#Atalanta miglior attacco
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pier-carlo-universe · 24 days ago
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Serie A, 14ª giornata: la corsa scudetto entra nel vivo! di Livio Spinolo. Recensione di Alessandria today
Cinque squadre in due punti, un campionato avvincente con sfide decisive e storie di riscatto per i protagonisti della Serie A.
Cinque squadre in due punti, un campionato avvincente con sfide decisive e storie di riscatto per i protagonisti della Serie A. Un equilibrio emozionante ai vertici della classifica La Serie A si conferma uno dei campionati più spettacolari d’Europa, e la 14ª giornata promette di regalare nuove emozioni. Dopo tredici turni, la situazione in vetta è più equilibrata che mai: Napoli capolista…
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cassinafantapro · 28 days ago
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⚽️ Forza Lombarde! Milan, Inter e Atalanta, portiamo a casa 9 punti su 9 in Champions! Il Milan sfida lo Slovan, l'Inter il Lipsia e l'Atalanta gli Young Boys. È il momento di brillare! ✨ #ChampionsLeague #ForzaLombardia 🏆🔵⚫️🔴 #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Serie A, 9^ giornata: Fiorentina irriconoscibile, l’Empoli si aggiudica il derby dell’Arno
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Serie A, 9^ giornata: Fiorentina irriconoscibile, l’Empoli si aggiudica il derby dell’Arno. Udinese-Lecce (1-1) La squadra di Sottil vuole la prima vittoria del suo campionato per allontanarsi dalla zona retrocessione. Score decisamente migliore per la formazione di D’Aversa: il Lecce è decimo in classifica con 12 punti vicinissimo alla zona Europa. La coppia d’attacco dei friulani è formata da Thauvin e Success, con Lucca che parte dalla panchina. I pugliesi iniziano la partita con Gallo preferito a Dorgu sulla corsia sinistra di difesa. Parte dalla panchina Banda, in favore di Almqvist e Strefezza. Pochissime emozioni nel corso del primo tempo, con una grande occasione per parte nel giro di due minuti. Al 46’ viene concesso un calcio di rigore per i bianconeri. Ebosele sprinta a destra e crossa basso in area, Falcone intercetta e il pallone finisce nella zona di Success, il cui colpo di testa a botta sicura viene salvato sulla linea da Gendrey. Pereyra anticipa il difensore del Lecce, che interviene sul numero 37 bianconero. Il francese Thauvin apre l'interno e spiazza Falcone dal dischetto. Il gol del pareggio del Lecce arriva nel finale, al minuto 83. Sansone salta un uomo e crossa sul secondo palo per Piccoli, l’ex Atalanta allunga la gamba e batte Silvestri. Fiorentina-Empoli (0-2) All’Artemio Franchi si sfidano la Fiorentina di Italiano e l’Empoli di Andreazzoli. Match speciale per le due formazioni toscane, che affrontano il derby dell’Arno partendo da due posizioni in classifica diametralmente opposte. I viola entrano in campo con Nzola in attacco e Gonzalez, Bonaventura e Brekalo sulla trequarti. L’Empoli risponde con Cambiaghi dal 1’ minuto, insieme a Cancellieri, alle spalle di Caputo. Primo frazione di gara giocata su ritmi elevati, soprattutto da parte dell’Empoli, che spesso approfitta degli errori offensivi della Fiorentina per rilanciarsi in contropiede. La partita si sblocca al 21’, con Grassi che taglia alle spalle della difesa e viene servito, poi crossa basso al centro per Caputo che con un tocco sotto scavalca Terracciano e porta in vantaggio i suoi. In pieno recupero, negata dal VAR la gioia della doppietta al centravanti 36enne per un tocco con il braccio. Il gol dello 0-2 scaturisce da un errore di Martinez Quarta, che perde un brutto pallone in difesa finendo per favorire Cambiaghi, che con il tunnel lancia Fazzini sulla fascia destra: il neo entrato crossa basso al centro per il taglio di Gyasi, che con il destro deve solo appoggiare in rete. La squadra di Italiano, irriconoscibile per l’insufficienza del calcio espresso questa sera, manca l'aggancio alla Juve al terzo posto e rimane quarta con il Napoli a quota 17 punti. Con la vittoria nel derby, l’Empoli almeno per il momento, esce dalla zona retrocessione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sporta360gradi · 6 years ago
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Editoriale del Lunedi-11 Giornata
Abbiamo vari campionati nello stesso campionato. é inutile negarlo e anche un pò dannoso. La Juventus è una schiacciasassi seriale con la sua regolarità e si prende 31 punti su 33. Il primo campionato in corso è per la caccia al secondo posto. Bella la sfida fra Napoli e Inter: Il Napoli ha il migliore attacco insieme alla Juve mentre l’Inter ha largamente la miglior difesa quindi il divertimento è assicurato. Personalmente vedo avanti il Napoli, nn me ne voglino gli amici interisti. Il secondo campionato riguarda la lotta al quarto posto fra Milan e Lazio. I Romani sono implacabili con le piccole, mentre il Milan viene da tre vittorie consecutive, con profonde cuore. Il Milan è avanti nel fatturato offensivo ma hanno ugual problemi nel proteggere la porta. Terzo campionato è la lotta ad un piazzamento Uefa, seppure credo che la Roma possa arrivare tranquillamente sesta. attualmente in lotta ci sono Sassuolo, Torino, Fiorentina, Atalanta e Sampdoria. Con un profondo atto di coraggio potrei inserire Parma e Genoa. ma torniamo un filo indietro. Nel turno appena finito ho visto bene Sassuolo, Torino e Atalanta. é vero che la Fiorentina ha pareggiato con la Roma, ma è anche vero che della partita non rimane molto altro. Un dato che fà ridere ma anche riflettere: la viola è gia a 5 punti dalla zona Champions e addirittura 15 dalla Juve. Nella terra di nessuno troviamo Spal e cagliari anche se gli estensi sono in grave flessione dopo un’ottimo inizio. Il quarto campionato è la lotta per non retrocedere. Udinese e Bologna non hanno ancora la spia rossa, ma sono un filo difensivistiche per stare tranquille, l’Empoli gioca bene ma nn fa punti mentre il Frosinone coglie il terzo risultato utile consecutivo. Il Chievo (che in tutta onestà non doveva fare la serie A) forse è gia retrocesso con la testa prima che sul campo. Buon campionato a tutti.  
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91esimominuto · 4 years ago
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Juric-De Zerbi, i veri top player della nostra serie A
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In un campionato come già detto da più parti ( e dal sottoscritto ) con un livello tecnico preoccupantemente al continuo ribasso, meritano particolare attenzione e complimenti 2 allenatori che indubbiamente si stanno mettendo particolarmente in luce: Roberto De Zerbi e Ivan Juric.
Le loro squadre, nonostante le rispettive modeste ambizioni ambizioni, giocano un calcio piacevolmente propositivo non trascurando però un attento equilibrio tattico.
Anche il Benevento di Pippo Inzaghi potrebbe rientrare nel discorso, ma la sensazione su quest’ultima è che rinunci un pò troppo alla cura della fase difensiva a vantaggio della costruzione di gioco col problema poi, che se non hai un organico dall’elevato tasso tecnico, alla lunga rischi di essere la classica squadra che gioca un bel calcio ma che raccoglie pochi punti.
Verona e Sassuolo marciano invece su un altro binario, equilibrando bene la fase di possesso da quella di non possesso e ottenendo così risultati di gran lunga superiori alle proprie aspettative..
A essere onesti, il Sassuolo possiede un organico comunque di buon livello considerati i vari Locatelli,Caputo,Berardi, Djuricic e Boga con l’aggiunta di un portiere esperto e affidabile come Consigli, ma nulla che giustifichi da solo l’attuale secondo posto in campionato.
Stesso discorso per la compargine scaligera, che seppur con qualche elemento interessante ( Zaccagni su tutti ma anche Lazovic,Faraoni e i giovanissimi Lovato e Silvestri ), attualmente viaggia a pari punti con l’Inter del presunto top player Conte e che possiamo scommettere darà fastidio a tutte le squadre che la affronteranno.
Ecco allora che il merito va a due degli ultimi tecnici di una categoria purtroppo in via d’estinzione: quella di chi insegna a giocare a calcio.Non ovviamente dal punto di vista tecnico ma bensì nell’aspetto tattico di come una squadra deve saper stare in campo.
Il caso di Juric ne è il fulgido esempio: la scorsa stagione si trova alla guida di una squadra giovane senza una punta di ruolo ( fatta eccezione del sempre verde Pazzini ) ma plasma la propria squadra con 3 o 4 mezze punte contemporaneamente in campo ( Pessina, Zaccagni, Di Carmine Borini e Verre ) accompagnate nella manovra da 2 stantuffi laterali come Lazovic e Faraoni.Il risultato ne è una squadra che non dà punti di riferimento e dove tutti sanno esattamente cosa fare sia in fase offensiva sia in quella di contenimento arrivando a chiudere un’ottima stagione al nono posto e rimanendo in lotta per l’Europa League fino a qualche giornata dal termine.
Inizia la nuova stagione ed il tecnico di Spalato vede partire Kumbulla per Roma, Amrabat alla Fiorentina,Verre alla Sampdoria, Pessina all’Atalanta, Rrahmani al Napoli oltre allo svincolo di Borini al fronte di una campagna acquisti che vede quasi solo il buon Barak visto fino ad oggi e il mediocre Kalinic( sempre ad oggi ovviamente ). Parliamo della partenza di 6 potenziali titolari al fronte dell’arrivo di 1 titolare e mezzo:un avvicendamento che potrebbe far crollare la bella macchina costruita lo scorso anno ma che invece, grazie alle qualità del suo tecnico sembra non aver per ora patito minimamente lo scotto.
Discorso analogo lo si può fare per Roberto De Zerbi.Se le prime esperienze in serie A lo avevano fatto conoscere come tecnico amante del gioco offensivo ma poco propenso alla cura dei dettagli sulla fase difensiva ( e quando alleni Palermo e Benevento alla lunga spesso paghi dazio ) l’evoluzione nell’ultimo biennio e mezzo al Sassuolo nel De Zerbi 2.0 ne fa un allenatore assolutamente più completo in entrambe le fasi.Il tecnico bresciano infatti, pur non rinunciando ad un approccio decisamnete offensivo ( gioca con tre punte più Djiuricic in appoggio ) che collocano il Sassuolo come miglior attacco a pari dell’Atalanta è riuscito a trovare anche e soprattutto un discreto equilibrio difensivo che permette alla propria squadra di essere la 5 meno battuta del campionato.
A questo va poi aggiunto, per entrambe le squadre, che giocano un calcio piacevole da guardare, alternando i momenti in cui fanno la partita a quelli dove fanno delle ripartenze la loro forza e ricordandoci per qualche istante la vera essenza del gioco del calcio.
Nonostante questo però, sembra che nessuna delle grandi squadre, o almeno di quelle di metà classifica, si accorga di loro al punto da voler rischiare un progetto sotto la loro guida.Oggi va di moda l’allenatore motivatore ( Conte, Gattuso, lo stesso Pioli ) oppure il presunto usato sicuro ( Ranieri, Iachini o lo stesso Maran ) piuttosto che rischiare su un emergente dalle buone prospettive:in un calcio in declino come il nostro, dove non arrivano i poteri economici di cui non disponiamo da anni dovrebbero invece arrivare le idee di allenatori in grado con il gioco e le novità tattiche di sopperire alle inferirità di organico.
Siamo così sicuri che i tifosi delle grandi piazze non accetterebbero due allenatori di questo tipo sulle proprie panchine? secondo me è solo una questione di onestà verso i propri tifosi.Se con molta franchezza il mio presidente ( o chi per esso ) si presentasse ai microfoni dicendo: “signori, quest’anno abbiamo deciso di intraprendere la strada dei risultati attraverso una squadra che sappia giocare a calcio. Magari per 1 o 2 anni non vinceremo, ma siamo convinti che alla lunga questo progetto ci darà soddisfazioni.”Io personalmente, e non credo di essere il solo, lo accetterei senza troppi se e troppi ma con la consapevolezza di provare a costruire un ciclo oltre che vincente anche duraturo.
Purtroppo però, i grandi club preferiscono andare ai microfoni a sbandierare nomi altisonanti nella convinzione che siano solo quelli ad avere il consenso della massa.E’ lo stesso discorso che sento fare4 migliaia di volte per i giovani talenti che vediamo emergere dalle varie Atalanta, Udinese o Verona e Sassuolo stesse: quanti tifosi di Inter, Milan e Juventus avrebbero la pazienza di aspettarne la crescita? probabilmente pochi ma perchè di fondo manca la cultura calcistica ( in primis da parte delle società stesse ) di spiegare la tipologia del progetto.
Chiudo sperando che un giorno non troppo lontano, qualcuno che sta ai piani alti delle principali società calcistiche italiane, leggendo queste poche righe capisca che forse la strada verso il successo passa prima di tutto da una programmazione più mirata e soprattutto da una comunicazione ai tifosi più chiara e onesta.
Ruben1078
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zazoomnews · 5 years ago
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Lecce Atalanta sfida tra il miglior attacco e la peggior difesa di A http://dlvr.it/RR1kVn
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italianaradio · 5 years ago
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Atalanta settebellezze, Toro umiliato. Al Bologna il derby con la Spal, Dragowski salva la Viola
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Atalanta settebellezze, Toro umiliato. Al Bologna il derby con la Spal, Dragowski salva la Viola
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Atalanta settebellezze, Toro umiliato. Al Bologna il derby con la Spal, Dragowski salva la Viola
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Atalanta settebellezze negli anticipi del sabato validi per la 21° giornata di Serie A. Per il Toro è una notte da incubo. Allo stadio Olimpico Grande Torino, lo sloveno Ilicic è scatenato: cala un tris e segna pure da centrocampo. Strepiposo. Il clamoroso 7-0 è completato da Gosens, Zapata e da una doppietta di Muriel. Oltretutto, la squadra granata chiude in 9 per le espulsioni di Izzo e Lukic. La Dea di Gasperini si conferma si conferma dunque macchina da gol: miglior attacco del torneo con ben 57 reti. La vittoria consente peraltro ai nerazzurri di agguantare la Roma al quarto posto, in attesa del “Derby del Cupolone” di domenica. E’ un risultato storico. Per il Torino infatti si tratta della peggior sconfitta casalinga della sua storia. E in tutto questo, il migliore in campo è il portiere dei padroni di casa Sirigu.
La Fiorentina ringrazia Dragowski: al Franchi contro il Genoa, il portiere polacco salva la Viola. Il Genoa recrimina ma lo 0-0 consente ai grifoni liguri di agganciare Brescia e Spal con cui ora condividono l’ultimo posto in classifica. Tutte e tre le squadre sono a quota 15 punti. In questo momento però tutte e tre finirebbero in Serie B. Paura per il centrocampista gigliato Castrovilli che si ferma per un lieve malore dopo uno scontro di gioco: accertamenti in ospedale, fortunatamente niente di grave. Come detto, migliore in campo il portiere della Fiorentina Dragowski che al 13′  para anche un rigore allo specialista Criscito: primo errore dopo 15 penalty di fila trasformati. Sul taccuino anche altri tre interventi prodigiosi dell’estremo difensore viola. Mister Iachini rimane imbattuto ma sul piano del gioco il passo indietro è della Fiorentina è netto.
Spal-Bologna 1-3. In uno dei tanti derby emiliani del campionato, Petagna illude i ferraresi, poi è show felsineo. E così la squadra di Sinisa Mihajlovic ritrova la vittoria. Padroni di casa in vantaggio su rigore. L’autogol di Vicari e le reti di Barrow e Poli ribaltano il risultato. Un successo che consente ai rossoblu di agganciare il Torino a quota 27. La compagine di Semplici invece resta nella zona che porta in B; dopo la sorprendente vittoria in casa dell’Atalanta rimedia la quinta sconfitta interna.
Atalanta settebellezze negli anticipi del sabato validi per la 21° giornata di Serie A. Per il Toro è una notte da incubo. Allo stadio Olimpico Grande Torino, lo sloveno Ilicic è scatenato: cala un tris e segna pure da centrocampo. Strepiposo. Il clamoroso 7-0 è completato da Gosens, Zapata e da una…
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Fabio Camillacci
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vocedelnordest · 4 years ago
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LE PAGELLE DI STERA : UDINESE vs ATALANTA 2 - 3
LE PAGELLE DI STERA : UDINESE vs ATALANTA 2 – 3
LE PAGELLE DI STERA
UDINESE – ATALANTA 2 – 3 28/06/2020
MUSSO: 7,5 Spettacolare e decisivo in avvio su GOMEZ, si ripete poco dopo su MALINOVSKYI. Più volte nel secondo tempo tiene a galla i suoi con interventi rilevanti ma nulla può contro MURIEL. Di sicuro il migliore dei suoi. M O N S T R E
SAMIR: 6 Un primo tempo efficace e convincente contro il super attacco nerazzurro e un secondo tempo…
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tmnotizie · 5 years ago
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SAN BENEDETTO – Out Santurro e Gemignani. Questo il bilancio degli accertamenti diagnostici effettuati nel pomeriggio. L’ex Bologna infatti è out per una frattura composta del terzo metacarpo della mano sinistra. L’infortunio è stato diagnosticato dopo la risonanza magnetica effettuata ieri pomeriggio. Fuori gioco anche Andrea Gemignani per un’elongazione al retto femorale sinistro (al suo posto ci sarà Carillo) e Lorenzo Panaioli alle prese con un attacco influenzale. Ma nonostante tutto Paolo Montero suona la carica in vista del derby con la Vis Pesaro di domani pomeriggio (fischio d’inizio alle ore 15).
“Per me è la partita più importante –dice dobbiamo confermare –quello che di buono abbiamo fatto a Trieste. Una gara che vale moltissimo la più importante del girone di ritorno. In calendario cui sono diversi scontri interessanti  e quindi una vittoria ci permettere di spaccare la classifica. Domani non mi interessa giocare bene, dobbiamo solo vincere ed iniziare nel migliore dei modi il ciclo di gare che può dare alla nostra classifica un volto diverso”.
Ma la Vis Pesaro non arriverà al Riviera delle Palme vestendo i panni dell’agnello da sacrificare. Di ciò Montero ne è consapevole. “Stiamo parlando –spiega- di una squadra che ci darà filo da torcere. Conosco bene e stimo Pavan per averci giocato nell’ Atalanta. La Vis difende bassa ma ha anche calciatori di qualità e si è rinforzata. I biancorossi sono forti nelle ripartenze e dovremo essere bravi nelle preventive. Fanno un gioco diretto e quindi bisognerà prestare la massima attenzione alle seconde palle. E non dimentichiamoci che domenica scorsa hanno battuto il Cesena”.
Sarà una gara speciale per Francesco Grandolfo. Fino ad una settimana fa giocava nella Vis Pesaro e questo pomeriggio guiderà l’attacco della Samb al posto dello squalificato Cernigoi.
“Giocherà Grandolfo –conferma Montero- anche perché ora abbiamo una validissima alternativa in avanti. Nei meccanismi è abbastanza simile a Cernigoi. Entrambi, infatti, cercano bene la profondità ed hanno movimenti molto simili. Grandolfo a Trieste, nei minuti che ha giocato, ha già capito quello che vogliamo da lui e la qualità dei suoi compagni. Ho già notato una buona intesa con Volpicelli, Di Massimo e Orlando”.
Tra i pali ci sarà di nuovo Samuele Massolo.  “Il ragazzo –è sempre Paolo Montero che parla- a Trieste ha disputato una grande partita. E non per il rigore parato ma per una serie di interventi decisivi. Questa è la cosa positiva della concorrenza. Ma debbo anche dire che la vittoria dei Trieste è merito esclusivo dei ragazzi. La conferma che il lavoro premia. Non hanno voluto fare nove giorni di vacanza consecutivi come hanno fatto le altre società ma hanno preferito spezzarli ed allenarsi. Ed il risultato si è visti. Ora bisogna continuare sulla strada intrapresa”.
Su una sua possibile riconferma per il prossimo campionato, Montero la pensa così. “E’ prematuro parlarne –dice- perché oltre al campionato bisognerà vedere cosa vorrà fare il presidente Fedeli. Sia io che il diesse Fusco siamo stati voluti dal patron che ancora non ha deciso se restare o meno alla Samb. Con lui non ho mai avuto alcun problema nonostante le cinque sconfitte consecutive. Per un allenatore è importante avere il sostegno della proprietà  e del presidente posso solo parlare bene”.
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hellogiuseppemerolafan · 6 years ago
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La Dea dell'attacco: nessuno segna come l'Atalanta
La Dea dell’attacco: nessuno segna come l’Atalanta
La Dea dell’attacco: nessuno segna come l’Atalanta
La squadra di Gasperini chiude il girone d’andata con il miglior attacco del campionato, “superando” la Juventus all’ultimo minuto: 39 reti in 19 partite, Zapata a segno da 6 consecutivamente e Ilicic che… colleziona palloni a suon di triplette
I RISULTATI DELLA 19.a GIORNATA
Parole chiave: atalanta
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streamingcalcio · 8 years ago
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LAZIO - ATALANTA DIRETTA LIVE SERIE A
LAZIO - ATALANTA 15/01/17  ORE 15 SERIE A  loading... FORMAZIONI  Lazio (3-4-2-1) – Marchetti; Bastos, De Vrij, Radu; Basta, Parolo, Biglia, Lulic; F.Anderson, Milinkovic-Savic; Immobile. Atalanta (3-4-1-2) – Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Grassi, Freuler, Spinazzola; Kurtic; Petagna, Gomez.  STATISTICHE  Ventesimo turno di Serie A con Lazio-Atalanta che sarà una delle sfide più belle e incerte del programma. Un vero e proprio spareggio per l’Europa, visto che entrambe navigano in posizioni di classifica altissime: la squadra di Inzaghi è quarta a 37 punti, quella di Gasperini sesta a 35. Numeri più o meno simili anche in attacco e difesa: 33 gol fatti e 21 subiti per l’Aquila, 31 fatti e 22 subiti per la Dea. Lazio che ha vinto con moltissima fatica domenica scorsa sul Crotone, un 1-0 maturato al 90′ con Ciro Immobile, tornato al gol dopo due mesi e mezzo di digiuno. I biancocelesti cercheranno di far leva sul fattore Olimpico, dove hanno ceduto solo con Juventus (0-1) e Roma (0-2), totalizzando 22 punti in tutto. Attenzione, però, all’Atalanta, che vive un momento di forma clamoroso, testimoniato dal 4-1 ottenuto in casa del Chievo nell’ultimo turno. Gli orobici sono la miglior squadra da trasferta della Serie A, con 17 punti. La banda del Gasp ha ottenuto cinque vittorie lontano da Bergamo, sconfiggendo Crotone (3-1), Pescara (1-0), Sassuolo (3-0), Bologna (2-0) e, appunto, Chievo (4-1), ottenendo addirittura più punti della capolista Juventus. Punto a sfavore per gli ospiti potrebbe essere il match disputato mercoledì negli ottavi di Coppa Italia contro la Juventus, terminato per 3-2 per i bianconeri ma molto combattuto e dispendioso per i ragazzi del Gasp. All’andata la Lazio vinse per 4-3 all’Atleti Azzurri d’Italia al termine di un match rocambolesco, con i capitolini avanti 3-0 dopo un tempo (Immobile, Hoedt e Lombardi), prima di vivere momenti di panico con la doppietta di Kessiè nella ripresa (assente per la Coppa d’Africa a questo giro), chiusi dal gol di Cataldi, appena partito per il Genoa. Nel finale Petagna fissò il 3-4. Sono 48 i precedenti a Roma in Serie A: 20 vittorie per la Lazio (l’ultima il 12 marzo 2016, 2-0), 16 pareggi (l’ultimo il 23 febbraio 2003, 0-0) e 12 vittorie orobiche (l’ultima il 9 marzo 2014, 0-1). Per vedere la partita clicca qua  LAZIO - ATALANTA http://intheoffside.blogspot.com/2017/01/lazio-atalanta-diretta-live-serie-a.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=tumblr
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cassinafantapro · 2 months ago
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⚽️ Pronti per la formazione? Avete tempo fino alle 18:30 di martedì 29 ottobre! 🔥 👉 CAGLIARI-BOLOGNA: Puntate su Gaetano e Orsolini! 🚀 Evitate Luvumbo e Dallinga. 👉 LECCE-VERONA: Falcone e Belahyane top! ⭐️ No Oudin e Mosquera. 👉 MILAN-NAPOLI: Leao e Politano da non perdere! 💥 👉 EMPOLI-INTER: Colombo e Taremi out! ⛔️ 👉 VENEZIA-UDINESE: Oristanio e Thauvin 💪 👉 ATALANTA-MONZA: Pasalic e Maldini! ⚡️ 👉 JUVENTUS-PARMA: McKennie e Man ok! 🏆 👉 GENOA-FIORENTINA: Pinamonti e Beltran in campo! 🏹 👉 COMO-LAZIO: Cutrone e Dia, fiducia! 🎯 👉 ROMA-TORINO: Dybala e Adams, da schierare! 🌟 Buona fortuna! 🍀 #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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italianaradio · 5 years ago
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Befana con la Serie A: il punto sul campionato. Calza ricca per le prime due della classe
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Befana con la Serie A: il punto sul campionato. Calza ricca per le prime due della classe
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Befana con la Serie A: il punto sul campionato. Calza ricca per le prime due della classe
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La forza degli attaccanti nella calza di Juventus e Inter. La Befana regala ai bianconeri una splendida tripletta di Cristiano Ronaldo e ai nerazzurri il solito “LuLa Park”: doppietta di Lukaku e gol di Lautaro Martinez. E così dopo il 18° turno, penultimo di andata e primo del nuovo anno, Madama e la Beneamata restano a braccetto al comando della classifica con 6 punti di vantaggio sulla scatenata Lazio che però deve recuperare il match interno contro il Verona. All’Allianz Stadium, poker juventino ad un Cagliari in caduta libera dopo l’ottimo inizio di stagione, a Napoli tris interista contro una squadra partenopea sempre più brutta. Da Sarri a Gattuso, passando per Ancelotti, la compagine azzurra gioca sempre peggio: un’involuzione continua rispetto ai fasti sarriani. Come se non bastasse, il Napoli in difesa è disastroso: con Koulibaly o senza. Manolas è irriconoscibile.
I numeri della giornata. L’Inter sfata un vecchio tabù e vince per 3-1 a Fuorigrotta: non accadeva da ben 23 anni. I nerazzurri si confermano miglior difesa del torneo con 15 gol al passivo. La squadra guidata da Antonio Conte è una testuggine con due bocche da fuoco davanti. Un panzer che può diventare ancora più forte grazie alla sessione invernale di mercato. Se l’Inter potenzia la rosa, può lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata. Lukaku con 14 reti si lancia all’inseguimento del capocannoniere Immobile (19 gol). Torna in corsa per il titolo di bomber della stagione anche CR7: 13 sigilli e uno stato di forma in continua ascesa.
Nella Juve, che contro i sardi soffre per un tempo, brilla anche la stella di Higuain. In difesa cresce il 21enne turco Demiral che ultimamente Maurizio Sarri preferisce al sopravvalutato de Ligt; in attesa del ritorno di Chiellini. E sul piano del gioco? Piccoli segnali di miglioramento per la Vecchia Signora. Atalanta rullo compressore: a Bergamo per la Dea è arrivata la seconda vittoria di fila per 5-0, stavolta ai danni del Parma. Atalanta miglior attacco del campionato con 48 gol fatti. Quando i nerazzurri di Gasp girano a mille, sono in grado di asfaltare chiunque.
Circo Barnum Milan, è crisi continua: anche con Ibra. A uno squadra allo sbando da inizio campionato, non può basta Zlatan Ibrahimovic per risollevarsi. Un Ibrahimovic che peraltro va verso i 39 anni. Nonostante tutto, da giorni assistiamo a un triste e reiterato spettacolo: i mass media parlano solo del ritorno di Ibra al Milan. Zlatan resta un fenomeno che ha fatto la storia, ma, oggi rischia di diventare solo un fenomeno da baraccone. Soprattutto perché gioca con giocatori mediocri, senza spina dorsale, senza personalità. Lui può dare tanto sotto questo punto di vista, il Milan però rimane una squadra fatta di calciatori non da Milan. Donnarumma a parte; anche oggi nello 0-0 del Meazza contro la Sampdoria, il portiere è stato il migliore in campo salvando i suoi in più occasioni. Un caos senza fine in casa Milan, dai dirigenti a tecnico e giocatori; una crisi senza fine. I rossoneri, con Pioli in panchina, marciano a una media punti inferiore a quella di Giampaolo.
Fiorentina, è amaro il primo punto di Iachini da allenatore dopo l’esonero di Montella: gigliati raggiunti al 94′ dal Bologna nel “Derby dell’Appennino” in casa felsinea. Finisce 1-1 grazie a uno straordinario gol del talento Orsolini. In Puglia, lo stadio Via del Mare rimane indigesto per il Lecce sconfitto 1-0 dall’Udinese: magia di De Paul. Ora i salentini sono quartultimi con un solo punto di vantaggio sulla coppia formata da Brescia e Genoa e 3 sul fanalino di coda Spal. Insomma, in testa e in coda il campionato rimane incerto ed equilibrato.
La forza degli attaccanti nella calza di Juventus e Inter. La Befana regala ai bianconeri una splendida tripletta di Cristiano Ronaldo e ai nerazzurri il solito “LuLa Park”: doppietta di Lukaku e gol di Lautaro Martinez. E così dopo il 18° turno, penultimo di andata e primo del nuovo anno, Madama e …
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Fabio Camillacci
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italianaradio · 5 years ago
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Calcio, Serie A: crollo Milan a Bergamo. Il Napoli torna a vincere dopo due mesi
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Calcio, Serie A: crollo Milan a Bergamo. Il Napoli torna a vincere dopo due mesi
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Calcio, Serie A: crollo Milan a Bergamo. Il Napoli torna a vincere dopo due mesi
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Il 2019 del calcio italiano va in archivio col botto: ultime gare del lungo spezzatino prenatalizio valido per la 17° giornata di Serie A e finale di Supercoppa italiana, tutto in una domenica di dicembre. Milan, ci risiamo: povero Diavolo, umiliato a Bergamo dalla straripante Atalanta. Finisce con una “manita” nerazzurra, 5-0. Una partita senza storia, decisa dalle reti di Gomez, Pasalic, Ilicic (doppietta) e Muriel. Rossoneri non pervenuti e il migliore in campo è Donnarumma che evita un passivo ancor più pesante. E così dopo quattro risultati utili di fila, è sprofondo rossonero anche con Stefano Pioli in panchina. La peggior sconfitta stagionale chiude un 2019 milanista da dimenticare. L’ennesimo anno buttato e in cui il club è più volte ripartito da zero. La Dea invece, reduce dalla storica qualificazione agli ottavi di finale di Champions League e dalla sconfitta di Bologna, si conferma miglior attacco del campionato con 43 reti: un’autentica macchina da gol. Mentre il Milan resta uno dei peggiori attacchi della Serie A con appena 16 reti all’attivo. Inutile il tentativo di Pioli di risollevarlo lanciando Leao nel tridente con Suso e Calhanoglu e lasciando Piatek in panchina.
Dopo due mesi, riecco il Napoli: Manolas e compagni ritrovano una vittoria che mancava dal 19 ottobre. Prima gioia azzurra dunque con Gattuso allenatore: i partenopei al 94′ stendono il Sassuolo in rimonta. La squadra napoletana passa in svantaggio per un gol di Traore, reagisce con Allan e si prende i tre punti nel recupero grazie a un autogol di Obiang. Pertanto, all’ultimo secondo i ragazzi di “Ringhio” mettono fine a un tormento iniziato 2 mesi fa e terminato stasera con una vittoria insperata, rincorsa soltanto nella ripresa, quando il Sassuolo ha perso brillantezza, lasciando ampio spazio alle ripartenze napoletane. Tanto da recriminare per il Sassuolo di Roberto De Zerbi passato in vantaggio e più volte vicino al raddoppio prima del pareggio di Allan e della beffa finale. Per il Napoli invece l’unica buona notizia è rappresentata dalla vittoria: per Gattuso c’è ancora molto da lavorare. Completano il quadro di giornata, il 3-2 con cui il Bologna di Mihajlovic passa a Lecce e Parma-Brescia 1-1. Di Balotelli il gol del momentaneo vantaggio bresciano, pari ducali nel recupero. Due note finali: in questo torneo si segna molto nei minuti di recupero e sono in forte aumento i calci di rigore, quest’ultimo aspetto è un evidente frutto della Var. Buone feste e appuntamento al nuovo anno.
Il 2019 del calcio italiano va in archivio col botto: ultime gare del lungo spezzatino prenatalizio valido per la 17° giornata di Serie A e finale di Supercoppa italiana, tutto in una domenica di dicembre. Milan, ci risiamo: povero Diavolo, umiliato a Bergamo dalla straripante Atalanta. Finisce con …
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Fabio Camillacci
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italianaradio · 5 years ago
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Un lampo di Dybala tiene la Juve al primo posto. Ma esplode il caso Ronaldo. Volano Lazio e Cagliari
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Un lampo di Dybala tiene la Juve al primo posto. Ma esplode il caso Ronaldo. Volano Lazio e Cagliari
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Un lampo di Dybala tiene la Juve al primo posto. Ma esplode il caso Ronaldo. Volano Lazio e Cagliari
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Tutto come prima in vetta alla classifica di Serie A dopo poco più di un quarto di campionato: all’Allianz Stadium, per il posticipo domenicale della 12° giornata, la Juventus batte 1-0 il Milan, mette la freccia, risorpassa l’Inter e torna al comando. A oggi dunque la sfida scudetto resta un affare tra i campioni in carica e i nerazzurri di “lacrima” Conte, con i bianconeri nettamente favoriti per le mille risorse che hanno: tanti grandi calciatori che possono risolverti la partita in qualsiasi momento. A Mosca in Champions contro la Lokomotiv, era stato decisivo Douglas Costa, oggi Dybala. Splendido il gol della “Joya”. Ma in casa Juve esplode il caso Cristiano Ronaldo.
I fatti. CR7, fuori forma da giorni e alle prese con piccole noie fisiche, come a Mosca non incide e così Sarri decide di toglierlo al 55′ per inserire Dybala. Applausi doppi a Maurizio Sarri: per il coraggio mostrato nel togliere lo spento Ronaldo e per l’inserimento di Dybala, mossa vincente. Il permaloso portoghese (già sostituito a Mosca: due volte in quattro giorni, un unicum per lui), non l’ha presa bene, è uscito rivolgendo una frase incomprensibile a Sarri, ha fatto un gesto di stizza con la mano e si è infilato direttamente nel tunnel che porta negli spogliatoi senza passare per la panchina. Come se non bastasse, si è fatto la doccia e se ne è andato a casa prima che la partita finisse. Un comportamento non degno di un campione come lui; anche se conosciamo bene il caratterino di CR7, un uomo capace di disertare le serate per la consegna di premi prestigiosi se non è lui il vincitore.
Sarri ha provato a minimizzare. Il tecnico della Juventus ha cercato di sdrammatizzare l’episodio dicendo: “Nessun problema con Cristiano, anzi lo ringrazio perché ha giocato in condizioni imperfette poi l’ho sostituito perché non stava bene. La cosa importante è che si sia messo a disposizione. Se si arrabbia quando esce questo fa parte del gioco. Nell’ultimo mese ha avuto anche un problemino al ginocchio: un mesetto fa ha preso un colpo e ha un piccolo risentimento al collaterale che gli provoca dolore a polpaccio e adduttori, non può allenarsi più di tanto. Questo acciacchino lo sta condizionando. Ripeto, ci sta l’incazzatura al momento del cambio, sarei molto più preoccupato se non si arrabbiasse. Non è un problema preoccupante, è solo un piccolo problema che lo sta condizionando negli allenamenti. Irrispettoso verso i compagni? Come ho detto questo non lo so. Se è vero che se ne è andato prima della fine è un problema da risolvere con i suoi compagni. Ci sarà una discussione con i compagni che diranno le loro impressioni”. Ora si attendono sviluppi: c’è attesa per capire come reagirà il club di Andrea Agnelli al comportamento di Ronaldo.
Juventus-Milan 1-0. Paulo Dybala, 7 gol contro il Milan, la sua vittima preferita. Szczesny chiude la porta. La partita sta tutta qui. Un’altra gara vinta con grande sofferenza dalla Juve. Tutto in HD: 13 minuti prima del 90′ la “Joya” riceve palla da Higuain, salta secco Romagnoli e con il destro (quindi non con il suo piede preferito) la mette rasoterra nell’angolino. Un grande classico juventino: vittoria di misura, nel secondo tempo, con un gol dalla panchina. Le grandi squadre d’altronde si vedono anche in certi dettagli. Per quanto riguarda il Milan, continuano i piccoli segnali di crescita dopo il cambio in panchina con Pioli al posto di Giampaolo. Ma poca roba. La squadra rossonera continua a ruminare gioco senza incidere. Una manovra sterile pure per colpa di un attacco spuntato. Piatek non è più il “pistolero” di una volta, Leao è impalpabile e presuntuoso. Se non riesci a fare gol non vai lontano, anzi precipiti a 4 punti dalla zona retrocessione come oggi.
Lazio e Cagliari sempre in formato Champions League. Contro il Lecce all’Olimpico, quarta vittoria di fila per i biancocelesti che rifilano un 4-2 ai salentini ma devono faticare molto prima di godersi i tre punti che valgono il terzo posto insieme al sempre più sorprendente Cagliari. A Roma, decidono il match: una doppietta di Correa (argentino ancora una volta determinante), un gol di Milinkovic Savic e un rigore realizzato dal capocannoniere Immobile alla sua 200esima gara in Serie A. E dire che il buon Lecce di Liverani era riuscito a pareggiare con Lapadula, prima di sbagliare con Babacar il rigore del potenziale 2-2; Lapadula sulla ribattuta di Strakosha insacca. Gol inizialmente convalidato dall’arbitro Manganiello e poi annullato su segnalazione del VAR Pairetto. Il motivo? L’invasione di Lapadula, che oltrepassa la linea dell’area di rigore prima che Babacar calci. Ennesimo dubbio intervento della moviola in campo, sempre usata con due pesi e due misure, che fa infuriare il patron del Lecce Sticchi Damiani. Sul 4-1 Lazio è Lamantia a segnare la seconda rete dei pugliesi.
Estasi sarda. Il Cagliari non si ferma più, neppure sotto il diluvio che flagella la Sardegna Arena. Per Rolando Maran, dunque, 10 risultati utili consecutivi che eguagliano il record stabilito dagli isolani con Marco Giampaolo nella stagione 2006-2007. La Fiorentina è asfaltata: finisce 5-2 il lunch-match di turno. Una partita senza storia già nel primo tempo che si chiude sul 3-0 per il Cagliari. Viola inesistente e in confusione: errori in difesa (Milenkovic su tutti), centrocampo sovrastato da quello dei sardi in cui spicca Marko Rog. Poi, è soprattutto Radja Nainggolan a disegnare calcio, imbeccare i compagni, vincere i contrasti e segnare il secondo gol in campionato, con la sua specialità: il tiro da fuori. Domandina del giorno: quanto avrebbe fatto comodo un “Ninja” così ad Antonio Conte? Forse “mister lacrima” avrebbe fatto bene a non scaricare il belga come ha fatto in estate. A segno anche Pisacane, Simeone, e Joao Pedro. La Fiorentina salva, parzialmente, la faccia solo grazie alla doppietta dell’interessante 19enne Vlahovic: un talento da seguire e coltivare.
Roma sconfitta a Parma e sorpassata in classifica da Lazio e Cagliari. In un colpo solo, i giallorossi precipitano dal terzo al quinto posto (a pari punti con l’Atalanta che pareggia in casa Samp). Sprocati e Cornelius lanciano i ducali che salgono in ottava posizione superando Fiorentina e Verona. Match equilibrato allo stadio Tardini e sbloccato da un sinistro sporco di Sprocati al 68′. Al terzo minuto di recupero, con la Roma in avanti a caccia del pari, Cornelius trova il raddoppio in contropiede con un gran sinistro. Ma è una Roma stanca, parecchio stanca, quella che si presenta in Emilia. Alla lunga, le tante partite ravvicinate, disputate praticamente sempre con gli stessi giocatori causa i numerosi infortuni, si sono fatte sentire. Stavolta il tecnico Fonseca ha sbagliato nel continuare a dare fiducia agli stessi titolari. Alla vigilia l’allenatore portoghese aveva detto: “Siamo in fiducia, non c’è bisogno di cambiare”. E invece, stavolta c’era bisogno di un turn over più massiccio; anche perché qualche risorsa in panchina c’era. Altro dato che fa riflettere: questa Roma soffre le squadre che la mettono sul piano fisico e che si chiudono a riccio. Intanto, tiene banco il “caso Florenzi”. Il capitano continua a non essere utilizzato dal tecnico giallorosso. Nonostante tutto, il c.t. azzurro Mancini lo ha convocato in Nazionale per dargli fiducia.
Stadio Luigi Ferraris: la Samp ci prova ma un’Atalanta stanca e ridotta in 10 uomini porta a casa un punto. La Spal getta alle ortiche una grande occasione. Match senza reti e con poche emozioni a Marassi. Padroni di casa più aggressivi ma incapaci di sfondare anche dopo l’espulsione di Malinovskyi. Seconda partita di seguito senza segnare per la Dea che continua a vantare il miglior attacco del campionato. Mentre, la nuova Samp versione bunker di Claudio Ranieri, strappa uno 0-0 che muove sì la classifica ma che alla fine le va anche stretto per quanto visto in campo. Finisce a reti bianche anche la sfida della Dacia Arena tra Udinese e Spal con i ferraresi che recriminano per il rigore che l’ottimo Musso ha parato a Petagna. Adesso spazio alla nuova sosta per le Nazionali, la Serie A torna con il 13° turno e con il botto. Si riparte infatti sabato 23 novembre con gli anticipi Atalanta-Juventus, Milan-Napoli e Torino-Inter.
Tutto come prima in vetta alla classifica di Serie A dopo poco più di un quarto di campionato: all’Allianz Stadium, per il posticipo domenicale della 12° giornata, la Juventus batte 1-0 il Milan, mette la freccia, risorpassa l’Inter e torna al comando. A oggi dunque la sfida scudetto resta un affare…
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Fabio Camillacci
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italianaradio · 6 years ago
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Calcio, Serie A: il punto sul campionato a tre giornate dal termine. Atalanta superstar
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Calcio, Serie A: il punto sul campionato a tre giornate dal termine. Atalanta superstar
Calcio, Serie A: il punto sul campionato a tre giornate dal termine. Atalanta superstar
Campionato, -3. La 35° giornata di Serie A emette altri due verdetti: Napoli aritmeticamente sicuro del secondo posto, mentre il Frosinone da oggi è retrocesso in B. Sassuolo-Frosinone 2-2 e game over per i ciociari. In tempi di Var, polemiche furiose al San Paolo nel 2-1 con cui i partenopei superano il Cagliari nel posticipo della domenica: sotto accusa l’arbitraggio del mediocre Daniele Chiffi di Padova che a partita praticamente finita assegna un dubbio rigore ai padroni di casa. Penalty segnalato a Chiffi dal Var dopo ben due minuti. Niente di nuovo, è l’ennesima conferma che la tecnologia non elimina le polemiche perchè le scelte arbitrali restano soggettive; anche se alla base c’è la grande mediocrità di questa classe arbitrale italiana. Le giovani leve sono un disastro. E se si scende di categoria troviamo dei fischietti al limite della decenza. Al di là di questo, tornando alla soggettività delle decisioni nonostante la Var, basta vedere quello che succede nei salotti calcistici televisivi, in cui un singolo episodio analizzato al microscopio viene valutato in modo diverso dai vari ospiti presenti in studio. E’ così, il calcio spesso e volentieri è soggettivo.
Atalanta, Ajax de noantri. Romane deluse. La squadra nerazzurra è sempre più uno spettacolo ed espugna anche l’Olimpico laziale per 3-1. La compagine del Gasp, seppur splendida realtà italiana da anni, è sicuramente la squadra del 2019 con un ruolino di marcia da scudetto. Una sorta di Ajax in salsa italica: fantastica occupazione degli spazi in campo, giocatori che corrono dal primo all’ultimo minuto e che si trovano a memoria, grande spirito di squadra e di gruppo. Miglior attacco del torneo con ben 71 reti. E da stasera la Dea è quarta in classifica con 3 punti sulla Roma che si butta via in casa del Genoa. Una squadra trascinata dal grande entusiasmo di una città intera. A Bergamo, ha il sapore d’altri tempi l’accoglienza riservata alla squadra di ritorno dalla vittoriosa trasferta romana. La sconfitta odierna invece esclude definitivamente la Lazio dalla corsa alla Champions League. La bella Lazio di Simone Inzaghi ammirata un po’ di tempo fa, si è letteralmente sciolta nelle ultime giornate. Adesso i biancocelesti punteranno forte sulla finalissima di Coppa Italia. Passando alla sponda giallorossa del Tevere, la solita Roma svagata negli ultimi minuti di gioco: dopo essere passata in vantaggio con un altra perla del “Faraone” El Shaarawy, si fa raggiungere “in zona Cesarini” dai grifoni con Moreno che svetta tra gli imbambolati corazzieri romanisti. Nella circostanza sbaglia anche il portiere Mirante che poi si riscatta parando un rigore all’ex Sanabria. Se il paraguaiano avesse segnato, quello giallorosso sarebbe stato un harakiri totale maturato nei minuti di recupero oltre il 90′. Cose da Roma. Ora il team di Ranieri rischia di essere agganciato in classifica dal Milan, qualora il povero Diavolo dovesse battere il Bologna lunedi nel “Monday Night” del Meazza.
L’Inter arranca ma nella corsa Champions “ciapa no” vede il traguardo. Deludente lo 0-0 di Udine nell’anticipo serale del sabato: squadra sterile e senza gioco. Forse Spalletti per le ultime tre giornate farebbe bene a sperimentare la convivenza in attacco di Mauro Icardi e Lautaro Martinez. I nerazzurri mantengono quattro lunghezze di vantaggio sul quinto posto ma vedono avvicinarsi pericolosamente la straordinaria Atalanta ora a -2 dall’Inter. Tra i bianconeri friulani si distingue l’interessante 24enne portiere argentino Juan Agustin Musso cresciuto nel Racing Club. Frena il Toro che dal 1995 non vince in casa della Juventus. I granata non ci sono riusciti nemmeno nel 70esimo anniversario della scomparsa del Grande Torino. I ragazzi di Mazzarri però ci hanno provato spaventando la Vecchia Signora campione d’Italia con il gol di Lukic. Come a San Siro contro l’Inter e in tante altre occasioni quest’anno, ci ha pensato Cristiano Ronaldo a salvare la Juve. CR7 fa centro per la 21° volta ma non accorcia sullo scatenato capocannoniere Quagliarella che con la doppietta di oggi al Tardini (Parma-Samp 3-3) sale a quota 25, nessuno aveva mai segnato tanto a 36 anni. Avanza anche l’atalantino Zapata ora a 22 reti. Insomma, la lotta per il titolo di “Pichichi”, come lo chiamano in Spagna, è apertissima.
L’Empoli tiene viva la lotta salvezza. I toscani terzultimi in classifica non mollano. La compagine di mister Andreazzoli si aggiudica il derby contro una Fiorentina in caduta libera dopo le dimissioni di Pioli e l’arrivo di Montella in panchina. Domanda, ma Montella perchè va a scegliersi soltanto panchine difficili? Per giunta tornando sul luogo in cui si aveva fatto bene, ma era stato anche esonerato. E perchè la società gigliata ha scelto di tornare al passato invece di affidare la squadra a un traghettatore programmando poi per l’estate un nuovo progetto tecnico vincente? Interrogativi ai quali è difficile rispondere. Intanto, l’Empoli, approfittando del pareggio dell’Udinese, si porta a due punti dai friulani quartultimi e a quattro dal Genoa che oggi con il rigore fallito da Sanabria contro la Roma ha gettato alle ortiche la possibilità di salvarsi quasi in anticipo. Ora invece i rossoblu rischiano. Mentre la Spal cala un poker al Bentegodi contro il Chievo e si salva con due turni in anticipo, confermandosi in A per il secondo anno di fila dopo essere ripartita dal basso tra mille vicissitudini societarie e non. Un grande traguardo per una storica piccola del massimo campionato di calcio. Spal: Società Polisportiva Ars et Labor di Ferrara. Applausi.
Campionato, -3. La 35° giornata di Serie A emette altri due verdetti: Napoli aritmeticamente sicuro del secondo posto, mentre il Frosinone da oggi è retrocesso in B. Sassuolo-Frosinone 2-2 e game over per i ciociari. In tempi di Var, polemiche furiose al San Paolo nel 2-1 con cui i partenopei supera…
Fabio Camillacci
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