#Behancè
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sciatu · 4 years ago
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Picchì tu
Picchi tu, pi ciuri si a luci chi cu tia u munnu si culura e peddi ogni lastima e cruci tuttu si duma e s’innamura
Picchi tu si u ciauru di lumiuni tu si a luci nta spuma du mari si u viddi, ricchizza du vadduni si nu focu chi nun si po stutari
Picchì tu si u sapuri du pani, si u sangu chi ni dugna vita si u travagghiu chi inchi i mani si na gioia lucenti comi sita
Picchi tu si comi a nira notti chi tuttu cummogghi quannu cali tuttu ricogghi nta to nira sotti tuttu mi mustri pi chiddu chi vali
Picchi tu quannu i notti sogni sogni amuri, sogni tinirizza accussi sazi i me e to bisogni di du viti fai n’unica biddizza
Perché tu, per i fiori sei la luce, perché con te il mondo si colora, perde ogni lamento e croce, tutto si accende e si colora Perché tu, sei il profumo dei limoni, tu sei la luce nella schiuma del mare, sei il verde, ricchezza delle valli, sei un fuoco che non si può spegnere Perché tu, sei il sapore del pane, sei il sangue che ci dona vita, sei il lavoro che riempie le mani, sei una gioia lucente come seta Perché tu, sei come la notte nera, che tutto copre quando scende, tutto raccoglie nella sua nera sorte, tutto mi mostri per quel che vale Perché tu, quando sogni di notte, sogni amore, sogni tenerezza, così sazi tutti i miei bisogni e di due vite fai un'unica bellezza
Because you, for the flowers you are the light, because with you the world is colored, it loses every lament and sadness, everything lights up and is colored Because you, you are the scent of lemons, you are the light in the foam of the sea, you are the green, wealth of the valleys, you are a fire that cannot be extinguished Because you, you are the taste of bread, you are the blood that gives us life, you are the work that fills the hands, you are a joy that shines like silk Because you, you are like the black night, which covers everything when it falls, collects everything in its black fate, you show me everything for what it's worth Because you, when you dream at night, you dream of love, you dream of tenderness, so you satisfy all my needs and of two lives you make one beauty
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sciatu · 5 years ago
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SILENZIO - By JAVIER MOLINA, SU BEHANCE
Quello che ti colpisce è il silenzio, gli animali selvatici che si impossessano delle strade e delle piazze, il vuoto nato dalle assenze, dalla mancanza di volti, voci, passi lungo le strade, macchine in coda, la gente fuori dai bar, le vecchie affacciate alle finestre, i ragazzi che inseguono un pallone, le ragazze che fanno nascere l’amore e i desideri. Anche se in verità siamo tutti qui, nelle case che circondano questo innaturale silenzio, la vita sembra non essere più qui, fuggita via o rubata da qualche mago potente. Questo chiassoso, terribile silenzio ci ricorda il nostro vuoto, la precarietà del domani e ci fa dimenticare perché il vento domina le strade, perché i fiori degli alberi da frutto sono caduti lasciando posto alle foglie perchè le gemme nell’aprirsi portino quella vita che adesso ci appare fragile e bellissima. Nessuno per strada può ammirare lo spettacolo della natura, nessuno vuol comprendere e vivere il cambio della stagione, la fine dell'inverno, l'arrivo di una primavera che tanti ha, purtroppo, un sentore di morte. Non vi sono missili nel cielo a disegnare traiettorie mortali, nel scoppi di bombe, o dei cingoli dei carri armati ad impaurirci e farci nascondere come i topi nelle vecchie case quando sentono un rumore strano. Vi è solo il silenzio a dominare le strade e un bollettino di guerra che ogni giorno segna incertezze, disegna nella penombra paure e vive dell’impotenza di tutti noi di fronte a quanto non vediamo e ignoriamo. C’è solo silenzio, lungo queste strade vuote, il vento che porta i semi e sparge il polline per ricreare la vita e noi chiusi in casa, ad attendere un'altra primavera e tornare, nel rumore e nel caos, a rivedere questa vita da cui, soffrendo, ci nascondiamo.
What you note is the silence, the wild animals that take possession of the streets and squares, the emptiness born of the absences, the lack of faces, voices, steps along the streets, queuing cars, people outside the bars, the old ones looking out the windows, the boys chasing a ball, the girls who give birth to love and desires. Although in truth we are all here, in the houses surrounding this unnatural silence, life seems to be no longer here, fled away or stolen by some powerful wizard. This boisterous, terrible silence reminds us of our emptiness, the precariousness of tomorrow and makes us forget why the wind dominates the streets, why the flowers of the fruit trees have fallen, leaving room for the leaves so that when they open, the buds bring that life that now it appears fragile and beautiful to us. Nobody on the street can admire the spectacle of nature, nobody wants to understand and experience the change of season, the end of winter, the arrival of a spring that unfortunately for many have a hint of death. There are no missiles in the sky to draw deadly trajectories, no the explosion of bombs, or the tracks of tanks to frighten us and make us hide like mice in old houses when they hear a strange noise. There is only silence to dominate the streets and a war report that every day marks uncertainties, draws fears in the dim light and lives on the powerlessness of all of us in the face of what we do not see and ignore. There is only silence, along these empty streets, the wind that carries the seeds and spreads the pollen to recreate life and we closed in the house, to wait for another spring and return, in the noise and chaos, to review this life from which, suffering, we hide.
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sciatu · 5 years ago
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Palermo, i mercati
Raccontami Palermo, il tuo infinito essere, le tue mille anime esposte sui banchi dei tuoi mercati, le tue infinite bellezze nelle antiche chiese, le tue principesche dimore e devastanti quartieri,  le tue mille storie disperse a caso tra i cavolfiori ed i calamari freschi tra i merletti e l’odore delle spezie. Raccontami le ombre delle vecchie case, la luce della sabbia di Mondello, la voce del vento che scuote le palme, il silenzio assorto della Santa che dorme nel cuore del monte, dei panini ca meusa, della tua cattedrale con i suoi re e i suoi antichi tatuaggi berberi. Raccontami, raccontami, gli amori delle tue principesse, le bombe degli americani e quelle dei mafiosi, le tue botteghe, le tue pasticcerie, le tue sante ed i tuoi martiri, il caldo scirocco che cola lungo i muri, il pazzo maestrale che divora le barche, la quiete dei tuoi tramonti che illuminano il cuore. Raccontami Palermo, raccontami i tuoi profumi, le strade polverose, la luce abbagliante che attraversa vetrate di chiese barocche, i loro marmi multicolori, i morti mai morti dei Cappuccini il tuo sopravvivere tutti i tuoi assassini, raccontami, raccontami le tue vite infinite, i tuoi re ed i tuoi principi, le vittime ed i carnefici, esponi tutto per me, sui banchi di questo mercato infinito che sei, di quest’amore sottile che dai, di questa nostalgia calda e appiccicosa come la tua afa, dolce e silenziosa come i tuoi amati e sognati cannoli.
Tell me Palermo, your infinite being, your thousand souls exposed on the benches of your markets, your infinite beauty in the ancient churches, your princely dwellings and devastating neighborhoods, your thousand stories scattered at random among the cauliflowers and fresh squid lace and the smell of spices. Tell me the shadows of the old houses, the light of the sand of Mondello, the voice of the wind that shakes the palms, the absorbed silence of the Saint who sleeps in the heart of the mountain, of the sandwiches ca meusa, of your cathedral with its kings and its ancients Berber tattoos. Tell me, tell me, the loves of your princesses, the bombs of the Americans and those of the mafia, your shops, your patisseries, your saints and your martyrs, the warm sirocco that runs along the walls, the mad mistral that devours the boats, the quiet of your sunsets that light up your heart. Tell me about Palermo, tell me about your perfumes, the dusty streets, the dazzling light that runs through windows of baroque churches, their multicolored marbles, the dead never died of the Capuchins your survive all your killers, tell me, tell me your endless lives, the your kings and your princes, the victims and the executioners, expose everything to me, on the benches of this infinite market that you are, of this subtle love that you give, of this warm and sticky nostalgia like your sultry, sweet and silent as your loved and dreamed cannoli.
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sciatu · 5 years ago
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Bikini Tracking by Len Hill su Behancè
Perché è vero che l’amore è un sogno, un sogno folle e inquieto, nella sua assurdità, nella sua irregolarità, nella pazzia che dona e di cui si nutre. L’amore è un angosciante inseguirla in ogni minuto del giorno, un cercarla in ogni giorno del calendario, un dipendere dal suo corpo, un dissetarsi con la sua pelle, un nutrirsi con il suo piacere, un vivere attraverso il suo sorriso, un vedere con i suoi occhi, attendendo tramonti per poterla sognare e amarla  e notti per dimenticarla nelle proprie braccia per poi ritrovarla il giorno dopo nei suoi sorrisi. E’ sogno, l’amore è un semplice folle sogno, in cui credere fino a morirne, rendendola la custode della tuo sacro cuore, erigendo per lei cattedrali di passioni, fortezze di gelosia, inseguendola nelle profondità di te stesso, in lei perdendosi con peccaminoso ed esaltante piacere, in lei ritrovandosi, con assoluto ed imperfetto dovere, per necessità e per bisogno, vergognandosi di parlare d’amore ma diventandone schiavo, rifiutando di crederci pur restandone incatenato. L’amore può essere solo un sogno, una falsa promessa che solo viverla può rendere reale, un fantastico imbroglio, duro come la realtà, assurdo come le convenzioni. L’amore è inseguirla sempre, senza mai raggiungerla o raggiungerla, senza mai possederla, l’amore è follia, quella che tutti i savi hanno, quella che tutti pazzi cercano, quella che nessuno sa simulare, quella che nessuno può ignorare. L’amore è cercarla quando non c’è, è cacciarla quando ce l’hai vicina, è una droga che ti fa perdere il contatto con te stesso,è una realtà che ti travolge, è un destino che non sai cambiare, è una bussola che te la fa sempre ritrovare, è un giudice ubriaco che te la fa sempre assolvere, è il tuo non essere quando lei è. L’amore è il sogno di un pazzo ubriaco, è il sorriso di un angelo cieco, è il fuoco che non vuoi spegnere, è il gelo del mondo che vuoi fuggire, è il rinunciare agli altri per non fargli male, è il non mentirle  perchè non puoi mentire a te stesso, è un illusione, una fiaba di cui sei protagonista ma alla fine resta solo un sogno, un terribile assurdo, dolcissimo, necessario sogno.
Because it is true that love is a dream, a crazy and restless dream, in its absurdity, in its irregularity, in the madness that it gives and that it feeds on. Love is a run after her in every minute of the day, a search for her in every calendar day, a dependence on her body, a thirst for her pearls, a nourishment with her pleasure, a living through her smile, a seeing with her eyes, waiting for sunsets to be able to dream and love her and nights to forget her in her arms and find her the next day in her smiles. It is a dream, love is a simple crazy dream, in which to believe to the point of dying, making her the guardian of your sacred heart, erecting for her cathedrals of passions, fortresses of jealousy, chasing her into the depths of yourself, losing yourself in her sinful and exhilarating pleasure, finding in her, with absolute and imperfect duty, out of necessity and need, ashamed to speak of love but becoming a slave to it, refusing to believe in it while remaining chained. Love can only be a dream, a false promise that only living it can make real, a fantastic scam, as hard as reality, as absurd as conventions. Love is always pursuing her, never reaching her, without ever possessing her, love is madness, the one that all the wise have, the one that everyone is crazy about, one that no one knows how to simulate, one that nobody can ignore. Love is looking for her when she’s not there, it’s chasing her when you’re close to her, it’s a drug that makes you lose the touch with yourself, it’s a reality that overwhelms you, it’s a destiny you can’t change, it’s a compass that always makes you find her, it’s a drunken judge who always makes you absolve her, it’s your not being when she is. Love is the dream of a drunken madman, it is the smile of a blind angel, it is the fire that you do not want to extinguish, it is the cold of the world you want to escape, it is giving up others so as not to hurt her, it is not lying to her because you cannot lie to yourself, it is an illusion, a fairy tale of which you are the protagonist but in the end it remains only a dream, a terrible absurd, sweet, necessary dream.
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sciatu · 5 years ago
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Sicily By Dimitar Karanikolov su Behancè - Siracusa e Catania
Idda è accussi! È moderna, nelle chiese, nei musei, è antica, nelle case, nei palazzi, nei dolori e nelle assenze, nel futuro tradito, nell’amore negato, nel cuore crocifisso. Ora è un insieme di case, una sulle altre, che ti tolgono il respiro, che ti angosciano e stancano. Ora è l’infinita natura, è il cielo infinito, è l’inesausto vento che corre impetuoso da mare a mare, è il monte che lo ferma, è la nuvola che lo subisce. Ora ti fa dominare e poi ti schiaccia, ora ti abbraccia ed ora ti caccia. E’ così: una madre che vuol essere amata ma che non ama, un amore che pretende ma che non dona nulla, un respiro rubato, un profumo regalato, un bisogno dimenticato, un sogno desiderato. Idda è accussi, non serve capirla non bisogna comprenderla, basta amarla, come si ama qualcosa che non puoi domare, che non riesci ad abbracciare completamente, che non sai perdonare totalmente ma di cui non puoi, non vuoi, non sai fare senza, come per il tuo respiro, la tua pelle, i tuoi sorrisi, la parte più profonda oscura e vera, dell’anima tua. Idda è accussi.
Idda è accussi! It is modern, in churches, in museums, it is ancient, in homes, palaces, pains and absences, in the future betrayed, in denied love, in the crucified heart. Now she is a collection of houses, one on the other, that take your breath away, that you are anxious and tired of. Now she is the infinite nature, she is the infinite sky, she is the inexhaustible wind that rushes impetuously from sea to sea, she is the mountain that stops her, she is the cloud that suffers it. Now she makes you dominate and then she crushes you, now she embraces you and now she is hunting you. This is how she is: a mother who wants to be loved but does not love, a love that claims but gives nothing, a stolen breath, a perfume given away, a forgotten need, a desired dream. Idda è accussi, you don’t need to understand her you don’t have to understand her, you just have to love her, like you love something you can’t tame, that you can’t completely embrace, that you don’t know how to forgive totally but you can’t,  you can’t do without, like for your breath, your skin, your smiles, the deepest dark and true part of your soul. Idda is accussi.
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