#Benito Jacovitti
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cccovers · 1 year ago
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Comic Art #158 (January 1998) cover by Benito Jacovitti.
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afnews7 · 20 days ago
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Jacovitti senza confini!
Apprezzato ovunque, Jacovitti gode anche di significativa presenza nella Grande Rete all’estero. L’esempio odierno è il sito https://coccobill.muuta.net/ dove puoi trovare di tutto sul grande fumettista e la sua opera (ci trovi anche Luca Salvagno, ovviamente). Anche se non conosci l’inglese, le figure dovresti essere in grado di capirle lo stesso… 😉 Buon divertimento!
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milanodabere · 2 months ago
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Jacovitti, Gelati Eldorado
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falcemartello · 1 year ago
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Per Benito Franco Giuseppe Jacovitti l'Italia '77 non era messa molto bene.
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aitan · 1 year ago
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Le sintesi surreali di Benito (sic!) Jacovitti (1923-1997).
Alle medie passavo il tempo a copiare i suoi omini e i suoi salami dal Diario Vitt.
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lowqualityhenryledore · 2 years ago
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special announcement. don’t take this the wrong way but benito jacovitti was straight up drawing people with yaoi hands
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bibliotecasanvalentino · 7 months ago
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I 100 anni di Jacovitti, mostre in arrivo a Termoli e a Roma
Due punti di vista distinti per celebrare il maestro del fumetto amato dal secondo dopoguerra da schiere di ragazzi per il suo segno irriverente fatto di vermi, salami, personaggi strambi e lische di pesce. I cento anni della nascita di Benito Jacovitti saranno ricordati nel mese di ottobre da due mostre riunite sotto il titolo ‘Jacovittissimevolmente’ a Termoli e a Roma, le due città…
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vorticimagazine · 2 years ago
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"100 anni con Jacovitti"
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L'arte del fumetto: "100 anni con Jacovitti"
Ci sono persone che con il loro talento artistico hanno segnato un'epoca, divenendo lo specchio di una società. Questo è ciò che accade, quando si sceglie di utilizzare un linguaggio particolarmente accattivante: il fumetto. Vortici.it vi invita a conoscere questo mondo straordinario. Il 9 marzo del 1923 nasceva a Termoli Benito Jacovitti. A cento anni dalla nascita, al museo Maxxi di Roma (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo), proprio il 9 Marzo scorso, è stato dedicato un appuntamento al celebre fumettista italiano. Parliamo della presentazione del libro "100 anni con Jacovitti" di Stefano Milioni e Edgardo Colabelli, pubblicato da Balloon’s Art. L'arte del fumetto: "100 anni con Jacovitti" - il video di Vortici Tv: Tra gli ospiti era presente anche Simone Cristicchi, suo ex allievo. Jacovitti definì nel tempo uno stile surreale, pieno di elementi comici, inventò un nuovo linguaggio, creando personaggi come Pippo Pertica & Palla, Cip l’Arcipoliziotto, la signora Carlomagno, Cocco Bill, Zorry Kid, che sono entrati nella storia del fumetto del Novecento. "100 Anni con Jacovitti" è il libro che, in occasione del centenario della nascita del grande fumettista scomparso nel 1997, ripercorre la sua vita e la sua carriera, offrendone un ritratto intenso, impreziosito da una rara e inedita documentazione fotografica e dalla prefazione di Vincenzo Mollica. J. ha attraversato, con lo sguardo libero del vero artista, il Ventennio fascista, la guerra e il dopoguerra, la difficile fase della ricostruzione, la ripresa e il boom economico, il serratissimo confronto politico nel nostro paese negli anni Settanta, gli anni di piombo e quelli che avrebbero portato a Tangentopoli e alla fine della Prima Repubblica. Iniziò da giovanissimo a realizzare i suoi fumetti e personaggi: li creava, dove poteva, con i pochi mezzi a disposizione, anche per le strade del suo paese. Lo chiamarono in seguito per disegnarli sulle riviste per ragazzi: tra questi Il Vittorioso, in un'Italia che stava per finire nella morsa della guerra. Da lì in poi non smise più: arrivarono illustrazioni per libri, collaborazioni con altre riviste e proposte da importanti giornali. Il suo stile surreale, pieno di elementi comici come scrive Vincenzo Mollica nella prefazione del libro, si trasformano in poesia. Tutti i suoi personaggi sono entrati nella storia del fumetto e nell’immaginario collettivo di tutti noi. Il grande maestro del disegno in satira ha dunque attraversato il Novecento punzecchiando la politica e la società senza distinzioni di schieramento, ironizzando sui tic e sui punti deboli dell’Italia che usciva dal disastro della Seconda Guerra Mondiale e poi negli anni del boom, inventando una schiera di personaggi che erano maschere rovesciate in chiave comica, espressione del Regime - come Battista l’ingenuo fascista e il suo 'eja, eja, baccalà' - o la citazione all’italiana dei grandi miti del cinema, della tv e del fumetto, da Zorry Kid a Cocco Bill. Nelle sue tavole surreali zeppe di personaggi, tra donnone oversize e animali molto umani, spiccavano i vermi e, soprattutto, i salami, vero marchio di fabbrica insieme con la lisca di pesce che era la sua firma ricordando come lo chiamavano da adolescente alto e smilzo. Benito Jacovitti ha lasciato una traccia profonda nella storia del disegno d’autore ed ha accompagnato la vita di generazioni d’italiani, dai ragazzi che negli anni Quaranta che leggevano le sue strisce sul periodico cattolico Il Vittorioso, fino agli studenti piccoli e grandi che nei decenni successivi hanno annotato i compiti e molto altro nel celebre Diario Vitt. Nel centenario della nascita, è ricordato da una fitta serie di eventi nella sua città natale, da un francobollo di Poste Italiane appena emesso, e dal festival del disegno umoristico a Cortona (Arezzo), in programma dal 27 Maggio al 4 Giugno. A Roma sarà coinvolto nuovamente il museo Maxxi, che a Dicembre dedicherà una grande mostra all’artista molisano, connessa con quella intitolata “Tutte le follie di Jac” che nel mese di ottobre si aprirà al museo Macte di Termoli. Al di là delle celebrazioni, Jac resta un monumento per la schiera di disegnatori venuti dopo di lui, anche per quelli che lo criticavano considerandolo di destra. Tra le sue molte collaborazioni figurarono le riviste Oggi, La Domenica del Corriere, il mensile Linus diretto da Oreste del Buono. La verità è che lui si definiva un anarchico liberale, insofferente ai diversi schieramenti politici, lo testimoniano diverse interviste. Conosciamolo meglio attraverso questo documentario disponibile su Vorticitv.   Immagine di copertina: Comicscorner Read the full article
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frenchcurious · 4 years ago
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Benito Jacovitti (1923-1977), ''Automobilista Fetente'', illustration originale, fin années 1970. - Source LiveAuctioneers.
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ilterzouomo · 4 years ago
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mancipio · 5 years ago
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Benito Jacovitti
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seagullmagique · 6 years ago
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matto77 · 7 years ago
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Vietato cosare
Benito Jacovitti
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giornalepop · 4 years ago
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LA POSTA - FUMETTOSO E GLI ALTRI NOSTRI GRUPPI DI FACEBOOK
LA POSTA – FUMETTOSO E GLI ALTRI NOSTRI GRUPPI DI FACEBOOK
Il bello di Fumettoso Caro Direttore, cosa ne pensa dei social? Evidentemente bene, dato che ha fondato alcuni gruppi su Facebook, come Fumettoso, per citare il più grande con i suoi ventimila iscritti. Non le pare, però, che in questi gruppi ci sia troppa rissosità? Daniela Statistiche sugli iscritti del gruppo Fumettoso   Gentile Daniela, inizialmente non avevamo l’intenzione di formare gruppi…
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vorticimagazine · 2 years ago
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"100 anni con Jacovitti"
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L'arte del fumetto: "100 anni con Jacovitti"Ci sono persone che con il loro talento artistico hanno segnato un'epoca, divenendo lo specchio di una società. Questo è ciò che accade, quando si sceglie di utilizzare un linguaggio particolarmente accattivante: il fumetto. Vortici.it vi invita a conoscere questo mondo straordinario.Il 9 marzo del 1923 nasceva a Termoli Benito Jacovitti. A cento anni dalla nascita, al museo Maxxi di Roma (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo), proprio il 9 Marzo scorso, è stato dedicato un appuntamento al celebre fumettista italiano.
Parliamo della presentazione del libro "100 anni con Jacovitti" di Stefano Milioni e Edgardo Colabelli, pubblicato da Balloon’s Art.
Tra gli ospiti era presente anche Simone Cristicchi, suo ex allievo.Jacovitti definì nel tempo uno stile surreale, pieno di elementi comici, inventò un nuovo linguaggio, creando personaggi come Pippo Pertica & Palla, Cip l’Arcipoliziotto, la signora Carlomagno, Cocco Bill, Zorry Kid, che sono entrati nella storia del fumetto del Novecento. "100 Anni con Jacovitti" è il libro che, in occasione del centenario della nascita del grande fumettista scomparso nel 1997, ripercorre la sua vita e la sua carriera, offrendone un ritratto intenso, impreziosito da una rara e inedita documentazione fotografica e dalla prefazione di Vincenzo Mollica. J. ha attraversato, con lo sguardo libero del vero artista, il Ventennio fascista, la guerra e il dopoguerra, la difficile fase della ricostruzione, la ripresa e il boom economico, il serratissimo confronto politico nel nostro paese negli anni Settanta, gli anni di piombo e quelli che avrebbero portato a Tangentopoli e alla fine della Prima Repubblica. Iniziò da giovanissimo a realizzare i suoi fumetti e personaggi: li creava, dove poteva, con i pochi mezzi a disposizione, anche per le strade del suo paese. Lo chiamarono in seguito per disegnarli sulle riviste per ragazzi: tra questi Il Vittorioso, in un'Italia che stava per finire nella morsa della guerra. Da lì in poi non smise più: arrivarono illustrazioni per libri, collaborazioni con altre riviste e proposte da importanti giornali. Il suo stile surreale, pieno di elementi comici come scrive Vincenzo Mollica nella prefazione del libro, si trasformano in poesia. Tutti i suoi personaggi sono entrati nella storia del fumetto e nell’immaginario collettivo di tutti noi. Il grande maestro del disegno in satira ha dunque attraversato il Novecento punzecchiando la politica e la società senza distinzioni di schieramento, ironizzando sui tic e sui punti deboli dell’Italia che usciva dal disastro della Seconda Guerra Mondiale e poi negli anni del boom, inventando una schiera di personaggi che erano maschere rovesciate in chiave comica, espressione del Regime - come Battista l’ingenuo fascista e il suo 'eja, eja, baccalà' - o la citazione all’italiana dei grandi miti del cinema, della tv e del fumetto, da Zorry Kid a Cocco Bill. Nelle sue tavole surreali zeppe di personaggi, tra donnone oversize e animali molto umani, spiccavano i vermi e, soprattutto, i salami, vero marchio di fabbrica insieme con la lisca di pesce che era la sua firma ricordando come lo chiamavano da adolescente alto e smilzo. Benito Jacovitti ha lasciato una traccia profonda nella storia del disegno d’autore ed ha accompagnato la vita di generazioni d’italiani, dai ragazzi che negli anni Quaranta che leggevano le sue strisce sul periodico cattolico Il Vittorioso, fino agli studenti piccoli e grandi che nei decenni successivi hanno annotato i compiti e molto altro nel celebre Diario Vitt. Nel centenario della nascita, è ricordato da una fitta serie di eventi nella sua città natale, da un francobollo di Poste Italiane appena emesso, e dal festival del disegno umoristico a Cortona (Arezzo), in programma dal 27 Maggio al 4 Giugno. A Roma sarà coinvolto nuovamente il museo Maxxi, che a Dicembre dedicherà una grande mostra all’artista molisano, connessa con quella intitolata “Tutte le follie di Jac” che nel mese di ottobre si aprirà al museo Macte di Termoli. Al di là delle celebrazioni, Jac resta un monumento per la schiera di disegnatori venuti dopo di lui, anche per quelli che lo criticavano considerandolo di destra. Tra le sue molte collaborazioni figurarono le riviste Oggi, La Domenica del Corriere, il mensile Linus diretto da Oreste del Buono. La verità è che lui si definiva un anarchico liberale, insofferente ai diversi schieramenti politici, lo testimoniano diverse interviste. Conosciamolo meglio attraverso questo documentario disponibile su Vorticitv. Immagine di copertina: Comicscorner Read the full article
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