#Fabio Guaglione

[loveothislife]

Directors of the film Mine talk to Movieplayer.it about their film and Armie Hammer (2016)

[randomluck-ofthe-universe]

"The hardest thing is to choose to act. The rest is sheer tenacity."

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bring back us Armie, Fabio. we're waiting for nothing but this. 💙

[lospaziobianco]

È arrivato il momento: Dal 28 al 30 maggio arriverà Nuvole Digitali, il festival online completamente dedicato al mondo del fumetto organizzato da Lo Spazio Bianco.

- 27 panel

- 30 ore di live

- più di 50 ospiti

Da qui al 28 maggio sui nostri social vi presenteremo tutti i panel e gli ospiti di questa prima edizione, perciò rimanete sintonizzati!

Per tutte le info: https://www.lospaziobianco.it/lo-spazio-bianco-presenta.../

Grafiche e Manifesto: Testi Manifesti

[olivierdemangeon]

MINE (2016) ★★★✮☆

[fitranslation]

(c) Well Go USA Entertainment

(c) Parco Co. Ltd.

[girlfromtube]

QUOTES: http://girlfromtube.tumblr.com/post/177687676398

[facelesscinema]

My next step will be my last...

Mine | Fabio Guaglione, Fabio Resinaro, 2016

[radicalchicwithoutmoney-blog]

Riflessioni #spoiler su Mine: il cinema italiano è su una mina?

Il cinema italiano è morto, viva il cinema italiano. Riprendendo e rielaborando questa antica formula francese del XV secolo, possiamo riassumere la situazione degli ultimi anni del cinema nel nostro paese. Infatti se per la maggior parte continua ad essere costellato dalla formula della commedia all’Italiana e del dramma autoriale, qualcosa si sta lentamente muovendo. Registi, come Mainetti, Salvatores, Rovere o la coppia Fabio Guaglione e Resinaro, hanno completamente cambiato le carte in tavola, rilanciando il film di genere, categoria scomparsa da diverso tempo nel cinema nostrano. Con lo chiamavano Jeeg Robot, due anni fa, abbiamo dimostrato come, se ci sono le possibilità e la voglia, possiamo anche giocare al tavolo dei grandi nei loro generi (il genere dei film sui supereroi con i colossi Marvel e DC rimane appannaggio degli americani). Tuttavia sorprendentemente è forse con Mine, film del 2016, che potremmo aver lanciato il messaggio più forte di questo nuovo corso. In che modo? beh con un sottile messaggio nascosto a livello metanarrativo che pervade la pellicola.

You Got to Keep Moving On

Il film della coppia di registi Fabio Guaglione e Resinaro, come ogni grande film, si vuole porre tra la continuità con il suo passato e la rottura con lo stesso. Da una parte girando il film nei deserti della Spagna si vuole fare un preciso richiamo alla grande stagione del cinema in stile spaghetti Western di Sergio Leone. Invece rompono gli schemi con la scrittura di un film innovativo, quello che viene definito in gergo tecnico un High concept movie, ossia film che possono essere riassunti dai registi ai produttori con una singola frase. Un soldato pesta una mina rimanendo bloccato e deve sopravvivere. Dietro a questa apparente semplicità tuttavia la pellicola riesce ad essere un dei film più motivazionali di sempre. Attraverso la metafora della mina, simbolo del momento in cui dobbiamo compere una scelta nella vita, il film riesce a delineare un affresco di emozioni e sentimenti contrastanti sul peso del proprio passato e su come è importante spingersi sempre avanti, anche al costo di perdere pezzi come continua ad insistere il personaggio del berbero, e come la canzone finale (link nelle note) perfettamente chiarisce e fa da chiusa.

I due registi tuttavia se si va a scavare e ad analizzare la pellicola, si vede che hanno lanciato un chiaro messaggio meta-narrattivo, un grido di dolore del cinema italiano possiamo dire. Su quella mina non si trova solo il personaggio di Mike,interpretato da Armie Hammer, ma tutto il cinema italiano che deve compiere una scelta, stare li e adagiarsi sulla lenta morte dei cinepanettoni e della commedia all’Italiana, oppure, sicuramente con difficoltà, fare quel fatidico passo ed andare avanti, diventare un cinema davvero internazionale, perché è l’unica opzione per il cinema italiano per non soccombere al peso della concorrenza oltreoceano. E in italia come dimostrato questi due giovani registi, come dimostra l’Enzo Ceccotti di Jeeg, abbiamo ancora tanto da dire nel mondo del cinema. 

Quindi viva la mina (delle scelte), viva Mine e viva il nuovo cinema Italiano di genere! 

[loveothislife]

Fabio Guaglione and Fabio Resinaro discuss their film Mine with InGenereCinema (2016)

[randomluck-ofthe-universe]

Armie Hammer in 'Mine' by Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (2016)

"Armie, consciously prepared for the movie... at the end of an exhausting day filming highly complicated scenes, Armie helped carry the crew chairs back to camp. His positive energy was contagious.

Professionally, working with him was a dream come true. He captured our directions quickly and applied them with surgical precision. He's a machine."

(Fabio Guaglione Fabio Resinaro about working with Armie)

I truly love this film, maybe one of Armie's movies I love the most, and I think it was unfairly underestimated.

Armie here gives a huge interpretation in a challenging and definitely not easy role and carrying on the whole film almost all alone... you can literally touch all his talent in every single scene.

that's why I'll never stop standing here waiting for his comeback, him taking back the place that's his and where he belongs.

not to see him acting is a lack that hurts too much.

cr. video IG @udonthavlemons

[haidaspicciare]

Clint Dyer & Armie Hammer, “Mine” (Guaglione/Resinaro, 2016).

[yusufcandurmus]

In the middle of the desert, an area filled with 33 million blast mines scattered everywhere, marine sniper Sergeant Mike Stevens is on a mission to locate and neutralize the leader of a terrorist cell. After three months and six days in the desert, one single moment of hesitation is enough to blow the entire mission, and now Sergeant Stevens is stranded in a hostile guerrilla territory all alone, and to make matters worse, with his left foot on an active mine. Against the harsh environment, without water, the sergeant must stay glued to the spot and use his Marine training, his resourcefulness and his perseverance for the next 52 hours until a convoy arrives in his area. Between the scalding heat of the day and the freezing cold of the night, if Sergeant Stevens wants to survive, he must fight not only the mighty forces of nature but also the greatest adversary of them all: himself.

[olivierdemangeon]

LA SEMAINE EN FILMS – WEEK #41

LA SEMAINE EN FILMS – WEEK #41

[universalmovies]

Un poster mozzafiato per Ride, il film prodotto dai registi di Mine

Un poster mozzafiato per Ride, il film prodotto dai registi di Mine

Lucky Red ha rilasciato in questi giorni il teaser poster di Ride, il film diretto da Jacopo Rondinelli, ma scritto e co-prodotto dai registi dell’ottimo Mine, ovvero Fabio Guaglione e Fabio Resinaro.

Il film è stato prodotto da Lucky Red, Mercurious e TIMVISION, con il contributo di Trentino Film Commission. Il cast sarà un mix internazionale, con protagonisti Lorenzo Richelmy, il giovane Marco…

[theplaylistfilm]

Armie Hammer Tries Not To Die In The Desert In New Trailer For ‘Mine’

[girlfromtube]

PHOTOSET: (1) http://girlfromtube.tumblr.com/post/177687872383 (2) http://girlfromtube.tumblr.com/post/177687905363 (3) http://girlfromtube.tumblr.com/post/177687936453 Thomas Madison: Forza bello, non puoi tenertela dentro! Qualsiasi cosa sia, devi farla uscire! E' molto meglio se la butti nell'etere! Michael Stevens: Negli ultimi quarant'anni ci sono stati più di ottomila conflitti. E trentatré milioni di mine seppellite in quest'area. Thomas Madison: Mine. Ah, mi piace quando sei ottimista Mike! Maggiore: Per quanto ne sappiamo il tipo di mine disseminato in quell'area puo' rimanere attivo per circa quarant'anni. Ma dieci anni dopo la produzione, a seconda di alcune variabili, esiste un 4% di possibilità di malfunzionamento. Quindici anni dopo la produzione, la possibilità di malfunzionamento raggiunge il 7%. Berbero: Mina non mia! Tu non preoccupare per amico, lui trova pace adesso. Ma tu vivo! Tu devi fare prossimo passo, ora! Michael Stevens: No! Prossimo... Il mio prossimo passo sarà anche l'ultimo! Jenny: Va e sconfiggi i tuoi demoni come un cavaliere nella scintillante armatura! Berbero: Io non sa dove sono mine, ma se io cammina dritto su campo minato prima o poi, mette piede su mina! Sicuro! Berbero: No importa dove tu sei ora, solo dove tu vuole andare. Io vuole solo andare a casa da mia famiglia. Io segue soltanto mio destino. Michael Stevens: Beh, sembra che il mio destino si fermi qui. Ho fatto il mio ultimo passo falso. Berbero: Ogni giorno. Ogni giorno tuo passo puo' essere tuo ultimo passo. Quale differenza, oggi? Michael Stevens: La differenza è che oggi, io so che anche se fossi un uomo fortunato ho solo il 7% di possibilità di non morire. Berbero: 7%. Buono! Berbero: Diventa uomo libero! Tu devi andare avanti. Anche strada sbagliata puo' portare a casa. Thomas Madison: Non hai mai avuto le palle di dirmi qualcosa di quello che ti divora dentro. Michael Stevens: Vostra Altezza. Giuro solennemente di essere un cavaliere coraggioso, riverente e sempre gentile. Un campione di verità e giustizia. E giuro solennemente di essere onesto e buono. Giuro di proteggere il nostro regno e giuro tutto questo al vostro cospetto, mia Principessa. Michael Stevens: Tutto ciò che tocco, cade a pezzi. Tutte le cose belle si distruggono... Berbero: Io è uomo libero, ma non sempre uomo molto fortunato. Berbero: Io pensa solo che no aveva più mia gamba. Io pensa solo a tutte le cose che non poteva fare mai più. C'era radio che faceva uscire musica, in ospedale, e cantante diceva "Devi sempre andare avanti! Devi sempre andare avanti!" ma io no ascoltava cantante, io solo pensava a mia gamba. Mia gamba che era andata. Berbero: Forse questa cosa brutta era unico modo per arrivare a cosa bella. Berbero: Io no è uomo molto fortunato come tu, ma io è uomo libero. Io andato avanti. Io sempre va avanti, perché tu devi sempre andare avanti. Io sempre fa prossimo passo anche se prossimo passo difficile, troppo grande e fa paura. Tu sa come no avere paura? Michael Stevens: Devo diventare uomo libero. Rose: Non aver paura di smettere di soffrire.