#Anisetta Meletti
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viaggiamocela · 1 year ago
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Ascoli, un'oliva tira l'altra
Come quarto itinerario mi dedico a visitare la zona di Ascoli Piceno, spostandomi quindi nella parte più meridionale della Regione. Ascoli Piceno Offida Acquaviva Picena Prima tappa Ascoli Piceno, patria delle famose olive all’ascolana, mi sposto di qualche chilometro ad Offida, interessante borgo medievale ed infine ad Acquaviva Picena non lontano da San Benedetto del Tronto.
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clairepiece · 6 years ago
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- Claire, che cosa la fa sentire a casa? - L'anisetta Meletti, tesoro ❤🍸 @meletti_official #meletti #anisetta #anisettameletti #ascolipiceno #casa #home #karenwalker #amaro #pranzo #lunch #affection #friends #together #sunday #weekend #mondaymotivation #love #claire #clairepieceart #clairechannel #clairepiece #honey #darling #tesoro (presso Ascoli Piceno) https://www.instagram.com/p/BoZNL86Hxt9/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1e8ov90k8253f
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palladinocaffe · 6 years ago
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Alto Morale • • • • Punt e Mes Rabarbaro Zucca Anisetta Meletti Cedrata Tassoni Ingrediente Segreto Alza Morale #esaichebevi #idrinkdelsupereroe #altomorale #palladinocafe #americano #aperitivo #cocktail #rabarbaro #zucca #puntemes #carpano #cedrata #tassoni #anisetta #meletti (presso Palladino Cafè) https://www.instagram.com/p/Bv6wU66lgS3/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1wabye69713xc
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johnmaiolo · 4 years ago
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#anisetta #ascoli . . Il Caffè Meletti fu aperto nel 1907 da Silvio Meletti, industriale e produttore dell'Anisetta Meletti. Dal 1908 fornitore della Real casa grazie a Re Vittorio Emanuele che lo visitò nello stesso anno. Il palazzo è una delle più belle rappresentazioni Liberty nelle Marche. La location è spettacolare in Piazza del Popolo di fianco a Palazzo Capitani in una delle più caratteristiche piazze marchigiane. Sicuramente un luogo molto turistico ma una sosta assolutamente piacevole in un luogo pieno di storia ed una Anisetta eccellente😍😉☕🥂🥂👍 . . . (presso Caffè Meletti) https://www.instagram.com/p/CER7ULuJchY/?igshid=ua3lf9s52zk5
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1weltreisender · 5 years ago
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Italien: Schönes Ascoli Piceno in der Fotostrecke
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Ascoli Piceno ist die Stadt der Geschlechtertürme / Foto: Ingo Paszkowsky Ascoli Piceno ist die Stadt der sogenannten Geschlechtertürme / Foto: Ingo Paszkowsky Piazza del Popolo in Ascoli Piceno / Foto: Ingo Paszkowsky Piazza del Popolo / Foto: Ingo Paszkowsky Antico Caffè Meletti an der Piazza del Popolo in Ascoli Piceno / Foto: Ingo Paszkowsky Antico Caffè Meletti an der Piazza del Popolo. Caffe Meletti 3,50€; Caffe Macchiato 2,50€ und Anisetta Classica 4,00€ / Foto: Ingo Paszkowsky In den Toiletten des Jugendstilkaffeehauses „Caffè Meletti“ finden sich unter den (durchsichtigen) Waschtischen Überreste von Mauern aus römischer Zeit. / Foto: Ingo Paszkowsky Ascoli Piceno. Die Piazza Arringo , auch als Piazza dell'Arengo bekannt , ist die älteste monumentale Piazza in der Stadt Ascoli Piceno. Elfschiffige Krypta des Doms Sant'Emidio an der Piazza Arringo. / Foto: Ingo Paszkowsky Elfschiffige Krypta des Doms Sant'Emidio an der Piazza Arringo / Foto: Ingo Paszkowsky Elfschiffige Krypta des Doms Sant'Emidio an der Piazza Arringo / Foto: Ingo Paszkowsky Der Dom Sant'Emidio an der Piazza Arringo. / Foto: Ingo Paszkowsky Die Cattedrale Sant'Emidio an der Piazza Arringo in Ascoli Piceno / Foto: Ingo Paszkowsky Die Cattedrale Sant'Emidio an der Piazza Arringo. Während des Baus, ging das Geld aus, deswegen hat die Kathedrale nur einen Turm. / Foto: Ingo Paszkowsky Die Cattedrale Sant'Emidio an der Piazza Arringo. Read the full article
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theworlds50bestcocktails · 5 years ago
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Thanks to 🍸 @whats.marisa.drinking • • • • • A little mid week cheer! 🌟 🌟 COSMO’S COOL COUSIN 40ml Gin @opihrgin 15ml @cointreau 10ml Anisetta Meletti (from last year’s travels to Ascoli Piceno) 20ml Lemon Juice 60ml Cranberry Juice Spiced Cranberry Bitters Star Anise Garnish ❤️🌟❤️ #whatsmarisadrinking #thecocktaildreamteam #liqpic #libations #imbibe #cocktailpic #cocktailrecipe #instacocktail #drinkstagram #mixology #garnishgame #classicocktail #drink #drinkpic #drinkup #goldcoastcocktails #goldcoastlife #myfavouritecocktail #booze #craftcocktails #drinkporn #cocktailhour #drinking #mixologist #theworlds50bestcocktails #tw50bc #barflixx #50bestcocktails https://www.instagram.com/p/CAcbfg7oWkP/?igshid=7dcq3u5230ox
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anisettarosati · 8 years ago
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#AnisettaRosati1877 #AscoliPiceno #AnisettaRosati #RiservaLeoneXIII #Anisetta #Anisette #Anice #AnisettaRosatiRiservaLeoneXIII
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tmnotizie · 5 years ago
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Grottammare, 23.2.2020
GROTTAMMARE – PORTO D’ASCOLI 0-2
Grottammare: Beni, Orsini (46’ Amadio), Pagliarini, Ferrari (91’ Ricci), Haxhiu (58’ Crescenzi), Lanza, Jallow (58’ Iovannisci), De Cesare, Ciabuschi, De Panicis (82’ Nallira), Vallorani M. All. Manoni
Porto d’Ascoli: Di Nardo, Petrini, Pasqualini, Fazzini, Vallorani S., Sensi, Valentini (82’ Lazzarini), Rossi, Ruggeri (62’ Ciarmella), Napolano, Verdesi (70’ Di Tecco). All. Zappalà
Arbitro: Curia Samira di Ascoli Piceno (Marchei/Paci)
Marcatori: 5’ Ruggeri (P); 37’ Valentini (P)
Ammoniti: 31’ Fazzini (P); 38’ Orsini (G); 53’ Ruggeri (P); 56’ Jallow (G); 80’ Pagliarini (G); 92’ De Panicis (G)
Espulsi: 16’ Marini e Manoni (entrambi dalla panchina) Spettatori: 150 circa – Calci d’angolo: 2-0 per il Grottammare
Recuperi: 1 minuto nel p.t.; 4 minuti nel s.t.
  Con il minimo sforzo (e due gol irregolari), il Porto d’Ascoli fa suo il “derby della Riviera” numero 48, consolida il posto nei play-off e, approfittando dei pareggi delle prime della classe, si avvicina alla vetta. I padroni di casa, invece, vedono approssimarsi sempre più lo spettro della retrocessione perché con la squadra vista nelle ultime domeniche, senza idee né “garra” (per dirla alla spagnola), non si va molto lontano. A questo punto, forse, solo una vera sterzata può rimettere in carreggiata la squadra: esonerare Manoni e mettere al suo posto un sergente di ferro, tipo – ad esempio – Pasqualino Minuti, per ridare la giusta carica ai biancocelesti che in campo sembrano aver perso ogni speranza. Perché ti puoi attaccare quanto vuoi agli errori dell’arbitro di turno (oggi in realtà i “casini” li ha combinati il primo assistente, Marchei di Ascoli Piceno, che ha sbagliato quasi tutto, forse perché con la testa in piazza del Popolo per il tradizionale Carnevale o in preda all’alcool di un bel bottiglione di Anisetta Meletti), ma se nel rettangolo verde non ci metti la grinta, il cuore, la voglia, la passione, è inutile scendere in campo. Che la squadra abbia dei grossi limiti è un dato di fatto: costruita male all’inizio del campionato, a dicembre è stata ritoccata solo con tre “cavalli” di ritorno (Jallow, Vallorani e Iovannisci), che non sempre rendono quanto ci si aspetti, ed una meteora, l’under Rosettani, preso dal Porto Sant’Elpidio, finora mai entrato in campo neanche per un minuto. Ma, considerando che ci sono squadre che non stanno messe meglio, il Grottammare se la potrebbe ancora giocare con tutte le avversarie ma deve tirare fuori la giusta “fame”, altrimenti la lotta diventa impari.
Detto questo, passiamo alla cronaca: tra campo e panchina ci sono diversi ex (Jallow tra i padroni di casa; Di Nardo, Valentini e Napolano, oltre al mister Zappalà e al massaggiatore Oddi, tra i portodascolani), mentre non sono della partita l’infortunato Franchi e lo squalificato Gabrielli (quest’ultimo tra gli ospiti). Come suo solito, il Porto d’Ascoli parte subito forte e prende possesso del centrocampo; Manoni avrebbe dovuto saperlo visto che negli ultimi tre scontri diretti, con lui in panchina, i “cugini” sono sempre andati in gol nei primi quindici minuti. A questa situazione, il Grottammare non risponde adeguatamente marcando con molta leggerezza e, soprattutto, lasciando libero Napolano di spaziare per tutto il fronte d’attacco senza che nessuno lo contrasti a dovere; e al 5’ arriva subito il gol, complice l’assistente Marchei che non vede in fuorigioco Napolano, pescato da un lancio lungo dalla difesa, il quale mette in mezzo per l’accorrente Ruggeri che d’esterno destro anticipa Beni, siglando così la sua prima rete con la maglia blu del presidente Massi. Passano undici minuti e l’assistente Marchei ne combina un’altra delle sue: sbandiera contro il Grottammare, proteso in contropiede, un fallo laterale con la palla ancora in gioco di almeno mezzo metro, suscitando – giustamente – le proteste non solo del pubblico ma anche della panchina con la conseguenza che l’arbitro, una piccola donna di nome Samira Curia, si “sente” costretta ad espellere il mister Manoni ed un giocatore della panchina, forse pescato a caso, ossia Marini. Nonostante tutto, i padroni di casa ci provano ad imbastire qualche azione degna di nota, ma Di Nardo non si sporca quasi mai i guantoni: solo al 18’ si butta per respingere un lento tiro dal limite di De Cesare (lo avrebbe potuto parare senza fare troppa scena) e al 35’ salva il risultato quando si catapulta su De Panicis lanciato da Jallow deviando in angolo il suo tap-in da pochi metri. Dal conseguente angolo, Lanza recupera un pallone fuori dall’area ma la sua conclusione termina fuori. Capovolgimento di fronte e l’assistente Marchei completa il suo operato bisognoso di serie cure ottiche non vedendo Valentini in fuorigioco di almeno tre metri che mette dentro un passaggio di Verdesi con la difesa ferma in attesa del fischio. L’arbitro tentenna un po’ ma poi convalida e viene accerchiata, giustamente, dai giocatori di casa che protestano per questa grande ingiustizia: se poco prima aveva buttato fuori due dalla panchina forse per qualche parolina di troppo, in questo caso avrebbe dovuto espellere mezza squadra biancoceleste; essendo donna, non ha gli “attributi” maschili, quindi tutto finisce a tarallucci e vino ma con il gol convalidato. Si va al riposo con capitan De Cesare e compagni che schiumano rabbia…
La ripresa inizia con il capolavoro dell’arbitro Curia: corre il 53’ quando un tentativo di rovesciata di Ciabuschi, a non più di 5-6 metri dalla porta, viene “stoppato” da un braccio alzato di un difensore avversario; si sente nitido il fischio della direttrice di gara, si pensa al calcio di rigore e in tribuna scorre, gelida, una domanda: “oddio, adesso chi lo tira?”; domanda più che logica dopo gli ultimi tre penalty falliti. Niente paura, ci pensa l’arbitro ad inventarsi una punizione a due in area. Era dal tempo delle guerre puniche che non si vedeva un calcio indiretto, roba da matti. O dai rigore, o lasci correre facendo finta di non aver visto. Anche perché la barriera non è stata possibile metterla a nove metri (sarebbe dovuta andare oltre la linea di fondo) e in quelle condizioni, con 10 uomini sulla linea di porta ed il portiere lesto a buttarsi sul giocatore pronto a tirare, è praticamente impossibile fare gol. Ecco, un limite di questo arbitro in odor di promozione (oltre a fidarsi di assistenti inadeguati) è che non è tanto alta – 1,50 metri scarsi – e quando posiziona le barriere non può contare solo nove passi ma almeno il doppio, visto che ha le gambette corte. Ma andiamo oltre. Il Grottammare, senza idee, butta la palla avanti sperando che qualcosa succeda ed il Porto d’Ascoli ne approfitta in contropiede per cercare di aumentare il vantaggio: al 60’ Napolano, ben lanciato da Verdesi, va via tutto solo sulla fascia sinistra, si accentra e, davanti a Beni, forse si ricorda di aver iniziato proprio su questo campo la sua bella carriera (dal 2006 al 2008, in Serie D, 57 presenze e 6 reti) e lo grazia tirandogli addosso. Fino alla fine non succede più niente di importante.
Il Porto d’Ascoli è stato sicuramente aiutato nelle due reti siglate ma, obiettivamente, non ha rubato nulla perché ha tenuto bene il campo, dimostrando che avrebbe potuto segnare ad ogni accelerata. I biancocelesti del presidente Merli, invece, continuano a non “digerire” i cugini: l’ultima vittoria in campionato risale all’8 novembre 2015 (quando Giorgio Valentini giocava con il Grottammare); da allora sei sconfitte e tre pareggi. E domenica è atteso da un difficile incontro in trasferta contro il Valdichienti Ponte: tornare da Monte San Giusto con una sconfitta potrebbe significare resa anticipata, considerando che fra quindici giorni scenderà al “Pirani” la capolista Castelfidardo e poi si andrà a Gallo di Petriano contro la terza forza del campionato.
Michele Rossi
  Testo © dell’Autore e dell’Editore
Nelle foto © di Michele Rossi, il mister Manolo Manoni oggi espulso
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carnevali · 7 years ago
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frangwilde · 8 years ago
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greypixelphoto · 8 years ago
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clairepiece · 7 years ago
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  Ascoli Piceno
e il trenino turistico
un modo nuovo e comodo
di visitare la città
    Il trenino turistico di Ascoli Explorer
  Ascoli Piceno la “Città delle Cento Torri”, da qualche mese il nuovo trenino turistico “Ascoli Explorer”del gruppo Giocamondo, sta euforizzando cittadini e turisti.
Più comodo, silenzioso, più ecologico e con più posti a sedere, questo trenino, percorre un tour per il centro storico della città, dando la possibilità di ammirare le architetture, i monumenti, le piazze, di cui la bella Ascoli ne fa un vanto, alla scoperta delle meraviglie più nascoste, di questa storica città medievale e scovandone ogni suggestivo angolo.
Il nuovo trenino “Ascoli Explorer” è dotato di cuffiette per l’ascolto dell’audio-guida, nella lingua desiderata con scelta tra italiano, inglese, francese, tedesco, cinese, russo, spagnolo e portoghese.
  Il Percorso per Ascoli Piceno
  Con partenza ed arrivo in Piazza Arringo, percorrerà Via Trieste, Via Del Duca, Piazza del Popolo, Via del Trivio, Via Vidacilio, Corso Trento e Trieste, Via Tamburrini, Via Trebbiani, Ponte Romano, Via San Serafino da Montegranaro, Via dei Capuccini, Via Sant’Emidio Rosso, Via Bengasi, Via Tucci, Ponte Romano, Via Trebbiani, Piazza Ventidio Basso, Via Marucci, Via Clementi, Via delle Torri, Piazza S.Agostino, Corso Mazzini, Corso Trento e Trieste, Piazza Arringo, Via Alighieri, Viale De Gaspari, Corso Vittorio Emanuele, Ponte Maggiore, Viale Indipendenza, Ponte Maggiore, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Arringo.
  Le due piazze principali di Ascoli Piceno
  Piazza Arringo
  Piazza Arringo di Ascoli Piceno
  E’ la piazza più antica di Ascoli Piceno, di forma rettangolare è attorniata da palazzi storico monumentali, come il Palazzo dell’Arengo, oggi sede della Pinacoteca Civica e del Comune, risalente alla fine del XII secolo, ha la facciata in blocchi di travertino, nella sua parte centrale si presenta con un portico a cinque arcate divise da colonne quadrate.
Il Palazzo Vescovile residenza del Vescovo, della diocesi di Ascoli Piceno, al suo interno è possibile visitare le sale del Museo Diocesano e l’Archivio della Diocesi.
  Chiesa di Sant’Emidio con il Battistero a lato
  Il Duomo di Sant’Emidio, costruito con molti adattamenti e sovrapposizioni, nell’arco di diversi secoli. Quasi sicuramente il primo tempio, fu costruito su un tempio pagano di epoca romana, l’interno con pianta a croce e suddivisa in tre navate, in stile romanico-gotico, nella fila di colonne sulla sinistra a ridosso del terzo pilastro, si trova un pulpito in noce, realizzato tra il 1657 e il 1661.
Sotto la cupola del presbiterio, l’altare maggiore, costruito nel XIII secolo, con lastre di marmo intarsiato e sormontato dal ciborio ligneo, che richiama lo stile bizantino misto a motivi gotici.
Il Battistero di San Giovanni, a pianta quadrata e sormontato da un elemento architettonico ottagonale, sovrastato da una cupola circolare, la sua costruzione risulta di difficile datazione e si ipotizza che inizialmente fosse un tempio pagano dedicato ad Ercole.
  Battistero di Ascoli Piceno
Monumento semplice ed austero, che ben rappresenta lo stile romanico ad Ascoli, ed è incluso, tra i migliori esempi di arte religiosa italiana e presente nell’elenco dei monumenti nazionali italiani.
Ai due lati opposti della piazza fanno mostra di sé due fontane ellittiche di travertino con sculture in bronzo.
  Piazza del Popolo
  Il “salotto” della città di Ascoli Piceno, qui si ritrovano i cittadini per passare momenti di socializzazione e relax, in stile rinascimentale deve il suo nome al Palazzo dei Capitani del Popolo situato al fianco dello storico Caffè Meletti.
  Piazza del Popolo con la pavimentazione a specchio
  A un lato della piazza le forme gotiche della chiesa di San Francesco, cui è addossata l’edicola di Lazzaro Morelli, il resto del perimetro è incorniciato da palazzetti rinascimentali a portici e logge.
Una caratteristica di questa piazza, è che rimane completamente pavimentata a lastre di travertino levigato, apparendo chiara e luminosa, in caso di pioggia assume un suggestivo effetto a specchio.
  Palazzo dei Capitani del Popolo
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Palazzo dei Capitani del Popolo
Particolare della facciata del Palazzo dei Capitani del Popolo
Costruito tra il XIII e il XIV secolo, da subito divenne Palazzo del Popolo, dove ci si riuniva per prendere le decisioni riguardanti le sorti della città, in seguito divenne Palazzo del Comune, residenza dei signori che dominavano il territorio, come gli Sforza, i Re di Napoli e il Papa, dopo l’Unità d’Italia ritornò in mano alla città.
Al suo interno è possibile visitare la Sala degli Stemmi, la Sala della Regione e il cortile.
  La chiesa di San Francesco
  Chiesa più importante, per i cittadini, del duomo di Piazza Arringo, qui si celebrano tutte le funzioni religiose principali della città.
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Chiesa di San Francesco
edicola di Lazzaro Morelli
Il portale sormontato dal monumento a Giulio II
Edificata nei primi anni del 1200, “grazie” a trenta ragazzi che dopo la visita ad Ascoli Piceno di San Francesco, fondarono l’Ordine dei Frati Minori Conventuali.
Nella facciata principale si può ammirare lo splendido portale, con la lunetta superiore, le raffigurazioni della Madonna, di San Giovanni Battista e di San Francesco, mentre sul portale che dà su Piazza del Popolo è sovrastato dal monumento a Giulio II, che liberò la città dal dominio e dalla tirannia di Gianfrancesco e Astolfo Giuderocchi.
  Caffè Meletti
  Lo storico Caffè Meletti
  Inserito nell’elenco dei 150 caffè storici italiani, la sua apertura risale agli inizi del 1900, considerato il ritrovo dei personaggi più illustri e mondani di Ascoli Piceno.
Ancor oggi si possono ammirare le forme sinuose e affascinanti, dello stile liberty che lo contraddistingue, all’interno esistono ancora gli arredi lignei lavorati ed intagliati  di una volta. Vi sono inoltre grandi specchi a parete, divani rivestiti di velluto verde, piccoli tavoli rotondi con piano di marmo di Carrara e piede in pesante ghisa.
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interno del caffe Meletti
interno del caffe Meletti
Il soffitto della sala del piano terra fu dipinto, con la tecnica dell’affresco, da Pio Nardini.
Nello storico locale ascolano era noto l’assaggio “dell’anisetta con la mosca” ossia del liquore cui si aggiunge dentro il bicchiere un chicco di caffè. L’anisetta è un liquore a base di anice lavorato secondo la ricetta di casa Meletti, perfezionata nel 1870 da Silvio Meletti.
Qui ci fermiamo, ci accomodiamo ad uno dei tavolini all’aperto e ci gustiamo un ottimo caffè e un goccio dell’ottima Anisetta Meletti, ripartiremo per il tour turistico di Ascoli Piceno più tardi e vi descriveremo gli innumerevoli monumenti e bellezze della “Città delle Cento Torri”.
    Ascoli Piceno una visita diversa Ascoli Piceno e il trenino turistico un modo nuovo e comodo di visitare la città Ascoli Piceno la “Città delle Cento Torri”, da qualche mese il nuovo trenino turistico “Ascoli Explorer”del gruppo Giocamondo, sta euforizzando cittadini e turisti.
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tmnotizie · 5 years ago
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ASCOLI PICENO – Dal centro storico di Ascoli Piceno alla cima della Montagna dei Fiori a un’altitudine di 1800 metri nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga: un Trail delle Meraviglie, di nome e di fatto, a caratterizzare la seconda edizione dell’Ascoli Xtreme Trail in programma domenica 3 novembre con partenza e arrivo nella città picena.
Una manifestazione che rappresenta una grande vetrina per tutto l’entroterra ascolano e teramano grazie alle sue eccellenze territoriali con le montagne dell’Appennino marchigiano-abruzzese che si mostreranno nel loro massimo splendore ai podisti più temerari che avranno a che fare con tre tipologie di tracciato: il Croce Trail di 49 chilometri, il Caciare Trail di 29 chilometri e l’Eremo Trail di 15 chilometri.
La partenza avverrà dal Forte Malatesta, si attraverserà il centro storico per affrontare subito la prima salita del colle dell’annunziata dove sorge la Fortezza Pia. Seguirà una discesa verso il fiume castellano con le sue spendide cascate e poi di nuovo all’insù verso la croce della Montagna dei Fiori, senza prima aver attraversato l’Eremo di San Marco e il Pianoro di San Marco dove sarà posto il giro di boa della 15 chilometri e la frazione di San Giacomo di Valle Castellana dove torneranno indietro verso l’arrivo i partecipanti alla 29 chilometri.
Arrivati alla Croce della Montagna dei Fiori si ammirerà un panorama a 360 gradi con vista sul mare Adriatico, il Gran Sasso, i monti della Laga e la catena dei Sibillini con il Monte Vettore. Dalla croce inizierà la discesa che riporterà gli atleti all’arrivo nella città ascolana dinanzi al Forte Malatesta.
Sono previsti 7 ristori lungo il percorso nei quali è possibile rifocillarsi esclusivamente con prodotti naturali e rifornirsi di acqua dalle fontane ivi presenti. I ristori saranno individuati nella mappa del percorso pubblicata sul sito internet www.ascolitrail.it . Non è previsto l’utilizzo di bicchieri in plastica. Ogni atleta dovrà far uso di proprie borracce, tazze ecologiche, camel bag o bere direttamente dalle fontane. L’organizzazione si riserva di modificare il numero e la dislocazione dei ristori senza alcun preavviso.
Per la gara Croce Trail previsti 2 cancelli orari: il primo al chilometro 15 in località San Giacomo di Valle Castellana che dovrà essere superato entro le 10:00, Il secondo al chilometro 30 presso il Rifugio 3 Caciare che dovrà essere varcato entro le 13:30. I concorrenti che transiteranno dopo tale limite saranno fermati ed accompagnati al punto di partenza tramite servizio navetta dell’organizzazione. Il tempo massimo per arrivare al traguardo è fissato in 11 ore.
A legare il proprio marchio a quello dell’edizione 2019 di Ascoli Xtreme Trail i partner Ubi Banca, Hoka (ditta di abbigliamento e scarpe per running), Birroteca 57, Anisetta Meletti, Barilla, Sabelli, Bibite Paoletti, Coal ed altre minori unitamente al patrocinio del comune di Ascoli Piceno, della Provincia e del Consorzio dei Monti Gemelli.
SABATO 2 NOVEMBRE Dalle ore 16:00 alle 19:00 presso Forte Malatesta (via delle Terme) distribuzione pettorali
DOMENICA 3 NOVEMBRE
Dalle ore 5:00 alle ore 8:00 presso Forte Malatesta (via delle Terme) distribuzione pettorali
Ore 6:15, briefing pregara Croce Trail presso la partenza dentro il Campo Squarcia
Ore 6:30 partenza Croce Trail
Ore 8:30 partenza Caciare Trail ed Eremo Trail presso il Campo Squarcia
Ore 13:00 inizio pasta party presso il Forte Malatesta
Ore 17:30 ultimi arrivi
Ore 19:00 fine manifestazione
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tmnotizie · 5 years ago
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ASCOLI PICENO – Ascoli Piceno torna alla ribalta con il trail podistico in vista dell’Ascoli Xtreme Trail–Il Trail delle meraviglie” domenica 3 novembre.
Per il secondo anno consecutivo, l’importanza di questa manifestazione deve in primo luogo alla passione e alla dedizione che tutti i componenti dell’Avis Ascoli Marathon offrono agli sportivi e alla città picena.
Oltre al classico podismo da strada, l’Avis Ascoli Marathon vanta nel suo curriculum numerose partecipazioni a maratone, mezze maratone e gare sui 10 chilometri ma si dedica prevalentemente al trail running partecipando alle maggiori manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale (Tor des Géants e Lavaredo Ultra Trail) e vanta tra i suoi iscritti alcune dei migliori atleti Trail della provincia di Ascoli Piceno. Da qui la voglia di organizzare anche nella città picena una gara di Ultra Trail (già da oltre 10 anni si organizzava una gara corta ma con partenza dal colle San Marco).
Tre percorsi diversi per le caratteristiche di tutti coloro che vorranno cimentarsi in questa unica ed indimenticabile esperienza.
La suggestiva partenza dal centro storico di Ascoli all’ombra del Forte Malatesta permette di unire le bellezze architettoniche della città picena a quelle naturalistiche della montagna dei Fiori che la sovrasta. L’organizzazione è portata avanti in collaborazione con la Flipper Triathlon.
I partecipanti possono optare tre percorsi in base al grado di difficoltà: il Croce Trail di 49 chilometri, il Caciare Trail di 29 chilometri e l’Eremo Trail di 15 chilometri disegnati tra le piste forestali, larghi sentieri, sentieri a singola traccia e mulattiere del Colle San Marco – Montagna dei Fiori (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) toccando anche l’eremo di Colle San Marco, San Giacomo di Valle Castellana e, per i più allenati, la panoramica vetta a 1800 metri sulla Croce della Montagna dei Fiori.
A legare il proprio marchio a quello dell’edizione 2019 di Ascoli Xtreme Trail i partner Ubi Banca, Hoka (ditta di abbigliamento e scarpe per running), Birroteca 57, Anisetta Meletti, Barilla, Sabelli, Bibite Paoletti, Coal ed altre minori unitamente al patrocinio del comune di Ascoli Piceno, della Provincia e del Consorzio dei Monti Gemelli.
SABATO 2 NOVEMBRE
Dalle ore 16:00 alle 19:00 presso Forte Malatesta (via delle Terme) distribuzione pettorali
DOMENICA 3 NOVEMBRE
Dalle ore 5:00 alle ore 8:00 presso Forte Malatesta (via delle Terme) distribuzione pettorali
Ore 6:15, briefing pregara Croce Trail presso la partenza dentro il Campo Squarcia
Ore 6:30 partenza Croce Trail
Ore 8:30 partenza Caciare Trail ed Eremo Trail presso il Campo Squarcia
Ore 13:00 inizio pasta party presso il Forte Malatesta
Ore 17:30 ultimi arrivi
Ore 19:00 fine manifestazione
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tmnotizie · 7 years ago
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SAN BENEDETTO – Con il Master dello chef Igles Corelli si è chiuso  presso l’Istituto Alberghiero Buscemi di San Benedetto del Tronto l’ultimo degli incontri in programma per la kermesse “Eccellenze a Tavola”, realizzata dall’Associazione Culturale Eccellenze da un’idea dello chef del territorio Francesco Poliandri.
Dopo le creazioni di alta pasticcieria del Maestro Leonardo di Carlo il 4 e 5 novembre, del guru della panificazione Piergiorgio Giorilli il 2 dicembre, del numero 1 mondiale del gluten free Francesco Favorito, è stata la volta dello chef Igles Corelli, con la sua “cucina circolare” che esalta i sapori e riduce gli sprechi, che si è meritata i più insigni riconoscimenti della critica gastronomica nazionale ed internazionale.
Le cinque stelle Michelin tatuate sull’avambraccio del Maestro testimoniano inconfutabilmente il successo e l’immensa competenza di Corelli, che proprio in questi giorni ha aggiunto un altro riconoscimento eccellente al suo percorso professionale: sarà infatti il coordinatore del Comitato Scientifico della Gambero Rosso Academy.
Il Maestro ha sorpreso tutti i corsisti, che in religioso silenzio hanno assistito alla creazione delle sue “opere” di alta cucina, tra cui la sua sorprendente ricetta “La rapa si fa tonno”, per poi rispondere a tutte le curiosità e le domande degli astanti.
“Con Eccellenze a Tavola -scrivono in una nota gli organizzatori- abbiamo voluto proporre un evento che coniugasse l’esigenza di valorizzare, promuovere e preservare il patrimonio enogastronomico del nostro territorio, attraverso la degustazione di prodotti di alcune delle nostre migliori aziende, con l’offerta di percorsi di formazione e approfondimento tenuti da Maestri di altissimo livello. Il nostro “esperimento” di valorizzazione del Territorio, avente come filo conduttore il cibo, inteso come cultura alimentare, è stato assolutamente soddisfacente, e ci adopereremo affinchè si possa replicare, arricchendola, tale entusiasmante esperienza.Il raggiungimento  di tale finalità si deve a tutti i produttori che, credendo nel nostro progetto, hanno offerto a tutti i corsisti, nel corso delle pause pranzo dei master, l’occasione per assaggiare ed apprezzare alimenti, vini e liquori di indiscutibile qualità e bontà”.
Hanno deliziato i palati di tutti i presenti gli spettacolari spinosini, la pasta all’uovo ormai conosciutissima della Azienda Spinosi, i pastellati ed i contorni della Azienda Promarche, le eccellenti olive ascolane e i fritti Bachetti, i deliziosi formaggi della Vergara, i cornetti salati, sandwich e le crostate del Forno Ciarrocchi, la mignonnerie offerta dal Caffè Soriano, il selezionato caffè di Orlandi Passion, l’ormai famosissimo e tradizionale Caffè del Marinaio, i liquori di Meletti e la tradizionale celebre Anisetta, i salumi di Costantini, l’olio dell’oleificio Conca d’Oro, i vini del Consorzio Vini Piceni, l’ottima birra artigianale di Menoamara Beer…. insomma, alcune delle meraviglie e dei vanti del nostro territorio.
“Siamo orgogliosi -aggiungono gli organizatori di Eccellenze a Tavola- di aver fatto da ispirazione e da apripista ad altre manifestazioni similari, che contribuiranno a sensibilizzare e a promuovere la crescita del nostro territorio e a sottolineare ulteriormente l’esigenza di formazione e di arricchimento delle conoscenze. Un ringraziamento va all’Istituto Alberghiero della nostra città, nella persona della dott.ssa Germani, che, riconoscendo il grande rilievo della nostra iniziativa ed il suo eccezionale valore aggiunto nella formazione dei propri allievi, ha rinviato l’open day previsto per il 14 gennaio a domenica prossima 21 gennaio. Un doveroso grazie va  anche all’Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto, nelle persone degli Assessori Annalisa Ruggieri e Pierluigi Tassotti, al BIM Tronto ed alla Regione Marche, che hanno creduto nel nostro progetto.”.
Continuano nel frattempo, sempre presso l’Istituto Alberghiero, i corsi pratici tematici dello chef Francesco Poliandri, che il 19 gennaio si cimenterà con “Le torte da forno”, il 26 gennaio con “Il pesce: tecniche e lavorazione”, a seguire, il 9 febbraio, “Dessert al piatto”, il 23 febbraio “Meringhe e patè a bombe”, il 9 marzo “Il pane: tecniche e realizzazione”.
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