#Batman compie 80 anni
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“Basta una brutta giornata per immergere il più saggio degli uomini nella follia!”. Joker compie 80 anni. Ovvero, elogio del caos, ode al mondo capovolto
Nato nella primavera del 1940, Joker avrebbe dovuto morire nell’arco di un albo – è ancora tra noi e la sua risata rischia di seppellire il pipistrello energumeno. Di Joker, piuttosto, icona della ‘Matta’, del mondo capovolto, del caos in ghingheri e capelli verdi, di ciò che vorremmo ma non sappiamo essere, sorriso sardonico, che morde, va analizzata la trasmutazione. Da personaggio surreale, una specie di mostro uscito da Alice nel Paese delle Meraviglie (Jack Nicholson nel “Batman” di Tim Burton), a cattivo totale, sadico, anticapitalista (Heath Ledger nel “Cavaliere oscuro” di Christopher Nolan; dove pure Batman, però, è eroe della tenebra, mentitore, contraddittorio, feroce al fallire), fino al ‘puro folle’ martoriato dalla società nell’edizione secondo Todd Phillips e Joaquin Phoenix. In ogni caso, è l’idolo del sovvertimento – galvanizza i sogni, nonostante la nostra funesta obbedienza quotidiana. Certo, quando un personaggio diventa innegabilmente pop, ‘di massa’, perde l’energia marziale, diventa moda – cioè feticcio: faccia lui ciò che a me è impedito. Qui traduciamo parte di un articolo di Tommaso Koch, “Joker, el villano más carismático”, pubblicato su “El País”.
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Un’ultima, fragorosa risata. Poi il silenzio. Il pagliaccio giaceva immobile, a terra. Il visto ostinato nel sorriso. La carriera di Joker sarebbe dovuta durare appena 30 pagine. Il tempo di avvelenare Gotham, rapire Robin, dare uno schiaffo a Batman urlandogli, “Ti ucciderò”. Nel finale del primo albo di Batman, “l’orribile buffone” ha la sorte che merita la sua spietata ironia: inciampa, il pugnale gli si conficca nel petto. Così avevano deciso e disegnato i suoi padri, Bill Finger, Bob Kane, Jerry Robinson. Eppure, fin dalla prima avventura il carismatico criminale ha dimostrato un enorme talento nel ribellarsi agli ordini costituiti.
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Joker ha compiuto 80 anni, gode di ottima salute, i decenni non lo hanno ingentilito né hanno placato la sua sete di rivoluzione. Al contrario. Dedizione alla decadenza, caos, sadismo: in questi anni abbiamo visto di tutto. Su Joker sono sorti dibattiti filosofici: c’è chi lo considera un marxista chi un esistenzialista, chi l’incarnazione del superuomo teorizzata da Nietzsche. “È il cattivo più affascinante, l’unico in grado di competere con eroi come Superman, Spiderman, Batman: è un esempio di pura libertà”, ha detto Robert G. Weiner, coautore, con Robert Moses Peaslee, del saggio, The Joker: A Serious Study on the Clown Prince of Crime.
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Nato come gangster – ispirato al film L’uomo che ride (1928), di Paul Leni, interpretato da Conrad Veidt – Joker ha indossato molte identità. Sembrava un hippy nella serie tivù degli anni Sessanta, poi è stato un hacker, un genio della chimica, un terrorista. “Incarna tutte le paure che non sappiamo controllare, è l’idolo dell’imprevisto. Se Batman combatte per l’ordine, Joker porta il caos”. La sua risata fu meno contagiosa negli anni Settanta, quando fallì il tentativo di dedicargli una serie a fumetti indipendente. Ma l’incubo di cui è latore non passa mai di moda, si adatta ai tempi.
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Joker può essere qualsiasi cosa. Una teoria suggerisce che la sua identità nasconda Alfred, il celebre maggiordomo di Batman. “Va al di là delle classificazioni, delle integrazioni in qualsiasi struttura di potere”, recita l’antologia Riddle Me This, Batman!: Essays on the Universe of the Dark Knight. Per i fumettisti, Joker è l’eden della libertà. Per altro, è lui stesso a diffidarci dal credere al suo passato. Per questo, ogni nuovo artista lo trucca a propria scelta: è, alternativamente, un uomo distrutto dalla morte della moglie incinta, una vittima di abusi da parte dei genitori, uno squilibrato senza scrupoli, la dimostrazione vivente della follia della società. Joker è una mente indecifrabile e per questo affascina, Joker è uno scherzo tremendamente perturbante. “Può ucciderti o farti vivere. Non paga i collabori. Se gli va, li ammazza. Eppure, trova sempre qualcuno che voglia stare dalla sua parte”.
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Qualcuno lo compara, per la tenace difesa della libertà, a Jean-Paul Sartre. Per altri è un anarchico, per altri ancora l’uomo alimentato da una insana volontà di potenza. La visione più terrificante, però, è quella di The Killing Joke. Nel fumetto di Alan Moore, Joker è soltanto un ragazzo afflitto dalla mala sorte. “Basta una brutta giornata per immergere il più saggio degli uomini nella follia!”, dice il cattivo. E chi non ha mai avuto una brutta giornata…
Tommaso Koch
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80 anni di Batman: gli auguri del colorista Flavio Dispenza
80 anni di Batman: gli auguri del colorista Flavio Dispenza
Il colorista si chiama Flavio Dispenza, nato a Terracina (LT), classe 1989, è da sempre un appassionato di arte e di fumetti e quando aveva quindici anni ebbe l’opportunità di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, avviando così il suo primo approccio formativo con l’attività creativa. Successivamente, dal 2012, ha seguito un Master di Colorazione Digitale presso la Scuola…
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#80 anni#Arancia Studio#Batman#Batman compie 80 anni#Batman80#david messina#dc comics#Dynamite#Flavio Dispenza#Glenat#Happy Anniversary#Ilaria Traversi#ManFont#Quantum Academy#RW-Lion#The Shadow/Batman
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80 anni e non sentirli
Oggi mi è capitato di leggere un articolo su Batman che compie proprio questo mese 80 anni essendo comparso per la prima volta sulla rivista Detective Comics a maggio del 1939.
L'articolo in questione è su un sito di (estrema) destra e dice una idiozia sesquipedale. La tuta rossa che Batman indossa nella prima versione disegnata negli schizzi preparatori da Bob Kane fu sostituita per evitare riferimenti al comunismo.
Ora, nel 1939 il nemico degli USA non era il comunismo ma il nazismo e il Giappone. In realtà la tuta rossa (come il personaggio biondo) e con la mascherina apparivano semplicemente poco credibili per uno che si presentava come "uomo pipistrello" per cui Bob Kane, dietro consiglio del suo amico scrittore Bill Finger, mise un cappuccio con orecchie all'eroe e un vestito nero e grigio più cupo e inquietante.
Se davvero il problema del rosso era il richiamo al comunismo non si capisce perché affiancargli, pochi anni dopo, un aiutante come Robin che veste di giallo, verde e rosso.
Come pure non si capisce perché Superman andasse bene con un mantello rosso. Mantello e mutandoni rossi, per giunta.
Certa gente è proprio fissata coi comunisti, ne è ossessionata e li vede dappertutto.
Mentecatti.
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Batman compie 80 anni
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Batman compie 80 anni, ma non li dimostra
Batman compie 80 anni, ma non li dimostra
Batman, il Cavaliere oscuro, compie 80 anni: il 26 Luglio il Giffoni Film Festival e Warner Bros. celebrano insieme la ricorrenza
GIFFONI VALLE PIANA (SA) – Anche il Giffoni Film Festival omaggia l’80esimo anniversario di Batman.
DC Comicssta organizzando una serie di festeggiamenti che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno, in tutto il mondo, con eventi live, fan celebrations, prodotti…
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ARF! «Festival di storie, segni e disegni», dal 24 al 26 maggio la quinta edizione
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/arf-festival-di-storie-segni-e-disegni-dal-24-al-26-maggio-la-quinta-edizione/
ARF! «Festival di storie, segni e disegni», dal 24 al 26 maggio la quinta edizione
ARF! «Festival di storie, segni e disegni», dal 24 al 26 maggio la quinta edizione
ARF! «Festival di storie, segni e disegni», dal 24 al 26 maggio la quinta edizione
ARF! «Festival di storie, segni e disegni» compie un lustro, conquistando tutti gli spazi espositivi del MATTATOIO di Roma: il Festival, ideato e organizzato da Daniele “Gud” Bonomo, Paolo “Ottokin” Campana, Stefano “S3Keno” Piccoli, Mauro Uzzeo e Fabrizio Verrocchi quest’anno si estenderà infatti su più di 10.000 mq, tutti dedicati al fumetto e ai suoi protagonisti!
Oltre all’ampliamento degli spazi, le altre due grandi novità di questa edizione sono la mangARF!, un’area interamente dedicata ai fumetti giapponesi che vedrà la presenza delle case editrici specializzate, un bookshop, una mostra sui trent’anni del manga in Italia e il MANGA CAFE’, uno spazio attrezzato per la lettura dei grandi classici e delle ultima novità e la rafforzata alleanza con il COMICON di Napoli – www.comicon.it – che diventa co-organizzatore e co-produttore della manifestazione.
Tanti gli ospiti internazionali, come Frank Quitely, José Muñoz, Stephane Fert, Bertrand e Hubert Gatignol, Timothé Le Boucher, Stefan Boonen e Melvin e quelli italiani, tra i quali Riccardo Mannelli, Sara Pichelli, Licia Troisi, Casty, Stefano Disegni, Francesco Artibani, Zerocalcare, Giacomo Bevilacqua, Davide Toffolo, Leo Ortolani, Angelo Stano, LRZN, Gipi, Michela Murgia…
Come sempre non mancheranno mostre di grandissimo prestigio, incontri e confronti con professionisti del settore, Masterclass, Lectio Magistralis e anteprime assolute.
La grande esposizione della quinta edizione di ARF!, destinata agli appassionati di ogni età, è dedicata al mito di TEX e ai suoi settant’anni di imprese memorabili, storie epiche e sfide indimenticabili! https://www.arfestival.it/tex/
Nell’intenso weekend di attività del 24, 25 e 26 maggio, dalle 10 alle 20, sarà possibile inoltre visitare le mostre esclusive di Giuseppe Palumbo (autore del manifesto di ARF!2019, conosciuto dal grande pubblico per Diabolik e Ramarro), dello scozzese Frank Quitely (uno dei disegnatori più amati del mondo grazie alle sue interpretazioni di personaggi iconici come Superman, Batman e gli X-Men), di Attilio Micheluzzi (tra i più incisivi e originali Maestri del fumetto degli anni ‘70 e ‘80) e di Kalina Muhova e Vinci Cardona, vincitori del Premio Bartoli 2018, il concorso dedicato alle giovani promesse del fumetto italiano, istituito sin dalla prima edizione di ARF!, in memoria dello sceneggiatore Lorenzo Bartoli prematuramente scomparso nel 2014. Parallelamente, in collaborazione con l’Instituto Cervantes di Roma, ARF! co-produce anche la mostra “Beyond Blacksad” di Juanjo Guarnido in programma dal 16 maggio al 29 giugno 2019 presso la Sala Dalì al civico 91 di piazza Navona. https://www.arfestival.it/mostre/
Tra le sezioni del Festival, troveremo l’area dedicata alle opportunità professionali – la Job ARF! – uno spazio dove poter mostrare a editor e case editrici il proprio portfolio con idee, progetti e creatività. Anche quest’anno, la call per gli aspiranti autori ha realizzato un incredibile successo: i lavori inviati per essere sottoposti all’attenzione degli addetti al settore sono state infatti più di 4000. www.arfestival.it/jobarf/
Per i più piccoli non mancherà la ARF! Kids, il luogo dedicato all’immaginario dei bambini (a ingresso gratuito fino ai 12 anni) con un ricco programma di laboratori creativi curati da alcuni dei più rinomati illustratori italiani e internazionali, letture ad alta voce, disegni, giochi e tanti libri a disposizione di tutti. www.arfestival.it/kids
Confermate le Masterclass, vere e proprie classi “a numero chiuso” per tutti coloro che vogliono imparare a scrivere, disegnare e colorare con le superstar del fumetto italiano e internazionale come Gabriele Dell’Otto (talento pittorico tutto italiano della Marvel), Yoshiyasu Tamura (maestro giapponese del Manga), Casty (uno dei più importanti autori contemporanei della Disney), Stefano Disegni (uno dei più popolari autori-disegnatori satirici italiani), Katja Centomo (la disegnatrice di W.I.T.C.H e Monster Allegy), Davide Toffolo (fumettista, e voce e chitarra del gruppo Tre allegri ragazzi morti).
Imperdibili le Lectio Magistralis tenute da tre Maestri del fumetto d’autore: tre appuntamenti in tre giorni (dalle 14.30 alle 16), tre pietre miliari della storia del fumetto si racconteranno mentre disegneranno dal vivo nella Sala Talk.
José Muñoz (la leggenda del fumetto argentino, il creatore di Alack Sinner e altri indimenticabili personaggi), Angelo Stano (il disegnatore di Dylan Dog, l’autore dell’indimenticabile numero 1 ma anche degli albi più amati della serie dell’indagatore dell’Incubo), Riccardo Mannelli (fumettista, illustratore, pittore, disegnatore satirico, insegnante, un Maestro dell’arte visiva al servizio di un talento che ha pochi eguali nel mondo della nona arte), accompagnati rispettivamente da Laura Scarpa, Paulonia Zumo e Adriano Ercolani.
Self ARF! è un vero e proprio Festival nel Festival, una caccia ai tesori underground, un appuntamento imperdibile per immergersi nel mondo delle etichette indipendenti in cui sperimentazione e libera creazione artistica sono le parole d’ordine. In quest’area ad accesso gratuito saranno presenti una selezione di autrici e autori, collettivi e microeditori che scelgono di produrre autonomamente i loro lavori al di fuori delle logiche del mercato editoriale tradizionale con linguaggi e segni grafici estremamente diversi. La Self ARF! è coordinata da Francesca Protopapa & Rita Petruccioli e in questa quinta edizione presenta l’esclusiva mostra di Gloria Pizzilli e Tommy Gun Moretti www.arfestival.it/self/
L’ARFist Alley è un luogo di incontro fra gli artisti e il pubblico, differente dalle dinamiche delle signing session agli stand delle case editrici o dei negozi. E come la Self Arf!, quest’anno anche l’Alley sarà una “piazza aperta” ad ingresso gratuito, dove incontrare i professionisti del panorama italiano e internazionale, per ammirare e acquistare tavole originali, stampe esclusive, sketchbook e richiedere commission agli autori!
www.arfestival.it/arfist/
Sin dalla prima edizione ARF! è anche sinonimo di solidarietà: dopo Emergency, Cesvi, Dynamo Camp e Amnesty International, quest’anno il partner solidale del Festival sarà l’UNCHR (L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati).
ARF! è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale e Azienda Speciale PalaExpo con il sostegno della Regione Lazio e il patrocinio di Biblioteche di Roma, ed è gemellato con il Treviso Comic Book Festival e Lucca Comics & Games.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
ARF! «Festival di storie, segni e disegni», dal 24 al 26 maggio la quinta edizione
ARF! «Festival di storie, segni e disegni» compie un lustro, conquistando tutti gli spazi espositivi del MATTATOIO di Roma: il Festival, ideato e organizzato da Daniele “Gud” Bonomo, Paolo “Ottokin” Campana, Stefano “S3Keno” Piccoli, Mauro Uzzeo e Fabrizio Verrocchi quest’anno si estenderà infatti su più di 10.000 mq, tutti dedicati al fumetto e ai suoi […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Chiara Guida
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In arrivo a Catania il Joker e tutti i nemici di Batman
In arrivo a Catania il Joker e tutti i nemici di Batman
Batman compie 80 anni di storia editoriale! Nelle scorse settimane abbiamo annunciato ospiti e una grande mostra pensati per questo importante compleanno. E proprio in Area Mostre (Padiglione E4) le Ciminiere si animeranno con l’inquietante e affascinante presenza del Joker e tutti i nemici di Batman apparsi su Like Me, Like a Joker – The Joker Web Series, la serie prodotta dall’associazione…
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SMASHING PUMPKINS 1991-2001 - THE FRIENDS AND ENEMIES OF MODERN PLAYLISTS di Roberto Interdonato Non playlistavo da un bel po', ed anche se avevo promesso di cimentarmi con cose molto diverse, alla fine sono qui a confrontarmi con uno dei miei amori di gioventù, ragione per cui stilare questa lista per me è stato tutt'altro che facile. Gli Smashing Pumpkins sono stati uno dei gruppi che mi hannoavvicinato alla musica rock, da neo-adolescente, causa cugino appassionatissimo, ed epoca in cui ascoltavi quello che ti passavano. Conservo ancora le cassettine piratate di Mellon Collie, anche se ormai sono completamente smagnetizzate e non si sente più che un fruscio distorto... Al di là del fattore nostalgia, riascoltando tutta la loro discografia (o meglio, quella dei veri SP), posso confermare che amo ancora tutto quello che amavo all'epoca, e che la trovo tuttora un'epopea irrinunciabile, per qualità e varietà e genuinità, per la storia di quello che una volta si chiamava "rock alternativo" (a che cosa, non l'ho mai veramente capito). Sono sicuro che, nonostante ciò, al 90% quelli fra voi che li ascoltano oggi, sono solo quelli che li ascoltavano all'epoca...sogno che questa playlist possa convincere qualcuno di quelli che li ha sempre snobbati a dargli una chance tardiva. La formazione storica degli SP è di per se iconica: drogatissimo e dotatissimo Jimmy Chamberlin alla batteria, drogatissima e affascinante bassista donna dall'impronunciabile nome di D'arcy Wretzky, Jappo chitarrista James Iha, voce chitarra, turbe mentali e autore di quasi tutto Billy Corgan [non voglio dire che Corgan e Iha non si drogassero, non saprei, ma sono gli unici due a non aver mandato all'aria la loro carriera per quello, quantomeno]. All'epoca erano annoverati (per quel che mi ricordo) nel calderone del grunge, che come quasi tutte le etichette di questo tipo voleva dire tutto e niente, ma in verità la loro musica è stata piuttosto varia, sicuramente nel corso degli anni, ma anche all'interno dei dischi stessi, per sparare generi a caso, presenti all'appello: dream pop, noise, shoegaze, punk, grunge, dark wave, cantautorato intimista. Se una cosa veramente grunge c'era, erano i testi per lo più cupo/depressivi/incazzati neri (ma spesso notevoli) di Corgan. Passiamo alla discografia. Il disco d'esordio, Gish, non l'ho mai particolarmente amato, troppo grezzo e istintivo nella maggior parte dei pezzi, ha però i suoi episodi notevoli. Nella lista è rappresentato dalla sognante Rhinoceros, ma anche Tristessa e Siva avrebbero meritato. Il successivo Siamese Dream per molti è già un capolavoro: riascoltandolo, direi che no, non è un capolavoro, ma di sicuro contiene i primi pezzi veramente enormi, e lascia intravedere a pieno la varietà di stili e mood che il gruppo è in grado di proporre. In playlist rimane rappresentato solo da Today (corredata da leggendario video con Corgan gelataio) e da Disarm: questo per lungo tempo è stato uno dei miei pezzi preferiti, ora forse alcuni archi dell'arrangiamento mi lascerebbero un po' interdetto, ma che vi devo dire, la trovo molto sincera, e la sua epicità mi commuove ancora. Altri pezzi meritevoli purtroppo esclusi: Cherub Rock, Soma (perchè un po' doppione di Rhinoceros), Mayonaise, Silverfuck (a malincuorissimo, per la lunghezza). In questo periodo, e direi fino al 1998, il gruppo entrerà in una fase di sovrabbondanza creativa che li porterà ad incidere una tonnellata di roba, e, riascoltandola ora, devo dire quasi tutta degna di nota o quantomeno decente! Perfortuna sapranno "contenersi" nelle loro uscite ufficiali, e gran parte di questa roba finirà come b-side di singoli e raccolte di rarità. Ora, sembra molto retorico da dire, ma sono certo che molte band alt/indie rock di oggi venderebbero l'anima al diavolo per poter pubblicare un disco che all'epoca era una raccolta di scarti, ovvero Pisces Iscariot. Il capolavoro Starla era troppo lungo da includere, quindi qui lo rappresento con l'iniziale (sia nel disco che nella raccolta) e delicatissima Soothe, ma vi invito a riscoprire questo disco pieno di gemme impazzite. 1995: Mellon Collie and the Infinite Sadness, disco doppio (Dawn to Dusk, Twilight to Starlight), capolavoro, ieri, oggi, domani e sempre. Il gruppo ottiene notorietà mondiale, i video di Tonight, Tonight e 1979 in rotazione continua su Mtv, vendite alle stelle (più di 10 milioni di copie solo negli USA). Ora, riascoltatelo oggi, riascoltatelo per intero e chiedetevi come diavolo sia possibile che un disco così abbia venduto così tanto: io, francamente non me lo saprei spiegare, però mi pare una delle testimonianze più lampanti che forse i veri anni '70 sono stati gli anni '90, o che, se vogliamo giungere ad un compromesso con voi matusa, non hanno avuto niente da invidiare agli anni '70. Forse faccio un discorso da matusa io stesso, mos maiorum, e quant'altro, ma davvero, riascoltatevi Mellon Collie e pensate alle copie che ha venduto, e vedete voi. Parliamoci chiaro: si poteva fare un best degli SP solo prendendo pezzi da questo disco e avrebbe avuto perfettamente senso, dentro c'è di tutto, ed è tutto a livelli altissimi. In playlist trovate 8 pezzi, essendo un doppio ed essendo il loro picco era il minimo sindacale, e nonostante ciò bruciano le esclusioni forzate di Love, Galapogos, Muzzle, Porcelina of the vast oceans e molte altre. Nel 1996 esce un The Aeroplane Flies High, un cofanetto di 5 singoli: anche qui, c'è chi ucciderebbe per fregiarsi di una delle b-side ivi contenute, la title track è un altro capolavoro troppo lungo da inserire qui. Da qui in poi lo scenario inizia a cambiare, e nemmeno tanto gradualmente. Durante il tour del 1996 un turnista (tastierista) muore di overdose, e il batterista Jimmy Chamberlin viene anch'esso ritenuto qualche passo di troppo vicino al baratro, e viene escluso dalla formazione. L'uscita di scena di Chamberlin porta ad un improvviso cambio di sound, che diventa molto più cupo ed elettronico: i primi frutti di questa svolta sono due singoli per due colonne sonore. The End Is the Beginning Is the End è l'unico risvolto positivo di quell'orrore chiamato "Batman & Robin", e a dire il vero è ancora abbastanza chitarrosa (anche qui, breve riflessione su come un pezzo del genere potesse essere la colonna sonora di un blockbuster del genere). Eye, incisa per la colonna sonora del capolavoro Lost Highway di David Lynch, è invece un incubo scuro, misterioso e inquietantissimo, come d'altronde il film a cui è legata. Ed eccoci ad Adore, dove la svolta di sound presagita da Eye si compie in pieno: poche chitarre, molte tastiere, batteria quasi solo elettronica, tutto molto molto cupo (a cominciare dalla meraviglisa grafica gotica di copertina e libretto). All'epoca, per molti fan fu uno shock, e credo che molti li abbandonarono qui: per me, errore madornale. Adore forse non sarà un capolavoro, ma è un gran disco, forse troppo lungo, ma con alcuni pezzi davvero enormi ed ispiratissimi, forse il disco loro a cui sono più affezionato. All'epoca l'accoglienza e le vendite furono disatrose, e questo condizionerà irrimediabilmente la carriera del gruppo. Escludo dalla playlist il singolone Ava Adore, che pure amo (e che per me è inscindibile dal geniale video col Corgan-nosferatu), per lasciare spazio al capolavoro Tear (che il pazzo di Lynch rifiutò per Lost Highway), Daphne Descends e la meravigliosa To Sheila (che apre il disco, ma chiude la mia playlist). Da qui in poi, la situazione peggiora di parecchio. Il gruppo perde per strada anche D'arcy (all'epoca si disse che volesse tentare la carriera di attrice, ma alla fine duole dire che continuò solo quella di eroinomane), sostituita da Melissa Auf Der Maur delle Hole (all'epoca si diceva pure che Corgan stesse con Courtney Love, e avesse scritto mezza discografia delle Hole), e riguadagna Jimmy Chamberlin. Il disco seguente, Machina/The Machines of God, è un disco parecchio strano. Il singolone The Everlasting Gaze (qui unico rappresentante del disco) illuderà i fan, promettendo, col ritorno di Chamberlin, un ritorno al sound pre-Adore, ma non sarà così (non del tutto almeno). Corgan voleva un altro doppio album, ma non gli sarà permesso viste le basse vendite di Adore, quindi pubblica Machina, poi scoglie il gruppo e regala il loro ultimo disco "Machina II/The Friends and Enemies of Modern Music" online (notare, era il 2001), facendone solo 25 copie fisiche per gli amici (nello strambo formato di 3 EP + 1 LP, robe che nemmeno i Motorpsycho). Machina I e II sono due concept o semi-concept o chicicapiscequalcosaèbravo su una rock star depressa di nome Glass. La cosa funziona a fasi alterne, ci sono buoni pezzi, ma intervallati da molta roba da "bah!", il sound più che vario sembra confuso, e ne viene fuori tanta roba sicuramente interessante, ma difficilmente digeribile. Sui commenti di Youtube c'è tanta gente che giura che Machina è il loro disco migliore: francamente mi sembra improbabile, ma se molti lo dicono qualcosa di interessante in effetti deve esserci. Da Machina meritebbe anche Blue Skys bring Tears, ma anche e soprattutto Glass and the ghost children (anche questa, troppo lunga per inserirla in 80 minuti...). Machina II è un disco da riscoprire: prodotto molto "alla buona", ma con alcuni pezzi secondo me belli davvero, come Saturnine (o Satur9) ivi inclusa (registrata negli anni a venire in altre versioni, prodotte molto meglio ma per me molto meno belle), Glass (esclusa dalla playlist all'ultimo secondo per far posto a Soothe), e tante altre schegge, che dimostrano che forse, se gli teneva la testa (e la formazione) Corgan avrebbe potuto continuare a dare qualcosa alla storia. Invece, come già detto, scioglierà il gruppo, all'epoca dirà "perchè stanco di combattere con le Britney Spears che dominano le classifiche". All'epoca, nessuno gli crederà e si dirà: ha solo finito l'ispirazione e cerca scuse improbabili. L'esperienza con gli Zwan (dove, in pieno stile futurama quando devono sostituire equipaggio, avrà di nuovo chitarrista orientale - David Pajo! - e bassista donna), il disco solista, e i dischi con i riformati Smashing Pumpkins (in realtà lui, Chamberlin - a volte - e turnisti vari), sembrerebbero dimostrare che forse non aveva molto altro da dire. D'altronde, quello che abbiamo visto in classifica negli ultimi anni sembrerebbe dare ragione anche alla sua storica affermazione: la storia "ufficiale" della musica forse davvero non aveva più posto per gente come lui e i suoi compagni di avventure. Eccovi la playlist, per fare contento il collega Andrea Ferrari senza ordine cronologico! 1991 – Gish (1) 1993 – Siamese Dream (2) 1994 – Pisces Iscariot (3) 1995 – Mellon Collie and the Infinite Sadness (4) 1998 – Adore (5) 2000 – Machina/The Machines of God (6) 2001 – Machina II/The Friends and Enemies of Modern Music (7) 1 Soothe 2:37 (3) 2 Zero 2:41 (4) 3 Bullet with Butterfly Wings 4:18 (4) 4 Rhinoceros 6:32 (1) 5 Today 3:19 (2) 6 Bodies 4:12 (4) 7 Tear 5:52 (5) 8 Disarm 3:17 (2) 9 Tonight, Tonight 4:14 (4) 10 The End Is the Beginning Is the End 5:7 (Batman & Robin OST) 11 Daphne Descends 4:38 (5) 12 The Everlasting Gaze 4:00 (6) 13 Eye 4:51 (Lost Highway OST) 14 Saturnine 4:00 (7) 15 1979 4:25 (4) 16 Cupid de Locke 2:50 (4) 17 Thirty-Three 4:10 (4) 18 To Forgive 4:17 (4) 19 To Sheila 4:39 (5) TOT: 79:59 Playlist Youtube: https://www.youtube.com/playlist?list=PLTDvdgXqfwbjVGD4SWD9vb7Ubbo_gagX1
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80 anni di Batman: gli auguri dell'autrice Federica Manfredi
80 anni di Batman: gli auguri dell’autrice Federica Manfredi
Federica Manfrediè uno degli altri talenti italiani nel panorama nazionale e internazionale dei fumetti. E’ in attività nel campo della nona arte fin dagli anni 90 realizzando illustrazioni di vario tipo e pubblicando i primi fumetti con Editrice Universo, disegnando il personaggio di Lazarus Ledd per Star Comics e ben presto ha varcato le sponde della penisola italica per approdare in Francia,…
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#80 anni#Batman#Batman compie 80 anni#Batman80#Dark Horse#Federica Manfredi#Marvel#marvel comics#Raimbow#Star Trek#Wonder Woman
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80 di Batman: gli auguri del doppiatore di Robin dei Teen Titans Alessio De Filippis
80 di Batman: gli auguri del doppiatore di Robin dei Teen Titans Alessio De Filippis
Alessio De Filippis è un giovane e poliedrico doppiatore di film per il cinema, telefilm, film di animazione, serie animate e videogiochi. Già nel 2003 ha vinto il premio come Voce dell’anno maschile – Cartoni e radio, attribuitogli dal pubblico al Gran Galà del Doppiaggio che ogni anno si tiene a Romics. La sua ugola è nota a tutti noi per la voce che spesso anima i personaggi dei cartoni…
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#80 anni#Alessio De Filippis#Batman#Batman Anniversary#Batman compie 80 anni#Romics#teen titans#Teen Titans Go#Teen Titans GO! – Il Film
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BATMAN: L'ECO DI UN'ANIMA, un racconto esclusivo per gli 80 anni di Batman ! - BATMAN: THE ECHO OF A SOUL, an exclusive story for the 80th anniversary of Batman! -Batman: Le reflet de l'âme, une histoire exclusive pour les 80 ans de Batman
#BATMAN: L'ECO DI UN'ANIMA, un racconto esclusivo per gli 80 anni di Batman ! - BATMAN: THE ECHO OF A SOUL, an exclusive story for the 80th anniversary of Batman! -Batman: Le reflet de l'âme, une histoire exclusive pour les 80 ans de Batman
This article has also been translated into English. The comic is available in English, French and Italian.
Ottanta anni sono un traguardo importante, specie per un personaggio dei fumetti. Riuscire a resistere all’incedere del tempo e alle generazioni che cambiano, mantenendo inalterato il proprio fascino e l’affetto dei fan, è qualcosa che succede solo ai grandi personaggi, che sono ormai entrati…
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Batman 80: felice compleanno Bruce Wayne
Batman 80: felice compleanno Bruce Wayne
I want you to be happier, I want you to be happier…
Musica, lustrini, fiumi di champagne, palloncini: tutto quello che occorre per celebrare alla grande un compleanno, e che compleanno: Batman compie 80 anni. Eppure qualcosa non funziona, questo salone addobbato mi sembra quasi grottesco. Questo party rende omaggio solo alla “maschera mondana” di Bruce Wayne:l’affascinante scapolo, il…
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#Anniversario#Batman#Batman Anniversary#Batman compie 80 anni#Bruce Wayne#Gotham City#Happy Anniversary
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Film Tv festeggia 80 anni di Batman con una copertina di Carmine Di Giandomenico
FilmTv è un settimanale di cinema, televisione, musica e spettacolo fondato il 26 gennaio 1993 sul modello del settimanale tedesco Tv Spielfilm. Esce il martedì in edicola e in formato digitale. L’artista DC Comics, noto per i suoi disegni sulla serie Flash, Carmine Di Giandomenicoha firmato la copertina del numero 19 della rivista dedicata all’80esimo anniversario di Batman. Il magazine oltre…
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Napoli Comicon 2019 e gli 80 anni di Batman. Reportage con video e foto.
Napoli Comicon 2019 e gli 80 anni di Batman. Reportage con video e foto.
Si è da poco conclusa la 21esima edizione del Napoli COMICON, Salone Internazionale del Fumetto e della cultura pop, con un’offerta culturale che ha coinvolto tutta la città di Napoli tra mostre, eventi e novità editoriali. La convention si è tenuta, come ormai di consueto a Fuorigrotta, presso la mostra d’oltremare dal 25 al 28 aprile 2019. I NUMERI DEL COMICON160.000 visitatori, 300 ospiti, 500…
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#80 anni#Aquaman#Batman#Batman compie 80 anni#Claudio Castellini#Comicon 2019#Emanuel Simeoni#Giovanni Timpano#Lorenzo Corti#Napoli Comicon#Pasquale Qualano#RW Edizioni
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Romics XXV edizione : 80 anni di Batman - Il resoconto
Romics XXV edizione : 80 anni di Batman – Il resoconto
Romics ormai è diventata una fiera più che consolidata nel tempo, oltre che nei numeri, i quali confermano quanto di buono realizzato dagli ideatori e coordinatori. Della kermesse romana vi avevamo già anticipato più di qualcosa. La fiera si è conclusa domenica 7 Aprile 2019 e questo è il nostro resoconto per quanto riguarda Batman e la DC Comics.
Giovedì, 4 Aprile, 2019 alle ore 10:00, presso…
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#80 anni#Bat-Cosplay#Batman#Batman compie 80 anni#body#Body painting#dc comics#Long Live Batman#Romics#Romics 2019
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Il 4 aprile torna il Romics: Batman è il festeggiato speciale
Il 4 aprile torna il Romics: Batman è il festeggiato speciale
L’uomo pipistrello compie 80 anni, e per celebrarlo Romics ha instaurato una mostra tutta dedicata al cavaliere oscuro!
Manca sempre meno all’apertura delle porte del Romics, l’appuntamento internazionale romano dedicato al fumetto, all’animazione, ai games, al cinema e all’entertainment. Per adulti e bambini, il giorno da segnare in agenda è giovedì 4 aprile e il punto di ritrovo è la Fiera di…
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#80 anni#Alessandro Bilotta#Batman#Batman compie 80 anni#George Hull#Reki Kawahara#Romics#Romics 2019#Ryan Ottley#Willem Dafoe
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