fiorella mannoia#che sia benedetta#francesco gabbani#occidentali's karma#polemica#digei angelo#robero ferrari
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Francesco D'Alessio - The Musirynth
The Musirynth is a playful and intricate music centre located in the heart of Valby (Copenhagen). Acting as a modern temple, the building aims to meld the musical and the mythological by embodying the signficance of ancient symbols such as the spiral, the labirynth, the serpent in its spatial design. The user is invited to become lost in a multitude of musical experiences, moving gradually from intuition, inspiration and entertainment to specialized activities involving creation and production. The Musirynth promotes playful exploration and provides a means to fulfill escapist tendencies and need for mental shelter.
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Il marito di mio figlio PT2 from GETwebserie on Vimeo.
Il marito di mio figlio Seconda Parte spettacolo teatrale RtaMovie 2017 data: 26 novembre 2017
Cast: Francesco D'Alessio Mikael Perfetti Agnese Scarpelli Michela Dovolich Giulia Petretto Edoardo Rossetto Francesco Currenti
regia: Francesco D'Alessio aiuto regia: Mauro Pasquinelli, Matteo Colombo luci: Francesca Corso costumi: Matteo Colombo
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BANCO DEL MUTUO SOCCORSO
VENERDI' 23 FEBRRAIO 2018
ore 21,00 Teatro ASTRA di Schio
Quest’anno il BANCO riparte, per il suo 45esimo anno di attività, con una nuova stagione di concerti che celebreranno le tappe fondamentali del repertorio della band. Riparte con uno sguardo al futuro, un nuovo e monumentale progetto discografico alle porte, una nuova formazione, che ruota intorno alla figura di Vittorio Nocenzi, con lui alla chitarra di Filippo Marcheggiani, nel Banco da più di vent'anni. Nico Di Già, la seconda chitarra da ormai quattro stagioni, vanta diverse collaborazioni con importanti artisti, oltre ad essere stato produttore del Balletto di Bronzo. Fabio Moresco alla batteria, ex componente del gruppo rock progressive Metamorfosi.
Marco Capozi al basso, volto noto ai fan del prog per la sua militanza nel Balletto di Bronzo, con il quale ha registrato il DVD “Live in Rome”.
E infine la voce di Tony D'Alessio, famoso al grande pubblico per la sua partecipazione a X Factor 2013, ma da anni nell'orbita Banco (era la voce della band metal prog Scenario di Marcheggiani), e che raccoglie la pesante eredità di Francesco Di Giacomo, senza mai scadere nell'emulazione, tracciando invece una linea stilistica personale, nel segno della continuità ma anche del rinnovamento.
Un Banco "2.0" che guarda al passato con un piede nel futuro, con nuovi importanti progetti discografici e soprattutto la voglia di stare con la sua gente regalando loro un grande live, genuino e puro, alla BANCO.
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BIOGRAFIA
Il Banco del Mutuo Soccorso nasce nel 1970 sulla scia del movimento musicale “progressive rock”, dai tastieristi Vittorio Nocenzi e suo fratello Gianni, ispirati dai famosi gruppi inglesi quali Gentle Giant, Jethro Tull e Emerson, Lake & Palmer.
Nel 1971 la band partecipò al 2º Festival Pop di Caracalla di Roma dove conobbero la grande voce di Francesco Di Giacomo rivelatosi una vera svolta qualitativa. Il gruppo passò dalle canzoni beat del primo periodo, a composizioni progressive, fortemente influenzate dalla formazione musicale classica dei fratelli Nocenzi e impreziosite dai raffinati testi scritti da Di Giacomo.
Questa formazione pubblicò nel 1972 l'album d'esordio Banco del Mutuo Soccorso che, con brani come R.I.P. (Requiescant in pace), Il giardino del mago e Metamorfosi, strumentale con un breve ma stupendo inserto vocale finale, catalizzò immediatamente l'attenzione del pubblico della nascente scena del rock progressivo italiano.
Nello stesso anno fu pubblicato il secondo album, Darwin!, il primo concept album realizzato dal gruppo: i brani sono infatti tutti legati al tema centrale della teoria sull'evoluzione delle specie di Charles Darwin.
Questi due album possono essere considerati i più creativi e originali del gruppo, incentrati sui vertiginosi e virtuosistici intrecci delle tastiere dei fratelli Nocenzi e sugli inimitabili registri tenorili di Di Giacomo, al servizio di una particolarissima contaminazione tra il rock progressivo inglese, le sonorità mediterranee e la tradizione del melodramma italiano, che occhieggia nei momenti più inattesi.
Nel 1976 fu pubblicato Come in un'ultima cena, promosso con un tour europeo che vedeva il Banco suonare come supporter di un "gigante" del rock progressivo inglese, i Gentle Giant. Di questo album fu realizzata anche una versione in inglese (As in a Last Supper), con la traduzione di Angelo Branduardi. Nel 1983 esce Banco dove è presente il brano Moby Dick, che diverrà uno dei brani più conosciuti della band, nonostante si allontani dai canoni del “progressive rock” che li ha caratterizzati in passato.
Per il ventennale della band, il Banco intraprese anche diversi tour mondiali, arrivando a toccare Giappone, Messico, Stati Uniti, Brasile e Panama. Da uno dei concerti di maggior successo (in Giappone, il 25 e 26 maggio 1997) venne tratto l'album dal vivo Nudo.
A Nudo seguì No palco (2003), un album dal vivo in celebrazione del trentennale della band, vedendo come ospiti artisti tra i quali Morgan, Mauro Pagani, Federico Zampaglione (Tiromancino), Gianni Nocenzi, Eugenio Finardi, Filippo Gatti, Angelo Branduardi, per una serie di concerti di grande successo.
Il 21 febbraio 2014, mentre è in corso il Festival di Sanremo, viene data notizia della morte del cantante Francesco Di Giacomo, causata da un incidente stradale avvenuto a Zagarolo. Dopo un periodo di silenzio, la band annuncia l'uscita di un lavoro ideato e diretto da Vittorio Nocenzi, dal titolo Un'idea che non puoi fermare, pubblicato il 16 settembre 2014 dalla Sony su doppio CD e triplo vinile: 18 brani live e 50 minuti di inediti, con la partecipazione di vari attori teatrali, un album che vuole omaggiare lo storico cantante e segnare il nuovo percorso per il futuro della band.
BANCO DEL MUTUO SOCCORSO
Tel. 328-2665345
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