#Carlo Fuortes
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La pubblicità di raiplay a che serve se ci sono io qui @ Carlo Fuortes paga me paga meeeeeee
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Firenze. Maggio Fiorentino, Sottosegretario Mazzi incontra Fuortes e Roberto Bolle. Appuntamento il 29 aprile su Rai1 per lo spettacolo dedicato alla “Giornata internazionale della Danza”
Firenze. Maggio Fiorentino, Sottosegretario Mazzi incontra Fuortes e Roberto Bolle. Appuntamento il 29 aprile su Rai1 per lo spettacolo dedicato alla “Giornata internazionale della Danza”. Il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, ha incontrato ieri mattina a Firenze il nuovo Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Carlo Fuortes. Nel corso della visita al Teatro, il Sottosegretario s’è poi intrattenuto col grande étoile, Roberto Bolle, impegnato proprio in questi giorni sul palcoscenico fiorentino con le prove dell'evento “Viva la Danza”. Un’iniziativa, quest’ultima, nata dalla collaborazione con il Ministero della Cultura in vista dell’appuntamento del 29 aprile, “Giornata internazionale della Danza”, in cui lo spettacolo di Bolle verrà trasmesso in prima serata su Rai1.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Come primo atto ha incontrato il maestro Daniele Gatti (ufficio stampa del Teatro del Maggio) Insediamento ufficiale di Carlo Fuortes nella carica di sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino. Dopo la nomina siglata dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sabato 23 marzo, oggi, domenica 24 marzo, Fuortes si è recato a Firenze per prendere possesso del suo nuovo ufficio. Come primo atto, il sovrintendente ha incontrato il maestro Daniele Gatti, direttore principale del Maggio, poi ha visitato il Teatro, la Sala Grande, la Sala Mehta, le sale prova e ha assistito alla recita pomeridiana di "Don Pasquale". Il primo impegno pubblico importante per il neo sovrintendente sarà la cerimonia inaugurale dell'86esimo Festival del Maggio fissata per il 13 aprile, con il concerto sinfonico diretto dal maestro Daniele Gatti. E proprio il festival è stato uno degli argomenti del colloquio tra Fuortes e Gatti.“So di essere in un teatro splendido di eccellenza internazionale - ha detto il sovrintendente Carlo Fuortes - con un'Orchestra e un Coro fantastici, dei collaboratori di grande esperienza in ogni settore tecnico e amministrativo, in una città meravigliosa con una tradizione assolutamente unica: quella del Maggio che sin dalla sua nascita fonde la grande tradizione operistica e la contemporaneità tenendole insieme. Sono molto ottimista sul futuro di questo teatro e sono sicuro che, tutti insieme, faremo un grande progetto culturale per dare al Maggio un grande futuro". Domani, lunedì 25 marzo, Fuortes incontrerà il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nella sua veste di presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. Fonte
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Scala: appello dei sindacati, 'sul sovrintendente fate presto'
Ormai non c’è tempo da perdere: il giorno prima della seduta del consiglio di amministrazione della Scala i sindacati chiedono di fare presto nella scelta sul sovrintendente che sarà in carica dal febbraio 2025 quando scadrà il contratto di Dominique Meyer. Dopo il no secco lo scorso maggio a Carlos Fuortes, perché la candidatura dell’ex ad Rai era “troppo politicizzata”, sono stati fatti…
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Italian government accused of exerting ‘ruthless’ influence at state broadcaster
Sources at the Italian state broadcaster, Rai, have accused Giorgia Meloni’s rightwing government of wanting to bend the organisation to its will and “cancel Italy’s antifascism footprints” after a series of high-profile departures. In recent weeks Carlo Fuortes resigned as chief executive, citing pressure from the government, while Fabio Fazio, a left-leaning talkshow host, and his…
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Carlo Freccero: "Rai, il problema è la censura agli anti sistema"
(Carlo Cambi – La Verità) – Irrompe sulla scena politica il caso Rai. L’ad Carlo Fuortes se n’è andato, al vertice di viale Mazzini s’insedia Roberto Sergio con Giampaolo Rossi mentre il partito Rai comincia le grandi manovre o per mettersi al vento o per ripararsi dalla corrente. Per capire come stanno le cose ma anche per sapere come il dissenso si fa spazio in un dibattito pubblico focalizzato…
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Caso Fabio Fazio, parla Roberto Zaccaria: “Berlusconi ci mise la faccia”
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. L’ex presidente della Rai Roberto Zaccaria prende la parola sull’addio di Fabio Fazio alla Rai e affonda su Carlo Fuortes e il governo di Giorgia Meloni. Non ha peli sulla…
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Fabio Fazio addio alla Rai, è ufficiale: dal prossimo autunno a Discovery, via anche Luciana Littizzetto
Un addio atteso dopo le dimissioni polemiche di Carlo Fuortes L’addio annunciato da settimane di indiscrezioni diventa realtà. Fabio Fazio lascia la Rai e passa a Warner Bros Discovery. Un accordo blindato per quattro anni che vedrà il debutto del noto conduttore sul canale Nove già dal prossimo autunno. «Nelle prossime settimane saranno annunciati i progetti che lo vedranno coinvolto e il ruolo…
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le mani sulla tv pubblica: L'ad Fuortes lascia. Ora rossi può costruirsi la Rai dei sovranisti, articolo di Daniela Preziosi in Domani, 9 maggio 2023
in : https://www.editorialedomani.it/politica/italia/lad-fuortes-lascia-ora-rossi-puo-costruire-la-rai-dei-sovranisti-kdjxh4ae Il draghiano si dimette: «Non firmo scelte contro l’interesse dell’azienda». Non andrà al teatro San Carlo di Napoli. «Sono arrivato da uomo libero, me ne vado da uomo libero», sono le poche parole che si sono sentiti dire quelli a cui ieri ha risposto al telefono. Ora…
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#Rai: si dimette l’Amministratore delegato #CarloFuortes #amministratoredelegato #tfnews #8maggio #cronaca #televisione #news #italia
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Si chiude la partita sulle nomine pubbliche: cambia il capo della polizia e si dà un nome definitivo al comandante della Guardia di Finanza
Si chiude la partita sulle nomine pubbliche: cambia il capo della polizia e si dà un nome definitivo al comandante della Guardia di Finanza Con un Consiglio dei ministri lampo, Giorgia Meloni, chiude la partita sulle nomine pubbliche. Cambia il capo della polizia, e a cascata, il prefetto di Roma, completa l'operazione Rai avviata la scorsa settimana con il decreto che cambia le regole per le fondazioni liriche e dà un nome, definitivo, al nuovo comandante della Guardia di Finanza, anche se la formalizzazione arriverà solo al prossimo Cdm. Per la Polizia, Vittorio Pisani, vicino al ministro Matteo Piantedosi, prende il posto - dopo appena due anni - di Lamberto Giannini, spostato alla prefettura di Roma. Nella tv pubblica, il Consiglio dei ministri ha proposto per il Cda di viale Mazzini, su indicazione del Mef, Roberto Sergio come amministratore delegato al posto del dimissionario Carlo Fuortes. Il Cda è convocato per lunedì prossimo. Novità anche se non formalizzate anche per la Guardia di finanza: Andrea de Gennaro, prenderà il posto di Giuseppe Zafarana, passato alla presidenza dell'Eni. E' il nome su cui più si era speso, si racconta in ambienti della maggioranza, il braccio destro della premier, Alfredo Mantovano. Nomina che sarà definita al prossimo consiglio dei ministri a causa dell'assenza del ministro Giorgetti impegnato in Giappone per il G7. Nel corso della seduta di ieri -11 maggio 2023- il Consiglio dei Ministri ha autorizzato, su proposta del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, la presentazione di due emendamenti governativi al disegno di legge conversione del decreto – legge n. 44 del 2023, attualmente all’esame della Camera dei deputati . Il primo emendamento riguarda le misure di incentivazione al c.d. housing universitario introdotte dall’articolo 25 del decreto – legge n. 144 del 2022 ed è finalizzato ad allineare il testo normativo agli esiti delle interlocuzioni con la Commissione europea, definite nella giornata precedente, 10 maggio, che hanno consentito di escluderne la natura di aiuto di Stato. L’emendamento conferma, anche a livello legislativo, l’immediata operatività delle citate misure che destinano 660 milioni di euro all'acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore. Il secondo emendamento riguarda la promozione della parità di genere nel settore degli appalti pubblici, confermando, anche nell’ambito della nuova disciplina recata dal decreto legislativo n. 36 del 2023 in vigore dal prossimo mese di luglio, il riconoscimento di premialità in favore delle imprese che adottano politiche tese al raggiungimento delle parità di genere comprovata dal possesso della relativa certificazione rilasciata ai sensi dell’articolo 46 – bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna. Inoltre, sempre nella giornata di ieri, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato, a Palazzo Chigi il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Al centro dell’incontro, l’eccezionale ondata di maltempo che a partire dal 1° maggio scorso ha colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena. Durante il colloquio sono state esaminate le prime e più urgenti misure e gli interventi per garantire, laddove necessario, il soccorso e l’assistenza alla popolazione, ed è stata effettuata una prima ricognizione delle risorse disponibili. Il Presidente Meloni ha assicurato la massima vicinanza alle popolazioni colpite e il pieno sostegno del Governo alla Regione Emilia-Romagna e al Presidente Bonaccini, nominato dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, commissario delegato per la gestione dell’emergenza con uno stanziamento di 10 milioni di euro da parte della Presidenza del Consiglio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La nomina del ministro Sangiuliano, scelto in una rosa di tre candidati Carlo Fuortes - Fotogramma Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato il decreto di nomina di Carlo Fuortes a sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino. “Auguro buon lavoro al Sovrintendente Fuortes, che con il suo mandato è chiamato a rilanciare una delle maggiori istituzioni culturali della Nazione, risanata grazie all’opera del commissario straordinario Onofrio Cutaia cui rendo merito, e a dare lustro alla sua vocazione internazionale”, ha dichiarato Sangiuliano. Fuortes, 64 anni, è stato scelto dal Consiglio d'indirizzo della fondazione lirica fiorentina in una rosa di tre candidati. Nella sua lunga carriera è stato direttore generale del Palazzo delle Esposizioni e delle Scuderie del Quirinale di Roma. Dal 2003 al 2015 è amministratore delegato dell'Auditorium Parco della Musica della Capitale, dal 2012 al 2013 commissario straordinario del Petruzzelli di Bari. Dal dicembre 2013 assume l'incarico di sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma, che lascia nel 2021 quando viene nominato amministratore delegato della Rai, dimettendosi l'8 maggio scorso. “Sono felice e onorato di poter contribuire nel ruolo di Sovrintendente alla grande storia di questo Teatro che dal 1933 arricchisce il patrimonio musicale del nostro Paese. Il Maggio Musicale Fiorentino è una delle più prestigiose tra le istituzioni che rappresentano l’eccellenza culturale italiana nel mondo", ha detto il neo sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Carlo Fuortes, subito dopo la nomina."Ringrazio per questo incarico - ha aggiunto Fuortes - il Ministro Sangiuliano, il presidente del Teatro e sindaco di Firenze Dario Nardella e tutti i componenti del Consiglio di Indirizzo per la fiducia confluita sul mio nome. Estendo il mio ringraziamento ai soci della Fondazione, il Ministero della Cultura, la Regione Toscana, il Comune di Firenze, la Città Metropolitana e i soci privati, la Fondazione Cassa di risparmio di Firenze e Intesa Sanpaolo, ricordando il fondamentale contributo che hanno dato nell’ultimo anno per il risanamento della Fondazione. A questo proposito desidero ringraziare anche il commissario Onofrio Cutaia per l’importante lavoro di risanamento svolto dopo il gravissimo dissesto della gestione precedente. Sono consapevole delle responsabilità che mi attendono e dei compiti che questo incarico comporta. Sebbene sia troppo presto per annunciare programmi, mi impegnerò a lavorare per un nuovo progetto culturale e artistico, che possa confermare il ruolo straordinario di questo grande teatro, attraverso l’eccellenza artistica della programmazione ma anche grazie alla sua sostenibilità operativa, economica e finanziaria. So di poter contare su due compagnie artistiche, l’Orchestra e il Coro, di assoluto valore internazionale; sulla guida di Daniele Gatti, direttore principale al quale sono legato personalmente e professionalmente, e del maestro Zubin Mehta, direttore emerito, uno dei più grandi direttori di tutti i tempi”.“A fianco dell’Orchestra e del Coro, so di poter fare affidamento su tutte le persone che fanno parte del Maggio, dai tecnici dei vari settori, agli amministrativi che sono impegnati quotidianamente nel loro lavoro con competenza e professionalità. Tutto ciò mi convince delle enormi potenzialità del Maggio Musicale Fiorentino e mi permette di dire che la mia non è una scommessa, ma una certezza che darà ottimi frutti, degni della storia del Maggio”, ha concluso Fuortes. {} #_intcss0{display: none;} #U11289638690wDC { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11289638690IeC { font-weight: bold; font-style: normal; } Fonte
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Musicista ucciso: il Teatro San Carlo istituisce borsa di studio
Il Teatro San Carlo ha istituito una borsa di studio alla memoria di Giovambattista Cutolo, ucciso ieri a Napoli. Lo rende noto il sovrintendente, Carlo Fuortes, profondamente addolorato per l’atto di violenza che ha portato alla perdita di un giovanissimo musicista”. “Questa tragedia è un colpo al cuore della comunità – afferma Fuortes – ed esprimo a nome di tutti i lavoratori del Teatro…
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27 ott 2023 13:52
"TUTTA QUESTA BATTAGLIA CULTURALE PER PIAZZARE INSEGNO E DE GIROLAMO?" – ALBERTO MATTIOLI INFILZA LA POLITICA MELONIANA SULLA CULTURA DOPO LA NOMINA DI BUTTAFUOCO ALLA BIENNALE: "LA DESTRA HA UN PROBLEMA. IL PERSONALE È QUELLO CHE È. HA FATTO UN CANCAN PER LIBERARE DALLE ORDE ROSSE (FUORTES, FIGURIAMOCI) LA RAI E I NUOVI TENUTARI COLLEZIONANO UNA CAPORETTO DOPO L'ALTRA - LASCIATELI GOVERNARE, CHE SIA IL PAESE O LA BIENNALE NON CAMBIA. SE NON FUNZIONANO, NON SARÀ PERCHÉ SONO FASCISTI. MA PERCHÉ SONO SCARSI…" -
Alberto Mattioli per “la Stampa” - Estratti
Soprattutto, evitare gli opposti isterismi. La Biennale non era un accampamento di cosacchi e non diventerà un bivacco di manipoli. Giorgia Meloni le elezioni le ha vinte e, pare, senza distribuire olio di ricino agli avversari, e il suo governo ha il diritto di assegnare le poltrone culturali, comprese le poltronissime come quella veneziana, agli intellettuali "d'area"
(...)
Pietrangelo Buttafuoco non è un analfabeta, ha scritto dei libri, alcuni perfino belli, è un uomo colto, e se a Giorgia, che non è solo una donna, una madre ma anche una cristiana, come ha strillato in numerose occasioni, non disturba che si sia convertito all'Islam, figuriamoci a noi laici. Insomma, non sembra scandaloso che venga scelto per presiedere la Biennale.
(...)
E qui, forse, la destra di governo che continua a comportarsi come se fosse ancora di lotta un problema l'ha. Il personale è quello che è: per le gerarchie culturali, non c'è davvero l'imbarazzo della scelta, e talvolta le scelte suscitano imbarazzo. Per esempio: ha fatto tutto questo cancan per liberare dalle orde rosse (Carlo Fuortes, figuriamoci) la Rai che, come si dice sempre, è la principale industria culturale del Paese, il che forse spiega come sia ridotto il Paese, e i nuovi tenutari collezionano una Caporetto dopo l'altra.
Tutta questa battaglia culturale per vedere Nunzia De Girolamo e Pino Insegno? Il punto è che la destra di intellettuali presentabili ne ha sempre avuti pochi, e questo spiega per esempio la sovraesposizione continua di Vittorio Sgarbi, la cui bulimia di cariche e incarichi, prestazioni e presentazioni serve a coprire la scarsità di nomi spendibili, oltre a mettere il governo in imbarazzo, adesso che si scopre che il Vittorio continua a comportarsi come prima e più di prima anche ora che ha un ruolo istituzionale.
Se Meloni e Sangiuliano pensano davvero che fare una politica culturale significhi mettere alla testa delle relative istituzioni degli uomini "loro" o commissionare qualche fiction su personaggi presunti amici come Oriana Fallaci, come disse il ministro appena insediatosi salvo scoprire che la fiction già era stata fatta, allora qualcosa non funziona. In campo culturale, come tutto il resto, questo centrodestra che è sempre più destra e sempre meno centro deve decidere se crescere, maturare, diventare grande, smetterla di avere il complesso dell'underdog o continuare a urlare e insomma a stare al governo come stava all'opposizione.
Moderazione, understatement, perfino qualche nomina bipartisan non sono di destra o di sinistra: sono solo comportamenti ragionevoli. Ma questo è difficile perché anche questa destra ha beneficiato dell'ondata populista e qualunquista. Invece uno non vale uno, specie in campo culturale dove qualche competenza, un minimo d'uso di mondo e di congiuntivo, la lettura di qualche libro e magari perfino in una lingua che non sia la propria sono necessari. Poi non resta che vedere come andrà a finire. Ma il fuoco di sbarramento preventivo è un errore. Lasciateli governare, che sia il Paese o la Biennale non cambia. Se non funzionano, e in effetti dopo un anno i pronostici non sono fausti, non sarà perché sono fascisti. Ma perché sono scarsi.
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