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Mighty Morphin Power Rangers #114 Review
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Writer: Melissa Flores Artist: Simona Di Gianfelice Colorist: Raúl Angulo & Jose Enrique Fernández Letterer: Ed Dukeshire Cover Artist: Taurin Clarke; Björn Barends; Goñi Montes; Francesco Mattina; Carlos Dattoli; John Giang; Erica D’Urso & Igor Monti Publisher: Boom! Studios Price: $4.99 Release Date: November 22, 2023 Adam and Rocky are prisoners in Safehaven. To pass the time, the Earthlings…
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Carlo Conti, doccia fredda per Barbara D’Urso: cosa succede con “Sanremo”
[[{“value”:” Da quando Barbara D’Urso ha lasciato Pomeriggio Cinque, si parla costantemente del suo ritorno in televisione. Dopo più di 20… L’articolo Carlo Conti, doccia fredda per Barbara D’Urso: cosa succede con “Sanremo” proviene da Notizie 24 ore. “}]] Read More [[{“value”:”Da quando Barbara D’Urso ha lasciato Pomeriggio Cinque, si parla costantemente del suo ritorno in televisione. Dopo…
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È ufficiale: Barbara D’Urso e Carlo Conti, la coppia esplosiva a Sanremo...
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Einstein Telescope, INGV rafforza la sua candidatura
Lunedì 3 e martedì 4 giugno, presso la Sala Conferenze della sua Sede di Roma, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ospiterà il workshop ET@INGV. Einstein Telescope (ET) è il grande progetto europeo di ricerca scientifica che, nel 2023, l’Italia si è candidata ad ospitare a Sos Enattos, in Sardegna, nelle cui miniere l’INGV svolge esperimenti e attività di ricerca già dal 2019. Einstein Telescope, l'importanza della candidatura dell'INGV L’incontro in programma nella Sede Centrale dell’INGV, rivolto alle ricercatrici e ai ricercatori degli Enti e Università coinvolti nel progetto, avrà l’obiettivo di fare il punto sulla partecipazione dell’Istituto in ET e di rafforzare la sinergia tra Enti di Ricerca e Università per sostenere insieme la candidatura italiana e rendere protagonista il nostro Paese. ET, con le infrastrutture del futuro osservatorio geofisico sotterraneo “Sardinia Faber” in fase di realizzazione nell’ambito del progetto PNRR MEET (di cui INGV è capofila), dovrà essere ospitato in un sito geologicamente compatibile per il funzionamento del rilevatore di onde gravitazionali più sensibile al mondo, individuato proprio nell’area delle miniere nuoresi, in cui la quiete sismica e la stabilità geodinamica contribuiscono a garantire l’elevata qualità dei dati geofisici raccolti. Progetto “Earth Telescope” L’appuntamento di inizio giugno sarà inoltre l’occasione per presentare il progetto “Earth Telescope” dell’INGV e per raccogliere gli interessi scientifici e tecnologici della comunità dell’Istituto. Durante il workshop ET@INGV i ricercatori si confronteranno attorno a due Tavole Rotonde: “I grandi progetti, le prospettive scientifiche e le sinergie tra Enti”, moderata dalla giornalista di ANSA Enrica Battifoglia, e “Sardegna, Geofisica e Einstein Telescope: open questions e progetti comuni”, moderata da Matteo Serra (Coordinatore della comunicazione di ET Italia, INFN). Gli ospiti L’appuntamento vedrà i contributi, tra gli altri, di Carlo Doglioni (Presidente dell’INGV), Marco Pallavicini (vice Presidente dell’INFN), Roberto Cimino (Ministero dell’Università e della Ricerca), Claudio Chiarabba (Direttore del Dipartimento Terremoti dell’INGV), Massimo Chiappini (Direttore del Dipartimento Ambiente dell’INGV), Enzo Brocato (Direttore dell’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’INAF), Michele Punturo (Coordinatore della Collaborazione Scientifica ET dell’INFN), Marica Branchesi (Professoressa di Astrofisica al Gran Sasso Science Institute e Coordinatrice dell’ET Observational Science Board), Domenico D’Urso (Professore di Fisica all’Università degli Studi di Sassari), Enrico Calloni (Università Federico II Napoli), Claudia Piromallo (INGV), Giovanni Diaferia (INGV), Irene Molinari (INGV), Maria Marsella (Università degli Studi Sapienza di Roma). Immagine di copertina: Locandina evento ET@INGV Read the full article
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GF della d’Urso meglio di quello di Signorini? Parla il presidente del Codacons
DIRETTA TV Il Grande Fratello Vip 7 continua a parlare, soprattutto dopo la nuova linea di regolamentazioni avviata in queste ultime settimane. E a parlare questa volta è stato Carlo Rienzi, il presidente del Codacons. Rienzi ha rilasciato un’intervista a Nuovo Tv dove ha commentato il reality di Alfonso Signorini, facendo anche un paragone con le edizioni presentate da Barbara d’Urso. Vediamo…
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“Fantastic Four Anniversary Tribute #1″ to Celebrate 60 Years
Marvel Comics has announced Fantastic Four Anniversary Tribute #1, a giant-sized issue that will include two of the family’s adventures with new artwork from today’s artists - Aco, Aaron Kuder, Adam Hughes, Albert Monteys, Alessandro Cappuccio, Bryan Hitch, Cafu, Carlos Pacheco, Chris Sprouse, Daniel Warren Johnson, David Lapham, Elsa Charreteir, Erica D’Urso, Federico Vicentini, Greg Land, Javier Rodríguez, John Cassaday, John Romita Jr., Kate Niemczyk, Kei Zama, Leinil Francis Yu, Leonard Kirk, Lucas Werneck, Luciano Vecchio, Marco Checchetto, Mattia De Iulis, Michael Allred, Mike Del Mundo, Neal Adams, Nic Klein, Olivier Coipel, Paco Medina, Patch Zircher, Pepe Larraz, Ray-Anthony Height, Rod Reis, Ron Frenz, Simone Di Meo, Stefano Caselli, Steve Epting, Tom Reilly, Salvador Larroca, Jorge Fornes, Kim Jacinto, Walt Simonson, Simone Di Meo, Leonardo Ortolani, Sanford Greene, Terry Dodson, and Mark Bagley.
The two stories getting reinterpreted page by page are Stan Lee and Jack Kirby’s Fantastic Four #1, the first Fantastic Four issue, and Fantastic Four Annual #3, which was the wedding of Reed Richards and Sue Storm.
Fantastic Four Anniversary Tribute #1, featuring a main cover by Steve McNiven and a variant cover by Jim Cheung, goes on sale in November 2021.
(Image via Marvel Comics - McNiven’s Cover of Fantastic Four Anniversary Tribute #1)
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CRONACA DI UNA RIAPERTURA ANNUNCIATA 4 maggio, le 5.30 del mattino - Con una selva di colpi di cannone Zaia annuncia la riapertura del Veneto e la definitiva cancellazione del limite dei 200 metri 5.41 -Svegliato di soprassalto da Gallera che lo informa della mossa del Veneto, Fontana annuncia la riapertura della Lombardia e insieme la partenza della Stramilano 7.35 - In risposta alle riaperture di Veneto e Lombardia De Luca annuncia, come precedentemente minacciato, la chiusura della Campania 9.30 - Informato dell’incedere degli eventi, il presidente del consiglio Conte fa sapere che presto terrà una conferenza stampa 10.45 - In assenza di Conte si fa sentire la comunità scientifica che reagisce con veemenza alla riapertura delle regioni del Nord. Burioni minaccia una pazziata degna della Callas. La Capua paventa il ritorno dei pangolini nei boschi della Brianza. Fontana preoccupatissimo richiude subito la Lombardia. 12.05 - Approfittando dei tentennamenti di Fontana, Zaia annuncia in pompa magna che nel 2021 il salone del Mobile, il gran premio di Monza e la fiera degli o bei o bei si terranno tutti a Padova nel corso di una settimana di memorabile orgoglio veneto. 12.17 - Messo alle strette e punto nell’orgoglio dalla mossa del diabolico rivale, Fontana riapre nuovamente la Lombardia 12.25 - Intervenendo al convegno intitolato “Il Veneto riporterà l’uomo sulla luna”, Zaia attacca anche De Luca e ricorda che ai tempi del colera li avevamo visti tutti i napoletani mangiare cozze vive. 12.33 - De Luca risponde dando il via a una grandiosa parata militare con lanciafiamme intercontinentali che sfilano sul lungomare di Posillipo, come a PyongYang nel giorno dell’anniversario della rivoluzione 12.45 - Preoccupate per l’escalation militare di De Luca, tutte le regioni del centro-sud decidono di blindare i confini 13.00 in punto - Informato del precipitare degli eventi in corso il presidente del consiglio Conte conferma che presto terrà una conferenza stampa 13.28 - Durante un edizione straordinaria di Pomeriggio 5 gli elicotteri di Barbara D’Urso individuano un cinese che tossisce in piazza Duomo. Contattato dalla dinamica conduttrice, Fontana annuncia in diretta telefonica, dopo un drammatico confronto, di esser nuovamente costretto a chiudere la Lombardia 14.40 - Disorientati ed esasperati dai continui apri e chiudi di Fontana gli industriali lombardi annunciano l’addio alla Lombardia e il trasferimento immediato di tutti gli impianti e le attività produttive in Molise. 15.10 - Appreso il pronunciamento degli industriali lombardi il sindaco di Campobasso proclama il Molise locomotiva d’Europa e lancia un video virale indirizzato agli investitori, sigillato dal claim “El Molisan g’ha il coeur in man” 15.30 - Flavio Briatore è il più pronto a raccogliere la nuova sfida. Annuncia l’apertura del primo Billionaire a Campobasso e dà il via alla movida di Campobasso, mentre decine di calciatori cominciano ad acquistare attici a Campobasso portando alle stelle il mercato immobiliare di Campobasso 16.20 - Preso alla sprovvista dall’escalation molisana Fontana riapre per la quarta volta e ultima volta la Lombardia. Ma ormai è troppo tardi. Milano è alle strette. Abbandonata dalle imprese, invasa da bande di padroni di cani, depredata da runner, anziani ferociti e monelli con le fionde, la città della Madunina alza bandiera bianca e si autoproclama frazione di Campobasso. 16.45 - Ormai disperato e con le spalle al muro, Fontana invia gli ambasciatori nel golfo di Napoli e stringe con De Luca un patto d’acciaio in funzione anti Zaia, pianificando al contempo l’invasione del Molise con un maestoso esercito guidato da Bertolaso. 17.05 - L’esercito lombardo guidato da Bertolaso si mette in marcia alla volta del Molise, ma sbaglia uscita alla prima rotonda di Binasco e finisce in Alto Adige, dove viene sbaragliato da uno sci club locale armato di ciaspole e racchettoni da fondo. 18.24 - Di fronte alla Caporetto di Bertolaso, De Luca ripudia l’alleanza con la Lombardia e proclama l’indipendenza della Campania. Approfittando della confusione generale Salvini annuncia la riapertura di Lourdes, la Meloni dichiara guerra all’Etiopia e Di Battista da una località segreta minaccia di essere pronto a lanciare il virus contro i Benetton 19.06 Di fronte a un Paese in preda all’anarchia il portavoce della presidenza del consiglio annuncia la costituzione immediata di una task force 19.33 Nell’impossibilità di dare vita alla task force perché tutti i membri designati per la task force sono già impegnati in altre task force, Palazzo Chigi annuncia la cancellazione della task force auspicando che si rinnovino a breve le condizioni per poter ricostituire una vera e propria task force. 19.44 Con una commovente cartolina inviata dal Costarica, Conte annuncia che non terrà la prevista conferenza stampa e che vivrà i suoi ultimi giorni esule nella fazenda di Lamberto Dini. Ed è a quel punto, attorno alle 20.00, che alla fine Mattarella nel suo piccolo si incazza. E a reti unificate annuncia di assumere su di se tutti i poteri che furono di Carlo V e del re Sole messi insieme. Intima a tutti, politici e governatori, di consegnarsi ai corazzieri senza condizioni prima che canti il gallo. Pena l’esilio su una spelonca al largo delle Tremiti. Poi annuncia in sequenza: - il coprifuoco dopo Carosello - il lockdown indeterminato di Bordighera per poter andare al mare indisturbato - l’utilizzo del Mes per la costruzione di campi di bocce in ogni quartiere - e la ripresa dei cantieri, ma solo a beneficio dell’intrattenimento degli anziani sopravvissuti. Quindi con gesto regale impugna i forbicioni a mò di scettro e taglia i fili della tv, proclamando per sempre il blackout su tutto il territorio nazionale. MUSICA CLASSICA SU TUTTI I CANALI
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Prega col rosario in mano e chiude lo Stretto: il sindaco di Messina, Cateno De Luca, è un Salvini in miniatura È nato un nuovo mostro nello stretto di Messina. Altro che Scilla e Cariddi. Un mostro di sicuro meno affascinante, ma altrettanto tentacolare: è il sindaco di Messina Cateno De Luca. Uno che pareva aspettare l’occasione giusta per sfoderare il piglio dell’uomo solo al comando, con tanto di imitazione di Benito Mussolini a favore di telecamera in piena emergenza Coronavirus. Uno che sta acquistando consensi attraverso l’utilizzo di slogan populisti, trovate becere e soprattutto, scimmiottando leader che pregano con Barbara D’Urso. Ma partiamo da lontano. Coinvolto nella bellezza di 16 inchieste, tra assoluzioni e prescrizioni, è ancora aperto il procedimento che lo vede accusato di evasione fiscale (per una presunta maxi evasione da un milione e 750mila euro). Nel 2017 De Luca era tra gli “impresentabili” della Commissione antimafia. Arrestato due volte, annunciò di aver saputo in anticipo del suo arresto perché “me l’ha detto un parente di magistrati e di massoni”. Come se tutto non fosse già abbastanza grave, a difenderlo nell’unico processo rimasto in piedi c’è l’avvocato Carlo Taormina. Ha atteso sentenze pregando col rosario in mano (chi vi ricorda?) e appena eletto sindaco (come non votarlo con questo splendente curriculum) ha portato un mazzo di fiori alla statua della Madonna (chi vi ricorda?). n pochi però ricordano il suo spogliarello (probabilmente si tratta di rimozione selettiva dei ricordi raccapriccianti). Nel 2007 infatti, come documentato da un video mitologico, protestò contro la decisione dell’allora presidente, Gianfranco Micciché, di estrometterlo dalla Commissione bilancio. Si spogliò, restando in mutande, cosa che più che protesta apparve a a tutti un’intimidazione visiva. Per coprire le sue incantevoli nudità usò il drappo della Trinacria, brandendo la statuetta di Pinocchio e la Bibbia. Leggenda vuole che quella Bibbia, qualche minuto dopo, presentò strani fenomeni di autocombustione. La bandiera della Sicilia e l’autonomia sono un’altra delle sue grandi ossessioni (cambiando le coordinate geografiche, chi vi ricorda?). (...) Ma è il Coronavirus a rivelare l’autoritarismo pirotecnico e fantozziano dell’arruffapopoli De Luca. Sempre in cerca di un palcoscenico su cui imbastire una gag, De Luca ha dichiarato fin dal primo momento dell’emergenza “Tengo lo sterzo in mano!”. Peccato che lo sterzo gli sia rimasto in mano. I primi nemici individuati sono stati coloro che tentavano di salire sulle navi per attraversare lo stretto e arrivare in Sicilia (vi ricorda qualcuno?). In realtà gli untori erano perlopiù pendolari e di automobili pronte a sbarcare ce n’erano ben poche, ma De Luca ne ha approfittato per lanciare strali al ministro della Difesa, Luciana Lamorgese: “Lei signora Ministra mi ha denunciato perché vi ho mandato a quel paese, ma continua a prendere per i fondelli i messinesi ed i siciliani consentendo lo sbarco indiscriminato in Sicilia come gli artisti di strada francesi!”. In realtà la foto della macchina di “artisti di strada francesi” postata dal sindaco si è rivelata un fotomontaggio e l’ha cambiata (vi ricorda qualcuno?). Tra un insulto e un altro alle istituzioni, forse preda di improvvisa nostalgia per i tribunali, viene quindi denunciato dal Viminale per vilipendio. Sempre più invasato, chiede le forze armate in città, convinto di trovarsi nel mezzo di una rivoluzione civile in Sud America. Naturalmente sviluppa anche la sindrome del perseguitato, tanto per rafforzare l’immagine dell’uomo nuovo ostacolato dai poteri forti, e quando Lamorgese dichiara di voler annullare la sua ordinanza sui traghetti, De Luca parla di “crimini di stato” e “vogliono farmi fuori!”. Come no, ci sono già i cecchini di Stato appostati sulla Madonnina del porto. Poi si passa alle trovate egotiche: il megafono montato sulla macchina con la voce registrata del sindaco che dice “il sindaco vi ordina di non uscire di casa!”. Solo lui, Salvini e l’arrotino parlano di sé in terza persona. Stessa tecnica per augurare la Buona Pasqua ai cittadini, con tanto di frase raffinata sparata dall’altoparlante: “Io rustu (faccio il barbecue-arrostisco) per i ca**i miei!”. Poi arriva il drone con la sua voce che dice “Dove ca**o stai andando?”, roba da rimpiangere quando per farsi notare restava in mutande. Ogni volta che è in arrivo un provvedimento del governo o della Regione, organizza una diretta per intestarsene l’oggetto. Si dichiara “il proprietario di strade e piazze” (in contrapposizione alle regole dettate dal governo che, secondo lui, per quel motivo e perché lui è la “massima autorità” non valgono sul territorio comunale). Naturalmente, nella sua narrazione del perseguitato, il Capo della Polizia Gabrielli voleva mettergli i bastoni tra le ruote (vengono divulgate sue foto mentre monitora la partenza dei droni, foto in cui sembra il fesso della domenica che fa alzare i droni nel parchetto davanti casa e poi il drone gli resta incastrato su un pino). Memorabile lo scherzo che gli viene fatto il primo aprile. Qualcuno, con un falso profilo della Lamorgese, scrive sulla sua pagina Facebook e lo bacchetta fingendosi la ministra. Lui abbocca e le risponde: “Le consiglio di non intimidirmi più con le sue attività di intelligence sulla mia vita!”. Quando gli spiegano che ha abboccato a uno scherzo, prova a salvare la sua dignità: “Ho subito replicato al commento facendo credere agli autori che c’ero cascato!”. Certo, certo. In tutto, ciò, direte voi, almeno avrà dato il buon esempio, almeno avrà dimostrato di avere tutto sotto controllo. E invece manco questo. Nessuno si deve spostare, nessuno deve uscire di casa, ma lui per ragioni serissime, di reale necessità se ne va nel suo comune d’origine a 30 chilometri da Messina per prendere otto uova fresche e quattro lattughe appena raccolte. Si vede che il drone “Dove ca**o stai andando?” era distratto. O era rimasto incastrato sul famoso pino di cui sopra. Qualche giorno fa decine di persone a Messina prendono parte al corteo funebre per la morte di Rosario Sparacio, fratello del boss pentito Luigi Sparacio. Lui non se ne accorge. Forse stava cambiando le pile al drone di cui sopra. Infine, la perla di ieri, il giorno di Pasquetta. Siccome di propaganda non ne ha fatta abbastanza, va nel quartiere delle baraccopoli di Messina per distribuire uova di Pasqua ai bambini delle famiglie più povere. Ovviamente la gente si accalca, è pieno di adulti e bambini senza mascherine (a cui non dice nulla), lui si fa pure qualche selfie. Il drone “Dove ca**o vai?” di cui sopra sarà stato infilato in un uovo di Pasqua e riciclato come sorpresa, evidentemente. Insomma, ridateci Scilla e Cariddi. Quei mostri, almeno, li ha inventati la mitologia greca. Questo l’ha generato un’epidemia. Di Selvaggia Lucarelli
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Life of Captain Marvel v2 #4 - “Challenged” (2018) pencil by Carlos Pacheco & Erica D’Urso ink by Rafael Fonteriz & Erica D’Urso color by Marcio Menyz
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Su disposizione di questa Procura Distrettuale della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Acireale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di cinque persone, tutte di Catania, indagate per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione delle c.d. “spaccate”.
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L’operazione, denominata “Nessun Dorma” per l’impegno profuso dagli investigatori nel dare la caccia di notte alla banda, è il risultato delle indagini iniziate nel Novembre del 2017 a seguito del furto del bancomat ai danni dell’agenzia Unicredit di Aci Castello che, alla fine, hanno consentito di individuare un sodalizio criminale operante nel territorio di tutta la provincia etnea.
L’associazione, perfettamente organizzata e collaudata in tutte le sue componenti, individuava gli sportelli bancomat da colpire (in particolare quelli più isolati e quindi più difficilmente raggiungibili dalle Forze dell’Ordine) e, dopo accurati sopralluoghi, effettuava il colpo.
Il primo passo dell’organizzazione consisteva nel furto dei mezzi necessari all’esecuzione del reato, in particolare l’escavatore con il quale agire sul bancomat individuato e le auto da utilizzare per raggiungere l’obiettivo e per fuggire.
Successivamente, ad ogni sodale veniva assegnato un ruolo ben preciso per la perfetta riuscita dell’azione delittuosa: l’incaricato alla guida dell’escavatore, gli addetti a caricare il bancomat sulle autovetture pronte per la fuga, i c.d. “pali” con la funzione di controllare l’arrivo o l’eventuale passaggio di autovetture delle Forze dell’Ordine.
Nel corso dell’indagine, effettuata attraverso l’ausilio di attività tecniche, uno degli indagati definiva il proprio gruppo un vero e proprio “commando”, del quale facevano parte ogni volta “otto…dieci persone”, organizzato nei minimi dettagli secondo lo schema appena descritto: “…c’è chi maneggia l’escavatore…uno che maneggia il furgone…due fanno tappo per vedere se passano macchine…due si mettono in un altro angolo…due devono caricare il bancomat…è veramente difficile!”.
L’attività investigativa ha permesso di raccogliere gravi indizi nei confronti degli indagati per le seguenti “spaccate” perpetrate nel territorio della provincia di Catania:
tentata “spaccata” presso il distributore di carburanti “Petrol Company” di San Gregorio, effettuata l’1febbraio 2015;
“spaccata” presso l’agenzia “Unicredit” di Aci Castello, effettuata il 4 novembre 2017, in seguito alla quale i malviventi si impossessarono della somma di 87.330 euro circa;
“spaccata” presso l’agenzia Monte dei Paschi di Siena di Aci Bonaccorsi, effettuata il 6 gennaio 2018, in seguito alla quale i malviventi si impossessarono della somma di 87.000 euro circa;
tentata “spaccata” presso l’agenzia Unicredit della zona Industriale di Catania, effettuata il 3 marzo 2018.
Proprio nel corso di quest’ultimo episodio delittuoso, i militari della Compagnia di Acireale arrestarono in flagranza otto persone evitando la sottrazione di ulteriori 70.000 euro circa.
Nel complesso sono stati indagati 11 soggetti, alcuni dei quali non raggiunti dall’odierna misura poiché avevano già scontato la custodia cautelare in seguito all’arresto del 3 marzo 2018.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati al carcere di Catania “Piazza Lanza”.
Elenco arrestati:
Carlo D’URSO cl.1975
Davide RAPISARDA cl.1983
Salvatore CUTRONA cl.1991
Ivan NICOTRA cl.1989
Gaetano CHINNICI cl.1986
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Acireale, operazione “Nessun dorma”. Neutralizzata la banda delle spaccate Su disposizione di questa Procura Distrettuale della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Acireale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P.
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From Life of Captain Marvel #004, “Challenged”
Art by Carlos Pacheco, Erica D’Urso, Rafael Fonteriz and Marcio Menyz
Written by Margaret Stohl
#life of captain marvel#mari-ell#captain marvel#carol danvers#marie danvers#chewie#joe danvers sr.#joe danvers#marvel#comics#marvel comics
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Odio quando mi dicono di smettere di fumare, ma come pagherei adesso per sentire di nuovo un tuo “Ginevra se compri di nuovo le sigarette lo dico a tua madre”.
Controllavi tutti i giorni fuori i balconi e andavi a scavare nel cestino per vedere se c’erano mozziconi.
Saresti l’unica che ascolterei davvero.
Tu l’avevi capito che c’era qualcosa che non andava, e mentre l’intero paese mi si scagliava contro dandomi della pazza e della poco di buono, tu mi riservavi un posto vicino al tuo letto e piuttosto che giudicarmi come capitava a mamma mi dicevi “Non ti fidare di quel ragazzo, ti usa solo per fare cose sporche”; “non mandare foto intime”.
Li vedevi dal balcone e quando ci stavamo picchiando scendevi con il bastone a difendermi e mi riportavi dentro tirandomi per i capelli. Nella tua ignoranza avevi compreso ogni cosa.
“Tu sei una brava ragazza ma ti stanno prendendo come una puttana”.
E mentre papà mi giudicava per Rebelde Way, tu rimanevi insieme a me nel salone e vedevamo la prima stagione, non ti stava simpatica Victoria Paz e dicevi “questo è quello che succede quando ti fidi troppo delle amiche”.
Quando uscivamo alle 14:00 e non tornavo entro le 14:25 ti preoccupavi, e una volta eri addirittura arrivata fino alle palazzine, con quel tuo bastone; mi avvisò la nonna di Cristina, “guarda che tua nonna è arrivata fino a qua, ti sta cercando”.
Quando sono stata sospesa sono scappata di casa e tu sei scesa correndo fino alla stazione.
Le tue attenzioni costanti e insistenti hanno nutrito la mia anima, che in quel momento era distrutta. Hai colmato ogni vuoto.
Quando stavi a Napoli, Piazza Carlo terzo, me l’ero presa come abitudine dire “me ne vado di casa, vado a Napoli”
Ho rivissuto questa scena in questi anni e mi sono sentita spaesata al pensiero che scappando non avevo più un posto sicuro in cui andare. Tu eri il mio posto sicuro.
A ogni fine anno scolastico, mi facevo una settimana intera da te e ti esaurivo perché ero tremenda, ma quando mamma ti chiedeva nuovamente di tenermi non dicevi mai di no.
Darei la mia stessa vita per rivivere te che guardando “i gay” da Barbara D’Urso o a Uomini e Donne quando c’era il trono gay, di Mario e Claudio ti chiedevo “ma tu che ne pensi?” e mi dicevi “e che dobbiamo fare, sono bravi ragazzi mica è colpa loro se gli piacciono gli uomini” e io te la buttavo ridendo “nonna e se mi piacciono anche le femmine non fa niente?” e tu dicevi “basta che nun fai a szzos”
Quanto mi sarebbe piaciuto farti conoscere il primo bravo ragazzo con cui sono stata per anni, la mia persona, quanto mi sarebbe piaciuto vederti parlare con lui come facevi con Anna e Mariagrazia. Ti ricordano tutti come la nonna migliore amica più forte, quando sei morta sono venuti tutti, piangevano disperati.
Come mi sarebbe piaciuto parlarti di Gesù.
Nonna per colpa di una stronza ho buttato il tuo braccialetto, quello che mi hai dato prima di morire, te lo giuro su Dio non me lo perdonerò mai, mi ha fatto il lavaggio del cervello e per colpa sua sto male.
Sono in mille lacrime, ho il cuore spaccato dal dolore, sento che non ci entra più nel petto tanto dolore.
Sono successe tantissime cose da quando non ci sei più, mi sono anche ammalata di anoressia e forse quello è stato meglio che tu non lo abbia visto, ma come avrei voluto un tuo braccio attorno a quelle ossicine che mi avvolgevano.
Nonna non ne posso più qua, te lo giuro, mi piacerebbe venire dove stai tu, ma in realtà non lo so bene dove stai, e se mi uccido forse non ci vedremo mai più. La mia speranza è quella di incontrarti in paradiso con Gesù.
Ma te lo giuro ogni volta che sto male, proprio come ora, mi ricordo di tutto quello che hai fatto per me e non posso evitare di distruggermi dal dolore perché non ho più qualcuno con cui parlare al 100% come facevo con te.
La nonna di Anna mi vuole un sacco bene e parliamo spesso, mi ricordo di te sempre, ogni volta, come questo week-end. Anna le racconta tutto quello che le succede.
Il mondo mi ha strappato via l’unico essere umano di cui sento il bisogno costantemente.
Ho compiuto 18 anni e nemmeno al mio compleanno ti ho dimenticata.
Non ti dico che sei il mio cuore perché attualmente è distrutto in mille pezzi, però sei tutta la mia anima.
Mi manchi. E scusami.
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Buon compleanno Antonio Vandoni, 60+1 festeggiati tra musica musica ed illustri ospiti
Il mondo della musica e dello spettacolo festeggia il compleanno di Tony Vandoni, il Direttore artistico musicale di Radio Italia Solo Musica Italiana e Radio Italia Tv. Un party eccezionale si è svolto presso la prestigiosa location della Terrazza Duomo 21, a Milano. Centinaia gli ospiti del mondo della musica e tanti amici che hanno reso omaggio a Tony, in compagnia della sua fidanzata Ileana Falcone e dei figli. L’evento è stato un successo meraviglioso, clima pazzesco, sereno e conviviale, tra amici veri… Sono arrivati a festeggiarlo artisti, personaggi televisivi, radiofonici e gli influencer, oltre naturalmente ad altri 250 amici del mondo discografico, musicale e giornalistico.
Tra i tanti artisti e personaggi presenti, ecco Giuliano Sangiorgi, Irama, Ermal Meta, Ron, Enrico Ruggeri, Gianluca Grignani, Emma Muscat, Matteo Bocelli, Nina Zilli, Barbara D’urso, Don Mazzi, Mario Lavezzi, Le Vibrazioni, Marco Carta, Pinguini Tattici Nucleari, Arisa, Enzo Miccio, Gabio Rovazzi, Paola Iezzi, Simona Molinari, Pierdavide Carone, Virginio, Mietta, Il Cile , Tony Maiello, Andy Fumagalli (Bluvertigo), Bianca Aztei, Nika Paris, Alessio Bernabei, Pago, Paolo Meneguzzi, Lorenzo Fragola, Bugo, Chiara Galiazzo, Antonello Carozza, Giulia Luzi, Moreno, Sergio Sylvestre, Mondo Marcio ,Jonny Scandal, Gemelli Diversi , Laura Bono ,Niccolo’ Agliardi, Andrea Vigentini (Musicista Ermal Meta), Federica Carta, Claudia Peroni, Roberta Pompa (Le Deva), Jo Squillo, Chiara Squaglia (Striscia La Notizia), Emanuela Titocchia, Andrea Agresti (Le Iene), Stefano Oradei (Ballando Con Le Stelle), Ileana Falcone (Influencer Quello Che Le Donne Non Dicono), Giulia Penna (Cantante E Influencer), Erika Barbato (Influencer), Mauro Marino (Speaker Radio Italia), Marina Minetti (Speaker Radio Italia), Marco Falivelli (Speaker Radio Italia), Emiliano Picardi (Speaker Radio Italia), Matteo Di Palma (Speaker Radio Italia), Ylenia (Speaker Radio 105), Daniele Battaglia (Speaker Radio 105), Gigio D’ambrosio (Speaker Rtl), Nick The Nightfly (Musicista e Speaker Radio Monte Carlo), Silvia Notargiacomo (Speaker R101), Elisa Toti (Speaker Radio Subasio)…
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Random outerwear - Carlo D’Urso
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Che cos’è Via Zanardi, 33
Immaginate Bologna. Immaginate l’Università di Bologna. Immaginate lo studentato dell’Università di Bologna. Immaginate due stanze, l’una di fronte all’altra. In una immaginate una ragazza iscritta al DAMS, una svedese che fa l’Erasmus e una studentessa di Veterinaria. Nell’altra immaginate uno studente di Ingegneria, uno di Scienze Politiche e un infiltrato che sogna la musica. Una chatta e scolpisce, una è bella e colpisce, una è arrivata da poco ma già fa parte della famiglia. Uno pensa principalmente al suo ragazzo e agli esami, uno pensa sempre al Fantacalcio e alla sua ex, uno pensa solo al sesso e alle sue future ex. Immaginateli tutti insieme al bar Garage. Immaginate le loro storie d’amore, d’amicizia, di lavoro, di studio. Avete immaginato Via Zanardi, 33.
Via Zanardi 33 (che poi è l’indirizzo dello studentato) è la divertentissima sit-com italiana di 24 episodi trasmessa da Italia uno, una produzione Mediatrade realizzata da Rosario Rinaldo per Pequod. Ideata e scritta da Nicola Alvau e Andrea Garello (tra l’altro vincitori del premio Sergio Corbucci per la sceneggiatura di Ecco fatto di Gabriele Muccino), è diretta da Andrea Serafini (già regista della soap Un posto al sole) e da Antonello De Leo (David di Donatello e nomination all’Oscar per il suo cortometraggio comico Senza Parole e regista di La vespa e la regina con Claudia Gerini).
Stefano, il più grande del gruppo, vicino alla laurea, è Dino Abbrescia, attore eclettico: è stato un piccolo spacciatore in La capagira di Alessandro Piva, film recitato tutto in dialetto pugliese, e poliziotto tutto d’un pezzo in Uno Bianca di Michele Soavi.
Francesca, per gli amici Fra, giovane artista e appassionata di internet, è Alessandra Bertin, già vista su Disney Channel.
L’animalista Bea è Ginevra Colonna, l’abbiamo conosciuta in Ecco Fatto di Muccino, in Ovosodo di Paolo Virzì e negli spot seriali del Nescafé.
Il simpatico e dolce Ivan è Elio Germano, l’indimenticabile "er pasticca" di Un medico in famiglia, il giovane Padre Pio in Padre Pio di Carlo Carlei e il figlio di Diego Abatantuono nel recente Concorrenza sleale di Ettore Scola.
La bellissima Anneke è Antonia Liskova, modella e testimonial per numerose campagne pubblicitarie, è apparsa anche nella serie tv Le ragazze di piazza di Spagna di Riccardo Donna e in C’era un cinese in coma di Carlo Verdone. Lo scansafatiche e latin lover Mattia è Enrico Silvestrin, musicista e conduttore (su Mtv e Taratata per la Rai) oltreché attore, per esempio in Come te nessuno mai di Muccino e in Le amiche del cuore di Michele Placido.
Ma gli amici di Via Zanardi 33 sono anche altri: Bubba e Pier Maria, il grasso e il magro, il muto e il loquace, entrambi appassionati d’erba (Andrea Ottaviani e Max Galligani), Leo, il fratello di Mattia (Alessandro Demcenko), Lucia, l’ex di Ivan (Sarah Felberbaum) e Achille, il ragazzo di Stefano (Riccardo Onorato). Per non contare le numerosissime guest star: Armando De Razza, Andrea Roncato, Barbara D’Urso, Paola Barale, Paolo Brosio, Shel Shapiro, Greg e Lillo, Beppe Signori, Dario Vergassola, Bruno Gambarotta e Platinette.
La sigla iniziale, quella finale e tutta la colonna sonora sono dei Lùnapop, che compaiono anche in alcune puntate.
(Tiscali.it 2001)
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Sgarbi sindaco di Roma: al posto della Lupa metterà la Capra Perché è successo? Perché Roma che, malgrado tutto, resta la Capitale d’Italia e un discreto luogo della beltà del mondo, debba essere il teatro politico per una sorta di Grande Fratello Vip non è dato sapere. Tra qualche mese, si vota e per la successione a Virginia Raggi, cui verrà conteso il Campidoglio, e c’è il nulla oltre la commedia televisiva di chi la fa e di chi la subisce. E dal nulla, immancabilmente, sbuca Vittorio Sgarbi, l’unico del quale si sappia più di ciò che sarebbe necessario e anche utile sapere. Utile anche per lui, intendiamoci. Purtroppo l’ultimo confronto a cui si è sottoposto è stato, secondo le notizie di agenzia, con la modella Franceska (con la kappa) Pepe alla trasmissione della D’Urso. Lei l’ha affrontato: “Non te l’ho data”. Lui ha replicato: “Non te l’ho neanche chiesta e comunque sei stata con me un quarto d’ora dietro la porta di un bagno”. L’effetto sgarbeide della sua inverosimile candidatura, che al novantanove per cento finirà com’è nata, rende purtroppo, per l’oggettiva proprietà transitiva, la Lupa una Capra. La capra è infatti il segno iconico della truppa sgarbiana, quel confuso popolo di acclamatori del critico d’arte e pluri-deputato, pluri-genitore (due figli riconosciuti, un terzo in forse, altri trentasette, a suo dire, effettivamente generati in convegni amorosi di breve, brevissima e anche media intensità, sparsi immaginiamo per l’universo), pluri-odiatore, e pluri-condannato, pluri-contabile della sua lucrosa e fascinosa attività di affabulatore. Sgarbi è Sgarbi. E nell’amoralità sia personale che politica (nel 2013, per fermarci solo alle ultime proposte attive dall’infinita lista dei simboli coniati, fonda una specie di partito col democristiano abruzzese Catone, e fa splash. Nel 2017 con Giulio Tremonti compone il simbolo Rinascimento, e rifinisce male), in questo unicum identitario che lo assolve da ogni peccato e lo fa sembrare buono anche quando è cattivo, generoso quando invece è micragnoso, e leale nella slealtà che pure lo insegue in ogni angolo della sua vita, arriva Roma. Finora si era tenuto lontano dalle città, aveva saltellato tra paesi (San Severino Marche, Salemi, Sutri) facendo l’assessore o il sindaco. Promuovendosi, dimettendosi e anche, forse, molto annoiandosi. Ora siamo a Roma. Al set principale della prossima disfida politica. Ma da Roma, che è città straordinaria ma disgraziata, si fugge. Il Partito democratico ancora non riesce a trovare nessuno che accetti la disgrazia di essere il candidato. Cosicché l’unico che si fa avanti, Carlo Calenda, è anche un suo eletto che subito l’ha tradito, promuovendo un’opa ostile. E il centrodestra? Non pervenuto. Un mezzo giro di campo di Massimo Giletti, capofila del giornalismo narciso, rumoroso e dunque inquadrabile nella categoria sociale oggi affluente dei fantuttoni, lascia il progetto sospeso. Non dice né sì né no. E vabbè. Resta dunque in campo, almeno per queste prossime due settimane, il programma sgarbiano per la Roma delle capre da rieducare: musei gratis per tutti. C’è anche un’apertura di credito per gli studenti, si andrà a scuola alle dieci del mattino per ridurre il traffico, e per gli spericolati della strada: zero multe stradali perché gli autovelox hanno stufato. di Antonello Caporale
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