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Quote di mercato dello streaming in Italia: Netflix al comando, Prime Video incalza
Le piattaforme di streaming nel quarto trimestre 2024: un mercato in evoluzione. JustWatch, la più grande guida globale ai contenuti in streaming, ha rilasciato i dati aggiornati sul mercato delle piattaforme di streaming in Italia per il quarto trimestre
Le piattaforme di streaming nel quarto trimestre 2024: un mercato in evoluzione. JustWatch, la più grande guida globale ai contenuti in streaming, ha rilasciato i dati aggiornati sul mercato delle piattaforme di streaming in Italia per il quarto trimestre 2024. Netflix rimane il leader con il 29%, seguito da Prime Video al 28%, consolidando un testa a testa tra i due giganti. Disney+ si conferma…
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E si comincia!
Buon anno! 🎉🎉🎉 Come avevo anticipato nei giorni scorsi, col 2025 cominceranno due rubriche: il mercoledì pubblicherò online la lettura di un testo (recital, poesia racconto etc.), mentre la domenica (più rilassati!) troverete sul canale una nuova cover musicale… quindi oggi comincia il podcast Pillole in Studio e lo trovate su YouTube e Spotify! Ecco i link al video: YOUTUBE –…
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Nello scrivere, ier sera, un punto in particolare nell'agenda delle cose belle si è fatto strada un macro ricordo che avevo completamente rimosso. Da ragazzina ero molto ingenua e sognante, avevo il cervello roso dalle fantasie di amore eterno di mia madre, il vissero felici e contenti della disney, e di varie storie dei libretti Harmony che ora che ci penso sono anche quelli che più di tutti mi hanno introdotta al sesso – l'accesso al porno vero e proprio era limitato ai film per adulti, pure censurati, che beccavo nei vari canali la sera in TV in cucina quando i miei andavano a dormire. Date queste premesse fantasticavo molto sul conoscere un ragazzo, sul vivere una storia d'amore da batticuore, dove le carezze erano rubate ed i baci avvenivano lentamente respirandosi prima parecchio sul volto e guardandosi intensamente negli occhi, col cuore alla gola. Mi innamoravo insomma facilmente, di chiunque mi degnasse di uno sguardo in più, iniziando a crearmi in testa storie di corteggiamento che finivo per scrivere anche su un blog su wordpress che avevo all'epoca. Ovviamente le mie storie, su internet, si chiamavano al tempo l'attenzione di donne e uomini sui 40 anni o vicino lì. Io avevo sui 19, 20 anni. Adesso che ci penso i primi tempi su tumblr c'era un tizio di cui ero infatuata, aveva 39 anni ed un figlio e scriveva sempre di un amore concluso, la mia indole da crocerossina allora, che al tempo era molto forte avrebbe voluto dargli supporto e amarlo e sospiravo così d'amore. Poi non so cosa sia successo, ad un certo punto ho iniziato a disdegnare questi tipi di fantasie, mi sentivo stupida, mi arrabbiavo e in maniera molto cattiva mi dicevo che una come me non avrebbe mai vissuto nulla di tutto ciò, che tutto questo nemmeno esisteva: man mano avevo iniziato ad avere accesso a internet, ai siti porno e vedevo che il sesso era qualcosa di molto più violento, di sporco, che non c'era nessun corteggiamento e che la femmina era sempre quella che sembrava soffrire e che nessuno in fondo pensava. Si era dunque fatta strada l'idea che il sesso non era roba per me, che l'attenzione maschile non l'avrei mai ricevuta, che tutto questo era qualcosa di sciocco, di stupido ed ero molto severa con me stessa: mi dicevo che ero una stupida idiota, sognante in senso dispregiativo. Leggere storie d'amore mi faceva venire la nausea anche nei classici come Jane Eyre – che all'epoca era il mio romanzo preferito – le mie domande allora più che sulle relazioni amorose si iniziavano a focalizzare sul senso di tutto questo, sui rapporti umani, sulla difficoltà, sulla vita. Da lì ho inziato ad accantonare i romanzi romatici, a prenderli proprio in giro, a disprezzarli e a focalizzarmi sulla saggistica: inizio ad interessarmi alla filosofia.
Tutto questo non è stato credo, lineare ma avveniva grossomodo in concomitanza: allo stesso tempo si faceva strada l'idea di avere una relazione con una persona molto più matura di me, con una grande insomma differenza di età; sul sesso e sui porno era la categoria credo si chiamasse daddy's girl o qualcosa di simile, la sofferenza era un qualcosa che nel sesso poteva anche dare piacere come le manate in faccia o addosso, che nel trattarla così male la donna almeno nel sesso l'uomo la adorava ed iniziava ad essere interessante anche il bdsm di quello non eccessivamente spinto: volevo essere punita e picchiata e umiliata, pensavo di poter essere al centro dell'attenzione solo se venivo maltrattata perché non era un maltrattamento vero e proprio ma una forma di venerazione. Il sogno di romanticismo si era tramutato in fantasia erotica e dunque finzione: fingere una parte, in questo caso della ragazzina ingenua e allo stesso tempo ammiccante e sensuale, per rendere la scopata più divertente. Intanto avevo cambiato il mio corpo, era migliorato, mi atteggiavo almeno su internet un minimo in quel modo. Ma anche qua, poi, ad un certo punto non so cosa sia successo: mi dicevo che era una fantasia stupida, che non avevo l'aspetto da "daddy's girl", che erano anche qua solo robe della mia testa, che fuori il sesso era qualcosa di molto più animalesco, ci si salta addosso solo per calmare il friccico in mezzo alle gambe, la venerazione della donna – di me in particolare – non era insomma contemplata né in amore né nel sesso.
È la prima volta che mi dico tutto questo in maniera così esplicita, in questi anni non ha fatto altro che ignorare il mio sentire, le mie fantasie, di deriderle, screditarle e ricacciarle violentemente indietro: io non ho fantasie. Essendo tutto basato sul rimprovero violento e quindi sul cacciarlo via malamente, le mie fantasie sessuali non sono cambiate ma si sono annullate del tutto; il mio desiderio d'amore non è mutato, ma a lui ho sostituito la consapevolezza che posso ricevere al massimo una compassione che porta ad affezionarsi a me ed infatti il massimo a cui ho iniziato ad aspirare era quello di fare compassione in generale, uno sguardo tenero e compassionevole e delle parole anche solo formalmente accudenti era il massimo affetto che potevo ricevere dall'esterno. In tutto questo il filo conduttore è stato sempre il mio aspetto: dato che era tutto basato sull'attrazione fisica e dato che il mio aspetto era vomitevole non avrei avuto nessuna relazione, dunque non solo non avrei ricevuto amore ma non avrei nemmeno scopato. Completamente svuotata ed inaridita a livello affettivo e a livello erotico.
In tutto questo ci sono state 3 figure maschili che hanno avuto un ruolo fondamentale, di cui due in maniera del tutto inconsapevole ed un nemmeno in maniera fisica, ma virtuale ovvero su internet.
Mi fa ridere amaramente tutto questo. Più di dieci anni di vissuto che ho ricacciato dentro a forza e ora sta venendo fuori in una maniera così violenta che vomiterei anche le viscere. In tutto questo, se ci penso bene, alla fine non c'è nemmeno una corsa verso il cinismo, ma uno svuotamento assoluto a livello erotico ed un inaridimento a livello emotivo: una cristallizzazione dei sentimenti dove scredito non solo i miei ma anche e soprattutto quelli degli altri.
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The mid-2000s saw a dramatic shift in television. The rise of "prestige TV," fostered by cable networks like FX and HBO, saw complex narratives led by morally gray characters like Walter White in Breaking Bad, Vic Mackey in The Shield, Don Draper in Mad Men, and the list goes on. Most of these shows were also high concept. Game of Thrones flipped the script on what people expected from fantasy, while Lost hooked viewers with an island full of mysteries. But not every TV show followed these edicts. One series, Leverage, went against every established rule of "Prestige TV" - and though it's not as well remembered as these series, it still has its fans.
Leverage features Nate Ford (Timothy Hutton), an insurance investigator, who is devastated when his son succumbs to a terminal illness that could have been prevented if the company he'd worked for didn't refuse experimental treatment. Nate joins a group of thieves consisting of genius hacker Alec Hardison (Aldis Hodge), skilled fighter Eliot Spencer (Christian Kane), sophisticated grifter Sophie Devereaux (Gina Bellman), and antisocial thief Parker (Beth Riesgraf). The group conducts a series of heists, but only against those who take advantage of the innocent.
‘Leverage’ Was an Entertaining Watch Due to Its Structure & Cast Interactions Nate (Timothy Hutton), Sophie (Gina Bellman), Parker (Beth Reisgaf), Elliot (Christian Kane), and Hardison (Aldis Hodge) in a row dressed as FBI agents smiling as they take green containers away in Leverage Part of the fun of watching Leverage is seeing how Nate's team pulls off their heists, and the show doesn't disappoint on that front. An episode of Leverage usually begins with the team getting to know their mark. Then they apply their specialized skills. Toward the end of the episode, flashbacks reveal how everything fits together. It's a structure often used in heist films, but in Leverage it is often executed hilariously. Take Season 3's "The Rashomon Job." True to the Akira Kurosawa film it's named after, each member of Nate's team recounts how they tried to steal a priceless artifact before they became a team. It's funny, action-packed, and shows each character at their best.
Leverage has one of the most dynamic ensembles in television history. Hardison and Parker end up slowly developing a relationship. Though the dangerous nature of their job (and her slowly developing social skills) impedes things, they end up together. Sophie struggles with an identity crisis, as her true passion is acting, but her acting prowess is only great when pulling off a con. Spencer seeks to redeem himself after committing some dark acts in his past. Leverage was willing to let its characters grow in ways other shows wouldn't, making it stand out.
The Final Three Seasons of ‘Leverage’ Shook Up the Show Keeping in line with the escalating nature of the heist genre, the final three seasons of Leverage raise the stakes for its crew. Season 3 sees Nate imprisoned and the team falling under the guidance of a mysterious woman called "The Italian" (Elisabetta Canalis), who blackmails them into taking down criminal bankroller Damien Moreau (Goran Višnjić). Season 4 would see them encountering Jack Latimer (Leon Rippy), who offers to hire them, but is working really for Victor Dubenich (Saul Rubinek), who Nate's team took down in their first con together.
But Season 5 featured the biggest shakeup: Nate leaving the team after proposing to Sophie and placing Parker in charge. The series finale, "The Good Bye Job," breaks from tradition by having Nate seemingly captured and having to recall his team dying. In reality, he tricked his old enemy/ally Jim Sterling (Mark Sheppard) into thinking his team was dead, getting access to a hard drive called "The Black Book." It was the kind of con Leverage was built on, and it was only fitting for the series to end on the biggest caper yet.
The Legacy of ‘Leverage’ Continues in ‘Leverage: Redemption’
Leverage eventually continued in the new age of streaming television, thanks to Amazon's Freevee channel. Leverage: Redemption follows Parker, Spencer, and Hardison as they reunite with Sophie after Nate's death. Taking over Nate's role as "The Mastermind," Sophie leads the team in heists against the corrupt. Redemption once again shook things up with two new characters: Hardison's foster sister Breanna (Aleyse Shannon), a genius hacker in her own right, and former corporate lawyer Harry Wilson (Noah Wyle), who seeks redemption for his past.
Redemption manages to succeed where most revivals fail by keeping most of the cast intact and using the same mission statement. That's due to producer Dean Devlin and creators John Rogers & Chris Downey having an active hand in the creative process. Devlin even had a specific vision in mind for Leverage:
I just wanted to do the type of show that I grew up with and loved. I missed Mission: Impossible and The Rockford Files. Television today tends to be more dry, dark and edgy. I’m not saying it’s bad, but it’s not the type of show I was interested in. So when TNT said they wanted to get a TV show out of me, I said I wanted to do a throwback type of show. I wanted to have fun. I don’t want to live in a dark world.
Even if Leverage didn't enjoy the explosion in success that Breaking Bad or Mad Men did, Devlin deserves credit for sticking to his guns & turning out some great television.
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È triste come la mattina in tv non facciano assolutamente nulla di interessante
Centinaia di canali vuoti
Poi scorri ancora e vedi "grande fratello in diretta", dove succede ancora meno che negli altri canali, 9 e mezza del mattino e tutti che dormono ancora, pagati per dormire, che vita di lusso
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Ho visto diverse opinioni al riguardo, ma secondo te si possono supportare gli artisti partecipanti al contest? Io sinceramente non me la sentirei perché porterebbe comunque visibilità, o per lo meno aspetterei la fine dell'ESC
Se proprio volete vedere Angelina o boh qualcun'altro, il mio consiglio è: 1. P1RATATE, NON USATE CANALI UFFICIALI, E NON RIVEDETE LE ESIBIZIONI SU YOUTUBE 2. NON COMMENTATE, NON MANDATE IN TENDENZA, NON FATE VENIRE LA VOGLIA AGLI ALTRI DI ACCENDERE LA TV, NON PARLATENE
Ma, personalmente, io manco mi sforzerò a p1ratare, mi fa proprio schifo l'idea che questa cosa vada in onda, cioè non ne voglio sapere niente, e in caso di vittoria dell'Italia non rebloggherò nulla, questo contest per me è morto e stramorto. Però se proprio non ce la fate raccomando i consigli che ho dato sopra.
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La reazione isterica della politica non si è fatta attendere. Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, si scaglia apertamente contro Rai3 e la trasmissione di Sigfrido Ranucci attraverso i suoi canali social, in particolare su X dove scrive: “Vergognosa e pericolosa propaganda anti-Israele sulla televisione pubblica italiana. Su RAI3 si dice ‘Il 7 ottobre? Da condannare, ma ha le sue ragioni profonde’. Ho fatto bene a segnalare alla magistratura gli antisemiti della Rai. Report Rai3 è l’Hamas della tv. Dietro c’è più di quel che appare”.
Report mostra per la prima volta in Tv gli orrori israeliani a Gaza
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Provate
Se date un'occhiata ai programmi TV, in particolare ai canali che trasmettono film, scoprirete a livello anche empirico a cosa servono tutti questi canali televisivi.
Un qualunque ipotetico film inizia alle 16 e 10 e finisce alle 18 e 55. Bene. Poi uno si prende la briga di vedere la durata originale ed effettiva del film e scopre che questo dura, anzi durerebbe un'ora e 47. Ciò significa che "loro" ci infileranno all'incirca un'ora (porco Dio!) di pubblicità. E questo vale per tutti i film!!! È sempre così, provate, fate una verifica.
Queste TV hanno il solo scopo di veicolare pubblicità, pubblicità di cui il film è soltanto il mezzo, una sorta di cavallo di troia della merda.
Secondo voi è umanamente possibile non dico godersi ma semplicemente guardare un film interrotto continuamente da blocchi pubblicitari di un quarto d'ora?
Questa religione del profitto che si mangia tutto tutto tutto, anche l'arte.
Poi dopo uno diventa marxista!
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A short one about the 25th of April + two tidbits to celebrate and be angry
As most of you may know by now, I am from Italy. April 25th is the day we conventionally celebrate and commemorate the liberation of most of the main Italian cities from Nazifascist occupation armies. It's not a great time right now to be an antifascist in Italy: just yesterday daniela santanchè, current representative of the Fratelli d'italia government — the same party, mind you, who keep in their emblem the tricolor flame, symbol invented by the Movimento Sociale Italiano, founded in 1948 by notorious fascist bureaucrats and racists such as giorgio almirante — proudly declared herself a fascist in front of a cheering audience. Not to mention the Antonio Scurati speech débâcle (for those not in the know: RAI, the Italian national television, network censored a speech meant to air in commemoration of April 25th, in order to give more space to anti-abortion activists on a TV show called Che sarà) which led prime minister giorgia meloni to publicly denounce some sort of conspiracy on the left's part to her damage or some shit, despite the fact that RAI journalists have been reading multiple speeches concerning a number of recently passed laws that are clearly meant to turn TV into the government's personal PA system. Among these laws, one of them allows for government representatives to speak without any time limits and without a journalist's questions or counter-statements. I'm assuming I don't have to tell you how worrying this is.
The Italian left is perennially plagued by inner divisions and schisms, even nowadays — a time where it barely exists at all. The one thing it agrees on is the Resistance, the grassroots movement which had the American army finding most of the big cities in the country already freed of fascists by the time it marched into the streets. It's very easy to use it as a trump card: if you have no political plan, no ideals, nothing to convince people with, you turn to the Resistance and everyone claps and laughs. I find it horrifying that what is a beacon of hope from the past is now reduced to a mere, useless talking point for gutless bureaucrats of the centrist variety (at best). The bloodlessness is what will ultimately lead this whole thing to failure — the way a liver fails.
But this is mainly a music blog, right? So music you shall have. I want to leave you with two links.
Canadian sound artist and urban scientist Tim Hecker made a record in 2006 called Harmony in Ultraviolet. On the cover of the album is a close-up of a monument dedicated to the people who died being part of the Resistance between the years of 1943 and 1945. The record stands as a marvelous sound sculpture of lacerating beauty and those in the know have an element to relate to: even people on the other side of the world look at what we have accomplished in the past, and gave us a reminder that we can accomplish it now, again. Despite the greying and wearing of trite talking points, something dangerous, vital, sparkling, shining still exists and blares through, now and again, time and time again.
There is a song I always think of on the 25th of April, every year. It's called Lettera del compagno Laszlo al comandante Valerio, written and performed by Giorgio Canali and his band Rossofuoco. Italy has never had its own personal Nuremberg; quite the opposite, actually, with Palmiro Togliatti (president of the National Liberation Committee) signing an amnesty in order to keep the preexisting structures running, which for fuck's sake, who the fuck does that? So this song is exactly about that. It goes something like this and I'd like you to keep it in mind.
youtube
Buon 25 Aprile / Happy April the 25th
#schismusic#musica#music#antifascismo#25 aprile#giorgio canali#rossofuoco#tim hecker#Bandcamp#Youtube#schism writing#long form content
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Il primo progetto fu l’Edilnord di Berlusconi di Brugherio, un circuito di palazzi e appartamenti per circa 4mila abitanti. Un programma edilizio (relativamente tradizionale ma) che, complice la pubblicità sui grandi quotidiani, riscosse un buon successo, nonostante la posizione decentrata rispetto a Milano.
“Fu quello lo spunto per la successiva costruzione di Milano 2, con la progettazione partita nel 1967 e i primi edifici consegnati nella primavera del ’71.
Berlusconi (contrariamente all'Avv. Agnelli, ndr) nutriva un’idiosincrasia per le automobili (...) da qui l’idea di un quartiere con tre diversi canali viabilistici, uno per il traffico veicolare, uno per i ciclisti e uno per i pedoni, per garantire maggiore sicurezza ai residenti.
A Milano 2 la strada è ribassata di due metri rispetto al quartiere, con una serie di passerelle pedonali a scavalco, le strade sono come un fiume intervallato da ponti. ‘I bambini possono andare a scuola da soli’ era uno degli slogan coi quali si reclamizzava il progetto”.
Cos’altro? “Il verde. (...) Un concetto di abitare che puntava alla qualità di vita, un contesto dove ci si potesse sentire anche un po’ in vacanza. Era una rivoluzione, se consideriamo che erano i tempi dei casermoni in stile Scampia. Una formula a mio avviso ancora attuale, benché per l’intellighenzia dell’epoca Milano 2 fosse una sorta di ghetto per ricchi”.
Durante la progettazione, prosegue Hoffer, “io, Berlusconi, Ragazzi e Possa facemmo un viaggio nel Nord Europa, per studiare le new towns di Londra, Copenaghen e Stoccolma. Tutto non ci convinse, gli ambienti ci sembrarono freddi e così optammo per architetture più tradizionali, con colori caldi”.
“Cosa si potrebbe cambiare di Milano 2? I negozi risultano un po’ dispersi nel quartiere, quando invece si sarebbe potuto sfruttare la piazza centrale come sede di un centro commerciale. In origine era proprio questa l’idea (...)”.
via https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/enrico-hoffer-berlusconi-milano-2-mbkxgz0r
Enrico Hoffner, architetto autore di Milano2.
Le auto fora dai ball senza penalizzarle né rallentarle, csa che fa aumentare i gas di scarico che respiriamo come fanno gli urbanistoidi benecomunisti d'oggidì; in più separazione dei traffici, evitando di esporre ciclisti e monopattinari al fine di alzare l'indignaziò dei babbei urbani. E tanto verde orizzontale godibile da tutti, manutenuto e immersivo, non "boschi verticali" per pochi o parchi pubblici incolti per pisciare il cane, spacciare e farsi. Anche Canale 5, nato come "tv di quartiere" (questo un po' ghettizzante, ma è Netflix cinquanta anni prima).
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Prima
Stavamo meglio quando stavamo peggio ed era meglio pure la tv, originale educativa, pubblicità intelligenti e di qualità, raccolte dentro un unico contenitore. Ah dimenticavo carosello c'era solo una volta al giorno cosi da non inficiare le nostre emozioni, o attenuare la nostra voglia di seguire.
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Dopo
La Rai oggi, paghi il canone pure se non la vedi paghi la proprietà della televisione come il bollo dell'auto o come l'assicurazione e in cambio che ci propinano, non altro che robaccia vecchia e di cattivo gusto. Per non parlare della pubblicità e i momenti in cui la fanno, è mirata a toglierci pian piano le emozioni, vogliono un pubblico che non chiede, che si accontenta, paga senza obiettare e se vuole il bello lo deve cercare in altri canali a pagamento. Vergognatevi ladri!
lan ✍️
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Abbonamento IPTV
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Dall'articolo "Talk politici, genere ormai saturo. La tv invasa da oltre trenta titoli" di Massimo Falcioni
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Meno due
Fabio Fazio lascia la Rai e passa a Warner Bros. Discovery – Tv – ANSA A ruota anche la Litizzetto Questa è un’ottima notizia, due abominevoli sinistri in meno a vomitare malvagità dalle emittenti che siamo costretti manu militari a finanziare con le nostre tasse. Ed eviterò accuratamente di guardare i canali donde trasmettono codesti due sinistri figuri. L’unica cosa saggia da fare sarebbe…
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