#Alessandria in Festa
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"Fai il Babbo, Ricerca il Tesoro": una Caccia al Tesoro Natalizia per Fare del Bene
"Fai il Babbo, Ricerca il Tesoro": una Caccia al Tesoro Natalizia per Fare del Bene. Ad Alessandria, un evento solidale per grandi e piccini: in costume da Babbo Natale per aiutare Fondazione Uspidalet.
“Fai il Babbo, Ricerca il Tesoro”: una Caccia al Tesoro Natalizia per Fare del Bene. Ad Alessandria, un evento solidale per grandi e piccini: in costume da Babbo Natale per aiutare Fondazione Uspidalet. Un pomeriggio di festa e solidarietà ad Alessandria Sabato 21 dicembre, Alessandria si trasformerà in un luogo magico grazie all’iniziativa “Fai il Babbo, Ricerca il Tesoro”. L’evento,…
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Lacabòn e Santa Lucia: il sapore autentico di Alessandria
di Jacopo Scafaro Lacabòn e Santa Lucia: il sapore autentico di Alessandria La festa di Santa Lucia ad Alessandria è un tuffo nelle tradizioni, tra luci, profumi e ricordi. Protagonisti indiscussi sono i Lacabòn, dolcetti simbolo dell’identità alessandrina. Un pochino in ritardo rispetto al 13 dicembre, giorno della festa di Santa Lucia, oggi sono finalmente riuscito a mangiare di nuovo, come…
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ABBAZIA DI MASIO(AL). VALEO: ROBERTO VERCELLONE, FESTEGGIATO DA COLLEGHI E AMICI.(PHOTOGALLERY)
Nella splendida cornice della Nuova Casa del Popolo d Abbazia di Masio i colleghi e gli amici dello storico delegato UIL della Valer ISC, ex Valeo di Felizzano, hanno voluto salutare il collega e amico Roberto Vercellone, delegato storico della Valeo. Roberto Vercellone delegato aziendale per la UIL dal 1992 ha trascorso quasi tutta la sua vita lavorativa nello stabilimento Valeo di Felizzano.…
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#Abbazia di Masio (AL)#ALESSANDRIA#festa pensionamento#La Nuova Casa del Popolo#Valeo Felizzano#Valeo ISC#Valeo S.p.A.
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Abati
Sant’Antonio Abate
In foto: Trittico delle Tentazioni di sant'Antonio di H. Bosch, 1501 ca., Museo del Prado, Madrid
Oggi 17 gennaio la Chiesa cattolica festeggia Sant’Antonio Abate. Nato a Coma, nel cuore dell'Egitto, intorno al 250 d.C., a vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere vita anacoretica per più di 80 anni: secondo le cronache, morì nel 356 d.C., più che centenario. Riconosciuto già in vita come taumaturgo e in odore di santità, fu visitato da tantissimi pellegrini e bisognosi di tutto l'Oriente, tra cui si narra anche l'imperatore Costantino e i suoi figli. Fu un suo discepolo, sant'Atanasio, che raccontò la sua vita. Nell'iconografia tradizionale è raffigurato circondato da donne provocanti, simbolo delle tentazioni, o animali domestici, come il maiale, di cui è popolare protettore. Nel culto spazio importante ha Il fuoco legata ad una particolare leggenda: si narra infatti che sceso all’Inferno per salvare delle anime dei peccatori, mentre il suo maiale portava scompiglio tra i diavoli, attinse la ferula (che diventerà simbolo nel bastone vescovile) nelle fiamme, portando il fuoco con sè.
I suoi discepoli tramandarono alla Chiesa la sua sapienza, raccolta in 120 detti e in 20 lettere; nella Lettera 8, Sant’Antonio scrisse ai suoi “Chiedete con cuore sincero quel grande Spirito di fuoco che io stesso ho ricevuto, ed esso vi sarà dato”. Nel 561 fu scoperto il suo sepolcro e le reliquie cominciarono un lungo viaggiare nel tempo, da Alessandria a Costantinopoli, fino in Francia nell’XI secolo a Motte-Saint-Didier, dove fu costruita una chiesa in suo onore. In questa chiesa a venerarne le reliquie, affluivano folle di malati, soprattutto di ergotismo canceroso, causato dall’avvelenamento di un fungo presente nella segale (si verifica per abuso terapeutico di essi o in forma epidemica, per l’uso di farine contaminate da polvere di sclerozi del fungo Claviceps purpurea), usata per fare il pane. Il morbo era conosciuto sin dall’antichità come “ignis sacer” per il bruciore che provocavano le cancrene ulcerose e per le allucinazioni; per ospitare tutti gli ammalati che giungevano, si costruì un ospedale e una Confraternita di religiosi, l’antico Ordine ospedaliero degli “Antoniani”; il villaggio prese il nome di Saint-Antoine di Viennois. Il Papa accordò loro il privilegio di allevare maiali per uso proprio e a spese della comunità, per cui i porcellini potevano circolare liberamente fra cortili e strade, nessuno li toccava se portavano una campanella di riconoscimento. Il loro grasso veniva usato per curare l’ergotismo, che venne chiamato “il male di s. Antonio” e poi “fuoco di s. Antonio”. Tuttavia c’è da dire che le due malattie sono diverse, dato che quello che attualmente è chiamato Fuoco di sant’Antonio è causato dal virus della varicella infantile (varicella-zoster virus), e prese questo nome per l’invocazione al Santo come guarigione. Anche il maiale cominciò ad essere associato al Santo, nell’iconografia soprattutto mediterranea, tanto da essere considerato il santo patrono dei maiali e per estensione di tutti gli animali domestici e della stalla. Nella sua iconografia compare oltre al maialino con la campanella, anche il bastone degli eremiti a forma di T, la “tau” ultima lettera dell’alfabeto ebraico e quindi allusione alle cose ultime e al destino. Nel giorno della sua festa liturgica, si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici e si accendono giganteschi falò a ricordo della sua impresa all’Inferno. In alcune zone, tipo alcuni comuni catanesi e nel napoletano, era tradizione comune mettere una icona del santo durante la costruzione dei forni, a protezione dell’uso del fuoco.
Molti gli artisti che l'hanno raffigurato:
Michelangelo Buonarroti, Il Tormento di Sant’Antonio (1487-1489)
Paul Cezanne, Tentazione di Sant’Antonio, 1875-1877
Salvador Dalì, Tentazione di Sant’Antonio, 1946
Gustave Flaubert pubblicò nel 1874 un libro, La Tentazione di Sant’Antonio, in cui l’eremita è tentato da seduzioni demoniache come lussuria, potere o ricerca del piacere. Ancora più inquietante è la comparsa di un suo discepolo, Ilarione, che gli presenta «tutti gli dèi, i riti, le preghiere e gli oracoli», e sottolinea le contraddizioni delle Sacre Scritture.
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“To kings and chieftains these at night display their phantom features; other dreams will roam among the people, haunting common folk. All these dream-brothers the old god passed by and chose Morpheus.”
aquele ali é MORFEU? não, claro que não. ele é apenas BASIL AUBURN ZAMBRANO, um PSIQUIÁTRA, PSICOTERAPEUTA e PROPRIETÁRIO DA ELPIDA SEBO E LIBRARIA de LONDRES, INGLATERRA. chegou a zakynthos faz DEZ ANOS e aparentemente está amando a estadia. ele se parece um pouco com PEDRO PASCAL mas sempre nega isso! AL tem QUARENTA E CINCO anos e desde sempre dizem que ele é SENSÍVEL, CÉTICO. acho que só conhecendo para descobrir! algo em diz que conheceremos muito além disso. ( pinterest )
Basil não está ciente da maldição.
biografia —
Uma casa escura com livros por todos os lados, Basil sempre achou que seu fascínio por conhecimento viera de seus pais. Era uma de suas teorias, já que não se lembra muito bem deles. Na verdade, tudo o que se lembra de sua estadia em Londres são borrões de memórias. Se lembra do que leu, de alguns acontecimentos extraordinários de seu dia a dia, interações com funcionários da casa até. Outras coisas que se lembra são as plantas estranhas, ao redor da casa, e de seu quarto, seu porto seguro. Desde muito cedo, Basil soube de poucas coisas sobre os pais, que eram chilenos e ambos eram psiquiatras e onirologistas. Qualquer outra coisa que perguntava acabava se perdendo sem resposta com o tempo.
Quando ainda era muito pequeno, Basil tinha permissão para passear pelos jardins, mas com o tempo, até mesmo isso lhe foi tirado. Seu acesso a casa foi diminuindo, e quando, finalmente, passou a ficar só em seu próprio quarto, a família decidiu se mudar. Nunca soube como seus pais andavam de um lado para o outro pela casa, com cadernos e livros, festas particulares que Basil só lembra vagamente do barulho sem entender nada. Juntando o útil com o agradável, uma casa em Oxford foi comprada, onde os pais de Basil já trabalhavam há anos. Mas Basil não foi para Oxford, ao invés disso, foi mandado para Itália com sua tia. Se passasse a ignorar todas as memórias fragmentadas, Basil sente como se tivesse nascido e crescido em Alessandria, na Itália.
Basil se formou em Oxford, no mesmo curso que seus pais. Mas depois de tantos anos sem contato, não saberia reconhecê-los nem se algum deles fosse um de seus professores. E sabia que era possível. Mas sua falta de interesse não durou muito tempo. Percebeu que um de seus professores o tratava diferente, e quando sua tia ia o buscar, trocava olhares como uma pessoa. Um sentimento de rancor nos pequenos detalhes de seu rosto. O tempo, a falta de contato, suas experiências na casa de Londres, Basil tirou suas próprias conclusões. Sabia que os pais não queriam filhos, ao contrário da tia. Nos últimos meses antes de se formar, brincou de gato e rato com o pai, que ninguém entendia porque um professor iria descaradamente evitar um dos melhores alunos da turma. E quando conversavam, Basil fazia questão de mandar indiretas e menções a sua infância.
Depois que se formou, foi direto para estudo de especializações, doutorados e mestrados. Aos trinta anos, começou a trabalhar como psiquiatra, e depois como psicoterapeuta também. Desde sempre, sonhos foram uma parte importante de sua vida. Era em sonhos que via cenas histórias, quase como memórias, em sonhos que se imaginava dentro de livros que lia. Mas ainda assim, acreditava que vários de seus sonhos carregavam avisos, mensagens. Se tornou comum "sonhos" serem assuntos recorrentes em suas sessões de terapia. Durante cinco anos, um sonho específico lhe ocorria. Uma ilha, quanto mais tempo passava mais claro parecia a mensagem, precisava se mudar, precisar entender o que aquilo significava. Era para ser apenas uma viagem de férias, mas no momento que pisou em Zakynthos, não conseguiu mais ir embora. Tratou de sua transferência para Aesculapius Hospital por cartas e e-mails, e em alguns meses já estava com todas as suas coisas em um dos apartamento do Paladium.
personalidade —
Basil é um homem centrado, e é raro vê-lo sem um livro em mãos. Não é muito de falar, mas pode passar horas escutando outras pessoas. É do tipo de pessoa que adora uma fofoca, mas nunca contaria uma. Fica lá só marcando presença, escutando. É ávido por novas histórias, por ter a experiência de escutar outras pessoas contando histórias. Toda experiência vivida é válida e interessante, esse pensamento o tornou um ótimo ouvinte.
elpida sebo e livraria —
Com corredores e mais corredores de livros, tanto novos quanto mais antigos, recém chegados da gráfica à que passaram por incontáveis mãos de leitores até chegar até ali. O prédio tem três andares, sem contar com o térreo. Todos, menos o terceiro andar (que serve como local de descanso para os funcionários e armazém), contam com corredores, salas, mezaninos, todos ao acesso do público. Algumas salas são mais organizadas que outras, contando com tipos diferentes de decoração. Mesmo contando com todos os tipos e gostos literários, Elpida, sebo e livraria, é especialmente conhecida por seu acervo de fantasia histórica e aqueles com temas mais "místicos", como tarot, bruxaria, mitologias de todo o mundo, etc. Dizem que esses dois temas são os favoritos de Basil, o proprietário. Há quem diz que o homem abriu o lugar, inicialmente, como um depósito para os livros que já tinha lido. Com a quantidade absurda de livros, Elpida está sempre com falta de pessoal, aceitando qualquer um que tenha o mínimo de respeito e interesse na leitura para trabalhar.
headcanons —
Basil tem uma estranha obsessão por café. A segunda coisa que mais investe seu dinheiro (depois de seu colchão e derivados), são grãos de café especial e equipamento adequado. Toma café religiosamente de manhã, mas se recusa a tomar ao menos um gole depois do meio dia. Repudia qualquer coisa que tenha a mínima chance de atrapalhar seu horário de sono.
Falando em horário de sono, Basil dorme todos os dias exatamente nove horas. Dorme fácil, mas faz de tudo para que seja o mais relaxado possível. Segue todas as recomendações médicas possíveis para ter um bom sono, e depois que apaga, nem uma banda screamo do seu lado consegue acordá-lo.
Sabe falar latim porque na época de faculdade, se interessou por biologia marinha (até quase pensou em trocar de curso), e, na sua linha de raciocínio, aprender o idioma que era usado nos nomes científicos era estar um passo a frente se realmente decidisse trocar de carreira. Acabou se acostumando com sua rotina de estudos e só continuou, mesmo perdendo o interesse no ramo de estudo de crustáceos (e outras coisas, mas o que Basil só queria saber de crustáceos mesmo). Ele preferia continuar estudando latim do que ter que repensar sua rotina extremamente bem pensada (na época, hoje em dia a rotina é definida por ordem de afazeres no trabalho e o que der na telha nas horas livres).
em construção...
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La città di Bergen (Briggen) ha un quartiere di case e fondachi cinquecenteschi costruiti da mercanti tedeschi provenienti dalla costa anseatica. Si tratta di un esempio di come al tempo il baricentro commerciale si stava spostando verso Nord con il conseguente declino di Venezia e dell’intera penisola.
La letteratura italiana è una letteratura in cui dominano i temi del rimpianto dal “Ahi serva Italia” dantesco fino alla delusione successiva all’Unità. Dopo le due guerre mondiali predomina poi l’inquietudine dell’uomo moderno verso la tecnica, l’imperialismo, il cinismo della società.
Di seguito alcuni esempi successivi alla Restaurazione.
1821 - Santorre di Santa Rosa guida i moti liberali che invocano la Costituzione. Il tricolore è issato alla Cittadella di Alessandria. Vittorio Emanuele I abdica in favore di Carlo Felice.
1831 - Carlo Alberto Re di Sardegna
Canti (Leopardi). I componimenti presentano un’evoluzione dai primi testi di stampo alfieriano e romantico agli Idilli, frutto della poetica dell’indefinito e di una filosofia schopenaueriana (Il mondo come volontà e rappresentazione è del 1819) in cui vi è il contrasto fra finito (il mondo) e l'infinito (il pensiero) restituito in forma poetica.
All'Italia
O patria mia, vedo le mura e gli archi / E le colonne e i simulacri e / l’erme / Torri degli avi nostri, / Ma la gloria non vedo, / Non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi / I nostri padri antichi
Il passero solitario
D’in su la vetta della torre antica, / Passero solitario, alla campagna / Cantando vai finchè non more il giorno; / Ed erra l’armonia per questa valle. Primavera dintorno / Brilla nell’aria, e per li campi esulta, / Sì ch’a mirarla intenerisce il core. / Odi greggi belar, muggire armenti; / Gli altri augelli contenti, a gara insieme / Per lo libero ciel fan mille giri, / Pur festeggiando il lor tempo migliore:/ Tu pensoso in disparte il tutto miri; / Non compagni, non voli, / Non ti cal d’allegria, schivi gli spassi; / Canti, e così trapassi / Dell’anno e di tua vita il più bel fiore. Oimè, quanto somiglia / Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso, / Della novella età dolce famiglia,/ E te german di giovinezza, amore, / Sospiro acerbo de’ provetti giorni / Non curo, io non so come; anzi da loro / Quasi fuggo lontano; / Quasi romito, e strano / Al mio loco natio, / Passo del viver mio la primavera. / Questo giorno ch’omai cede alla sera, / Festeggiar si costuma al nostro borgo. / Odi per lo sereno un suon di squilla, / Odi spesso un tonar di ferree canne, / Che rimbomba lontan di villa in villa. / Tutta vestita a festa / La gioventù del loco / Lascia le case, e per le vie si spande; / E mira ed è mirata, e in cor s’allegra. / Io solitario in questa / Rimota parte alla campagna uscendo, / Ogni diletto e gioco / Indugio in altro tempo: e intanto il guardo / Steso nell’aria aprica / Mi fere il Sol che tra lontani monti, / Dopo il giorno sereno, / Cadendo si dilegua, e par che dica / Che la beata gioventù vien meno. Tu, solingo augellin, venuto a sera / Del viver che daranno a te le stelle, / Certo del tuo costume / Non ti dorrai; che di natura è frutto / Ogni vostra vaghezza. / A me, se di vecchiezza / La detestata soglia / Evitar non impetro, / Quando muti questi occhi all’altrui core, / E lor fia voto il mondo, e il dì futuro / Del dì presente più noioso e tetro, / Che parrà di tal voglia? / Che di quest’anni miei? che di me stesso? / Ahi pentirommi, e spesso, / Ma sconsolato, volgerommi indietro.
L'infinito
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, / E questa siepe, che da tanta parte / Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. / Ma sedendo e mirando, interminati / Spazi di là da quella, e sovrumani / Silenzi, e profondissima quiete / Io nel pensier mi fingo; ove per poco / Il cor non si spaura. E come il vento / Odo stormir tra queste piante, io quello / Infinito silenzio a questa voce / Vo comparando: e mi sovvien l’eterno, / E le morte stagioni, e la presente / E viva, e il suon di lei. Così tra questa / Immensità s’annega il pensier mio: / E il naufragar m’è dolce in questo mare.
A Silvia
Silvia, rimembri ancora / Quel tempo della tua vita mortale, / Quando beltà splendea / Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, / E tu, lieta e pensosa, il limitare / Di gioventù salivi?
"il maggio odoroso"
"le sudate carte"
Il sabato del villaggio
La donzelletta vien dalla campagna, / In sul calar del sole, / Col suo fascio dell’erba; e reca in mano / Un mazzolin di rose e di viole, / Onde, siccome suole, / Ornare ella si appresta / Dimani, al dì di festa, il petto e il crine. / Siede con le vicine / Su la scala a filar la vecchierella, / Incontro là dove si perde il giorno; / E novellando vien del suo buon tempo, / Quando ai dì della festa ella si ornava, / Ed ancor sana e snella / Solea danzar la sera intra di quei / Ch’ebbe compagni dell’età più bella. / Già tutta l’aria imbruna, / Torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre / Giù da’ colli e da’ tetti, / Al biancheggiar della recente luna. / Or la squilla dà segno / Della festa che viene; / Ed a quel suon diresti / Che il cor si riconforta. / I fanciulli gridando / Su la piazzuola in frotta, / E qua e là saltando, / Fanno un lieto romore: / E intanto riede alla sua parca mensa, / Fischiando, il zappatore, / E seco pensa al dì del suo riposo. Poi quando intorno è spenta ogni altra face, / E tutto l’altro tace, / Odi il martel picchiare, odi la sega / Del legnaiuol, che veglia / Nella chiusa bottega alla lucerna, / E s’affretta, e s’adopra / Di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba. Questo di sette è il più gradito giorno, / Pien di speme e di gioia: / Diman tristezza e noia / Recheran l’ore, ed al travaglio usato / Ciascuno in suo pensier farà ritorno. / Garzoncello scherzoso, / Cotesta età fiorita / E’ come un giorno d’allegrezza pieno, / Giorno chiaro, sereno, / Che precorre alla festa di tua vita. / Godi, fanciullo mio; stato soave, / Stagion lieta è cotesta. / Altro dirti non vo’; ma la tua festa / Ch’anco tardi a venir non ti sia grave.
"Dolce e chiara è la notte senza vento" (La sera del dì di festa)
"natio borgo selvaggio" (Le ricordanze)
"le magnifiche sorti e progressive" (La ginestra)
"Passata è la tempesta: / Odo augelli far festa, e la gallina, / Tornata in su la via, / Che ripete il suo verso" (La quiete dopo la tempesta)
1840 - Promessi sposi (Manzoni). I personaggi del popolo non sono più ritratti in modo macchiettistico come in Goldoni, anche se ancora non emerge la dimensione tragica che connoterà il Verismo.
1848 - Prima guerra d’indipendenza e sconfitta, l’anno successivo, a Novara. Abdicazione a favore di Vittorio Emanuele II.
1852 - Cavour primo ministro
1853 - Scoppia la guerra di Crimea
1859 - Seconda guerra d’indipendenza. Battaglia di Solferino e San Martino. Armistizio di Villafranca
1860 - Spedizione dei Mille. Brixio seda una rivolta contadina a Bronte, origine del fenomeno del brigantaggio che perdurerà dopo l’Unità.
1861 - Unità d’Italia
1862 - Garibaldi ferito sull’Aspromonte
1864 - Strage di Torino per via dello spostamento della capitale a Firenze come promesso a Napoleone III
1866 - Terza guerra d’indipendenza
1867 - Nel tentativo di conquistare Roma, Garibaldi sconfitto a Mentana
1869 - la tassa sul macinato consente di raggiungere il pareggio di bilancio. Fosca (Tarchetti), romanzo della Scapigliatura milanese, movimento tardo-romantico che avverte la lontananza, anche generazionale, degli ideali risorgimentali.
1870 - Francia sconfitta a Sedan e presa di Roma. Ostilità della Chiesa nei confronti del Regno (non expedit)
1876 - Sinistra storica al governo con Depretis che governa grazie a pratiche clientelari e trasformiste e che supporta l’industria settentrionale.
1879 - Odi barbare (Carducci)
"I cipressi che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti" (Davanti San Guido)
1881
I Malavoglia, capolavoro del verismo italiano. La lettura dell’Italia post-unitaria compiuta dal verismo e dal suo atteggiamento di osservazione dei fatti come accadeva in Francia con Zola corre parallelamente al simbolismo (Pascoli) e al decadentismo (D’Annunzio) perché rappresentano la sfiducia contro la scienza. Altrove il realismo racconta la finis Austriae come in Philip Roth. Se Carducci è il cantore del Risorgimento e usa la metrica classica, Pascoli la disarticola e si ispira al ruolo anche sonoro ed evocativo della parola come Baudelaire e Rimbaud: da qui la poesia del Novecento. Mentre Zola indaga la società degli operai, Tolstoj l’aristocrazia moscovita (Anna Karenina), Verga si rivolge ancora al mondo dei pescatori e manca quella volontà di denuncia che in Francia è costituita dallo J’accuse, ma che contiene anche i semi decadenti del languore di Verlaine e dell’estetismo di Huysmans. Precursore dell'Esistenzialismo del '900 è invece Fedor Dostojevskij che rifiuta il capitalismo europeo e vede nel dolore la via per la salvezza. In Delitto e Castigo (1866), ad esempio, Raskolnikov vuole affermare la sua libertà assoluta uccidendo un'usuraia e sfidando la polizia, ma l'umanità delle persone che incontra fuggendo e l'amore di Sonja lo portano a redimersi e a costituirsi. Anche ne I fratelli Karamazov (1880), la leggenda del Grande Inquisitore mette in evidenza, con il bacio di Gesù al prelato spagnolo, quanto la risposta al cinismo per il quale l'umanità non ha bisogno di libertà non possa che essere l'amore.
“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo” (Anna Karenina, Tolstoj)
"L'uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l'uomo rifiuta Dio, si inginocchia davanti ad un idolo" (Delitto e castigo, Dostojevskij)
Malombra (Fogazzaro), romanzo non verista, ma lirico, impressionista e simbolista da cui traspare quella lettura evocativa del reale (le Corrispondenze di Baudelaire, il Battello ebbro di Rimbaud) e quel languore di Verlaine che sfoceranno nel Crepuscolarismo e nella sua visione demitizzante della poesia, anti dannunziana, ma anche nella poetica della memoria di Proust (“i veri paradisi sono quelli perduti”).
1882 - Triplice Alleanza siglata in funzione antifrancese. La “via prussiana” perseguita dall’Italia è anche frutto degli investimenti tedeschi nell’industria locale.
1885 - La conquista di Roma (Serao)
1886 - Cuore (De Amicis), opera che guarda manzonianamente al mondo degli umili, ma in modo solo caritatevole e bozzettistico.
1887 - Crispi primo ministro
1889 - Il piacere (D’Annunzio), opera principale del decadentismo italiano che altrove assume le forme di Des Esseintes in A Ritroso (Huysmans, 1884), Il ritratto di Dorian Gray (Wilde, 1890) e Il grande Gatsby (Scott Fitzgerland, 1925)
1893 - Scandalo della Banca Romana
1894 - I Viceré (De Roberto)
1895 - Piccolo mondo antico (Fogazzaro)
1896 - Sconfitta di Adua
1898 - Bava Beccaris, primo ministro Rudinì, seda una rivolta a Milano
1900 - L’anarchico Gaetano Bresci uccide Umberto I. Zanardelli primo ministro
1902 - La pioggia nel pineto (D’Annunzio)
Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione.
Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitìo che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, né il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancóra, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immersi noi siam nello spirto silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione.
Ascolta, ascolta. L'accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s'ode voce del mare. Or s'ode su tutta la fronda crosciare l'argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell'aria è muta; ma la figlia del limo lontana, la rana, canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione.
Piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca aulente, il cuor nel petto è come pèsca intatta, tra le pàlpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alvèoli son come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i mallèoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione.
1903 - Vittorio Emanuele III nomina Giolitti primo ministro. I canti di Castelvecchio (Pascoli)
Oh! Valentino vestito di nuovo, / come le brocche dei biancospini!
1904 - Il fu Mattia Pascal (Pirandello). L’imprevisto rivela la frammentarietà dell’io, fra maschera e persona, e mette in luce il contrasto fra pubblico e privato.
1908 - Umorismo (Pirandello) che deriva dal sentimento del contrario e dalla volontà di raccontare i fatti interpretandone le ragioni non evidenti, sottolineando la differenza fra realtà e verità. È il concetto alla base del teatro di Pirandello (Così è se vi pare) come la frattura fra persone e personaggi: Maschere nude sarà il titolo di tutte le opere teatrali.
1909
Manifesto del futurismo (Marinetti)
I vecchi e i giovani (Pirandello) che racconta la disillusione degli ideali risorgimentali nella Sicilia dei fasci socialisti repressi dal governo Crispi nel 1894
1910 - Salvemini definisce Giolitti “ministro della malavita” mentre i nazionalisti di Corradini lo dichiara simbolo dell’Italietta imbelle. La violenza politica è sospinta dai pensieri di Nietzsche e Sorel, ma anche dall’ irrazionalismo antipositivista di autori come Papini e Prezzolini ai quali si oppone il pensiero borghese di Benedetto Croce. Lo stesso conflitto tra conservatori e rivoluzionari si troverà ne La montagna incantata di Mann (1924).
1911 - Invasione della Libia. Il Codice di Perelà (Palazzeschi)
1912 - Suffragio universale maschile. È l’avvento delle masse nella politica con una élite liberale incapace di guidarle mentre vige ancora il non expedit. Mussolini saprà incanalare il consenso sfruttando la paura di capitalisti e borghesi di fronte all’avanzare del socialismo dopo la tragedia della Prima guerra mondiale.
1913
Canti orfici (Campana), forse l’unica poeta maudit italiano
Canne al vento (Deledda). Come Dostojevski che rifiuta il razionalismo illuminista e riconosce il “sottosuolo” in cui si tormenta l’uomo , si ha l’innesto su temi veristi di sensibilità quasi religiose che affrontano la fragilità umana e il senso della colpa. È il tempo della crisi della società borghese: l’incapacità di gestire i problemi sociali e di offrire una risposta alle problematiche individuali, avendo disgregato la società precedente, apre la vita ai grandi autori del declino. Kafka affianca un racconto minuzioso del reale alle sue inquietudini nascoste, Mann ne i Buddenbrook o in La morte a Venezia quasi raffigura questa epoca e si dimostra affascinato dal mito irrazionale della gioventù anche se poi leverà la propria voce contro il nazismo.
1914 - Canti orfici (Campana)
1919 - Occupazione di Fiume
Allegria di naufragi (Ungaretti) in cui prevale la poetica simbolista della parola, contro la retorica dannunziana, contro la semplice rivoluzione futuristica della metrica. In quell'anno Paul Valery pubblica la "Crisi del pensiero" che sottolinea come la guerra abbia spazzato via le istanze delle avanguardie sulla stessa linea di Pensiero del poeta russo Majakovskij.
Si sta come / d'autunno / sugli alberi / le foglie (Soldati)
Tra un fiore colto e l’altro donato / l’inesprimibile nulla (L'eterno)
Di queste case / non è rimasto che qualche brandello di muro / Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto / Ma nel cuore nessuna croce manca / È il mio cuore il paese più straziato (San Martino del Carso)
1921 - Nascita del Partito comunista. Canzoniere (Saba)
1922 - Marcia su Roma. L'Enrico IV (Pirandello) spiega la differenza fra la comicità derivante dall'avvertimento del contrario (il protagonista che crede di essere l'imperatore Enrico IV) e il pensiero dal sentimento del contrario: da tale confronto anche il dissidio fra maschera e persona.
1923 - La coscienza di Zeno (Svevo). Come nel modernismo di Joyce (Ulysses è del 1922), di Proust (La ricerca del tempo perduto è pubblicata fra il 1920 e il 1927) e di Schnitzler (Doppio Sogno, 1925), il racconto non è fatto da un narratore onnisciente, ma la realtà è determinata dalla psicologia dei personaggi che, dall’inettitudine nei confronti della vita, maturano una coscienza. Incalzata dal cinema, la letteratura fra scomparire l’azione ed emergere il monologo interiore, il flusso di coscienza.
1924 - Omicidio di Matteotti
1925
Manifesto degli intellettuali fascisti (Gentile) e antifascisti (Croce)
Ossi di seppia (Montale) in cui si riprende la lezione simbolista nella tecnica del correlativo oggettivo, ideata da T.S. Elliot, ove le sensazioni possono essere espresse solo dalle cose: ne emerge una poesia metafisica come nella poetica di De Chirico
Meriggiare pallido e assorto
Meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto, / ascoltare tra i pruni e gli sterpi / schiocchi di merli, frusci di serpi.
E andando nel sole che abbaglia / sentire con triste meraviglia / com'è tutta la vita e il suo travaglio / in questo seguitare una muraglia / che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Non chiederci la parola
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco / lo dichiari e risplenda come un croco / Perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro, agli altri ed a se stesso amico, e l'ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirtisì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti,ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato: / era il rivo strozzato che gorgoglia, / era l’incartocciarsi della foglia / riarsa, era il cavallo stramazzato. / Bene non seppi, fuori del prodigio / che schiude la divina Indifferenza: / era la statua nella sonnolenza / del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
1929 - Gli indifferenti (Moravia) a sfatare i luoghi comuni sulla borghesia italiana rivelandone il cinismo e le miserie contro al moralismo fascista del tempo.
1933 - Fontamara (Silone) pubblicato in Svizzera
1938 - Anschluss. Trattato di Monaco. Leggi razziali in Italia. Un anno sull’altopiano (Lussu)
1939 - Patto Molotov - Ribbentrop. Invasione della Polonia, dei Paesi Bassi e della Francia
1940
L’Italia entra in guerra venendo sconfitta in Africa e in Albania
Il deserto dei Tartari (Buzzati), esempio di realismo simbolico
1941 - Attacco di Pearl Harbour. Conversazione in Sicilia (Vittorini)
1942 - Montgomery sconfigge Rommel e la Folgore ad El Alamein. Ed è subito sera (Quasimodo)
E come potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze / sull’erba dura di ghiaccio, al lamento / d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero / della madre che andava incontro al figlio / crocifisso sul palo del telegrafo? / Alle fronde dei salici, per voto, / anche le nostre cetre erano appese, / oscillavano lievi al triste vento
1943
Battaglia di Stalingrado e ritirata di Russia. Sbarco alleato in Italia. Caduta di Mussolini che poi, liberato dai tedeschi, fonda la Repubblica di Salò. Badoglio firma l’armistizio. Bonomi primo ministro
Cristo si è fermato ad Eboli (Carlo Levi) in cui il neorealismo riprende la volontà verista di raccontare le vite dei più umili anche con un atteggiamento di denuncia.
1944 - Battaglia di Cassino
1945 - Fucilazione di Mussolini. Uomini e no (Vittorini), primo romanzo neorealista sulla lotta partigiana dopo la retorica fascista.
1947 - Se questo è un uomo (Levi). Dialoghi con Leucò (Pavese), esempio di realismo simbolico
1949
La bella estate (Pavese). In opposizione all’ermetismo, Pavese usa la “poesia racconto” come Whitman e Rilke.
L’Agnese va a morire (Renata Viganò)
1951 - Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (Pavese)
"E Cesare perduto nella pioggia / Sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina" (Alice, De Gregori)
1952 - Il visconte dimezzato (Calvino) in cui ad una narrazione puntuale si accosta la dimensione fiabesca: è il realismo simbolico. Della trilogia “I nostri antenati” seguono Il barone rampante e Il cavaliere inesistente di cui vi è solo l’armatura.
1953 - Il sergente nella neve (Rigoni Stern)
1957 - Quer pasticciaccio brutto di via Merulana (Gadda) con una lingua sperimentale e barocca che imita la complessità della vita
1958 - Il Gattopardo (Tomasi di Lampedusa)
1961 - Il giorno della civetta (Sciascia) dall’umorismo di tipo pirandelliano
1962 - Il giardino dei Finzi-Contini (Bassani) sulle leggi razziali in Italia
1963 - Centomila gavette di ghiaccio (Bedeschi)
1968 - pubblicato postumo, Il partigiano Johnny (Fenoglio) in cui emerge l’influenza crescente della letteratura americana (Faulkner, Steinbeck, Dos Passos, Hemingway) in Italia e l’uso dell’inglese dopo anni della retorica di Strapaese.
1979 - Se una notte d’inverno un viaggiatore (Calvino) in cui due lettori non riescono a continuare a leggere il libro che hanno iniziato e finiranno per sposarsi. Esempio di metanarrativa.
1980 - Il nome della rosa (Eco)
1985 - Rinascimento privato (Bellonci)
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Streetart – Sposari @ Alessandria del Carretto, Italy – Barbara Picci
Sposari @ Alessandria del Carretto, Italy Title: LA FESTA DELLA PITA Location: Alessandria del Carretto, Calabria, Italy Artist: Andrea Sposari aka Spos.Art (Italy) For: Comune di Alessandria del Carretto Sponsored by: I colori di Maria Year: 2024 Photo Credits: Sposari Source: Streetart – Sposari @ Alessandria del Carretto, Italy – Barbara Picci
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6/4 Stefano Pain fa ballare River House Club - Soncino (Cremona)
Stefano Pain sabato 6 aprile 2024 fa scatenare River House Club - Soncino (Cremona) insieme ad un vocalist d'eccezione come Cire.
Il sound di Stefano Pan è house, ma non solo. Ad esempio, il suo 2024 è iniziato nel migliore dei modi a livello discografico. Con una versione decisamente potente e decisamente house di "Let the Music Play" prodotta da Pain & Rossini (ovvero da Stefano Pain e Danilo Rossini) e remixata Enaj, professionisti del mixer che non hanno certo bisogno di presentazioni. Il brano è uscito su UMM.
Originario di Alessandria, Stefano Pain è attivo come dj in ambito nightlife & dintorni sin dall'età di 15 anni... ma questo succede a tanti. A pochi colleghi invece capita di scrivere e far uscire dischi come "Quake", pubblicata Revealed, l'etichetta di Hardwell, già dj numero uno al mondo per DJ Mag. La traccia è stata inclusa nella colonna sonora nel recente Dom Hemingway, film hollywoodiano di Richard Shepard con Jude Law, più volte candidato all'oscar. E non è tutto la sua "RAM TAM TAM (Pilot 6 – Armada) è stato scelta dagli Swedish House Mafia per i loro set per diversi mesi ed è presente nel film-documentario "Leave The World Behind".
///
La luna splende sul River House Club di Soncino (CR) che ormai da tempo è tornato a far ballare ogni sabato e prefestivi, in ogni stagione. E' un ritorno che in zona e non solo, tra Cremona e Brescia, era decisamente atteso dai più giovani. L'atmosfera, sotto la grande mirrorball oppure in giardino, quando fa caldo, è quella di una grande festa tra amiche ed amici. Sorrisi, musica, ritmo fino a tardi, per celebrare ogni fine settimana.
Anche per l'autunno inverno 2023 / 24, infatti, il sound al River House Club è di qualità assoluta. River House club, aperto tutto l'anno, fa poi oggi parte del gruppo che gestisce molti dei più importanti spazi di divertimento tra Brescia e Cremona, con Circus beatclub (aperto da settembre a fine aprile e MOLO (aperto da maggio a fine settembre). La sinergia tra realtà di questo livello fa si che al River ogni weekend arrivino artisti di livello assoluto, artisti che fanno scatenare tutta Italia.
Ad esempio, fanno tappa al River House Club di Sonico (CR) il Samsara Tour, suona forte il ritmo di Botteghi, spesso torna il sound sempre house e decisamente personale di Samuele Sartini... e non solo. Ogni weekend i party si susseguono senza soluzione di continuità.
River House Club
via Brescia 23, Soncino (CR)
366.1758050
#riverhouseclub
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6/4 Stefano Pain fa ballare River House Club - Soncino (Cremona)
Stefano Pain sabato 6 aprile 2024 fa scatenare River House Club - Soncino (Cremona) insieme ad un vocalist d'eccezione come Cire.
Il sound di Stefano Pan è house, ma non solo. Ad esempio, il suo 2024 è iniziato nel migliore dei modi a livello discografico. Con una versione decisamente potente e decisamente house di "Let the Music Play" prodotta da Pain & Rossini (ovvero da Stefano Pain e Danilo Rossini) e remixata Enaj, professionisti del mixer che non hanno certo bisogno di presentazioni. Il brano è uscito su UMM.
Originario di Alessandria, Stefano Pain è attivo come dj in ambito nightlife & dintorni sin dall'età di 15 anni... ma questo succede a tanti. A pochi colleghi invece capita di scrivere e far uscire dischi come "Quake", pubblicata Revealed, l'etichetta di Hardwell, già dj numero uno al mondo per DJ Mag. La traccia è stata inclusa nella colonna sonora nel recente Dom Hemingway, film hollywoodiano di Richard Shepard con Jude Law, più volte candidato all'oscar. E non è tutto la sua "RAM TAM TAM (Pilot 6 – Armada) è stato scelta dagli Swedish House Mafia per i loro set per diversi mesi ed è presente nel film-documentario "Leave The World Behind".
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La luna splende sul River House Club di Soncino (CR) che ormai da tempo è tornato a far ballare ogni sabato e prefestivi, in ogni stagione. E' un ritorno che in zona e non solo, tra Cremona e Brescia, era decisamente atteso dai più giovani. L'atmosfera, sotto la grande mirrorball oppure in giardino, quando fa caldo, è quella di una grande festa tra amiche ed amici. Sorrisi, musica, ritmo fino a tardi, per celebrare ogni fine settimana.
Anche per l'autunno inverno 2023 / 24, infatti, il sound al River House Club è di qualità assoluta. River House club, aperto tutto l'anno, fa poi oggi parte del gruppo che gestisce molti dei più importanti spazi di divertimento tra Brescia e Cremona, con Circus beatclub (aperto da settembre a fine aprile e MOLO (aperto da maggio a fine settembre). La sinergia tra realtà di questo livello fa si che al River ogni weekend arrivino artisti di livello assoluto, artisti che fanno scatenare tutta Italia.
Ad esempio, fanno tappa al River House Club di Sonico (CR) il Samsara Tour, suona forte il ritmo di Botteghi, spesso torna il sound sempre house e decisamente personale di Samuele Sartini... e non solo. Ogni weekend i party si susseguono senza soluzione di continuità.
River House Club
via Brescia 23, Soncino (CR)
366.1758050
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Alessandria celebra la Festa di Santa Lucia con banchi di dolciumi e modifiche alla viabilità
Dal 11 al 15 dicembre, la piazza e le vie limitrofe si animano di dolci tradizionali, con divieti di sosta e transito per garantire lo svolgimento della festa.
Dal 11 al 15 dicembre, la piazza e le vie limitrofe si animano di dolci tradizionali, con divieti di sosta e transito per garantire lo svolgimento della festa. Alessandria, 13 novembre 2024 – La Città di Alessandria si prepara ad accogliere la tradizionale Festa di Santa Lucia, evento molto atteso dai cittadini e dai visitatori, che si terrà nell’omonima piazza dall’11 al 15 dicembre 2024. Per…
#Alessandria#Alessandria centro#Alessandria centro storico viabilità#Alessandria cultura#Alessandria eventi dicembre#Alessandria in Festa#Alessandria news#Alessandria today#Alessandria tradizioni#Alessandria traffico#Alessandria turismo#Alessandria turismo culturale#Alessandria viabilità modifiche#attrazioni natalizie Alessandria.#Attrazioni turistiche Alessandria#banchi di dolciumi#celebrazioni natalizie Alessandria#Centro storico Alessandria#comune di Alessandria#Divieti di sosta#Divieti di transito#dolci Alessandria#dolci natalizi#Eventi Alessandria#eventi dicembre#Eventi locali Alessandria#Festa di Santa Lucia#festa natalizia#festa popolare#festa Santa Lucia Alessandria
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"Alessandria si prepara alla Festa del Cristo 2024: Dieci giorni di eventi, cultura e divertimento per tutte le età"
a cura della redazione La Festa del Cristo 2024 ad Alessandria è pronta a coinvolgere il quartiere con dieci giorni di celebrazioni, cultura, sport e divertimento. Dal 3 al 13 ottobre, un ricco programma di eventi animerà il rione, valorizzando tradizioni locali e comunità. Tutto è pronto ad Alessandria per la tradizionale Festa del Cristo, che si terrà dal 3 al 13 ottobre 2024 nel rione…
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ALESSANDRIA. LA VERA STORIA DI UNO STALKER CONTRO L'EX MOGLIE, L'OTTO MARZO E' LA GIORNATA IDEALE PER RACCONTARLA.
La festa dell’8 marzo dovrebbe essere la giornata in cui si festeggia la lotta delle donne per l’emancipazione, per ricordare il sacrificio di 108 operaie richiuse e morte nel rogo della loro fabbrica. Invece quella che vogliamo racontarvi oggi è storia vera di una donna (ormai ex moglie perseguitata dal marito-padrone, che all’amore e al rispetto ha sostituito l’interesse economico e la pretesa…
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Oldies but goldies.
Questa illustrazione è la mia preferita delle tre che feci in occasione del primo sgombero della casa delle donne di Alessandria.
Ora più che mai c'è bisogno dell'8 tutto l'anno.
Buona festa a tutte voi, grazie per ciò che siete e scusateci per ciò che siamo, col vostro aiuto diventeremo migliori.
#guzio#ingloriousguzio#illustrationsoftheday#myartontumblr#inkdrawing#watercoloring#8 marzo#festa della donna#l'8 tutto l'anno#womensday
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Alessandria, 10mila al Carnevale nel quartiere 'Cristo'
Inizialmente programmata per l’11 febbraio e poi rinviata a causa del maltempo, oggi è stata la domenica del Carnevale di Alessandria. Con 10mila persone lungo il percorso, nel quartiere Cristo, una quarantina di carri nella sfilata e la festa in piazza Ceriana – sono i numeri diffusi dagli organizzatori – si è confermato il successo per un’iniziativa arrivata alla 18esima edizione. Il…
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"Festa della pecora" al Circolo dei sardi “Su Nuraghe” di Alessandria
Alessandria. A grande richiesta il Circolo dei sardi “Su Nuraghe” (presieduto da Sebastiamo Tettei, che lo scorso 3 settembre a Siligo ha ritirato il Premio Maria Carta assegnato al circolo) rinnova anche quest’anno la “Festa della Pecora”, un appuntamento attesissimo da tutta la comunità, anche non sarda, di Alessandria. Giunta alla 14ª edizione, la Festa della pecora 2023 propone uno dei sapori…
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Festa di Borgo Rovereto 2023 ad Alessandria
Nel weekend del 17 e 18 giugno, dopo il rinvio dal 20 e 21 maggio, si terrà la nuova edizione della tradizionale Festa di Borgo Rovereto, quartiere storico di Alessandria, dove ci saranno eventi, appuntamenti culturali ed enogastronomici, a cura dell’Associazione Commercianti di Borgo Rovereto. Il cinema con l'iniziativa Un Borgo da cinema, in collaborazione con il Circolo del Cinema Adelio Ferrero, sarà il filo conduttore di diverse iniziative legate alla musica, al teatro e alla moda. Tra i luoghi principali della manifestazione il Cortile della Camera di Commercio in via Vochieri 58 che, con lo spettacolo Tiziano Magic Show, ospiterà presentazioni animate del primo Fumettitò della Collana di libri per bambini e ragazzi Il mondo di Tito da un’idea di Cettina Marziano, piazza Santo Stefano, che vedrà proposte per bambini e famiglie, come I Giochi di una Volta e proposte musicali diversificate, tra cui la baby rock band I Masnà, Palmiro e i suoi Togliatti, la band AnnoSenzaEstate ed il gruppo Uke Swing Quartet e piazza Santa Maria di Castello, che sabato sera ospiterà uno show di illusionismo ad alto impatto visivo, Van Denon e Nicole the Magicians, mentre domenica vedrà protagonisti gli Insynthesis sul palco e Vinile all'interno del Chiostro. Gli storici sono concordi nel considerare che Rovereto esistesse già prima della fondazione di Alessandria, come borgo fortificato con un castello ed edifici religiosi e, probabilmente, con un reticolo derivato da un più antico castrum di epoca romana, presumibilmente alto imperiale r un ponte su barche lo collegava al prospiciente borgo di Bergoglio, sull’altra riva del Tanaro. Risalgono al IX secolo le prime fonti documentate dell'esistenza degli insediamenti che formeranno poi Alessandria, dove il castello di Rovereto aveva due torri ed era circondato da un gruppo di case, che costituivano un borgo alto medievale. Pare che il nome di Rovereto derivasse dai numerosi boschi di rovere che circondavano il Borgo, dove si trovava la chiesa di Santa Maria di Castello, di cui rimangono le fondazioni sotto all'attuale, a partire dall'VIII secolo. Con la fondazione della città di Alessandria, Rovereto si fondò in un primo momento nell'unione demica di Gamondium (Gamondio), Marenghum (Marengo) e Bergolium come dimostra il testo dei reclami contro Cremona del 1184 dell'imperatore Federico ove indica i promotori ed autori della fondazione della nuova città: Ai tre luoghi citati si aggiunsero poi altri borghi che furono supportati, economicamente, dalla Superba e dai comuni della Lega Lombarda in contrasto con il marchesato del Monferrato, principale alleato di Federico Barbarossa. La data ufficiale di fondazione di Alessandria è il 3 maggio 1168, anche se in quel momento aveva già raggiunto una configurazione topografica, urbanistica ed amministrativa definita. Il nome Alessandria, confermato in seguito, fu assunto in onore di Papa Alessandro III, sostenitore delle azioni della Lega Lombarda contro il Sacro Romano Impero e che aveva scomunicato Federico Barbarossa. Read the full article
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