#Firenze moda
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Gucci Garden
Se vi trovate a Firenze e volete vedere qualcosa di alternativo recatevi in Piazza della Signoria e salite al Gucci Garden, il museo della famosa maison di moda Gucci che è stato inaugurato nel 2011 in occasione dei novant'anni dalla nascita del marchio. Cercando un po' di informazioni ho scoperto che le esposizioni del museo sono cambiate nel tempo. Le foto risalgono alla mia visita avvenuta nel 2022 ma l'allestimento attuale che si può sbirciare sul sito è differente in alcune parti quindi... sorpresa! ;-)
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Some of my faaav looks from Pitti Uomo this year (aka men’s fashion week in Florence)
From Vogue Italia:
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Il Fascino del Pitti: Un Viaggio tra Moda e Cultura a Firenze nel 2024
Il Pitti Immagine è uno degli eventi più prestigiosi del mondo della moda, un appuntamento imperdibile per gli appassionati e i professionisti del settore. Ogni anno, Firenze diventa il palcoscenico di questa straordinaria manifestazione che combina eleganza, innovazione e tradizione, attirando migliaia di visitatori da ogni parte del mondo. Il Pitti Immagine ha origini storiche che risalgono al 1952, quando si tenne la prima sfilata di moda italiana a Firenze. Da allora, l'evento è cresciuto esponenzialmente, diventando un punto di riferimento per la moda maschile con Pitti Uomo.
Pitti Uomo, la manifestazione principale, si svolge due volte l'anno, a gennaio e giugno, e rappresenta un'opportunità unica per i designer emergenti e i marchi affermati di presentare le loro collezioni. Le sale della Fortezza da Basso, l'imponente fortezza rinascimentale che ospita l'evento, si trasformano in un vibrante hub creativo dove si intrecciano business, arte e cultura. Ogni edizione del Pitti Uomo è caratterizzata da temi specifici che influenzano non solo le collezioni presentate, ma anche l'intero allestimento dell'evento. Questo approccio tematico non solo stimola l'immaginazione dei partecipanti, ma offre anche una visione anticipata delle tendenze future. Il Pitti è noto per la sua capacità di lanciare nuove tendenze e di dare spazio a innovazioni stilistiche, che spesso definiscono le mode delle stagioni successive. Il Pitti Immagine non è solo moda. Le sue edizioni includono eventi collaterali che spaziano dall'arte alla fotografia, offrendo un'esperienza culturale completa. Mostre, installazioni e performance artistiche arricchiscono il programma, rendendo ogni visita al Pitti un'esperienza immersiva e stimolante. In conclusione il Pitti, si vive non si racconta. Queste alcune immagini "catturate" durante Pitti 2024, dal fotografo Marco Rappo tel. 3471490980 @the_maskedphotographer
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Pitti Uomo 106: L'Evento di Moda Maschile più Atteso del 2024
Firenze sta per diventare il cuore pulsante del mondo della moda maschile grazie all’imminente Pitti Uomo 106. Dall’11 giugno 2024, designer, marchi e appassionati di tutto il mondo si riuniranno in città per celebrare le ultime tendenze. Tuttavia, Pitti Uomo non è solo un’esposizione di abbigliamento. È un evento iconico che guida il futuro della moda maschile. Con oltre 1200 marchi e una serie…
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#designer emergenti#eventi moda Firenze#moda maschile 2024#nuovi trend menswear#Pitti Uomo 106#sfilate esclusive
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Ritratto di giovane donna - Pollaiolo - museo Poldi Pezzoli
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Pitti Filati 2024 a Firenze
Pitti Immagine Filati, il salone di riferimento per il mondo dei filati e della maglieria a livello internazionale, torna alla Fortezza Da Basso dal 24 al 26 gennaio con le collezioni delle più importanti filature italiane e internazionali, le tendenze del domani raccontate nel nuovo Spazio Ricerca curato da Angelo Figus e Nicola Miller, le nuove proposte delle aree speciali, per un totale di…
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Caftanii Firenze: il caftano, una nuova storia di charme senza tempo
È anch’essa una forma d’arte, un talento silente, una dote sofisticata, quella di saper godere appieno dell’inconsapevole amore per la bellezza come i classici, i nostri intramontabili antenati, ce l’hanno illustrata: il bello che appaga il desiderio di armonia estetica, mentre soddisfa i sensi tutti con l’alta qualità della sua fattura, così da attraversare indenne e intrigante lo scorrere implacabile del tempo. Tale dote sofisticata può cogliere chiunque abbia l’animo pronto ad accoglierla, e a farne uno strumento per plasmare ancora bellezza, nuova bellezza ben fatta: magari nella forma di un capo iconico, simbolo di raffinata confortevolezza, ma al contempo tela grezza su cui scrivere una nuova storia di stile con l’allure della contemporaneità elegante.
Ecco, questa è l’arte pregiata, il talento quieto allacciato a Ginevra e Ludovica Fagioli: le menti curiose, gli animi leggeri e charmant, i cuori appassionati che fondano il marchio, tutto orgogliosamente italiano, ribattezzato Caftanii Firenze.
Guardate quelle due gocce nel logo: son simbolo del loro legame di gemelle all’apparenza identiche, eppur così diverse ma profondamente complementari nella sostanza personale e artistica. Giovani sì, ma portatrici di quel prezioso bagaglio d’arte e consapevolezza cui s’accennava sopra: il brand lo svela, la terra a cui appartengono non a caso è denominata “la culla del Rinascimento”, Firenze, la città dove fiorirono le arti più eccellenti, quel groviglio di strade dove la bellezza e la maestria artigiana ancora suscitano meraviglia.
Ebbene, in quel logo resta una parola da illustrare, che rivela il cuore creativo attorno al quale ruota tutta la realtà di vita e mestiere di Ginevra e Ludovica: il caftano.
Quella di Caftanii Firenze è dunque una storia recente, ma allo stesso tempo sospesa nel tempo: Ludovica e Ginevra accolgono sin da piccole l’amore per la bellezza con cui la famiglia le attornia, fanno tesoro di quei caftani che la madre raccoglie numerosi nell’armadio e indossa con classe e nonchalance, lo riscoprono il capo prediletto per accompagnare i viaggi innumerevoli in giro per il mondo, ma anche il capo perfetto per riscrivere una storia di eccellenza materiale e di suggestioni sensoriali. Nonché il capo d’abbigliamento che libera lo spirito femminile dai capricci estetici dei trend rapidi: mentre, invece, lui, il caftano, può abitare il guardaroba di qualsiasi donna, durante qualsiasi epoca, appartenente a qualsivoglia area geografica. La sua bellezza non ha confini, ha solo il potere di restituire valore alla bellezza di chi l’indossa.
La collezione Primavera-Estate 2018 è un delicato racconto estivo: il caftano s’indossa in purezza, nella sua forma gentile con il profilo del corpo, morbida eppur così netta, allacciata in vita con una fusciacca mentre ricorda il rigore affascinante del kimono orientale, diventa uno chemisier lieve e candido che accompagna la passeggiata sulla battigia, un abito lungo che scopre le spalle mentre i raggi caldi del sole le accarezzano, s’allunga nella gonna le cui balze racchiudono la forza dei colori estivi, bianco, ocra e blu intenso, come quelle onde da cui vengono le goccioline che danno sollievo alla pelle scoperta dall’abitino corto e dalle bretelle infiocchettate.
I tessuti sono puri come la natura nel pieno rigoglio estivo: lino opulento che restituisce purezza, cotone strutturato ed essenziale, la seta ricca di luce e morbidezza pregiata. Anche i dettagli sono scelti con lo stesso amore per la bellezza autentica: pietre e tessuti per i bottoncini, mani artigiane che ricamano i decori, altrettanto sapienti come le mani delle sarte fiorentine che assemblano ogni abito firmato Caftanii Firenze. Italianità allo stato puro: caratteristica di ogni tessuto scelto, riprodotta con amore come solo il vero, riscoperto made in Italy sa fare.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
#caftani firenze#nuovo Made in Italy#artigianatoresponsabile#moda indipendente#webelieveinstyle#storiedaindossare
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Il Filet modano di San Feliciano in esposizione a Creattiva a Firenze Grande l’interesse del pubblico nei confronti del merletto a Filet modano di San Feliciano, Magione, in occasione della prima edizione della Fiera Cre...
#GLOCAL#MAGIONE#CREATTIVA#FILET#FILETMODANO#FIRENZE#GALTRASIMENOORVIETANO#MERLETTO#MODA#SANFELICIANO
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https://www.modaonlinemagazalari.com/moda-markas/roberto-firenze/
Roberto Firenze
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- Go Pitti - U - 103 - 10 ➡️ 13 January 2023 - #pittiuomo #pitti #firenze #florence #fashion #arte#moda - #EtaBetaPR @eta_beta_pr #MTPisani_EtaBetaPR @MTPisani_EtaBetaPR (presso Florence, Italy) https://www.instagram.com/p/CnUFr9QjG6q/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Penelope Tree For Vogue Italia, Feburary 1969 Da Firenze Le Suadenti Proposte Dell Alta Moda Pronto E Della Boutique Pt. 1 Photographed by David Bailey
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Storia Di Musica #329 - Diaframma, Siberia, 1984
Nella scatola ritrovata in soffitta, questo disco stava sotto un altro, con la copertina leggermente rovinata dall'umidità (e che sarà protagonista di una prossima Storia di Musica). All'interno c'era il bigliettino da visita di un negozio di dischi, Data Records 93, Via dei Neri, Firenze. Il disco di oggi è l'inizio di una delle più intense e importanti storie musicali italiane degli ultimi 40 anni nel nostro paese. Tutto inizia a Firenze, fine anni '70, quando l'onda punk in Europa è al massimo livello: in un liceo si formano i CFS, con Federico Fiumani alla chitarra e due suoi amici, Gianni Cicchi (batterista) e Salvatore Susini (bassista). Suonano cover delle band punk rock britanniche, nel 1980 Susini se ne va e viene sostituito dal fratello di Cicchi, Leandro, e nascono così i Diaframma, nome scelto per la comune passione dei tre per la fotografia (il diaframma fotografico è il meccanismo usato in ottica per regolare la quantità di luce che deve attraversare un obiettivo). Sin da subito, si appassionano alle sonorità post punk che in quegli anni saranno chiamate darkwave, ispirati a gruppi leggendari come i Joy Division o i primissimi The Cure di Robert Smith. Nel 1981 conoscono Nicola Vannini, un giovane cantante, e gli propongono di entrare nel gruppo: pubblicano in pochi mesi due canzoni unite in un singolo, Pioggia/Illusione Ottica e poi Circuito Chiuso (1982) e Altrove (1983). Vannini non si ambienterà mai del tutto, e poco prima delle registrazione del loro primo disco, viene sostituito da Miro Sassolini. Nelle stesse settimane, vengono scritturati da una neonata casa editrice musicale, la IRA Records di Firenze: fondata da Alberto Pirelli insieme alla moglie Anne Marie Parrocel diviene una delle etichette più attive e creative del panorama italiano. Ne è esempio il primo disco prodotto, Catalogue Issue, una compilation con alcune delle più interessanti band del territorio, tra cui oltre che i Diaframma si ricordano i Litfiba, i Moda, ed gli Underground Life. Pirelli coniò lo slogan nuova musica italiana cantata in italiano, dando consistenza all'impegno delle 4 band sull'utilizzo della lingua italiana nella musica alternativa del nostro paese, contro l'anglofila e l'alglofonia dominante di quegli anni.
Tutto è pronto per il primo disco: scritto tutto da Federico Fiumani, prodotto da Ernesto De Pascale (che fu anche grande giornalista di musica) Siberia esce nel Dicembre del 1984. È un album in cui l'eleganza e la forza espressiva della musica incontra la poetica decadente di Fiumani, che nella voce di Sassolini trova un interprete perfetto del suo pensiero musicale e artistico. 8 brani che sono una carrellata di immagini che regalano sensazioni fredde, pungenti, dominate dalle falciate chitarristiche tipiche della musica del periodo e dal ritmo sincopato della batteria, e illuminati dai testi romantici e decadenti di Fiumani. Siberia, che apre il disco, è già l'emblema: una chitarra malinconica, il basso dai toni ombrosi ed un elegante sassofono accompagnano una voce tenebrosa rendendo il brano misterioso, Aspetterò questa notte pensandoti,\nascondendo nella neve il respiro,\poi in un momento diverso dagli altri\io coprirò il peso di queste distanze…\di queste distanze… di queste distanze. Non da meno Neogrigio, angosciante, turbinante, ventosa, capolavoro per i più sconosciuto. Impronte è una dolente poesia ritmata (Ho preferito andare prima di esser lasciat\Prima che il cuore da solo scivolasse nel buio\Insieme ai ventagli ingialliti\Resti un lampo intravisto oltre i vetri del treno\Nello spazio improvviso sopravvive in un sogno), e arriva un altro capolavoro: Amsterdam, dal leggendario ritornello (Dove il giorno ferito impazziva di luce\Dove il giorno ferito impazziva di luce) è una speranza di uscita dal dolore, e l'anno dopo, nel 1985, diventerà un formidabile duetto con i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli, band amica\nemica di quei tempi e destinata d un futuro radioso. Delorenzo è una ode baudeleriana, incentrata su un asfissiante basso, Memoria è un altro brano di discesa nell'oscurità, potente e misterioso, Specchi D'Acqua dal ritmo incalzante e quasi galoppante, è una fuga dagli incubi (Forse non sento le voci\Che mi allontanano\Sempre più in fretta\Dal ricordo latente\Di quei giorni sofferti), chiude il disco Desiderio Dal Nulla, trepidante, spasmodica, che continua nei suoi testi decadenti a raccontare il disagio.
Il disco fu osannato dalla critica dell'epoca, ma vista anche la dimensione indipendente del progetto, vendette poco. I Diaframma si fanno però un nome nella scena musicale alternativa italiana: è meno cupo ma altrettanto bello 3 Volte Lacrime, del 1986 e dopo Boxe (1988), un po' deludente, Fiumani scioglie il gruppo e lo riforma prendendo le redini anche del canto: pubblicherà con i nuovi Diaframma In Perfetta Solitudine (1990), che segnerà la sua volontà di continuare una carriera solista, tra cantautorato e musica rock, incisiva a volte a tratti scostante, con in primo piano la sua poesia dei testi, mai mancata.
Questo disco verrà ripubblicato in cd per la prima volta nel 1992, con aggiunta di altri due brani Elena e Ultimo Boulevard e nel 2001 con Amsterdam cantata con i Litfiba e numero brani live. Nel 2012, per il suo centesimo numero dell'edizione italiana, la rivista Rolling Stone Italia lo inserisce nella classifica del 100 migliori dischi italiani addirittura al 7.mo posto. È una riscoperta per almeno due generazioni: persino io lo comprai, non conoscendoli e non sapendo che nella soffitta di casa era, integro e impolverato, uno dei dischi più compiuti, affascinanti e belli non solo della stagione new wave post punk degli anni '80, ma dell'intera musica italiana.
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Kato Kinoshita.
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#Pitti Immagine Uomo 2024#moda maschile Firenze#tendenze moda internazionale#eventi moda Italia#innovazione sartoriale
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Seta. Potere e glamour
Tessuti e abiti dal rinascimento al XX secolo
Roberta Orsi Landini
Autori dei saggi: Marie Bouzard, Marina Carmignani, Andreina d’Agliano, Franco Franceschi, Dominique Charles Fuchs, Sofia Gnoli, Susan Miller, Roberta Orsi Landini, Maria Pia Pettinau Vescina
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2009, 192 pagine, 120 ill.a colori, 10 ill. bianco e nero, 23x28cm, brossura, ISBN 978883661492
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
Sfarzo, raffinatezza e seduzione. Questi sono gli argomenti affrontati nel volume, dedicato alla storia di un materiale tanto antico quanto prezioso: la seta.
Pubblicato in occasione dell’omonima mostra, il catalogo – che inaugura la collana del CeSAC - Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee di Caraglio – sottopone all’attenzione del pubblico tre momenti storici in cui la seta, soprattutto attraverso le vesti, ha assunto un ruolo significativo nella storia del costume e della produzione: il Rinascimento, gli anni a cavallo fra Seicento e Settecento, e la prima metà del secolo XX. Il boom della seta, che vede la realizzazione di veri e insuperati capolavori tessili – manifestazione di ricchezza dei ceti più potenti – è il Quattrocento, quando alcuni centri italiani, come Venezia, Firenze o Genova, ne diventano i più importanti produttori europei. Una produzione pregiata che viene accresciuta, fra Seicento e Settecento, dagli scambi con il lontano Oriente: decorazioni bizzarre e fantastiche, ispirate alla cultura figurativa turca, indiana, cinese e giapponese, fioriscono su fondi dalle cromie nuove e brillanti. Il Novecento, con il diffondersi dell’industrializzazione, vede mutare ancora l’aspetto e il significato dell’abbigliarsi in seta. Questa diventa un tessuto di appannaggio quasi esclusivamente femminile, mentre nuovi generi tessili, come crêpes e chiffons, favoriscono l’affermazione di una nuova moda, tutta giocata sulla seduzione. In catalogo, introdotti da saggi critici, sono documentati alcuni capolavori tessili provenienti dal Museo del Bargello di Firenze e dal Centro di Studi di Storia del Tessuto e del Costume di Venezia, nonché abiti di sartorie o creatori famosi – Fortuny, Poiret, Schiaparelli, Capucci – e capi appartenuti a importanti dive o personalità: Rita Hayworth, Mirna Loy e Soraya Esfandiary.
07/04/24
#Seta#Potere e Glamour#Textiles exhibition catalogue#CeSAC#Fortuny#Poiret#Schiaparelli#Capucci#Rita Hayworth#Soraya#Mirna Loy#fashion books#fashionbooksmilano
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Pitti Bimbo 2024 a Firenze
Alla Fortezza da Basso di Firenze, da mercoledì 17 a venerdì 19 gennaio, Pitti Immagine Bimbo n.98 proporrà le nuove collezioni kidswear dedicate alla prossima stagione autunno/inverno 2024-2025 e una selezione di proposte lifestyle rivolte al mondo del bambino. A contraddistinguere il salone sarà la varietà di marchi che, all’interno del percorso espositivo, comporranno un guardaroba che và dal…
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