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SCARTI Centro di Produzione Teatrale di Innovazione presenta "Fuori Luogo 13"
SCARTI Centro di Produzione Teatrale di Innovazione presenta "Fuori Luogo 13". La Spezia. Diciannove spettacoli che rappresentano il meglio della scena contemporanea italiana e internazionale, due festival - uno dedicato agli artisti under30 e l’altro alle arti performative - progetti speciali e incontri con gli artisti, approfondimenti con i protagonisti, e tantissimi eventi e laboratori. Torna il sempre più variegato Fuori Luogo La Spezia, percorsi di teatro contemporaneo nel presente, progetto di punta di Scarti Centro di produzione d’innovazione della Liguria, realizzata con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando “Linee guida cultura contemporanea” e sostenuta dal Ministero della Cultura e da Regione Liguria. “I miei complimenti per questa nuova programmazione di Fuori Luogo, un ricco calendario che coinvolge tutte le generazioni ed è ormai diventato un appuntamento culturale irrinunciabile per la nostra città – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - Un’occasione importante di socialità e di cultura per riflettere, approfondire, emozionarsi e divertirsi nel nome dell’arte e della creatività, elementi che da sempre connotano le attività del Dialma Ruggiero.” "Per questa tredicesima edizione dal provocatorio titolo MAINSTREAM - spiega il direttore artistico Andrea Cerri - presenteremo spettacoli e progetti che pur attraverso il rigore della ricerca, della sperimentazione artistica e pur improntati al rischio culturale (per loro natura e attitudine lontani dal concetto di Mainstream inteso per descrivere fenomeni “di massa”) riescano ad affondare nella carne viva della contemporaneità, rivolgendosi alla comunità tutta, cercando di parlare a un pubblico ampio e popolare, attraversando poetiche e linguaggi differenti, partendo dal nostro territorio per estendere lo sguardo a ciò che avviene lontano da noi." Tantissimi gli ospiti: da Gli Omini, che condurranno un’indagine nel quartiere di Fossitermi “rubando” le storie degli abitanti per restituirle sul palco con la loro verve comico-grottesca, fino al collettivo berlinese Rimini Protokoll, che porterà in scena un robot umanoide doppio del drammaturgo tedesco Thomas Melle, passando per il nuovo spettacolo-dispositivo del pioniere del teatro partecipativo, il catalano Roger Bernat, e i lavori di Roberto Abbiati, Compagnia Licia Lanera, Fabiana Iacozzilli, Massimiliano Civica, Tony Clifton Circus, i Sacchi di Sabbia, Francesco Alberici, Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri, Balletto Civile, Teatro dei Borgia, Gianluca Stetur; Fuori Luogo diventerà casa e agorà per la cittadinanza. Chiuderanno la stagione i festival: torna alla sua seconda edizione Tutta la vita davanti. Festival di teatro per vecchi del futuro, a cura di Alice Sinigaglia, che quest’anno sarà affiancato alla restituzione del percorso di formazione con i ragazz* delle scuole superiori spezzine No Recess! mentre dal 23 al 25 giugno da non perdere FisiKo! Festival internazionale di azioni cattive, progetto che mette al centro la danza e i linguaggi del corpo. Anche quest’anno verrà ospitato lo spettacolo finale del progetto Per Aspera ad Astra - come riconfigurare il carcere attraverso il teatro e la bellezza con i detenuti della casa circondariale Villa Andreino della Spezia (promosso da Acri e 11 Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Carispezia e curato da Gli Scarti). Non mancherà poi un focus sui più piccoli, con la stagione Fuori Luogo Kids, occasione per bambini e famiglie di sperimentare attraverso il gioco teatrale. Anche quest’anno affiancherà la stagione di Fuori Luogo 13 MAINSTREAM il progetto Tea Time: una serie di piccole performance, incontri e proiezioni con artisti ed esperti provenienti da diverse discipline, nell’ottica di uscire dal contenitore teatro e aprirsi alla contaminazione con le altre arti. E sempre nell’ottica di valorizzare la creatività Under 35, torna Profeti in Patria, progetto di piccole performance di artisti del territorio che sono andati via per poi ritornare. Spazio anche alla poesia performativa con alcune serate di Poetry Slam: Senti Che Muscoli SP!, organizzati in collaborazione con I Mitilanti, che sbarcano al Dialma! per la prima volta. Novità di quest’anno saranno la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento ai 13 spettacoli che si svolgeranno al Dialma, La Spezia, il nuovo orario spostato alle ore 20.30 per tutti gli spettacoli, e l’inaugurazione e apertura del Social Bar (progetto in collaborazione e con il contributo di Fondazione Carispezia, Fondazione Aut Aut e La Luna Blu, per l’inserimento lavorativo di ragazzi con autismo) che consentirà agli spettatori di poter usufruire di un nuovo servizio bar prima e dopo gli spettacoli con aperitivi e prodotti alimentari della Luna Blu. Programma completo spettacoli al Dialma, La Spezia Ad inaugurare questa stagione Fuori Luogo sarà uno speciale lavoro dedicato alla Spezia e in particolare a Fossitermi, quartiere che da sempre ospita la rassegna ed è casa per Scarti: venerdì 13 e sabato 14 ottobre debutta Al di là della Scorza- Indagine lampo a Fossitermi de Gli Omini, gruppo toscano caustico e amatissimo, formato da Francesco Rotelli, Giulia Zacchini e Luca Zacchini che metterà radici per una settimana nel quartiere abitando ogni bar, negozio, ristorante, panchina e parchetto, rubando alla cittadinanza le sue stesse storie, assorbendo e ascoltano tutto ciò che li circonda, uomini, donne, vecchi, bambini, matti di città e di quartiere, per poi restituirle in scena. Un lavoro da non perdere che Fuori Luogo ha voluto fortissimamente per rimarcare un’appartenenza e una compenetrazione nel tessuto sociale della città. Da martedì 17 a giovedì 19 ottobre per la prima volta alla Spezia si terrà l’Assemblea Nazionale C.Re.S.Co. importante e fondamentale coordinamento nazionale che raccoglie e rappresenta oltre 200 promotori nel settore culturale: artisti, professionisti, strutture e festival che utilizzano i nuovi linguaggi della scena, ponendosi, quale interlocutore propositivo presso le istituzioni nazionali (MiC, MAECI, MIM) e regionali, facendosi portavoce di istanze collettive. In particolare il 19 ottobre avrà luogo la tavola rotonda Per un ecosistema dello spettacolo dal vivo dedicata sia all’analisi delle politiche nazionali e territoriali, sia all’approfondimento di temi di grande attualità come la sostenibilità ambientale, l’accessibilità e l’inclusione analizzati nell’ambito dello spettacolo dal vivo in dialogo con Istituzioni, esperti e operatori. La rassegna prosegue poi sabato 4 novembre con Circo Kafka, spettacolo tratto da “Il processo di Franz Kafka”, con Roberto Abbiati e la partecipazione di Johannes Schlosser per la regia di Claudio Morganti, che ne cura anche le musiche insieme a Schlosser, per la produzione di Teatro Metastasio di Prato, TPE Teatro Piemonte Europa. Lo spazio scenico è un surrogato di circo. È il dramma, o forse la commedia, di K, che si sveglia una mattina e trova poliziotti vestiti di tutto punto nella sua camera. Sabato 18 novembre Fuori Luogo ospita la Compagnia Licia Lanera, che torna alla Spezia per presentare Con la carabina, di Pauline Peyrade, con Danilo Giuva e Ermelinda Nasuto, spettacolo Premio UBU 2022 come migliore regia e miglior testo straniero/scrittura drammaturgica (messi in scena da compagnie o artisti italiani). Nato dalla penna della drammaturga francese Pauline Peyrade Con la carabina è un testo lucido e imparziale, che supera la supposta dicotomia tra buoni e cattivi, analizzando i meccanismi culturali e antropologici alla base della violenza di genere. La scena, un non luogo claustrofobico e violento, ospita solo due attori, Ermelinda Nasuto e Danilo Giuva, ora adolescenti ora adulti. La regista e drammaturga Fabiana Iacozzilli sarà a Fuori Luogo sabato 25 novembre con La classe, un docupuppets per marionette e uomini, una storia che nasce dai ricordi delle scuole elementari all’istituto Suore di Carità legati alla sua maestra, Suor Lidia. I pupazzi si muovono senza pathos su tavolacci che rimandano a banchi di scuola, ma anche a tavoli operatori o da macello. Un rito collettivo, in bilico tra La classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori, in cui gli adulti rileggono i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di buscarle. Venerdì 1 e sabato 2 dicembre il maestro Premio Ubu Massimiliano Civica, spesso ospite a Fuori Luogo, presenta la conferenza-spettacolo L’Angelo e la Mosca, commento sul teatro di grandi Mistici, produzione Teatro Metastasio di Prato: racconti, facezie e buffi indovinelli da sempre utilizzati dai grandi Maestri dell’Occidente e dell’Oriente per “contrabbandare” insegnamenti profondi, per aprire il cuore degli uomini a una comprensione più elevata della realtà. I racconti del Baal Shem Tov e dei Rebbe dello Chassidismo, le storie dei Sufi e le poesie di Jalal al-Din Rumi, gli indovinelli dello Zen e le parabole di Jesù nei Vangeli Apocrifi serviranno per provare ad illustrare e spiegare aspetti, comportamenti e situazioni del mondo del Teatro e dei suoi protagonisti. Sabato 9 dicembre tornano i Tony Clifton Circus, già ospiti nella scorsa edizione, in scena questa volta con Christmas Forever- eutanasia di un mito sovrappeso, un viaggio folle ed esilarante tra le pieghe di un mito contemporaneo, simbolo assoluto della tendenza al consumismo senza limiti, una delle divinità dell'Olimpo dell'immaginario collettivo: Babbo Natale, santo, vecchio, saggio e supereroe, rapito con l’intenzione di ucciderlo. L’anno per Fuori Luogo si chiude venerdì 22 dicembre con un altro atteso ritorno alla Spezia: I Sacchi di Sabbia con La commedia più antica del mondo, un discorso su Gli Acarnesi di Aristofane, un’opera che oggi nessuno mette più in scena ma che possiede un dispositivo comico, ripulito dai cascami del tempo, ancora esplosivo. Con un ghigno rabbioso e idealista, Aristofane costruisce un nuovo mondo libero da ingiustizie e ipocrisie, dove non esistono la povertà e la guerra. Sarà una prestigiosa produzione SCARTI - che dopo il debutto a Spezia andrà direttamente al Piccolo Teatro di Milano .- il primo spettacolo dell’anno, giovedì 25 e venerdì 26 gennaio 2024: Bidibibodibiboo, testo finalista alla 56a edizione del Premio Riccione per il Teatro, di Francesco Alberici - già Premio Ubu under35 - anche in scena con Daniele Turconi, Salvatore Aronica, Maria Aaris e Andrea Narsi. Prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano e creato nell’ambito dell’École des Maîtres 2020/21. Con grande tenerezza e dissacrante ironia Alberici racconta le scelte e le rinunce, i sogni e le grandi paure di una generazione alle prese con un mondo del lavoro drammaticamente spietato. La giuria della 56a edizione del Premio Riccione per il Teatro ha sottolineato come «con un’efficace e misurata composizione, l’autore, racconti con asciutta verosimiglianza ed efficacia, la caduta agli inferi aziendali del protagonista: attacchi, vergogna, licenziamento, omissione, liberazione.» Sabato 17 febbraio l’attore Filippo Nigro, tra i volti più interessanti del cinema e del teatro italiano, sarà a Fuori Luogo con Fabrizio Arcuri per presentare Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere), testo scritto da Duncan Macmillan nel 2013, una narrazione scandita da liste di cose per cui vale la pena vivere, un racconto in forma di confessione composto da piccole illuminazioni, incontri e manie, nel quale l’attore mette a fuoco il rapporto con il padre, il fallimento del suo matrimonio e la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Ne esce una lista imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri. Sabato 24 febbraio grande appuntamento con la scena artistica internazionale: il collettivo Rimini Protokoll - tra i più importanti innovatori teatrali degli ultimi venticinque anni - presenta a Spezia Uncanny Valley, dove un robot umanoide riproduce in tutto e per tutto una persona reale, il drammaturgo tedesco Thomas Melle. Cosa significa per l'originale quando la copia prende il suo posto? L'originale può conoscersi meglio attraverso il suo doppio elettronico? Perché se da un lato la somiglianza facilita il processo di accettazione, se il robot è troppo simile a un essere umano proviamo una strana diffidenza? Che cos’è umano e cosa macchina? Il pubblico è invitato a lasciarsi andare in un viaggio attraverso la valle del perturbante (uncanny valley). Venerdì 15 e sabato 16 marzo Balletto Civile propone Davidson, spettacolo danzato tratto dalla sceneggiatura de Il Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini, storia di un ragazzo nero sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa, e del suo incontro con un insegnante progressista e tormentato – una figura di frontiera alter ego dello stesso Pasolini - che cerca di dare ai suoi ragazzi un’istruzione moderna e anticolonialista. In Davidson i corpi di Maurizio Camilli e Confident Frank dialogano tra loro affrontando questioni politiche e poetiche come il rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia e il difficile rapporto che intercorre tra noi e l’altro. Sabato 23 marzo il pubblico sarà invitato a riflettere sul senso della militanza politica, sui diritti della cittadinanza e sugli ideali di libertà e democrazia, ma anche sul teatro come strumento poetico e politico grazie a Giacomo di Teatro dei Borgia, già ospiti a Fuori Luogo nel 2023 con la trilogia La Città dei Miti. Lo spettacolo vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. I discorsi di Matteotti vengono riproposti nella loro nuda e terrificante verità e veicolati dal corpo di Elena Cotugno, unica attrice in scena. La rassegna prosegue sabato 6 aprile con La Scelta del regista catalano Roger Bernat / FFF. Come si scelgono gli spettacoli per un festival? Quali sono i ragionamenti che una direzione artistica affronta? Esistono criteri puramente estetici? Da che spettacolo mentale, da che copione ideologico tiriamo fuori le nostre opinioni sugli spettacoli altrui? Quali gli scontri, le discussioni artistiche, economiche, etiche e politiche? In questo spettacolo Bernat - famoso per i suoi dispositivi partecipati in cui gli spettatori diventano spett-attori - lascia ai partecipanti la responsabilità di rispondere a queste domande e di scegliere, insieme, uno spettacolo che sarà programmato nella prossima stagione di Fuori Luogo La Spezia. A chiudere questa variegata stagione di Fuori Luogo sarà sabato 20 aprile l'intenso e talentuoso Gianluca Stetur, artista che negli anni ha lavorato con i più grandi nomi del teatro e che a Spezia conduce spesso laboratori per attori, con Buio Caligola, spettacolo diretto da Ombretta Nai, prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione. A maggio 2024 si terrà inoltre lo spettacolo finale del progetto di formazione No Recess!, laboratorio permanente con gli studenti delle scuole superiori della Spezia, che quest’anno, per la prima volta, si unisce a “Tutta la vita davanti. Festival di teatro per vecchi del futuro”, con un’intera settimana di spettacoli dedicati alla creatività Under 35. Infine per il primo anno in collaborazione con Fuori Luogo si terrà Senti Che Muscoli SP!, rassegna di poetry slam al Dialma, organizzata da I Mitilanti e composta da tre round ad eliminazione e una finale in cui i vincitori di ciascun round si sfideranno a colpi di versi per aggiudicarsi lo slam. Durante la competizione poetica, i/le partecipanti recitano testi scritti di proprio pugno, sottoponendosi alla valutazione di una giuria composta da cinque elementi estratti a sorte tra il pubblico. Non sono ammessi né accompagnamenti musicali, né oggetti e costumi di scena. ABBONAMENTI Abbonamento a 13 spettacoli c/o Il Dialma intero 160 € ridotto (under 30 e over 65) 110 € Scarti e altre convenzioni 85 € studenti Under 19 55 € L’abbonamento dà diritto al biglietto ridotto/convenzionato per gli spettacoli di Fuori Luogo che si terranno al Teatro degli Impavidi e nelle altre location BIGLIETTI SINGOLI intero 15 € ridotto (under 30 e over 65) 10 € Scarti e altre convenzioni 8 € studenti Under 19 5 € Per info e prenotazioni Il Dialma, La Spezia - 3332489192 (anche messaggio whatsapp) [email protected] orari biglietteria fino al 13 ottobre per campagna abbonamento: mar, mer, giov dalle 15 alle 20/ venerdì dalle 10 alle 13 Biglietti e abbonamenti acquistabili anche presso la biglietteria del Teatro degli Impavidi 3464026006 [email protected] (dal lun al sab 9.30-13.00 e il giovedì anche il pomeriggio dalle 16 alle 19) e online su Vivaticket... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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“ Maicol riunisce tutto quello che considera libro in un’area precisa del magazzino appena davanti alla porta, e l’impressione è quella di una totale disgrazia, di un mucchio di spazzatura accumulata senza ordine o logica. Alle mie spalle noto solo ora una vecchia toilette con lo specchio e le bacinelle crepate e lo smalto arrugginito ed eroso. Sotto di essa, un piccolo esercito di bambole di plastica senza occhi e vestiti sorveglia cieco notte e giorno quella piccola discarica di oggetti abbandonati e recuperati per essere venduti. Maicol ha l’aria del ragazzo buono di campagna, quello a cui nemmeno dieci anni in una grande città potrebbero scalfire le opinioni e le abitudini ormai cristallizzate. È più giovane di me, ma se dice che ormai sono quindici anni che raccoglie cose vuol dire che non ha finito la scuola o che non l’ha frequentata affatto, ma non sarebbe questo il punto. Quello che mi colpisce di lui, e che tradisce più volte durante la nostra visita, è una forma di calma indifferenza a tutto. Muove come un giocoliere la sua caterva di oggetti, di fronte a due potenziali acquirenti, con assoluto disinteresse: non gli importa che, mentre sposta un cartone facendolo strisciare sul pavimento, un fascicolo anni trenta del Touring Club va così completamente stritolato e strappato contro il cemento; così come non pare interessargli che in quel mucchio di manifesti ce ne siano anche due di Adriano Spatola, rarissimi, buttati a terra a prendere umidità. Non gli interessa, e non vuole interessarsene. Parrebbe quasi una forma di regressione, come se l’aver passato gli anni decisivi nella vita di un uomo a raccogliere gli scarti altrui avesse trasformato lui stesso in uno scarto, in un rottame da maneggiare senza cura e indifferentemente. Se penso a lui non riesco a immaginarmelo con degli amici, che so, a una serata in un ristorante chiacchierando del più o del meno; non riesco neanche a figuramelo mentre esce con una ragazza o la accompagna per qualche commissione. Se mi concentro su di lui, ora che è passata qualche settimana da quell’unica volta in cui ci siamo incontrati, riesco chiaramente a vedere il suo stato di assoluta solitudine ed estraniamento: non ci sono amici per lui, o una compagnia di frequentazioni, o dei genitori da cui tornare nei momenti di difficoltà, ma solo clienti, quelli da cui preleva gli oggetti che andrà ad ammucchiare e quelli ai quali li venderà. “
Giovanni Spadaccini, Compro libri - anche in grandi quantità. Taccuino di un libraio d’occasione, UTET, 2021. [Libro elettronico]
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Fisiko | Fuori Luogo
Fisiko | Fuori Luogo
In arrivo il fine settimana, lungo e intenso, di Fisiko, ovvero i quattro giorni di Fuori Luogo dedicati alla danza e al teatro danza – quattro giorni di cattive azioni, necessarie e urgenti, che prenderanno sul palco del Dialma Ruggiero e il rifugio antiaereo Quintino Sella di via del Prione a La Spezia. (more…)
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#Abbondanza/Bertoni#Alessandro Bedosti#Balletto Civile#Bluemotion/Angelo Mai#CasArsa Teatro#Chiara Taviani#Compagnia degli Scarti#Compagnia Rodisio#Fisiko#Fuori Luogo#Kinkaleri#Manuela Serra#Zerogrammi
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Teatro della Tosse
LA TOSSE D’ESTATE
Stagione estiva 2019
Genova (Villa Duchessa di Galliera – Voltri)
Genova (Area Archeologica dei Giardini Luzzati – Centro storico)
Cuneo – Illuminata
Noli (Savona )- Noli musical Festival
Venezia – Biennale di Venezia
Castiglione delle Stiviere (Mantova)
Finale Ligure (Savona)
Apricale (Imperia)- …e le stelle stanno a guardare
Questa estate saranno 12 i titoli che il Teatro della Tosse porterà in giro per l’Italia.
Un viaggio che partirà da Genova con la seconda edizione de La Tosse d’estate raddoppia, che ci vedrà impegnati nell’area archeologica dei Giardini Luzzati con due spettacoli Studio sulle notti bianche (26 giugno) e Farsi Silenzio (29 giugno), e a Voltri nella splendida cornice di Villa Duchessa di Galliera con il nostro spettacolo itinerante Pinocchio Circus (dal 4 al 13 luglio – domenica e lunedì riposo) e con quattro spettacoli a data unica presso il Teatro di Villa Duchessa di Galliera: Faustbuch (27 giugno), Non c’è limite Alpeggio (28 giugno), Rosaspina (7 luglio) e Astolfo sulla luna (14 luglio).
Come da tradizione porteremo i nostri spettacoli in borghi, piazze, ville, castelli e altri luoghi suggestivi non solo in Liguria ma anche in giro per l’Italia.
Il 17 luglio saremo a Castiglione delle Stiviere (Mantova) con Astolfo sulla Luna, nuova produzione di teatro ragazzi, che racconta la fantastica storia dell’Orlando Furioso attraverso gli occhi di un istrionico Astolfo interpretato da Graziano Sirressi con la regia e la drammaturgia di Emanuele Conte.
Lo stesso giorno saremo a Finale Ligure con Moi, che mette in scena la vita di Camille Claudel, scultrice francese morta dopo trent’anni di internamento in ospedale psichiatrico, interpretata da Lisa Galantini.
Dal 18 al 21 luglio la Tosse si sdoppierà e sarà a Cuneo per la manifestazione Cuneo illuminata con lo spettacolo de Le nove Lune di Emanuele Conte e Amedeo Romeo, con la regia di Emanuele Conte e le canzoni realizzate da Giua. Spettacolo dedicato alla luna nel cinquantesimo anniversario dello sbarco sul satellite più amato, sognato, immaginato e raccontato.
Negli stessi giorni saremo anche al Castello di Noli con Il Rigoletto – una storia maledetta, inserito nel cartellone del Noli musical Festival 2019. Il capolavoro immortale di Giuseppe Verdi letto alla nostra maniera: unendo teatro e musica, facendo incontrare Verdi e Hugo.
Il 27 luglio debutta alla Biennale di Venezia Saul spettacolo coprodotto dalla Tosse insieme a Teatro I e Arca Azzurra. Saul del giovane regista Giovanni Ortoleva, menzione speciale alla Biennale di Venezia 2018, concorso Registi Under 30, debutta ufficialmente nell’ambito del 47° Festival Internazionale del Teatro. Lo spettacolo è una rivisitazione della vicenda dell’Antico testamento contaminata da riferimenti alla cultura pop e rock.
L’estate si chiude come tradizione ad Apricale (IM) dal 5 al 17 agosto.
Per festeggiare l’anniversario dei 30 anni di “matrimonio” tra la Tosse e il piccolo borgo medioevale, per le strette vie e le piazze di Apricale arriverà Orfeo rave.
Lo spettacolo firmato Emanuele Conte e Michela Lucenti, che tre anni fa aveva debuttato al Padiglione B della Fiera di Genova in uno spazio di 11.000 metri quadrati, ottenendo un grande successo, ritorna in una nuova veste, appositamente pensata per una location del tutto particolare come quella di Apricale, mantenendo intatta tutta la sua potenza visiva e drammaturgica.
Il Teatro della Tosse è stato selezionato dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo
La stagione estiva è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, del Mibact Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, da Regione Liguria.
GENOVA
Dal 26 giugno al 13 luglio
LA TOSSE D’ESTATE RADDOPPIA
2° edizione
Torna la Tosse d’Estate Raddoppia, rassegna di spettacoli estivi che il Teatro della Tosse propone nell’area dei Giardini Luzzati in Centro Storico, e nel Parco della Villa Duchessa di Galliera a Voltri.
Dal 26 giugno al 14 luglio in programma spettacoli per tutti e per tutte le età, in alcuni tra i luoghi più suggestivi della nostra città: classici rivisitati, teatro comico, riflessioni sul contemporaneo, teatro per ragazzi e il tradizionale spettacolo a stazioni con gli attori del Teatro della Tosse.
La Tosse continua a cercare luoghi particolari da far rivivere rendendoli parte integrante degli spettacoli che accolgono con l’obiettivo di rendere “vitale” attraverso la cultura luoghi e zone poco conosciuti, una funzione di presidio culturale e sociale che nel corso di questi anni ha ottenuto ottimi risultati.
Questa seconda edizione de La Tosse d’Estate raddoppia è in continuità con l’edizione della scorsa estate che per la prima volta ci aveva portato a Voltri.
Quartiere che in questi dodici mesi abbiamo imparato a conoscere meglio. Da questo inverno il Teatro della Tosse ha iniziato a gestire il Teatro del Ponente in Piazza Odicini a Voltri e dopo la stagione “zero” conclusasi ad aprile il prossimo anno presenteremo un cartellone da ottobre a maggio.
La rassegna è anche l’ideale evoluzione de “La Tosse d’estate fa centro”, che dal 2013 al 2017 aveva portato ai Giardini Luzzati oltre 13.000 spettatori, in un periodo dell’anno particolarmente delicato per il centro storico.
E ovviamente continua la tradizione estiva della Tosse che nel corso degli anni ha allestito le proprie produzioni in ogni zona di Genova, tra cui i Parchi di Nervi, il Righi, Forte Sperone, il Padiglione B della Fiera, la Fiumara di Sampierdarena e il Museo Diocesano.
L’edizione di quest’anno è in collaborazione con
Associazione il Ce.Sto, APS Sistema Paesaggio e Municipio VII ponente – Genova
La rassegna è realizzata con il sostegno del Comune di Genova.
Sostenuta dal Bando Genova Città dei Festival 2019
CARTELLONE
26 giugno 2019 ore 21.15
Genova
Giardini Luzzati Area Archeologica
STUDIO SU LE NOTTI BIANCHE adattamento e regia Alessio Aronne
Produzione Teatro della Tosse
27 giugno 2019 ore 21.15
Parco Villa Duchessa di Galliera Teatro di Villa Galliera
FAUSTBUCH
regia e drammaturgia Enrico Casale produzione Gli Scarti
28 giugno 2019 ore 21.15
Parco Villa Duchessa di Galliera Teatro di Villa Galliera
Non c’è limite ALPEGGIO
regia Emanuele Conte e Alessio Aronne
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
29 giugno 2019 ore 21.15
Giardini Luzzati Area Archeologica
FARSI SILENZIO progetto e interpretazione Marco Cacciola
produzione Elsinor Centro di produzione Teatrale
dal 4 al 13 luglio 2019 ore 21.15 (domenica e lunedì riposo) Parco Villa Duchessa di Galliera
PINOCCHIO CIRCUS
regia Emanuele Conte
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
sabato 6 luglio dalle ore 19.00
VISITA GUIDATA AL PARCO DI VILLA DUCHESSA
Prima dello spettacolo, scopri la magica bellezza di Villa Duchessa di Galliera, il più grande parco storico della Liguria.
Domenica 7 luglio 2019 ore 19.00
Parco Villa Duchessa di Galliera Teatro di Villa Galliera
ROSASPINA una bella addormentata
regia Antonio Tancredi produzione Teatro del Piccione
Domenica 14 luglio 2019 ore 19.00
Parco Villa Duchessa di Galliera Teatro di Villa Galliera
ASTOLFO SULLA LUNA
testo, regia e scene di Emanuele Conte
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
17 luglio
Finale Ligure (Savona)
MOI
regia di Alberto Giusta
Associazione Culturale “Le Rêve et la vie” – Fondazione Luzzati/Teatro della Tosse
dal 18 al 21 luglio
CUNEO
LE 9 LUNE
regia Emanuele Conte
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
Da 18 Giovedì a Domenica 21 Luglio, ore 20.30
NOLI (Savona)
RIGOLETTO UNA STORIA MALEDETTA
Regia: Amedeo Romeo.
Da un’idea e su testi di Matteo Peirone.
27 luglio
VENEZIA
Biennale
prima assoluta
SAUL regia Giovanni Ortoleva
produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – Teatro i – Arca Azzurra Produzioni
17 luglio
Castiglione delle Stiviere (Mantova)
ASTOLFO SULLA LUNA
Regia di Emanuele Conte
Una produzione Teatro della Tosse
Dal 5 al 17 agosto
Apricale (Imperia)
ORFEO RAVE
regia Emanuele Conte e Michela Lucenti
Produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Balletto Civile
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
www.teatrodellatosse.it
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
Contatti
Stefano Brizzante
Impianti Elettrici
Informatica Servizi
Edilizia
Il Secolo XIX
MusicforPeace Che Festival
MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
ESTATE TOSSE 2019 Teatro della Tosse LA TOSSE D’ESTATE Stagione estiva 2019 Genova (Villa Duchessa di Galliera - Voltri)
#Associazione Culturale#Comune#Domenica#estate#fiera di Genova#Genova#inverno#Liguria#lo spettacolo#musica#Regione#Regione Liguria#Savona#stagione#TEATRO#Teatro della Tosse#turismo
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L'Ue vuole usare i resti di animali per produrre biocarburanti: "A rischio il cibo per cani e gatti"
L’Ue vuole usare i resti di animali per produrre biocarburanti: “A rischio il cibo per cani e gatti”
Il Parlamento Ue vorrebbe sfruttare gli scarti della macellazione per rendere più “verde” il settore dei voli. Ma… Meglio utilizzarli per sfamare animali da compagnia o per far decollare gli aerei? Il quesito si pone per i cosiddetti “rifiuti animali”, cioè tutti gli scarti di produzione degli allevamenti, ad esempio, che per una serie di… Read MoreAmbiente, AnimaliToday
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Storia di Musica #25 - Pearl Jam, Live At Benaroya Hall, 2004
Martedi scorso, 26 Giugno, ero allo Stadio Olimpico, che per 3 ore e un quarto è stato il campo di battaglia della loro forza musicale. 36 brani (!!!!) con Eddie Vedder meraviglioso sebbene al 90%, con Matt Cameron che ha cantato per la seconda volta in assoluto Black Diamond dei Kiss, gli assoli infiniti di McCready, persino Stone Gossard ha cantato la dolce Mankind. E poi Imagine da pelle d’oca, Comfortably Numb, Rockin’ In The Free World urlata dallo stadio ben oltre la mezzanotte con le luci accese. Una delle esperienze musicali più incredibili della mia vita, vissuta tra l’altro con una compagnia specialissima che mi ha altrettanto emozionato. I Pearl Jam, ne ho già parlato, sono una delle più grandi band del rock degli ultimi 25 anni. Gli unici usciti vivi dal grunge, capaci di rinnovarsi, di diventare potenti icone rock. E alcune delle loro caratteristiche si condensano nell’album che ho scelto oggi. Chi li conosce sa che sin dal 2000 è possibile comprare ogni loro esibizione, in una sorta di negozio di bootleg ufficiale; e chi li conosce sa che spesso hanno partecipato a concerti di beneficenza, sensibilizzazione, aderito a campagne umanitarie. Il disco di oggi li spoglia della loro brutale e affascinante carica elettrica per mostrare il loro lato più dolce e romantico. L’occasione era ghiotta: la band decise di organizzare un concerto per l’associazione no profit Youthcare, che organizza programmi di inserimento scolastico e sociale per i bimbi più svantaggiati. Benaroya Hall è la casa della Seattle Symphony Orchestra, 2500 posti a sedere dall’acustica perfetta. La sera del 22 Ottobre 2003 Jeff Ament, Stone Gossard, Matt Cameron, Mike McCready, Boom Gaspar e Eddie Vedder, che si presenta con un improbabile taglio corto e biondo platino, iniziano a suonare su un palco coperto di tappeti persiani, e seduti su sedie di legno. L’atmosfera acustica è appena movimentata da pennellate di chitarra elettrica, di organo Hammond, ma più di ogni altra cosa si innalza prodigiosa, calda e sentimentale la voce di Vedder. Live At Benaroya Hall, che esce nel 2004, ha in scaletta 26 pezzi, presi dalla loro recente discografica, in particolare dalla raccolta Lost Dogs del 2003 che unisce gli “scarti di lavorazione”, di qualità sensazionale, da lavori precedenti: su tutte la meravigliosa Fatal. Da Binaural Of The Girl, che apre il disco, una stupenda versione di Thin Air e Nothing As It Seems, la toccante Sleight Of Hand. Da Riot Act Thumbing My Way, e poi Off He Goes (da No Code del 1996), i classici degli album storici come Immortality, uno dei loro massimi, una Black mozzafiato, e la chiusura di Yellow Ledbetter. L’Album contiene però ancora altre gemme particolari: la emozionante Man Of The Hour, scritta per la colonna sonora per il film Big Fish di Tim Burton; I Believe In Miracles, cover degli amati Ramones; un omaggio a Dylan nella storica Master Of War; la tenebrosa e macabra 25 Minutes To Go, scritta da Shel Silverstein nel 1962, portata al successo anche da Johnny Cash, che racconta con buona dose di humour nero i 25 minuti prima dell’impiccagione di un uomo; immancabile l’omaggio a Victoria Williams con la sua Crazy Mary. L’album segnò anche l’inizio della collaborazione con la BMG. Per la sua natura di album benefico, fu stampato in un numero non esagerato di copie, cosa che lo rende alquanto raro da trovare adesso, ma ne vale la pena cercare, per provare l’ebbrezza del lato più “tenero” di una delle più grandi band della storia del rock.
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20/04/2021 - 30/04/2021 #SCRAP
E’ iniziata la residenza creativa per la ricerca e la composizione dello spettacolo di Collettivo Impara L’Arte, accompagnati dagli sguardi d’autore a cura della Piccola Compagnia Dammacco
Attraverso l’espressione teatrale i suoni, le immagini e il movimento la compagnia intende raccontare le similitudini tra i comportamenti umani e le caratteristiche dei rifiuti che quotidianamente produciamo. Guardare una bottiglia di plastica o di vetro, un foglio di carta, un medicinale scaduto o un oggetto che non serve più è un po’ come guardarsi allo specchio. Rovistando nella spazzatura si riesce a capire chi siamo e a che cosa aneliamo, cosa desideriamo e a che cosa rinunciamo, un viaggio introspettivo nelle nostre paure, nei nostri sogni, desideri e comportamenti. I rifiuti, carta, vetro, plastica sotto forma di personaggi prendono vita e si raccontano, ognuno con le proprie personalità e caratteristiche. L’arroganza della plastica ma anche sua estrema duttilità, l’eleganza, la bellezza e la trasparenza del vetro, la carta e la sua saggezza con la capacita di accogliere e tramandare il pensiero e la parola, l’ipocondria di un medicinale ormai scaduto che sa di aver finito la sua utilità, ma che ancora si aggrappa alla scienza come unica verità, l’importanza degli scarti umidi come metafora della vita eterna, sembra che non abbiano alcun valore ma decomponendosi danno vita a cibo per la terra per produrre altro cibo e altra vita, e cosi via.Uno spaccato della società umana ambientato in un vicolo di una grande città, un luogo in cui le persone abbandonano non solo i propri rifiuti, ma metaforicamente nascondono anche tutto quello che non vogliono vedere o affrontare. Una storia che si ripete nel tempo con i suoi lati positivi e negativi, un viaggio verso la fine della propria esistenza con la speranza che il domani attraverso la trasformazione sia un mondo migliore, toccando temi attuali come il degrado dell’ambiente e dei valori umani, valori che spesso vengono dimenticati o addirittura soppressi, come la solidarietà, il rispetto, l’accettazione della diversità come bene prezioso. Punto focale di questo viaggio è il tema del riciclo come speranza di non essere abbandonati e considerati solo degli scarti inutili ma la possibilità di avere una nuova esistenza, di reinventarsi e riscrivere la propria storia nel cerchio della vita che mai si interrompe ma che ad ogni giro e diversa pur essendo consapevoli che esiste anche una fine e che e indispensabile per dare spazio al nuovo.
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Collettivo Impara L’arte. Gruppo di recentissima formazione che nasce dalla collaborazione tra Massimo Fabbri e Marco Moretti con il coordinamento dell’Associazione Il Tasello mancante, con la partecipazione di performers e attori del territorio. Massimo Fabbri, musicista, tecnico audio e sound designer. Dal 1986 ha collaborato con artisti nazionali ed internazionali e partecipato a diverse produzioni RAI come fonico. Negli ultimi anni ha collaborato ala realizzazione di musical e spettacoli multimediali sia dal punto di vista tecnico che artistico. Dal 2020 è responsabile tecnico de L’arboreto – Teatro Dimora. Marco Moretti, dal 1997 partecipa alla realizzazione di spettacoli teatrali, seguendone fin dall’inizio le fasi di creazione, scrittura e azione scenica. Nel corso del tempo diventa autore delle proprie messe in scena. Si occupa di progetti teatrali formativi. Il Tassello mancante, nasce a Riccione nel 2008 da un gruppo di giovani tra i 16 e i 25 anni, aperto a chiunque desidera impegnarsi nelle espressioni culturali ed artistiche. A metà tra movimento e associazione culturale giovanile si costituisce come inedita esperienza di aggregazione e di impegno civile, aperto al confronto e alla sperimentazione di nuove idee. Residenza artistica di importanti progetti e di partnership con le realtà culturali locali: Il Premio DIG, Riccione Teatro, Città Teatro.
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Sul corpo delle donne si giocano continue partite di “civiltà”. L’omicidio di Pamela Mastropietro, la sua vita trasformata in spettacolo pornografico horror è l’incipit. Le persone indagate per il delitto sono nigeriane, nere, forse pusher. Nei giorni successivi vengono arrestati in tre. Una buona occasione di propaganda elettorale per le destre. Il 3 febbraio Traini, un leghista con il simbolo di Terza posizione tatuato sulla tempia, si lancia in una caccia all’uomo per le vie di Macerata, insegue sparando undici persone, tutte africane. Le testate italiane titolano: “Sparatoria Macerata, Traini: Volevo vendicare Pamela” (TgCom, cfr.)”; “Macerata, Traini in carcere per strage: Penso a Pamela” (Ansa, cfr.). Il bilancio è di sei feriti, di cui due gravi. Un fascista spara su gente inerme, colpevole di avere la pelle scura. La tentata strage di Macerata non deflagra sui media. Non è mica l’Isis che brucia ogni altra notizia. La jihad, la guerra santa unisce, trasforma i diversi in eguali, ci “livella”. I terroristi dello Stato islamico sparano nel mucchio per spaventare tutti. Traini sceglie le sue vittime, spara in un mucchio di neri. Tutti colpevoli di esistere, di vivere in Italia, di non essere morti per strada. Tutti uguali. Uomini neri, il babau delle notti di inverno per i bambini pallidi d’Europa. Sui media c’è chi giustifica e chi applaude. Gli argomenti di Traini sono fatti propri da Salvini e dall’intera compagnia di giro che lo affianca nella campagna elettorale. Le sei persone ferite da Traini scompaiono, in primo piano solo il viso di Pamela Mastropietro e le foto di uno degli uomini arrestati. A poche ore dalla tentata strage fascista il centro sociale Sisma di Macerata lancia una manifestazione nazionale antifascista e antirazzista per il 10 febbraio. Anpi ARCI, Cgil aderiscono alla manifestazione. Anche i fascisti annunciano iniziative di piazza. Il sindaco di Macerata vuole annullare il corteo: PD, Anpi, Arci e Cgil seguono a ruota. Ma. Non tutte le ciambelle riescono con il buco. La determinazione degli antifascisti non istituzionali, la rivolta di tante sezioni Arci e Anpi ribalta la situazione. Il corteo raccoglie oltre 20.000 persone. Una risposta forte e chiara alle destre e ai fascisti e al governo. In contemporanea cortei antifascisti attraversano tante città italiane. Un segnale importante, perché coglie l’urgenza dei tempi. Tempi terribili. L’anestesia dei sentimenti, la loro declinazione secondo le logiche della paura e del ripiegamento identitario, generano normalissimi mostri. Traini ha messo in scena una rappresentazione studiata lucidamente a tavolino: prima gli spari, il terrore, poi il tricolore in spalla, il braccio teso, il monumento ai caduti. Il ciarpame nazionalista ed identitario per una guerra che non è la “follia” di uno, ma il fascismo che torna. Ben oltre i gruppi che se ne dicono eredi ed appoggiano chi spara ai migranti. Il fascismo è già qui. Da lunghi anni. Decenni di guerre (post)coloniali, respingimenti in mare, leggi razziste, deportazioni, prigioni per migranti, esternalizzazione della violenza, militari in strada, confini blindati, criminalizzazione della solidarietà hanno lasciato il segno. Troppi guardano e tacciono. Finite le ideologie, le politiche razziste le fanno i governi di centro destra e quelli di centro sinistra. Tanti, troppi, plaudono. Chi non si accontenta delle stragi per procura, dei morti nel deserto, dei torturati nei lager libici, vuole una più radicale pulizia etnica. Traini non è solo. E lo sa. Di fronte al terrorismo fascista si sono sprecati i distinguo, i “ma” i “però”. I fascisti forniscono la cornice giusta per incanalare la paura, il desiderio di rivalsa verso immigrati e profughi. Ma il nostro oggi non è quello di un secolo fa. I confini, le linee di demarcazione tra sommersi e salvati, ricalcano quelli coloniali, le patrie, i confini invalicabili, ma non mettono al sicuro nessuno. Chi ha le carte in regola, il passaporto europeo, la cittadinanza italiana, può andare dove vuole, ma non ha alcun porto sicuro dove approdare. Per i padroni conta il colore dei soldi, non quello della pelle. I poveri, di qualsiasi colore, sono umanità in eccesso. Per gli scarti non c’è posto. Il fascismo storico fu una controrivoluzione preventiva attuata per bloccare le insorgenze sociali che avevano fatto tremare i padroni nel biennio rosso. Il fascismo disciplinò con la violenza operai e contadini del BelPaese. L’impero, ottenuto massacrando i civili con l’iprite e le bombe, creò un’illusione di grandezza per i proletari italiani, spinti verso le colonie. Oggi la conquista dell’Africa la fanno eserciti di professionisti, seguiti da imprese con manodopera intercambiabile, che quando serve si spostano ovunque trovino condizioni migliori. L’industria è sempre più leggera, mobile, senza legami veri con un territorio. Persino la proprietà degli stabilimenti e delle macchine è diventata un peso: meglio il franchising, gli affitti veloci, niente magazzino. Così quando serve si chiude tutto in un batter d’occhio. Non ci sono più certezze, sia pure minime, per nessuno. Le piccole patrie, il tricolore, il monumento ai caduti danno un ombrello identitario ad un’umanità spaventata e rancorosa. Ma ovunque piovono pietre. Serve oggi una rivoluzione preventiva che fermi il fascismo, che inceppi la macchina che trita la vite della gente in viaggio. Non è facile e neppure probabile, tuttavia è impossibile non avvertirne l’urgenza. Ascolta la cronaca della manifestazione di Macerata per l’info di Blackout di Francesco e l’analisi di Stefano, dell’osservatorio antifascista friulano.
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Bracconaggio e traffico di specie animali protette in Italia
Traffico illegale di specie selvatiche a rischio, c'è anche l'Italia. La denuncia del Wwf. Il commercio illegale di specie a rischio, il bracconaggio ai piccoli uccelli a scopo alimentare e quello ittico sul Po: un business con gravi risvolti ecologici e rischi sanitari.L'Italia non è un Paese così distante dalle realtà africane o asiatiche dove animali selvatici appartenenti a specie spesso protette e in via d'estinzione vengono commerciati, massacrati o venduti per i fini più svariati. L'Italia è, infatti, un Paese ad alto tasso di criminalità ambientale, come emerge già dal report "Bracconaggio Connection" pubblicato dal Wwf nel 2018, che dimostra come animali selvatici in via d'estinzione siano oggetto di lucrosi traffici illeciti, nazionali e internazionali, finalizzati ad alimentare diversi mercati come quello della ristorazione.
Reti di pescatori illegali sul Po Alcuni esempi di azioni criminali perpetrate nei confronti della fauna selvatica protetta nel nostro Paese sono la cattura ad uso domestico e commerciale di piccoli uccelli con l'utilizzo di trappole artigianali ma tremendamente efficaci come gli archetti, le reti, il vischio, principalmente nelle valli nel Nord Italia; l'uccisione a scopo "ricreativo" e tradizionale di rapaci in migrazione sullo Stretto di Messina; e perfino i terribili abbattimenti di lupi e orsi (con veleno, armi da fuoco, trappole) per ritorsione rispetto ad ipotizzati danni a loro attribuiti, lungo tutto l'arco appenninico e sulle Alpi. In questi giorni, giustamente, l'attenzione di tutti è rivolta ai paesi asiatici e alle oramai ingiustificabili tradizioni fatte di uccisione e commercializzazione di specie selvatiche in totale noncuranza delle esigenze di tutela della biodiversità e dei rischi igienico sanitari. Anche in Italia, però, l'uccisione e il commercio di animali protetti a scopo alimentare sono un problema grave ed attuale: basti pensare all'uccisione di piccoli uccelli per la preparazione di ricette locali (come la polenta e osei) nelle valli bresciane, in Veneto e in Sardegna; di istrici nella maremma toscana e laziale, che diventano l'ingrediente principale per la famosa spinosa; al bracconaggio di piccoli ghiri (i driomi) per la preparazione di piatti della tradizione in Calabria; fino, addirittura, alla uccisione di delfini per la preparazione del mosciame. Il traffico illegale di specie selvatiche ha avuto, e continua ad avere, un profondo impatto sulla conservazione della biodiversità, in quanto causa di estinzione o rarefazione di specie, introduzione di specie aliene, spesso invasive, e propagazione di patologie. Crimini contro gli uccelli Del lungo elenco di reati previsti dal nostro ordinamento, i crimini commessi contro gli uccelli sono quelli che più colpiscono per dimensione e diffusione. Secondo la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli (LIPU) sono 8 milioni i volatili che ogni anno vengono uccisi illegalmente in Italia per poi essere commerciati, manipolati o mangiati. Le specie più colpite ogni anno sono Fringuelli (2-3 milioni), Pispole (circa 500 mila), Pettirossi (circa fino a 600 mila), Frosoni (circa 200 mila) e Storni (circa 500 mila). Nonostante il lockdown, nelle ultime settimane sono stati registrati numerosissimi episodi di bracconaggio con l'utilizzo di strumenti quali le trappole, armi da fuoco e richiami elettroacustici. Sull'Isola di Ischia, ad esempio, è stato rinvenuto un esemplare di Upupa abbattuto a fucilate. Il traffico di rapaci per la falconeria
Un'altra aquila di Bonelli uccisa dai cavi elettrici Il commercio illegale di rapaci sta mettendo a rischio il futuro di specie cruciali per la biodiversità. In Europa la principale minaccia alla conservazione degli uccelli da preda è il bracconaggio. Una sua forma particolare consiste nel prelievo in natura di uova e pulcini finalizzato ad alimentare il traffico di specie rare e protette. Ogni anno, centinaia di nidiacei di rapaci (pulli) sono illegalmente commercializzati per fini di collezionismo o per essere destinati alla pratica della falconeria, principalmente in Europa centrale, Nord America e Stati del Golfo Persico. Il traffico illegale dei rapaci - che genera notevoli guadagni - è favorito dai social media, attraverso i quali e più facile e veloce stabile contatti su scala planetaria, nonostante le numerose iniziative dei gestori per bloccare gli annunci illeciti. Il Wwf è attivo nel contrasto a questo commercio criminale di natura attraverso il progetto UE ConRaSi, dedicato alla conservazione di rapaci particolarmente rari in Sicilia. Recentemente proprio in Sicilia le forze di polizia hanno scoperto un traffico illecito che coinvolgeva l'Aquila di Bonelli e altre specie minacciate, tra cui il Lanario e il Capovaccaio. Veniva, infatti, effettuato prelievo sistematico di nidiacei e uova (in qualche caso anche di individui adulti) successivamente venduti all'interno di un sistema di compravendita illegale, legato a falconeria e collezionismo. Il prelievo di pulli e uova ha interessato un elevato numero di siti di Aquila di Bonelli, incidendo gravemente sulla popolazione siciliana di questa specie che attualmente si riproduce solo in Sicilia e in Sardegna. Questo fenomeno è anche tra le cause principali della rarefazione del falco Lanario in ambito nazionale. Il wildlife trade di specie ittiche In Italia esiste anche diffuso prelievo e commercio illegale di specie ittiche che si concentra nel bacino del Po. I principali responsabili sono bande di pescatori illegali, che utilizzano metodi altamente distruttivi per la fauna ittica, come veleni o strumenti meccanici come l'elettrostorditore, congegno di facile realizzazione che permette di uccidere, stordire o mettere in fuga il pesce per mezzo di scariche elettriche. Con questo dispositivo artigianale i pescatori illegali sono in grado di uccidere o concentrare specie quali carpe, cavedani o anguille in zone determinate e con l'impiego di reti da pesca vietate, di tipo tramaglio, facendo vere e proprie razzie. Tale commercio, che viene effettuate quasi esclusivamente senza alcun tipo di
Coronavirus, petizione del Wwf per lo stop definitivo ai mercati di animali selvatici vivi o morti autorizzazione, viola le normative in materia di pesca professionale nelle acque interne, nonché quelle igienico sanitarie previste dal nostro ordinamento e ha assunto dimensioni preoccupanti. Le indagini fino ad ora avviate stimano la presenza nell'area del Po di circa 400 bracconieri, per un totale di 35 squadre conosciute. E si è stimato che ogni banda, composta in media da un minimo di 6 individui fino ad un massimo di 15 o più, fatturi ogni settimana fino a 20.000 euro, commerciando non solo in Italia ma anche nell'Europa dell'est, come emerge dal più recente report TRAFFIC sui commerci di specie in UE, si evince come l'Italia sia tra i principali esportatori illegali di anguille verso il sud est Asiatico. Wildlife trade in Italia e problemi sanitari Alla luce di quanto il commercio non controllato e non regolato di fauna selvatica ha provocato nei mercati asiatici (pandemia Covid-19) non possiamo non sottolineare che l'uccisione, la manipolazione, l'utilizzo e il commercio di fauna selvatica rappresenta un rischio per la salute anche nel nostro Paese. L'uccisione, l'abbandono di scarti e la macellazione illegale di cinghiali in Italia, ad esempio, oltre a sostenere un fruttuoso mercato nero, può contribuire alla diffusone all'uomo di patogeni come la trichinella (un parassita che infesta la muscolatura degli animali e si tramette tramite il consumo di carni poco cotte) o della peste suina africana, già diffusa in Cina e in molti paesi europei, che può trasmettersi ai maiali domestici, con rischi di impatti economici e sociali elevatissimi.
Coronavirus, Jared Diamond contro i mercati selvatici: "Se li avessimo chiusi non saremmo ostaggio della pandemia" Anche l'abbandono in natura di animali da compagnia o da collezione può causare danni sanitari gravissimi sulle specie autoctone: è il caso della peste del gambero, malattia letale per i gamberi d'acqua dolce nostrani trasmessa dal gambero della Louisiana, e del batracochitridio, un fungo che sta mettendo a serio rischio numerose popolazioni di anfibi italiani, la cui diffusione è stata favorita dal commercio dello xenopo liscio, una rana originaria dell'Africa australe. Il Wwf Italia ha attivato una petizione che chiede all'Organizzazione Mondiale della Sanità di raccomandare la chiusura dei mercati di animali selvatici ad alto rischio e che vengano adottate regole ancora più stringenti nei confronti dei commerci di fauna selvatica, sia per tutelare la salute umana che per il benessere degli animali che sono al centro di questi traffici, riducendo al contempo la domanda di questi prodotti. Read the full article
#ambiente#aquile#Bracconaggio#buldogfrancese#coronavirus#dragonebarbuto#falchi#faunaselvatica#lupi#orsi#speciearischio#Wwf
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‘Action day’ interforze contro la ‘Terra dei Fuochi’, sequestrata maxi discarica sotterranea in pieno centro a Casalnuovo
#ILMONITO
Operazione di controllo straordinario del territorio nei comuni di Marigliano, Somma Vesuviana, Brusciano e Casalnuovo, disposta dall’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi nella regione Campania, Gerlando Iorio. In campo 14 equipaggi, per un totale di circa 38 unità, con il supporto degli ispettori dell’ARPAC. Scoperta una discarica di circa 800 mq, un’autentica bomba ecologica in un sotterraneo del centralissimo Corso Umberto I a Casalnuovo, colma di pneumatici fuori uso, cerchi, scarti di lavorazioni edilizie, veicoli abbandonati e altre tipologie di rifiuti.
In totale, 11 le attività controllate, sette quelle sequestrate, otto persone denunciate, 35 persone identificate, 22 veicoli sottoposti a vincolo e oltre 45mila euro di sanzioni elevate. Gestione e smaltimento illecito dei rifiuti, esercizio abusivo della professione, emissioni in atmosfera e immissioni in fogna non autorizzate, inquinamento ambientale i reati contestati.
Una discarica di circa 800 metri quadrati, una vera e propria bomba ecologica in un sotterraneo nel pieno centro di Casalnuovo, colma di pneumatici fuori uso (circa 2.500), cerchi per automobili, scarti di lavorazioni edili, veicoli abbandonati, materiale ferroso e altre tipologie di rifiuti. Lo scenario che gli agenti della task force per il contrasto al fenomeno della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, coordinati dal Vice Prefetto Gerlando Iorio, hanno trovato quando hanno aperto una porta secondaria dell’officina del centralissimo Corso Umberto I, è stato sconcertante. Scendendo le scale sterrate, attività resa difficile dalla quantità impressionante di pneumatici accatastati lungo di esse, si sono imbattuti in una sorta di cavità dell’altezza di circa 10 metri stracolma di rifiuti di ogni genere. Un palazzo speculare sommerso, adibito a discarica senza alcuna autorizzazione, una bomba ad orologeria per la salute dei cittadini casalnuovesi, in un’area densamente popolata.
Gli agenti del gruppo interforze, composto dalla Polizia della Città Metropolitana di Napoli, dal Raggruppamento Campania dell’Esercito, dalla Guardia di Finanza di Casalnuovo, dai Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, dai Carabinieri Forestali di Marigliano e dalla Polizia di Stato dei Commissariati di Acerra e Nola, con il supporto degli ispettori dell’ARPAC, hanno immediatamente proceduto al sequestro dell’area e a denunciare all’Autorità Giudiziaria il titolare e il gestore dell’attività. La Procura della Repubblica di Nola, diretta dal Procuratore Anna Maria Lucchetta, ha subito inviato un suo rappresentante per prendere direttamente contezza della situazione.
Questo è solo uno dei risultati conseguiti dall’operazione di controllo straordinario del territorio per il contrasto al fenomeno dei roghi nella regione Campania, denominata “action day”, che si è svolta nelle aree dei comuni di Marigliano, Somma Vesuviana, Casalnuovo e Brusciano.
Quattordici le pattuglie in campo, 38 tra agenti e militari impegnati, 6 ispettori dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente. Undici le attività controllate, autocarrozzerie, officine meccaniche, di riparazione pneumatici, alcune risultate prive di qualsivoglia autorizzazione: sette quelle sequestrate, otto persone denunciate all’Autorità Giudiziaria, 35 persone identificate, 40 veicoli controllati di cui 22 sottoposti a vincolo, oltre 45mila euro di sanzioni elevate. Gestione e smaltimento illecito dei rifiuti, esercizio abusivo della professione, emissioni in atmosfera e immissioni in fogna non autorizzate, inquinamento ambientale i reati contestati.
“Si tratta dell’ennesima operazione della task force sulla ‘Terra dei Fuochi’ – ha sottolineato il Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris – alla quale la Città Metropolitana offre, con il Corpo di Polizia, un contributo determinante: uno dei nostri obiettivi strategici è quello di lavorare senza sosta per il ripristino di condizioni di salubrità dell’ambiente che ci circonda e per la salvaguardia della salute dei cittadini”.
Solo nell’ultima settimana, le operazioni svolte dal gruppo interforze, in collaborazione con le rispettive Polizie locali, avevano portato al sequestro di 27 attività (autocarrozzerie, falegnamerie, officine meccaniche, lavorazioni di ferro e alluminio, un calzaturificio, un’attività di galvanizzazione bijouteria, un deposito di cosmetici, detersivi e solventi) nei comuni di Calvizzano, Casavatore e Pozzuoli, e all’identificazione di 75 persone di cui 21 denunciate all’Autorità Giudiziaria, con l’irrogazione di sanzioni amministrative per un ammontare di circa 120mila euro.
“La situazione ambientale – ha dichiarato il Procuratore Lucchetta – della nostra area è preoccupante. L’azione della Polizia Metropolitana e degli altri Corpi che compongono il gruppo interforze è, pertanto, altamente meritoria e deve essere sostenuta, in quanto il contrasto ai reati ambientali è e deve essere una assoluta priorità della nostra azione quotidiana”.
L'articolo ‘Action day’ interforze contro la ‘Terra dei Fuochi’, sequestrata maxi discarica sotterranea in pieno centro a Casalnuovo di Redazione
source http://www.ilmonito.it/action-day-interforze-contro-la-terra-dei-fuochi-sequestrata-maxi-discarica-sotterranea-in-pieno-centro-a-casalnuovo/
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Ottaviano, tonnellate di rifiuti sotterrate nei campi agricoli: i carabinieri eseguono 9 misure cautelari.
Ottaviano, tonnellate di rifiuti sotterrate nei campi agricoli: i carabinieri eseguono 9 misure cautelari. Per delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli f.f., si comunica che nel corso della mattina odierna, i militari della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata e del Reparto Carabinieri “Parco” di San Sebastiano al Vesuvio hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 9 persone, gravemente indiziate in ordine al reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Contestualmente, il Giudice ha disposto il sequestro della sede dell’impresa interessata nonché di due impianti di trattamento dei rifiuti, di 7 autocarri e di due pale meccaniche, tutti di proprietà della ditta, verosimilmente utilizzati per la commissione del reato contestato. L’attività di indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Ottaviano, con il supporto specialistico dei Carabinieri Forestali della Stazione “Parco” di Ottaviano, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Nola e della Procura della Repubblica - D.D.A. - di Napoli, è cominciata nel mese di gennaio 2021 a seguito di verifiche effettuate su di un’impresa di smaltimento rifiuti operante in alcuni Comuni vesuviani. I controlli dei militari facevano emergere la presenza di tre siti di sversamento illecito di fanghi derivanti dal dragaggio di alcuni canali del reticolo idrografico del Fiume Sarno (Rio Sguazzatorio e Rio Bottaro), ove i rifiuti in questione venivano trasportati, sversati senza alcuna autorizzazione e senza il previsto trattamento. Nei mesi successivi, si raccoglievano numerosi elementi di prova in ordine alla presenza di un collaudato sistema di dismissione di vari rifiuti speciali e rifiuti pericolosi (rifiuti di lavori edili e stradali, cartongesso, guaine bituminose, fresato d’asfalto, amianto e terre e rocce da scavo) con il metodo del c.d. giro bolla, ovvero la falsificazione dei documenti di trasporto, tramite i quali gli scarti sarebbero stati declassificati ‘ad arte’ a rifiuti non pericolosi, abbattendo conseguentemente i costi di trattamento e smaltimento, consentendo di ottenere, pertanto, centinaia di migliaia di euro in profitti illeciti per l’impresa. In pochi mesi, decine di migliaia di tonnellate di rifiuti sarebbero state, pertanto, sotterrate senza alcuna cautela in terreni agricoli (noccioleti e frutteti) non idonei alla messa in riserva o allo stoccaggio. Uno dei siti d’interramento ricade addirittura all’interno del territorio dell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio. In questi luoghi di sversamento, venivano campionate – con il supporto di ARPA Campania – numerose sostanze fortemente inquinanti, capaci di danneggiare e deteriorare gravemente la matrice suolo e l’ambiente, tra cui amianto, idrocarburi e IPA. Due dei siti monitorati venivano sottoposti a sequestro a seguito dei citati accessi ispettivi. Ulteriori riscontri sull’attività in parola venivano effettuati tramite l’acquisizione di documenti e l’analisi dei filmati di videosorveglianza disponibili. Due degli indagati destinatari del provvedimento sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere; tre degli indagati sono stati ristretti in regime di arresti domiciliari e per i restanti quattro è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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A fly will save us all! / Una mosca ci salverà!
Well, we at Genius and Blinds have made war on insects our job! And yet, after this news, perhaps it will no longer disturb us that a fly decides to approach us!
Raising flies for a better future
For Keiran Whitaker, the annoying buzz of the fly is the soundtrack of a more sustainable future: Whitaker's Entocycle company cultivates a particular type of flies, Hermetia illucens, better known as a black soldier fly. All this happens in a specialized laboratory a few steps from Tower Bridge in central London and within a year, wants to send them all over the country.
In Italy, the research group led by Andrea Antonelli of the University of Modena and Reggio Emilia is creating a pilot industrial plant for the breeding and fractionation on an industrial scale of larvae of the soldier fly.
A nice fly
The black soldier fly is not an ordinary insect: it’s larger than the average common fly but very... more lazy! He lives just few days, eats nothing, so he doesn't need a mouth or digestive system, which means he can't bite. It is not a disease carrier. And to be honest, it doesn't even fly that much! The name "soldier" is given because it literally takes out all the larvae of other insects, including the very annoying house fly, which infests our homes.
In short, they seem almost nice!
Fly larvae as animal feed
Their, and our, resource? The larvae.
The larvae of these flies are the next big thing in terms of sustainability. They can be dehydrated and used to feed pets, they can replace fish meal in the diet of fish and farm animals (and thus help protect the oceans from over-exploitation), they can be used instead of soy used in feed, thus saving the rainforests and land ... Bearing in mind that pet food is responsible for a quarter of the environmental impact of overall meat production, it is an excellent step towards sustainability.
But what do black soldier fly larvae eat?
This small and very lazy insect already seems very useful, but its power itself is the real revolution!
Black soldier fly larvae are able to digest all types of human waste without generating excessive greenhouse gases:
they are able to reduce a mountain of organic waste from 30 to 55% in volume in a short time, chronometer in hand.
It would therefore be perfect to transform urban organic waste and large-scale food scraps into biodiesel, feed, fertilizers.
Alternative... plastic!
It’s magic! The larvae of the black soldier fly can be processed and transformed into a sort of plastic material, absolutely biodegradable!
Final surprise
And there is more ... even if you will like this less!
The young South African researcher Leah Bessa of Stellenbosch University shows in a video how one can eat excellent "alternative milk" ice cream but made by the larvae.
Furthermore, they were used in bread and biscuits. All without lactose and gluten, of course.
Usually, at the end of each article we suggest you to visit our website geniusandblinds.com and provide solutions to keep insects away from home. Today, instead, we want to cheer for this little insect!
(But mosquitoes, no. We will never love them!)
youtube
E pensare che noi di Genius and Blinds abbiamo fatto della guerra agli insetti il nostro mestiere!
Eppure, dopo questa notizia, forse non ci disturberà più che una mosca decida di avvicinarsi a noi!
Allevare mosche per un futuro migliore
Per Keiran Whitaker il fastidioso ronzio della mosca è la colonna sonora di un futuro più sostenibile: la compagnia Entocycle coltiva un tipo particolare di mosche, Hermetia illucens, più nota come mosca nera soldato. Tutto questo avviene in un laboratorio specializzato a pochi passi dal Tower Bridge nel centro di Londra ed entro un anno, vuole spedirli in tutto il Paese.
In Italia, il gruppo di ricerca guidato da Andrea Antonelli dell'Università di Modena e Reggio Emilia sta creando un impianto industriale pilota per l’allevamento e il frazionamento su scala industriale di larve della mosca soldato.
Una mosca… simpatica
La mosca nera soldato non è un insetto ordinario: è più grande della mosca comune media ma molto... più pigra! Vive pochi giorni, non mangia nulla, quindi non ha bisogno di bocca o sistema digerente, il che significa che non può mordere. Non è vettore di malattie. E per dirla tutta, non vola nemmeno così tanto! L'appellativo “soldato” è dato perché fa letteralmente fuori tutti le larve degli altri insetti, compresa la fastidiosissima mosca domestica, che infesta le nostre abitazioni.
Insomma, sembrano quasi simpatiche!
Le larve di mosca come alimento per animali
La loro, e la nostra, risorsa? Le larve.
Le larve di queste mosche sono la prossima grande novità in termini di sostenibilità. Possono essere disidratate e usate per nutrire gli animali domestici, possono sostituire la farina di pesce nella dieta di pesci e animali d'allevamento (e quindi aiutare a proteggere gli oceani dallo sfruttamento eccessivo), possono essere utilizzati al posto della soia utilizzata nei mangimi, salvando così i terreni le foreste pluviali… Tenendo presente che il pet food è responsabile di un quarto dell’impatto ambientale della produzione complessiva di carne, è un ottimo passo in avanti verso la sostenibilità.
Ma cosa mangiano le larve di mosca nera soldato?
Questo piccolo e pigrissimo insetto sembra già molto utile, ma la sua stessa alimentazione è la vera rivoluzione!
Le larve di mosca nera soldato sono in grado di digerire tutti i tipi di rifiuti umani senza generare eccessivi gas serra:
sono in grado di ridurre una montagna di rifiuti organici dal 30 al 55% di volume in poco tempo, cronometro alla mano.
Sarebbe quindi perfetta per trasformare rifiuti organici urbani e scarti alimentari della grande distribuzione in biodiesel, mangimi, fertilizzanti.
Plastica… alternativa
Magia! Le larve della mosca nera soldato possono essere lavorate e trasformate in una sorta di materiale plastico, assolutamente biodegradabile!
Sorpresa finale
E c’è di più… anche se questo forse vi piacerà meno!
La giovane ricercatrice sudafricana Leah Bessa della Stellenbosch University dimostra in un filmato come si possa mangiare dell'ottimo gelato al “latte alternativo” ma fatto proprio dalle larve.
Inoltre, sono state usate nel pane e nei biscotti. Tutto senza lattosio e senza glutine, naturalmente.
Di solito, alla fine di ogni articolo vi consigliamo di visitare il nostro sito geniusandblinds.com e fornirvi soluzioni per tenere lontani gli insetti da casa. Oggi vogliamo invece fare il tifo per questo piccolo insetto!
(Ma le zanzare, no. Quelle non le ameremo mai!)
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PESARO – Nell’ambito di una più ampia attività di ricognizione e controllo economico del territorio e di tutela e salvaguardia del patrimonio ecologico e paesaggistico regionale, nel corso delle attività finalizzate al contrasto dei reati ambientali legati al ciclo dei rifiuti speciali ed industriali, i finanzieri della Stazione Navale di Ancona in cooperazione e con l’ausilio della Sezione Aerea G. di F. di Rimini e della Compagnia del Corpo di Pesaro, hanno individuato una vasta area agricola nel comune di Montelabbate (PU), sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico, adibita a discarica abusiva di rifiuti, per lo più inerti, provenienti da attività di demolizione edilizia e recupero.
In particolare, gli accertamenti eseguiti dai militari delle fiamme gialle hanno consentito di appurare che l’area, caratterizzata dalla presenza di rifiuti, era utilizzata abusivamente da una Società operante nel settore edile per il deposito di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi provenienti essenzialmente dall’attività espletata, in assenza di qualsiasi autorizzazione e/o documentazione ambientale.
Le attività investigative, durate circa sette mesi (dal novembre 2018 al giugno 2019), attraverso pedinamenti da terra e dall’alto, la consultazione di voluminosa documentazione ambientale reperita presso gli Enti pubblici interessati, hanno consentito di identificare gli autori dell’attività criminosa e accertare la totale assenza di autorizzazioni ambientali per le operazioni svolte.
L’area in questione, oggetto di riqualifica ambientale, sul quale in origine dovevano essere eseguiti operazioni di riempimento e livellamento con apporto di terreno vegetale, dal 2005 è stata invece illecitamente adibita a vera e propria discarica abusiva da parte della citata Società, attraverso il costante abbandono di ingentissime quantità di rifiuti speciali costituiti da terre e rocce da scavo miste a scarti di demolizione, in parte affioranti dal terreno.
Gli esiti della complessa attività di servizio sono stati partecipati alla competente Autorità Giudiziaria di Pesaro, la quale ha coordinato le successive azioni, disponendo i conseguenti provvedimenti da eseguire nei confronti degli autori del reato.
I Finanzieri, hanno sottoposto a sequestro un’area complessiva di circa 130.000 m2 dove è stata realizzata la discarica abusiva. L’attività, alla quale ha partecipato fin dall’origine il personale ARPAM di Pesaro, proseguirà con gli accertamenti analitici del terreno sottostante, che consentiranno di quantificare e, soprattutto, qualificare la natura dei rifiuti speciali abbandonati.
Al termine delle fasi investigative sul e nel terreno, sarà dato corso alle procedure di bonifica previste dal Testo Unico Ambientale. Reparto Operativo Aeronavale Guardia di Finanza 60121 Ancona, Banchina N. Sauro 20/bis Ufficio Comando – Sezione Operazioni Tel. 07122722302 e Fax 071227223052.
Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria i due responsabili appartenenti alla società per “realizzazione di una discarica abusiva in area agricola”, in violazione alle norme di cui testo unico dell’ambiente e al codice dei beni culturali e del paesaggio. Inoltre, attraverso la consultazione della ingente documentazione sequestrata, sono in corso indagini atte ad accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti che abbiano smaltito illecitamente rifiuti nella citata area.
Rilevanti sono infatti gli aspetti collegati alla concorrenza sleale nel particolare settore economico-commerciale. La Società individuata, liberandosi in modo illecito dei propri rifiuti, evitando di sostenere gli ingenti costi per il loro conferimento in discariche autorizzate, poteva offrire tariffe concorrenziali, di fatto sottraendo clienti agli operatori del settore rispettosi delle norme.
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Presentazione pubblica venerdì 22 marzo ore 18 nel foyer del Teatro della Tosse
ZOMBITUDINE
di Elvira Frosini e Daniele Timpano
edizioni CuePress
Acquistabile su CuePress.com
Gli autori saranno introdotti dallo studioso��Federico Boni a seguire andrà in scena il loro nuovo spettacolo
Gli sposi | romanian tragedy dal 21 al 23 marzo alle ore 20.30.
A gennaio Zombitudine ha subito una trasformazione, è ora disponibile per l’invasione delle librerie italiane nel formato cartaceo e digitale.
La casa editrice CuePress, specializzata nella pubblicazione di testi e saggi teatrali, ha infatti pubblicato il libro Zombitudine di Elvira Frosini e Daniele Timpano.
Un uomo e una donna sono rifugiati in un teatro insieme al pubblico. Qualcosa sta arrivando. La minaccia è là fuori ed il teatro è l’ultimo spazio di salvezza in cui rifugiarsi nell’attesa della loro venuta. Sì, ma loro chi? Gli zombi? La morte? I rivoluzionari? Un evento che cambierà la storia? Non lo sappiamo. Non lo sa il pubblico e non lo sanno l’uomo e la donna, sul palco in logorante e beckettiana attesa.
Forse arrivano gli zombi, ma non sono esseri mostruosi. Siamo noi. Automi che si trascinano già morti lungo traiettorie claustrofobiche e obbligate, sui binari in decomposizione di questa società frenetica e insensata, dove pericolo e salvezza sono la stessa cosa e i vivi ed i defunti hanno lo stesso inutile afflato rivoluzionario.
Oltre alla drammaturgia dello spettacolo Zombitudine, il libro contiene una prefazione di Gianfranco Manfredi, cantautore e sceneggiatore di fumetti, tra gli altri, per Sergio Bonelli Editore; un saggio dello studioso Federico Boni, docente di Sociologia dei processi Culturali e Comunicativi alla Statale di Milano, e una postfazione di Daniela Ferrante, organizzatrice della Compagnia Frosini Timpano per la produzione del progetto Zombitudine.
Ingresso libero
A seguire alle ore 20.30
GLI SPOSI
TEATRO DELLA TOSSE
Fino al 23 marzo, ore 20.30
GLI SPOSI romanian tragedy
Regia e interpretazione / Elvira Frosini e Daniele Timpano
Testo / David Lescot
Traduzione / Attilio Scarpellini
Disegno luci / Omar Scala
Scene e costumi / Alessandro Ratti
Collaborazione artistica / Lorenzo Letizia
Assistente alla regia / Camilla Fraticelli
Voce off / Valerio Malorni
Progetto grafico / Valentina Pastorino
Uno spettacolo di Frosini / Timpano
Produzione Gli Scarti, accademia degli artefatti, Kataklisma teatro
Con il sostegno di Armunia, Spazio ZUT!, Teatro di Roma, Asti teatro
Nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe – Beyond Borders
Ritornano al Teatro della Tosse Elvira Frosini e Daniele Timpano con il loro nuovo lavoro GLI SPOSI Romanian Tragedy in scena dal 21 al 23 marzo, ore 20.30.
Dittatori capricciosi e sanguinari, questi Macbeth e Lady Macbeth dei Balcani hanno seminato la paura nel popolo rumeno per poi finire sommariamente giustiziati davanti alle telecamere, sotto gli occhi del mondo, il 25 dicembre 1989. Una tragedia romena. A raccontarla due fuoriclasse Elvira Frosini e Daniele Timpano.
Gli Sposi | romanian tragedy è la storia di un’ordinaria coppia di potere. Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu.
Una tragedia rumena, tratta dal testo di David Lescot, il quale scrive: “Un uomo e una donna. Delle persone molto ordinarie, nella Romania del XX secolo. Entrambi vengono dalla campagna. Un po’ nello stesso modo l’uno e l’altra si ritrovano a militare nel Partito Comunista. Niente sembra distinguerli dai loro compagni. Tranne il fatto che sono un po’ meno dotati della media. Sono delle creature senza smalto in un mondo senza orizzonte.” Una storia d’amore e politica che ha segnato la Storia contemporanea.
biglietti: 15 euro
Gli sposi
https://www.youtube.com/watch?v=QlR4kS8yI0g
https://www.youtube.com/watch?v=huU3yyAAAP8
https://www.youtube.com/watch?v=cX1JrCdGHHU
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
piazza Renato Negri, 6/2
16123 Genova
tel 010 2487011
cel 3938258710
fax 010 2511275
mail [email protected]
www.teatrodellatosse.it
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
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Quezzi.it
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Il Secolo XIX
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Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
ZOMBITUDINE venerdì 22 marzo ore 18 presentazione libro / a seguire GLI SPOSI Presentazione pubblica venerdì 22 marzo ore 18 nel foyer del Teatro della Tosse ZOMBITUDINE di Elvira Frosini e Daniele Timpano…
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Laverstoke Mill, uno zaffiro nelle campagne inglesi
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Laverstoke Mill, uno zaffiro nelle campagne inglesi
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C’è una bellezza inspiegabile nel cielo inglese: da un lato il grigio plumbeo potrebbe scoraggiare e deprimere l’animo più solare, dall’altro riesce a combinarsi con il il verde della compagnia creando una contrapposizione cromatica che conquista l’animo. Sembra quasi di tornare indietro nel tempo nel XIX secolo in un Inghilterra vittoriana, potenza coloniale e avanguardia dell’industria mondiale. Proprio questa
Laverstoke Mill – credist Giulio Tolli
suggestione accompagna la mente nel viaggio verso Laverstoke Mill, nell’omonimo paese della contea del West Hampshire, luogo si produce il gin Bombay. Il nostro viaggio alla scoperta di Bombay e delle sue caratteristiche comincia proprio da qui, dal cortile d’ingresso della distilleria. L’impianto, precedentemente adibito alla stampa di banconote per l’Impero Britannico, è oggi una distilleria tecnologica ed ecosostenibile. Proseguendo dal parcheggio verso l’ingresso, il percorso è accompagnato dal lieve rumoreggiare del fiume Test che scorre placidamente verso l’ingresso del complesso, dove ad attenderci c’è Sam Carter, Senior Ambassador di Bombay.
La prima tappa del nostro viaggio comincia al piano superiore dell’edificio principale al Mill Bar, dove dietro ad una gigantesco bancone Sam ci introduce all’incredibile storia di Bombay, ai vari prodotti del portfolio e alle differenze che li contraddistinguono: partendo dal Bombay Dry Gin e dal Sapphire per arrivare all’East e allo Star of Bombay. Sam Carter, così come tutto il team di Bombay durante il percorso,
Gli alambicchi – credits Giulio Tolli
tengo sempre a precisare l’incredibile impegno che l’azienda profonde non solo nella produzione del gin, ma anche nel mantenimento di altissimi standard di sostenibilità ambientale. L’intero processo produttivo, infatti, è praticamente ad impatto ambientale zero, come abbiamo avuto modo di vedere nel prosieguo della visita. Sotto questo punto di vista si rivela fondamentale l’attività svolta da Ivano Tonutti, Master Herbalist di Bombay Sapphire, che nel suo rifornirsi delle migliori botanicals in giro per il mondo, ma assicura altresì che esse siano coltivate in maniera sostenibile, in modo tale da completare questo circolo virtuoso di rispetto per l’ambiente. Uscendo dal complesso guidati da Sam raggiungiamo il punto finale del percorso che il distillato compie prima di essere spedito a Glasgow per l’aggiunta di acqua e per l’imbottigliamento: i silos di stoccaggio, dalla cima dei quali è possibile ammirare un meraviglioso scorcio della campagna inglese. Purtroppo non è stato possibile fare fotografie in questa fase del tour a causa delle norme di sicurezza che vietavano l’utilizzo di oggetti elettronici, quindi in quest’occasione dovrà essere sufficiente quanto scritto. Proseguendo verso l’interno dello stabile a colpire immediatamente l’attenzione maniacale al dettaglio: tutte le botaniche da utilizzare nella produzione sono stoccate in base ad un preciso ordine per poterle utilizzare al momento giusto. Questa parte “tecnica” raggiunge l’apice con la visita alla
Botaniche – credits Giulio Tolli
sala degli alambicchi dove avviene la magia. Le varie botaniche vengono accuratamente posizionate all’interno di vasche metalliche che a loro volte vengono inserite in un grande supporto circolare e introdotte in una vasca collegata all’alambicco in modo tale che avvenga il processo di Vapour Infusion (infusione a vapore). Difficile riuscire a descrivere a parole l’intensità dei profumi provenienti dalle botaniche che fuoriescono dal processo, così intenso e avvolgente che l’impressione è quella di aver appena aperto dieci bottiglie di Bombay Sapphire contemporaneamente.
Dopo un rapido pasto il tour prosegue verso quella che è diventata il simbolo della distilleria di Laverstoke: la Glasshouse. All’interno di una grande struttura di acciaio e vetro progettata dal celebrato studio britannico di Thomas Heatherwick, vengono conservate in due ambienti a temperatura controllata tutte le botanicals utilizzate da Bombay. I due ambienti climatici, uno temperato e l’altro tropicale, si può fare un breve ma inteso viaggio intorno al globo, dal sottobosco alla giungla in un certo senso. Questo
Glasshouse – credits Giulio Tolli
festival del profumo, prosegue nella sala successiva, la Botanical Dry Room. Come suggerisce il nome in questo ambiente vengono esposte tutte le componenti in forma essiccata. Dopo aver fatto un’ultima tappa presso l’inceneritore del complesso, alimentato con gli scarti del processo di infusione a vapore che, una volta inceneriti, diventeranno concime naturale, e una tappa alla Gin Accademy per vedere l’immensa collezione di bicchieri creati appositamente per Bombay e l’evoluzione storica del distillato, arriva il momento del comitato, non prima però di essere riportati a Mill Bar per una degustazione dei vari Gin e di cocktail signature Bombay preparati proprio da Sam Carter (interessante, a parte il classico “Sapphire Tonic”, un tonico con Bombay, vermouth, menta, ginger ale e cordiale allo zenzero).
Un’esperienza ricca di suggestioni e densa di conoscenze che è sicuramente consigliabile a tutti, non solo
Sam Carter al Mill Bar – credits Giulio Tolli
agli esperti del settore e agli amanti del gin. Un viaggio che lascerà molti ricordi, e che probabilmente si arricchirà nel breve periodo. Parlando con Sam Carter in merito ai futuri sviluppi del brand e dei prodotti, la sua risposta è stata vaga ma tutto sommato indicativa: “abbiamo circa una decina di progetti sul tavolo da valutare. Nulla di concreto al momento, ma sicuramente in futuro ci saranno delle sorprese”.
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SAIL 2015 - Il Campionato Nazionale 2015 Multiclasse Hobie Cat - 2015
15 luglio 2015 - Tre bellissimi giorni di vento e di bel tempo per il Campionato Nazionale Hobie Cat 16 e Dragoon, che si è svolto con successo dal 10 al 12 luglio a Marina di Grosseto. Le diverse condizioni di vento, dai 15-16 nodi del primo giorno, fino ai 6-8 nodi del terzo, hanno messo in risalto le capacità tecniche degli equipaggi più preparati ed esperti ed hanno soddisfatto tutti i partecipanti. I due Comitati di Regata - i campi degli Hobie Cat 16 e dei Dragoon erano separati - coadiuvati da tutto il personale di assistenza, hanno fatto un ottimo lavoro e hanno permesso il regolare svolgimento di tutte le prove in programma. La competizione nelle due classi è stata molto alta e solo alla fine dell'ultima prova sono stati assegnati i due titoli Nazionali. Nella classe Hobie Cat 16, dopo 9 prove e 2 scarti, con 13 punti si sono aggiudicati la vittoria gli austriaci Klemens e Gundi Kitzmueller, che quest'anno hanno partecipato a tutte le regate nazionali italiane. I secondi classificati, ad un solo punto dal primo e quindi meritatissimi Campioni Nazionali 2015, sono i cagliaritani Antonello Ciabatti e Luisa Mereu, che hanno ancora incrementato il loro già incredibile palmares di Campionati Nazionali vinti nell'Hobie Cat 16. A 4 punti si sono classificati Lamberto Cesari e Dickx Leen, che quest'anno hanno sempre viaggiato nella parte alta della classifica pur essendo alla loro prima stagione insieme sull’Hobie 16. Scorrendo la classifica, al quinto posto troviamo il primo equipaggio Youth, Andrea Martinelli ed Ilaria Chiesa, e al sesto il primo equipaggio femminile, Caterina Degli Uberti e Martina Cavallari. Caterina e Martina, con una meritatissima vittoria all'ultima regata, si sono anche aggiudicate il prestigioso premio intitolato a Federico Pecorini. Il Campionato Nazionale Hobie Cat 16 è stata anche l'ultima e la più importante regata per prendere "punti" per la ranking list di pre-qualificazione alla flotta Gold del Campionato Europeo sul Garda, che inizierà fra 2 settimane. Molto combattute anche le regate dei Dragoon, che con la formula round robin hanno corso 8 prove scartando la peggiore. Alla fine, con 6 punti ha vinto l'equipaggio pescarese del team Svagamente, Luca Di Nisio ed Edoardo Rosati. Luca ha così confermato la sua posizione ai vertici della classifica nazionale, aggiudicandosi nuovamente il titolo Nazionale che lo scorso anno, in equipaggio con Dario Piersante, aveva vinto a Pescara. Dal secondo al quinto posto troviamo tutti equipaggi a 12 punti. Applicando le regole in caso di parità di punti, secondo posto per i cagliaritani Alessandro Masala ed Alessandro Serra e terzo per i portacolori dell'Assonautica Tarquinia, Andrea Tramutola e Lapo Cecchini. L'accoglienza e tutta l'organizzazione, sia in acqua e sia a terra, del circolo ospitante, la Compagnia della Vela di Grosseto, coordinata dal suo Presidente Marco Borioni e con il supporto del direttore sportivo Marco Iazzetta, è stata perfetta. Magliette e gadget, cene e musica, e una bellissima premiazione finale, condotta, per l'occasione, da Fabio Colivicchi della web tv Saily.it, sono state nel più autentico spirito Hobie Cat. Il dealer Bolsena Yachting ha puntualmente garantito il supporto tecnico per le barche e ha messo a disposizione parecchi premi per l'estrazione finale durante la premiazione. Infine il circolo ha riservato ai partecipanti una graditissima sorpresa, la presenza della “star" del catamarano olimpico Silvia Sicouri. Silvia, come del resto il suo timoniere Vittorio Bissaro, ha frequentato per molti anni la classe Hobie Cat ed è stata accolta con molta familiarità e grande entusiasmo dai regatanti Hobie Cat di tutte le età.
FROM http://www.navigamus.info/2015/07/il-campionato-nazionale-multiclasse.html
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