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Transformers One: un film d’animazione per piccoli (e grandi) spettatori

Primo film animato del franchise, Transformers One racconta l'origin story degli amici-nemici Optimus Prime e Megatron.
L'animazione si sta rivelando una possibile reincarnazione (letteralmente) di franchise creduti morti e sepolti, tanto in tv quanto al cinema. Soprattutto perché si tratta di un linguaggio che oramai ha sdoganato il suo parlare solamente ai bambini. Ne è un chiaro esempio Transformers One. Primo adattamento interamente animato della saga - la CGI, in fondo, è animazione sotto mentite spoglie - la pellicola prova a reboottare la saga anche per i neofiti, svelando retroscena inediti ai fan della prima ora.
Storia di due fratelli

I transformers minatori
Il film d'animazione è prodotto tra gli altri da Michael Bay (regista dei primi live action del franchise) e Steven Spielberg, realizzato da Paramount Animation sempre ispirandosi ai celebri giocattoli Hasbro e diretto da Josh Cooley, già penna dietro il successo del primo Inside Out e del suo corto Il primo appuntamento di Riley oltre che del quarto Toy Story. Torniamo agli albori della storia su Cybertron, quando Optimus Prime e Megatron, nemici storici giurati nei film live action, erano in realtà amici quasi fraterni, sempre pronti a darsi un bullone e fidarsi l'uno dell'altro.
Qualcosa poi ad un certo punto è andato storto - ed è proprio qui in realtà che il lungometraggio fa cilecca, perché pur approfondendo i personaggi, mostra un cambio troppo repentino del loro rapporto. In questa origin story dei robot minatori che non possono trasformarsi: questo il destino di molti degli abitanti rispetto a coloro che stanno ai piani alti, in una società in cui il privilegio e la classe sociale contano molto, un po' uno specchio del sogno americano. Peccato che quel sogno si rivelerà presto un incubo pieno di false promesse e che l'origine di tutta Cybertron verrà messa in discussione.
Il primo film tutto in CGI del franchise
Come primo esperimento totalmente animato della saga, propone una qualità tecnica indubbiamente interessante ma non totalmente riuscita. Non è sempre fluida, sia sui personaggi che sui fondali, e non sempre riesce a tenere incollati allo schermo, pur proponendo una regia dinamica curata da Josh Cooley. Complice anche il ritmo del film, che prova ad essere scanzonato perché principalmente rivolto ai bambini - eppure, proprio la storia dei due protagonisti ha una svolta estremamente dark per quel tipo di pubblico - ma allo stesso tempo si perde in alcuni risvolti del racconto soprattutto nel terzo atto, finendo per essere un po' ridondante nonostante la durata canonica della pellicola (un'ora e mezza).

Il futuro Megatron
Non solo: in Transformers One ci sono varie citazioni ed easter egg che solo gli adulti potranno cogliere. Pregevole però il tentativo di parlare di temi maturi e attuali come il potere e ciò che rappresenta, il pericolo del suo accentramento su un'unica persona e la cecità della massa che spesso segue un leader senza farsi le giuste domande o metterne in discussione le fondamenta e le dichiarazioni.
Transformers One: presente o futuro della saga?

La mappa digitale che cercano i protagonisti
Non sappiamo se il film possa diventare il primo di una nuova trilogia - il finale strizza l'occhio a questa possibilità pur chiudendo le storyline - ma quello che ci sentiamo di dire è potrebbe risultare per molti una ventata d'aria fresca all'interno del franchise. Sicuramente il cast vocale messo insieme nella versione originale - Chris Hemsworth e Scarlett Johansson che si riuniscono dal Marvel Cinematic Universe, Brian Tyree Henry, Keegan-Michael Key, Steve Buscemi, Laurence Fishburne e Jon Hamm - contribuisce a creare quel lavoro di squadra fondamentale in questo tipo di progetti. Nel complesso, un film che intrattiene e strappa qualche sorriso, avvincente nella sua esposizione anche se non completamente riuscito.
Conclusioni
In conclusione Transformers One è il primo film completamente animato in computer grafica della saga nata dai giocattoli Hasbro che dopo la (s)fortunata vita in live action prova a reinventarsi per spettatori grandi e piccini. Buona (anche se non eccelsa) nel comparto tecnico, la pellicola ha qualche battuta d’arresto anche a livello narrativo nella seconda metà ma funziona nell'intento di voler raccontare un’origin story inedita e nell'affrontare temi maturi come l’accentramento di potere e l’amicizia che a volte può diventare l’esatto opposto in un battere d’occhio.
👍🏻
L’origin story di Optimus Prime e Megatron.
La caratterizzazione immediata dei personaggi.
Le tematiche mature…
👎🏻
…che però potrebbero confondere sul target a cui questo film sia effettivamente indirizzato.
L’animazione non è sempre fluida.
Il film è un po’ ridondante nella seconda parte e il plot twist centrale non funziona totalmente.
#transformers#transformers one#film#movie#transformers saga#megatron#optimus prime#recensione#review#recensione film
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85/95/96/97/98
85. Ultima volta che sei andata al cinema che film hai visto?
Prima della mia ansia andavo al cinema 2/3 volte al mese. Guardavo di tutto. Ad oggi è più di un anno che non ci vado. L'ultimo è stato il 5 maggio 2023, Guardiani della galassia 3.
95. Canzone preferita?
Domandone da 1 milione di euro anche questo, ne ho tantissime. Andrò su un vecchio classico che non mi annoia mai: Bohemian rhapsody dei Queen
96. Consiglia 4 canzoni
Le consiglio più varie possibili, che io ascolto un po' di tutto. Direi:
Tetris - Pinguini tattici nucleari
Shadow of the day - linkin park
Take me to church - hozier
Monster - skillet
97. Consiglia 4 film:
Perfetti sconosciuti (commedia/drammatico)
Shutter island (thriller/mystery)
Klaus (commedia/animazione)
The Greatest Showman (musical)
Ho lasciato fuori le grandi saghe e i supereroi sennò me ne servivano 500 di punti 🤣
98. Consiglia 4 serie TV
Le regole del delitto perfetto (dramma/giallo)
Black mirror (fantascienza/thriller)
Scrubs (commedia)
BoJack horseman (animazione per adulti/drammatico)
Grazie per queste domande, mi hai fatto pensare un botto 🤣
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Archeologia animata
Vado recuperando alcune antiche serie robotiche provenienti dal Sol Levante.
Z Gundam Dopo anni ho scoperto che lo storico anime dedicato al robottone conosciuto come Gundam ha avuto un seguito. A parte, forse, una defezione, i protagonisti son più o meno gli stessi. Solo, più adulti. Disegni e animazione sono sicuramente migliori. Ma non ha lo spirito del primo capitolo. E del nuovo Gundam Z non mi piace proprio la faccia.
Godam Questo è un anime robotico della Tastunoko. A me piaceva, quella casa di produzione. Perché le serie fantascientifiche avevano una maggiore fluidità nell’animazione. E poi c’era quel design un po’ barocco nelle uniformi e nelle componenti tecnologiche. Godam è uno dei robottoni più brutti di sempre. Enorme e tozzo, ha pure un improbabile nasone a patata. Ma c’è una novità inaspettata: i cinque ragazzi (i Gowapper Five) che gestiscono il gigante sono capeggiati da una ragazza. Che per il genere �� quanto meno rivoluzionario.
Balatack Anche questo è un robottone dal design brutto forte. Però disegni e animazione non sono per niente male. La cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso è che il nemico è guidato da due cattivi un po’ troppo buffoneschi per il mio palato finissimo (sono alquanto rigido per quanto riguarda le caratteristiche delle serie robotiche). Ma ci posso anche passare sopra. Sono pur sempre cartoni animati. E io adoro i cartoni animati.
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I geni del male dell'adattamento italiano colpiscono ancora: invece che 'too curvy', Retasu è diventata 'troppo vecchia'. Congratulazioni per esservi liberati della grassofobia sostituendola con l'ageismo, ma da quando in qua Retasu (che va alle medie) è troppo vecchia per poter essere la quindicenne Zakuro?

Okay che all'epoca della mia prima visione non sapevo cosa fosse una lesbica, ma come ho fatto a non accorgermi di quanto cazzo fosse lesbica Minto in questo episodio?!

- C'è una specie di scimmia che sputa fuoco!
- Spero che non sia un chimero!
... consolati, Ichigo, non era un chimero.


Queste fantastiche trame in cui un gruppo di ragazzine sono molto più mature e responsabili di un gruppo di adulti che sclerano a caso!
Poi c'è da dire che riguardando adesso l'Attore Famoso che pretende una danza da Zakuro sembra un pedofilo.

Altro che Minto, mi sa che una piccola crisi omosessuale l'hanno avuta tutte le Mew Mew + le altre ragazze dietro.

Spero non ci fosse nulla di storico in quella cattedrale!
Scherzia parte, ho adorato l'arrivo dei chimeri corvo, deliziosamente inquietante in un episodio dai toni lievemente più cupi del solito.

L'unica spiegazione logica di questo frame è che ci sia una qualche tecnologia aliena che tiene disperatamente su le braghe di Kisshu. Si ringrazia il team di Satoshi Ishino, che in un modo o nell'altro fornisce sempre animazione di altissimo livello.
#tmm#tokyo mew mew#tmm ichigo#tmm minto#tmm retasu#tmm purin#tmm zakuro#tmm kisshu#mew mew amiche vincenti#tmm rewatch
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Ark: The Animated Series - La serie animata per adulti ispirata al videogioco "Ark"

Ho recentemente visto "Ark: The Animated Series" su Paramount+, ed è stata un'esperienza che mi ha lasciato con sensazioni contrastanti, ma affascinato dal mondo che hanno costruito. Basata sul popolare videogioco Ark: Survival Evolved, la serie è una vera immersione in un mondo di dinosauri, tecnologia futuristica e lotte tra fazioni, mescolando elementi di fantascienza epica con il dramma umano. La protagonista, Helena Walker, una paleontologa australiana, viene catapultata in questo mondo surreale dopo la tragica perdita della moglie. La serie esplora il suo percorso di sopravvivenza e la sua lotta per ritrovare se stessa in un mondo alieno. https://youtu.be/mMTbYmS5o_Y?si=j1ac2i8ts1mXUYa3 Questo aspetto della sua storia personale è parte centrale del suo background emotivo. Nel racconto, Helena è profondamente segnata dalla perdita della moglie, che è presumibilmente morta prima degli eventi principali della serie. Questo elemento aggiunge profondità al personaggio di Helena, evidenziando il suo dolore e il suo viaggio personale mentre cerca di sopravvivere in questo mondo ostile, pieno di dinosauri e tecnologie strane. Il fatto che Helena sia una donna sposata con un'altra donna è significativo non solo per la trama, ma anche per la rappresentazione inclusiva e progressista che la serie offre, esplorando temi di amore, lutto e sopravvivenza in un contesto di fantascienza. Ciò che mi ha colpito subito è la costruzione del mondo. Visivamente, la serie è un piacere per gli occhi: animazione dettagliata e ambientazioni mozzafiato che danno vita a un'isola piena di creature preistoriche. Questo è un aspetto che fa davvero spiccare la serie, simile ad altre produzioni di animazione legate ai videogiochi come Castlevania, ma con un suo stile unico, che non tenta di ricreare l'estetica del gioco in 3D, ma opta per un'animazione 2D ben curata. Mi ha ricordato molto le serie animate di stampo più maturo come Primal, per il modo in cui sfrutta al massimo le creature dell'isola come protagoniste silenziose e potenti. Uno degli aspetti più intriganti è la varietà di personaggi provenienti da diverse epoche storiche: Helena si trova a interagire con un centurione romano, Nerva (interpretato da Gerard Butler), e con Meiyin Li, una ribelle cinese della rivolta dei Turbanti Gialli. Questa miscela di figure storiche conferisce un sapore di racconto epico alla trama e arricchisce la narrazione con un forte senso di conflitto culturale e strategico. È un concept che ho trovato estremamente affascinante: una sorta di "battle royale" tra diverse epoche e culture, tutte unite dalla necessità di sopravvivere in un mondo dove la tecnologia avanzata e i dinosauri convivono. Tuttavia, la trama, sebbene abbia un inizio coinvolgente, tende a rallentare nel corso degli episodi. Dopo un'introduzione potente con momenti di tensione e scoperta, mi è sembrato che mancasse un po' di slancio, soprattutto nella seconda metà della stagione. Il rapporto tra Helena e Meiyin, per esempio, prometteva di essere uno degli aspetti più emotivi e significativi della serie, ma è stato esplorato solo superficialmente, lasciandomi con la voglia di saperne di più. È una di quelle serie che ti cattura all'inizio con il suo potenziale, ma fatica a mantenere quell'intensità lungo tutti gli episodi. Il cast vocale è impressionante, con nomi come Michelle Yeoh, David Tennant e Vin Diesel, ma proprio questa potenza vocale a volte si rivela un po' distrattiva. Mentre guardavo la serie, mi sono reso conto che alcune voci erano talmente iconiche da far perdere un po' il contatto con i personaggi che stavano interpretando. Questo non toglie nulla alla loro bravura, ma in certi momenti mi ha fatto distogliere l'attenzione dalla trama. In sintesi, "Ark: The Animated Series" ha tutte le carte in regola per diventare una serie di culto, soprattutto per i fan del gioco. Ha un mondo affascinante e una storia che tocca temi profondi come la perdita, il rimorso e la sopravvivenza, ma al tempo stesso non riesce a sviluppare pienamente il suo potenziale narrativo. Se sei un appassionato di dinosauri, di storie epiche e di fantascienza, è sicuramente una serie che merita una visione, anche se con qualche riserva sulla continuità e sul ritmo narrativo. Spero che i prossimi episodi esplorino maggiormente i personaggi e diano una chiusura più soddisfacente alle loro storie. Durante i Game Awards di giovedì sera, sono stati fatti due importanti annunci per Ark il gioco di avventura per la sopravvivenza contro i dinosauri . I giocatori possono aspettarsi un sequel completo del titolo di debutto di Studio Wildcard nel 2017 Ark: Survival Evolved, soprannominato Ark II, mentre un pubblico completamente nuovo conoscerà il mondo preistorico del gioco attraverso ARK: The Animated Series - entrambi i progetti con la voce della star d'azione Vin Diesel. Ark: Survival Evolved fa sbarcare i giocatori su una spiaggia sulle rive di un'isola misteriosa disseminata di alta tecnologia e popolata da creature primordiali. I giocatori usano l'astuzia per uccidere o domare i dinosauri, uccelli e mammiferi al fine di vincere sugli altri umani online e, si spera, scappare. La serie animata esplorerà la storia del personaggio del gioco Helena. Una biologa australiana dei nostri giorni desiderosa di studiare la fauna selvatica dell'Arca dell'isola, Helena scopre che c'è qualcosa che non va nell'isola e nei suoi abitanti. L'impressionante cast vocale per Arca: TAS, rivelato nel primo teaser trailer, include anche Elliot Page, David Tennant, Michelle Yeoh e Jeffrey Wright, oltre a Gerard Butler, Russell Crowe, Devery Jacobs, Madeleine Madden, Debora Mailman, Zahn McClarnon, Malcolm McDowell, Ragga Ragnars e Karl Urbano. La serie dovrebbe debuttare nel 2022. Guarda le prime immagini da Ark II sul feed Twitter ufficiale.
Ark: The Animated Series - Dati tecnici
Genere: - Azione-avventura - Drammatico - Fantascienza fantasy Creato da: - Jeremy Stieglitz - Jesse Rapczak Basato su: Ark: Survival Evolved di Studio Wildcard Sceneggiatura: - Marguerite Bennett - Kendall Deacon Davis Cast principale: - Madeleine Madden - Gerard Butler - David Tennant - Michelle Yeoh - Zahn McClarnon - Devery Jacobs - Jeffrey Wright Compositore: - Gareth Coker Paese d'origine: Stati Uniti Lingua originale: Inglese Numero di stagioni: 1 Numero di episodi: 6 Produzione: Produttori esecutivi: - Jeremy Stieglitz - Jesse Rapczak - James Baldanzi - Jay Oliva - Marc Diana - Doug Kennedy - Russell Crowe - Gerard Butler - Alan Siegel - Vin Diesel - Samantha Vincent Produttore: - David Hartman Montatori: - Danielle Wieczorek - Matt Hanchey Durata episodi: 24–47 minuti Case di produzione: - Lex + Otis - Studio Wildcard - Tiger Animation (animazione) Rete televisiva: Paramount+ Data di uscita: 21 marzo 2024 – presente Read the full article
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Animazione e intrattenimento per bambini e adulti.
#animatori per festa#Animazione per feste bambini#Animazione Turistica#Artista Di Strada#artisti di strada#Balloon Art#barche#compleanno#feste#feste di compleanno#fiere#intrattenimento per feste#matrimonio#oratorio#Parma#puglia#ristorante#sagre#scuole#spettacoli piazze#trampolieri#villaggi turistici
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Veglie. 21 aprile 2024. “Food Art Day 2024 – La giornata dell’arte”
Domenica 21 aprile a partire dalle ore 10 presso Masseria Zanzara sulla SP Veglie-Porto Cesareo Km7 si terrà il Foof Art Day 2024 caratterizzato da divertimento ed animazione per adulti e bambini con un palinsesto, che si snoderà lungo tutta la giornata, all’insegna dell’arte, della musica, della cultura e del buon cibo. L’evento, organizzato da Masseria Zanzara e dall’Associazione “ColoriAmoci”…

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Animazione per bambini e adulti e organizzazione di feste ed eventi: com...
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Carnevale Italiano della Comunità di Loughborough il 3 e il 16 febbraio

Di Annalisa Valente Doppio appuntamento per il Carnevale Italiano a Loughborough e Nottingham, sabato 3 alla Scuola di Italiano e sabato 17 alla Quorn Village Hall. Doppio appuntamento per il Carnevale Italiano della Comunità di Loughborough il 3 e il 16 febbraio Il Carnevale a Nottingham quest’anno si fa in due: sabato 3 Febbraio nella Scuola d’Italiano a Nottingham della professoressa Alessia Beneventi si terrà la festa per gli allievi e sabato 17 Febbraio dalle 5.30 alle 8.30 pm la stessa scuola parteciperà al Carnevale Italiano della Comunità di Loughborough presso Quorn Village Hall 64 Leicester Road Quorn LE12 8BB Leicestershire. La festa di sabato 17 è organizzata da Dante Alighieri Society di Loughborough e prevede giochi come la pentolaccia, animazione e musica dal vivo, un modo per unire le due comunità di Leicestershire e Nottinghamshire e mantenere vive le tradizioni italiane. Al pomeriggio di festa sarà presente anche il Presidente del Comites di Manchester Gianluigi Cassandra. Per partecipare occorre prenotarsi entro il 9 febbraio inviando una mail all’indirizzo [email protected]. I proventi ricavati dalla vendita dei biglietti (solo per gli adulti, i bambini entrano gratis) saranno devoluti al Children Hospice Rainbow. ... Continua a leggere su Read the full article
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Comunità si diventa stando a fianco di adulti fragili. L’esperienza di «Casa del cuore» a Bozzolo (Mn)Intervista a Cosimo Malvaso, Nunzia Gobbi, Nicola Scognamiglio e Mauro Ferrari, a cura di Animazione Sociale. In Animazione sociale n. 364, 2023
Animazione sociale n. 364, 2023. Indice della rivista – MAPPE nel sistema dei SERVIZI alla persona e alla comunità Animazione sociale n. 364, 2023. Indice della rivista
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Yuku e il fiore dell'Himalaya
“Yuku e il fiore dell'Himalaya" è il nuovo film di animazione di Arnaud Demuynck e Rémi Durin, che arriverà nelle sale italiane dal 26 ottobre distribuito da Trent Film. https://www.youtube.com/watch?v=fgFpI574buc Yuku e il fiore dell'Himalaya, animazione e musical Presentato al Locarno Film Festival e all'Annecy International Animation Film Festival, il film è soprattutto una divertente e colorata avventura musicale. Tra le mura di un castello vive, con la mamma, la nonna e anche tanti fratellini, la piccola topolina Yuku. La passione per le storie e per la musica la aiuteranno nell'avventurosa ricerca del fiore dell'Himalaya, in un viaggio ricco di incontri con animali mai visti, tra cui un corvo arcigno, uno scoiattolo smemorato e una volpe poetessa. Vocabolario ricco Un musical giocoso, in cui ogni canzone rafforza i personaggi nella loro identità. Gli autori hanno scelto consapevolmente un vocabolario ricco, come avevano già fatto per ”Le Parfum de la Carotte”, per solleticare la curiosità linguistica degli spettatori più giovani e per deliziare anche la fantasia degli adulti. “Yuku è il fiore dell’Himalaya” è grande animazione europea che non ha niente da invidiare a quella americana, un film per tutta la famiglia, un inno all'amicizia e alla natura come gioie della vita! Dal divertente ska al commovente blues (cantato in originale dal rocker Arno), da un rap pazzesco ad uno swing scatenato degno di Re Louis – il riferimento degli autori è a “Il libro della giungla”, dalla ballata filosofica di una volpe (cantata in originale con Agnès Jaoui) a un boogie-woogie scatenato, il film invita gli spettatori soprattutto grandi e piccini a cantare e a ballare sulla poltrona. Nella versione italiana la voce di Yuku è della cantante Fedea. Read the full article
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Villaggio delle Zucche 2023 a Ornavasso

Dal 14 al 15 e dal 21 al 22 ottobre, il Lago delle Rose di Ornavasso, situato nella provincia di Verbania, si trasformerà in un incantevole villaggio autunnale dedicato alle zucche. Durante questi giorni, i visitatori avranno l'opportunità di partecipare a una serie di attività divertenti, tra cui la raccolta, la decorazione e l'intaglio delle zucche, oltre a prendere parte a uno spazio animazione con canti e balli con le storie di Piccoli Brividi, di cui tra l'altro uscirà la nuova serie su Disney+ venerdì 13 ottobre, Mercoledì della famiglia Addams, un improbabile Conte Dracula, Johnnystein e Mavis da Hotel Transylvania, con repliche ripetute durante la giornata. Il villaggio verrà animato da pittoresche casette a tema, e il clou dell'evento sarà un enorme salterello a forma di zucca di ben 100 metri quadrati. Oltre alle celebrazioni legate alle zucche la manifestazione avrà anche una mostra dedicata ai funghi, e per rendere l'esperienza più completa, i genitori potranno deliziare il loro palato con una degustazione di risotto alla zucca, inclusa nel prezzo del biglietto e possono partecipare a incontri informativi con una dietista e un micologo e sperimentare esperienze sensoriali, come il riconoscimento degli aromi dei funghi. Per coloro che desiderano un'esperienza culinaria unica, il ristorante offre specialità gastronomiche prelibate, con la possibilità di prenotare un tavolo per trascorrere momenti di qualità in famiglia e immergersi nell'atmosfera autunnale tra zucche e funghi. Con l'opzione Prenota prima il costo del biglietto per bambini e ragazzi fino a 12 anni è di euro 13,90 - comprensivo delle attività, mentre per gli adulti è di euro 15,90, con la degustazione di risotto alla zucca e in regalo anche la stampa della foto di famiglia all'interno del villaggio. Per tutti i biglietti c’è in omaggio la data flessibile, un'opzione molto apprezzata dalle famiglie, che Grotta di Babbo Natale applica a tutti i suoi eventi, infatti se non puoi venire puoi spostare la data oppure scegliere un altro dei numerosi eventi che Grotta di Babbo Natale organizza durante tutto l'anno. Nel biglietto è compreso per i piccoli, ingresso nel villaggio delle zucche, con casette a tema, salterello sulla zucca più grande del mondo, laboratorio sensoriale e ludico, con dietista, laboratorio di intaglio e decorazione e area gioco, mentre per i più grandi c’è ingresso, assaggio risotto alla zucca e amaretti, visita mostra micologica e incontro con il micologo (laboratorio riconoscimento funghi e odore dei funghi), incontro-dibattito con dietista, area prodotti agricoli km zero, possibilità di acquisto prodotti agricoli e funghi e una foto di famiglia stampata in omaggio. I posteggi per prendere parte all’evento sono gratuiti. Read the full article
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Princess Lover Recensione Hentai
Ora vediamo... Un anime per adulti, basato su qualche animu ecchi, che è basato su qualche gioco erotico. Un'idea AWESOMAGE, giusto? Qualcosa della NuTech che utilizza attrici porno per doppiare anime per adulti.
Sfortunatamente, l'apertura mentale, la creatività e l'immaginazione non vanno d'accordo con il "beta-ismo" mentale del pubblico a cui queste compagnie cercano di vendere le loro opere. (Per NuTech, però, è stata pura avidità).
Princess Lover cerca di rompere la gabbia di "animazione sdentata basata su qualche visual novel (piena di sesso)". E fa il suo lavoro seguendo un solo percorso: quello di Sylvia. Dato che, sapete, è il sogno di quasi tutti i ragazzi fare sesso bollente con una straniera. :)...
Sylvia, in pratica Saber nel corpo di Arcueid, è presumibilmente la "donna etero" ma viene irretita da Teppei ogni volta che lui è "in calore". Essendo la brava fidanzata che è, lo lascia fare, si vedono i suoi seni rimbalzare, e lei non la smette di parlarne.
Teppei, nel frattempo, è una nullità che si auto-inserisce e che, guarda caso, è l'erede dell'azienda del nonno e il maschio alfa che è odiato dalle beta. Scopriamo anche che ha avuto qualcosa di nascosto dalla cameriera Yuu.
Ho desiderato oltre i miei desideri e sperato oltre le mie speranze che l'industria dell'animazione tagliasse la merda di pollo e trasformasse più eroge in ero-anime; invece di trasformarli solo in ecchi-animu sdentati (che presentano solo maschi beta). Princess Lover è un buon inizio; un buon inizio.
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I film Marvel sono per bambini, I Pokemon sono per bambini, i videogiochi sono per bambini
😑
Esiste una fascia di età di transizione tra Bambino e Adulto (a cui poi tecnicamente segue Anziano) definita dei "Ragazzi" o eventualmente "Giovani Adulti"
Questa è la fascia di età che guarda saghe cinematografiche e serie tv fantasy/fantascientifiche/d'azione
Quindi anche Harry Potter è per bambini, twilight, hunger games, il signore degli anelli, tutto per bambini 🙄
Sono felice di essere bambino, ci sono tanti youtuber/streamer/cosplayer che a 30/40 anni vanno ancora dietro ai Pokemon, sono dei bambini di 40 anni
Non penso che un "bambino di fatto" capisca immediatamente la filosofia di Thanos o sappia cosa voglia dire "Ineluttabile"
Non penso si possa paragonare un film Marvel a Peppa Pig, non puoi dire che hanno lo stesso target, eppure il secondo è per bambini, o un qualunque film di animazione Disney, senza offesa per nessuno di questi, ma è evidente che hanno un pubblico un po' diverso
Poi ovviamente spesso capita che questi media non hanno davvero un'età ma definirli "per bambini" come un'offesa, come per far capire che siano ridicoli e stupidi, questo sì è da bambini.
#Bambini#Bambino#Film#Serie tv#Marvel#Mcu#Supereroi#Pokemon#Videogiochi#Adulti#Ragazzi#Giovani#Cinema#Harry Potter#Thanos#il signore degli anelli#Hunger games#Twilight#Disney#Cartoni#Cartoni animati#Fumetti#Animazione#Film d'animazione#Film di animazione#Età#Fantascienza#Pubblico
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FLEE
In questi mesi, ma anche guardando ad un lasso di tempo più ampio, come gli ultimi due o tre anni, capita di imbattersi in film, concerti, libri, mostre, le cui tematiche ruotano attorno a grandi temi politici, ed uso “politico” naturalmente nella sua accezione più nobile. È evidente che attorno al filone delle migrazioni, della censura politica, delle ineguaglianze e dell’ecologia si stia concentrando la produzione culturale di mezzo mondo. Ma è altrettanto evidente, e gli ultimi fatti lo insegnano, che tutto questo non è ancora abbastanza per risvegliare le coscienze, tutte le coscienze. È in questa direzione che va il magnifico film d’animazione “Flee” diretto da Jonas Poher Rasmussen e candidato a tre Oscar (miglior animazione, miglior film straniero e miglior film), che racconta la storia di Amin Nawabi, giovane accademico danese, costretto a vivere con la presenza del terribile ricordo della sua fuga dall’Afghanistan, in preda alla guerra civile, dopo la ritirata dei russi che lo avevano invaso (tanto per cambiare). Ma “Flee” è anche la storia dell’incontro dello stesso regista Jonas Poher Rasmussen con quel ragazzo in fuga, incontro che avviene sul treno che portava a scuola i due adolescenti, che diventeranno poi conviventi. Con Amin fuggono dall’Afghanistan la madre e un fratello e che, in preda a trafficanti senza scrupoli finiscono in Danimarca ,dopo essere rimandati in un primo tempo a Mosca. Alla tematica della migrazione si somma quella di una omosessualità mai manifestata apertamente, ma che verrà poi accolta di buon grado dalla famiglia. L’efficacia del disegno animato, usando un termine un po’ di comodo, di raccontare vicende altamente drammatiche, è sorprendente. Il film di Rasmussen è un vero colpo allo stomaco per intensità del racconto e per la capacità di generare angoscia nello spettatore. Un segno semplice, apparentemente ingenuo nella narrazione visiva, ma anche crudo, metallico e feroce nei frangenti drammatici e sottilmente metafisico nella evocazione del ricordo. A questo si aggiunga un dialogo asciutto ed essenziale, capace di ricostruire tutte le sottili sfumature psicologiche dei protagonisti. Quando un disegnatore, con pochi tratti sa far parlare gli sguardi e con una animazione “basica” sa creare atmosfere, allora siamo in presenza di un artista. Ho notato, non con sorpresa, ma con un certo sollievo, la presenza in sala di bambini, benché questo non sia certo un film pensato per il pubblico più giovane. Il disegno animato può essere un efficacissimo mezzo per raccontare il reale ai bambini, forse anche per raccontarlo agli adulti, grazie alla capacità del segno grafico di essere al contempo astrazione simbolica e descrizione mimetica del reale, e proprio per questa sua caratteristica, unitamente all’estraniamento, il contrario della immedesimazione propria del cinema che fa del cinema d’animazione uno straordinario strumento di riflessione non solo estetica. Non abbiate alcun dubbio sulle capacità narrative di questo genere cinematografico, né tanto meno potrete averne su “Flee”.

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Ieri sera ho visto Soul, il nuovo film di animazione Disney pixar. L'ho visto spammato nelle stories di gente su Instagram, non avevo chissà cos'altro da fare e l'ho guardato.
Mi è piaciuto un sacco, mi ha mosso qualcosa dentro e quasi commosso, io che difficilmente mi commuovo.
Se sia per bambini non lo so, anche se forse loro, ingenui e con le loro scintille, probabilmente lo capiscono meglio di noi adulti.
Parla di scintille, inclinazioni dell'anima, vocazione, talento e noi umani intenti a cercare uno scopo nella vita, qualcosa per cui siamo nati ma che alla fine non si sa mai come si finisce a fare qualcosa, qualcosa che ci capita e ci rende felici.
Siamo su questa terra senza sapere bene perché, e se ci chiudiamo nella nostra bolla possiamo anche sprofondare e perderci. Tanto vale buttarci nella vita, più o meno consapevoli, e farci folgorare anche semplicemente dalle foglie che fluttuano ed oscillano mentre cadono tra i rumori della frenesia.
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