#Alessia Gazzola
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Miss Bee e il cadavere in biblioteca di Alessia Gazzola: Un mistero tra amori e intrighi nell'Inghilterra degli anni Venti. Recensione di Alessandria today
Beatrice Bernabò si trova coinvolta in un triangolo amoroso e un delitto in una Londra aristocratica dopo la Prima Guerra Mondiale.
Beatrice Bernabò si trova coinvolta in un triangolo amoroso e un delitto in una Londra aristocratica dopo la Prima Guerra Mondiale. Recensione: In “Miss Bee e il cadavere in biblioteca”, Alessia Gazzola ci trasporta nella Londra degli anni Venti, tra intrighi, amore e mistero, con la protagonista Beatrice Bernabò, detta Miss Bee. Beatrice, una giovane italiana che vive nella capitale britannica…
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Il ladro gentiluomo d'Alessia Gazzola
Informazioni sul libro : La mia recensione : Ritroviamo Alice Allievi per un nuovo crimine nel nord Italia. Come mai si trova lì? È stata trasferita? Mi manca un episodio. In effetti, se ricordate bene, ho letto che era il primo della serie. E non so come, ma questo è il quarto libro. Non lo sapevo. Non c’è scritto da nessuna parte. Dopo questa scoperta, oramai ero già nel bel mezzo…
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Alessia Gazzola "Miss Bee e il cadavere in biblioteca", presentazione
Da oggi in libreria […]Ambientata nel mondo patinato e decadente dell’aristocrazia britannica al risveglio dall’incubo della Prima Guerra Mondiale, tra seducenti visconti e detective che sognano di tagliar loro la testa come nella rivoluzione francese, questa avventura di Miss Bee è una frizzante e incantevole combinazione di suggestioni – da Agatha Christie a Downton Abbey, dai romanzi di…
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Il rischio fa parte della vita. Per andare fino in fondo bisogna avere il coraggio di affrontarlo.
|| Alessia Gazzola
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Che cose meschine si riescono a dire quando si è arrabbiati.
Sono pentita, ma una volta dette le parole non si possono ritirare, non è consentito un rewind, per questo ci si dovrebbe pensare prima, è l'abc, viene insegnato da bambini, eppure eccoci qui adulti, a cascare in pieno nell'errore di farci comandare dall'area del linguaggio senza prima porla al vaglio di tutto il resto del cervello.
Alessia Gazzola
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Su Michela Murgia: Il mondo deve sapere
di Elena Tamborrino A marzo scorso è uscito un articolo di Gianni Bonina su Doppiozero, che -generando molte polemiche- ha assimilato un nutrito gruppo di scrittrici (Alessia Gazzola, Cristina Cassar Scalia, Nadia Terranova, Stefania Auci, Melissa Panarello, Catena Fiorello, Viola Di Grado, Veronica Tomassini, Elvira Seminara, Francesca Maccani, Costanza DiQuattro, Simona Lo Iacono, Tea Ranno,…
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La ragazza del collegio, Alessia Gazzola
Bentornata Alice Allevi! Dopo un soggiorno di due anni, torna a Roma Alice Allevi col suo bel dottorino, CC, Claudio Conforti. Per quest’ultimo …La ragazza del collegio, Alessia Gazzola
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Ciao a tutti Lizziers! 1️⃣2️⃣A voi le mie top twelve letture del 2022. 📚Libri letti 2022 1. Un tè a Chaverton House Alessia Gazzola 2. Nascita di una Ghostwriter Alice Basso 3. Il magico potere del riordino Marie Kondo 4. Brutta Giulia Blesi 5. Ogni giorno è un buon giorno Morishita Noriko 6. La tua seconda vita inizia quando capisci di averne una sola Raphaëlle Giordano 7. Il delitto di Saccargia Gavino Zucca 8. Un segreto non è per sempre Alessia Gazzola 9. L’inferno è una buona memoria Michela Murgia 10. Dodici rose a settembre Maurizio de Giovanni 11. Dovremmo essere tutti femministi Chimamanda Ngozie Adichie 12. Un mese con Montalbano Andrea Camilleri ❓Li conoscete? ❓Ne avete letto qualcuno? ⬇️Fatemi sapere nei commenti 😁 #lizzieconsiglia #libriletti2022 #toptwelvebooks2022 (presso Sardegna Pula (Ca)) https://www.instagram.com/p/CnKBYbeMw64/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Libri in festa!
Niente di meglio che ritrovare i vecchi amici durante le feste: vi proponiamo perciò le recenti imprese delle ‘serie’ più amate.
Una settimana in giallo: la nuova antologia di Sellerio, assemblata dai più noti affiliati della casa editrice siciliana. Una settimana è il termine massimo a disposizione dei protagonisti per risolvere il loro caso.
Vecchie conoscenze è proprio il titolo adatto per indicare l’ultima inchiesta di Rocco Schiavone, il vicequestore creato dalla penna di Antonio Manzini. Il passato torna a turbare il sonno del funzionario più trasgressivo e sboccato della procura, mentre l’inchiesta per omicidio lo porta a occuparsi, trasversalmente, nientemeno che di Leonardo da Vinci. Gli ingredienti per invogliare i palati dei nostri lettori ci sono tutti.
Un altro caso anche per Marco Malvaldi: in Bolle di sapone i cari inossidabili vecchietti del BarLume sono ancora in lockdown, ma la loro curiosità non avverte il passare degli anni e li stimola a occuparsi di omicidi nonostante i limiti imposti dal ‘contatto a distanza’. Ma chi risolverà l’enigma, anche questa volta? Malvaldi riesce a farci sorridere persino in tempo di pandemia.
In Reo confesso di Valerio Varesi il commissario Soneri (ricordiamo ancora la magnifica serie Rai Nebbie e delitti con un Luca Barbareschi perfettamente nella parte) si muove a Parma, città d’elezione del suo creatore, dove indaga su un delitto che ha già un colpevole: un caso troppo semplice per ingannare il fiuto dell’esperto commissario. Ecco le parole dell’autore: “Mi restava un’ultima ibridazione, una necessità personale e romanzesca: introdurre nel giallo l’inquietudine e gli stati d’animo tipici degli autori noir francesi: Izzo e Manchette, Malet e naturalmente il padre di tutti, Simenon. Mi ci voleva cioè un personaggio adatto a farsi osservare intimamente, ma con pudore”.
Siamo ancora in Toscana con La casa di tolleranza. Tre avventure del commissario Bordelli di Marco Vichi, che qui, però, fa un passo indietro nel tempo e ci racconta di quando Franco Bordelli era ancora vice, andava in bicicletta ed esistevano le case ‘chiuse’, ambienti quanto mai favorevoli a crimini e malavita. Un cane lupo delle SS, una prostituta che lavora a maglia, una passeggiata al cimitero sono argomenti che non possono lasciare indifferenti gli estimatori di questo ombroso personaggio, amante delle periferie, che annovera fra i suoi amici ladri e ricettatori. L’ultimo racconto, poi, è ambientato proprio a Natale!
Alessia Gazzola con La ragazza del collegio ci offre una nuova avventura di Alice Allevi, intraprendente specializzanda in medicina legale, interpretata nella fortunata serie Tv L’allieva da Alessandra Mastronardi.
L’ultimo romanzo di Fabio Stassi si intitola Mastro Geppetto: “Un padre alla ricerca del figlio. Un falegname e il suo burattino. Un piccolo gioiello di creatività e ispirazione letteraria”.
Per restare in tema di festività, vi proponiamo Fiaba di Natale di Simona Baldelli, storia che ci riguarda personalmente perché racconta l’impresa, accurata quanto pericolosa, di un funambolo che vuole attraversare a grande altezza la distanza che separa il tetto della biblioteca dal campanile della chiesa. Perfetto per i sognatori.
Allettante e non convenzionale il giallo di Roberto Alajmo Io non ci volevo venire: un detective involontario, di tipo diametralmente opposto ai cliché dell’investigatore stile Marlowe. Giovà, goffo, improbabile, inadeguato all’incarico che gli è stato affidato, muove a Partanna (nome quanto mai evocativo di una borgata di Palermo) i passi necessari per ritrovare una bella ragazza scomparsa. Uno stile divertente e ironico con venature dialettali per “un giallo comico e tagliente che ritrae il cuore ambivalente di una città”.
Un titolo oltremodo accattivante (semel in anno licet insanire!) per Giuseppina Torregrossa: Morte accidentale di un amministratore di condominio; in questo caso, però, l’amministratore in questione è un condomino in pensione che ha deciso di occuparsi di persona della gestione dello stabile, particolarmente malandato, in cui risiede. Ma allora perché questa morte improvvisa? Un ispettore, Mario Fagioli, che di soprannome fa ‘il Gladiatore’ non potrà che scoprire la verità.
Gita in barchetta di Andrea Vitali è ambientato a Bellano nel 1963: un intrecciarsi di storie e personaggi, con le loro piccolezze, avidità, ambizioni e illusioni, la cui esistenza si specchia nelle acque del lago e assurge a dimensione epica.
Grazie al terzo romanzo (dopo Nero di mare e Stagione di cenere) della serie del paparazzo Franco Zanna, Il codice della vendetta di Pasquale Ruju è entrato nella cinquina dei finalisti al Premio Scerbanenco. “Il ritorno di Franco Zanna in una Sardegna troppo carica di misteri”: furti milionari e delitti efferati nell’esclusiva Costa Smeralda, ma soprattutto l’incontro casuale con l’uomo che gli ha rovinato l’esistenza (per la serie la vendetta è un piatto che va mangiato freddo…).
La vincitrice del Premio appena consegnato (nonché candidata allo Strega) è Antonella Lattanzi: “Liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari nel palazzo dove l’autrice è cresciuta, Questo giorno che incombe è un romanzo unico, bellissimo e prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d’amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera”.
Il romanzo Come delfini tra pescecani. Un’indagine per i Cinque di Monteverde di François Morlupi si è aggiudicato il Premio dei lettori al miglior romanzo Noir per essere stato il più votato. “Demolendo con sarcasmo graffiante lo stereotipo del poliziotto supereroe, Morlupi ha saputo dare un volto credibile a chi per mestiere affronta il crimine, alternando intuizioni fulminee a epiche figuracce. Una ventata fresca nel panorama giallo italiano”.
I lettori che hanno amato Chi ha ucciso Sarah? (appena ripubblicato in un’edizione riveduta dall’autore) e i folgoranti, spietati racconti di Dieci, non si lasceranno sfuggire Solo la pioggia, l’ultimo lavoro del talentuoso Andrej Longo: ripescando le tradizionali unità di luogo e di tempo di aristotelica memoria, il narratore chiude i personaggi in una stanza e in undici ore, sotto il fragore della pioggia incessante, li costringe a ripercorrere i drammi delle loro esistenze.
Concludiamo con due classici (Perché leggere i classici? Per imparare a conoscere l’animo umano, che non cambia mai) di Honoré de Balzac appena ripubblicati. Pierrette: “Storia crudele dell’orfana Pierrette, povera, bella e d’animo nobile. I cugini che la ospitano … la tormentano fino allo stremo, per gelosia, per invidia, per meschinità … Cinismo, sarcasmo, fino alla comicità, propri della denuncia realistica; e una indagine psicologica sul desiderio e l’invidia che non risparmia nemmeno i buoni”. Wann-Clore. Jane la pallida: scritto a soli 26 anni e mai pubblicato in Italia “se non in forma edulcorata e introvabile dagli anni Trenta del Novecento, proposto adesso in una nuova traduzione” a cura di Mariolina Bertini, e presente nel nostro Sistema bibliotecario. Ispirato a un dramma giovanile di Goethe, narra la storia di un giovane ufficiale innamorato di due donne. Sullo sfondo delle guerre napoleoniche, amori romantici e dramma, intrighi e travestimenti: un feuilleton praticamente perfetto. “Balzac non incluse Wann-Chlore nella Commedia umana … Era troppo prossimo, con le sue eroine angeliche e con le inquietanti apparizioni del traditore Salvati, al mondo fantastico del romanzo gotico, che non poteva trovar posto nella sua fedele raffigurazione della civiltà contemporanea. Ma proprio l’atmosfera così peculiare di quest’opera giovanile lontana dal realismo la rende oggi per noi particolarmente attraente e suggestiva”.
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Passano i giorni, dunque le settimane, e quindi i mesi. Passano i momenti di gioia, passano quelli di dolore, tutto passa, e qualche volta resta la sensazione di dubbio che le cose siano successe realmente o che, al contrario, le abbiamo solo sognate. Alessia Gazzola – Non è la fine del mondo
📷 Ph Eric Rose
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“And when I felt like I was an old cardigan Under someone's bed You put me on and said I was your favorite.”
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Il rischio fa parte della vita. Per andare fino in fondo bisogna avere il coraggio di affrontarlo.
|| Alessia Gazzola
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