#Casette in legno
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A Vicenza il progetto del Treno Alta Velocità, all’interno del tracciato Brescia-Padova, oltre che ad impattare fortemente sulla città e sulla salute della cittadinanza, rischia di distruggere 11 mila metri quadrati di bosco, che si trovano all’interno di un’ex area industriale abbandonata di quasi 60 mila metri quadrati. Si trova a ridosso del quartiere Ferrovieri, a un paio di chilometri dal centro storico e confina con l’esistente ferrovia Milano-Venezia. Nei pressi dell’area si trova anche il Centro Sociale Bocciodromo, che verrebbe anch’esso divorato da una strada che dovrebbe essere costruita a lato del mega cantiere della grande opera inutile e dannosa. L’area appartenne all’industria tessile Pettinatura Lanerossi tra il 1925 e il 1994, anno nel quale lo stabilimento fu chiuso. Da allora ha passato diverse proprietà, senza che venisse effettuata alcuna bonifica e senza che mai si arrivasse a una proposta di recupero. Nel frattempo la natura ha preso il sopravvento: in trent’anni di abbandono, si è creato spontaneamente un ecosistema proprio abitato da diversi elementi tra flora e fauna. Animali quali cerbiatti e tassi abitano ora il bosco selvaggio e un censimento vegetale ha registrato la presenza di almeno 75 specie vegetali appartenenti a 50 famiglie diverse. Il polmone verde è a rischio distruzione. Attualmente il futuro dell’area prevederebbe la costruzione del campo base e dell’area del cantiere a servizio della costruzione del TAV. Per questo verrebbero distrutti 11 mila metri quadrati di parco, senza toccare invece l’ex fabbrica da bonificare. Diverse organizzazioni della città di Vicenza si stanno mobilitando per difendere l’area verde. Lo scorso fine settimana si sono svolte numerose iniziative per far conoscere il luogo alla cittadinanza, tra le quali attività per bambini e non, performance, proiezioni e momenti di condivisione collettiva. Sono anche state costruite delle casette in legno sopra agli alberi “con l’idea di difenderli”.
Vicenza: il Tav vuole travolgere il bosco Lanerossi, rischia anche il CS Bocciodromo - Infoaut
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L'attacco Giapponese alla base navale degli Stati Uniti nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico di Pearl Harbor venne eseguito il 7 dicembre del 1941. Ormai è acclarato da molteplici fonti ufficiali e documenti desecretati che, l'attacco era noto ai comandi militari americani che lo permisero anzi, in qualche modo lo propiziarono, per spingere l'opinione pubblica a sostenere l'amministrazione e supportare l'entrata in guerra.
Nell'aprile del 1937 il Capitano in pensione Claire L. Chennault venne inviato in missione dal Governo degli Stati Uniti in Cina da Song Meiling, meglio conosciuta come la Signora Chiang Kai-shek o Chiang Mei-ling, moglie del Presidente della Repubblica di Cina Il motivo era che Song Meiling era stata designata e messa a capo di una apposita Commissione per gli Affari Aeronautici proprio per rivoluzionare e modernizzare l'intero settore militare aereo della Cina ormai prossima alla guerra aperta contro il Giappone.
L'ex Capitano Chennault non solo fu un solerte consulente militare della Signora Chiang Kai-Shek ma procacciò numerose commesse per la Curtis e per l'acquisto di numerosi aeromobili da fornire alla Cina Infine formò e curò personalmente, per conto del Governo degli Stati Uniti, la nascita delle Tigri Volanti, un gruppo "segreto" di piloti americani inviati in Cina con il preciso scopo di bombardare i Giapponesi al fianco della ROCAF, l'Aeronautica della Repubblica di Cina.
Quello fu l'inizio delle avventure tra le nuvole del Giappone dell'aeronautica degli Stati Uniti... quindi ben prima del 7 dicembre 1941 La fine di quelle avventure fu nell'agosto del 1945 con il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki preceduto dal bombardamento di circa altre 60-100 importanti città giapponesi. La maggior parte delle case di quel tempo in Giappone erano case di legno. Gli Stati Uniti soppressero prima i principali sistemi contraerei dopodiché eseguirono una serie di bombardamenti con bombe incendiarie per creare un vero inferno di fuoco con la legna delle casette giapponesi.
La stima di morti civili arriva a circa 900.000 persone bruciate vive Tutti ricordano l'infame bombardamento della città di Dresda dove le stime parlano di 30.000-50.000 morti. Ma il più sanguinoso attacco aereo con armamento convenzionale dell'intera storia, fu quello compiuto dall'aviazione americana il 10 marzo del 1945 sul distretto di Shitamachi a Tokyo dove furono impiegati 334 B-29 i quali, volando a soli 150 metri dal suolo e con l'impiego di un loro munizionamento incendiario speciale costituito da una miscela di napalm e forforo bianco, causarono la morte di 90.000-130.000 persone.
Quest'ultimo fu l'unico e vero motivo per cui non vennero sganciate le atomiche su Tokyo Non sarebbe stato un chiaro esempio per il mondo intero della potenza distruttiva delle nuove bombe atomiche americane "... Mantieni il Giappone in guerra per altri tre mesi e potremo usare la bomba sulle loro città. Porremo fine a questa guerra con la nuda paura di tutti i popoli del mondo che poi si piegheranno alla nostra volontà” - John Foster Dulles, maggio 1945 Palace Hotel San Francisco - p.s.: John Foster Dulles tra le altre cose, aiutò a preparare la Carta delle Nazioni Unite a Dumbarton Oaks e nel 1945 servì come consulente senior alla conferenza di San Francisco che anticipò la fondazione dell'ONU Fu anche precursore e fervente sostenitore della nascita della NATO Insomma, un autentico gentiluomo E direi anche, infine, che la Storia doveva essere riscritta.... il perché, mi pare del tutto evidente
-Luperco
Ragion di Stato che accomuna tutti.
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Hai presente quando guardi un'immagine e nel tuo cervello, tic tic tic tic, si aprono dei cassettini dei ricordi ed escono fuori prepotenti, velocissimi (tipo i fantasmi di ghostbusters quando vengono liberati), e ti si spiattellano in faccia proprio come la più bella cinquina che hai dato nella tua vita? Ecco. È successo a me con questa immagine, non so perché.
Quando ero piccola, intorno ai sette anni, una delle mie passioni più grandi a casa vecchia di nonna era quella di frugare nello studio di nonno. Senza mai sgualcire o rovinare nulla, ci mancherebbe, con sommo rispetto e con tanta delicatezza. Nonno era morto da pochi anni e quella stanza, dove prima potevo entrare solo con lui, era diventata "accessibile", ma sempre con una tacita attenzione e una riverenza bellissima, perché a volte la riverenza è bella. Legno scuro ovunque, parquet a spina, una grande finestra che da sul terrazzo, pareti di sole librerie piene di libri, oggetti strani, foto in bianco e nero della famiglia, dei figli e dei grandi incontri, poi al centro della stanza, un po' di sguincio rispetto alle pareti, la grande scrivania vittoriana con sopra tanti oggetti e articoli di cancelleria, tutto ordinato, il tagliacarte in argento (che ho in negozio con me), il porta scotch di design trasparente, l'accendino da tavolo in acciaio, le matite sempre dalla punta morbida sempre ben temperate, le penne col tappo che si avvita e svita, il sottomano in pelle blu e tante cartelline, carte, scatoline e cose che ancora oggi mi fanno salire al naso gli odori di quella stanza.
Un giorno (che ho ricordato ora) nonna ha aperto uno dei cassetti prodondi della scrivania e ha tirato fuori una scatola grande tipo scatola di scarpe verde con il cartone telato e me l'ha data.
Dentro c'erano le buste da lettera intestate con il nome di nonno, sulla linguetta (non so come si chiama) stampato un po' in rilievo con uno stampatello squadrato che a lui piaceva tanto. Saranno state almeno trecento.
Una parte di quelle buste è ancora in quella scatola verde telata, qui a casa, l'altra parte l'ho disegnata, come mi aveva detto nonna: "Facci sopra i disegni che piacevano tanto a nonno! Vedrai come sarà contento". Io così ho fatto, ho disegnato. Ho fatto per anni dei disegni sulle buste con penne, tempere, aquerelli e pennarelli, usavo tutto, disegnavo fiori, casette, soprattutto le mie creature ballerine quelle che piacevano a nonno.
Sean Spellman low tide, watercolor
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Vinuva 2024 a Stradella
Saranno Vinuva e Le Vie del Buttafuoco a chiudere l’estate di Stradella, dal 20 al 22 settembre, nel centro storico. Venerdì 20, alle 18.30, ci sarà l’inaugurazione con l’aperitivo preparato dai ragazzi dell’istituto Santachiara e in piazza Trieste saranno posizionate sei casette di legno per ospitare aziende con i loro prodotti e le associazioni di categoria, mentre tra sabato e domenica sono…
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COLONIE FELINE, ARRIVANO LE “POSTAZIONI PAPPA”
Arrivano le “postazioni pappa” nelle colonie feline della città. Il Comune di Nardò, con il coordinamento del consigliere delegato alle problematiche concernenti il randagismo Pierpaolo Giuri, ne ha fatte installare una decina in altrettante colonie sul territorio comunale. Sono delle casette di legno con uno spazio interno in cui introdurre i recipienti con il cibo da parte dei volontari o di…
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Catanzaro: irregolarità e assenza di autorizzazioni edilizie e paesaggistiche
Catanzaro: irregolarità e assenza di autorizzazioni edilizie e paesaggistiche. Continuano le attività di controllo del territorio dei Carabinieri nella provincia di Catanzaro, anche al fine di prevenire e reprimere gli illeciti ambientali e, in particolare, le violazioni edilizie e paesaggistiche che, con l’approssimarsi della stagione estiva, potrebbero registrare un incremento per l’avvio delle attività turistico-ricreative e balneari. Grazie all’assidua vigilanza sul fenomeno, i militari del Nucleo Forestale di Lamezia Terme hanno accertato la presenza di manufatti abusivi in diverse aree del lametino. Da ultimo, all’interno di un fondo privato nel popoloso quartiere di Nicastro, è stata accertata la realizzazione di una costruzione in cemento armato e muratura, già completa di copertura in lamiera coibentata. Il fabbricato, esteso su un’area di oltre 100 metri quadrati e con altezza massima superiore a tre metri, è risultato essere privo di qualsiasi titolo abilitativo ed è stato posto immediatamente sotto sequestro dagli operanti. Per tale violazione, il presunto autore e proprietario del terreno, deferito all’Autorità Giudiziaria di Lamezia Terme, qualora le ipotesi accusatorie fossero confermate e fatte salve le garanzie di difesa, rischia l’arresto fino a due anni e l’ammenda fino a un massimo di 51.645 euro. Sul versante ionico, un tempestivo intervento congiunto dei Nuclei Carabinieri Forestale di Catanzaro e di Sersale ha, invece, scongiurato la realizzazione di casette in legno su un terreno boscato demaniale prospicente il lungomare di Sellia Marina, sul quale erano in fase di esecuzione lavori per la realizzazione di una struttura turistico-ricreativa in difformità ai titoli abilitativi, evitando, inoltre, l’abbattimento di ulteriori specie arboree. Gli effetti degli interventi di trasformazione del paesaggio sulle risorse ambientali vanno tenuti in considerazione con la necessaria priorità. Un consumo eccessivo del territorio, l’incremento della copertura artificiale, la sottrazione di superfici agricole, boschive e naturali attuata in contrasto alle normative di settore, nonché un loro utilizzo non conforme ai vincoli imposti dalle regolamentazioni, anche locali, comporta un decremento delle importantissime funzioni ecosistemiche del suolo, rese in maniera gratuita alla collettività. Massima tutela viene, poi, accordata dall’ordinamento ai siti di pregio naturalistico inseriti nel sistema delle aree protette o ecosistemi naturali di rilevanza paesaggistica: le conseguenze sanzionatorie per queste violazioni possono prevedere, nei casi più gravi, la condanna fino a 4 anni di reclusione. Si evidenzia l’importanza delle istruttorie degli Enti preposti al rilascio di titoli abilitativi nel verificare l’esistenza sul proprio territorio di zone sottoposte a salvaguardia ambientale e/o paesaggistica o, ancora, la presenza di vincoli “inibitori” (come, a titolo di esempio, i Siti di interesse comunitario, cd. SIC, o le Zone di Protezione Speciale, cd. ZPS, oppure i rimboschimenti artificiali pubblici, tra cui le “fasce frangivento” prospicenti le spiagge marine). L’attività di contrasto al fenomeno del Comparto forestale nella provincia di Catanzaro, con oltre 90 controlli nel settore edilizio e paesaggistico nei primi 5 mesi dell’anno, ha portato alla contestazione di sanzioni amministrative per un importo di circa settemila euro, al deferimento all’Autorità giudiziaria di 24 persone, con l’esecuzione di 14 sequestri.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Parco della Vittoria - Tenuta Gardini - Bibbona - Toscana
le casette delle fattoria raccontano storie di grandi, piccini, cura, natura, amore.. il dono di un padre al suo cucciolo.
Pittura su Legno
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La Befana a Piazza Mercato, nel segno della tradizione
La magia dell’Epifania trasforma da oggi Piazza Mercato, a Napoli, nel villaggio della Befana, che fino alla mezzanotte del 5 gennaio offre casette in legno e addobbi luminosi – pagati dai commercianti – che caratterizzano un villaggio con venditori di giocattoli e dolci per la calza. “Questa piazza – spiega l’assessore al commercio di Napoli Teresa Armato – ha una grande tradizione di…
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#decorazionidinataleinbaseallostiledellacasa#decorazioninatalizie#homedecor#scegliereledecorazioninatalizie
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"Mercatino di Natale 2023 in Piazza Santo Croce a Firenze"
Era tempo di Natale e mancavano solo pochi giorni alla notte magica, in città le strade erano tutte illuminate e le vetrine dei negozi, più sfavillanti che mai, erano piene di tante cose bellissime.Il tradizionale mercatino, tipico di quel periodo, con le sue tante casette di legno che vendevano di tutto e di più, era sempre stracolme di persone, nonni, mamme, papà e tanti bambini, tutti alla…
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Natale a Lecce: domani accensione in piazza delle luminarie
Natale a Lecce: domani accensione in piazza delle luminarie Prevista l’esibizione del coro gospel A.M. FamilySabato 2 dicembre, alle ore 19.15, saranno accese le luminarie natalizie, allestite a cura di Mariano Lights. alla presenza dell’Amministrazione comunale e sulle note del coro gospel A.M. Family diretto da Elisabetta Guido. Nelle casette in legno allestite in piazza Sant’Oronzo, dopo…
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SOLBIATE OLONA - NUOVO PARCO AGRICOLO URBIS ET AGRI
Nuove idee sugli orti urbani. Ci ha guidato un pensiero, che si riassume in “costruire, abitare e pensare al non costruito”, che si propone di raccontare come le aree verdi di dimensioni diverse, parchi, riserve, ma anche piccoli reliquati, pezzi di terreno che, quando sono stati ritagliati i lotti edificabili, sono rimasti fuori, sopravvissuti e rimasti fuori dalle trasformazioni urbanistiche, il cosiddetto “Terzo Paesaggio”, possano diventare parti significative per la riqualificazione e la valorizzazione del territorio. Nel Terzo Paesaggio è essenziale l’approccio ecoantropolgico, che contraddistingue il rapporto uomo-natura, che ci invita a percepire la terra e la natura nel suo insieme come entità viva e preordinata, come un grande giardino planetario, rappresentazione del pianeta come giardino che si propone di guardare la biodiversità come a una garanzia di futuro per l’umanità, in cui tutti i frammenti di paesaggio ignorati e dimenticati si ricompongono, offrendoci l’opportunità di riconciliarci con il cosiddetto “creato”. Quando parliamo di questi frammenti, per esempio parliamo dell’Aiuola della Civetta, dell’Angolo della Memoria dei Cecoslovacchi, del Camminamento dei Castagni di Via Ortigara, nel rispetto dell’impronta che ognuno di noi vuole lasciare. Il Parco Agricolo è, a sua volta, un frammento di paesaggio, dove al suo interno vengono collocati diversi elementi paesaggistici, tra cui gli orti urbani. Occuparsi del Terzo Paesaggio, del giardino planetario o, ancora più semplicemente, dei giardini locali vuol dire ripensare un corretto rapporto con la natura nella sua interezza, una natura alla quale apparteniamo e che ci precede, della quale siamo custodi e giardinieri, in conclusione un invito all’ascolto.
Ricordo che il Parco Agricolo, con i suoi orti urbani, è stato presentato in Regione come progetto nell’ambito del Master Plan di Rigenerazione urbana. Nei 16.000 metri quadri del Parco sono stati previsti cinque blocchi, che possono ospitare in totale massimo quarantasei orti. Tutti i blocchi saranno già predisposti come sottoservizi per ospitare tutti gli orti e rispondere nel tempo ad ulteriori richieste, anche se in questa fase quelli che verranno completati saranno venti. La dimensione di ogni orto è pari a trentacinque metri quadri, lo standard minimo indicato da Regione Lombardia sono venticinque metri quadri. Gli orti saranno recintati. Ogni blocco prevede due vialetti di accesso, che portano gli orti posti a destra e a sinistra del blocco. La zona degli orti è prevista immersa in un prato fiorito. I fiori permettono agli insetti di fare il loro lavoro. Il taglio in questo caso può essere messo a reddito. Penso ai maneggi, per esempio. Recentemente, con la siccità, la tendenza per tutte le aree verdi è questa. Ogni blocco avrà una casetta per gli attrezzi, realizzata in legno, con tetto canadese. All’interno di ogni casetta ci saranno gli armadietti di ogni ortista, per contenere gli attrezzi e gli effetti personali. Quindi, per questo primo blocco ci saranno due casette, una per ogni blocco da dieci orti. Tra i due blocchi è previsto un capanno aperto ad uso ricreativo, per potersi fermare, consumare una merenda, leggere, fare i compiti. Questo primo blocco è replicabile in qualsiasi momento, in quanto i sottoservizi sono previsti per la realizzazione di ulteriori due blocchi e mezzo. Il “mezzo” è stato previsto nel progetto per orti destinati ai disabili, in quanto deve essere sopraelevato e, quindi, occupa maggiore spazio. Ogni blocco di orti da dieci prevede un contatore dell’acqua e ogni orto è provvisto di pozzetto, compresa l’acqua. L’acqua dei pluviali delle casette attrezzi confluiranno in vasche di recupero di acque interrate di tre metri cubi l’una come riserva d’acqua. Il progetto prevede una pompa a mano per il prelievo dell’acqua piovana nel caso in cui ci sia siccità. Quindi, sarebbe un peccato utilizzare l’acqua potabile per bagnare gli orti. I sottoservizi sono la parte più costosa, in quanto deve essere rispettata l’invarianza idraulica. Per questo è stato impegnato un geologo, al fine di rispettare le leggi vigenti. È prevista una trincea drenante, con un tubo forato, che raccoglie l’acqua e la porta in cinque pozzi perdenti, oltre a un sistema di corrugati per impianto elettrico per prese elettriche e videosorveglianza. Non è prevista l’illuminazione per riportare le lucciole nel parco. A chiudere la zona destinata agli orti, a sinistra ci sono due filari di alberi da frutta e a destra ci dovrebbe essere una vigna, sulla quale, però, faremo delle valutazioni, perché bisogna trovare un ortista che sia disponibile a seguirla regolarmente. L’area degli orti, che impegna la metà del Parco Agricolo, è delimitata dalla ciclopedonabile, che viene realizzata e stabilizzata come una strada di campagna, ma rullata di colore bianco. In un parco agricolo non avrebbe logica inserire una ciclopedonale in qualsiasi materiale che non sia biocompatibile. Di fianco alla ciclopedonabile, in corrispondenza di ogni blocco orti, è prevista una piazzuola da tre metri e mezzo per tre metri e mezzo, con panchine in cemento per sedersi, cinque in totale. Verso le case, su tutto il perimetro del Parco sono previsti alberi, che distano nella prima parte, dove il Parco è più stretto, tre metri dal muro di cinta, poi diventano tre metri e mezzo, mentre nella parte più larga, dove ci sono anche gli orti, dieci metri dal confine. A completare il Parco un boschetto moderno, al posto del vecchio bosco di robinie, e un’area di lettura, dove viene creato un rilievo (un piccolo panettone) su cui si prevede l’area delle erbe officinali, che ogni cittadino può prelevare.
(dal Consiglio Comunale del 30 Settembre 2023)
(da La Settimana)
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non c’era cosa che non parlasse, nell’alta città di Esetra, nata sull’oceano. Lì, ogni casa, ogni vaso, ogni tenda, ogni singolo mattone, emetteva un suono, ognuno unico, ma tutti in qualche modo simili tra loro. Gli abitanti della città erano abituati da tempo a quell’eterna armonia che ne avvolgeva le strade, si impossessava di ogni anfratto danzando sui tetti e giungendo fino alla sottile striscia di sabbia bianca come la luna che separava la città dall'oceano, andando dunque a spegnersi dentro il lieve canto delle onde. Erano perlopiù pescatori, gli abitanti. Durante l’alta marea li potevi vedere seduti sui tetti delle loro casette alte e sottili di legno e terracotta, ad ascoltare quell’infinita danza di parole, sussurri, versi, gridi. Ci si perdevano, loro. Giorni interi, anche. E la città non smetteva mai di produrre il suo perpetuo canto. Ogni oggetto nella città raccontava una storia, ogni mattone aveva la sua leggenda, ogni fiore la sua canzone, ogni lampada la propria fiaba, ognuna unica tra le altre, ognuna antica come il mare. E in quel continuo fiume di suoni era come nuotare. Stava certo all'abilità degli abitanti della città, riuscire a comprenderle, distinguerle le une dalle altre, affezionarsi ad alcune, dimenticarsi di altre.
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Case prefabbricate in legno - Case convenienti e confortevoli
Al giorno d'oggi, molte persone possiedono una casa, ma non tutti possono permettersi di acquistarne una, a volte a causa degli alti costi di costruzione. Tuttavia, acquistando una casa prefabbricata in legno, puoi ovviare a questo problema economico e godere di un ottimo standard di comfort abitativo. Le nostre case prefabbricate in legno certificate FSC permettono di ricreare un ambiente sano e pulito, grazie al sistema costruttivo "blockhouse". prefabbricati in legno abitabili
Caratteristiche delle nostre case prefabbricate in legno
Le nostre case prefabbricate in legno possono essere costruite semplicemente incastrando assi di legno o tronchi, senza bisogno di colla o ganci di ancoraggio. Su richiesta è possibile scegliere il tipo di tegole e preservanti del legno che si desidera applicare. Inoltre, offriamo servizi di isolamento per il tetto e il pavimento delle nostre case prefabbricate in legno. Le nostre moderne e confortevoli case prefabbricate in legno sono disponibili a prezzi competitivi chiavi in mano e possono essere installate dal nostro personale qualificato o da soli.
Varietà di modelli
Tutti i nostri edifici in legno sono offerti a vari prezzi e sono disponibili in diversi modelli. Puoi scegliere tra vari tipi di case moderne in legno, a seconda della loro destinazione d'uso. Le nostre case in legno sono meticolosamente lavorate e dotate di vetrate isolanti che garantiscono un ottimo isolamento durante la stagione invernale, permettendo di riscaldare l'interno senza alcuna dispersione di calore. Le nostre strutture prefabbricate in legno e vetro possono essere installate in pianura, in montagna o al mare. Le nostre case prefabbricate in legno sono anche convenienti e accessibili a tutti.
Piccole case prefabbricate in legno
Proponiamo anche casette prefabbricate in legno più piccole, perfette per creare un ripostiglio per attrezzi vari o anche come dependance esterna per i vostri ospiti.
Grandi case prefabbricate in legno
Le nostre case prefabbricate in legno possono essere realizzate in piccole metrature di circa 20 mq o in metrature più grandi fino a 100 mq, come vere e proprie case in legno. Queste costruzioni in legno vengono solitamente prefabbricate in fabbriche del Nord Europa e poi trasportate e assemblate in loco. Le nostre case prefabbricate in legno sono comunemente utilizzate per scopi residenziali, come weekend fuori porta, periodi di vacanza medio-lunghi (in chalet in legno ampi e funzionali), oppure come case residenziali da vivere tutto l'anno.
Artigianalità e Qualità
Le nostre case prefabbricate in legno sono progettate con l'innovativo sistema BLOCKHOUSE e costruite con legni certificati di abete rosso nordico, secondo i più recenti standard scandinavi. Solitamente sono realizzati con materiali durevoli e resistenti agli agenti atmosferici, come l'abete bianco nordico. Possono avere una planimetria a scelta del cliente e infissi di alta qualità, oltre che un ottimo isolamento termico e acustico.
Conclusione
Le nostre case prefabbricate in legno sono facili e veloci da installare, il che le rende una scelta popolare per le persone che hanno bisogno di case convenienti e confortevoli. Possono anche aggiungere valore alla tua proprietà e sono una scelta sostenibile per l'ambiente.
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Natale 2023 a Bibione
Il Bibione Xmas Village è pronto a tornare con tante incredibili sorprese, per grandi e piccini nelle magiche vie del Villaggio di Natale, con luci e addobbi natalizi degni della casa di Babbo Natale in persona. Sarà una trasformazione che renderà Bibione ancora più magica, immergendola in un suggestivo mondo uscito dalle pagine di un libro di fiabe dall’8 dicembre e fino al 7 gennaio 2024, mentre Piazza Fontana e Viale Aurora diventeranno il luogo prediletto per ospitare le tipiche casette in legno, con dolci e leccornie di tutti i tipi e oggetti legati alla tradizione del Natale. Sempre in Piazza Fontana sarà allestita anche la pista di ghiaccio, pronta ad accogliere le eleganti acrobazie dei pattinatori, ma anche le divertenti cadute di chi sale per la prima volta su un paio di pattini. Ad arricchire questo panorama già di per sé irresistibile saranno le numerosissime attività di intrattenimento, con esibizioni di pattinaggio artistico, trampolieri, truccabimbi, spettacoli di fuoco, concerti e tanto altro ancora, tutto sa scoprire tra le strade del Villagio di Natale La giornata di venerdì 8 dicembre ospiterà così la grande inaugurazione del Bibione Xmas Village a partire dalle 16 e l’accensione dell’albero di Natale alle 17, con la presentazione di Chiara Perale, il Concerto Gospel The Colours of Gospel e un’affascinante Esibizione di pattinaggio artistico In Line San Marco. Per il Bibione Xmas Village il Faro aprirà le porte per visitare la mostra del progetto LuMe e l’allestimento multimediale del progetto Primis l’8, 9, 10, 16, 17, 23, 24, 26, 30, 31 dicembre e 1, 6, 7 gennaio 2024. L’area esterna sarà aperta dalle 9.30 alle 15.30, mentre quella interna dalle 10 alle 15. Dall’8 dicembre al 7 gennaio, percorrendo la ciclopedonale di Bibione fino al faro di Punta Tagliamento si potrà ammirare il tradizionale Presepe di Sagome, giunto alla quarta edizione. Quest’anno la realizzazione del presepe, ideato dall’Associazione Next, ha visto protagonisti, oltre agli alunni di San Michele al Tagliamento, anche i bambini di Portogruaro, per un totale di ben dodici classi coinvolte nell’ideazione e creazione delle installazioni. Le otto scuole del territorio sanmichelino e le quattro scuole del portogruarese nelle scorse settimane hanno dato sfogo alla loro fantasia, dipingendo e decorando le sagome che animeranno il lungomare di Bibione tra i piccoli animali da fattoria del più classico dei presepi, pecorelle, oche e capre, ma anche in figure come il pastore con il cane, gli immancabili bue e asinello che fanno da contorno alla natività sulla sabbia esterna all'entrata del faro. Come di consueto, il cartello con il QrCode sarà presente per chiunque voglia visualizzare il video di auguri dell'Associazione Next, infatti basterà inquadrarlo con la fotocamera del proprio smartphone per dargli il via. Read the full article
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PREFABBRICATI IN LEGNO, CASE PREFABBRICATE PREFABBRICATI IN LEGNO | Casette Italia
prefabbricati in legno
I prefabbricati in legno sono piccole costruzioni da esterno in legno che vengono prefabbricate in fabbrica e poi assemblate in loco. Sono comunemente usati per sia scopi di stoccaggio, come riporre attrezzi da giardino, tosaerba, biciclette, sia come case in legno abitabili tutto l'anno.
Queste case o casette prefabbricate in legno (sia massivo che lamellare certificato per gli utilizza abitativo-residenziali) sono in genere realizzati con materiali durevoli e resistenti agli agenti atmosferici, come cedro, pino o abete e sono disponibili in una varietà di dimensioni e stili per soddisfare esigenze e preferenze diverse. Possono avere caratteristiche come finestre, lucernari o scaffalature e possono essere dipinti o macchiati per adattarsi al paesaggio o alla casa circostante.
Le casette da giardino prefabbricate in legno sono spesso facili da montare e smontare, rendendole una scelta popolare per le persone che hanno bisogno di spazio di archiviazione aggiuntivo ma non vogliono impegnarsi in una struttura permanente. Possono anche aggiungere valore a una proprietà, in quanto forniscono uno spazio utilizzabile aggiuntivo e possono migliorare l'estetica generale del giardino.
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