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#Compagni di merende
lu2211 · 1 year
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La mia ossessione per i casi di cronaca si risveglia sempre a quest'ora. Sempre più convinta che Zodiac e il mostro di Firenze fossero la stessa persona.
E che il colpevole fu quel birichino che testimoniò contro il celeberrimo poeta Pacciani.
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vadaviaaiciap · 10 months
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Compagni di merende
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officialpenisenvy · 2 months
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e il dna mitocondriale? e la chiesa della ss trinità a potenza? e la tomba di renatino? e i compagni di merende? e i marò? e quella puttana di tu ma'
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faceglitchsworld · 7 months
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Gianluca Ginoble, per l'amor di Dio, te e i tuoi compagni di merende non siete mai stati fischiati dal pubblico di Sanremo e non vi siete mai beccati la sala stampa contro.
Letteralmente siete stati elogiati da quando eravate IN CULLA.
Evita di fare sti discorsi d'umiltà.
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ninfahell · 5 months
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Le action figure dei "compagni di merende" è la cosa più strana che ho visto oggi
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major-x-blog · 1 year
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in pratica Compagni di Merende......
non so se si capisce?
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vintagebiker43 · 2 years
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Nessuno critica che un poverocristo che ha lavorato tutto il mese coi mattoncini del Lego (credendo che fossero prodotti della Lega!) per realizzare il modellino del ponte sullo stretto.
Nessuno critica che il suddetto povericristo abbia festeggiato il cinquantesimo anno della sua vita esemplare con i compagni di tante merende.
Nessuno critica che insieme a una mamma italiana, cattolica e romana abbia ucciso una splendida canzone di Faber.
Nessuno critica la festa, con cena a base di pesce, forse lacustre essendo il Salviglio in quel di Como, in una modestissima trattoriola.
Noi, invece, critichiamo la assoluta mancanza di sensibilità per aver reso pubblica la squallida sceneggiata dopo l'esemplare, invece, manifestazione di solidarietà e partecipazione del gruppo, allargato all'intero esecutivo, fornita 24 ore prima, affrontando i disagi e i pericoli di una trasferta in quella terra sconosciuta e frequentata, con identica rapidità, in occasione di elezioni più o meno importanti.
Ai posteri, perchè lo tengano a mente quando tra 5 anni, o speriamo prima, saranno chiamati alle urne.
@Sandro Dettori
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vaerjs · 1 year
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instagram
Immaginate il traguardo per cui state faticando da una vita, ripensate agli sforzi, al sudore, ai sentimenti. Quante volte mi sono demoralizzata? Quante volte ho pensato "basta, non ce la faccio più" e poi dopo lo scivolone la forza di rialzarmi è tornata. Immaginate ora la gioia dopo ogni piccolo traguardo, la soddisfazione di essere un passo più vicina alla meta e poi, finalmente finire.
Finire è una sensazione dolceamara. Tutta la fatica, i sacrifici, le nottate in bianco. E poi lə compagnie a lezione, le urla che ci siamo lette sui volti dopo quell'esame andato male. Le serate insieme a fine sessione, la complicità delle giornate studio che poi diventavano merende interminabili. I bar vicino all'università trasformati in aule studio in cui ci siamo accampati per giornate intere, tra una lezione e l'altra. Un caffè ad ogni pausa. Alla fine anche il barista conosceva il nostro libretto a memoria.
E poi la corona d'alloro. Un traguardo così sudato che quasi quasi lo rifarei,. Ma senza ansie, senza lacrime, senza insegnanti arroganti e prepotenti. Il dolceamaro del traguardo, dell'adrenalina che scende, della stanchezza e delle fatiche che possiamo permetterci di abbracciare.
E, infine, immaginate di immortalare quel mix di gioia e nostalgia con un'opera d'arte tutta. Vostra, che racchiuda quelle emozioni così forti da essere indescrivibili. Un'opera d'arte che conservi tutte le fatiche e tutte le gioie e le conservi intatte, con affetto e gratitudine. ✨
💌 informazioni su ordini e commissioni in DM oppure su wwe.ko-fi.com/vaerjs (link in bio).
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copihueart · 6 months
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PENSIERI DI PRIMAVERA
CAPELLI
Se i capelli fossero fili di brina a tessere la loro ragnatela tra le fate delle foreste, legherebbero ogni essere magico nel loro cerchio e sveglierebbero gli spiriti delle acque, spegnerebbero le luci delle lucciole e si mischierebbero nel verde delle fronde degli alberi o tra gli steli d’erba.
Perché i capelli non sanno dire bugie, sanno rannicchiarsi tra i cespugli e chiudere gli occhi aspettando l’inverno, quando il bianco li colora con il suo pallore. Adesso che sono come nuovi, vestiti di stoffe e di seta, che ostentato i loro colori non fanno in tempo ad asciugarsi che il rumore del sole incide le loro venature e il vento nel lento andare li scompiglia. Nei trascorsi del loro viaggio sempre complicato disobbediscono alle stelle, nei passaggi tra le palme e le spiagge, tra l’arcobaleno e il cielo e si annidano nella musica che nessuno li disturbi, trapezisti del loro disordine e della loro melanconie.
I capelli insolenti parlano basso, hanno sempre fame e le loro vibrazioni si espandono nell’aria, nei mille cerchi concentrici e s’insinuano nei pianerottoli, tra i vestiti d’epoca, nella nudità delle alcove a dissipare armonie e movimenti nel fluttuare dei tempi.
Sono i capelli, quelli lisi e malandati che cercano vendetta, quelli dai colori chiari che ostentano una certa aria giovanile, quelli nero corvino che ti riportano nel regno dei vivi, che ti lasciano l’impronta dei loro turbamenti. Capelli che guariscono dalle loro piaghe e diventano inseparabili, che intuiscono e continuano ad apparire, lucidi nella loro solitudine ad immaginare le giornate con la loro eredità, silenziosi e felici, poeticamente vestiti dei loro sentimenti. Spesso consunti dentro quell’odore di vecchio e ardenti nel fuoco delle pannocchie di granturco ad arieggiare il balsamo delle stanze vuote, nei sospetti lasciati dai fiori nei vasi, tra i vetri incandescenti delle finestre assolate , a farsi fotografare nella loro immutabile routine, tra un quartetto d’archi e gli esercizi da fare in palestra.
I capelli nella loro lettura, entusiasti dell’idea della convivenza, con le loro soluzioni e i loro ammiccamenti, per farti cedere ed invogliarti, nei telai della loro tessitura, immortalati negli arazzi, compagni di ballo e di merende. Offesi da un rapporto teso in un momento di particolare frustrazione a perdere le ciocche nel loro funerale. Lungi dal soffrire o provocare fastidio , a correre in bicicletta sulle colline, altezzosi tra i colori della terra, trascurando le scombinate figure e le speziate vanità. Capelli immaginando la loro reclusione nella pesantezza dell’atmosfera, a gareggiare in una folle corsa verso l’ignoto, a cercare istruzioni e indossare maschere, tra centinaia di migliaia nel resto del mondo.
Capelli che sviluppano una dipendenza, che non si sentono mai nominare, che sono obbligati in questa reclusione e che invece anelano alla libertà. Capelli chiusi in un cappello di sbieco, inceneriti dall’inclemenza dei deserti, che recitano con un’enfasi esagerata, nelle loro diagnosi che non lasciano scampo , che non hanno casa ne padrone , che sono sempre disponibili, che riescono a mettere insieme le loro voci, che si perdono tra le grinfie degli specchi, che sono famosi nei loro occhiali e nella moro montatura. Che si adornano, imbellettano, si rifanno un nome, si cullano nel loro stile bohèmien, tra una parentesi di gonne corte e maglioncini aderenti , per compiacere gli amanti, che sono la conferma di ogni sospetto e portano a spasso ogni desiderio, con le loro ossessioni da telenovela.
Capelli arrampicati nei piccoli lucernari ad inventare legende, enormi e cavernosi contro l’aria pulita, che cadono come lampadine fulminate e si nascondono negli strati di polvere ad estendere perimetri di merletti e di organze finite col misurare il tempo. Capelli pieni di tesori e misteri, di aure dorate, di virtù, che impiegano mesi interi a sbrogliarsi , che si scoprono fragili e traballanti , che pendono dalle travi e che tessono legami.
Capelli come i tuoi che sono destinati a custodire cose di valore, come le nostre anime, che sono il nostro scambio proibito, l’aroma del tuo fascino, la letizia , che sono confidenza e vanto, che avanzano con sospetto ed indecenza e lasciano una scia dettata dai nostri appetiti.
Che non saranno mai abbastanza, nel nostro esistere anticonvenzionale, che sono un baffo alle apparenze, alle maldicenze chiuse nei bauli , che sono padroni delle nostre coscienze, prove del vero. Che cercherò di trattenere, che vorrò assaggiare, la loro pasta di mandorle e il loro profumo di vaniglia, che sporcherò di zucchero a velo, che levigherò di miele, che annoderò al mio cuore, che saprò sussurrare e corrispondere, arruffare e corrompere, ritrovare in ogni dimora, che pensavo ormai di conoscere e invece si rinnovano ogni volta disegnando l’esistenza.
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atomheartmagazine · 11 months
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/mostro-di-firenze-netflix-stefano-sollima/
Il Mostro di Firenze su Netflix, con la regia di Stefano Sollima
Stefano Sollima dirigerà una nuova serie TV dedicata al misterioso caso del Mostro di Firenze. La miniserie Netflix esplorerà i delitti che hanno terrorizzato la campagna toscana per oltre un decennio.
Dopo essere stato in concorso alla Mostra Del Cinema Di Venezia con il suo film “Adagio“, Stefano Sollima, la mano dietro le serie italiane di culto come Romanzo Criminale e Gomorra, nonché dei successi “Soldato” e “Sicario“, ritorna alle origini televisive. Questa volta, si immerge nell’oscurità del mistero italiano, dirigendo una nuova miniserie televisiva. “The Monster” (in italiano, “Il Mostro“) sarà una miniserie di quattro episodi dedicata al noto caso de “Il Mostro di Firenze“, uno dei crimini più enigmatici della storia italiana.
Il Mostro di Firenze: la storia degli omicidi irrisolti
La trama si snoda attorno ai delitti che si sono verificati tra la fine degli anni ’60 e la metà degli anni ’80. Periodo in cui coppie intrappolate nei loro veicoli nelle campagne circostanti Firenze furono vittime di una serie di efferati omicidi. Nonostante gli sforzi investigativi, i colpevoli sono rimasti sconosciuti fino ai giorni nostri. La Procura di Firenze, nel 1999, riuscì a ottenere una sentenza definitiva nei confronti de i “compagni di merende” Mario Vanni e Giancarlo Lotti, riconosciuti come gli autori materiali di quattro omicidi doppi. Tuttavia, il caso rimase intricato a causa delle numerose vicende giudiziarie che coinvolsero Pietro Pacciani, inizialmente condannato in primo grado per gli omicidi commessi tra il 1974 e il 1985, ma successivamente assolto in appello. Pacciani morì prima di affrontare un nuovo processo di appello, dopo l’annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione.
Questi crimini in totale furono 8 omicidi doppi e 17 anni di terrore, tutti compiuti con la stessa arma, una Beretta calibro 22. Questa è stata una delle indagini più lunghe e complesse nella storia del crimine italiano, affrontando il primo e il più brutale serial killer, Il Mostro di Firenze.
“The Monster” è una serie basata su eventi realmente accaduti, utilizzando testimonianze dirette, documenti giudiziari e ricerche giornalistiche come fonte. Il regista, Stefano Sollima, ha condiviso il suo entusiasmo riguardo al progetto, affermando che la storia è terrificante in quanto è vera. Sostiene che raccontare la verità è l’unico modo per rendere giustizia alle vittime. In una narrazione in cui i possibili mostri sono stati molti nel corso delle indagini, la serie esplora diverse prospettive, mettendo in luce i possibili colpevoli. Alla fine, il mostro potrebbe essere chiunque.
Il Mostro di Firenze e la trasformazione dell’Italia
Stefano Sollima ha trascorso circa un anno a immergersi nelle sfumature di questo caso, considerandolo una storia incredibilmente potente, sebbene complessa e delicata, vista la tragedia nazionale e il numero di vittime coinvolte. Il caso rimane irrisolto, nonostante numerosi tentativi investigativi. Ad oggi, non esiste un colpevole unico per tutti i 16 omicidi, solo mezze verità e tante incertezze. Ma ciò che ha maggiormente interessato il regista è il potenziale per raccontare la transizione dell’Italia. In quell’epoca, infatti, si passò da una cultura prevalentemente rurale all’esplosione culturale e sessuale degli anni ’60. La sessualità divenne un mezzo di espressione. La collisione tra queste due culture, antica e moderna, è uno degli aspetti che lo ha maggiormente affascinato.
Produzione e cast
La serie è stata co-scritta da Stefano Sollima insieme a Leonardo Fasoli. È prodotta per Netflix da Lorenzo Mieli per The Apartment e Sollima per AlterEgo. Le riprese della miniserie, annunciate dalla stessa piattaforma, inizieranno proprio a ottobre, ma il cast non è stato ancora rivelato. Con l’interesse crescente per i drammi criminali, “The Monster” promette di essere una produzione da tenere d’occhio, unendo il talento di Stefano Sollima con il mistero del “Mostro di Firenze“.
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jacopocioni · 1 year
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Mostro di Firenze, un caso mai chiuso.
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Foto di Massimo Sestini Questa è una Rivista impostata in termini ludici, si parla di storia, di segreti, di leggende, di uomini importanti, di fatti strani, di immagini stupende, di tutto ciò che riguarda Firenze. Ogni tanto compaiono dei fuoriporta, cioè degli articoli che non riguardano direttamente Firenze ma si collocano su pensieri o luoghi diversi. Oggi scrivo due righe su un argomento che non è certo un fuoriporta, lo sappiamo bene, ma più un fuoritema in quanto niente ha di ludico. Dobbiamo sempre divertirci e mai riflettere? Non credo. Desidero spendere qualche tasto di calcolatore perchè chi ha la mia età o qualche anno di più certi fatti tragici avvenuti a Firenze li conosce bene. Potremmo definirci dei sopravvissuti in quanto il fatto che non sia toccato a noi ma ad altri è solo un fatto puramente fortunato. Orbene, sappiamo tutti che un processo, il cosi detto processo "compagni di merende", ha avuto un epilogo che ha condannato Vanni e Lotti come i mostri di Firenze. Pacciani, assolto in appello, è morto prima che il processo terminasse, quindi ufficialmente morto innocente. Tutto il processo, o almeno buona parte di questo, si basava sulle testimonianze di Lotti che non solo compariva come imputato, ma anche come teste d'accusa. Tralascio di approfondire le innumerevoli contraddizioni a cui è andato incontro il Lotti nelle sue testimonianze, le tralascio tutte, tranne una. Una circostanza che adesso dopo molti anni e prove scientifiche alla mano è decisamente cambiata ed è talmente decisiva da rendere l'intero processo assurdo nel risultato. Relegherebbe i quattro compagni di merende (ci metto anche Pacciani) a quello che realmente erano, dei contadinotti guardoni dediti al vino e con 7 neuroni in quattro (.. e tre appartenevano a Pacciani), neuroni fra loro dissociati. Questo evento che cambia è la data proprio dell'ultimo omicidio, secondo la testimonianza di Lotti e l'assunzione come verità in sede processuale, il delitto degli Scopeti è avvenuto la notte fra la domenica e il lunedì dell'8 Settembre 1985. Questa testimonianza del Lotti non fu messa in discussione nonostante molte evidenze e conseguenti testimonianze fra esperti e periti affermassero che i corpi rinvenuti agli Scopeti erano morti da più tempo, ad occhio nella notte fra sabato e domenica e cioè il 7 Settembre 1985, ma addirittura, con più probabilità nella notte fra venerdì e sabato. Era la rigidità cadaverica a testimoniarlo ed anche degli scontrini, che venivano conservati dalla coppia, riportanti come ultime date per gli acquisti quella di venerdì, come se dal venerdì alla domenica non si fossero più mossi dal loro accampamento.
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Oggi, al progresso della scienza entomologica si può affermare tranquillamente che il delitto avvenne 24 se non addirittura 48 ore prima rispetto alla data dell'8 settembre fornita da Lotti. Il castello costruito crollerebbe collocando i compagni di merende altrove la notte dell'omicidio e rendendo farsa il risultato processuale. Quelle larve non potevano arrivare a quello stadio di crescita in sole 24 ore; stato di crescita visibile nelle fotografie refertate. Scienza. Adesso, alla luce di quanto emerso, ci si domanda che cosa aspettano gli inquirenti a riaprire il caso che è insoluto ancora oggi, soprattutto considerando che oggi il progresso scientifico mette a disposizione ben altri metodi per individuare un colpevole, metodi che nel 1985 non esistevano. In particolar modo l'analisi del DNA che potrebbe essere presente sulla tenda dei due giovani francesi trucidati, Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot. DNA epidermico (se si è strusciato sulla tenda magari con la fronte madida di sudore) o sanguigno (se si è ferito) o ancora pilifero (se ha perso capelli o peli). La tenda è ancora conservata e quindi analizzabile; chi deve MUOVERSI per attivare il processo di ricerca di nuove prove e della verità? Per i fiorentini i delitti del mostro sono un periodo oscuro di Firenze, sia come tragicità degli eventi ma anche come risultato delle indagini più volte sbagliate e inconcludenti oltre che soventemente depistate. Per il resto del mondo il caso del mostro di Firenze è solo un evento da studiare, unico nel suo genere, inseribile fra i casi che hanno fatto storia. Per citare Gabriella (RIP 2010) la verità sta nei romanzi. 
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Jacopo Cioni Read the full article
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arcobalengo · 1 year
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📌 Dopo il servizio del TGR dei primi di maggio, "Trento, l'intelligenza artificiale applicata alla sicurezza urbana", e dopo la manifestazione di sabato 20 che ci ha visti andare in trasferta in città, Ansa trentino, in data di ieri, ci comunica dal Festival dell'Economia l'ennesima e distopica novità:
👉 "Parte da Trento la sperimentazione italiana dell'E-Wallet"
👉 "[...] il portafoglio digitale che consentirà a cittadini, residenti e imprese dell'Unione europea di certificare la propria identità in sicurezza accedendo ai servizi pubblici e privati in tutti gli Stati membri"
L'agenda città intelligenti, le prigioni urbane del nuovo secolo, procede spedita e si intreccia con il progetto Identità digitale, sicuramente complementare.
👉 "Sperimentare a Trento le prime applicazioni del portafoglio elettronico europeo al fianco di realtà italiane di eccellenza [...] conferma il valore della collaborazione tra istituzioni, territori, società pubbliche, centri di ricerca e aziende private"
📌 È questo, in comune con il caso di Milano, dove segnaliamo la presenza nella grande "Alleanza Smart City" di A2A, IBM, Cisco, Accenture e tanti altri, uno dei passaggi più importanti e sottovalutati del fenomeno: la transizione formale da politiche territoriali democratiche (ora solo informalmente svuotate) verso il governo diretto delle corporation, dei centri di ricerca e dell'IA, nella completa istituzionalizzazione della tecnocrazia.
https://t.me/canalemiracolomilano
Sanno che la maggior parte dei trentini sono pecoroni o troppo impegnati col business, per cui sarà una passeggiata imporlo. A2A provò vent'anni fa a mettere le mani su Trento con l'inceneritore e gli è andata male. Chissà se questa volta si riuscirà a farmarla assieme ai suoi compagni di merende
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guidosaraceni · 1 year
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Ora e Sempre
Non è vero che oggi è la festa di tutti. Non è festa per i mafiosi, per i camorristi, per i membri delle logge massoniche deviate. Non è festa per quelli che evadono le tasse, inquinano i fiumi, costruiscono abusivamente edifici di sabbia. Oggi non è la festa dei furbetti del cartellino, dei compagni di merende, degli imprenditori che ridono soddisfatti dopo un terremoto. Non è la festa dei…
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Buon pomeriggio lettori ❤️‍🔥 ~ Per la serie “recensioni allegre”, anche oggi vi parlo di un libro che ricostruisce gli eventi e la storia di uno dei serial killer che ha più scosso il nostro Paese: “Il mostro di Firenze” 🔪 ~ Rimasto ancora oggi senza una vera e propria identità, il Mostro di Firenze, soprannominato così dai media, è un omicida che ha agito tra il 1968 e il 1985, sospettato di aver ucciso tra le 14 e le 16 vittime. Il suo obbiettivo erano le giovani coppie che decidevano di restare in auto, appartandosi in zone di campagna poco frequentate. Il Mostro si accaniva maggiormente sulle donne e agiva sempre incontrollato, aggredendo le vittime alle spalle e uccidendole con un’arma da fuoco. ~ Negli anni sono state tante le piste seguite e altrettanti i presunti colpevoli o le persone informate sui fatti, tra cui i più celebri sono senza dubbio i cosiddetti “compagni di merende”, i quali hanno sempre rimbalzato le colpe tra di loro. Nonostante i numerosi avvistamenti e l’identikit diffuso, nessuno ha mai davvero pagato per il male fatto alle vittime e alle loro famiglie. ~ Il libro, che appartiene alla collana “I volti del male”, ne ripercorre le azioni, portando l’attenzione sulle giovani vite spezzate e ricostruendo le tormentante e difficili inchieste. Se siete degli appassionati di true crime, non posso non consigliarvi questa raccolta e il libro nello specifico, perché racconta in maniera oggettiva e precisa i fatti accaduti, soffermandosi su ogni aspetto. ~ Conoscevate questo caso? O avete letto qualcosa a riguardo? Fatemelo sapere nei commenti 💭 ~ #libro #bookstagramitaly #book #leggere #reading #lettricecompulsiva #leggerechepassione #consiglidilettura #leggereésempreunabuonaidea #recensione #bookreview #letteratura #lettureconsigliate #lettrice #reader #ioleggo #booklover #bookphotography #laragazzadellibro #ivoltidelmale #emse https://www.instagram.com/p/ClBsxB2sdmp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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mpmgandalf · 2 years
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Compagni di merende, vi presento il nostro nuovo amico Pietro, d'origine toscana ...... #geko #nosybe #andilana #madagascar #andilanabeachresort @geco (à Ristorante Pily Pily) https://www.instagram.com/p/CjVSeyojkQ6/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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major-x-blog · 2 years
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Klaus Schwab continua la sua Propaganda" TransDisumanizante se così si può dire!? per trasformare il genere umano in Zombie Servitori al servizio dei suoi PADRONI, e già..... perchè secondo me anche Schwab ha dei "PADRONI" non vibsembra un "pò Stranuccio" che delle persone che hanno più di 80 anni si preoccupano del Futuro dell'Econimia Planetaria, del Futuro delle risorse Alimentari ed Energetiche, del Futuro del clima e dell'Inquinamento dell'intero Pianeta? ma chi glielo ha Ciesto?
Quale Futuro, se poi promuovono Guerre Nucleari Globali? Camcellando tutti i loro FALSI BUONI PROPOSITI di paladini Filantropi ed Ecologisti? non vi sembra Strano????????
o sono solo io che soffro di Schizzofrenia Paranoide?????
comunque Schizzoftrenia o no, BISOGNA FERMARLI, Gates, Soros, Schwab e i loro "Compagni di Merende"!!!!!!!!!!!!!
#fermiamolisubito
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