#Alberto Pizzetti
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Ildebrando Pizzetti (1880-1968): Tre Canti, per violoncello e pianoforte (1924).
1. Affettuoso 2. Quasi grave e commosso 3. Appassionato
Alberto Miodini, pianoforte & Enrico Bronzi, violoncello.
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Giovedì 9 maggio 2024 alle ore 17.30
presso il Salone monumentale della Biblioteca Marucelliana, via Cavour 43, Firenze
verrà inaugurata la mostra
Arco Teso. La musica a Firenze al tempo dei «Canti Orfici»
I curatori, Silvia Castelli Roberto Maini, Gregorio Nardi, Maria Beatrice Sanfilippo, attraverso l’esposizione di documenti, autografi, lettere, disegni, manoscritti musicali, partiture, libri, riviste, fotografie, spesso inediti, si propongono di interpretare il dialogo, talvolta inesplorato, esistente fra il mondo letterario e quello musicale nella Firenze negli anni 1907-1917.
Interverranno i Curatori, i Presidenti del Centro Studi Campaniani Gianna Botti e Walter Scarpi, e gli Autori dei saggi presenti nel catalogo edito da LoGisma.
A seguire alle ore 18.30, Gregorio Nardi interpreterà al pianoforte un programma di autori dei primi due decenni del Novecento: F. Boghen, F. Busoni, M. Castelnuovo Tedesco, S. Copertini, E. Del Valle de Paz, G. Maglioni, G. Modona, R. Nardi, I. Pizzetti, G. Puccini, A. Savinio, E. Scarlino.
Venerdì 10 maggio alle ore 17.30 verrà presentata la Trilogia campaniana per violino, viola ed elettronica, composta appositamente da Alessandro Magini
Preludio scordato della sera
Interverranno l’autore e il violinista Alberto Bologni.
La Biblioteca Marucelliana conserva dal 2005, grazie alla Fondazione CR di Firenze, il manoscritto di Dino Campana Il più lungo giorno. Con la mostra Arco Teso. La musica a Firenze al tempo dei «Canti Orfici» e col relativo catalogo, continua l’impegno a promuovere e valorizzare le pagine del poeta marradese.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile fino al 20 settembre, il lunedì, mercoledì, venerdì dalle 8.30 alle 14.00 ed il martedì e giovedì dalle 8.30 alle 17.00.
#cantiorfici#dinocampana#centrostudicampaniani#lyceumfirenze#fondazioneprimoconti#conservatoriocherubini#bibliotecheditalia#ministerodellacultura#gregorionardi#alessandromagini
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Festival delle Nazioni 2023 a Città di Castello
Dal 23 agosto al 7 settembre a Città di Castello e in Valtiberina protagonista della cinquantaseiesima edizione del Festival delle Nazioni sarà l’Italia, come seconda tappa d’un progetto triennale iniziato lo scorso anno e dedicato al rapporto che i tre paesi europei ebbero con i territori in cui hanno lasciato una forte eredità culturale. Il concerto inaugurale del 23 agosto sarà dedicato alla musica del periodo tra Quindicesimo e Sedicesimo secolo, in occasione dei cinquecento anni della morte del Perugino e del Signorelli, che hanno lasciato diverse opere a Città di Castello e nel territorio limitrofo e l’Ensemble Micrologus, uno dei migliori gruppi esperti nella musica di quel periodo, accosterà autori anonimi al sommo Josquin Desprez. È molto attinente al tema del festival Inquietudini ruggenti, un nuovo spettacolo di parole e musica, che il 24 racconterà gli anni dell’inizio del colonialismo italiano, con testi a cura di Caterina Casini e Fabio Mangolini e musiche composte per l’occasione da Mattia Novelli. Il giorno successivo l’Umbria Ensemble eseguirà musiche strumentali del periodo tra le due guerre mondiali, tra futurismo e passatismo, con brani notissimi di Puccini e Mascagni, poco noti di Alfredo Casella e rarissimi di Balilla Pratella e Franco Casavola. Il 26 agosto è in programma un concerto in collaborazione con l’Accademia internazionale d’arte lirica di Osimo, che proporrà romanze da camera e canzoni d’autore di quello stesso periodo, alternando grandi musicisti quali Pizzetti, Respighi e Castelnuovo-Tedesco a canzoni dialettali ricche di ironia nei confronti della politica coloniale italiana. Nella sera del 30 si potrà riascoltare la musica leggera italiana degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta nell’interpretazione della Papillon Vintage Swing Band, da Quel motivetto che mi piace tanto a Nel blu dipinto di blu, passando per Baciami piccina e Bellezza in bicicletta. Il concerto dell’1 settembre sarà un omaggio a Casella nella vita musicale italiana nei primi decenni del Novecento, dove il duo pianistico Alberto Miodini - Pierpaolo Maurizzi eseguirà i suoi Quattro film musicali e la sua trascrizione per pianoforte a quattro mani della Sinfonia n. 7 di Mahler, a testimonianza della precoce intuizione di questo compositore. Il giorno seguente l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Stefano Seghedoni farà ascoltare alcuni brani sinfonici di Elena Barbara Giuranna, Adriano Lualdi, Guido Pannain e Francesco Santoliquido, inneggianti alle imprese coloniali italiane e il 29 agosto l’Atse Tewodros Project e la scrittrice e performer italiana di origine etiope Gabriella Ghermandi presenteranno brani della musica tradizionale etiope, in stile jazz, includendo canzoni della resistenza etiope contro l’esercito invasore italiano. A chiudere il festival sarà il 7 settembre la prima esecuzione di Ciondolino, opera da camera di Stefano Garau, su un libretto di Enrico Paci liberamente ispirato al racconto del giornalista ed educatore Luigi Bertelli, noto con lo pseudonimo di Vamba, che coinvolgerà musicisti professionisti ma anche il sistema scolastico musicale di Città di Castello, offrendo ai giovani la possibilità di inserimento in una produzione di teatro musicale. Read the full article
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Rapalloonia! 2018 – Signature sessions (17 of 18)
The third signature session starts winding down, as the last few prints get handed out.
#Rapalloonia#MIC - Mostra Internazionale dei Cartoonists#Paolo Mottura#Fabio Celoni#Alberto Pizzetti#Claudio Onesti#disney#2018
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#scipionelafricano Scipione l'Africano è un film di Carmine Gallone del 1937. Nel film fa il suo esordio, come comparsa, l'allora diciassettenne Alberto Sordi. La colonna sonora del film è scritta da Ildebrando Pizzetti. #ascolipiceno #piazzadelpopolo #marche #giuseppepiccioni #byeù (presso Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)) https://www.instagram.com/p/CMucZZ7htfd/?igshid=1f3bx3a9qlsmm
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May 05 in Music History
1627 Funeral of Italian composer Domenico Belli in Florence.
1657 Birth of composer Jacques Danican Philidor.
1680 Birth of composer Giuseppe Porsile.
1708 Birth of German composer Johann Adolf Scheibe in Leipzig.
1715 Birth of composer Daniel Dal Barba.
1726 FP of Handel's opera Alessandro at King's Theater, London.
1738 FP of Corselli's "Alessandro nelle Indie" Madrid.
1742 Birth of Italian soprano Elisabetta PilottlI-Schiavonetti.
1742 FP of Jommelli's "Eumene" Bologna.
1748 Birth of Italian composer Francesco Azopardi in Rabat, Malta.
1748 Handel starts composing his oratorio Solomon featuring The Arrival of the Queen of Sheba.
1749 Birth of composer, pianist and harpsichordist Jean-Frédéric Edelmann.
1755 FP of Gluck's "La danza" Vienna.
1756 Birth of Italian castrato Vincenzo Dal Prato in Imola.
1764 FP of Giardini's "Enea e Lavinia" London.
1812 FP of Hummel's "Dies Haus ist zu verkaufen" singspiel, Vienna.
1816 Birth of Italian composer Achelli Graffigan.
1819 Birth of Polish composer Stanislaw Moniuszko in Ubiel, Minsk.
1819 Birth of Italian baritone Achille De Bassini in Milan.
1827 Birth of Hungarian baritone Johann Nepomuk Beck in Budapest.
1837 Death of Italian composer Nicola Antonio Zingarelli in Torre del Greco.
1842 Death of French tenor Jean Elleviou.
1842 FP of Thomas' "Guerillero" Paris.
1842 Birth of composer Johann Nepomuk Fuchs.
1846 Birth of composer Federico Chueca.
1848 Birth of composer Adalbert von Goldschmidt.
1853 Birth of German conductor and composer Richard Henneberg in Berlin.
1854 Birth of Italian baritone Antonio Smareglia in Pola, Istria.
1860 Birth of Italian composer Pietro Florida
1867 Birth of English-American composer T. Tertius Noble.
1869 Birth of German composer and conductor Hans Pfitzne.
1871 Birth of Italian composer Alberto Cametti.
1878 Birth of Italian soprano Giuseppina Finzi-Magrini in Turin.
1883 Birth of composer Leopold Samuel.
1883 Birth of composer Petar Konjovic.
1885 Birth of English baritone Arthur Cranmer in Birmingham.
1885 Birth of Paraguayan composer Augustín Barrios Mangoré.
1886 Birth of German bass-baritone Leo Schutzendorf in Cologne.
1886 Birth of composer Manuel Borguno.
1890 Death of Italian tenor Emilio Naudin.
1891 Opening of Carnegie Hall in NYC, with Tchaikovsky as guest conductor of his Marche Solennelle, 'Coronation March'. Also on the program was Beethoven's Leonore Overture No. 3 conducted by Walter Damrosch.
1900 Birth of German conductor Hans Schmidt-Isserstedt in Berlin.
1905 Birth of Italian soprano Maria Caniglia in Naples.
1907 Birth of composer Yoritsune Matsudaira.
1908 Birth of German bass-baritone Kurt Böhme in Dresden.
1909 Birth of Czech tenor Antonin Votava in Prague.
1909 FP of Massenet's "Bacchus" Paris.
1910 Birth of Italian contralto Giulietta Simonato.
1913 Birth of Polish violinist and composer Grazyna Bacewicz in Lodz.
1916 Birth of composer Mutal' Burkhanov.
1917 FP of Debussy's Violin Sonata with violinist Gaston Poulet, Debussy at the piano in Paris.
1918 Birth of pianist Erbie Bowser.
1924 Birth of German violinist Theo Olof.
1924 FP of Alexander Tansman´s Dance of the Sorcerer in Brussel´s Belgium.
1926 FP of A. Copland's Two Pieces Nocturne and Ukelele Serenade, violinist Samuel Dushkin with the Copland at the piano in Paris.
1927 Birth of American pianist Charles Rosen.
1927 FP of Alfano's "Madonna Imperia" Turin.
1928 Birth of German bass Gunte Hammer in Berlin.
1928 Birth of Swedish baritone Carrie Nilsson in Tranas.
1930 FP of D. Milhaud's opera Christophe Colomb'Christopher Columbus' at the Berlin State Opera.
1932 Birth of Russian conductor Mark Ermler.
1932 Birth of composer Aurel Stroe.
1933 Birth of Japanese composer Rieko Arima in Tokyo.
1934 Birth of Polish soprano Maria Bjeschu.
1935 FP of Pizzetti's "Orseolo" Florence.
1936 Death of soprano Eva Van Der Osten.
1937 Birth of German baritone Carl-Heinz Stryczek in Nickelsdorf.
1937 FP of Casella's "Il deserto tentato" mystery in 1 act, in Florence.
1941 FP of Benjamin Britten's first opera Paul Bunyan with text by Auden, at Columbia University, NYC.
1945 FP of S. Barber's I Hear an Army, Monks and Raisins, Nocturne, Star On This Shing Night, on CBS radio network.
1946 FP of Douglas Moore's Symphony in A, in Paris.
1952 Birth of American composer Bunita Marcus.
1952 FP of Gaburo's "The Snow Queen" Lake Charles, LA.
1955 Death of Austrian composer Rudolf Sieczynski in Vienna.
1957 Birth of American composer Hayes Biggs.
1960 FP of Foss' "Introduction and Goodbyes" NYC.
1963 Death of German-American composer Heinrich Gebhard.
1966 Death of Italian soprano Lella Gaio.
1971 Death of Polish soprano Maria Moscisca.
1973 FP of Susa's "Transformations" Cedar Village Theater, Minneapolis, MN.
1977 FP of George Crumb's oratorio Star Child by the New York Philharmonic, Pierre Boulez conducting.
1982 FP of Ellen Taaffe Zwilich's Symphony No. 1. American Composers Orchestra, Gunther Schuller conducting at Alice Tully Hall in NYC.
1987 FP of John Williams' A Hymn to New England. Boston Pops conducted by Williams.
1990 FP of Henze's "Das verratene Meer" Berlin.
1991 FP of Joan Tower's Fanfare for the Uncommon Woman No. 3 Dedicated to Frances Richard of ASCAP. Members of the Empire Brass and the New York Philharmonic, Zubin Mehta conducting at Carnegie Hall, NYC.
1998 Death of Dutch composer Ton Bruynèl in Mailly, France.
2000 FP of Christopher Rouse's Rapture for orchestra, by the Pittsburgh Symphony, Mariss Jansons conducting.
2001 FP of Christopher Rouse's Raptureduxcello ensemble, by the Royal Northern College of Music Cellists in Manchester, England.
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Più corsaro che mai, Ad Arte rinnova l’appuntamento con uno degli eventi clou della stagione artistica di Calcata, borgo magicamente incastonato nell’incantevole Valle del Treja.
Superate le turbolenze che anche quest’anno, come lo scorso, ne avevano messo in dubbio l’esistenza, il festival diretto e ideato da Igor Mattei e Marina Biondi giunge alla quinta edizione e continua ad associare a grandi ambizioni la profonda convinzione che l’arte possa e debba provocare una pasoliniana denuncia dell’omologazione culturale nella società di massa.
Il titolo dedicato a Utòpia non è, in questa prospettiva, affatto casuale. La favolosa isola di Thomas More, il non luogo che non esiste se non come Idea, rappresenta, infatti, lo stimolo e il limite verso cui far tendere la realtà concreta del nostro benedetto, assurdo belpaese considerata inadeguata e insoddisfacente per la moribonda condizione in cui versa il suo stato dell’Arte.
Per far fronte a tale situazione (che Igor Mattei e Marina Biondi riconoscono essere grave, ma foriera di potenzialità), Ad Arte propone un cartellone la cui principale virtù sembra significativamente essere l’entusiastica risposta delle proprie comunità: da un lato, quella degli artisti – compatta nel mostrarsi tra le pieghe di una location suggestiva ed eccezionale – e, dall’altro, quella del pubblico, numeroso e curioso nonostante il tempo inclemente e la novità rappresentata dal costo (irrisorio) del biglietto di ingresso a tutti i relativi spettacoli della giornata.
Il senso più profondo di Ad Arte risiede, allora, proprio nella sensazione – in cui sarà impossibile non ritrovarsi – di commensalità che avvolge e invoglia la compartecipazione, che spinge e promuove un’autentica etica dell’ospitalità. Ed è in questo clima che si è svolta una prima giornata aperta dalle reminiscenze musicali del simbolismo francese (Le petite musique), chiusa dalle rivisitazioni jazz di Terril Dyer Cross e Fabio Fenucci, e attraversata da tanto cinema e teatro indipendente e/o made in Italy.
Protagonisti ospiti conosciuti al grande pubblico (Laura Lattuada, Stefano Gragnani), ritorni (il duo Daria Contento e Ivano Conte) e nuovi arrivi (Alessio Pizzech), nonché il format di Antonia Renzella, per una proposta tanto ricca, quanto focalizzata su una drammaturgia tradizionale.
Emma B vedova Giocasta di Alberto Savino, fratello di Giorgio De Chirico, è un testo in cui disfunzionali relazioni familiari, accenni autobiografici e dichiarazioni di poetica prendono forma nel lungo monologo di Elena Croce. Come la protagonista dell’omonimo capolavoro flaubertiano, anche questa antieroina cade vittima delle proprie frustrazioni e in una tormentata ricerca della felicità. Colma di acredine nei confronti del figlio, ma anche di sospetta passione (l’edipico incesto con un pargolo la cui scelta di mogli e amanti tradirà sempre connotati materni), dopo averne atteso il ritorno per quindici anni, la donna riceve una lettera in cui il proprio bambino, ormai divenuto uomo, annuncia la propria sconfitta e il rientro al grembo materno.
Da questo episodio sorge la scintilla che dà luogo a un drammatico flusso di coscienza, un morboso soliloquio di una donna che macera verbalmente e fisicamente nelle proprie recriminazioni e invettive. Dalla rimembranza di un lontano episodio del 1944 (il sacrificio del proprio pudore per salvare il figlio dalla retata della polizia) nascono rimorsi e rimpianti, dunque il tormento di Emma in un momento che sarebbe potuto essere gaio (il ritorno del figliol prodigo), ma che invece la porta a naufragare nel senso di colpa esterno (non esser riuscito a salvare la propria creatura dal medesimo destino di inettitudine che caratterizzava ogni maschio dell’epoca) e in quello interno (il ritrovarlo ormai sciatta e anziana).
Essenziale nella scenografia (una poltrona e un armadio al cui interno si trovano conservati abiti/simulacri temporali del figlio), il testo, nonostante l’innegabile lirismo, mostra però tutti i segni del tempo, mentre l’appassionata interpretazione della Croce soffre la pesantezza di un’impostazione di stucchevole e snervante ricerca del pathos.
Dopo il sentito e struggente omaggio musicale all’amico Gianluigi Pizzetti di e con Stefano Gragnani e Ugo Galasso (che fa il paio con quello a Gino, cittadino calcatese recentemente scomparso, a cui Igor Mattei ha dedicato i saluti di apertura), è andato in scena uno tra gli spettacoli più attesi della giornata, Di nuovo lunedì.
Ispirato a ordinarie cronache di violenza domestica, il testo di Susanna Tamaro nell’adattamento di Laura Lattuada racconta la condizione di dolore e crudeltà, di paura e solitudine all’interno della propria famiglia di una bambina adottata. Una madre debole e che, personalmente, non sembra esente da colpe, la cui incapacità genitoriale limita la propria azione educativa al racconto di favole a lieto fine, e un padre che si accanisce contro la figlia con mostruosa violenza completano un quadro di – purtroppo – assoluta contemporaneità. Diretto nell’oggettistica e didascalico nell’esposizione sentimentale di un messaggio pericolosamente moralistico per come dipinge unilateralmente le donne come vittime e gli uomini come carnefici («dicono che gli orchi non esistono più, invece gli orchi esistono ancora. Il mio papà di giorno è un avvocato e di notte un orco»), la generosa performance di Laura Lattuada paga una recitazione affettata nella cadenza milanese e datata nell’impostazione da fiction di prima serata.
Conclude la prima giornata, lo splendido esempio di teatro itinerante rappresentato da Notturno d’autore. Capace di sposare a perfezione il reticolo di vicoli, rupi e scalinate del borgo viterbese, la riscoperta di opere classiche e popolari attraverso il traghettare a lume di candela nel centro storico di Calcata ha visto Antonia Renzella nei panni di un ironico e affabile Puck (da Sogno di una notte di mezza estate), e David Gallarello, Fausto Morciano, Federica Stefanelli, Luigi Pisani, Gemma Maria La Cecilia e Ilaria Micari in quelli di istrionici e convincenti personaggi capaci di dialogare intimamente con gli spettatori radunatisi intorno. Dall’inquietante leggenda abruzzese all’efficace monologo del Grande Inquisitore di Dostoevskij, dalla bella sintesi tratta da La signorina Julie di Strindberg all’Ettore omerico riletto alla luce della straordinaria riflessione di Simone Weil, Notturno d’autore non brilla forse in originalità, ma convince tremendamente per come restituisce nell’essenzialità della parola e del gesto dell’attore/attrice l’antica magia dell’arte drammaturgica, ossia la ricerca di un momento di intensa comunione pubblica che, non a caso, costituisce lo stesso cuore pulsante del festival che li ha ospitati.
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Di Nuovo Lunedì
Dimmi Bel Giovane
Le Petite Musique (3)
Le Petite Musique (1)
Emma B Vedova Giocasta
Pier
Notturno D’autore (2)
Notturno D’autore (1)
Gli spettacoli sono andati in scena all’interno del Festival AD ARTE di Calcata venerdì 31 agosto ore 18:30 – Piazza Vittorio Emanuele II
Le petite musique a cura di Madana Marco Rufo all’organetto cromatico
ore 19:30 – Rupe Maggiore Emma B vedova Giocasta di Alberto Savinio con Elena Croce ed Elisabetta Furini regia di Alessio Pizzech (durata 60′)
ore 20:30 – Via Tripoli Dimmi bel giovane di e con Stefano Gragnani e Ugo Galasso (durata 40’)
ore 21:15 – Porta Segreta Di nuovo lunedì adattamento di Laura Lattuada da Susanna Tamaro con Laura Lattuada (durata 20′)
ore 21:45 – Piazza Umberto I Pier di Gianluca Paolisso con Daria Contento e Ivano Conte regia di Gianluca Paolisso (durata 20′)
ore 22:30 – Teatro itinerante per intimi spettatori, a lume di candela Notturno d’autore di Antonia Renzella con David Gallarello, Fausto Morciano, Federica Stefanelli, Luigi Pisani, Gemma Maria La Cecilia, Ilaria Micari regia di Antonia Renzella (durata 50′ – pezzi da 10/15′)
ore 23:30 – scalinate della Chiesa – Piazza Umberto I Concerto per voce e chitarra con Terril Dyer Cross e Fabio Fenucci
foto di Stefano Massimo
The arts must go on / Ad Arte 2018 Più corsaro che mai, Ad Arte rinnova l'appuntamento con uno degli eventi clou della stagione artistica di Calcata, borgo magicamente incastonato nell'incantevole Valle del Treja.
#Ad Arte#Alberto Savinio#Alessio Pizzech#Antonia Renzella#Daria Contento#David Gallarello#Elena Croce#Elisabetta Furini#Fabio Fenucci#Fausto Morciano#Federica Stefanelli#Gemma Maria La Cecilia#Gianluca Paolisso#Igor Mattei#Ilaria Micari#Ivano Conte#Laura Lattuada#Luigi Pisani#Madana Marco Rufo#Marina Biondi#Recensione Di nuovo lunedì#Recensione Dimmi bel giovane#Recensione Emma B vedova Giocasta#Recensione Notturno d&039;autore#Stefano Gragnani#Susanna Tamaro#Terril Dyer Cross#Ugo Galasso
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Ildebrando Pizzetti (1880 - 1968) Trio in La per violino, violoncello e pianoforte (1925)
I. Mosso e arioso II. Largo [14:06] III. Rapsodia di Settembre: Calmo e contemplativo - Vivace (non presto) [22:15]
Trio di Parma -
(violino: Ivan Rabaglia / violoncello: Enrico Bronzi / pianoforte: Alberto Miodini)
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Rapalloonia! 2018 – Signature sessions (13 of 18)
The third (and last) signature session finally kicks off in earnest, but... Paolo Mottura isn’t cooperating!
#Rapalloonia#MIC - Mostra Internazionale dei Cartoonists#Paolo Mottura#Claudio Sciarrone#Claudio Onesti#Alberto Pizzetti#Roberto Lauciello#Disney#2018
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#scipionelafricano Scipione l'Africano è un film di Carmine Gallone del 1937. Nel film fa il suo esordio, come comparsa, l'allora diciassettenne Alberto Sordi. La colonna sonora del film è scritta da Ildebrando Pizzetti. #ascolipiceno #piazzadelpopolo #marche #byeù (presso Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)) https://www.instagram.com/p/CMubhieh2L4/?igshid=1tghqlzjlph7c
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Ildebrando Pizzetti (1880-1968): Tre Canti, per violoncello e pianoforte (1924). 1. Affettuoso 2. Quasi grave e commosso 3. Appassionato Alberto Miodini, pianoforte Enrico Bronzi, violoncello.
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The Cartoonists’ Dinner (4 of 5)
The annual impromptu sketch exchange between comic artists once bellies are full. View in full size for image descriptions.
#Rapalloonia#2017#MIC - Mostra Internazionale dei Cartoonists#Donald Soffritti#Giuseppe Camuncoli#Theo Caneschi#Matteo De Longis
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Artists’ corner (2 of 6)
The first of three signature sessions with the Exhibit’s guest authors. View in full size for image descriptions.
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Rapalloonia! 2018 – Signature sessions (15 of 18)
The signature session keeps chugging along, but Paolo Mottura still hasn’t signed one print. Who’s going to stop him when these are the results, though?
#Rapalloonia#MIC - Mostra Internazionale dei Cartoonists#Paolo Mottura#Alberto Pizzetti#Claudio Sciarrone#Fabio Celoni#Disney#2018
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