#Diulgheroff
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Nikolay Diulgheroff (1901-1982) — Arabesque [tempera, cardboard, on canvas, 1930]
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Maison Mazzotti, 1934 à Marina d'Albissola, Italie. conçue par Nicolaj Diulgheroff (1901-1982), pour Tullio d'Albisola (1899-1971) pour sa propre boutique et maison. (Photo de Fabio Fidone @; avec l'aimable autorisation de Tullio d'Albisola). - source Sally Jo.
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Nicolay Diulgheroff (Bulgarian/Italian, 1901-1982).
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Futurismo postale Futurist Mail
Collezione Echaurren Salaris
Claudia Salaris
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2019, 472 pagine, 900 illustrazioni, Italiano, Inglese, ISBN 9788836644797
euro 110,00
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Il terzo volume della collana sulla Collezione Echaurren Salaris, la più completa a livello mondiale sul futurismo, è dedicato alla comunicazione postale, così come la intesero i futuristi, che seppero sfruttare in modo nuovo e brillante questo antico mezzo di comunicazione. Di questa preziosa e ricca collezione sono qui pubblicati quasi 800 pezzi, fra cartoline d’artista, cartoline di propaganda, di satira o fotografiche e lettere con le loro buste, carte da lettera con intestazioni e pubblicità, francobolli ed erinnofili, che rendono questo libro uno strumento fondamentale per l’approfondimento del poliedrico mondo futurista. Nel perseguire il suo sogno ambizioso di una «ricostruzione futurista dell’universo», il movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti non si è limitato a utilizzare la rete delle poste per inviare in ogni parte del mondo libri, riviste, proclami e diffondere così a largo raggio le proprie idee, ma ha creato uno stile postale nuovo per concezione e confezione, fatto di sintesi, laconicità, simbologia convenzionale e abbreviativa.
12/09/20
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#Futurismo postale#futurismo#cartoline#lettere#carta da lettera#francobolli#erinnofili#Marinetti#Depero#Diulgheroff#Sironi#Balla#Echaurren Salaris#SilvanaEditoriale#art books#fashionbooksmilano
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Nikolay Diulgheroff (Bulgarian, 1901-1982), Accertamento del colore intermaterico: Nicolay Diulgheroff (portfolio of 10), 1972. Silkscreen, 42 x 42 cm.
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Mon amour pour avoir figuré mes désirs
Mis tes lèvres au ciel de tes mots comme un astre
Tes baisers dans la nuit vivante
Et le sillage des tes bras autour de moi
Comme une flamme en signe de conquête
Mes rêves sont au monde
Clairs et perpétuels.
Et quand tu n’es pas là
Je rêve que je dors je rêve que je rêve.
© Paul Eluard, “Mon amour pour avoir figuré mes désirs“, in ‘L’Amour, la Poésie’
Ph. Marco Diulgheroff
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Nicolaj Diulgheroff - Sintesi di Marinetti (1929) [2700X3600]
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Nikolay Diulgheroff (1901-1982) — Earth Gravity Breaking Point (from cycle "Aeropainting") [tempera on paperboard, 1935]
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artwork by nikolaj diulgheroff
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Nikolaj Diulgheroff – Architettura, 1926. Indian ink on paper, 17.2 x 17 cm.
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Nicolay Diulgheroff (Bulgarian/Italian, 1901-1982).
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Da Casorate a Sironi ai Nuovi Futuristi al Museo Accorsi Ometto di Torino
Fino all'11 febbraio 2024 è da vedere al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto di Torino la mostra Da Casorati a Sironi ai Nuovi Futuristi a cura di Nicoletta Colombo e Giuliana Godio. Che prende le mosse dal 1920, anno che vide l'ingresso italiano nella temperie artistica del Ritorno all'ordine, caratterizzata dal recupero della classicità in ottica moderna. Il clima della ricostruzione, che interessò non solo l’Italia, ma anche il terribile rinascimento artistico europeo, come lo denominava Giorgio de Chirico nel 1918, cercava allora la speranza di una vera e propria rinascita morale e spirituale. Cos’ l’indagine critica della mostra si propone di considerare i contenuti pittorici in due fondamentali centri del nord Italia, Milano e Torino, al tempo stesso prendendo le mosse dalla riflessione sui rispettivi retroterra alle soglie del terzo decennio del XX secolo. Alla generazione dei capiscuola novecentisti si affianca nella mostra la presenza dei più giovani artisti di area piemontese e lombarda, qui rappresentati da capolavori e da opere esposte nelle rassegne storiche del decennio. La moderna classicità praticata dai maestri tra il 1920 e il 1930 si confronta e si scontra con la tensione neoromantica dei più giovani Sei di Torino, che erano Boswell, Chessa, Galante, Levi, Menzio, Paulucci, e con l’aggiornato avanguardismo dei Nuovi futuristi operativi nei due capoluoghi, da Fillia, Prampolini, Oriani, Diulgheroff, accostati a Balla, autore di riferimento, ai milanesi Munari, Andreoni, Gambini, Bot. Le circa settanta opere, che provengono da Musei, Fondazioni italiane, collezioni private e dalla collaborazione con gli archivi degli autori selezionati, sono ospitate nelle nuove sale espositive del Museo Accorsi-Ometto e sono divise in quattro sezioni, Felice Casorati, Il Novecento a Milano, I sei di Torino e la cerchia di Casorati, I nuovi futuristi tra Torino e Milano. Il biglietto unico - comprensivo di ingresso al Museo - è di 14 Euro per l'intero, 12 Euro per il ridotto (fino a 26 anni, over 65 e convenzioni), 6 Euro per il ridotto insegnanti e gratuito fino a 12 anni, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card, possessori tessera ICOM, diversamente abili, giornalisti iscritti all'Albo. Ci sono anche le visite guidate alla mostra previste per il giovedì alle ore 18.30, domenica e festivi alle ore 11.30 e 17.30 al costo di 6 Euro oltre al biglietto di ingresso. Read the full article
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