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Hacking Etico, come lavorare nei Servizi Segreti Italiani
Gli 007 italiani stanno assumendo. Ecco i profili ricercati. Cambiano le minacce al Paese, e con esse le professionalità che servono a difenderlo. Pubblicato un avviso per esperti in algoritmica per la crittoanalisi, fotointerpretazione di immagini satellitari e tecniche di machine learning per il riconoscimento biometrico. Petrelli (Roma Tre): “Sembra iniziato il processo di trasformazione digitale per rafforzare la raccolta” Cambiano le minacce alla sicurezza nazionale e l’intelligence di conseguenza. Lo racconta un avviso di ricerca pubblicato oggi dal Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. L’intelligence italiana è, infatti, alla ricerca di giovani esperti in algoritmica per la crittoanalisi, fotointerpretazione di immagini satellitari e tecniche di machine learning per il riconoscimento biometrico. Risorse per difendere il Paese Il comparto, si legge in una nota, “seleziona costantemente le migliori risorse da porre a servizio del Paese, per la salvaguardia della sicurezza nazionale e per la tutela degli interessi strategici in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale”. Oltre alle competenze tecniche, sono richiesti affidabilità e sicurezza, forte senso di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni dello Stato, nonché comprovate doti di riservatezza, spiegano gli 007.
James Bond La selezione All’esito di un preliminare screening curriculare, i candidati saranno sottoposti alle previste procedure selettive, comprendenti la verifica del possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, dell’idoneità psico-fisica e attitudinale e dei requisiti di affidabilità e sicurezza. In caso di assunzione, la qualifica professionale attribuita terrà conto degli esiti della selezione, dei titoli di studio e delle esperienze professionali del candidato. La presentazione delle candidature è aperta fino alle ore 24:00 del 30 giugno 2023. Le candidature spontanee Per entrare a far parte dell’intelligence italiana resta sempre aperta la possibilità di presentare la propria candidatura spontanea attraverso la procedura on-line della sezione “Lavora con Noi”. I profili professionali di maggiore attenzione al momento in relazione ai settori di intervento sono quelli di: analista (in ambito geopolitico, del contrasto ai fenomeni del terrorismo e dell’eversione); esperto in campo economico (golden power, green economy e transizione energetica); conoscitore di lingue rare e dialetti d’area; tecnico della sicurezza cibernetica e nel campo dei droni; esperto nella ricerca informativa. Anche le candidature spontanee acquisite mediante la piattaforma on-line saranno sottoposte all’iter selettivo strutturato di cui sopra, preordinato all’individuazione delle risorse maggiormente rispondenti alle specifiche esigenze di impiego. Un’altra via per il reclutamento nell’intelligence italiana è la ricerca mirata di professionalità attraverso la collaborazione con i migliori atenei nazionali. Il commento di Petrlli (Roma tre) “Da questo avviso sembra che nell’intelligence italiana, tradizionalmente basata per buona parte sulla human intelligence, sia iniziato il processo di trasformazione digitale per rafforzare la raccolta, l’ambito in cui è più chiaro l’impatto delle nuove tecnologie, a differenza dell’analisi”, commenta Niccolò Petrelli, docente di studi strategici all’Università Roma Tre. “Inoltre i profili ricercati suggeriscono che in passato il sistema educativo non abbia prodotto le competenze necessarie o forse, più probabilmente, che chi ne è in possesso non abbia fino a oggi considerato l’opportunità di metterle al servizio dell’intelligence”. Read the full article
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