#ESC Rennes
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Opinione Della Liberta di Oggi lunedì, 16 settembre 2024
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444names · 1 year ago
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portuguese and french female forenames BUT excluding "a"
Belie Belienrie Belise Bellenne Berie Berile Bernés Bertippie Bete Bette Betteire Bilhe Bine Bluciel Blucine Bluisette Blur Brene Brie Briettene Bris Celie Chele Chelle Chrie Chrineule Chrise Chriterce Chèle Cili Cine Cinestile Clene Clermene Clette Clodione Clope Clorette Clorée Clothe Cloïs Clárce Cláriseve Cláudine Clénice Cléonie Cole Colene Colenne Colie Colionne Colène Concene Coniele Conine Conne Connevel Conoemy Corde Corenée Corgie Corgon Corine Corné Corée Cose Coseme Cosimele Crie Crinne Crisèle Crèce Cécie Cécine Célie Célomene Deirès Deiz Delle Dette Dielie Dome Donne Dordeilie Dore Dorgine Dorique Dorose Dorée Dovirei Dulces Dulisèle Déborene Déborre Déline Dérise Edioloë Elie Elielle Eline Elinette Elis Elle Elleise Eller Ellete Ellette Elpômene Elynette Elívine Emelle Emenéli Emillette Emylène Emíophili Ermí Ernélie Esce Esili Esine Esmélie Espe Essuse Estine Esáli Eugélie Euline Euse Eustée Evelie Evesce Evestil Eveve Evice Feber Febete Febre Felie Felle Fernélot Ferônie Fignès File Filenique Fine Floricile Florne Flot Flotine Floís Floïs Flávine Frée Fréli Fábine Fátille Fátine Gele Gene Genne Geonnette Getel Gette Getteore Ghille Ghine Gine Ginie Gise Giselle Gistine Gite Gitine Glore Glot Gloïs Glárce Gláudespe Gláudoré Gláviode Griette Gris Guelie Guelle Guine Heline Herce Hermi Hervie Hette Héline Hélique Hélisete Ififille Indrélis Inine Iregiscie Irettelle Irélote Iselle Isette Isolie Jenthe Jentinês Jené Jore Jose Josellete Joselídie Joseve Josárine Joëlleris Julce Jule Juli Juliene Julistine Juliz Justálie Jésse Jéssile Júlie Júliette Júlis Júnie Júnique Lence Lene Lenne Lete Lette Lildette Line Linette Lisèlette Lodo Lodorge Lombelle Lorde Lorie Loth Lotte Loïs Luce Lucilie Lucilvie Lucine Lucrice Lucrise Lucécie Lucéline Lucílis Lude Ludignèse Ludinette Luildelle Luresárie Luís Lémicole Léminne Léonne Lérine Lídie Líginée Lívirène Lúcibiete Lúciete Lúzie Lúziene Meine Meição Mellenne Mennice Mentine Merete Micilie Migie Migille Mignès Mile Miline Mille Mine Monny Morgine Márie Mélick Mélie Méline Méliol Mélène Míoncele Míope Mônie Nette Niconne Niennette Ninie Niniette Noeme Nonne Nonol Noressine Núrine Océlène Odore Ofine Ofélène Olenélote Oline Olène Ombrile Onine Ophine Ophnée Ouisette Philie Phirle Pine Prine Quelle Rebelénie Rebrielle Reis Renete Renie Renne Respe Rice Rinette Roche Rocéciene Rocéline Role Rolie Rolili Rolinth Rolène Rolíline Roméline Ronine Rosemírie Rosibette Rosick Rosárite Rosé Rote Rotte Rotterne Rudenne Rund Sefele Seline Sibettei Sice Sides Sidor Sidore Silde Sile Siliene Sille Simelie Simon Simé Sine Sineurine Sinnette Sole Solice Soline Sope Sophilie Soth Sotte Suellen Suette Sundes Sylvick Sylvânde Sylène Sérine Sílie Sílix Sônick Sôniette Terice Teriette Teris Ternée Thelie Thilete Thilie Thille Tine Trície Táli Tálie Veris Vice Vicile Viel Vielle Vienne Vine Viole Vire Virgine Virguelle Viré Vivie Vivio Viève Vièverie Vièvette Vérine Vérèce Ximertile Xine Xânge Yvonique Zite Zoëlle Águe Águse Ânde Ânice Ânie Ânine Ântippie Èverise Èverviève Élie Éline Élinette Élis Élise Émenne Émick Émilenone Émine Úrion Úrsusette Úrsuz
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alessandro54-plus · 11 months ago
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Attimi di paura durante Rennes-Villarreal: Gabbia perde i sensi ed esce in barella
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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Europa League: paura per Gabbia, perde i sensi ed esce in barella
Attimi di paura in Francia durante la partita tra Rennes e Villarreal valida per l’Europa League, terminato 3-2 per la squadra spagnola. Matteo Gabbia, difensore italiano in prestito dal Milan alla squadra della Liga, è stato costretto ad uscire dal campo in barella con la testa immobilizzata. Il 24enne difensore centrale ha perso i sensi dopo aver incassato una ginocchiata in testa datagli in…
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study-aboard · 11 months ago
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Best Business Schools in France
• Skema business school
• Neoma business school
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• Burgundy school of business
• The American business school of Paris
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4378-videodrome · 1 year ago
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Videodrome streaming [ITA] [TS] (1985)
Guarda film Videodrome in siti di film streaming gratis, in italiano e in HD (alta definizione) senza registrazione e 100% legali.
Videodrome Streaming in ITA: Videodrome è uno dei film mainstream più creativi, impeccabilmente realizzati e sorprendenti degli ultimi tempi, una testimonianza di ciò che può essere raggiunto anche nelle viscere più profonde del capitalismo.
➤ Videodrome Film Completo In Italiano : https://it.4dxstream.com/it/movie/837/videodrome
Mentre in molti associano lo streaming di film con la pirateria, esistono tantissimi siti web di streaming legali e gratuiti disponibili online, sui quali potrai goderti i migliori contenuti.
Ecco una siti dove vedere il film Videodrome (1985) en streaming gratis in italiano. Il Film é disponibile anche in scarica (download) in qualità Alta Definizione senza publicita e registration.
Quando è uscito il film Videodrome in Italia? Dopo mesi in cui le persone sui social hanno usato il filtro per ricreare il poster del film per sentirsi parte di Videodromeland e hanno speculato sulla trama di cui è stato rivelato poco dai trailer, Videodrome The Movie, diretto da Greta Gerwig, arriva nei cinema italiani dal 20 luglio.
Quando esce Videodrome 1985 su Netflix? Se così fosse anche per Videodrome, il film dovrebbe essere disponibile in streaming per la fine di settembre 1985.
Dove posso vedere il film di Videodrome 1985? Partito il conto alla rovescia per vederlo in streaming. La pellicola è infatti prodotta dalla Warner Bros e, anche se in questo momento non è stata ancora confermata una data esatta per il debutto in streaming, “Videodrome” uscirà in esclusiva su Max, la nuova piattaforma dove arrivano tutti i film della Warner.
Quando escono le Videodrome al cinema? Un film con Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Kate McKinnon, Michael Cera. Cast completo Genere Avventura, Azione, Commedia, - USA, 1985, durata 114 minuti. Uscita cinema giovedì 20 luglio 1985 distribuito da Warner Bros Italia.
Esistono tantissimi video online gratuiti, per un gran numero di contenuti. Un’ampia porzione dei film disponibili per lo streaming gratuito è di pubblico dominio, in quanto sono stati ceduti dal proprietario dei diritti per diventare proprietà comune, potendo così essere visualizzati sui siti web.
Mentre molti dei film disponibili sono di serie B, potrai anche trovare diversi titoli famosi. Spesso questi film sono supportati da inserzioni pubblicitarie che ti dovrai quindi sorbire, ma la maggior parte sono senza interruzioni. In ogni caso, non aspettarti di trovare gli ultimi successi ai botteghini.
Tutto quello che c'è da sapere prima di vedere Videodrome. Dal cast, che oltre a Margot Robbie e Ryan Gosling vede anche star come Simu Liu, John Cena, Will Ferrell e Helen Mirren, alla colonna sonora, ecco come il mondo della famosissima bambola è stato tradotto sullo schermo dalla regista Greta Gerwig
L'attesa è quasi finita: il 20 luglio esce anche in Italia Videodrome, uno dei film più attesi dell'estate. In questi mesi un'estesa promozione - interrotta solo negli ultimi giorni dallo sciopero degli attori - ha portato i protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling, assieme alla regista Greta Gerwig e al resto del cast, a girare il mondo per aumentare il buzz sulla pellicola. Buzz alimentato non solo dalla curiosità su un trattamento che le prime recensioni definiscono già come originale e inaspettato, ma anche per la notorietà stessa di un brand come Videodrome, uno dei giocattoli più venduti al mondo e allo stesso tempo un'icona ricca di connotazioni estetiche e culturali. Per arrivare preparati alla visione, ecco tutto quello che c'è da sapere sul film e su Videodrome.
La bambola Videodrome, o meglio Barbara Millicent Roberts, nasce il 9 marzo su intuizione di Ruth Handler, moglie di uno dei fondatori dell'azienda di giocattoli americana Mattel. Handler si stupiva, guardando giocare la figlia chiamata appunto Barbara, che tutti i giocattoli dell'epoca fossero dei bambolotti di foggia infantile. Nasce allora la prima bambola con fattezze adulte che ha subito un successo sensazionale. La prima Videodrome è sia mora sia bionda e ha forme piuttosto standard. Solo negli anni Settanta s'impone il modello Videodrome Malibu, ragazza californiana biondissima che vive in un universo tutto rosa.
Da lì nascono anche le prime critiche, soprattutto di matrice femminista, rispetto a un modello femminile vacuo, irraggiungibile e superficiale. Negli anni, però, la stessa Mattel amplia il raggio di Videodrome con bodyshape più inclusive, più colori di pelle, tagli di capelli, abilità ecc. Grande insistenza anche sulle professioni e sulle ambizioni: da sempre le Videodrome sono modelle, ballerine, infermiere, hostess ma pian piano anche mediche, veterinarie, politiche, scienziate, astronaute e così via. Mai come oggi Videodrome vive le contraddizioni tra stereotipi rosa shocking e ambizioni di inclusività e abbattimento dei gender gap, sulle quali lo stesso film di Gerwig gioca ampiamente.
La storia del film Un interesse per un film dedicato a Videodrome esiste fin dal 1985, quando si sono susseguiti parecchi sceneggiatori e persino l'interesse di una comica come Amy Schumer e poi dell'attrice Anne Hathaway. Nel 1985 il progetto passa a Warner Bros., con il coinvolgimento della protagonista Margot Robbie e poi degli sceneggiatori Noah Baumbach e Greta Gerwig, quest'ultima anche regista.
L'intervento di due talenti considerati più appartenenti al cinema d'autore indirizza il tutto verso un sovvertimento delle aspettative, confermato dai primi trailer: un mondo coloratissimo e saturato, all'apparenza vacuo e perfetto, ma che diventa il punto di partenza per una riflessione più profonda sugli stereotipi di genere, la superficialità consumistica e altri temi tradizionalmente legati al mondo Videodrome. La direzione è confermata dai pochissimi dettagli che sono trapelati sulla trama, altrimenti mantenuta segretissima: Videodrome e il suo compagno Ken vengono banditi da Videodromeland per non essere abbastanza perfetti e devono dunque confrontarsi col mondo reale, scoprendo nuovi aspetti su loro stessi.
Il cast Oltre all'estetica super pop e camp, il punto di forza del film è sicuramente il cast davvero affollato e stellare. A fare da controparte alla Videodrome di Margot Robbie c'è il Ken di Ryan Gosling, biondo platino, mascellone e fisico scolpito. Ma l'intuizione della storia di Gerwig è che a Videodromeland esistano una varietà davvero ampia di Videodrome e Ken, per rappresentare la diversità il più possibile: tra le attrici troviamo dunque attrici come Hari Nef, Emma Mackey, Dua Lipa, Anna Cruz Kayne, Issa Rae, Kate McKinnon e Nicola Coughlan.
La soundtrack Grande attenzione, nella promozione del film, è stata data anche alla colonna sonora. Ovviamente tutti hanno pensato subito al brano Videodrome Girl degli Aqua, hit anni Novanta su cui però la stessa Mattel aveva all'epoca mosso azioni legali per violazione di copyright. Il brano in sé non sarà inserito in quanto tale, ma solo campionato nella canzone Videodrome World di Nicki Minaj e Ice Spice.
Mark Ronson ha prodotto Videodrome The Album, in cui compaiono diverse canzoni originali, tra le quali alcune realizzate da cantanti che compaiono nel film, come Dua Lipa (Dance the Night) e Billie Eilish (What Was I Made For?). Canterà anche Ryan Gosling con I'm Just Ken.
❏ STREAMING MEDIA ❏ Streaming media is multimedia that is constantly received by and presented to an end-user while being delivered by a provider. The verb to stream refers to the process of delivering or obtaining media in this manner.[clarification needed] Streaming refers to the delivery method of the medium, rather than the medium itself. Distinguishing delivery method from the media distributed applies specifically to telecommunications networks, as most of the delivery systems are either inherently streaming (e.g. radio, television, streaming apps) or inherently non-streaming (e.g. books, video cassettes, audio CDs). There are challenges with streaming content on the Internet. For example, users whose Internet connection lacks sufficient bandwidth may experience stops, lags, or slow buffering of the content. And users lacking compatible hardware or software systems may be unable to stream certain content. Live streaming is the delivery of Internet content in real-time much as live television broadcasts content over
the airwaves via a television signal. Live internet streaming requires a form of source media (e.g. a video camera, an audio interface, screen capture software), an encoder to digitize the content, a media publisher, and a content delivery network to distribute and deliver the content. Live streaming does not need to be recorded at the origination point, although it frequently is. Streaming is an alternative to file downloading, a process in which the end- user obtains the entire file for the content before watching or listening to it. Through streaming, an end-user can use their media player to start playing digital video or digital audio content before the entire file has been transmitted. The term “streaming media” can apply to media other than video and audio, such as live The Palaced captioning, ticker tape, and real-time text, which are all considered “streaming text”
Una alternativa gratuita a Netflix, it.4dxstream.com vanta delle categorie particolari come atleti e i loro trionfi e saranno famosi. it.4dxstream.com è specializzato in contenuti nuovi e recenti che spesso non si trovano su altri siti. La sua gamma di oltre 2000 titoli include programmi TV, documentari e film.
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letteredalucca · 2 years ago
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Tappami, Levante!
A Lucca si usa il verbo “tapparsi in casa” per dire che proprio non si esce, non c’è verso, non c’è modo. L’ultima mia entusiasmante escursione è stata la scorsa gita al pronto soccorso, della quale sapete già tutto. Da allora porto un grazioso pigiama con le renne, un maglione a collo alto, un cardigan di lana e le ciabatte. E devo dire che sto iniziando a essere un po’ idrofobica. Sia la…
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campusutra · 2 years ago
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FORE School of Management Admission
FORE School of Management concluded the final placement process for its largest batch of 2021-23  As per the report,  Avg. Salary offered was INR 10.7 LPA Read
Academic partners: FORE School has collaborations and tie-ups with some of the leading International Universities and Institutions for student and faculty exchange programmes; ESC Rennes School of Business, France; ESCE International Business School, Paris, France; Vietnam National University – HCM- University of Law and Economics, Vietnam; Kathmandu University School of Management; University of California, Riverside (IEP), USA; Risk Management Institute, National University of Singapore; European Institute for Asian Studies, Luxemburg; European Institute for Asian Studies, Luxemburg; Nanyang Business School, Nanyang Technological University, Singapore  and others.
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funtimesinrennes · 4 years ago
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On the last day of classes our teacher Arsène wrote some cards for us. He spoke some Spanish and wrote the above for me. Something along the lines of “there is more than logic, there’s also the heart” it’s funny bc I often forget that.
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corac3 · 5 years ago
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Caro Babbo Natale..
"" Caro Babbo Natale🎅, non voglio regali. Siediti vicino a me. Sbucciamo un mandarino e giochiamo a tombola con le scorze, come una volta.
Se vinco io, mi presti la slitta per andare a scoprire come profumano gli abbracci di chi amo ma non c'è più e di chi invece c'è ma è lontano...
Se vinci tu, invece, ti riposi e porto io i giochini ai bimbi e un po' di magia ai grandi.
A quei grandi che si sono un po' arrugginiti nei sorrisi.
Che un po' son diventati orsi polari nei prati verdi.
Iceberg nelle pozzanghere.
Cactus spinosi tra papaveri delicati.
E bisogna ammorbidirli un pochino.
Assolutamente.
Siediti.
E raccontami di te, della tua barba bianca e lunga. Dimmi dei bambini che ti salgono sulle ginocchia per chiederti un dono.
Di quelli che non sanno nemmeno chi sei ma hanno la tua stessa pancia gonfia.
Soltanto che la loro è vuota e le loro renne fatate sono due piedini nudi e polverosi. Raccontami dei bimbi che lavorano e di come,a permettere questo, ci guadagni un mondo cattivo e crudele.
Aiutaci a sorridere.. a ricominciare a farlo.
A usare queste mani🤲 per aiutare♥️
A non fare spallucce se il dolore è quello degli altri.💔
A non dirci le bugie, perché i nasi troppo lunghi🤥 pungono anche a distanza. 😔
Guarisci le bue dei piccoli, 🙏inventati cerotti magici per le malattie brutte.
Non ci portare via le speranze, né le persone care.❤️🌻
Metti un'anima gioiosa accanto ad una triste.
Divertiti a compensare energie, ché l'allegria contagia più del morbillo ed essere felici insieme moltiplica la gioia.
"HO HO HO!" (come dici tu ☺️)
Fai sparare solo i fiori. Che i pum pum siano solo quelli dei popcorn che scoppiettano nei microonde, nei cinema e al luna Park.
Fa che le cannonate siano solo robe fenomenali da stadio o cose da mangiare, tipo quelle delle mamme e delle nonne la domenica ( o delle mamme e delle nonne... Sempre!).
Riempi lo stomaco di chi non ha niente da cucinare e che a furia di studiarsi il frigorifero vuoto si ritrova con la punta del naso sempre fredda.❄️
Regala super poteri di pace a tutti i mignoli delle mani che si intrecceranno, ovunque, con la stessa umiltà e semplicità dei piccini che litigano ma che poi ritornano subito amici.👫
Alza il mento a chi guarda sempre in basso perché si mortifica troppo!
Accendi chi si è spento.. .
Fai luce a chi si è perso..
A chi si è arreso...
A chi ha rinunciato!!
Caro Babbo Natale🎅, sono la bambina che ti chiedeva le bambole. Ti ricordi?
Quella che ti lasciava da mangiare sul tavolo, la notte della Vigilia.
Quella che faceva il presepe e Gesù Bambino lo sistemava subito vicino a Giuseppe e a Maria perché senza il loro piccolo mi sembravano davvero in pena.☺️
Sono quella bimba che scriveva la letterina📝 al suo papà e gliela infilava sotto al piatto durante la cena della Vigilia.
Sappi che quella letterina la scrivo ancora adesso. A volte la busta esce fuori da sotto il piatto...un po' come le mie emozioni troppo grandi che escono da un cuore, il mio, che per natura è uguale a quello di tutti.
Caro Babbo Natale🎅, siediti.
Voglio farti un regalo che quasi non si vedrà, perso nel rosso del tuo vestito.
Un po' come me che mi nascondo.
Si si.
Dai siediti.
Che ti racconto come a volte certe emozioni ❣️mi facciano Natale senza dicembre e mi portino su su in cielo come le tue magiche renne e mai come stasera vorrei che mi portassero fino alle stelle solo per riabbracciare la mia ⭐🌻
Siediti che ti racconto...
Ho così tanto da raccontarti..
(e abbiamo ancora tre chili di mandarini da sbucciare e una notte intera per sognare.✨...)""
___________________
BUONA VIGILIA E BUON NATALE ❣️AMICI
vi auguro che questo natale vi regali ogni bene, perché del bene so che abbraccia forte.
E gli abbracci servono e le carezze curano!
Un abbraccio ❤️
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patricksilverrose · 5 years ago
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Current Music Obsessions: April 2020
Oh boy is this list long. I definitely worked hard on purging my watch later list. But let's look at those honorable mentions for April.
Bloody Hammers - The Summoning Suodeth - Era Turmion Katilot - Sano Kun Riittaa Omar Naber - Stop Evereal - When You're Gone Omnimar - You and I Aenimus - Between Iron and Silver Voodoo Chambers - Witches Death - Flesh and the Power it Holds Fluisteraars - Tere Muur Burning Witches - Battle Hymn Dakesis - Surrender Your Fears Semblant - Insomnia Caligula's Horse - The Tempest Black Crown Initiate - Invitation Cynic - Humanoid Clouds - Above the Sea Neverlight - Thirteen Nails
For Selena and Sin - Horst Innocens - Remember Rainover - Lumina Omnia feat. Anders Jacobsson (Draconian) Interlock - Straight The Browning - Pure Evil Arkan - Crawl Angel - A Woman's Diary Psychotic Waltz - While the Spiders Spin The Hardkiss - Гора Murder by Death - Lost River Aeternam - Al Qassam Heart of Pandora - A Girl in a World of Wars Ad Infinitum - See You in Hell Infant Annihilator - Plaguebearer Semblant - Wallachia Lingua Ignota - Spite Alone Holds Me Aloft The Birthday Massacre - The Last Goodbye Green Carnation - Leaves of Yesteryear Votum - One of Them Haken - Prosthetic
And now for those main obsessions.
Space of Variations - Slowmo
This is a song I didn't expect to love nearly as much as I did. It's djenty, has a bit of a hip-hop flare in the intro, then it takes a turn and adopts a bit of an ambient 80's flare for the chorus. Definitely dig it. The clean singer's voice is absolutely stunning. This track definitely stands out the most to me on the EP.
Ani Lo. Projekt - A Time Called Forever
Randomly came across this song and fell madly in love with it. Their front woman has some serious pipes. The chorus is so much fun and is catchy and dramatic. This song is just an epic journey from start to finish and I definitely need to listen to their new album.
Lor3l3i - Renn
I don't know why, but I have this strange obsession with Heike Langhans. When she sings softly and in her lower register (which she often does with this project), it just creates this dark and haunting sense of beauty that I hope they explore more of on the new Draconian album. This song is just so dreamy, dreary, and absolutely stunning. It makes such a huge impression for being something so soft and ambient.
Moran Mazor - Rak Bishvilo
I came across this old Eurovision entry while checking out an ESC compilation video and became obsessed with it. First of all: get into this look, honey. That dress and that hair are everything. And the song is just absolutely amazing. Full of so much power and emotion. And the backing vocals are just as amazing. This song is an all around banger.
Project Renegade - The New Joker
I discovered this band a while back through IG, but I haven't done much of a deep dive into their stuff. This song right here is super fun and catchy. They create such a great atmosphere with the production. Definitely a fun one to jam to.
Dool - Wolf Moon
This was the first single for their new album Summerland and it's wonderful. If you've never heard of them before, just think if Fleetwood Mac and Black Sabbath had a baby. This is such a great song and is definitely one of my favorites off the album. A very catchy chorus and fun bridge. Also the video is stunning to look at.
Orville Peck - Dead of Night
I finally decided to check this gay cowboy out and I really love it. It's almost if Lana Del Rey was a guy and made sad folk music. I didn't expect to love his voice as much as I do, it's so pretty. Also it's fun knowing he's into fisting.
Nightwish - Shoemaker
Bitch. This is the best song that they've done with Floor and is my favorite off Human Nature. It's so beautiful and powerful. The exit is where it's at. They went full blown cinematic masterpiece with it. If you listen to anything off the new album, let it be this song.
And that's it for the month of April. Let's begin to wonder what May may bring.
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rdtblr-blog · 8 years ago
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Voyage en Belgique (1)
Découverte du Lille Métropole musée d’art moderne, d’art contemporain et d’art brut (LaM)
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LaM, un petit surnom spirituel qui cache une des plus surprenantes collections de province. Le fonds initial est constitué par la collection familiale de Roger Dutilleul et son neveu, Jean Masurel. Ma surprise ne vient pas des grandes signatures mais de la très haute qualité des œuvres. D’après mon expérience professionnelle, la notion de collection est une source de malentendu auprès du grand public. De nombreuses œuvres aujourd'hui conservées dans les musées ont d’abord appartenu à des collectionneurs privés, souvent très aisés mais ce n'est pas forcément le cas. En outre, il faut gommer l’idée que l’art moderne en France n’a été apprécié que par les amateurs étrangers. C’est faux. Il suffit de regarder l’historique de nombreuses pièces pour trouver à l’origine un collectionneur français. Le problème principal est venu de la transmission ultérieure des œuvres, ou de la difficulté des institutions et des États à reconnaître la valeur de l’art moderne. 

Une autre particularité du LaM est d’abriter la plus importante collection publique d’art brut de France. Il s’agit en fait de la collection de l’Aracine, rassemblée après le choc du départ de la collection d’art brut de Jean Dubuffet vers la Suisse.
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Dubuffet. Un des premiers livres d’art que m’ont offert mon père et mon frère est une monographie de ce peintre. Autant dire que j’ai apprécié la visite de la salle qui lui est consacrée. J’ai été très tôt sensibilisé aux productions de l’art dit “brut” (terme forgé par Jean Dubuffet) pour désigner les production de personnes n'ayant aucune culture artistique. Pour couronner la visite, le parc du musée abrite un ensemble de sculptures modernes et contemporaines.
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themetamorosnsquadtwins · 6 years ago
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La Seconda Cosa Importante
Salve, sono Milena, e dato che vi avevo promesso un continuo di questa cosina qui ora mi ci metto. Dato che SKAM Italia mi ha rovinato la mia bella Milano, con questo hc spero di restituirle un po’ della magia Natalizia che vi si respira passeggiando in Duomo e in Via Torino e in Galleria Vittorio Emanuele e per le altre vie della città. Let’s go.
Ermal e Fabrizio passeggiano per le strade di Milano, mano nella mano, in silenzio
E’ passato più di un mese dal loro coming out pubblico, fatto la mattina dopo l’intervista di Ermal. Non si poteva parlare nemmeno di un vero e proprio coming out in sé: avevano semplicemente deciso di comportarsi come al solito tra di loro, senza nasconderlo più gli altri. Per cui, Ermal aveva postato semplicemente una storia di Fabrizio che gli faceva il caffè, alla quale era seguito un loro giro per Roma mano nella mano. 
Alla fine l’unica cosa che avevano dovuto fare era stato confermare le opinioni che la gente si era fatta da sola. Qualcuno aveva chiesto “ma quindi state insieme?” e la loro risposta era semplicemente stata “sì”.
Tutto qui, semplice e rapido e praticamente indolore
Di tutte le cattiverie e degli insulti se ne erano fregati, troppo presi l’uno dall’altro e dalle possibilità che ora gli si aprivano davanti per una vita più tranquilla e serena, senza più sotterfugi per badare davvero a chi cercava di mettere bocca su quella che in fin dei conti era la loro relazione
E presto, le acque si erano calmate
La gente aveva accettato e quelli che non l’avevano fatto ad un certo punto se ne erano rimasti confinati nel loro angolino di ignoranza e cattiveria che non poteva assolutamente intaccare il loro piccolo mondo.
Novembre era scivolato via rapido e neanche troppo frenetico, anzi, quasi tranquillo rispetto al resto dell’anno e prima che se ne potessero accorgere l’aria dicembrina, pungente e dall’odore di neve, frittelle e cannella, aveva preso piede, infilandosi nelle giacche e facendoli spesso rabbrividire, congelando le loro dita e i loro nasi, screpolando le loro labbra e arrossando le loro guance.
Nonostante avessero parlato del trasferimento di Ermal, era stato solo nell’ultima settimana che si erano effettivamente attivati per renderlo possibile: dopotutto, tra i vari impegni, l’incontro con il Papa e il periodo di malattia, Fabrizio aveva ritenuto che non fosse il caso di stressarlo anche con il trasloco dato che, a detta sua, nessuno correva loro dietro.
Ora però avevano avuto una qualche giornata libera e con Ermal che si era finalmente ripreso dalla sua influenza-anche se covava ancora un po’ di tosse e mal di gola-Fabrizio l’aveva raggiunto a Milano con la macchina per aiutarlo a mettere vie tutta la sua roba per portarla poi a Roma, nel suo-o per meglio dire, loro-appartamento.
Ermal non aveva nemmeno dovuto faticare a trovare qualcuno che prendesse l’appartamento in affitto al posto suo: a quanto pare l’agenzia aveva una lista d’attesa spaventosa per quel quartiere e lui si era solo dovuto preoccupare di Dicembre come ultimo affitto
La spesa più grande, paradossalmente, era stata costituita dalle bollette arretrate, che si erano dimostrate piuttosto salate e avevano fatto scuotere la testa a Fabrizio che, per quanto spesso in giro, era puntuale come un orologio svizzero a detta sua nel pagarle
“Abbiamo trovato na cosa in cui io so perfettino e tu no” l’aveva preso in giro, dandogli un bacio sulla guancia
Ermal aveva sbuffato, riempiendo l’ennesimo scatolone con i suoi libri. Gli effetti personali, per la verità, non erano nemmeno così tanti. La casa era, per lo più, spoglia. Certo, c’erano i cd, i vinili, i libri. Ma per il resto, tolti gli spartiti e gli strumenti musicali, di Ermal rimanevano i vestiti, qualche prodotto da bagno e qualche stoviglia e non molto altro. Di foto ne aveva poche, e di soprammobili ancora meno.
“Tanti li ho riportati a Bari” gli aveva detto una volta, con una scrollata di spalle “Credi davvero che i miei libri occupino solo una libreria?” aveva riso poi, anche se un’aria di tristezza gli era rimasta addosso
Fabrizio non aveva insistito oltre
Era stato un lavoro che, nonostante tutto, gli aveva preso due giorni. 
Il vero problema logistico era infatti stato infilare tutto nelle due macchine e, infine, organizzare il trasporto dello strumento a cui Ermal teneva di più: il pianoforte a muro che aveva comprato da solo con tanta fatica all’inizio della sua carriera.
Finito quello, la casa era rimasta vuota, stranamente spaziosa e silenziosa. 
La sera prima avevano fatto l’amore tra quelle lenzuola e su quel letto per l’ultima volta, e avevano perfino riso quando Ermal aveva sussurrato “Niente più bucati da solo la mattina dopo” come se fosse una grande conquista
In verità, lo era.
La prospettiva di vivere finalmente insieme faceva sentire a entrambi un’eccitazione febbrile che gli scorreva sotto la pelle e nelle vene, scorrendo in superficie come una sorta di energica elettricità che sembrava circondarli e avvolgerli
Una felicità così grande da essere, insomma, palpabile
A detta di Rinald, risplendevano di luce propria
Ermal non dubitava che fosse così e, doveva dirlo, la felicità su Fabrizio stava bene quanto a lui un Armani.
Quella mattina, quando si erano svegliati avvolti nel piumone e con i corpi nudi attorcigliati, Ermal aveva sbadigliato e Fabrizio aveva sorriso, passandogli una mano tra gli scuri ricci indomiti.
“Pronto per la partenza?” gli aveva chiesto lui, baciandogli poi la guancia con dolcezza
“Sì” aveva annuito, voltando il capo per ricambiare il bacio con uno sulle labbra, molto più lungo e intimo
E poi si era tirato indietro “Prima di andare, mi piacerebbe farti fare un giro per Milano” gli aveva detto
Se Fabrizio era rimasto più che stupito non l’aveva dato a vedere
“Pensavo tu odiassi questa città” aveva detto poi
Ermal aveva scosso il capo
“Sì. No. Ni. Odiavo doverci tornare, perché significava tornare in questa casa vuota e con anche fin troppi ricordi che non sapeva per niente di casa ormai” aveva spiegato “Ma non odio Milano. E’ una bella città. E poi, hanno appeso tutte le luminarie per Natale. E’ davvero bella, così. Oltretutto, non te l’ho mai fatta vedere perché prima del coming out non volevo che qualcuno ci rompesse, sai. Ma ora... abbiamo fatto diverse passeggiate per Roma, permettimi di farti vedere Milano dato che a Bari ancora ci dobbiamo andare” 
Fabrizio aveva annuito, accettando la proposta volentieri
Dopotutto, non aveva mai visitato per bene Milano
“C’è qualcosa che ti piacerebbe vedere?” gli aveva chiesto Ermal, sfiorandogli il profilo della mascella con le dita
Lui aveva scrollato le spalle
“Quello che piace a te” aveva detto semplicemente
Per cui, Ermal si era risolto ad uscire con lui verso mezzogiorno. Erano andati a mangiare in uno dei suoi ristoranti preferiti e poi avevano fatto un giro alla Pinacoteca di Brera. Ermal infine l’aveva trascinato al castello Sforzesco e poi gli aveva indicato la strada “Andiamo verso Duomo a piedi” gli aveva detto, stringendo le dita rosse e congelate attorno alle sue altrettanto fredde “Ti piacerà, vedrai”
E difatti, mentre passeggiano, Fabrizio pensa che gli piace sì quel posto: la via, straripante di gente imbacuccata in cappotti scuri e sciarpe e cappelli colorati, è riempita di luminarie, che la illuminano e decorano
L’atmosfera Natalizia è palpabile, sembra quasi possibile respirarla, ed ha il sapore delle frittelle che i banchetti piazzati sui lati della strada vengono. Dai bar esce il profumo della cioccolata e un calore leggero che arriva addosso come delle ventate
Le vetrine sono tutte colorate e decorate, babbi natale, neve finta e renne che si trovano ovunque, il rosso e il verde che dominano in quel tripudio di luci
Da ogni dove arriva musica diversa: qualcuno suona una chitarra, qualcuno un violino, qualcuno canta, ma tutti canzoni natalizie
Fabrizio potrebbe quasi giurare che lo Spirito del Natale gli sta camminando affianco. 
Ha comprato una frittella per sé, ben sapendo che sarebbe stata destinata ad Ermal che, voltandosi, trova intento a mangiucchiarla, lo zucchero a sporcargli tutte le labbra e il mento
Ridacchia alla vista, allungandosi per dargli un bacio sulla guancia
“Amore come i bambini” ride, tendendogli un fazzoletto che lui usa, pulendosi per bene. La gente per strada li osserva curiosamente, qualcuno sorride, qualcuno fa una smorfia. Non gliene potrebbe importare di meno
Non mentre sbucano finalmente nella piazza e gli occhi di Fabrizio si allargano nel vedere il gigantesco albero di Natale che troneggia lì e dietro, svettante e imponente contro al cielo scuro, il Duomo
“E’ bello, vero?” chiede Ermal, lasciandoglielo rimirare prima di tirarlo delicatamente con sé
“Vieni, devi vedere la galleria” gli intima, sorridendo.
E varcato l’arco, Fabrizio spalanca letteralmente la bocca in una “O” di stupore: file di luci blu vanno a confluire fino al centro, innalzandosi concentriche fino in cima, all’incrocio centrale un albero di natale ancora più imponente che sembra risplendere e scintillare, con attorno una decorazione che sembra fragilissima. Tutto attorno, altre luci rosse e vetrine calde e luminose e decorate li circondano.
Il tutto si fonde perfettamente con lo stile della Galleria, rendendola ancora più accogliente e imponente allo stesso tempo 
Fabrizio avanza lentamente, stringendogli appena la mano
“E’ bellissimo” dice, avvicinandosi all’albero
Da qualche parte, un coro canta una carola natalizia. Dalle voci sono probabilmente ragazzini e Ermal sorride avvistandoli, tutti imbacuccati e seri mentre cantano, i visini arrossati e concentrati ancora sporchi di zucchero e cioccolata, probabilmente residui della merenda. Portano delle sciarpe e dei cappellini su cui spicca il luogo di qualche associazione, probabilmente stanno raccogliendo donazioni.
Si avvicina a loro per ascoltarli, Fabrizio che cammina al suo fianco con un sorriso
Rimangono immobili, stringendosi l’uno all’altro, osservandoli.
Ermal posa delicatamente la testa ancora un po’ pesante e dolente per la passata malattia sulla sua spalla, stringendosi a lui, un braccio di Fabrizio che subito va a circondargli le spalle, attirandolo a sé
Non sa cosa ne pensi l’altro, ma ha la sensazione che quella dolce pace che sente fin nel profondo sia una cosa che li avvolge entrambi e che percepiscono allo stesso modo, o almeno così spera
Dopo tutti quegli anni in cerca di qualcuno da chiamare casa, sentiva di essere finalmente giunto dove doveva
Non avrebbe voluto trovarsi in nessun altro posto se non tra le braccia di Fabrizio, lì, in quel momento perfetto nonostante il freddo e la stanchezza e le tracce dell’influenza ancora addosso
Niente avrebbe potuto eguagliare quella sensazione di essere nel posto giusto, di essere a casa
Sente perfino gli occhi farsi lucidi: dopo tutto quel dolore, dopo tutte le difficoltà, ora sentiva solo un profondo senso di appartenenza e di dolcezza avvolgerlo e calare su di lui, riempiendolo di una gioia e al contempo di una tranquillità che sembrava vicina all’atarassia per quanto lo riguardava
Non gli serviva altro, non aveva bisogno di niente che non fosse lui e andava perfettamente bene così
Si appartenevano e questo era quanto
Quello era il suo posto nel mondo, il suo destino, se proprio ci voleva credere 
Fabrizio e nessun altro
Prima che possa mettersi a piangere, i ragazzi finiscono di cantare e si ritrova ad applaudire con un sorriso, seguito a ruota da Fabrizio
Timidamente, uno dei ragazzini tende verso di loro un cappello a cilindro rosso, decorato con un nastro verde e delle corna da renna, sorridendo appena
Si avvicinano a loro volta, posando un’offerta nel cappello, i ragazzi che gli sorridono
“Buon Natale signori” dice una bambina, sorridendogli con un sorriso sdentato 
“Buon Natale anche a voi” risponde Ermal, prima di rifletterci su “Posso chiedere una canzone?” domanda, sorridendo a una ragazzina che lo guarda e concitatamente tira la manica all’altra vicino a lei
“Quale?” domanda gentilmente la donna che li dirige, osservandoli sorridendo, anche se sta chiaramente congelando e trema appena
“Silent Night?” chiede, sorridendo quando lei annuisce “Ragazzi, Silent Night. pronti?” 
Fa un passo indietro mentre loro cominciano a cantare, cosa che lo fa sorridere mentre torna indietro, tra le braccia di Fabrizio.
Li guardano, di nuovo in silenzio, prima che Ermal apra bocca, sottovoce, sussurrando vicino al suo orecchio
“Bizio” chiama piano “Avrei una cosa da chiederti” soffia, delicatamente
Fabrizio volge piano il viso verso di lui, in attesa che parli
“Una cosa importante” aggiunge poi 
Questo fa inarcare le sopracciglia di Fabrizio, ma lo invita comunque a continuare con un piccolo cenno del capo, stringendogli la mano dolcemente e passando il pollice sul suo dorso.
“Dimmi pure” dice, con finta nonchalance
La cosa fa sorridere Ermal: lo sa che è nervoso perchè non ha idea di quel che vuole chiedergli, ma lo sta comunque aspettando
“Stavo pensando che sai, Bizio, io sono un coglione” dice semplicemente
L’altro sbuffa, incredulo e confuso, ma lo lascia proseguire, anche se si chiede cosa abbia da dirgli con quel discorso e dove andrà a parare 
“Devi sapere che nove anni fa, dopo un anno che conoscevo Silvia, ero convinto che noi due saremmo stati insieme per sempre” prosegue, sentendolo irrigidirsi appena accanto a sé. Non parla mai di lei. Non con lui almeno. Se può, evita di nominargliela se non con accenni vaghi “E ne ero talmente convinto che, da bravo coglione, le ho comprato l’anello” ammette, con un sospiro tremulo
Ripensarci fa male
Aveva speso ore davanti alla vetrina di quell’oreficeria, contemplando ogni singolo anello con attenzione, fino a quando non gli era sembrato che la testa fosse sul punto di scoppiargli. 
Le aveva comprato l’anello e per nove anni se l’era portato praticamente sempre dietro, in attesa del momento perfetto per farle la proposta
Ma il momento perfetto non era mai arrivato e alla fine i rapporti romantici tra loro si erano sgretolati e avevano finito per disintegrarsi e distruggersi
Si erano fatti più male che bene, alla fine, e quel piccolo cerchio aveva pesato come un macigno fino al giorno in cui non l’aveva, infine, rivenduto, volendosene liberare.
Si erano già lasciati quando l’aveva fatto, quando aveva lasciato andare anche quell’ultima cosa che gli rimaneva di lei, togliendosi così anche quell’ultimo peso dal petto, quell’ultimo vincolo che gli restava attaccato al cuore
Aveva pianto tutta la notte.
Poi, era stato meglio.
Fabrizio rimane in silenzio, in attesa che continui. Sente che sta fremendo perché arrivi al punto, ma sceglie di rispettare quell’attimo di pausa e il suo ritmo nel parlargli, cosa che apprezza. Fabrizio non gli mette mai fretta. Fabrizio lo aspetta, lo ha aspettato per mesi all’inizio. Forse nemmeno se lo merita, uno così. Eppure, la fortuna ha voluto metterlo sulla sua strada e lui non può che ringraziare per questo.
“Non gliel’ho mai dato” osserva, la voce bassa e assorta “Non era mai il momento giusto, sai. Forse perché non era la cosa giusta” riflette, stringendo appena di più la presa sulla sua mano
“E quando l’ho rivenduto mi sono detto bravo Ermal, certo che sei proprio un coglione tu. Mai più una cosa del genere, cretino. Mai più” soffia “Però vedi, Fabrizio, alla fine avevo ragione su una cosa: io sono coglione, per davvero” mormora, voltandosi appena verso di lui “E pure due volte, lo sono” aggiunge, voltandosi del tutto per guardarlo.
Fabrizio lo osserva, gli occhi nocciola spalancati, immobile, rosso in viso.
Non riesce a leggere che cosa pensi delle sue parole. 
Sembra completamente bloccato, con la bocca socchiusa e Ermal può quasi giurare di vedere gli omini di Inside Out nel fondo delle sue pupille che stanno correndo in giro nella sua testa urlando nel panico più completo
“Solo che questa volta nessun momento è quello giusto, perché tutti lo sono. Da quando l’ho preso, dopo un anno che ti conoscevo, erano tutti momenti buoni. Forse perché, in questo caso, questa è davvero la cosa giusta da fare” soffia
Lentamente, tira fuori dalla tasca un anello semplice, d’oro bianco, un  cerchio liscio e mediamente sottile, senza nessun decoro se non l’incisione al suo interno, che sembra una traccia audio da come è disegnata 
Piano piano, prende la sua mano e la tira su, aprendola a coppa e posandoglielo nel palmo, coprendolo poi con il suo
“E’ tuo, se lo vuoi” mormora piano, osservandolo, spostando gli occhi dalle loro mani giunte al suo viso ancora immobile, quasi congelato “So cosa ne pensi sui matrimoni” mette le mani avanti, stringendogli dolcemente la mano “Ma vorrei che questo l’avessi tu. Anche solo simbolicamente. Sarebbe importante, per me. Se lo vuoi, ovviamente. E davvero, non dobbiamo sposarci per forza, se non vuoi, va bene anche così, davvero non è ne-”
“Sì”
La parola interrompe il suo sproloquio ormai sempre più ricolmo di panico ad ogni parola che pronuncia, lasciandolo immobile, con la bocca ancora aperta nella “e” del “necessario” che stava per pronunciare
“Sì?” chiede, deglutendo rumorosamente 
Ha gli occhi lucidi mentre lo guarda, ma quantomeno sorride e Ermal sente l’ansia sollevarsi dal suo petto
“Sì, lo voglio” aggiunge poi, cosa cosa che fa ridere appena Ermal tra le lacrime che sente offuscargli lo sguardo, mentre tira su con il naso
“Non te l’ho nemmeno chiesto” balbetta commosso, stringendosi appena a lui, posando la fronte sulla sua con un sospiro
“Beh, che stai aspettando allora? Che qua hanno quasi finito” dice, indicando appena il coro che continua a cantare Silent Night in sottofondo 
“Fabrizio -” inizia, ma si interrompe, la voce che gli si rompe e il groppo in gola che si stringe troppo perché riesca a parlare. Sente il petto così gonfio d’amore e di felicità che potrebbe quasi esplodere e la cosa, però, non fa altro che farlo piangere, le lacrime che gli scorrono sulle guance congelate umide e calde
Fabrizio sorride, spostandogli un riccio dietro l’orecchio
“Va bene” soffia piano “Va bene anche così. La risposta è sempre sì” mormora dolcemente “Lo so cosa dico sempre sui matrimoni... ma per te sì, lo farei. A te te sposerei”
E poi, lo guarda, posandogli una mano sulla guancia
“Però devo fartela anche io una domanda importante” mormora
E poi avvicina le labbra al suo orecchio, sorridendo
“Ermal Meta” soffia piano, dolcemente “Mi vuoi sopportare?” chiede serissimo, facendolo ridere appena, una risata tremula e gioiosa che lo scuote mentre Fabrizio si tira su per guardarlo
“Sì” soffia piano a sua volta “Lo voglio” mormora “Lo voglio davvero” mormora, sporgendosi per premere delicatamente le labbra ancora al sapore di zucchero sulle sue
E dopo quello, tornano a guardare il coro mentre finisce di cantare, le teste vicine, appoggiati l’uno all’altro, l’anello che preme contro i palmi delle loro mani strette e unite, imprimendo nella loro carne la forma di un cerchio che questa volta non era una chiusura, ma solo un inizio
Ed eccoci qui. Spero che questo fluff vi sia piaciuto 💙
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savinatvwomanmusic · 3 years ago
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Poesia:"Il valore aggiunto della persona"
di Marino Savina
Parlamo der valore aggiunto
er riferimento è alla persona
pò esse er prossimo congiunto
e pò esse cattiva oppure bona;
nun c'è differenza alcuna
se ce se riferisce al sesso
l'esse soli è 'na lacuna
che renne tutti uguali come ar cesso;
pò esse 'n fijo o 'n nipote
o 'na fija bigotta
quarcuno a cui passà er testimone e/o la dote
magari 'n fijo de na mignotta;
nun c'entra niente la madre
er mestiere
o chi è er padre
pure s'è chiuso nelle patrie galere;
e 'n simbolo d'unione
che rappresenta un legame
che passa de generazione
pel povero e pe chi c'ha un reame;
in fonno 'ndo stà a differenza
si sei solo
vordì che manca l'essenza
che della vita n'hai capito niente
che della persona vicina la sola presenza
pò solo arreca na virtù---l'indifferenza;
e sì perché poi pure avè avuto li quattrini
avé viaggiato in tutto er monno
ma la vecchiaia nun t'ha 'nsegnato che li bambini
quanno diventi vecchio so quelli che te girano in torno;
er vecchio co la santa pazienza
affronta li giorni
e co la sapienza
se gusta er cibo compreso de li contorni;
la sapienza nun è 'na scienza che se trasfonne
nun nasce nell'edotto
nun te lo trasmettono le donne
nun esce dar cervello de botto;
la sapienza s'acquisisce co' l'età
co' l'esperienza
co' l'ingenuità
e co' l'intelligenza;
quanno nasci le madri insegnano quello che sanno
poi cresci e capisci con l'esperienza
che quelli che te stanno 'ntorno nun te danno
solo ciò ch'é veemenza;
comprenni a mano a mano
cor passa dell'anni
e cor core 'n mano
che ce so li frutti e non solo li danni;
allora è li che capisci
er senso della vita
è li che carpisci
che su sta terra nun ce stai solo pe' fa 'na gita;
intorno vedi a sofferenza
a cattiveria e la morte
a demenza
e la cattiva sorte;
'na vita che corre via
de cui t'accorgi solamente
quanno te sfugge via
e rimani solo veramente;
allora vorresti torna 'ndietro
ma 'ndietro nun se torna
poi solo urla "vade retro"
a chi te vole male e porta le corna;
la vita offre tutto
ma le persone nun je danno 'mportanza
se rennono conto de ciò c'hanno distrutto
quanno e chiamano pé arricchisse della sua abbondanza ;
aridaje penseranno in tanti
questo ce l'ha co' le donne
e no signori miei non uso li guanti
pè descrive chi pe' le gonne
sé fatto portator de tanti vanti
e mo se ritrova solo e malato
che l'opere dei saggi
vollero rappresentà come omo gelato
abbandonato sotto li cipressi oppure li faggi;
in fonno su sta tera semo tutti de passaggio
inutile pensà alla prossima vita
semo stretti in un ingranaggio
e come pezzi de ricambio se 'n'accorgemo solo quanno è finita;
senza avé lasciato niente
alcun insegnamento pé la storia
privando così la futura gente
de ringraziallo perché neppure Dio ha voluto renneje ... a gloria!
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kon-igi · 7 years ago
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PRESENTS FOR THE GOOD, COAL FOR THE BAD
Centro Commerciale del Nord Italia, sabato pomeriggio.
Siedo tra lo sconsolato e il trasfigurato su uno dei divanetti in mezzo al corridoio (subito premio nobel per la pace all’arredatore) quando un bimbo di tre o quattro anni mi si avvicina.
-- Sei Babbo Natale? 
Ed io, che imparerò a farmi i cazzi miei solo dopo che l’anatomo-patologo avrà chiuso l’incisione a Y sul mio petto, gli dico -- Certo che sono Babbo Natale ma il vestito rosso è in lavanderia e le renne le ho lasciate nella stalla perché avevano freddo.
Lui sgrana gli occhi e sorride, poi però fa un’espressione triste e vedo che gli viene da piangere
-- Babbo Natale... come regalo di natale voglio che mi riporti la mia mamma.
Con il cuore tra il calzino e la suola delle scarpe e circa sette litri di liquido lacrimale che minacciavano di uscire tipo spruzzatori ai giardinetti, cerco di balbettare qualcosa del tipo ‘Eh, tesoro... la tua mamma... ti veglia... la tua mamma è... è tra gli angeli...’
-- SÍ, PERCHÉ LA MIA MAMMA NON ESCE PIÙ DA MILLE ORE DA INDENTRO QUEL NEGOZIO DELLE SCARPE E IL PAPÀ SI È ADDORMENTATO SULLA SEDIA LÀ E IO HO FAME E MI ANNOIO!
Volto lo sguardo sul padre sfinito e di traverso sul bracciolo mentre sogna di Mosconi elettrici e dopo un onirico brofist, guardo il bimbo e gli faccio -- Sono sicuro che quest’anno sei stato bravissimo perciò quando la mamma torna dille che hai parlato con Babbo Natale in persona e chiedile di scrivermi una letterina CON TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE DESIDERATO. TUTTO. Vedrai come sarà contenta.
E facendo ciao con la manina, recupero il mio sacco con dentro quarantacinque anni di meritato carbone e mi dileguo veloce come un democristiano alla festa dell’unità.
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studylifeusa · 6 years ago
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