#Casa Vacanze Toscana
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Echi di guerra
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Scopri il Fascino di Pian di botta: Il Tuo Rifugio Perfetto per Vacanze in Gruppo
Scopri il Fascino di Pian di botta: Il Tuo Rifugio Perfetto per Vacanze in Gruppo. Nel cuore della pittoresca campagna toscana sorge un gioiello nascosto: l'Agriturismo Pian di botta.
Questo incantevole rifugio offre non solo un'esperienza autentica della vita rurale, ma anche una destinazione perfetta per gruppi in cerca di momenti indimenticabili insieme.
Con una vasta gamma di servizi e attività, Pian di botta è la scelta ideale per le tue vacanze in gruppo, promettendo avventure, relax e divertimento per tutti.
Accoglienza e Comfort a Misura di Gruppo
Il nostro agriturismo è progettato per accogliere gruppi di ogni dimensione, garantendo un soggiorno confortevole e piacevole per tutti i partecipanti.
Le nostre case vacanze sono ampie e completamente arredate, offrendo spazi comuni accoglienti e camere spaziose dove rilassarsi dopo una giornata di esplorazione.
Con cucine completamente attrezzate, è possibile preparare deliziosi pasti in compagnia, sfruttando al meglio i prodotti locali freschi e genuini.
Attività per Tutti i Gusti
Che tu sia un'appassionato di attività all'aria aperta o preferisca il relax totale, Pian di botta ha qualcosa da offrire per tutti i gusti.
Per gli amanti della natura, le passeggiate nei dintorni offrono panorami mozzafiato e la possibilità di esplorare la ricca flora e fauna della zona.
Gli appassionati di avventura possono cimentarsi in escursioni in mountain bike o gite a cavallo attraverso i suggestivi sentieri circostanti.
Per coloro che desiderano immergersi nella cultura locale, organizziamo visite guidate ai pittoreschi borghi circostanti e degustazioni di vini presso le rinomate cantine della zona.
E dopo una giornata piena di attività, cosa c'è di meglio di una serata rilassante intorno al fuoco con gli amici, condividendo storie e creando ricordi indimenticabili?
Esperienze Autentiche della Vita Rurale
Lontano dal trambusto della città, Piandibotta offre un'esperienza autentica della vita rurale toscana.
I nostri ospiti possono partecipare alle attività agricole quotidiane, come la raccolta delle olive o la vendemmia, vivendo appieno il ritmo tranquillo e rilassante della campagna.
Con le nostre lezioni di cucina tradizionale, puoi imparare i segreti della cucina toscana e portare a casa con te nuove abilità culinarie da condividere con famiglia e amici.
Assistenza Personalizzata
Il nostro team dedicato è sempre a disposizione per garantire che il tuo soggiorno a Piandibotta sia indimenticabile.
Dalla pianificazione delle attività alle prenotazioni nei ristoranti locali, siamo qui per soddisfare ogni tua esigenza e assicurarci che tu e il tuo gruppo possiate godere appieno di tutto ciò che la nostra struttura e la regione circostante hanno da offrire.
Prenota Ora il Tuo Soggiorno da Sogno a Pian di botta
Con i suoi paesaggi mozzafiato, le attività coinvolgenti e l'atmosfera accogliente, l'Agriturismo Pian di botta è la destinazione perfetta per le tue prossime vacanze in gruppo.
Sia che tu stia pianificando una fuga con amici, una riunione di famiglia o un evento speciale, garantiamo un'esperienza indimenticabile che rimarrà nei tuoi ricordi per sempre.
Prenota ora il tuo soggiorno e preparati a vivere un'avventura autentica nella splendida campagna toscana.
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Le vacanze sono andate bene.
Vittoria e Alice sono state insieme in Toscana e in Liguria — più precisamente alle Cinque Terre. Mi hanno raccontato dei sentieri a picco sul mare, delle vigne accarezzate dalla brezza marina, dei borghi colorati di rosso e giallo, della focaccia con il rosmarino e del pesto.
Questa sera, per celebrare e ricordare la loro vacanza, hanno deciso di cucinare la pasta al pesto. Dopo qualche discussione su chi delle due sarebbe andata al supermercato a comprare il necessario — un barattolo di pesto e una bottiglia di Vermentino — abbiamo scritto a Matilde. Siamo tornati da pochi giorni ma già si avverte la sua mancanza; ci mancano persino le sue piantine grasse: tre mini cactus che io e Alice odiavamo e avevamo soprannominato Grazie, Graziella e Graziearcazzo. Adesso il salotto è spoglio, penso che dovremmo ravvivarlo con qualche fiore, magari una piantina di basilico da tenere in casa tutto l'inverno. Resisterà? Probabilmente no.
Con un coinquilino in meno si guadagna in spazio e tempo. La qualità della vita migliora e le code interminabile per entrare in bagno diminuiscono. Vivere con tre ragazze mi ha insegnato a usare la toilette per primo, a svegliarmi presto la mattina per non correre il rischio di andare a lezione senza essermi fatto una doccia. Dopo di me c’era Matilde, infine Vittoria e Alice: questo l’ordine stabilito e rispettato in tre lunghi anni di convivenza.
Ora che ci penso l'arrivo di una nuova persona potrebbe stravolgere tutto, rompere ogni equilibrio. Questa cosa mi spaventa. Se dovesse arrivare una ragazza sarà compito di Vittoria e Alice redarguirla o lodarla; se invece dovesse essere un ragazzo — l’ho appena deciso — non gli concederò nulla. Non posso farci niente: ormai mi sono abituato a essere l’unico uomo di casa, il capostipite di questa strana famiglia, e questa cosa mi diverte.
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NOTIZIE DA ISTITUTO LUCE
"Sono gia' 15 milioni gli italiani in vacanza", recita contento il conduttore del Tg1.
Se facciamo una media vacanze di 15 giorni (che gia' e' una media niente male) , nelle due quindicine di luglio saremo gia' a 30milioni. Poi, si sa, il mese boom per i vacanzieri e' Agosto. Mettiamo l'asticella bassa? Seguendo i numeri di luglio, ci vogliamo fermare a 40milioni? Totale 70milioni. Insomma, 59milioni di italiani vivi (come certifica ISTAT essere gli italiani nel 2022) e forse 11 milioni di morti che quest'anno si godranno le vacanze. Ma perche' dovrei meravigliarmi se il Paese intero e anche piu', si gode le meritate ferie, come raccontano i tg a reti unificate, con aeroporti, traghetti, alberghi e ristoranti, tutti presi d'assalto, seppur con prezzi alle stelle? Succede di meravigliarmi perche' penso alle mie di vacanze. Dal 24 luglio al 10 agosto in un appartamentino (50mq) in una casa tipica della Provenza, qualcosa di simile a un appartamentino in un agriturismo nella campagna toscana. Una vacanza senza infamia e senza lode.. Costo, 200 euro al giorno x alloggio. Poi aggiungo benzina, autostrade, qualche spuntino giornaliero in un bar per pranzo e una cenetta in qualche ristorantino di medio-basso livello, ingresso a qualche evento e qualche spesa extra; credo di non cavarmela meno di 6mila euro. Ecco perche' mi meraviglio. Perche' vivo in un Paese dove 70milioni di persone possono permettersi vacanze dai 5 ai 10-20-30 mila euro e oltre. @ilpianistasultetto
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Esperienza Unica in Natura: Benvenuti all'Agriturismo Pian di Botta
Esperienza Unica in Natura: Benvenuti all'Agriturismo Pian di Botta. Immerso nella maestosità della natura, dove il canto degli uccelli si mescola armoniosamente con il fruscio degli alberi, l'Agriturismo Pian di Botta offre un'oasi di pace e serenità per gli amanti della vita all'aria aperta e della buona cucina.
Situato nel cuore della splendida campagna [inserire regione], lontano dal trambusto della città, questo incantevole agriturismo promette un'esperienza autentica e indimenticabile per i suoi ospiti.
Un Rifugio per Gruppi: Casa Vacanze Immersa nel Verde
All'Agriturismo Pian di Botta, ci impegniamo a offrire un'accoglienza calorosa e un'ospitalità genuina per gruppi di ogni dimensione.
Le nostre case vacanze sono progettate per garantire il massimo comfort e relax, con un tocco di rustica eleganza che si fonde perfettamente con l'ambiente circostante.
Alloggi Accoglienti e Spaziosi
Le nostre sistemazioni sono arredate con gusto e cura per offrire un ambiente accogliente e confortevole.
Le camere sono ampie e luminose, dotate di ogni comfort moderno per garantire un soggiorno rilassante e piacevole.
Che si tratti di una fuga romantica per due o di una riunione di famiglia, le nostre case vacanze sono perfette per soddisfare le esigenze di ogni gruppo.
Cucina Tradizionale e Prodotti Locali
Uno dei momenti più attesi dai nostri ospiti è sicuramente quello legato alla gastronomia. Presso l'Agriturismo Pian di Botta, vi invitiamo a scoprire i sapori autentici della cucina tradizionale Toscana.
I nostri chef esperti preparano piatti deliziosi utilizzando ingredienti freschi e di alta qualità, molti dei quali provenienti direttamente dalla nostra terra.
Dalle specialità della cucina contadina alle prelibatezze della cucina internazionale, il nostro menu offre un'ampia varietà di opzioni per soddisfare ogni palato.
Attività all'aria Aperta e Relax
Oltre alla deliziosa gastronomia e agli alloggi confortevoli, l'Agriturismo Pian di Botta offre una vasta gamma di attività per gli amanti della natura e dello sport.
Che si tratti di escursioni panoramiche, passeggiate a cavallo o semplicemente di relax in piscina, c'è qualcosa per tutti.
I nostri ospiti possono esplorare i sentieri naturali circostanti, immergersi nella tranquillità della campagna o partecipare a lezioni di cucina per imparare i segreti della nostra cucina tradizionale.
Pian di Botta: Un Luogo da Ricordare
Con la sua bellezza naturale mozzafiato, la sua calda ospitalità e la sua deliziosa cucina, l'Agriturismo Pian di Botta è molto più di una semplice casa vacanze: è un'esperienza da vivere e ricordare.
Che si tratti di un weekend romantico, di una riunione di famiglia o di una vacanza con gli amici, vi invitiamo a lasciarvi cullare dal fascino senza tempo di questo luogo straordinario e a creare ricordi preziosi che dureranno per sempre.
Prenota la Tua Avventura
Se desiderate fuggire dallo stress quotidiano e immergervi nella bellezza della natura, non c'è posto migliore dell'Agriturismo Pian di Botta.
Contattateci oggi stesso per prenotare il vostro soggiorno e preparatevi a vivere un'esperienza indimenticabile in uno dei luoghi più incantevoli d'Italia.
Benvenuti all'Agriturismo Pian di Botta, dove ogni momento è un'opportunità per creare ricordi duraturi e connettersi con la bellezza della vita all'aria aperta.
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Può finire l'amore per la propria Fiat 500?
La mia Fiat 500 d'epoca mi ha reso tante volte felice ma, in questi ultimi anni, le continue disavventure fino al esser rimasto per strada al ritorno dalle vacanze estive (era il mio sogno nel cassetto da tanti anni) mi ha portato ad un "disaffezionamento" nei confronti della mia Cinquecento. E' finito l'amore?
Sono tre settimane che la mia Cinquecento è nel box, protetta dal suo bel telo tricolore, e proprio non me la stò filando..... E' una bella giornata, c'è un raduno qui vicino.... inutile, non ho voglia. Ma cosa sta succedendo? Tutto nasce da quello che è successo negli ultimi anni e sopratutto l'estate scorsa. Tre anni fa ho fatto un super restauro, apparentemente fatto a regola d'arte, peraltro costato una fucilata, proprio per "rimettere a posto", per bene, la mia Fiat 500 d'epoca del '71.
E' stato fatto veramente tutto, cinghia della distribuzione, castelletti delle valvole (rotto), revisione completa del cambio e dei semiassi, revisione di spazzole del motorino e dinamo, revisione completa del carburatore, revisione pompa e freni, batteria, etc etc. Alla fine, la mia cinquecento in tutto il suo splendore era pronta, e dopo un paio di giretti fuori porta nei raduni qui vicino, ho deciso di andare a Garlenda con mia moglie. Il risultato lo sapete, ogni 40 Km toccava fermarsi perchè il motore perdeva potenza sino a spegnersi. Cofano aperto, 15 minuti dopo si ripartiva ma poi, stesso problema. In poche parole quello che doveva essere un bellissimo week-end con moglie e Cinquino si è trasformato in un incubo bollente (più volte fermi sotto il sole con più di 33°)
E' la pompa della benzina! Mi hanno detto..... Cambiata! E' la bobina! ..... Cambiata E' il condensatore!.... Cambiato! Sono le puntine! E' il filtro della benzina che fa entrare l'aria.... cambiati etc etc Pezzo dopo pezzo cambiato tutto, arrivato l'inverno, col freddo pochi Km e nessun problema. Decido allora di coronare il sogno di una vita: vacanze in Toscana a bordo della mia Fiat 500 d'epoca! Faccio prima un giro di prova e un paio di raduni. Compare progressivamente un "rombo" nell'abitacolo ma mi dico: "sei tu che sei paranoico, le auto di una volta erano rumorose, è normale...." E' deciso, si parte, io sulla mia cinquecento, famiglia a bordo di altra macchina, si va in vacanza in Toscana.
Parto - ovviamente - all'alba è subito rombo che aumenta, faro che non funziona e qualche sobbalzo. Che faccio? Mi fermo e torno indietro? Al grido di "boia chi molla!" e sopratutto per vincere le mie paure e ansie varie, vado avanti! Faccio il passo della Cisa e godo come un riccio, arrivo in Liguria e ... sono praticamente sordo! Misurati 95 dB di rumore all'interno dell'abitacolo a 70 Km all'ora! Pazienza, è comunque tutto bellissimo, vado avanti. Imbocco l'Aurelia, viaggio dove viaggiavano queste auto, sobbalzi, e l'auto si ferma. Aspetto, lascio raffreddare il motore, riparto. Faccio l'errore di imboccare l'autostrada nell'ultimo tratto. Si, perchè se ti fermi in autostrada non puoi "aspettare" e, se passa la stradale o un auto delle autostrade, ti segnalano al soccorso stradale che ti viene e caricare sul carro attrezzi. Meno male che avevo fatto l'assicurazione con il massimo del chilometraggio. Presa e portata a destinazione.
Durante le vacanze ho fatto dei giri in Toscana ma il rombo all'interno dell'abitacolo era tale da scoraggiare chiunque, nessuno della mia famiglia è voluto venire con me a fare un giro. Inoltre, l'idea di rischiare di fermarsi per strada mi faceva un pò passare la voglia.
Arriviamo a fine vacanze, si deve tornare a casa. Che fare? Dimenticavo, mi direte: "ma perchè non l'hai portata da un meccanico che se ne intende di 500?" Perchè ad Agosto non c'era nessuno nella zona dove mi trovavo, specialmente nella settimana di ferragosto.... Dicevo, si deve tornare a casa, che fare? Ce la giochiamo ovviamente, e altrettanto ovviamente dopo 60 Km sobbalzi, agonizzando esco dalla super strada, raggiungo la pineta e li, la mia Cinquecento muore. Non riparte, anche dopo un'ora, niente. Ma io il giorno dopo devo essere al lavoro.....
Carro attrezzi, deposito a 26 Euro al giorno, Bisarca che non passerà mai, recupero con camion grazie ad un mio amico, ma questa è un'altra storia (costata più di 1000 Euro)
Portata la mia Fiat 500 d'epoca da altro meccanico, che, su indicazione di un vecchio meccanico Fiat, ormai in pensione, attribuisce ai pistoni e alle valvole il problema. (Pistoni con fasce elastiche maggiorate Wenkel per migliorare la tenuta ma maggiore attrito, maggiore attrito con il caldo uguale surriscaldamento della testata con progressivo deterioramento delle valvole)
Sostituiti pistoni, valvole, bobina, spinterogeno con ricambi originali certificati. Prezzo super onesto, questo lo devo dire. Riparto, e a caldo il motore perde olio dal carter (non originale) e si accende la spia dell'olio ai bassi regimi del motore. Mi è venuto da piangere. Carter rimontato originale, guarnizione originale (!), usato olio 40 W con addensante per evitare che sia troppo fluido a caldo, cosa succederà al prossimo giro con 30° di temperatura ambiente? Con tutte queste incertezze è nata una profonda sensazione di disagio. Avere l'ansia di rimanere a piedi di nuovo, l'idea che non sia possibile farci un viaggio "lungo", perchè si rischia di rimanere per strada con il cofano aperto, temere di trovarsi in una situazione costosa dopo averci già speso un sacco di soldi, avere sempre un problema, beh.... capisco perchè alla Domenica non ho tutta questa voglia di farci un giro. E' una sensazione bruttissima, è finito l'amore per la mia Cinquecento? Ho bisogno di un pò di incoraggiamento, qualche idea?
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Buon compleanno Pinocchio
Questa volta, noi di Vortici.it decidiamo di raccontarvi una storia che inizia così… Una sera Carlo Lorenzini stava seduto nella libreria dell’editore Paggi. Era triste, non parlava per due motivi: il primo aveva bisogno di soldi. Il secondo, aveva promesso di scrivere un racconto a puntate, ma non aveva idee. Tornato a casa, gli venne in mente un ragazzo di strada che aveva incontrato giorni prima, un monello sudicio che si era tuffato nell’Arno, soltanto per infrangere i regolamenti municipali. Quella stessa notte Lorenzini iniziò a scrivere. Senza alcuna convinzione, il giorno dopo portò all’editore il primo capitolo: «Come andò che maestro Ciliegia, falegname, trovò un pezzo di legno, che piangeva e rideva come un bambino…».
Così nasceva Pinocchio, era il 1881 e iniziava così, la pubblicazione a puntate di Storia di un Burattino sul Giornale per Bambini, uno dei primi periodici per l’infanzia usciti in Italia.
Era il 1883, 140 anni fa, il racconto a puntate diventava un romanzo intitolato: Le Avventure di Pinocchio. Storia di un burattino. Veniva stampato dalla Libreria Editrice Felice Paggi di Firenze. Le illustrazioni erano di Enrico Mazzanti e segnarono in modo indelebile l’iconografia dei personaggi. Carlo Lorenzini per il suo nuovo lavoro, "Pinocchio", usò uno pseudonimo. Non voleva confondere quella che riteneva la sua ben più seria attività di pubblicista e scrittore con quella di autore per l’infanzia. Si firmò Carlo Collodi. Il nome Collodi era quello del paese d’origine di sua madre Angiolina (Collodi è una frazione del comune italiano di Pescia, in provincia di Pistoia, in Toscana), il luogo, dove trascorreva le vacanze estive dai nonni alla fine dell’anno scolastico. Il primo finale del racconto era tragico, terminava con l’impiccagione di Pinocchio per mano degli assassini, che non erano nient’altro che il Gatto e la Volpe. Ai lettori quel finale non piacque. Così Collodi lo cambiò facendo diventare il burattino un bambino. Non immaginava di certo il successo che avrebbe avuto il suo libro. Con il tempo, Le Avventure di Pinocchio diventò il libro non religioso più tradotto al mondo, dopo Il Piccolo Principe. Si contano circa 280 versioni in lingue, idiomi e dialetti diversi. In Italia è il libro più venduto dopo i Promessi Sposi. Nel 1940 Disney creò il celebre cartone animato, edulcorando però la storia secondo i suoi gusti cinematografici. Il Grillo Parlante non veniva più ucciso da Pinocchio con una martellata, come avveniva nel racconto.
Le vicende di Pinocchio hanno fornito lo spunto a innumerevoli interpretazioni, non solo in chiave pedagogica, ma anche sociologica, storica e psicanalitica e hanno stimolato la fantasia di moltissimi scrittori, registi, attori e illustratori. Si tratta del libro più tradotto della letteratura italiana e probabilmente uno dei più tradotti e conosciuti al mondo, anche grazie alle innumerevoli trasposizioni cinematografiche che si sono susseguite nel corso degli anni. Pinocchio è divenuto fumetto, opera teatrale, musical, ma soprattutto un punto di riferimento obbligato per il cinema: dalla già citata versione animata della Disney a Luigi Comencini (con cui siamo cresciuti), alle versioni più recenti targate Roberto Benigni e Matteo Garrone.
Alcuni personaggi come la Fata Turchina, il Gatto e la Volpe, Mangiafuoco, Lucignolo, il Grillo parlante, Geppetto e la balena e luoghi come il Paese dei Balocchi, sono entrati a far parte del patrimonio culturale popolare. Il nome di Collodi sarà per sempre legato a Pinocchio. Eppure l’ambizione dell’autore non era la letteratura per l’infanzia, ma il teatro. Non riuscì però a creare testi teatrali rilevanti e non si rivelò neppure uno scrittore eccelso. Ironia della sorte, per sopravvivere dovette lavorare proprio all’ufficio della censura teatrale. Poi si trovò un posto in Prefettura. A Firenze Collodi condusse un’esistenza tranquilla, un po’ grigia. Lui stesso si definiva: «un vegetale che nasceva e fioriva abbarbicato tenacemente fra le fessure del lastricato della sua città». Collodi morì solo com’era vissuto. Erano passati sette anni dalla pubblicazione di Pinocchio, ma non era ancora riuscito a godere dei vantaggi economici derivati dal successo della sua opera. Non aveva figli Collodi. Ma per la nostra gioia ne ha lasciato uno, frutto della sua fantasia. Pinocchio, appunto, che quest’anno compie 140 anni. Nell’archivio dell’Editore Bemporad di Firenze, si conservano bozzetti e tavole degli illustratori che si sono succeduti con il compito di dare forme e colori a Pinocchio.
Nel corso del tempo si comprese, infatti, quanto la parte iconica dovesse evolversi insieme all’evoluzione sociale e di gusto del Paese. Oggi, l’Editore Giunti stampa, ogni anno, trentamila copie, con una buona percentuale in cinque lingue.
Si potrebbe dire che l’approccio moderno di Collodi derivi dalla consapevolezza che la sensibilità degli Italiani è talmente varia che ognuno si deve affidare alla propria consapevolezza. Pinocchio rappresenta un’opera non ancora conclusa, come dimostrano le schiere di esordienti che vorrebbero continuarne la storia. Ma il libro termina con il ritorno alla realtà: il burattino che ritorna bambino. Pensandoci bene l’unico che si assume la responsabilità di mantenere una promessa fatta, è proprio Pinocchio! La morale della favola è una sola: nessuna bugia ma dire sempre la verità!
Per altre piccole curiosità su questi 140 anni speciali: - 140 anni Pinocchio, pace Fondazione-Disney sul marchio - Tenute Piccini, omaggio a Collodi con Pinocchio in etichetta Potrebbe interessarti anche la nostra rubrica Curiosità Immagine di copertina e altre immagini: Pixabay Read the full article
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Ospitalità extra-alberghiera: Italia sempre più amata dagli stranieri
Una stagione estiva 2023 che ha mancato il record di presenze atteso a inizio anno ma che ha comunque visto un incremento dei turisti stranieri (+3% negli agriturismi), della durata dei soggiorni per le case vacanza (+6% da gennaio a settembre) e della spesa pro capite (in media +9%), confermando l’Italia quale destinazione fortemente attrattiva dal punto di vista turistico. È in linea con i dati sul turismo estivo 2023 l’indagine condotta da Feries, leader italiano nella ricettività extra-alberghiera online, attraverso i suoi due portali Agriturismo.it e CaseVacanza.it con l’obiettivo di fare un bilancio della stagione appena trascorsa e indagare trend e richieste del comparto per la prossima stagione invernale. Nel complesso la fotografia che ne esce, è positiva. Nonostante il rallentamento della domanda, riconducibile alla clientela italiana, continua per il turismo rurale la tendenza positiva registrata negli ultimi anni e accelerata dalla pandemia. Con un’offerta ampia e diversificata di esperienze e scoperte legate al territorio e servizi sempre più evoluti, l’ospitalità extra-urbana tra campagna, mare e montagna si è consolidata, riuscendo a soddisfare nuove esigenze e necessità dei consumatori. I turisti stranieri Su Agriturismo.it, il portale leader per l’agriturismo in Italia, gli stranieri sono stati responsabili del 40% delle ricerche dei primi 8 mesi del 2023 per una crescita delle prenotazioni di 3 punti percentuali rispetto allo scorso anno. In cima al podio dei mercati esteri c’è la Germania, seguita da Paesi Bassi e Francia. Interessanti le differenze sui periodi più richiesti per le vacanze in base alla nazionalità dei turisti. I turisti provenienti dai Paesi Bassi e dalla Francia sono i più interessanti al periodo estivo con un forte sbilanciamento su agosto. Le presenze dei tedeschi, pur con un picco ad agosto, risultano molto più distribuite, evidenziando anche un grande interesse per maggio, giugno e l'inizio dell'autunno. Soggiorni e spesa media in crescita Sia per Agriturismo.it che per CaseVacanza.it, gli utenti si sono indirizzati verso soggiorni più lunghi, rispettivamente di 4,9 notti e 8,3 notti. In particolare gli agriturismi hanno registrato permanenze più lunghe tra maggio e giungo e a settembre (+7,6% rispetto al 2022), evidenziando un interesse degli ospiti per i mesi primaverili e autunnali. Più alta nei primi nove mesi dell’anno la permanenza media dei turisti nelle case vacanza, che cresce del +6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Percentuali in aumento anche per la spesa media complessiva, che sale a 570 euro (+11% rispetto al 2022) in agriturismo e a 860 euro (+7% rispetto al 2022) nelle case vacanza. Le regioni più richieste Quanto alle regioni italiane più gettonate per il turismo extra-urbano gli utenti di Feries confermano le preferenze del 2022. Nella classifica di chi ha affittato una casa vacanza svetta la Puglia seguita da Sardegna e Toscana. Per chi ha scelto l’agriturismo la regione preferita è la Toscana, seguita da Veneto e Lombardia. Menzione speciale per i soggiorni in agriturismo l’Umbria e le Marche, regioni particolarmente apprezzate dai nostri connazionali. La stagione invernale I dati previsionali per la stagione invernale evidenziano un crescente interesse per i mesi più freddi, confermando una destagionalizzazione sempre più marcata dell’ospitalità extra-alberghiera in contesti rurali. Secondo i dati raccolti da Feries si registra un aumento delle richieste di prenotazione per i prossimi mesi pari a +7% rispetto al 2022. Fabrizio Begossi, Managing Director di Feries ha commentato: «Per quanto riguarda il turismo rurale, sui nostri portali rileviamo un ampliamento della stagione utile, con un incremento in particolare dei soggiorni primaverili e autunnali. Per agriturismi e case vacanza, nonostante le incertezze, continua il trend positivo in corso ormai da tempo e accelerato dopo la pandemia. In misura crescente si sceglie di soggiornare fuori dalle città per l’associazione di questo ambiente a valori ed esperienze positive e come occasione di sfuggire alla pressione dell’ambiente urbano, pur continuando a fruire delle opportunità e sollecitazioni che offre». Read the full article
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La verdura è sempre più costosa
Speculazioni sui rincari alimentari: dai pasti in casa a quelli consumati nei ristoranti, il salasso è garantito. E ottobre appare lontano. Sul contenimento dei prezzi il cantiere è aperto, ma intanto gli italiani continuano a fare i conti con listini caldi. La gelata che ha raffreddato le temperature, anche se è in arrivo un nuovo rialzo della colonnina di mercurio, non ha portato sollievo alle tasche dei cittadini. E la vacanza del 2023 potrebbe essere annoverata tra le più care degli ultimi anni. Per questo si va a caccia di offerte più sostenibili, come gli agriturismi o i piccoli borghi rurali dove si può accedere a cibi di qualità alla portata di tutte le tasche. All’aumento dei listini dei carburanti si aggiunge un’altra componente fondamentale della spesa dei vacanzieri: gli alimentari. Dai pasti in casa a quelli consumati nei ristoranti, il salasso è garantito. E ottobre appare lontano. L’ACCORDO ANTI-INFLAZIONE Pur se mancano tasselli importanti della filiera, dal primo ottobre infatti scatterà il trimestre anti-inflazione sul carrello della spesa voluto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. I prezzi dei prodotti alimentari e di prima necessità restano troppo alti e continuano a svuotare le tasche degli italiani. Col paniere calmierato, dunque, secondo quanto ha dichiarato il ministro in occasione della firma dell’accordo, si punta a «dare un definitivo colpo all’inflazione riconducendola a livelli naturali». Intanto, però, in attesa del 10 settembre, quando saranno definite con le associazione firmatarie del patto le modalità di controllo e contenimento del “carrello della spesa”, gli italiani devono fare i conti con vacanze segnate da listini spesso fuori controllo. RINCARI ALIMENTARI E METEO Per quanto riguarda il cibo, a giocare a favore dei rialzi c’è stato il clima pazzo. Questo è stato uno degli anni più difficili per l’agricoltura. Il record storico per il caldo fatto segnare a luglio è stato accompagnato in Italia – ha ricordato in una analisi la Coldiretti, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) – da una media di 42 eventi estremi al giorno lungo la Penisola (+83%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Durante l’inverno il nord Italia è stato nella morsa di una drammatica siccità che ha provocato gravi anni alla coltivazioni. Poi è iniziata la stagione delle grandi piogge, con un maggio nero: alluvione in Emilia Romagna, Marche e parti della Toscana, ma anche bombe d’acqua al Sud. Il risultato sono stati terreni inariditi o inondati e, a completare l’opera, la piaga degli incendi, prima in Sicilia e ora in Sardegna. Dopo i 6 miliardi persi lo scorso anno sempre per gli eventi meteo estremi, quest’anno solo in Emilia Romagna i danni al settore primario hanno superato un miliardo. Con tagli al grano (-10%), all’uva da vino (-14%), alla frutta , agli ortaggi e al pomodoro. Ma sono più salati zucchero, latte e farina. E anche il gelato rischia di diventare un lusso, con aumenti dei prezzi di coni e coppette di circa il 19% rispetto al 2022. I PREZZI IMPAZZITI NON SOLO NEI RINCARI ALIMENTARI A pesare sulla coppetta “d’oro”, secondo i calcoli di Coldiretti, oltre all’energia le materie prime, a partire dal +47% dello zucchero di cui il nostro Paese è fortemente deficitario. Una débâcle che si è ribaltata sui bilanci delle famiglie. Il caro benzina ha aggravato la situazione. In Italia. infatti quasi il 90% delle merci viaggia su strada e dunque un ritocco dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto a valanga sui costi delle imprese. La Coldiretti ha calcolato che, per il gap infrastrutturale, i costi della logistica incidono per oltre un terzo sul settore dell’ortofrutta. Inoltre, spesso la ricaduta sui consumatori è amplificata dall’effetto delle speculazioni che sono sempre in agguato. Nell’ultimo semestre, per gli aumenti dei listini. gli italiani sono stati costretti a spendere 4 miliardi in più per allestire la tavola tagliando però le quantità. Una situazione che ha spinto il ministro Urso a scendere pesantemente in campo.Il problema, infatti, è che non c’è corrispondenza tra i prezzi riconosciuti agli agricoltori e i listini dei prodotti sugli scaffali. E così finiscono per impoverirsi sia i consumatori sia i produttori agricoli, a loro volta anche consumatori. Le cause, dunque, sono molteplici e anche su questo fronte una delle soluzioni potrebbe arrivare dal Pnrr, che prevede una serie di investimenti finalizzati all’ammodernamento delle infrastrutture. VACANZE LOW COST Intanto, però, cosa possono fare le famiglie per ritagliarsi uno scampolo di vacanza senza dissanguarsi? La soluzione per non rinunciare a gite e pernottamenti a costi accettabili è di rifugiarsi nei piccoli borghi, che già nel periodo della pandemia avevano salvato le vacanze di molte famiglie. Quasi il 72% degli italiani, secondo quanto emerge dall’indagine Ixe’-Coldiretti, ha scelto quest’anno di rifugiarsi nelle mete meno battute dal turismo di massa dove è possibile anche risparmiare. «La vacanza nei piccoli borghi, da sempre fortemente caratterizzati dalla presenza dell’agricoltura – dice il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – è un esempio di turismo sostenibile, prezioso per il sistema Paese che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale del Paese». Read the full article
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Agriturismo Il Serraglio, azienda agricola biologica Montepulciano Siena Visitare i dintorni di Montepulciano Pienza e la Val d’Orcia Agriturismo Il Serraglio, azienda agricola biologica, Montepulciano, Siena. Visitare i dintorni di Montepulciano, Pienza e la Val d'Orcia.
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Domenica stavamo tornando verso casa dalle vacanze ed eravamo con il mio amico che qui chiameremo riduttivamente amico del cuore. In pratica ci siamo quasi fatti tutta la penisola, ma in teoria, in quel momento, stavamo giusto attraversando la Toscana e avevamo appena passato la zona di Montepulciano. A me Montepulciano, luogo in cui sono stata più volte, mi fa venire in mente un ragazzo albanese con cui sono uscita un po’ di volte perché mi intrigava il fatto che fosse albanese venuto negli anni ’90 coi barconi, ma figlio di gente colta, di professori di musica e dal portamento elegante, solo che lui guadagnava organizzando bische di poker. A me lui non piaceva molto, ma mi piaceva Montepulciano e mi piaceva che fosse così un miscuglio tra un altolocato e un criminale, mi rendo conto che è uno stereotipo frequente, ma vuoi mettere? Non si riusciva a fare sesso perché lui o era intimorito da me o forse si drogava troppo o forse, più probabile, fosse gay, nel senso che era ovvio pure ai sassi, ma a lui no. Ci sta che se ti faccio entrare in un palazzo privato di nascosto e ti chiedo di fare sesso ai piedi di un pianoforte in salotto tu mi dica di no e non ti si alzi e a ragione, visto che dopo qualche minuto ci hanno sgamato e cacciato in malo modo, ma era evidente che non c’era trippa per gatti in ogni caso. Ad un certo punto smettiamo di frequentarci perché sì, ci si divertiva per carità, ma per me era un vezzo e per lui io una copertura, però ricordo che un giorno prendemmo una boccia di vino e dei bicchieri e andammo su per un collina e ci fermammo su un muretto al tramonto e c’era una vista che ancora ricordo, perché mi son detta “ricordatela, potrà succedere ancora, ma nel caso questo è una bellezza che vale la vita” e quindi me lo ricordo. Racconto il tutto al mio amico del cuore e lui non so per quale motivo del tutto avulso alla storia, mette su i Baustelle e boh a me viene in mente Adriano il tipo che frequentai, anni prima dell’albanese, che conobbi al concerto di Desmond Dekker a Roma e che era matematico, poeta, musicista, arrampicatore (di falesie), velista e anche abbastanza antipatico, ma bello. Mi piaceva, ma non mi trattava bene, però non lo trattavo bene nemmeno io, un paio di volte siamo usciti e gli ho fatto cambiare posto perché una volta il jazz mi annoiava e l’altra mi stavo addormentando a giocare a biliardo, questa seconda volta gli diedi così sul cazzo che litigammo sotto la pioggia in zona piramide e tanto lo avevo urtato che mi blocco contro un’inferriata di un giardino e mi baciò sotto la pioggia, portavo una felpa che ho ancora nell’armadio, lo ricordo benissimo e tutto ciò mi venne in mente in un attimo perché lui passava le serate in macchina con me a parafrasarmi tutte le canzoni dei Baustelle dell’album che era appena uscito, La malavita, e io li ho odiati non poco. Scopavamo e poi partiva la filippica sui Baustelle e a volte manco scopavamo. Il mio amico del cuore mise su i Baustelle e su wikipedia ho scoperto che sono di Montepulciano. Poi quando il giorno dopo sono tronata a casa ho aperto l’armadio, ho preso la felpa della serata di pioggia e l’ho tagliata. Lo so che la vita è un viaggio che ripassa alle stesse stazioni e se tutto va bene come deve allora ripassa e trova tutto cambiato e infatti io ero solo di passaggio a Montepulciano, i Baustelle non li ho più ascoltati in vita mia ed ero con una persona per cui provo dei sentimenti sinceri, cosa non scontata, perché ho imparato a volermi bene e adesso il vezzo solo col gatto, e pure la felpa è meglio corta che adesso si portano i crop top, siamo nel 2022, evolviti cristo!
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Dopo due settimane in giro per la Toscana insieme ai miei amici e una ospite a casa di una di loro (che abitano tutti nello stesso paese), al ritorno dalle vacanze, il momento che in assoluto mi ha più riempito il cuore è stato quello in cui ci siamo salutati per il mio rientro a casa.
Abbracci fortissimi e lunghissimi come se stessi partendo per chissà dove.
"Dopo tre settimane insieme è come se te ne stessi andando davvero e sapere che domani non sarai più qui ci rende tristi"
Non stavo per piangere. È solo che con quell'abbraccione di gruppo avevo tutti i loro capelli negli occhi.
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Questo incredibile camino fa parte di La Torre, una torre di avvistamento italiana del XVI secolo sulla costa toscana che è stata trasformata in una favolosa casa per le vacanze dalla stilista italiana Elsa Peretti.
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.... pronti per la passeggiata vacamziera serale.... tra le vie del borgo di casa a Montaione. ... #vacanze #food #Toscana #Montaione #casa vacanze
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#ROCAILLEGUIDE TOSCANA LIBERTY Questa Guida Rocaille segue le tracce di un artista toscano, Galileo Chini (1873 – 1956), attraverso 5 luoghi in Toscana + 1 in Emilia. 🎞In uno di questi fu ambientata una breve scena del film Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci, con Robert De Niro e Dominique Sanda. 🎎Galileo Chini decorò ville, palazzi, terme e hotel in Italia e nel mondo. Fu chiamato anche alla corte del Siam per decorare il palazzo reale di Bangkok, dove ancora si possono vedere i suoi affreschi ! 🌊 Amava particolarmente passare le estati a Lido di Camaiore, in Versilia, dove costruì una villetta che chiamava “Casa delle Vacanze”, oggi un hotel @hotelclubipini . È in quel periodo che Viareggio si ricopre di edifici liberty come il Gran Caffè Margherita, il Bagno Balena e Villa Argentina. 👉🏻Ve ne parlo nell’ultimo post sul blog ROCAILLE.IT—> link in bio! ❣️Grazie a @secondaryimagination che ha scritto l’articolo e a @saluti_da per la foto! #galileochini #italiadascoprire #italialiberty #toscanaliberty #termeberzieri #novecentobertolucci #caffèmargheritaviareggio #bagnibalena #villaargentina #dominiquesanda #bernardobertolucci #versilia #viareggio #lidodicamaiore #elegantitalianadventures #rocailleblog (presso Tuscany) https://www.instagram.com/p/CNAlTy_HIzb/?igshid=6pq4li1u0d73
#rocailleguide#galileochini#italiadascoprire#italialiberty#toscanaliberty#termeberzieri#novecentobertolucci#caffèmargheritaviareggio#bagnibalena#villaargentina#dominiquesanda#bernardobertolucci#versilia#viareggio#lidodicamaiore#elegantitalianadventures#rocailleblog
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In questo periodo dove il nostro Paese e' stato pesantemente colpito e messo in ginocchio dal corona-virus ho scoperto una cosa che fa ridere o fa rabbia se non fossimo in in momento dove si deve avere rispetto per tutti quelli che soffrono negli ospedali o che da quei posti ne sono usciti morti o per i milioni di cittadini costretti a restarsene chiusi in casa tra grandi disagi o per chi e' obbligato a stare lontano dai propri cari.
6 milioni di partite iva, tutte indigenti.
Tutti a chiedere aiuti immediati per gli affitti, per loro e le loro famiglie. Tutti a chiedere l'abolizione di ogni tipo di imposta da pagare nel 2020. Tutti terrorizzati perche' si rischia di non riaprire o di non poter mettere nulla sulle loro tavole gia' da adesso. Tutti a chiedere a capitan salvin-schettino di dargli una mano.
Sicuramente una schiera ha buone ragioni, penso ai giovani costretti ad aprire una partita iva pur di lavorare, ai piccoli negozi di prossimità, quelli che stringono i denti pur di tenere alzate le serrande dei loro negozi ma la stragrande maggioranza delle partite iva non la capisco.
Perche' non capisco di chi possono essere quei milioni di suv e auto di lusso che vedo per le strade. Quelle migliaia di barche attraccate nei porti del nostro paese. Quelle migliaia e migliaia di ville con piscine, quelle case da milioni di euro che stanno nei centri storici delle nostre citta'. Perche' non capisco chi e' quel 30-40 % di persone che fanno vacanze nei paesi esotici del mondo in ogni periodo dell'anno. Non capisco chi sono quelli che popolano i ristoranti a 5 stelle, che riempiono gli alberghi di Cortina o Taormina, chi sono quelli che affollano le piste da sci o le spiagge esclusive della Sicilia, della Sardegna o della Toscana o della Puglia. Non capisco di chi sono figli quelle migliaia di ragazzi che studiano nelle scuole o universita' private dove si pagano rette a 4 zeri. Come non capisco di chi sono figli quei ragazzi che a 18 anni girano su auto extra lusso, hanno Rolex al polso e capi firmati indosso da migliaia di euro. Tutti a dire che 600 euro sono una miseria? Ma perche' 800 euro a una cassiera di supermercato che ancora in questi giorni sta nel suo posto di lavoro per permettere a tutti di mangiare e' una ricchezza? O si puo' dire che sta meglio il rider che corre per le strade e saltella di porta in porta per portare a casa 30 euro a fine giornata, o un laureato che lavora come precario in un call-center? Nel nostro Paese a non conoscere crisi sono stati sempre i settori del lusso. Certo, molta parte di queste merci e' destinata all'estero ma molta si consuma qui e mi resta difficile immaginare che a consumarle siano operai o impiegati a 1200 euro al mese. Una parte di Paese che fino a ieri parlava di libera impresa, di flat-tax, di quanto e' brutto pagare tasse su guadagni fatti con il loro duro lavoro e ora e' li tutta compatta a piangere miseria. Se queste sono le premesse, una cosa per me e' certa: quando ci sara' da ricostruire economicamente questa bell'Italia, saranno pochi gli imprenditori consapevoli che faranno sforzi propri. Sara' una corsa feroce per farsi dare miliardi e miliardi dalle banche mettendo tutti il costo sulle spalle dell'intera nazione. Loro inizieranno dopo qualche mese a comprare di nuovo auto di lusso e a viaggiare tra Maldive e Caraibi e lasceranno sessanta milioni di sudditi Italiani per anni a pagare il costo di questa crisi..
Mi auguro che quello che sto sentendo in questi giorni si trasformi in realta': una migliore sanita'pubblica, una scuola pubblica all'avanguardia tecnologica, un rispetto più scrupoloso per la natura per non avere nuovi disastri futuri. Me lo auguro ma non ci credo, semplicemente perche' non credo nel raziocinio di tutte le persone, non credo nel loro buon senso, non credo nella capacita' della maggioranza della gente a capire e a rivendicare dove vorrebbe vedere andare il mondo. Ritrovero' milioni di persone a prendere per il culo Beppe Grillo quando parla di decrescita felice, ritrovero' milioni di persone ad aspettare il Tav Torino-Lione, ritrovero' milioni di persone che vogliono Bertolaso santo o mi ritrovero' quel pubblico sui talk tv ad applaudire quelli che dicono "prima gli italiani" o "torniamo alla lira" o quelli che pensano che senza art.18 per i lavoratori in Italia si starà meglio. Ritrovero' quelli che prenderanno per il culo Greta Tumberg e ritroveremo I Benetton a mangiarsi ancora le autostrade e gli squali della finanza che spiegheranno a tutti perche' non si puo' andare in pensione a 70 anni..@ilpianistasultetto
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